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A proteção da criança pelo exercício da guarda de menores e da visita / La protezione dei minori nellesercizio dellaffidamento e del diritto di visita

Lazzarini, Patrícia Daher 13 May 2009 (has links)
O objetivo deste trabalho é o estudo da proteção à criança pelo exercício da guarda e do direito de visita, em especial no desfazimento da união conjugal. Para tanto, analisaram-se os princípios e as normas que atuam no funcionamento da família para amparar os filhos menores em tais circunstâncias e também a Lei 8.069/1990, traçando-se um panorama sobre a guarda disciplinada pelo Estatuto da Criança e do Adolescente, dirigida às situações em que a família não consegue suprir a necessidade de proteção e a outras hipóteses excepcionais. Tratamos do poder familiar, da evolução da legislação brasileira sobre a proteção dos filhos, das inovações sobre o tema trazidas pelo Código Civil de 2002, das formas de atribuição de guarda, bem como do papel do direito de visita na concretização da convivência familiar. Segue, por fim, uma síntese dos projetos de lei que abrangem o tema. / L\'obbietivo di questo lavoro è quello di studiare la protezione dei minori nell\'esercizio dell\'affidamento e del diritto di visita, in particolare nello scioglimento del matrimonio. A tal fine, si sono analizzati i principi e le norme che regolano la famiglia con lo scopo di tutelare i figli minori in quelle circostanze, ed anche la Legge 8.069/1990 per tracciare um quadro sull\'affidamento disciplinato dallo Statuto del Fanciullo e dell\'Adolescente, applicabile alle situazioni in cui la famiglia non riesce a soddisfare le necessità di protezione e ad altre ipotesi eccezionali. Ci siamo occupati della potestà genitoriale, della evoluzione della legislazione brasiliana sulla tutela dei figli, delle innovazioni introdotte dal Codice Civile del 2002, delle forme di affidamento e del ruolo del diritto di visita nella convivenza famigliare. Ne segue poi un riassunto dei disegni di leggi in materia di affidamento e di visita.
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LA CITTA' EDUCATIVA: UN'IDEA CHE SI TRASFORMA / The Educating City: a Transforming Idea.

BASSANO, NADIA 28 February 2019 (has links)
La tesi esamina le principali rappresentazioni della città contemporanea ponendone in luce, tra risorse e contraddizioni, l’essenza “umana” e la rilevanza strategica in prospettiva pedagogica. Sulla scorta di una cornice teorica interdisciplinare la ricerca affronta, con un approccio critico-ermeneutico, lo studio del particolare costrutto della “Città Educativa”, proponendo un affondo su come esso si sia sviluppato in seno ad una rete internazionale (Associazione Internazionale delle Città Educative). Lo studio di caso di alcune città-membro della rete ha consentito di approfondire, nel rispetto delle peculiarità di ciascun contesto, alcuni aspetti caratteristici di ciascuna Città Educativa in esame: quali i valori impliciti della sua azione politico-educativa? Quali le esperienze maggiormente significative e generative? Quali gli attori strategici? Attraverso un approccio multi-metodo (analisi documentaria, interviste, osservazioni sul campo, analisi statistica del testo), ciascun caso è stato quindi esplorato guardando attraverso i diversi livelli del “sistema urbano”, al fine di restituirne uno sguardo complessivo e dinamico. Dagli studi è stato altresì possibile rilevare una trasversale crucialità del sistema familiare e delle relazioni intergenerazionali rispetto alla costruzione di processi urbani comunitari e partecipati. Alla luce tanto del quadro epistemologico-interpretativo, quanto dei risvolti empirici emersi, si propongono infine alcune possibili prospettive euristico-pedagogiche per una città educativa che guarda all’orizzonte pedagogico della comunità educante. / This work examines the main representations about contemporary city enlightening, between contradictions and possibilities, its “humane” feature and its educational relevance from a pedagogical point of view. Throughout an interdisciplinary theoretical framework and a critical-hermeneutic approach, the research deepens the peculiar concept of “Educating City”, in particular inside an international network (the International Association of Educating Cities). Across some case-studies about network city-members, conducted considering the peculiarities of each context, it was possible to answer some critical questions: which are, in each local educational policy, the implicit values? Which experiences are mostly generative and significant? Which are the strategic social actors? The multi-method approach adopted (documentary analysis, interviews, field observations, text statistics analysis) allowed to explore each case through the different levels of “urban system”, to give back a complex and dynamic perspective about it. Cases highlighted as well a transversal cruciality of familiar system and intergenerational relationships to promote urban processes of participation and community-building. Finally, in the light both of the epistemological-interpretative framework and of empirical evidences, several educational perspectives and proposals were individuated, coherently to an educating city which embodies the idea of educating community.
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Nobili a Mantova tra Antico Regime e Restaurazione: la famiglia dei conti Francesco Alberto d'Arco e Amalia Sanvitale / Nobles in Mantua between the Ancien Régime and the Congress of Vienna: the Family of count Francesco Alberto D'Arcy And his Countess Amalia Sanvitale

