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La microfinanza e le donne: performance finanziaria, outreach e empowerment. / MICROFINANCE AND WOMEN: FINANCIAL PERFORMANCE, OUTREACH AND EMPOWERMENT

SPINA, FRANCESCA 31 March 2014 (has links)
La microfinanza e le donne sono sempre state intrinsecamente legate ( Mody 2000; Yunus 2002) . Ci sono tre principali argomenti che sostengono l'idea di avere come target di riferimento privilegiato le donne (Mayoux 2001): il principio della parità di genere , l'obiettivo della riduzione della povertà , e l'efficienza delle istituzioni di microfinanza. La tesi, sviluppata in tre articoli, mira a sottolineare l'importanza del genere femminile nel settore della microfinanza, secondo tre diversi punti di vista: la prima ricerca si propone di studiare l'influenza delle donne nella forza lavoro delle istituzioni di microfinanza (MFI) sulla performance finanziaria in tempi di crisi; il secondo studio prende spunto dal dibattito intorno alla relazione tra mission drift, performance finanziaria e outreach delle MFI, e considera le donne come target privilegiato, e il terzo documento vuole fornire una review della letteratura sull’ empowerment delle donne, sottolineando l'importanza del contesto, le criticità e i suggerimenti per la ricerca futura . I primi due documenti sono quantitativi , mentre il terzo è teorico . / Microfinance and women have always been intrinsically linked (Mody 2000; Yunus 2002). There are three main arguments which support the idea of targeting women (Mayoux 2001): the principle of gender equality, the microfinance aim of poverty reduction, and the MFIs’ efficiency. The thesis, developed in three papers, aims at highlighting the importance of the female gender in the microfinance industry, according to three different points of view: the first research aims at studying the influence of women in the workforce of microfinance institutions (MFIs) on the financial performance in times of crisis, the second study takes its cue from the debate around the relationship between mission drift, financial performance and outreach of MFIs, and considers women as privileged target, and the third paper wants to provide a review of the literature on women empowerment, underlining the importance of context, the downsides and suggestions for future research. The first two papers are quantitative, while the third one is theoretical.
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LE CONDIZIONI ORGANIZZATIVE PER IMPLEMENTARE IL LEAN IN SANITA' / The organizational conditions to implement lean in healthcare

CENTAURI, FEDERICA 24 May 2017 (has links)
Il lean consente di realizzare miglioramenti significativi nelle performance delle organizzazioni sanitarie. Esistono però limitati riscontri sull’effettiva capacità delle iniziative lean di perdurare nel lungo periodo mentre i processi di implementazione risultano scarsamente investigati. Il presente studio, attraverso un protocollo di ricerca articolato in tre fasi, attinge alla letteratura sull’implementation science e sul lean healthcare per investigare: (i) le condizioni organizzative rilevanti per implementare il lean in una organizzazione sanitaria, ed in particolare in un ospedale; (ii) le interdipendenze reciproche tra il lean come approccio sistemico al cambiamento ed il contesto organizzativo e (iii) l’influenza di questi processi di mutuo adattamento sulla sostenibilità delle pratiche implementate. L’analisi empirica (multiple case study) mostra che l’implementazione e la sostenibilità nel tempo di sforzi di miglioramento lean è il risultato di un processo continuo di cambiamenti e aggiustamenti nell’approccio lean originariamente adottato e nel contesto organizzativo dove si sviluppa. In particolare, l’impiego di un framework socio-tecnico per sistematizzare le evidenze emerse ha permesso di identificare alcuni correlati pattern di cambiamento che i manager ospedalieri sono chiamati a presidiare: decentralizzare le responsabilità sulle attività di miglioramento; promuovere funzioni di leadership e guida al cambiamento ad ogni livello organizzativo; introdurre un livello intermedio tra il top management ed il personale; lanciare eventi di promozione; sviluppare un processo continuo di apprendimento; adottare un approccio integrato all’ottimizzazione dei processi produttivi ospedalieri. / Lean has shown to deliver significant performance improvement in healthcare organizations. However, its practical implementation remains challenging and the ability to deliver in the long term is an under investigated issue. By using a three-step research protocol, the study draws on the main streams of literature on implementation science and lean management healthcare to explore: (i) the relevant organizational conditions for implementing lean in healthcare organizations, in particular in hospitals; (ii) the continuous process of reciprocal interdependence between lean as a system-wide organizational strategy and its context of application, and (iii) the influence of these mutual adaptation mechanisms on the sustainability of the implemented practices. As emerged from the empirical analysis (multiple case study), the implementation and the maintenance of lean efforts over time is the result of a continuous process of adjustments and modifications occurring in the overall change program originally adopted and in its context of application. In particular, the use of a socio-technical system framework to systematize the emerged evidence points out some key interrelated change patterns that hospital managers must place equal focus on: decentralizing responsibilities to practically work on lean; ensuring a stable guidance and sponsorship at all organizational levels; introducing an intermediate level between the top management and professionals; launching internal events; developing a continuous learning and improvement process; structuring a comprehensive approach to the optimization of hospital production processes.
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GLI STRUMENTI DEL MANAGEMENT IN SANITA': L'IMPATTO DEL SISTEMA DI CONTABILITA' ANALITICA SULLE PERFORMANCE

