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Lingue straniere e sordità: un percorso possibile / LINGUE STRANIERE E SORDITA': UN PERCORSO POSSIBILE / Foreign languages and deafness: a possible path

AGUZZI, GIULIA 21 July 2020 (has links)
L’obiettivo di questo lavoro è guidare il docente attraverso la letteratura esistente, gli strumenti già in uso e si propone di fornire una modellizzazione per la pratica didattica delle lingue straniere ad alunni sordi. Nel primo e nel secondo capitolo si raccolgono, analizzano e definiscono le basi teoriche di riferimento per la didattica delle lingue a soggetti sordi. Nello specifico, si definiscono il quadro della glottodidattica speciale, i principi di bisogno speciale e specifico e le linee guida per la didattica in contesti di disabilità, procedendo con l’inclusione della sordità tra le esigenze a cui riferirsi con tali strumenti. Il terzo e il quarto capitolo rappresentano l’applicazione concreta dei modelli esposti con l’applicazione del modello SOMA al mondo della sordità e la costruzione del Profilo Glottomatetico Funzionale dell’alunno sordo. Nell’ultimo capitolo si presenta la proposta operativa di didattica dell’inglese ai sordi, partendo dall’analisi e la scelta dei materiali più accessibili, passando per la progettazione fino ad arrivare alla strutturazione specifica del lavoro di classe. / This work aims to guide the foreign language teacher trough the literature on special education needs and deafness, the available tools, and the modeling for everyday practice to encourage the inclusion of deaf students until now considered not teachable. In the first and second chapters, the theoretical approaches to deaf students learning are presented in the contexts of special language teaching, special education, and disabilities. The third and fourth chapters represent the application of those principles to include deaf students in the language classroom activities following the operational models usually used for different learning disabilities. The last chapter offers the concrete model that may guide teachers from their deaf students' needs analysis and the correct material choice for them, passing through the learning project management to get to the specific class lessons, in collaboration with support staff members.
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L'insuccesso negli studi universitari: un problema di strade o di bussole?

Civettini, Catia January 2018 (has links)
Il presente lavoro, focalizzandosi in particolare sull’istruzione universitaria e superiore, indaga il fenomeno che in Italia prende spesso il nome generico di “dispersione”, un problema strutturale e complesso che riguarda molti Paesi. A partire da una disamina complessiva della letteratura nazionale e internazionale sono stati analizzati dettagliatamente i termini utilizzati per denominare il fenomeno (in particolare drop-out, underachievement, dispersione e il corollario che a questi si accompagna) (primo capitolo). Successivamente l’analisi si è concentrata sui numerosi modelli teorici di analisi dei fenomeni di abbandono, elaborati soprattutto a partire dagli anni Settanta del Novecento e in particolar modo negli Stati Uniti (secondo capitolo). Dopo aver delineato questo quadro teorico, si è passati ad una disamina storico–statistico–normativa dei documenti istituzionali riferiti al contesto europeo (terzo capitolo) considerando le raccomandazioni relative all’educazione e all’istruzione definite a partire dalla European Higher Education Area (EHEA). Ne emerge un quadro frammentario e lasciato alla capacità/volontà delle singole istituzioni di recepire le raccomandazioni che arrivano dai documenti ufficiali. Infine, sono state considerate le strategie e le azioni (le strade) e gli strumenti (le bussole) messi in campo per prevenire e contrastare il fenomeno (quarto capitolo). L’attenzione è stata posta in particolare sul Personal Development Plan, uno strumento “riflessivo” che ha consentito, soprattutto in ambito anglosassone, di ottenere interessanti risultati. Alla fine del lavoro, viene presentata la ricerca sul campo condotta con riferimento alla realtà trentina, coinvolgendo alcune scuole secondarie di secondo grado e alcuni studenti del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento (capitolo quinto). Nella ricerca è stata sperimentata una forma di peer orientation ed è stato utilizzato in parte lo strumento del PDP pur riveduto e adattato al contesto considerato. Da questo lavoro è emersa complessivamente una certa incapacità delle istituzioni di stimolare pratiche riflessive, di accompagnare, di creare “comunità”, di attivare il desiderio di conoscere e di apprendere per tutta la vita. Parallelamente è stata rilevata un’assenza di regia, circa eventuali azioni messe in essere per favorire il successo negli studi dalle istituzioni educative e formative considerate. Solo strategie ragionate mirate e soprattutto coordinate possono implementare azioni efficaci ed individuare gli strumenti adatti per “allenare” giovani e adulti ad essere soggetti attivi e riflessivi, in grado di divenire motore del proprio cambiamento e parte attiva e responsabile della società.
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Il bilinguismo di minoranza come variabile rilevante nell'apprendimento di una terza lingua.