AZZI, NICOLETTA 10 March 2008 (has links)
La ricerca ha messo a tema i diversi aspetti della vita privata e pubblica di una famiglia nobiliare a Mantova nel passaggio dall’Antico Regime alla Restaurazione, indagata in quanto rappresentativa del ceto nobiliare di appartenenza: la famiglia di Francesco Alberto d’Arco e Amalia Sanvitale. Di provincia ma non provinciale, la famiglia d’Arco è stata letta nelle sue varie scelte, come, ad esempio, l’educazione dei figli, i collegi frequentati, le strategie di carriera individuate per i figli maschi o l’assegnazione delle doti e la scelta delle alleanze per i matrimoni delle figlie femmine. Tale lettura è stata resa possibile dalla disponibilità dei carteggi conservati nell’archivio della Fondazione d’Arco, fonte che è stata messa a confronto con la coeva documentazione di tipo istituzionale. Dimensione privata e dimensione pubblica hanno trovato un punto di incontro nella lettura di questi carteggi, che con il loro carattere ibrido, a metà tra la “scrittura di sé” e la trascrizione di notizie, bene si prestano all’incrocio di fonti diverse e apparentemente lontane. / The aim of the research is to examine the diverse aspects of the public and private life of a noble family in Mantua in the transition from the Ancien Régime to the period after the Congress of Vienna. The d’Arco were chosen because they were representative of the noble class they belonged to and of the forms of aristocratic life style. From the province but by no means provincial, the d’Arco family has been studied in its various choices, as, for example, the education of its children and the colleges they attended, the strategies employed for the careers of its sons or the dowries and the choice of marriage alliances made for the daughters. Such study has been made possible by access to a privileged source - the family papers and correspondence preserved in the archives of the D’Arco Foundation. A source which was then critically compared with the contemporary institutional documentation. The private and public dimensions meet in the reading of these papers, which with their hybrid character, half way between “writing of oneself” and the transcription of news, lend themselves perfectly to a cross-match between sources that are diverse and apparently distant.
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Scegliere la scuola superiore: l'orientamento e le riforme incompiute. Il caso della Lomellina / To Choice Secondary School: Orientation and Legislative Reform. A Survey in Lomellina

BARGIGIA, PAOLA 17 April 2007 (has links)
Questo lavoro nasce a partire da un sincero interesse per il mondo della scuola e della formazione, con particolare riferimento al tema dell'orientamento. A partire da una panoramica storica relativa al sistema scolastico italiano e allo sviluppo del concetto di orientamento, si formulano alcune domande che guidano lo svolgimento della ricerca sul campo. Il tema principale di indagine è il passaggio dalla scuola media agli studi superiori, visto attraverso gli occhi di genitori e insegnanti. La ricerca è stata condotta in Lomellina: una porzione della provincia di Pavia che sta vivendo un momento di crisi economica. La prima fase di indagine ha visto la somministrazione di un questionario ai genitori, punto di partenza per valutare alcuni temi da approfondire nelle fasi successive. Si è quindi proceduto a condurre dei focus-group tra insegnanti, per poi ricontattare, a distanza di circa un anno e mezzo, alcuni dei genitori che avevano preso parte alla prima fase. I risultati evidenziano una generale tendenza delle famiglie a vivere in modo privato il momento decisionale, una grande attenzione per gli aspetti di immagine offerti dalle scuole superiori e una certa impreparazione, sia delle famiglie che degli insegnanti, ad affrontare le esigenze orientative degli alunni maggiormente in difficoltà. / This work begins from the big interest about School and orientation. It starts with a little story of School and orientation to formulate some questions, to guide the survey. The survey is about the orientation choice for secondary school, in Lomellina. It begins from a questionnaire to parents, than continues with focus-groups with teachers. To end, it have been interviewed some parents, after about 18 months from the questionnaire. The results show that families prefer choice without external suggest. Parents pay a lot of attention to the secondary school presentation, only based on external image. Both teachers than parents have some difficulties to help pupils in decision making, if they haven't good performance at school.
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POTERE DI GESTIONE E PASSAGGI GENERAZIONALI NELLA S.R.L.

