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The Application of European Competition Law in Arbitration ProceedingsGospodinov, Penio Penev <1985> 15 December 2014 (has links)
This work provides several policy proposals capable to strengthen the private enforcement of EU competition law in arbitration. It focuses on the procedural law aspects that are permeated by legal uncertainty and that have not yet fallen under the scrutiny of the law and economics debate. The policy proposals described herein are based on the functional approach to law and economics and aim to promote a more qualified decision making process by: adjudicators, private parties and lawmakers. The resulting framework of procedural rules would be a cost-effective policy tool that could sustain the European Commission’s effort to guarantee a workable level of competition in the EU internal market. This project aims to answer the following broad research question: which procedural rules can improve the efficiency of antitrust arbitration by decreasing litigation costs for private parties on the one hand, and by increasing private parties’ compliance with competition law on the other hand?Throughout this research project, such broad question has been developed into research sub-questions revolving around several key legal issues. The chosen sub-research questions result from a vacuum in the European enforcement system that leaves several key legal issues in antitrust arbitration unresolved. The legal framework proposed in this research project could prevent such a blurry scenario from impairing the EU private enforcement of competition law in arbitration. Therefore, our attention was triggered by those legal issues whose proposed solutions lead to relevant uncertainties and that are most suitable for a law and economics analysis.
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Legislazione della crisi e rinvio al contratto collettivo / The impact of the economic crisis legislation on the relationship between statutory law and collective bargainingCentamore, Giulio <1984> 14 September 2015 (has links)
La tesi analizza il mutamento in atto nelle fonti del diritto del lavoro, attraverso uno studio dei casi di rinvio dalla legge al contratto collettivo. Nella Parte I della tesi è affrontato il tema dei rapporti tra legge e contratto collettivo. In una prospettiva statica, i rapporti tra legge e contratto collettivo sono caratterizzati dall’operare dei principii di gerarchia e del favor: la legge prevede il trattamento minimo di tutela e il contratto collettivo può modificare tale trattamento in senso più favorevole al lavoratore. In una prospettiva dinamica, i rapporti tra legge e contratto collettivo sono più complessi: nell’ordinamento italiano, infatti, la disciplina del rapporto e del mercato del lavoro è caratterizzata da una valorizzazione degli apporti dell’autonomia collettiva. In particolare, il contratto collettivo è destinatario di una serie di rinvii, che lo autorizzano a completare la disciplina legale e a modificarla anche in senso meno favorevole al lavoratore, al fine di creare un mercato del lavoro maggiormente dinamico. Nella Parte II della tesi l’analisi si concentra sull’art. 8 della l. n. 148/2011. Tale disposizione è stata introdotta durante la crisi economico-finanziaria che ha colpito l’Italia tra il 2011 e il 2012, a seguito di trattative tra il Governo italiano e le istituzioni dell’UE, al fine di attribuire alle imprese uno strumento per incrementare la loro competitività e produttività. L’art. 8 autorizza il contratto collettivo a derogare in peius alla legge con riferimento a un arco tematico di materie e istituti che comprende l’intero profilo della disciplina del rapporto di lavoro, con alcune eccezioni. L’art. 8 rappresenta il punto di arrivo di una lunga evoluzione legislativa e consente di mettere in discussione la ricostruzione tradizionale dei rapporti tra legge e contratto collettivo basata sui principii di gerarchia e di favore. / The thesis seeks to analyse the change taking place in the sources of labour law, by examining the close relationship between statutory law and collective bargaining. Part I deals with the relationship between these two important sources of labour law. On the one hand, from a static perspective, the relationship between law and collective bargaining is characterised by the principle of hierarchy and the so-called principle of favor: while statutory law provides the minimum framework of protection, collective bargaining can only add to it, in a view of favouring the employee. On the other hand, from a dynamic perspective, the relationship between law and collective bargaining is more complex. In fact, for a long time the Italian legal framework regarding the employment relationship and the job market has been highlighting the importance of collective bargaining. Specifically, several provisions allow collective bargaining to either integrate or modify the legal discipline to the detriment of the worker, aiming at generating a more flexible labour market. Part II of the thesis seeks to shed light on the scope of Article 8 of the Italian Law n. 148/2011. Article 8 was enacted during the financial crisis that affected Italy in 2011-2012, as a result of the negotiations between the Italian Government and the EU institutions, with a view to support the economic recovery and the companies’ increase of productivity. Art. 8 allows collective bargaining to derogate to statutory law with respect to the legal protection granted to the worker to the detriment of the latter, in a range of issues nearly encompassing the whole employment relationship’s legal regime, with only few exceptions. It represents the point of arrival of a long legislative evolution and it results in a reversal of the traditional framework of the relationship between statutory law and collective bargaining.
