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FRANCESE E ITALIANO, LINGUE DELL’IMMIGRAZIONE SENEGALESE A BRESCIA (ITALIA) : INDAGINE SOCIOLINGUISTICA / FRANÇAIS ET ITALIEN, LANGUES DE L'IMMIGRATION SÉNÉGALAISE À BRESCIA (ITALIE) : ENQUÊTE SOCIOLINGUISTIQUE / FRENCH AND ITALIAN, LANGUAGES OF THE SENEGALESE IMMIGRATION IN BRESCIA (ITALY) : A SOCIOLINGUISTIC SURVEY

VERRECCHIA, ELISA CARLA BIANCA 18 April 2012 (has links)
La tesi presenta un’analisi sociolinguistica del ruolo delle lingue francese e italiano nel contesto dell’immigrazione, in particolare presso la comunità senegalese francofona immigrata a Brescia. Nella prima parte, il primo capitolo è dedicato al Senegal, che viene illustrato nei suoi tratti storici, etnici, culturali, religiosi e di cui viene descritto l’attuale quadro linguistico. Viene anche ricostruita l’evoluzione della diaspora senegalese in Europa e in Italia nelle sue diverse fasi. Il secondo capitolo si focalizza su Brescia, città d’elezione dei migranti senegalesi in Italia, a causa delle sue caratteristiche socio-economiche che la rendono territorio particolarmente adatto alla creazione di reti di solidarietà fra senegalesi e autoctoni. La seconda parte è interamente dedicata all’analisi sociolinguistica delle lingue in gioco in questo contesto d’immigrazione. L’indagine si basa su venti interviste fatte a un campione di senegalesi residenti a Brescia, dalle quali emergono le pratiche linguistiche e le rappresentazioni linguistiche dei soggetti rispetto alle lingue conosciute e parlate. Le conclusioni della tesi consistono in un bilancio d’insieme del lavoro svolto e in una rilettura del metodo adottato per la conduzione dell'inchiesta. / This thesis presents a sociolinguistic analysis of the role of French and Italian in the migration context, notably in the community of francophone Senegalese immigrants in Brescia. In the first part, the first chapter is dedicated to Senegal, which is described in its historical, ethnic, cultural, religious and linguistic features. The evolution of the Senegalese diaspora in Europe and Italy is also tackled in its different stages. The second chapter focuses on Brescia, elective hometown of the Senegalese in Italy, because of it socio-economic features which make it a territory particularly favorable to the creation of solidarity networks between Senegalese and Italians. The second part is entirely dedicated to the sociolinguistic analysis of the languages involved in this context. The survey is based on twenty interviews made with a sample of Senegalese immigrants in Brescia, from which the linguistic practices and representations of the subjects, about the languages known and spoken, emerge. In the conclusions of the thesis, a global view on the research carried out and on the method adopted for the survey will be given.
