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Édipo-Rei e Antígone, adaptações da tragédia sofocleana para o leitor juvenil brasileiro

Corso, Gizelle Kaminski [UNESP] 10 August 2007 (has links) (PDF)
Made available in DSpace on 2014-06-11T19:26:53Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 2007-08-10Bitstream added on 2014-06-13T20:48:23Z : No. of bitstreams: 1 corso_gk_me_assis.pdf: 683170 bytes, checksum: 445385badf3d8abcc4b3727b4014361c (MD5) / Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES) / O propósito deste trabalho é analisar as adaptações para a literatura juvenil Édipo rei e Antígona, de Cecília Casas, comparando-as às tragédias sofocleanas. Para tanto, são utilizados como textos-fonte duas traduções da trilogia de Sófocles: uma para a língua portuguesa, de Mário da Gama Kury, e outra para a língua italiana, de Filippo Maria Pontani. Já que as adaptações podem ser compreendidas como uma forma de avivar obras clássicas (as tragédias de Sófocles), verifica-se, em primeiro lugar, a formação do conceito do termo clássico paralelamente ao de cânone. A seguir, são apresentados os percursos da adaptação na literatura infanto-juvenil no Brasil, bem como aproximações e distanciamentos entre o traduzir e o adaptar. Também são evidenciados questionamentos acerca de a adaptação juvenil ser matéria de recriação e retomar as obras clássicas. Em seguida, são analisadas as adaptações de Cecília Casas, abordando também a apreciação das ilustrações, léxico e roteiros de leitura, parte integrante das narrativas, e suas relações com o público a que se destinam, os leitores juvenis brasileiros. / Astract: Il proposito di questo lavoro è analizzare gli adattamenti per la letteratura giovanile Édipo rei e Antígona, di Cecília Casas, paragonando alle tragedie di Sofocle. Per questo, sono usate come testi-fonte due traduzioni della trilogia di Sofocle: una per il portoghese, di Mário da Gama Kury, ed un'altra per l'italiano, di Filippo Maria Pontani. Siccome gli adattamenti possono esser resi come una forma di avvivare le opere classiche (le tragedie di Sofocle), è verificata, inizialmente, la formazione del concetto del termine classico parallelamente a quello di canone. Di seguito, sono presentate i percorsi dell'adattamento nella letteratura infanto giovanile nel Brasile, e gli avvicinamenti e allontanamenti tra l'adattare e il tradurre. Sono evidenziati anche questioni sul fatto dell'adattamento giovanile essere elemento di ricreazione e riprendere le opere classiche. In seguito, sono analizzate gli adattamenti di Cecília Casas, affrontando anche l'apprezzamento delle illustrazioni, lessico e guide di lettura, che fanno parte delle due opere in oggetto, e le sue relazioni con il pubblico destinato, i lettori giovanili brasiliani.
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Édipo-Rei e Antígone, adaptações da tragédia sofocleana para o leitor juvenil brasileiro /