Gatta, Giulia January 2017 (has links)
Il campo di studi sull’apprendimento della terza lingua (L3) e sull’influenza interlinguistica è piuttosto recente nel panorama degli studi riguardanti l’acquisizione linguistica e ancora più recente è il focus sull’ambiente plurilingue e sui parlanti plurilingui. Il presente lavoro è stato sviluppato a partire da una ricerca condotta nel 2012 nella scuola primaria di Fierozzo e nelle scuole primarie della valle del Fèrsina e si propone di inserire lo studio sul plurilinguismo mòcheno all’interno del campo di studi della L3 proseguendo la ricerca nella fascia di età 11-14 anni, allo scopo di approfondire tre principali aspetti: l'aspetto sociolinguistico, l'aspetto cognitivo - acquisizionale e l'aspetto educativo.
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L'USO DELLE RISORSE ONLINE E DEL BLENDED LEARNING NELLA DIDATTICA DEL RUSSO (CON DUE PROPOSTE DIDATTICHE)

MACAGNO, CLAUDIO GABRIELE 15 April 2019 (has links)
Considerato, in generale, l’impatto sempre più massiccio e pervasivo che le tecnologie hanno sulla vita di tutti i giorni e partendo dal presupposto del valore aggiunto derivante dall’impiego delle tecnologie per l’educazione linguistica, in questo lavoro dapprima abbiamo fatto alcune considerazioni in merito a tecnologie e apprendimento/insegnamento linguistico, soffermandoci su Internet e sui media digitali (Capitolo 1), quindi abbiamo selezionato, analizzato e organizzato, in forma di repertorio, diverse risorse online, gratuite, per l’apprendimento/insegnamento del russo (Capitolo 7). L’idea di realizzare un repertorio dei siti Internet e delle risorse è nata dall’intento di creare uno strumento utile, sia ai discenti, sia ai docenti. In particolare, nella prima parte di questo studio abbiamo proposto l’uso di alcune risorse online per presentare l’alfabeto russo (Capitolo 2) e per lo sviluppo della competenza fonologica (Capitolo 3), lessicale (Capitolo 4), morfosintattica (Capitolo 5) e testuale (Capitolo 6). Nella seconda parte, invece, una volta analizzate le caratteristiche di alcune modalità di apprendimento, in presenza, a distanza e in rete (FaD, e-learning, blended learning, didattica 2.0) e delineati i nuovi scenari di apprendimento, tra formale e informale (Capitolo 8), abbiamo realizzato due proposte didattiche, una in ambito universitario (Capitolo 9) e una in ambito scolastico (Capitolo 10), che prevedono sia esperienze di apprendimento collaborativo in rete, sia l’utilizzo di tecnologie e risorse online. / The influence of technologies on everyday life, as it emerges clearly, is increasingly pervasive. Assuming that the use of technologies adds a certain value to language education, in this dissertation we first considered some connections between technologies and learning and teaching languages, in particular dwelling upon Internet and media education (Chapter 1). Then we selected and analysed several websites and free online resources dealing with the Russian language. The result of this work is the inventory of websites and online resources, which we conceived as a useful tool for students and teachers of Russian as a foreign language (Chapter 7). In detail, in the first part of this research work we suggested some online resources to teach absolute beginners the Russian alphabet (Chapter 2) and to develop different competences and skills: phonological (Chapter 3), lexical (Chapter 4), morphological and syntactical (Chapter 5), and textual (Chapter 6). Whereas, in the second part, we dealt with the main characteristics of various types of learning (face-to-face, distance and online learning, blended learning, formal and informal learning etc.) (Chapter 8). In addition we developed two different proposals, the first for University level (Chapter 9), the second conceived for the school classroom (Chapter 10). Our proposals are based on both experiences of collaborative learning and on the use of technologies and online resources.
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LA DIDATTICA DELL'ITALIANO AD APPRENDENTI STATUNITENSI. PROGETTARE UN SILLABO

