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MOTIVAZIONE, GIOCO, LINGUA: ELEMENTI LUDICI TRA GLOTTODIDATTICA E PSICOLINGUISTICA

LOMBARDI, IVAN 28 April 2014 (has links)
Nelle lezioni di lingua straniera a scuola, gli studenti sono spesso amotivati e poco coinvolti. Al contrario, potrebbero giocare (e, di fatto, giocano) ai videogiochi per ore senza tregua e con costante piacere. Ma cosa rende la prima attività noiosa e la seconda divertente? Ed esiste un modo per usare alcuni elementi dei videogiochi al fine di aumentare l’intensità della motivazione degli studenti di lingue a scuola? La risposta alle due domande è l’obiettivo del nostro lavoro. Intraprenderemo innanzitutto l’analisi della natura del videogioco come medium e del suo potenziale glottodidattico. In seguito esamineremo otto ’elementi ludici’ che le lezioni di lingue a scuola usano comunemente, sebbene non siano concettualizzati come tali: regole, narrativa, obiettivi, feedback, progresso, partecipazione, competizione e cooperazione, emozioni; descriveremo il diverso uso di questi elementi comuni nei videogiochi e nelle classi di lingue per spiegarne i differenti esiti motivazionali. Rileggeremo poi i risultati della nostra analisi alla luce della letteratura sulla motivazione in ambito psicologico e psicolinguistico e delle buone pratiche di gamification. Proporremo infine una serie di linee guida per fare dell’insegnamento e apprendimento delle lingue a scuola un’esperienza ludicizzata ed esamineremo alcuni scenari di successo negli ambiti dell’educazione e dell’educazione linguistica. / When learning a foreign language at school, students are often amotivated and disengaged. Conversely, they could (and do) play video games for hours straight and seemingly enjoy every second of it. What makes the first activity boring and the second fun? And is there a way to use some elements of digital games to enhance the intensity of language learners’ motivation in school settings? The answer to both questions is the aim of our work. We will start by analysing the nature of digital games as media and their potential for language teaching and learning. Then, we will point out eight ’game elements’ that language teaching in schools commonly uses, but does not conceptualise as such: rules, narrative, goals, feedback, progress, participation, competition and cooperation, emotions; we will describe the different use of these shared elements in video games and in the language classroom to explain their different motivational outcomes. We will then ground our claims in the existing literature on motivation in psychology and psycholinguistics and in the good practices of gamification. In the end, we will propose a series of guidelines to make language teaching and learning at school a gamified experience and review several successful case studies in education and language education.
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Web ontologies e rappresentazione della conoscenza. Concetti e strumenti per la didattica / Web Ontologies and Knowledge Representation

CARMINATI, VERA MARIA 02 April 2007 (has links)
Il lavoro mette in luce le reciproche implicazioni di due mondi, quello delle tecnologie e quello dell'educazione, rispetto a temi di interesse condiviso: l'evoluzione della Rete in termini semantici attraverso l'impiego di ontologie informatiche e i complessi rapporti tra formalismi per la rappresentazione della conoscenza e didattica. La ricostruzione storica delle relazioni tra didattica, tecnologie e sistemi di espressione e comunicazione dei saperi ci ha condotto alla ricomprensione del Semantic Web nell'archeologia delle forme di rappresentazione della conoscenza, osservate con attenzione alle loro potenzialità didattiche e in rapporto all'evoluzione della cultura occidentale. La trattazione intende provvedere un modello per la lettura delle intersezioni tra Web Ontologies e scienze dell'educazione. Con uno sguardo al panorama internazionale della ricerca educativa su questi temi, si sono isolate e descritte alcune esperienze significative di impiego dell'approccio ontologico in ambienti e sistemi per l'e-learning, per calare nella realtà delle applicazioni e degli strumenti il discorso teorico proposto. / The work highlights the mutual implications between technologies and education: the two worlds have interest in common matters such as Internet semantic evolution through the implementation of informatic ontologies and the connections we can draw between knowledge representation and didactics. The historical reconstruction of the relationships among didactics, technologies and cultural resources leads us to the Semantic Web as a stage in the knowledge representation archaeology, regarded from cultural transmission and educational mediation perspectives. The work provides an explanation model for the intersections we can see between ontologies and sciences of education. With regard to the international research panorama about these themes, we point out and describe some significant experiences, which put the theory in practice. We analyze tools and applications involving the ontological approach in the development of e-learning environments and systems.
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La didattica 2.0 e le competenze dell'insegnante. Verso un modello.