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Les Italiens à Bône : migrations méditerranéennes et colonisation de peuplement en Algérie (1865-1940) / The Italians in Bône : mediterranean migration and settlement colonization in Algeria (1865-1940) / Gli Italiani a Bona : flussi migratori mediterranei e colonizzazione insediamento in Algeria (1865-1940)

Vermeren, Hugo 18 May 2015 (has links)
À la croisée de l’histoire coloniale et de l’histoire de l’immigration en France, cette thèse se propose d’aborder sous un angle neuf le rôle des Italiens dans la colonisation et le peuplement des villes du littoral oriental de l’Algérie à travers le cas de Bône (Annaba). Elle s’appuie sur un corpus de sources récoltées en France (Paris, Aix-en-Provence, Toulon, Marseille), en Italie (Rome, Pouilles, Sardaigne) et en Algérie (Annaba, Constantine). Un premier axe est consacré à l’étude des politiques migratoires mises en place des deux côtés de la Méditerranée au cours du XIXe siècle pour réguler et contrôler les circulations croissantes entre l’Italie et l’Algérie. Un second s’articule autour des modalités d’installation des Italiens à Bône. Par le biais d’une étude socio-quantitative, les spécificités de l’installation et de l’intégration des étrangers sont étudiées dans un cadre urbain et colonial. Le troisième volet porte sur la place des Italiens dans la société coloniale algérienne de l’entre-deux-guerres. Il permet de resituer l’Algérie dans la politique africaine de l’Italie libérale et fasciste, et plus largement dans les rapports franco-italiens au Maghreb. / At the cross-road of the colonial history and immigration history in France, this PHD thesis proposes to address under a new angle the role of the Italians in the colonisation and settlement of the cities of Algerian western coastline, through the case of Annaba. It is based on a corpus of sources gathered in France (Paris, Aix-en-Provence, Toulon, Marseille), Italy (Rome, Puglia, Sardinia) and Algeria (Annaba, Constantine). A first axis is dedicated to the study of migration policies adopted in both sides of the Mediterranean Sea during the 19th century, which aimed at regulating and controlling the growing circulation between Italy and Algeria. The second axis deals with the modalities of settlement of Italians in Annaba. Through a socio-quantitative study, the specificities of the settlement and integration of foreigners are studied from an urban and colonial perspective. The third axis addresses the status of the Italians in the Algerian colonial society of the inter-war period. It enables to place back Algeria in the African policy of the liberal and fascist Italy, and furthermore in the relationships between Italy and France in Maghreb.
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Processos de territorialização de variedades dialetais do italiano como línguas de imigração no nordeste do Rio Grande do Sul

Pinheiro, Luciana Santos January 2014 (has links)
La presente ricerca contribuisce con studi di plurilinguismo e contatti linguistici, concentrandosi sulle relazioni tra lingua e spazio pluridimensionale. L’argomento riguarda i processi di territorializzazione dell'italiano come lingua d'immigrazione nella Regione di Colonizzazione Italiana nel Nordest del Rio Grande del Sud (RCI). Con base su di un corpus organizzato e pubblicato da Frosi & Mioranza (1975; 1983) e completato da dati provenienti da varie altre ricerche, si propone: 1) di mappare la diversità dialettale degli immigrati italiani che s’insediarono nella RCI, ricostruendo, in questo modo, lo stato del multilinguismo che probabilmente configurò la situazione originale della fase di bilinguismo italiano/portoghese e 2) descrivere, partendo dall'interpretazione delle mappe elaborate, i processi (a) di territorializzazione (zonazione [forza centrifuga di espansione] e di insularietà [forza centripeta, del raccoglimento]), (b) koineizzazione e (c) manutenzione o sostituzione delle varietà di dialetto nello spazio multilingue considerato. Tale scopo serve come base per una serie di studi futuri, perché getta luce sulla situazione linguistica delle ex colonie (Colonie madri, al. Mutterkolonien) da dove le lingue d’immigrazione italiana, soprattutto la koinè veneta sud-rio-grandense, si diffusero nelle nuove colonie (colonie figlie, al. Tochterkolonien) nel Nord e Nordovest del Rio Grande del Sud, nel Centro e Ovest di Santa Catarina, Sudovest del Paraná, così come in nuove zone del Centro-Ovest, o anche oltrepassando i confini verso Misiones (Argentina) e Paraguay. Allo