Corso, Gizelle Kaminski. January 2007 (has links)
Orientador: Benedito Antunes / Banca: Reginaldo Pinto de Carvalho / Banca: João Luís Cardoso Tápias Ceccantini / Resumo: O propósito deste trabalho é analisar as adaptações para a literatura juvenil Édipo rei e Antígona, de Cecília Casas, comparando-as às tragédias sofocleanas. Para tanto, são utilizados como textos-fonte duas traduções da trilogia de Sófocles: uma para a língua portuguesa, de Mário da Gama Kury, e outra para a língua italiana, de Filippo Maria Pontani. Já que as adaptações podem ser compreendidas como uma forma de avivar obras "clássicas" (as tragédias de Sófocles), verifica-se, em primeiro lugar, a formação do conceito do termo "clássico" paralelamente ao de "cânone". A seguir, são apresentados os percursos da adaptação na literatura infanto-juvenil no Brasil, bem como aproximações e distanciamentos entre o traduzir e o adaptar. Também são evidenciados questionamentos acerca de a adaptação juvenil ser matéria de recriação e retomar as obras clássicas. Em seguida, são analisadas as adaptações de Cecília Casas, abordando também a apreciação das ilustrações, léxico e roteiros de leitura, parte integrante das narrativas, e suas relações com o público a que se destinam, os leitores juvenis brasileiros. / Astract: Il proposito di questo lavoro è analizzare gli adattamenti per la letteratura giovanile Édipo rei e Antígona, di Cecília Casas, paragonando alle tragedie di Sofocle. Per questo, sono usate come testi-fonte due traduzioni della trilogia di Sofocle: una per il portoghese, di Mário da Gama Kury, ed un'altra per l'italiano, di Filippo Maria Pontani. Siccome gli adattamenti possono esser resi come una forma di avvivare le opere "classiche" (le tragedie di Sofocle), è verificata, inizialmente, la formazione del concetto del termine "classico" parallelamente a quello di canone. Di seguito, sono presentate i percorsi dell'adattamento nella letteratura infanto giovanile nel Brasile, e gli avvicinamenti e allontanamenti tra l'adattare e il tradurre. Sono evidenziati anche questioni sul fatto dell'adattamento giovanile essere elemento di ricreazione e riprendere le opere classiche. In seguito, sono analizzate gli adattamenti di Cecília Casas, affrontando anche l'apprezzamento delle illustrazioni, lessico e guide di lettura, che fanno parte delle due opere in oggetto, e le sue relazioni con il pubblico destinato, i lettori giovanili brasiliani. / Mestre
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Subjekt oder Objekt? : die Partizipation von Kindern in Jugendstraf- und zivilrechtlichen Kindesschutzverfahren : eine rechtssoziologische Untersuchung aus der Geschlechterperspektive /

Cottier, Michelle. January 2006 (has links)
Zugleich: Diss. jur. Basel. / Literaturverz.
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Organizzazione scolastica e disagio giovanile. Un'analisi relazionale / School organization and young people in trouble: a relational analysis

PASINI, ANNALISA 21 June 2011 (has links)
La tesi analizza il modo in cui le organizzazioni scolastiche affrontano il disagio giovanile, verificando se e dove si riscontrino caratteri di relazionalità nella sua gestione e nell’orientamento organizzativo, secondo l’approccio relazionale al welfare. Si tratta di una ricerca qualitativa ed esplorativa, condotta nel sistema educativo della Provincia Autonoma di Trento, attraverso interviste semistrutturate a dirigenti, docenti, ma anche altri professionisti, studenti e famiglie. L’analisi, preceduta da un inquadramento teorico e delle indicazioni istituzionali, focalizza il processo di aiuto sul caso secondo l’ottica relazionale e poi si centra sul piano organizzativo, per osservare in tre elementi – finalità, persone e mezzi dell’organizzazione – come l’assunzione di una prospettiva relazionale possa attivare nella scuola pratiche di care in grado di migliorare il benessere degli studenti. L’analisi mostra che, soprattutto nella formazione professionale trentina, il presupposto della care appare abbastanza condiviso ma spesso non si traduce in veri e propri processi relazionali. Un punto critico riguarda l’attivazione di reti riflessive paritarie con le famiglie e gli studenti. Una potenzialità innovativa è invece espressa in alcuni istituti dove l’assetto organizzativo funziona almeno in parte secondo logiche relazionali: ciò sembra sostenere la funzione formativa della scuola, coinvolgendola in una dinamica societaria di care diffusa. / The thesis analyses the way in which school organizations tackle the problem of young people in trouble, verifying if and where relational elements can be found in organizational orientations, following the relational approach to welfare. It is a qualitative and exploring research, conducted within the Province of Trento's educational system, through semistructured interviews with school executives, teachers, other professionals, students and families as well. Beginning with the theoretical framework and the institutional indications, the analysis focuses on individual helping process from the relational perspective; then moving to the organizational level in order to observe in three elements - goals, people and means - how the utilization of a relational approach can activate, in the school, practices of "care" capable of improving students well being. The analysis shows that, mainly in occupational training, the idea of "care" seems to be quite shared but it does not translate into true relational processes. A critical point refers to the activation of reflective networks with families and students. A potential innovation is expressed in certain institutes where the organizational framework reflects, at least partially, the relational approach: it does seam to support the school educational role, involving the school itself in a widespread society of "care".
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VALUTARE L'EFFICACIA DELLA FORMAZIONE: STUDIO DI CASO DI UN PERCORSO CON ALLENATORI DI SETTORE GIOVANILE / Evaluating training effectiveness: a case study of an educational program with youth sector coaches