SININI, GLORIA 05 March 2012 (has links)
La società digitale e l’incremento degli spazi informali di apprendimento richiedono agli insegnanti di divenire digitalmente competenti. I più recenti sviluppi digitali, identificati con l’avvento del web 2.0, creano nuove sfide educative per la scuola. Questo studio, sviluppato in collaborazione con il CREMIT (Università Cattolica di Milano), intende sviluppare un modello per la competenza digitale che possa orientare la formazione degli insegnanti. Il modello intende essere costruito a partire da una ricognizione bibliografica sul concetto di competenza sviluppata da Guy Le Boterf. Questo frame teorico ha orientato la ricerca etnografica sul campo condotta attraverso interviste in profondità e osservazioni partecipanti di insegnanti che utilizzano le tecnologie in classe. Le “best practices” emerse saranno sistematizzate in un modello di competenze digitali volto a fornire le linee guida per l’utilizzo delle ICT nell’educazione e nella didattica. / The digital society and the increasing of informal learning spaces require teachers to become digitally competent. The latest digital trends identified with 2.0 web, create new educational challenges in school. This study, developed in collaboration with CREMIT (Catholic University in Milan), aims to develop a digital model competence that could pave the way for teachers training. The model is going to be built from a bibliographic recognition about the competence concept developed by Guy Le Boterf. This theoretical frame has oriented an ethnographic research on field consisted in deep interviews and participant observations of teachers using technology in class. The best teaching practices will be used to build a competence model giving the guidelines for using ICT in education and didactic.
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LO SVILUPPO E LA DIFFERENZIAZIONE DELLE COMUNITA' PER MINORI IN ITALIA. ANALISI PEDAGOGICA DEI PRINCIPI E DEI MODELLI / Development and differentiation of educative communities for younger in Italy. Pedagogical analysis of principles and forms.

TIBOLLO, ALESSANDRA 05 March 2012 (has links)
L’obiettivo della ricerca è valorizzare il senso delle comunità per minori oggi come dispositivo adatto all’accoglienza, alla luce delle evoluzioni legislative in Italia. Il lavoro di tesi si svilupperà intorno ai seguenti temi: I. ricostruzione storica dei servizi educativi, dei servizi sociali, con riferimento al quadro legislativo; II. analisi dell’attuale differenziazione delle comunità per minori attraverso la lettura del monitoraggio effettuato dall’Istituto degli Innocenti di Firenze (2009); III. rilettura pedagogica dello strumento di comunità attraverso la valenza formativa del dispositivo; IV. ricerca di un “modello base”: una mappa di possibili principi per consentire una risposta unitaria e convincente all’allontanamento dei minori. / The purpose of this research project is to underline the sense of educative communities for younger people today as a tool suitable for the reception, taking into account all the legislative evolutions in Italy. In this thesis work the attention will be focused on the following topics: I. historical reconstruction of educative services and social services, with a reference to the legislative scenario; II. analysis of the current educative communities differentiation through the analysis of the monitoring realised by the “Institutes of the Innocents” in Florence (2009); III. pedagogical re-reading of the community framework thought the “device”’s formative merit; IV. research on a “base model”: a map of possible principles for a persuasive answer to the younger removals.
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L'INSEGNAMENTO DELL'ITALIANO A CANTANTI D'OPERA INTERNAZIONALI / Teaching Italian to international opera singers