GRAPS, CHIARA 11 March 2016 (has links)
Nel mondo delle imprese, l’efficacia del sistema di contabilità analitica per il miglioramento delle performance organizzative è ampiamente dimostrata. I risultati della letteratura del settore pubblico sulla relazione diretta tra MAS e performance sono invece ancora scarsi e controversi. La presente ricerca si propone di colmare questo gap e di indagare, con metodo quantitativo, se la presenza di questo strumento nelle aziende sanitarie pubbliche implichi effettivamente una buona performance, misurata sulla base di indicatori, sia economico-finanziari, sia non economico-finanziari. In particolare, lo studio di propone di verificare se le caratteristiche di base di un sistema di management accounting abbiano un significativo impatto positivo sulle performance economico - finanziarie e sull’efficienza e appropriatezza dell’organizzazione; un sistema di contabilità analitica più sviluppato migliori significativamente i risultati economico - finanziari, l’efficienza e l’appropriatezza dell’organizzazione; il livello di sviluppo del MAS comporti un differente impatto sulle performance in funzione di alcune caratteristiche delle organizzazioni sanitarie pubbliche, come l’appartenenza o meno della azienda ad una regione sottoposta ad un piano di rientro dal deficit finanziario, o il fatto di essere o meno una ASL piuttosto che un’Azienda ospedaliera, o di avere una casistica particolarmente complessa. / Management accounting theory has generally assumed that accounting information improves decision-making and, thereby, organizational outcomes. The Italian Legislative Decree no. 502/92 introduced the Management accounting systems in the public health care organizations, within the New Public Management reforms. According to NPM theories, “Management is management” in public and private sectors, so the use of private sector management tools can improve public sector performance. However, “no prior studies have systematically tested whether the same kind of management principles and techniques have the same effects in both public and private organizations” (Hvidman, Andersen, 2013). Indeed, concerning impacts, management accounting research is still mainly focused on manufacturing firms while public sector is largely unexplored. In response to this gap, this study investigates the impact of MAS on financial and non-financial organizational performance of a large sample of health care organizations. More specifically, the purpose of this work is to verify whether: 1) The presence of MAS has positive effects on financial performance, on efficiency and appropriateness; 2) The functionality of the costing system is positively correlated with financial and non-financial organizational performance; 3) The relationship between MAS and organizational performance will be more likely in the presence of some contextual factors.
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Scelte di raggio d'azione ed esperienza aziendale: driver e risultati nel contesto delle acquisizioni / CORPORATE SCOPE DECISIONS AND FIRM EXPERIENCE: DRIVERS AND OUTCOMES OF ACQUISITION