stesso tempo, lo studio contribuisce a colmare delle lacune esistenti nei censimenti demografici brasiliani. Nonostante alcuni sforzi localizzati nei censimenti, essi non riescono ad identificare, quantificare e fare la distribuzione della diversità linguistica brasiliana, come riconosce il decreto n º 7.387, del 9 dicembre 2010, istituendo l'Inventario Nazionale della Diversità Linguistica. D'altra parte, la comprensione dei processi di occupazione dello spazio da popolazioni esogene e il ruolo svolto dalla lingua in questo processo rappresenta per la ricerca del plurilinguismo e dei contatti linguistici un contributo di grande rilevanza. Per l'analisi delle correlazioni tra lingua e spazio, abbiamo utilizzato come parametro di correlazioni le variabili indicate da Altenhofen (2014 in corso di stampa) considerate rilevanti nella descrizione delle territorialità e dei processi di territorializzazioni di lingue, di varietà e comunità di parlanti. Si includono tra le variabili osservate le correlazioni tra spazio e tempo, confini, origine socioculturale, età della località, la diversità etnica locale, il grado di isolamento e di urbanizzazione, vie di comunicazione e di migrazioni oltre le configurazioni geografiche di ordine fisico. Come sfide attinenti alla cartografia della variazione e la diversità linguistica si pone la necessità di elaborazione di mappe in serie, come suggerisce Thun (2010). Questa procedura permette un’ampia analisi dinamica delle relazioni sociali e linguistiche nello spazio multi-dimensionale e non più statica, come avveniva nella dialettologia tradizionale. I risultati indicano la rilevanza di queste correlazioni non solo nella mappatura delle zone di plurilinguismo, ma anche nella comprensione della dinamica dell'occupazione dello spazio. / A presente pesquisa contribui com os estudos de plurilinguismo e contatos linguísticos, enfocando as relações entre língua e espaço pluridimensional. Seu tema são os processos de territorialização do italiano como língua de imigração na Região de Colonização Italiana no Nordeste do Rio Grande do Sul (RCI). Com base em um corpus organizado e disponibilizado por Frosi & Mioranza (1975; 1983), e complementado por dados de acervos diversos, pretende-se 1) mapear a diversidade dialetal dos imigrantes italianos que colonizaram a RCI, reconstruindo desta forma o estado de multilinguismo que provavelmente configurou a situação original da fase de bilinguismo italiano-português, e 2) descrever, a partir da interpretação dos mapas elaborados, os processos a) de territorialização (arealização [força centrífuga, de expansão] e insulamento [força centrípeta, de recolhimento]), b) coineização e c) manutenção ou substituição de variedades dialetais no espaço multilíngue considerado. Tal propósito serve de base para uma série de estudos futuros, porque lança luz sobre a situação linguística das antigas colônias (colônias matriciais, al. Mutterkolonien) de onde as línguas de imigração italiana, sobretudo da coiné vêneto-sul-rio-grandense, se difundiram para colônias novas (colônias filiais, al. Tochterkolonien) no norte e noroeste rio-grandense, centro e oeste catarinense, sudoeste paranaense, bem como em áreas novas do centro-oeste, ou mesmo transpondo as fronteiras em direção a Misiones (Argentina) e Paraguai. Ao mesmo tempo, o estudo contribui para preencher lacunas nos censos demográficos brasileiros. Apesar de alguns esforços localizados de recenseamento, esses não dão conta da identificação, quantificação e distribuição da diversidade linguística brasileira, como reconhece o decreto nº 7.387, de 9 de dezembro de 2010, ao instituir o Inventário Nacional da Diversidade Linguística. Por outro lado, a compreensão dos processos de ocupação do espaço por populações exógenas e o papel da língua nesse processo representa para a pesquisa do plurilinguismo e dos contatos linguísticos uma contribuição de grande relevância. Para a análise das correlações entre língua e espaço, utilizamos como parâmetro de correlações, as variáveis apontadas por Altenhofen (2014 [no prelo]) como relevantes na descrição de territorialidades e processos de territorialização de línguas, variedades e comunidades de falantes. Incluem-se entre as variáveis observadas as correlações entre espaço e tempo, fronteiras, origem sociocultural, idade da localidade, diversidade étnica local, grau de isolamento e de urbanização, vias de comunicação e de migrações, além de configurações geográficas de ordem física. Como desafios para a cartografia da variação e diversidade linguística coloca-se a