LIMATOLA, CARLO 13 March 2015 (has links)
La tesi ha ad oggetto il passaggio generazionale nelle imprese di famiglia costituite in forma di società a responsabilità limitata, valutandone l’impatto sulla disciplina dell’amministrazione. Si rileva che i meccanismi tradizionali fondati esclusivamente sul trasferimento delle quote sociali non riescono a conciliare le esigenze di continuità dell’impresa e le norme di diritto successorio. Si individuano, allora, regole in grado di assicurare la stabilità dell'amministrazione anche dopo le modifiche alla compagine sociale conseguenti all’ingresso degli eredi. Lo studio si riferisce, da una parte, a regole convenzionali che garantiscono la permanenza dell’amministratore nella carica; dall’altra, a clausole con lo scopo di arginare l’interferenza dei nuovi soci sulle scelte di governance. Si dimostra, infine, la legittimità di una previsione statutaria che impone la successione automatica di un beneficiario nella carica di amministratore. / The thesis deals with the generational shift in family enterprises constituted as a limited liability company, assessing the impact on the discipline of the administration. It notes that traditional mechanisms based solely on the transfer of shares can not reconcile the needs of business continuity and the rules of inheritance law. Then, are identified rules that ensure the stability of the administration even after the changes to the shareholding structure resulting from the entrance of the heirs. The study refers, on the one hand, in the conventional rules which ensure the permanence of the administrator in charge; on the other, to clauses in order to curb the interference of new members on the choices of governance. It shows, finally, the legitimacy of a statutory provision requiring the automatic succession of a beneficiary in the position of director.
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L'ABITAZIONE TRA BISOGNI E DESIDERI. "METTER SU CASA" NELLA SOCIETA' CONTEMPORANEA / Home and House between Needs and Wishes "Step up House" in the Contemporary Society

BOLIS, MICHELA 28 February 2008 (has links)
La tesi analizza il significato dell'abitazione nella società contemporanea, dove il processo di individualizzazione e la crescente importanza dell'esperienza quotidiana come spazio in cui i soggetti costruiscono il senso del loro agire, rendono la casa un oggetto di studio privilegiato. La trattazione si apre con un'analisi dell'abitare che prende in considerazione i principali significati legati alla casa, riconducibili essenzialmente alle due sfere semantiche dei termini inglesi house e home, e traccia una breve storia dello spazio domestico italiano dagli anni cinquanta fino ai giorni nostri. Successivamente, l'analisi viene contestualizzata nella cultura italiana contemporanea; innanzitutto, l'attenzione è puntata sulla house, con la descrizione del quadro abitativo attuale da un punto di vista quantitativo e strutturale. Poi, ci si sofferma sulla home, con l'analisi della relazione tra la casa, i bisogni e la cultura nella società contemporanea e, in particolare, viene approfondito il ruolo dell'abitazione come strumento di comunicazione dell'identità. Dopo questo inquadramento generale, il focus si sposta sulle giovani coppie: con riferimento ai risultati della ricerca empirica, vengono descritte le tappe del processo del “metter su casa” e il modo in cui oggi si caratterizza il rapporto tra le giovani coppie e l'abitazione. / The thesis analyses the meaning of the couple house/home in contemporary society. The actual social context is characterized by a process of individualization and by the increasing importance of daily experience as a space where individuals try to build the meaning of their behaviour: these elements make house/home an interesting subject of study. The thesis starts with an analysis of inhabiting and of its main meanings, which are essentially linked to the two semantic areas of house and home, and describes a short history of Italian domestic space from fifties to our days. Then, the analysis focuses on contemporary Italian culture; first, the reasoning points attention towards the house, with the description of the actual dwelling situation from a quantitative and structural point of view. Then, the treatment examines the home, with the analysis of home-needs-culture relation, and, in particular, analyses the home role as an identity communication tool. After the analysis of the general situation, the focus moves to young couples: with reference to the empiric research, the treatment describes the steps of the “step up house” process and the particular relation between young couples and their home.
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SERVIZI CONSULTORIALI E FAMIGLIA MIGRANTE. UNA RICERCA QUANTI-QUALITATIVA. / CONSULTORIO FAMILIARE AND IMMIGRANT FAMILY. A QUANTI-QUALITATIVE RESEARCH