GALAVOTTI, ILARIA 17 March 2016 (has links)
La tesi si focalizza sul ruolo dell’esperienza come fattore chiave sia nelle scelte di acquisizione sia in relazione alla performance post-acquisizione. Partendo da una review della letteratura sul tema pubblicata tra il 1980-2015 e utilizzando un dataset composto da 826 acquisizioni completate negli anni 2007-2013 da acquirenti operanti in diversi settori produttivi e localizzati in 61 paesi, il presente lavoro propone tre articoli empirici. Il primo articolo, ancorato all’impianto teorico dell’apprendimento organizzativo, declina il costrutto di esperienza in esperienza in acquisizioni internazionali, esperienza in acquisizioni domestiche ed esperienza internazionale con l’obiettivo di esaminare l’influenza dei diversi tipi di esperienza sulla crescita geografica realizzata attraverso acquisizioni. Utilizzando la prospettiva resource-based view congiuntamente al concetto di liability of foreignness, il secondo articolo analizza le scelte di estensione del raggio d’azione: mantenendo il focus sulla relazione tra correlazione di business ed estraneità del mercato target, si investigano gli effetti di moderazione delle precedenti esperienze in diversificazione produttiva e internazionalizzazione. Infine, il terzo articolo, basato sul concetto di apprendimento esperienziale, esplora il legame tra esperienza e performance post-acquisizione analizzando l’effetto congiunto di esperienza e performance pre-acquisizione. / This thesis focuses on the role of experience as a driver of acquisition behavior and as a factor affecting post-deal performance. Building on a review of the literature published between 1980-2015 on the role of experience in the context of acquisitions and using a full dataset of 826 acquisitions completed between 2007-2013 by acquirers operating in different industries and located in 61 countries, three empirical papers are proposed. The first paper draws on organizational learning theory and disentangles the construct of experience into cross-border acquisition experience, domestic acquisition experience, and international experience with the aim to examine how different types of experience impact on the geographic scope of acquisitions. Building on resource-based view and liability of foreignness, the second empirical paper analyzes corporate scope growth decisions with a focus on the relationship between acquirer-to-target relatedness and market unfamiliarity and on the moderating effects of prior diversification and international experience. Finally, the third paper investigates the experience-performance link with experiential learning as theoretical underpinning and, specifically, analyzes the joint effect of experience accumulation and prior firm performance on post-acquisition performance.
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LA CREAZIONE DI VALORE NELLE PARTERSHIP TRA IMPRESE E AZIENDE NON PROFIT / Value creation in partnership between profit and non profit

ANZIVINO, ALESSIA 11 March 2016 (has links)
La tesi, che si compone di tre paper strettamente collegati tra loro, si pone l’obiettivo di valutare e analizzare come le collaborazioni tra imprese e aziende non profit possano creare valore per gli attori coinvolti nella partnership stessa e per l’ambiente circostante. Il primo paper della tesi analizza il tema della creazione di valore nelle collaborazioni tra imprese e aziende non profit dal punto di vista della letteratura: in particolare, partendo dall’analisi della letteratura riferita alla creazione di valore nel marketing, e considerando il tema delle relazioni interorganizzative e dell’approccio dell’”impresa vivente”, si è arrivati a definire la creazione di valore, sempre in base ai riferimenti presenti in letteratura, in riferimento a questa tipologia di collaborazioni. Il secondo paper presenta, attraverso un’analisi quantitativa condotta su un campione di imprese e aziende non profit che effettuano collaborazioni tra loro, una serie di ipotesi che arrivano a definire il valore creato da questa tipologia di collaborazioni e che prendono in considerazione alcuni costrutti come la fiducia interorganizzativa, la fiducia interpersonale, la comunicazione interorganizzativa, il livello di collaborazione, la creazione di valore e l’alleanza dei brand. Il terzo paper presenta quattro casi studio che fanno riferimento a tre cluster in cui si è stato suddiviso il database costruito per il secondo paper. Partendo dalla definizione delle caratteristiche di un network innovativo, i casi sono stati studiati al fine di valutare l’impatto della collaborazione sul territorio, in una logica di marketing territoriale e di creazione di valore per il territorio in cui operano. / The thesis, which consists of three inter-related papers, aims to evaluate and analyze how the collaboration between business and non-profit organizations can create value for the partners themselves, for the stakeholders and for the environment. The first paper of the thesis analyzes the theme of value creation in collaborations between businesses and non-profit organizations from the point of view of literature, in particular, starting from an analysis of the literature related to the creation of value in marketing, and considering the issue of relations inter organizational and approach of ''living enterprise", the rest of the paper defines the creation of value, always according to the references in the literature, of these collaborations. The second paper presents, through a quantitative analysis conducted on a sample of businesses and non-profit organizations that carry out cooperation between them, a number of hypothesis that come to define the value created by this type of cooperation and taking into account some constructs like inter organizational trust, interpersonal trust, inter organizational communication, the level of cooperation, the creation of value and the alliance of brands. The third paper presents four case studies that refer to three clusters in which the database, built for the second paper, has been split. Starting from the definition of the characteristics of an innovative network, the cases have been investigated in order to assess the impact of collaboration on the ground, in a logic of local marketing and value creation for the area in which they operate.
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MIDDLE MANAGERS AND DIVESTMENT DECISIONS IN MULTINATIONAL CORPORATIONS