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La carta dei servizi nel settore dei trasporti e la tutela del passeggero / The Italian "Transport services charter" and passenger rightsIannizzotto, Chiara <1984> 29 May 2015 (has links)
La tesi si propone l’obiettivo di riconoscere e analizzare l’attuale ruolo delle carte dei servizi di trasporto pubblico nel contesto dell’ordinamento italiano, quale strumento di tutela dei passeggeri.
Nella prima parte, viene analizzato il frammentario quadro normativo delle carte dei servizi pubblici, a partire dal d.P.C.M. del 27.01.1994, che rimane tutt’ora il principale riferimento normativo dell’istituto. Nella disamina del quadro normativo, viene posto in evidenza come, salvo per alcune specifiche modalità di trasporto, manchi attualmente una norma che imponga in modo esplicito e diretto l’adozione delle carte dei servizi da parte della generalità dei gestori dei servizi pubblici di trasporto, da cui si sviluppa una riflessione in ordine alla fonte dell’obbligo di adozione di tali carte da parte dei soggetti privati esercenti tale tipologia di servizi.
Nella seconda parte, viene analizzato il tema della natura giuridica delle carte dei servizi pubblici di trasporto.
Nella terza parte, è analizzato il ruolo attribuito alla neo-costituita Autorità dei Trasporti, di individuazione dei diritti minimi che debbono essere contenuti nelle carte dei servizi di trasporto pubblico. Lo studio analizza inoltre i possibili conflitti di competenze che possono sorgere in relazione ai poteri espressamente attribuiti all’Autorità dei Trasporti.
Infine, nella quarta e ultima parte, viene approfondito il tema degli strumenti di tutela apprestati in favore dei passeggeri dalle carte dei servizi, diversi e ulteriori rispetto agli ordinari strumenti già contemplati dall’ordinamento italiano. Con riferimento alla suddetta tematica, vengono esaminati sia gli strumenti di tutela extra-giudiziale, tra cui le procedure di reclamo e gli indennizzi automatici forfettari, sia la tutela giurisdizionale, con un approfondendimento sullo strumento del ricorso per l’efficienza amministrativa introdotto col il D.Lgs. n. 198/2009. / The dissertation aims at providing the actual and potential role of the Italian "Transport services charter", related to passenger rights.
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Normare la vita. Biocontrollo e nuove tecnologie / Ruling life. Biocontrol and new technologiesBalzano, Angela <1984> 09 June 2015 (has links)
Questa ricerca, suddivisa in due parti, si concentra sulle problematiche connesse alla normazione della vita e dei corpi delle donne al tempo delle biotecnologie.
La Parte I è una genealogia filosofico-politica che ripercorre le tappe analitico-concettuali del dibattito intorno a biopolitica e tecnoscienza, a partire dai contributi teorici di poststrutturalismo e femminismo neomaterialista, e risponde alle domande: Cosa sono diventati i corpi nell’attuale società bio-info-modificata? Qual'è il ruolo delle scienze nelle metamorfosi che interessano soggettività e rapporti di potere?
La Parte II è una cartografia dei modi in cui le biotecnologie, riguardanti i corpi delle donne, si sono sviluppate e diffuse. Essa indaga in modo transdisciplinare come in Italia, e più in generale in Europa, sono state normate le tecniche di interruzione volontaria di gravidanza e fecondazione in vitro. Ampio spazio è dedicato ai modi in cui gli attori della bioetica, istituzionale e non, i medici, laici e cattolici, e le case farmaceutiche hanno affrontato questi temi e quello della contraccezione ormonale maschile. Medicina riproduttiva e rigenerativa sono tematizzate sempre in relazione al quadro normativo, per mostrare in che modo esso influenzi l’accesso ai diritti alla salute e all’autodeterminazione delle donne. Il quadro normativo è analizzato, a sua volta, alla luce dei fatti storici più rilevanti e delle culture più diffuse.
L’obiettivo della ricerca è duplice: da un lato essa ha il fine di mostrare il modo in cui i corpi delle donne, e la relativa potenza generatrice, siano diventati uno snodo fondamentale nell’articolazione del biocontrollo e nell'apertura dei nuovi mercati legati a medicina riproduttiva e rigenerativa; dall’altro si propone di argomentare come un biodiritto flessibile, a contenuto storico variabile, condiviso e partecipato, sia un’ipotesi praticabile e virtuosa, utile all'eliminazione del gender gap ancora esistente in materia di diritti riproduttivi e sessuali. / This research focuses on issues related to normalization of life and women's bodies at the time of biotechnologies.