SOFFIANTINI, CARLOTTA 12 March 2013 (has links)
La tesi di ricerca traccia un quadro dell’insegnamento dell’italiano agli studenti undergraduate statunitensi. Attraverso l’analisi della tradizione di studio e insegnamento delle lingue straniere negli Stati Uniti, si conosce il retroterra formativo di provenienza di questi studenti e, mediante la riflessione sui contenuti dei documenti ufficiali della didattica delle lingue, si individuano gli obiettivi della glottodidattica statunitense per l’educazione linguistica e culturale dei propri cittadini. Si affronta poi il tema dello study abroad mediante l’analisi di: dati sulle scelte degli studenti, programmi universitari statunitensi presenti in Italia, studi americani circa l’importanza delle percezioni degli studenti durante il processo di apprendimento. L’indagine condotta presso le classi di un Istituto americano di Milano, permette di delineare un profilo dello studente statunitense e di capire le sue aspettative sul corso e sul docente di lingua. Alla luce di tutte le osservazioni precedenti, si procede con la discussione della natura del sillabo in ambito statunitense e italiano, e si conclude con la progettazione di un sillabo adatto alle esigenze degli studenti statunitensi: la scelta di un sillabo interculturale rappresenta l’incontro delle tradizioni glottodidattiche, statunitense ed europea, e permette allo studente di sviluppare quelle competenze richieste dal mondo globalizzato del ventunesimo secolo. / The research explores didactic aspects of teaching the Italian language to American undergraduate students. In considering the tradition of foreign language education and the contents of the official existing frameworks for the teaching of languages in the United States, the research underlines the diverse educational backgrounds of American foreign language students who come to Italy in a study abroad program. The study abroad experience is discussed through data on students’ motivation to choose a study abroad program, and students’ perceptions about their language learning process while they’re in a foreign context. The survey conducted among Italian language students of an American Institute in Milan demonstrates the different academic and linguistic reality students encounter when they come to study in Italy, and their expectations on the course and on the teacher. The dissertation moves on the analysis of the format of the foreign language syllabus and discuss the differences between the American syllabus and the Italian syllabi: designing a culture-based syllabus is the key to improve students’ intercultural competence, in line with the purposes of the United States and European foreign language education program.
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Le nuove tecnologie come valore aggiunto del CLIL / Adding Value to CLIL through the New Technology

LEONE, VINCENZA 31 March 2011 (has links)
Questa tesi è il risultato di uno studio sul CLIL e le nuove tecnologie per la didattica nato da un insieme di fattori: il desiderio di investigare l’uso delle nuove tecnologie a scuola, considerando le possibili implicazioni, e il bisogno di migliorare la qualità dell’apprendimento linguistico attraverso la creazione di nuovi stimoli per gli studenti. Tale studio è costituito da una parte teorica e una pratica di ricerca sul campo in cui si sono presi in considerazione diversi gradi di scuola e anche corsi universitari. La ricerca ha dimostrato l’influenza positiva delle nuove tecnologie come valore aggiunto al CLIL e ha riconosciuto il ruolo chiave dell’insegnante in questo tipo di approccio bifocale. / This thesis is the result of a research study in CLIL and Technologies that arose from the combination of different factors: the desire of investigate the implementation of new technologies at school, considering the possible implication, and the need to improve the quality of language learning giving new stimuli to the students. It is based on a theoretical study and an action research which investigated different school levels and university courses. The research proved the positive stimulus of new technologies as value-added to CLIL and recognised the key role of the teacher in such a double-focus approach.
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DIFFERENZIAZIONE DIDATTICA E ALUNNI BILINGUI FIGLI DI MIGRANTI CON POSSIBILI DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO

MONAUNI, ANNA 11 May 2021 (has links)
Due sono le constatazioni di base che guidano questo elaborato: la complessità che caratterizza le odierne classi richiede agli insegnanti di differenziare la proposta didattica; spetta al docente saper individuare eventuali difficoltà di apprendimento e/o disturbi specifici (DSA) al fine di favorire un percorso scolastico rispettoso delle peculiarità di ciascuno. Cosa succede, però, quando lo studente con DSA è di origine migratoria ed è bilingue? Il disturbo ha reali basi neurobiologiche o è piuttosto correlato alle fatiche di veicolare l’apprendimento attraverso una lingua diversa da quella parlata in ambito familiare? Il dato da cui partire è quello rilevato in letteratura in merito alla scarsità, in ambito nazionale, di test clinici per DSA strutturati e standardizzati su chi parla più di una lingua. Da ciò consegue la necessità di implementare un’azione a monte, al fine di migliorare l’appropriatezza degli invii ai Servizi Sanitari o agli Enti accreditati: un percorso da attuare con il personale docente. A questo scopo l’indagine intende favorire tra gli insegnanti una corretta informazione circa la distinzione tra disturbo specifico dell’apprendimento e difficoltà di letto-scrittura in alunni bilingui figli di migranti. Inoltre, l’insegnante è chiamato ad appropriarsi di una forma mentis capace di cogliere in maniera attenta e rispettosa le peculiarità di ciascun allievo, unico nella sua arricchente diversità: un insegnante flessibile, disposto a sperimentare una didattica di tipo differenziato. / This thesis is based on two fundamental observations: nowadays classes are becoming ever more complex and diverse. Therefore, teachers must diversify the didactic proposal. It’s up to the educator to identify any learning difficulties and / or learning disabilities (LD), in order to favor a scholastic path that respects the peculiarities of each pupil. What happens, however, when the students with LD come from an immigrant family and they are bilingual? Does the disorder really have a neurobiological bases? Or is it rather related to the effort of learning through a language that is not the native language for the children? The starting point is the one found in literature regarding the national scarcity of clinical tests for LD structured and standardized on those who speaks more than one language. For these reasons it is needed an upstream action, in order to make the advice of teachers more specific towards those children with difficulties who have to undertake a diagnostic assessment process. That is why it is important to encourage greater awareness among teachers and correct information about the difference between specific learning disabilities and reading-writing difficulties in bilingual learners with a migrant background. Furthermore, the inclusive teacher must have a mindset aimed at knowing in a careful and respectful way the peculiarities of each student. Every child is unique in its enriching diversity: we need a flexible teacher, motivated to implement the differentiated instruction.
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Accessibilità per includere: tecnologie educative per rispondere ai bisogni degli allievi presenti in classe / ACCESSIBILITY FOR INCLUSION: EDUCATION TECHNOLOGY SOLUTIONS FOR SPECIAL NEEDS IN THE CLASSROOM

CARRUBA, MARIA CONCETTA 28 February 2019 (has links)
Il presente lavoro di ricerca, condotto in cotutela con l’Università di Pittsburgh, ha lo scopo di riflettere rispetto all’uso delle tecnologie come strumento per l’inclusione in classe. Il framework teorico: - la gestione della classe; - la differenziazione didattica; - l’uso della tecnologia per includere. Da un punto di vista metodologico, la ricerca utilizza un approccio quali-quantitativo. Sono state condotte sperimentazioni su tre differenti aree: - scuole di ogni ordine e grado dell’area nord, centro e sud sulla base di indicatori ben precisi; - Università (UCSC) coinvolgendo studenti con DSA o disabilità; - un gruppo di studenti con disabilità severa che non possono accedere all’Università. La ricerca prende avvio con l’analisi della legislazione italiana che può giustificare l’uso della tecnologia in classe; procede con un approfondimento circa le neuroscienze per cogliere i cambiamenti generati dalla tecnologia sul processo di apprendimento; presenta il potere inclusivo della Differenziazione Didattica, dell’Universal Design for Learning e della gestione della classe; predispone e presenta due spazi digitali: un corso per insegnanti e uno spazio con mappatura qualitativa delle più recenti soluzioni inclusive. La tecnologia rivoluziona il processo di insegnamento-apprendimento e, se usata bene, permette di includere tutti gli allievi, nessuno escluso. / Accessibility for inclusion, a research in co-supervision with Pitt University, focuses on technology solutions for inclusion in the classroom. Nowadays every, generally, schools use technology in the classroom. Every student needs a specific approach to have a good experience at school and the role of teachers is central to promote inclusion, access and creativity for all. Schools and teachers encourage well-being for all and work for social equity when learning process meet every students’ need. In this research the focus is based on: - Classroom management; - Differentiation and Universal Design for Learning; - Special needs, Technology and inclusion in the classroom. Goals of the study: - Analysis of education technology policies in Italy; - Analysis of teacher digital competences for increased inclusive education; - Know-how Neuroscience: how technology impacts on the whole learning process and the perception of self-competence in students; - Analysis of recent accessible technology solutions. In today’s complexity technology solutions allows all students, also with special needs, to differentiate and to customize the contents as they deserve and allows all teachers to identify more ways to engage the students. When students are more ingaged they are more motivated and, consequently, they perform and fell better.
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PROSTITUZIONE MINORILE. PERCORSI PEDAGOGICI