BIANCHI KORNER, ALESSANDRA 23 March 2015 (has links)
L’elaborato indaga le modalità di insegnamento della lingua e della dizione italiana ai cantanti d’opera internazionali. Dopo una breve cronistoria dell’opera lirica, si analizza la figura del librettista e in particolare di Lorenzo Da Ponte, insegnante ante litteram della lingua e della cultura italiana. Segue una disamina dei corsi di canto degli albori, dalla quale emerge quanto il problema di una corretta pronuncia fosse cruciale nell’educazione dei cantanti già nel Settecento. Si indagano le metodologie di insegnamento della fonetica e della prosodia nella storia della glottodidattica, i fattori biologici e psico-sociali determinanti nell’apprendimento di una L2/LS e le principali difficoltà linguistiche incontrate dai discenti stranieri che si accingono ad apprendere la lingua italiana. Si presentano i dati di una ricerca condotta su dieci istituzioni musicali tra i quali il Conservatorio di Milano, la Juilliard School of Music di New York e la Washington State University di Seattle. Si analizzano le metodologie di insegnamento e i manuali adottati e si espongono i dati emersi da un questionario rivolto ai docenti e ai discenti delle suddette scuole. Si procede esponendo un sillabo ideato per i cantanti che permetta uno studio più proficuo della lingua e della dizione italiana. / The research investigates the teaching procedures of Italian language and diction to international opera singers. After a brief digression on the lyric opera, we analyze the figure of librettista and in particular of Lorenzo Da Ponte, a forerunner of the Italian language and culture teaching. An examination of the first singing courses shows how teaching a impeccable pronunciation was already crucial in the XVIII century. The phonetics and prosody teaching procedures in the history of glottodidactics are then examined, as well as the biological and psycho-social factors critical while learning a foreign language and the main linguistic difficulties faced by foreign students approaching the Italian language. We present the data of a survey conducted on ten musical institutions like the Milan Conservatory, the Julliard School of Music of New York and the Washington State University of Seattle. We analyze the teaching procedures and the textbooks adopted and the results of a questionnaire addressed to the teachers and students of these schools. Finally we display a syllabus for international opera singers to profitably approach the Italian language.
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TRADIZIONE CULTURALE E INSEGNAMENTO LINGUISTICO IN AUSTRALIA / Cultural traditions and language teaching in Australia

SCORSOLINI, VALENTINA GIOVANNA 04 April 2018 (has links)
Alla luce del recente interesse verso l’insegnamento della lingua italiana all’estero, il presente elaborato esamina la storia della comunità italiana e dell’evoluzione della didattica dell’italiano nello stato del Victoria, in Australia. La tesi presenta inoltre i risultati della mia ricerca sull’influenza dei flussi migratori e delle politiche linguistiche australiane sull’insegnamento dell’italiano nelle scuole, descrivendo come la percezione della lingua italiana sia cambiata nell’immaginario australiano. Tale analisi storica mi ha permesso di formulare una valutazione critica e suggerimenti per migliorare le metodologie didattiche impiegate nei corsi di italiano nelle scuole secondarie del Victoria. / In light of the growing interest towards Italian teaching abroad, the present dissertation investigates the history of the Italian community and the evolution of Italian teaching in the state of Victoria, Australia. I hereby present the results of my research on the history of the Italian community in Victoria, as well as the influence of Australian immigration and language policies on Italian teaching in Victorian schools, highlighting how the perception of Italian language evolved in Australian public opinion throughout history. Based on this historical framework, a critical evaluation of Italian teaching methodologies in Victoria was conducted, which informed my suggestions for future improvement of Italian teaching practices.
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L'AUTONOMIA NELL'APPRENDIMENTO DELLE LINGUE. UN'INDAGINE SULL'ITALIANO L2 IN CONTESTO UNIVERSITARIO