Part I is a political and philosophical genealogy that traces the analytic-conceptual debate around biopolitics and technoscience, from the theoretical contributions of neomaterialist feminism and post-structuralism, and answers the questions: what happens to the bodies in the current bio-info-modified society? What is the role of science in the metamorphosis affecting subjectivity and power relations?
Part II is a cartography of the ways through which biotechnologies, regarding women's bodies, are developed and disseminated. It investigates, with a transdisciplinary approach, how in Italy, and more generally in Europe, the techniques of voluntary interruption of pregnancy and in vitro fertilisation have been standardized. Considerable space is devoted to the ways in which actors of bioethics, institutional or not, such as doctors, secular and catholics, and pharmaceutical companies have addressed these issues and the male hormonal contraception. Reproductive and regenerative medicine are analyzed always in relation to the normative framework, to show how it affects access to health rights and self-determination of women. The regulatory framework is analyzed, in turn, looking at the most relevant historical events and mainstream cultures.
The goal of the research is twofold: on the one hand, it aims to show the way in which women's bodies, and their generating power, have become a focal point in the articulation of biocontrol and in the opening of new markets linked to reproductive and regenerative medicine; on the other hand, it seeks to argue that a flexible, historically grounded, shared and participated biolaw, could be a feasible and virtuous hypothesis, useful to the elimination of the gender gap still existing in the field of reproductive and sexual rights.
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La tutela dei lavoratori a tempo determinato in Italia, Francia e Spagna, con spunti per un'analisi comparata / Fixed-term employees protection in Italy, France and Spain, with reflections for a comparative analysis / Protection de salariés à durée déterminée en Italie, France et Espagne, avec idées pour une analyse comparative / La tutela de los trabajadores con contrato de duración determinada en Italia, Francia y España, con ocasiones por un análisis comparadoPulvirenti, Fabio Orazio Antonio <1980> 14 September 2015 (has links)
L’attività di ricerca è focalizzata sull’analisi delle normative in materia di contratto di lavoro a termine in Italia, Francia e Spagna. Si tratta di Stati che, al pari del nostro, fanno un grandissimo uso di tale fattispecie, divenuta nei fatti il principale canale di ingresso nel mondo del lavoro, con percentuali complessive di rapporti a tempo determinato anche superiori a quelle italiane. Il confronto con due Paesi a noi vicini da un punto di vista giuridico, culturale e sociale è servito allo scopo di valutare la razionalità e l’opportunità delle profonde modifiche apportate alla disciplina generale da parte del decreto-legge n. 34/2014 (c.d. Decreto Poletti) ed ancora prima dalla riforma del sistema risarcitorio ad opera della legge n. 183/2010. Per ciascun ordinamento sono prese in considerazione le regole finalizzate alla tutela dei diritti dei lavoratori a termine, nonché gli orientamenti giurisprudenziali che hanno contribuito, specie in materia di non discriminazione, ad implementare il livello di protezione della posizione dei lavoratori stessi. Specifica attenzione viene dedicata, inoltre, alla disciplina del pubblico impiego, settore in cui si riscontra spesso un uso distorto delle assunzioni a tempo determinato, come testimoniano le vicende degli agents contractuels francesi e dei lavoratori c.d. indefinidos no fijos de plantilla. La conclusione della tesi è affidata allo studio del contenzioso originato dai tre Stati avanti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, al fine di isolare eventuali momenti di sintesi delle differenze delle rispettive regolamentazioni. L’elemento aggregante che affiora dai dicta del supremo organo di giustizia comunitario è il principio di stabilità dell’impiego, la cui portata generale e trasversale può essere utile al fine di orientare l’attività produttiva e interpretativa delle norme nazionali nella direzione di un’implementazione delle tutele spettanti ai prestatori di lavoro a termine. / This PhD thesis focuses on the analysis of the discipline about fixed-term employment contract in Italy, France and Spain. It deals with two States that make a big use of such typology, that actually is the principal way to join the labour market, with overall percentages of fixed-term relationships higher than those Italian. The comparison with legal systems so close to us from a juridical, cultural and social point of view is helpful to assess the rationality and the opportunity of the deep changes brought to the general discipline from the decree-law n. 34/2014 (c.d. “decree Poletti”) and still before from the reform of damages compensation (law n. 183/2010). They are considered for each country the rules finalized to ensure fixed-term workers’ rights, as well as court decisions that have contributed, especially in subject of not-discrimination, to improve the guardianship level of the workers themselves. Furthermore, specific attention is turned to the discipline of the public sector, in which we often find a misuse of temporary recruitments, as evidenced by the experiences of French agents contractuels and Spanish workers so called indefinidos no fijos de plantilla. The conclusion of the research pays attention to the study of the contentious originated ahead to the European Court of Justice from Italy, France and Spain, with the purpose to isolate possible moments of synthesis of the different regulations. The unifying element that emerges from the dicta of the highest community organ of justice is the principle of stability of employment, whose general and transversal extent can be useful to the aim to direct the production and interpretation of national rules towards the implementation of fixed-term workers protection.