BOSETTI, MARIA 19 February 2010 (has links)
La ricerca si pone l’obiettivo di analizzare i servizi consultoriali rivolti alle famiglie/donne migranti nell’ambito delle politiche sociali che rivolgono un’attenzione specifica ai soggetti e alle famiglie della migrazione, osservandoli dal punto di vista del modello relazionale di buone pratiche (Donati P., Prandini R., 2006; Rossi G., Boccacin L., 2007), nell’ambito del Comune di Milano. Sono stati selezionati cinque consultori familiari significativi per il tipo di lavoro realizzato le famiglie immigrate, all’interno dei quali sono stati realizzati gli studi di caso. Gli obiettivi della ricerca sono: • Tracciare un profilo del campione d’ utenza immigrata che accede ai consultori familiari studiati (attraverso la rilevazione quantitativa). • Analizzare le pratiche di lavoro con le donne/famiglie immigrate. In particolare, valutare quanto le pratiche realizzate rispondono ad un modello di progettazione e di attuazione di tipo relazionale, quale posto sia riservato alla famiglia, a quale modello di integrazione si ispira e quale effetto abbia in termini di capitale sociale prodotto (attraverso la rilevazione qualitativa). E’ stata formulata una ipotesi generale, che si declina in tre ipotesi specifiche. Il Consultorio Familiare si configura come un servizio alla persona: 1. quando raggiunge un obiettivo di integrazione delle differenze culturali rispondendo ai bisogni degli utenti immigrati attraverso servizi che riconoscono e promuovono le appartenenze etniche (ad es. i gruppi di accompagnamento alla nascita ai quali partecipano donne di diversa appartenenza etnico - culturale), 2. quando riconosce e si prende cura dei legami familiari dell’utente immigrato (ad esempio estendendo la consultazione a più membri della famiglia), 3. quando realizza un modello relazionale di buone pratiche in quanto genera capitale sociale attraverso l’intreccio di 4 componenti: Efficienza, Efficacia, Integrazione del servizio in una rete di attori, La qualità etica dei fini perseguiti: benessere, protagonismo, empowerment e integrazione della famiglia migrante. L’approccio è multimedodologico per la scelta di più campioni (26 operatori, 4 coordinatori, 120 utenti), per l’utilizzo congiunto di più strumenti, (questionario e intervista) e infine, per quanto concerne l’uso di più metodi di analisi dei dati (quantitativo e qualitativo). In base alla prima ipotesi, il consultorio è un servizio alla persona nella misura in cui è capace di rispondere, con modelli di lavoro differenti, alla specificità della domanda dell’utenza, pur all’interno di un orientamento verso l’assimilazione dell’utenza che spinge verso il livellamento non solo della risposta del servizio, ma anche della domanda dell’utente. In base alla seconda ipotesi, il consultorio famigliare si configura come un servizio, che pur dichiarando un approccio alla famiglia nella mission perseguita, rivolge il proprio intervento al singolo utente o al massimo a diadi familiari. In base alla terza ipotesi, è stato possibile confermare la presenza di singole pratiche di lavoro attivate dagli operatori che rispondono ad un modello relazionale di buone pratiche, in quanto supportando la nascita di nuovi legami sociali e il confronto culturale, generano capitale sociale e promuovono l’integrazione. Dalla ricerca è emerso un quadro composito del complesso rapporto tra servizio consultoriale e utenza immigrata, che necessita di ulteriori approfondimenti di ricerca. / Research object is inquiring consultorio familiare within the frame of social policy. Consultorio familiare will be analysed to the point of good/best practices relational model (Donati P., Prandini R., 2006; Rossi G. , Boccacin L.,2007), in Milan, a city that has high level of immigrants clients. The research intends to define more precisely what kind of ‘good practices’ are realized, especially with regards to the immigrant families. The research aims : • To describe sample of immigrant clients who access to Consultorio familiare through quantitative research method • to shed light on family services related to immigrant families clients, in order to discover how the good practices and the social capital generate, level of family approach, model of integration realized with immigrant families. The observation of family services that are offered in Consultorio familiare, and the analysis of the social capital generation process, has been carried out through the realisation of 5 case studies identified among some experiences qualified as ‘good practices’. Specific hypothesis: Consultorio familiare is “servizio alla persona”: • When it reaches a goal of integration of cultural differences in response to immigrant clients' needs through services that recognize and promote the ethnic membership (eg. Birth groups for women of different ethnic-cultural membership), • when it recognizes and takes care of the immigrant's family ties (eg by extending the consultation to more family members) • When it achieves a relational model of good practice and generates social capital through the intertwining of 4 components: Efficiency, Effectiveness, Integration of service into a network of actors, the ethical quality of the purposes: wellbeing, protagonists, empowerment and integration of the family migrant. For the choice of different samples (providers and clients), as well as for the use of different, (questionnaire and interview) tools, and different (quantitative and qualitative) methods of data analysis, this research is based on a multi-methodological approach. Under the first hypothesis, Consultorio familiare is “servizio alla persona” to the extent is able to respond with different patterns of work to the specific nature of the requests, but in a shift towards user assimilation that leads to the same level of the provider response and the clients demand. Under the second hypothesis, Consultorio familiare is configured as a service, while stating that a family approach is pursued in the mission, it realizes a practice at an individualist or dyadic level, with one client or a maximum of family dyads. With the third hypothesis, it was possible to confirm the presence of specific working practices enabled by the providers responding to a relational model of good practice, supporting the emergence of new social ties and cultural confrontation, generate social capital and promote social integration. The research has shown a mixed picture of the complex relationship between immigrant clients and consultorio familiare, who needs further research investigations.
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RIPENSARE L'EDUCAZIONE NELL'ERA DIGITALE / Rethinking education in the digital age