LO PRESTI, MARIA VITTORIA 17 December 2020 (has links)
La tesi ha come oggetto lo sviluppo dell’autonomia nell’apprendimento delle lingue in contesto universitario. L’elaborato si articola in due parti. Nella prima si affronta il concetto di autonomia nell’apprendimento dal punto di vista teorico, storico e metodologico. Dopo una rassegna sui principali modelli di riferimento e un excursus su come il medesimo tema sia stato affrontato nei documenti e progetti del Consiglio d’Europa, ci si focalizza sulla funzione e organizzazione dei centri per l’autoapprendimento universitari, sulla trasformazione che stanno subendo da spazi fisici ad ambienti virtuali e sul ruolo dei consulenti linguistici. La seconda parte del lavoro si basa sull’osservazione critica di due studi di caso, svolti presso il Centro per l’Autoapprendimento dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (CAP), aventi come protagonisti studenti internazionali di italiano L2. Il primo studio costituisce una ricostruzione sull’utilizzo del Centro e sulle attività di consulenza linguistica. Il secondo prende in esame una sperimentazione didattica, incentrata sulla collaborazione tra consulente linguistico e docente di lingua, finalizzata a stimolare all’apprendimento autonomo dell’italiano un gruppo di studenti internazionali selezionato. I risultati delle due indagini sono analizzati e commentati per permettere una riflessione sulle attività del CAP al fine di migliorarle e proporre buone pratiche didattiche utili allo sviluppo dell’autonomia nell’apprendimento dell’italiano L2. / The aim of the thesis is to investigate the development of autonomy in language learning at university. The work consists of two parts. The first deals with the concept of learning autonomy from a theoretical, historical and methodological point of view. After a review of the main reference models and an excursus on how the same subject has been addressed in the documents and projects of the Council of Europe, the study focuses on the function and organization of self-access learning centers, on the transformation they are undergoing from physical spaces to virtual environments and on the role of language advisors. The second part of the work concerns two case studies, carried out at the Centro per l’Autoapprendimento (CAP) of Università Cattolica del Sacro Cuore, with international students of Italian L2. The first case study examines how the students make use of the Center and of the language advising activities. The second describes a didactic experiment on the collaboration between language advisor and language teacher, aimed at bringing a selected group of international students closer to autonomous learning of Italian. The results of the two case studies are analysed and commented to reflect on the activities of the CAP in order to improve them and to propose good teaching practices useful for the development of autonomy in Italian L2 learning.
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CLIL IN TEDESCO NELLA SCUOLA ITALIANA: PROFILO DELL'APPRENDENTE E RUOLO DEL DOCENTE / CLIL in German in Italian secondary school: profile of the learner and role of the teacher.

CATTANEO, GIULIA 21 July 2020 (has links)
La tesi tratta l’approccio didattico CLIL (Content and Language Integrated Learning), il quale rappresenta la metodologia che meglio favorisce lo sviluppo del plurilinguismo in tutti i Paesi europei. In particolare, viene presentata una analisi dell’insegnamento CLIL come proposta didattica incentrata sulla figura dell’apprendente, e viene delineato il profilo del docente, che deve essere a conoscenza delle abilità, difficoltà ed esigenze dei propri allievi per poter pianificare percorsi CLIL efficaci. A una analisi del quadro teorico di riferimento, delle metodologie didattiche che favoriscono la partecipazione attiva dell’apprendente all’intervento didattico (il lavoro di gruppo è da preferire, ad esempio, alla lezione frontale) e degli strumenti di supporto all’apprendimento integrato, segue una focalizzazione sulla presenza di percorsi didattici CLIL in lingua tedesca nelle scuole secondarie di secondo grado italiane. Vengono poi presentati gli obiettivi e le modalità di svolgimento che hanno caratterizzato un’indagine empirica condotta presso alcuni licei lombardi la cui offerta formativa prevede il CLIL in tedesco. I dati raccolti sono stati analizzati, commentati e confrontati con la teoria di riferimento, e ciò ha permesso di far emergere quali sono le modalità di insegnamento CLIL in tedesco più efficaci in quanto meglio coinvolgono il profilo dell’apprendente e rispondono alle sue esigenze. Il lavoro rappresenta un contributo ai docenti che si apprestano alla pianificazione di percorsi didattici CLIL in lingua tedesca nella scuola italiana. / This thesis examines the didactic approach CLIL (Content and Language Integrated Learning), which is the methodology that best supports the development of multilingualism in all European countries. In particular, the thesis presents an analysis of CLIL teaching as a didactic proposal, focused on the learner, and outlines the profile of the teacher, who must be aware of the skills, difficulties and needs of their students in order to plan effective CLIL courses. In addition to an analysis of the theoretical framework of reference, of the teaching methodologies that support the active participation of the learner in the teaching intervention (group work is preferable, for example, to frontal lessons) and of the tools to support integrated learning , there will be a focus on the presence of CLIL didactic courses in the German language in Italian secondary schools. The thesis will then describe the objectives and methods of performance that characterized an empirical investigation carried out at some secondary schools in Lombardy where CLIL in German is part of the curriculum. The collected data are analyzed, commented on and measured against the theoretical framework of reference, and this makes it possible to highlight which are the most effective CLIL teaching methods in German, i.e. those which best involve the learner's profile and meet their needs. This work represents a resource for teachers who are preparing to plan CLIL didactic courses in German in Italian schools.
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Musica e Arti Visive nell'Educazione: qualità dell'apprendimento in una esperienza realizzata secondo un approccio interdisciplinare = Música y Artes Visuales en la Educación:calidad del aprendizaje en una experiencia realizada desde un enfoque interdisciplinario