necessidade da elaboração de mapas em série, como sugere Thun (2010). Esse procedimento permite uma macroanálise dinâmica das relações sociais e linguísticas no espaço pluridimensional, e não mais estática, como ocorria na dialetologia tradicional. Os resultados mostram a relevância dessas correlações não apenas no mapeamento das áreas de plurilinguismo, mas também na compreensão da dinâmica de ocupação do espaço. / This research contributes with the studies of multilingualism and language contact, focusing on the relations between language and multi-dimensional space. The territorialization processes of Italian as an immigration language in the Italian Colonization Region in the Northeast of Rio Grande do Sul (RCI) are its main focus. Based on a corpus organized and made available by Frosi & Mioranza (1975; 1983), and supplemented with data from various collections, the objective is 1) to map the dialectal diversity of the Italian immigrants that colonized RCI, thus reconstructing the state of multilingualism that possibly configured the original situation of the Italian- Portuguese bilingualism phase and 2) to describe, based on the interpretation of the elaborated maps, the processes a) of territorialization (arealization [centrifugal force, expansion] and isolation [centripetal force, shrinking]), b) koineization and c) maintenance or substitution of dialectal varieties in the considered multilingual space. Such an aim serves as basis for a series of future studies, because it sheds light on the linguistic situation of the old colonies (mother colonies, ger. Mutterkolonien), where the languages of the Italian immigration, above all the commonly used Veneto-south-Rio-Grande language, expanded to new colonies (daughter colonies, ger. Tochterkolonien) in the north and north west of Rio Grande do Sul, the central and west Santa Catarina, southwest of Parana, as well as in new central west areas, or even transcending the borders towards Misiones (Argentina) and Paraguay. At the same time, the study contributes to fill in the blanks in Brazilian demographic census. Despite some localized efforts to update census, they cannot fully identify, quantify and distribute the Brazilian linguistic diversity as recognized by Decree nº 7.387, December 9, 2010, instituting the National Inventory of Linguistic Diversity. On the other hand, comprehension of the processes of space occupation by exogenous populations and the importance of language in this process represents for the research of multilingualism and language contact a contribution of great relevance. For the analysis of correlations between language and space we used as correlation parameter the variables pointed out by Altenhofen (2014 [in press]) as relevant in the description of territorialities and language territorialization processes, varieties and speech communities. Among the variables observed, we included the correlations between space and time, frontiers, socio cultural origin, location age, local ethnic diversity, isolation and urbanization degree and communication and migration routes, apart from geographic configurations of physical order. The necessity of the elaboration of a series of maps for the cartography of variation and linguistic diversity as suggested by Thun (2010) is posed as a challenge. This procedure allows a dynamic macro analysis of the social and linguistic relations in the multilingual space, and not a statistic analysis as it occurred in traditional dialectology. The results show the relevance of these correlations not only in mapping the areas of multilingualism but also in understanding the dynamics of space occupation.
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Processos de territorialização de variedades dialetais do italiano como línguas de imigração no nordeste do Rio Grande do Sul

Pinheiro, Luciana Santos January 2014 (has links)