LATTANZI, LORENZO 30 May 2017 (has links)
Questa ricerca interdisciplinare prende atto delle visioni contrastanti all’interno della Media Literacy: da un lato quella utopica che individua nel progresso tecnologico l’alba di una nuova era per l’umanità, dall’altro l’approccio distopico preoccupato dalle potenziali derive conseguenti all’uso acritico e compulsivo dei dispositivi. Tale contrapposizione, sebbene con diverse sfumature, si riverbera nei vari ambiti educativi spesso impedendo la piena comprensione delle dinamiche della comunicazione contemporanea. La prospettiva antropocentrica che ispira l’intera trattazione valorizza i contributi non apodittici capaci di “dialogare”, passando dalla logica escludente dell’aut - aut a quella inclusiva dell’et - et. A partire da alcune significative acquisizioni delle Scienze Cognitive, delle Scienze Umane e dei Media Studies a cui sono dedicati i primi due capitoli, viene offerto un excursus nella literacy teso ad individuare piste pedagogiche praticabili nei diversi contesti, frutto della sperimentazione e della verifica sul campo riportate nella parte finale. Il lavoro intende dimostrare, non soltanto a livello empirico, che la Rete e la sua stessa orizzontalità possono e devono diventare paradigma operativo per un’azione educativa efficace in grado di superare visioni settoriali e semplificazioni, grazie ad un approccio multiprospettico incentrato sulla persona chiamata a “ri-conoscersi” per ripensare l’educazione nell’era digitale. / This interdisciplinary research notes the conflicting views within the Media Literacy: from one side the utopian one locating in technological progress the dawn of a new era for humanity and from the other the dystopian approach worried by potential drifts consequent to the uncritical and compulsive use of the devices. This conflict, although with different nuances, reverberates in the various educational environments often preventing the full understanding of the dynamics of contemporary communication. The anthropocentric perspective that inspires the whole discussion enhances non-dogmatic contributions able to "talk", passing from the exclusionary logic of the “aut – aut” to that inclusive “et – et”. Starting from some significant acquisitions of Cognitive Sciences, Human Sciences and Media Studies to which the first two chapters are dedicated, an excursus in literacy aimed at identifying educational tracks viable in different contexts, is offered as a result of experimentation and verification on field described in the final part. The work aims to demonstrate, not only empirically, that the Internet and its own horizontality can and should become operational paradigm for effective educational action able to overcome sectoral visions and simplifications, thanks to a multi-perspective approach centered on the person called to "re-cognize oneself" to rethink education in the digital age.
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Dov'è la giustizia? Adolescenti ed emozioni tra procedure di giustizia in famiglia e devianza / Where is the justice? Adolescents and emotions among family procedural justice and deviance