Anceschi, Alessandra January 2015 (has links)
A partire da un percorso didattico appositamente predisposto, la ricerca indaga la produzione di artefatti musicali e/o visivi elaborati (individualmente o in piccolo gruppo) da studenti preadolescenti di scuola secondaria di primo grado del sistema scolastico italiano. Lo sviluppo dello studio si è articolato sull'idea che tali produzioni, condotte nel solco di un'azione interdisciplinare, possano essere rivelatrici di una peculiare qualità di pensiero di natura metacognitiva. Il metodo di ricerca ha adottato alcune strategie tipiche della Ricerca-Azione, e si è basato su un approccio di tipo ermeneutico-interpretativo, le cui prassi analitiche sono state desunte dall'ambito critico/estetico e semiologico. La complessità a livello sistemico dell'indagine ha suggerito l'adozione di un approccio definito ecologico. Gli esiti dello studio hanno portato a individuare una particolare qualità di pensiero espressa a livello fabrile e sensoriale, per questo denominata metacognizione sensibile. La ricerca ha inteso con ciò avvalorare la relazione esistente tra il creare e il comprendere-conoscere, facendo emergere la processualità ambivalente che si esplica con reciprocità nel "dar forma al pensiero" e "dar pensiero alla forma". I risultati della ricerca costituiscono strumenti utili alla comprensione della valenza educativa dei processi di costruzione di una identità artistica, profilo necessario a definire i tratti di una completa personalità in uscita dalla scuola dell'obbligo. [ENG: Starting from the arrangement of a teaching activity especially arranged, the research investigates the production of musical and / or visual artifacts developed (individually or in small groups) by 13- and 14-year-old students who attend the first level of the secondary Italian school (Scuola Secondaria di Primo Grado). The development of the study has been based on the idea that these productions, carried out through an interdisciplinary action, can reveal a peculiar metacognitive quality of thought. The research method has adopted some Research-Action strategies, and is based on a hermeneutic-interpretative approach, whose analytical practices have been derived from the critical, aesthetic and semiological field. The systemic complexity of the survey suggested the adoption of an approach that can be defined as ecological. The results of the study led to identify a particular quality of thought, expressed at an operational and sensory level and therefore called sensitive metacognition. In this way the research intended to strengthen the existing relationship between creating and understanding-knowing, highlighting the ambivalent processuality that is reciprocally expressed by "give form to thought" and "give thought to form". The findings can be useful to understand the educational value of the building processes of an artistic identity, which is a necessary profile to identify the traits of a complete personality for students at the end of compulsory education.]
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MEDIALITA' E TECNOLOGIE DIDATTICHE NELLA SCUOLA PROGETTAZIONE E COSTRUZIONE DI PRODOTTI EDUCATIONAL / Media and Educational Technologies in Schools. Design and Construction of Educational Products.

SCANCARELLO, FRANCESCA PAOLA 23 March 2009 (has links)
Il webcasting come strumento per la distribuzione di prodotti educational e la circolazione dei saperi. / The webcasting as a tool for the distribution of educational products and circulation of knowledge.

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