MINELLI, MICHELE 01 April 2019 (has links)
Il progetto di ricerca riguarda le decisioni di disinvestimento ed il coinvolgimento del management di livello intermedio nelle iniziative di disinvestimento. L’obiettivo principale è quello di comprendere il processo decisionale sottostante alle decisioni di disinvestimento nelle grandi aziende multinazionali, con particolare attenzione agli asset di business. I manager di livello intermedio sono chiamati spesso a valutare gli asset di business e scegliere quali tenere e quali vendere, nell’ambito del portafoglio di asset detenuti da un’azienda. Utilizzando il framework di dynamic capabilities, ai fini della presente ricerca, abbiamo adottato una metodologia mista, che ci ha permesso di raccogliere le prime evidenze da un case study, tornare alla letteratura di management per una review di quanto scritto in precedenza e costruire la sezione più innovativa di questo lavoro, ossia l’esperimento di policy capturing. Tramite delle interviste fatte a manager di livello intermedio in una multinazionale europea, sono state individuate quattro prospettive teoriche che possono spiegare i determinati che hanno portato alla dismissione di un asset, ossia real option theory, transaction cost economics, resource-based view e new institutionalism. Il gap di ricerca è stato individuato nel fatto che gli studi condotti in precedenza si sono focalizzati principalmente sul disinvestimento di business unit o filiali e hanno basato le analisi prevalentemente su dati secondari. L’esperimento di policy capturing è stato usato per catturare quali fattori realmente influenzano le valutazioni dei manager di livello intermedio nel momento in cui sono chiamati a valutare la dismissione di asset di business. Il nostro obiettivo è quello di sviluppare e testare un framework teorico derivante da un fenomeno osservato, che origina dalla pratica manageriale. L’interesse è stato guidato principalmente da un gap percepito tra la teoria e la pratica in merito alle decisioni di disinvestimento e l’impressione che quanto saggiamente descritto nei libri di management non sia diffusamente utilizzato nella pratica. / This research project addresses divestment decisions and the involvement of middle management in divestiture initiatives. The main goal is to understand the practice of divestment decision-making in multinational multibusiness corporations, with a focus on the divestment of business unit assets. Middle managers are routinely asked to assess business unit assets and choose the ones to keep and the ones to be divested within the firm’s portfolio of assets. Within the dynamic capabilities framework, as for the purpose of this research project, we adopted a mixed methodology that allowed us collect useful insights from a case study, go back to the management literature for a structured review and open up the way to the most innovative section of this work, the policy capturing experiment. Middle managers inside a European multinational corporation were interviewed, providing evidence for four main theoretical lenses that can explain determinants related to asset divestment decisions, namely real option theory, transaction cost economics, resource-based view and new institutionalism. A clear research gap was identified as a consequence of the major focus of prior research on business unit or subsidiary divestments and the predominant use of secondary data. The policy capturing instrument, drawing from the four theoretical lenses, is used to capture which factors influence middle managers assessment of the divestment of business unit assets. Our intent is to develop and test a theoretical framework about an existing phenomenon, originating from the management practice. This interest was mainly driven by a perceived gap between theory and practice about divestment decisions and by the belief that the conventional wisdom of management textbooks is not widely used in practice.
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L'enigma della struttura finanziaria: analisi dell'area euro / Capital Structure Puzzle: Evidence from the Euro Area

BOTTA, MARCO 21 February 2007 (has links)
Utilizzando un campione di imprese non finanziarie quotate appartenenti all'area euro, analizzo le determinanti della struttura finanziaria aziendale. Coerentemente con il tradizionale approccio teorico, utilizzo una misura dell'indebitamento a valori di mercato, stimato col modello di Black-scholes-merton. alcune variabili analizzate hanno effetti simili nei vari paesi, mentre altre cambiano: il rischio, misurato con la volatilità del valore di mercato dell'attivo, è la variabile più rilevante. Il rischio e l'asimmetria informativa su di esso rendono il debito meno attraente, a causa di maggior costi attesi di fallimento, minore vantaggio fiscale e maggiori costi di agenzia. La nazionalità influenza le scelte finanziarie. l'integrazione dei mercati finanziari nell'area euro cambia significativamente a seconda dei segmenti di mercato considerati: il mercato monetario ed interbancario sono fortemente integrati, il mercato obbligazionario ed azionario mostrano di essere su un percorso di integrazione, il mercato del credito bancario è ancora molto frammentato. le normative fiscali e fallimentari differiscono nei dodici paesi, come anche il contesto economico. / Using a sample of non-financial listed firms located in the Euro area, I investigate the determinants of capital structure choices. In line with the traditional theoretical approach, I use a market-value measure of leverage, estimated with the Black-Scholes-Merton model. I find that some variables have similar effects across countries, while others may play a different role; risk, measured as the volatility of the market enterprise value, is the best predictor of observed leverage ratios. Risk, and asymmetric information about risk, make debt less attractive, because of higher expected bankruptcy costs, lower expected debt tax shield and higher agency costs. National environments are an important determinant of observed ratios. The integration of Euro-area financial markets varies significantly depending on the market segment considered: money and inter-bank markets are highly integrated, corporate bond and equity markets show a clear path of increasing integration, retail banking markets are much less integrated. Fiscal and bankruptcy rules differ across the twelve countries; the economic background varies as well.
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Risorse, competenze, orientamento strategico e assetti: il caso delle fondazioni bancarie / Resources, Competences, Strategic and Organizational Choices