La presente ricerca contribuisce con studi di plurilinguismo e contatti linguistici, concentrandosi sulle relazioni tra lingua e spazio pluridimensionale. L’argomento riguarda i processi di territorializzazione dell'italiano come lingua d'immigrazione nella Regione di Colonizzazione Italiana nel Nordest del Rio Grande del Sud (RCI). Con base su di un corpus organizzato e pubblicato da Frosi & Mioranza (1975; 1983) e completato da dati provenienti da varie altre ricerche, si propone: 1) di mappare la diversità dialettale degli immigrati italiani che s’insediarono nella RCI, ricostruendo, in questo modo, lo stato del multilinguismo che probabilmente configurò la situazione originale della fase di bilinguismo italiano/portoghese e 2) descrivere, partendo dall'interpretazione delle mappe elaborate, i processi (a) di territorializzazione (zonazione [forza centrifuga di espansione] e di insularietà [forza centripeta, del raccoglimento]), (b) koineizzazione e (c) manutenzione o sostituzione delle varietà di dialetto nello spazio multilingue considerato. Tale scopo serve come base per una serie di studi futuri, perché getta luce sulla situazione linguistica delle ex colonie (Colonie madri, al. Mutterkolonien) da dove le lingue d’immigrazione italiana, soprattutto la koinè veneta sud-rio-grandense, si diffusero nelle nuove colonie (colonie figlie, al. Tochterkolonien) nel Nord e Nordovest del Rio Grande del Sud, nel Centro e Ovest di Santa Catarina, Sudovest del Paraná, così come in nuove zone del Centro-Ovest, o anche oltrepassando i confini verso Misiones (Argentina) e Paraguay. Allo stesso tempo, lo studio contribuisce a colmare delle lacune esistenti nei censimenti demografici brasiliani. Nonostante alcuni sforzi localizzati nei censimenti, essi non riescono ad identificare, quantificare e fare la distribuzione della diversità linguistica brasiliana, come riconosce il decreto n º 7.387, del 9 dicembre 2010, istituendo l'Inventario Nazionale della Diversità Linguistica. D'altra parte, la comprensione dei processi di occupazione dello spazio da popolazioni esogene e il ruolo svolto dalla lingua in questo processo rappresenta per la ricerca del plurilinguismo e dei contatti linguistici un contributo di grande rilevanza. Per l'analisi delle correlazioni tra lingua e spazio, abbiamo utilizzato come parametro di correlazioni le variabili indicate da Altenhofen (2014 in corso di stampa) considerate rilevanti nella descrizione delle territorialità e dei processi di territorializzazioni di lingue, di varietà e comunità di parlanti. Si includono tra le variabili osservate le correlazioni tra spazio e tempo, confini, origine socioculturale, età della località, la diversità etnica locale, il grado di isolamento e di urbanizzazione, vie di comunicazione e di migrazioni oltre le configurazioni geografiche di ordine fisico. Come sfide attinenti alla cartografia della variazione e la diversità linguistica si pone la necessità di elaborazione di mappe in serie, come suggerisce Thun (2010). Questa procedura permette un’ampia analisi dinamica delle relazioni sociali e linguistiche nello spazio multi-dimensionale e non più statica, come avveniva nella dialettologia tradizionale. I risultati indicano la rilevanza di queste correlazioni non solo nella mappatura delle zone di plurilinguismo, ma anche nella comprensione della dinamica dell'occupazione dello spazio. / A presente pesquisa contribui com os estudos de plurilinguismo e contatos linguísticos, enfocando as relações entre língua e espaço pluridimensional. Seu tema são os processos de territorialização do italiano como língua de imigração na Região de Colonização Italiana no Nordeste do Rio Grande do Sul (RCI). Com base em um corpus organizado e disponibilizado por Frosi & Mioranza (1975; 1983), e complementado por dados de acervos diversos, pretende-se 1) mapear a diversidade dialetal dos imigrantes italianos que colonizaram a RCI, reconstruindo desta forma o estado de multilinguismo que provavelmente configurou a situação original da fase de bilinguismo italiano-português, e 2) descrever, a partir da interpretação dos mapas elaborados, os processos a) de territorialização (arealização [força centrífuga, de expansão] e insulamento [força centrípeta, de recolhimento]), b) coineização e c) manutenção ou substituição de variedades dialetais no espaço multilíngue considerado. Tal propósito serve de base para uma série de estudos futuros, porque lança luz sobre a situação linguística das antigas colônias (colônias matriciais, al. Mutterkolonien) de onde as línguas de imigração italiana, sobretudo da coiné vêneto-sul-rio-grandense, se difundiram para colônias novas (colônias filiais, al. Tochterkolonien) no norte e noroeste rio-grandense, centro e oeste catarinense, sudoeste paranaense, bem como em áreas novas do centro-oeste, ou mesmo transpondo as fronteiras em direção a Misiones (Argentina) e Paraguai. Ao mesmo tempo, o estudo contribui para preencher lacunas nos censos demográficos brasileiros. Apesar de alguns esforços localizados de recenseamento, esses não dão conta da identificação, quantificação e distribuição da diversidade linguística brasileira, como reconhece o decreto nº 7.387, de 9 de dezembro de 2010, ao instituir o Inventário Nacional