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La prova penale nelle indagini difensive. Analisi comparata degli strumenti processuali concessi alla difesa nei sistemi italiano e statunitense. / Evidence in criminal defense investigations. Comparative analysis of the procedural instruments granted to Italian and US defense systems.Piermartini, Gabriele <1966> 14 September 2015 (has links)
L’elaborato si occupa di fare il punto in materia di indagini difensive a tre lustri dall’entrata in vigore della legge n. 397/2000, epilogo di un lungo processo evolutivo che ha visto da un lato, una gestazione faticosa e travagliata, dall’altro, un prodotto normativo accolto dagli operatori in un contesto di scetticismo generale.
In un panorama normativo e giurisprudenziale in continua evoluzione, i paradigmi dettati dagli artt. 24 e 111 della Costituzione, in tema di diritto alla difesa e di formazione della prova penale secondo il principio del contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, richiedono che il sistema giustizia offra sia all’indagato che all’imputato sufficienti strumenti difensivi.
Tenuto conto delle diversità che caratterizzano naturalmente i ruoli dell’accusa e della difesa che impongono asimmetrie genetiche inevitabili, l’obiettivo della ricerca consiste nella disamina degli strumenti idonei a garantire il diritto alla prova della difesa in ogni stato e grado del procedimento, nel tentativo di realizzare compiutamente il principio di parità accusa - difesa nel processo penale.
La ricerca si dipana attraverso tre direttrici: l’analisi dello statuto sulle investigazioni difensive nella sua evoluzione storica sino ai giorni nostri, lo studio della prova penale nel sistema americano e, infine, in alcune considerazioni finali espresse in chiave comparatistica.
Le suggestioni proposte sono caratterizzate da un denominatore comune, ovvero dal presupposto che per contraddire è necessario conoscere e che solo per tale via sia possibile, finalmente, riconoscere il diritto di difendersi indagando. / The paper is concerned with making the point in defensive investigations fifteen years after the entry into force of Law no. 397/2000, the epilogue of a long evolutionary process that has seen the one hand, a laborious and troubled gestation, on the other hand, a regulatory product welcomed by operators in the context of a general skepticism. In an evolving regulatory landscape, the paradigms dictated by Articles. 24 and 111 of the Constitution, concerning the right to defense and training of criminal evidence according to the adversarial principle between the parties on an equal footing, requiring that the justice system has support for both the suspect that the accused sufficient defensive tools. Given the diversity across the course of the prosecution and defense roles that present genetic and inevitable asymmetries, the aim of the research is the examination of the instruments that guarantee the right to evidence of the defense in any stage of the proceedings, in an attempt to fully realize the equal's principle between accused and defense in criminal trials. The research unfolds through three areas: the analysis of the Statute on the defensive investigations in its historical evolution to the present day, the study of criminal evidence in the American system and, finally, in some final thoughts expressed in a comparative key. The suggestions offered are characterized by a common denominator, that for contradicting you need to know and that only in this way it is possible, finally, to recognize the right to defend themselves investigating.
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Gli aiuti di Stato nel settore del trasporto aereo. Inquadramento normativo e giurisprudenziale alla luce dell'acquis communautaire e delle recenti tendenze a livello comunitarioOrrù, Elena <1979> 08 June 2007 (has links)
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Sanzioni civili e lavori flessibili nel D.Lgs. n.276/2003 e successive modificazioniMarinelli, Francesca <1978> 11 June 2007 (has links)
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La certificazione dei contratti di lavoroReginelli, Angelo <1976> 11 June 2007 (has links)
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Gli accordi di politica estera e di sicurezza comune dell'Unione EuropeaPaladini, Luca <1970> 08 May 2007 (has links)
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