FRASCAROLI, DANIELA 08 March 2010 (has links)
Il presente lavoro nasce dall’interesse ad approfondire il tema della formazione e in particolare della sua valutazione e della sua efficacia. La prima parte consiste nell’esplorazione della letteratura: il primo capitolo si focalizza sulla valutazione considerando sia la valutazione nelle scienze sociali, sia la valutazione della formazione (es. evoluzione, questioni centrali); il secondo è dedicato all’approfondimento della training effectiveness (strettamente connessa, ma distinta della training evaluation) e nel terzo capitolo vengono presentati diversi aspetti del corso di formazione (es. approccio, caratteristiche, dispositivi di formazione e valutazione, evoluzione) oggetto dello studio di caso: un percorso formativo complesso che coinvolge la trasformazione di aspetti dell’identità professionale, rivolto ad allenatori di calcio di settore giovanile. Nella seconda parte vengono presentati i tre studi empirici. Il primo è finalizzato ad esplorare, da diversi punti di vista, gli esiti della formazione (focalizzandosi in particolare sull’evoluzione delle rappresentazioni) e quali elementi della proposta formativa sono stati di sostegno alla generazione di tali esiti. Nel secondo studio viene presentata l’esplorazione qualitativa finalizzata ad approfondire, da diverse prospettive, se e come il gruppo di formazione (proposto come principale strumento di formazione) possa essere un elemento a sostegno dell’efficacia formativa. Infine il terzo studio ha l’obiettivo di rileggere la training effectiveness attraverso la fase valutativa di follow-up, indagando in particolare tre oggetti: le traiettorie di cambiamento dei soggetti, il contributo del dispositivo valutativo e la spendibilità dello strumento semi-proiettivo DSSVP. Il capitolo conclusivo è dedicato alla lettura trasversale degli studi, alle riflessioni conclusive sul contributo del lavoro al costrutto di training effectiveness e ai rilanci per l’azione. / This work was born from the interest to deepen the training issue and particularly its evaluation and its effectiveness. The first part consists of the literature analysis: the first chapter is focused on the evaluation considering both the evaluation in the social sciences and the training evaluation (e.g. evolution, crucial issues); the second is aimed to deepen the training effectiveness (strictly connected, but different from the training evaluation) and the third chapter is dedicated to different aspects of the course (e.g. approach, characteristics, training and evaluation methods) that is object of the case-study: a complex educational program involving the change in professional identity aspects, aimed to youth sector’s soccer coaches. The second part consists of three qualitative studies. The first is aimed to explore, from different points of view, the training outcomes (the focus is particularly on the representations’ change) and which aspects of the educational proposal have been a support to reach these outcomes. The second study presents the qualitative research aimed to investigate, from different perspectives, if and how the training-group (proposed as privileged tool) can contribute to the training effectiveness. The last study is aimed to explore the training effectiveness through the follow-up evaluation phase investigating specifically three objects: the change trajectories of subjects who have attended the formative path and the contribute both of the evaluation method and system and of the semi-projective tool DSSVP. The last chapter is dedicated to the conclusive remarks (both about the three studied considered together and about the contribute of the research to the training effectiveness construct) and to further development.

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