da Diversidade Linguística. Por outro lado, a compreensão dos processos de ocupação do espaço por populações exógenas e o papel da língua nesse processo representa para a pesquisa do plurilinguismo e dos contatos linguísticos uma contribuição de grande relevância. Para a análise das correlações entre língua e espaço, utilizamos como parâmetro de correlações, as variáveis apontadas por Altenhofen (2014 [no prelo]) como relevantes na descrição de territorialidades e processos de territorialização de línguas, variedades e comunidades de falantes. Incluem-se entre as variáveis observadas as correlações entre espaço e tempo, fronteiras, origem sociocultural, idade da localidade, diversidade étnica local, grau de isolamento e de urbanização, vias de comunicação e de migrações, além de configurações geográficas de ordem física. Como desafios para a cartografia da variação e diversidade linguística coloca-se a necessidade da elaboração de mapas em série, como sugere Thun (2010). Esse procedimento permite uma macroanálise dinâmica das relações sociais e linguísticas no espaço pluridimensional, e não mais estática, como ocorria na dialetologia tradicional. Os resultados mostram a relevância dessas correlações não apenas no mapeamento das áreas de plurilinguismo, mas também na compreensão da dinâmica de ocupação do espaço. / This research contributes with the studies of multilingualism and language contact, focusing on the relations between language and multi-dimensional space. The territorialization processes of Italian as an immigration language in the Italian Colonization Region in the Northeast of Rio Grande do Sul (RCI) are its main focus. Based on a corpus organized and made available by Frosi & Mioranza (1975; 1983), and supplemented with data from various collections, the objective is 1) to map the dialectal diversity of the Italian immigrants that colonized RCI, thus reconstructing the state of multilingualism that possibly configured the original situation of the Italian- Portuguese bilingualism phase and 2) to describe, based on the interpretation of the elaborated maps, the processes a) of territorialization (arealization [centrifugal force, expansion] and isolation [centripetal force, shrinking]), b) koineization and c) maintenance or substitution of dialectal varieties in the considered multilingual space. Such an aim serves as basis for a series of future studies, because it sheds light on the linguistic situation of the old colonies (mother colonies, ger. Mutterkolonien), where the languages of the Italian immigration, above all the commonly used Veneto-south-Rio-Grande language, expanded to new colonies (daughter colonies, ger. Tochterkolonien) in the north and north west of Rio Grande do Sul, the central and west Santa Catarina, southwest of Parana, as well as in new central west areas, or even transcending the borders towards Misiones (Argentina) and Paraguay. At the same time, the study contributes to fill in the blanks in Brazilian demographic census. Despite some localized efforts to update census, they cannot fully identify, quantify and distribute the Brazilian linguistic diversity as recognized by Decree nº 7.387, December 9, 2010, instituting the National Inventory of Linguistic Diversity. On the other hand, comprehension of the processes of space occupation by exogenous populations and the importance of language in this process represents for the research of multilingualism and language contact a contribution of great relevance. For the analysis of correlations between language and space we used as correlation parameter the variables pointed out by Altenhofen (2014 [in press]) as relevant in the description of territorialities and language territorialization processes, varieties and speech communities. Among the variables observed, we included the correlations between space and time, frontiers, socio cultural origin, location age, local ethnic diversity, isolation and urbanization degree and communication and migration routes, apart from geographic configurations of physical order. The necessity of the elaboration of a series of maps for the cartography of variation and linguistic diversity as suggested by Thun (2010) is posed as a challenge. This procedure allows a dynamic macro analysis of the social and linguistic relations in the multilingual space, and not a statistic analysis as it occurred in traditional dialectology. The results show the relevance of these correlations not only in mapping the areas of multilingualism but also in understanding the dynamics of space occupation.