DE ANGELI, ETTORE 21 February 2012 (has links)
Il lavoro di ricerca si focalizza sui modelli di giustizia e sulla devianza in adolescenza. Obiettivo è quello di mettere a fuoco alcuni elementi cruciali che intervengono come fattori protettivi e fattori di rischio nel comportamento adolescenziale. Nello specifico è indagato il ruolo svolto da variabili familiari, dalla giustizia procedurale, dalle emozioni e dal bisogno di riparazione. I contributi empirici utilizzano metodologie diverse: partendo da un lavoro esplorativo e passando attraverso la validazione di uno strumento di misurazione della giustizia procedurale il lavoro giunge alle analisi confermative su un modello teorico. Il primo studio qualitativo indaga le narrazioni e i significati attribuiti, da parte di adolescenti autori di reato, a tematiche familiari, emotive e di giustizia. Il secondo offre un contributo alla validazione italiana della Family Procedural Justice Scale (Fondacaro, Jackson, & Luescher, 2002), uno strumento self-report volto a misurare la giustizia procedurale in famiglia. Il terzo si occupa di proseguire nella direzione generata dagli studi precedenti e, attraverso analisi confermative sul modello teorico proposto, evidenzia il ruolo protettivo della percezione di giustizia procedurale in famiglia, della legittimità parentale, del bisogno di riparazione e delle emozioni di vergogna reintegrativa e colpa, mentre individua come fattore di rischio l’associazione a pari devianti. / The research focuses on the models of justice and delinquency in adolescence. The primary goal is to focus on crucial elements that act as protective and risk factors in adolescent behavior. Specifically, the role played by family variables, procedural justice, emotions and reparation is investigated. The empirical contributions use different methodologies: starting from an exploratory work and going through the validation of a procedural justice measuring instrument, the research comes to confirmatory analysis on a theoretical model. The first qualitative study explores the narratives and meanings attributed by adolescents offenders to family, emotional and justice issues. The second is a contribution to the Italian validation of the Family Procedural Justice Scale (Fondacaro, Jackson, & Luescher, 2002), a self-report instrument designed to measure procedural justice in the family. The third study continues in the direction generated by previous studies and, through confirmatory analysis on the proposed theoretical model, highlights the protective role of family procedural justice, parents legitimacy, need for reparation, reintegrative shame and guilt, whereas the association to deviant peers is identified as a risk factor.
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Imprese familiari e acquisizioni: come la famiglia influenza le strategie e le performance aziendali / IMPRESE FAMILIARI E ACQUISIZIONI: COME LA FAMIGLIA INFLUENZA LE STRATEGIE E LE PERFORMANCE AZIENDALI / Family firms and acquisitions: how the family influences business strategies and performances

RIZZI, FRANCESCA 28 March 2018 (has links)
Il presente lavoro, riconoscendo la rilevanza che le aziende familiari detengono all’interno del contesto internazionale, con particolare riferimento a quello italiano, si propone di analizzare la loro propensione verso l’implementazione della strategia di acquisizione. In particolare lo studio, composto da tre paper tra loro connessi, è volto a delineare una “fotografia” del tessuto imprenditoriale italiano rilevando le caratteristiche delle aziende familiari e della tipologia delle operazioni di crescita per via esterna da queste conseguite. Inoltre, la ricerca fornisce delle comparazioni con le operazioni svolte dalle imprese non familiari così da comprenderne similitudini e differenze evidenziando come la partecipazione della famiglia proprietaria, sia in termini di proprietà che di gestione, incida sulla predisposizione ad acquisire. Il primo paper indaga l’attitudine delle imprese familiari e non familiari ad acquisire, mostrando tipologie e caratteristiche delle operazioni di crescita per via esterna da queste conseguite nel periodo 2000 – 2014. Il secondo lavoro, approfondito il ruolo della distanza culturale ed economica tra acquirente ed acquisita, verifica se le aziende familiari hanno economicamente beneficiato dell’implementazione della strategia di crescita per via esterna. Il terzo contributo analizza come le differenti modalità e livelli di coinvolgimento diretto della famiglia alla vita d’impresa incida sulla predisposizione ad acquisire. / The aim of this work, which recognizes the importance of family-owned firms in the international environment – focusing in particular on the Italian context – is to analyze their propensity to implement the acquisition strategy. The study, composed of three interrelated papers, is intended to “take a picture” of the Italian entrepreneurial fabric, by detecting the features of family firms and the type of growth operations through acquisitions. Furthermore, this research outlines comparisons with the operations led by non family firms, in order to understand similarities and differences by highlighting how the role of family owner, both in terms of property and management, influences the propensity to acquire.  The first paper examines the propensity of family and non family firms to acquire, showing the types and features of the growth operations through acquisitions in the timeframe 2000 - 2014. The second paper, after studying in depth the role of the cultural and economic distance between the acquirer and target, checks whether family firms benefitted from the implementation of acquisition. The third paper analyses the influence of the several implementation procedures and the level of direct involvement of the family in the life of the firms on the propensity to acquire.

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