SCORTI, LAURA 31 March 2011 (has links)
Questo lavoro ha due focus di attenzione. Il primo riguarda l’indagine di eventi critici che si incontrano nelle vicende familiari delle giovani prostitute: analizzare le storie di vita mettendole in relazione alla situazione sociale e familiare del minore con una particolare attenzione a episodi di abusi, maltrattamenti o trascuratezze affettive. L’ingresso nella prostituzione viene considerato come un continuum ed un adattamento all'esperienza di abuso: lo sfruttamento sessuale costituisce quindi il culmine di un lungo percorso caratterizzato da eventi distruttivi. Dall’indagine è emerso come condizioni di miseria familiare e avvio alla prostituzione siano sempre più correlate. Famiglie multiproblematiche che vivono situazioni di indigenza, ma al tempo stesso disagio, conflittualità, scarsa attenzione nei confronti delle esigenze dei figli, allontanamento di una delle due figure genitoriali e mancanza di figure di riferimento importanti. In molti casi le famiglie sono causa e complici della situazione di sfruttamento. Il secondo focus fa riferimento al tentativo di individuare percorsi pedagogici specifici per minorenni vittime di tratta. E’ importante considerare che alle minorenni vittime della tratta è necessario assicurare un intervento ad hoc che tenga conto dei bisogni specifici di una fascia di età particolarmente delicata e vulnerabile, a cui bisogna garantire un costante lavoro di accompagnamento e di maternage. / This work has two focuses of attention. The first concerns the investigation of critical events that can find in young prostitutes’ families : analyzing the life stories and relating them to social and family situation with special attention to incidents of abuse, emotional abuse or neglect. The entry into prostitution is regarded as a continuum and an adaptation of the experience of abuse: sexual exploitation is therefore the culmination of a long process characterized by destructive events. The inquiry showed that conditions of family poverty and entry into prostitution are increasingly correlated. Families with multiple living situations of distress, but at the same time, hardship, conflict, lack of attention to the needs of the children, departure of a parent. In many cases families are involved and complicit in the situation of exploitation. The second focus refers to the attempt to identify specific educational sessions for minors who are victims of trafficking. It ' s important to consider that children victims of trafficking need specific interventions, considering the needs of youth to which should ensure nearness and mothering.
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LE SINDROMI GENETICHE RARE. PERCORSI EDUCATIVI / Rare genetic syndromes. Educational pathways.

MAGGIOLINI, SILVIA 15 March 2010 (has links)
La tesi si compone di sei capitoli, articolati in due parti fondamentali allo scopo di esaminare il tema dell’intervento educativo in particolari condizioni di disabilità, esplorando il campo ancora poco indagato delle sindromi e malattie rare. La prima parte affronta il problema della cura e del prendersi cura, nel loro stretto legame con la scienza pedagogica: muovendo da alcune riflessioni di carattere filosofico, si giunge a delineare il ruolo, il significato e i contesti in cui è possibile identificare possibili percorsi di care educativo. La seconda parte dell’elaborato sarà interamente focalizzata sullo studio delle problematiche educative connesse ad alcune condizioni genetiche rare. Dopo una disamina di carattere generale, vengono affrontate nel dettaglio quattro sindromi specifiche: la sindrome di Prader-Willi, di Angelman, di Rett e di Kabuki. Per ognuna di esse, vengono presentate le più recenti acquisizioni nel campo del funzionamento cognitivo, dello sviluppo della personalità e delle possibili strategie di intervento educativo, riabilitativo e di inserimento sociale. / The thesis is composed by two parts, with the purpose of examining the theme of educational intervention with children affected by rare genetic syndromes. The first part deals the problem of the terms “cure” and “care” , in their relationship with educational sciences: from philosophical reflections to the role, the meaning and the fields in which it is possible to identify trackways of care. The second part of this work is focused on the study of educational problems about four rare genetic syndromes: Prader-Willi syndrome, Angelman Syndrome, Rett Syndrome and Kabuki Syndrome. For each one of these syndromes, we presented new acquirements about cognitive functions, personality development and strategies of educational, rehabilitative intervention and social integration.

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