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Processos de territorialização de variedades dialetais do italiano como línguas de imigração no nordeste do Rio Grande do Sul

Pinheiro, Luciana Santos January 2014 (has links)
La presente ricerca contribuisce con studi di plurilinguismo e contatti linguistici, concentrandosi sulle relazioni tra lingua e spazio pluridimensionale. L’argomento riguarda i processi di territorializzazione dell'italiano come lingua d'immigrazione nella Regione di Colonizzazione Italiana nel Nordest del Rio Grande del Sud (RCI). Con base su di un corpus organizzato e pubblicato da Frosi & Mioranza (1975; 1983) e completato da dati provenienti da varie altre ricerche, si propone: 1) di mappare la diversità dialettale degli immigrati italiani che s’insediarono nella RCI, ricostruendo, in questo modo, lo stato del multilinguismo che probabilmente configurò la situazione originale della fase di bilinguismo italiano/portoghese e 2) descrivere, partendo dall'interpretazione delle mappe elaborate, i processi (a) di territorializzazione (zonazione [forza centrifuga di espansione] e di insularietà [forza centripeta, del raccoglimento]), (b) koineizzazione e (c) manutenzione o sostituzione delle varietà di dialetto nello spazio multilingue considerato. Tale scopo serve come base per una serie di studi futuri, perché getta luce sulla situazione linguistica delle ex colonie (Colonie madri, al. Mutterkolonien) da dove le lingue d’immigrazione italiana, soprattutto la koinè veneta sud-rio-grandense, si diffusero nelle nuove colonie (colonie figlie, al. Tochterkolonien) nel Nord e Nordovest del Rio Grande del Sud, nel Centro e Ovest di Santa Catarina, Sudovest del Paraná, così come in nuove zone del Centro-Ovest, o anche oltrepassando i confini verso Misiones (Argentina) e Paraguay. Allo stesso tempo, lo studio contribuisce a colmare delle lacune esistenti nei censimenti demografici brasiliani. Nonostante alcuni sforzi localizzati nei censimenti, essi non riescono ad identificare, quantificare e fare la distribuzione della diversità linguistica brasiliana, come riconosce il decreto n º 7.387, del 9 dicembre 2010, istituendo l'Inventario Nazionale della Diversità Linguistica. D'altra parte, la comprensione dei processi di occupazione dello spazio da popolazioni esogene e il ruolo svolto dalla lingua in questo processo rappresenta per la ricerca del plurilinguismo e dei contatti linguistici un contributo di grande rilevanza. Per l'analisi delle correlazioni tra lingua e spazio, abbiamo utilizzato come parametro di correlazioni le variabili indicate da Altenhofen (2014 in corso di stampa) considerate rilevanti nella descrizione delle territorialità e dei processi di territorializzazioni di lingue, di varietà e comunità di parlanti. Si includono tra le variabili osservate le correlazioni tra spazio e tempo, confini, origine socioculturale, età della località, la diversità etnica locale, il grado di isolamento e di urbanizzazione, vie di comunicazione e di migrazioni oltre le configurazioni geografiche di ordine fisico. Come sfide attinenti alla cartografia della variazione e la diversità linguistica si pone la necessità di elaborazione di mappe in serie, come suggerisce Thun (2010). Questa procedura permette un’ampia analisi dinamica delle relazioni sociali e linguistiche nello spazio multi-dimensionale e non più statica, come avveniva nella dialettologia tradizionale. I risultati indicano la rilevanza di queste correlazioni non solo nella mappatura delle zone di plurilinguismo, ma anche nella comprensione della dinamica dell'occupazione dello spazio. / A presente pesquisa contribui com os estudos de plurilinguismo e contatos linguísticos, enfocando as relações entre língua e espaço pluridimensional. Seu tema são os processos de territorialização do italiano como língua de imigração na Região de Colonização Italiana no Nordeste do Rio Grande do Sul (RCI). Com base em um corpus organizado e disponibilizado por Frosi & Mioranza (1975; 1983), e complementado por dados de acervos diversos, pretende-se 1) mapear a diversidade dialetal dos imigrantes italianos que colonizaram a RCI, reconstruindo desta forma o estado de multilinguismo que provavelmente configurou a situação original da fase de bilinguismo italiano-português, e 2) descrever, a partir da interpretação dos mapas elaborados, os processos a) de territorialização (arealização [força centrífuga, de expansão] e insulamento [força centrípeta, de recolhimento]), b) coineização e c) manutenção ou substituição de variedades dialetais no espaço multilíngue considerado. Tal propósito serve de base para uma série de estudos futuros, porque lança