MAGNANI, GIACOMO 02 April 2007 (has links)
Questo lavoro è incentrato sulle fondazioni bancarie italiane. Lo scopo di questo lavoro è quello di descrivere la situazione di questi enti non profit nate dalle vecchie casse di risparmio (e banche dei monti). Si ritiene che fondazioni bancarie, che sono i soggetti grant making più importanti in Italia, stiano attraversano un momento di cambiamenti (dal punto di vista strategico), dopo un periodo turbolento dal punto di vista della produzione legislativa, in questo lavoro queste aziende sono studiate con l'approccio tipico della resource based view allo scopo di capire se le fondazioni bancarie stiano superando l'isomorfismo istituzionale che caratterizzò il sistema delle fondazioni tecniche bancarie adottando nuove e diverse strategie basate sulle competenze centrali che ogni fondazione possiede. L'ipotesi di questo lavoro sono due: il superando dell'isomorfismo e l'affermazione di una nuova cultura manageriale. La ricerca multi-metodo mostra che le ipotesi non sono ancora completamente verificate anche se alcune fondazioni guidate da direttori più visionari stanno approntando nuovi approcci strategici ed organizzativi per il loro futuro. / This work is focused on the Italian banking foundations. The aim of this work is to describe the situation of these non profit organizations born from the old public banks. The banking foundations which are the richest grant making subjects in Italy are supposed to be in a moment of changes (under the strategic point of view), after a period of turbulent times due to the legislative innovations, in this work these organizations are studied with the typical approach of the Resource based view in order to understand if the banking foundations are overcome the isomorphism that characterized the whole system of banking foundations adopting new different strategies based on the core competences which every foundation has. The hypotheses of this work are two: the overcoming of the isomorphism and the affirmation of a new managerial culture among these subjects. The research that used different methods shows that the hypothesis are still not completely verified even if some foundations lead by visionary managers are trying new strategic and organizational approaches for their future.
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Responsabilità di impresa e stakeholder management. La generazione di risorse intangibili / Corporate Responsibility and Stakeholder Management. Intangible Resources Development

PEDRINI, MATTEO 02 April 2007 (has links)
La tesi discute l'introduzione della responsabilità d'impresa nella strategia come un'opportunità per cui la creazione di valore per uno stakeholder possa contribuire alla generazione di valore per ognuno degli altri stakeholder. In particolare si sostiene che la possibilità di sviluppare le risorse intangibili mediante le attività di stakeholder management costituisce il principale nesso tra la responsabilità d'impresa e il miglioramento delle performance dell'azienda. La prima parte della tesi è dedicata a presentare i principali concetti a riguardo della responsabilità d'impresa, le conseguenze della responsabilità sulla gestione, della rilevanza strategica degli stakeholder, per concludersi con la trattazione delle relazioni che riuniscono le tre dimensioni del paradigma Stakeholder management-Risorse intangibili-Performance economiche . La seconda parte presenta i risultati delle ricerche condotte sullo svolgersi del paradigma nelle attività realizzate dai corporate responsibility manager italiani, nei sistemi di misurazione e rendicontazione delle performance e nell'utilizzo che le aziende stanno facendo dei canali e degli strumenti di comunicazione. / This thesis proposes that by introducing corporate responsibility into strategy the value created for a single stakeholder ultimately generates value for every other stakeholder. In particular the thesis affirms that the development of intangible resources through stakeholder management activities constitutes the principal link between corporate responsibility and the enhancement of corporate performance. The first part presents the main concepts of corporate responsibility, the consequences of responsibility on business management, the strategic relevance of the stakeholder, and the relations among the three dimensions of the Stakeholder management-Intangible resources-Economic Performance paradigm. The second part offers the results of research regarding the attention to the paradigm shown in the activities realized by Italian corporate responsibility managers, in the measurement tools, accounting systems and in communication channels utilized.
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STRATEGIE GLOBALI E PROCESSI DI IDENTIFICAZIONE ORGANIZZATIVA: IL CASO NESTLE' PROFESSIONAL

VALENTINO, FRANCESCA ROMANA 08 July 2010 (has links)
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