luz sobre a situação linguística das antigas colônias (colônias matriciais, al. Mutterkolonien) de onde as línguas de imigração italiana, sobretudo da coiné vêneto-sul-rio-grandense, se difundiram para colônias novas (colônias filiais, al. Tochterkolonien) no norte e noroeste rio-grandense, centro e oeste catarinense, sudoeste paranaense, bem como em áreas novas do centro-oeste, ou mesmo transpondo as fronteiras em direção a Misiones (Argentina) e Paraguai. Ao mesmo tempo, o estudo contribui para preencher lacunas nos censos demográficos brasileiros. Apesar de alguns esforços localizados de recenseamento, esses não dão conta da identificação, quantificação e distribuição da diversidade linguística brasileira, como reconhece o decreto nº 7.387, de 9 de dezembro de 2010, ao instituir o Inventário Nacional da Diversidade Linguística. Por outro lado, a compreensão dos processos de ocupação do espaço por populações exógenas e o papel da língua nesse processo representa para a pesquisa do plurilinguismo e dos contatos linguísticos uma contribuição de grande relevância. Para a análise das correlações entre língua e espaço, utilizamos como parâmetro de correlações, as variáveis apontadas por Altenhofen (2014 [no prelo]) como relevantes na descrição de territorialidades e processos de territorialização de línguas, variedades e comunidades de falantes. Incluem-se entre as variáveis observadas as correlações entre espaço e tempo, fronteiras, origem sociocultural, idade da localidade, diversidade étnica local, grau de isolamento e de urbanização, vias de comunicação e de migrações, além de configurações geográficas de ordem física. Como desafios para a cartografia da variação e diversidade linguística coloca-se a necessidade da elaboração de mapas em série, como sugere Thun (2010). Esse procedimento permite uma macroanálise dinâmica das relações sociais e linguísticas no espaço pluridimensional, e não mais estática, como ocorria na dialetologia tradicional. Os resultados mostram a relevância dessas correlações não apenas no mapeamento das áreas de plurilinguismo, mas também na compreensão da dinâmica de ocupação do espaço. / This research contributes with the studies of multilingualism and language contact, focusing on the relations between language and multi-dimensional space. The territorialization processes of Italian as an immigration language in the Italian Colonization Region in the Northeast of Rio Grande do Sul (RCI) are its main focus. Based on a corpus organized and made available by Frosi & Mioranza (1975; 1983), and supplemented with data from various collections, the objective is 1) to map the dialectal diversity of the Italian immigrants that colonized RCI, thus reconstructing the state of multilingualism that possibly configured the original situation of the Italian- Portuguese bilingualism phase and 2) to describe, based on the interpretation of the elaborated maps, the processes a) of territorialization (arealization [centrifugal force, expansion] and isolation [centripetal force, shrinking]), b) koineization and c) maintenance or substitution of dialectal varieties in the considered multilingual space. Such an aim serves as basis for a series of future studies, because it sheds light on the linguistic situation of the old colonies (mother colonies, ger. Mutterkolonien), where the languages of the Italian immigration, above all the commonly used Veneto-south-Rio-Grande language, expanded to new colonies (daughter colonies, ger. Tochterkolonien) in the north and north west of Rio Grande do Sul, the central and west Santa Catarina, southwest of Parana, as well as in new central west areas, or even transcending the borders towards Misiones (Argentina) and Paraguay. At the same time, the study contributes to fill in the blanks in Brazilian demographic census. Despite some localized efforts to update census, they cannot fully identify, quantify and distribute the Brazilian linguistic diversity as recognized by Decree nº 7.387, December 9, 2010, instituting the National Inventory of Linguistic Diversity. On the other hand, comprehension of the processes of space occupation by exogenous populations and the importance of language in this process represents for the research of multilingualism and language contact a contribution of great relevance. For the analysis of correlations between language and space we used as correlation parameter the variables pointed out by Altenhofen (2014 [in press]) as relevant in the description of territorialities and language territorialization processes, varieties and speech communities. Among the variables observed, we included the correlations between space and time, frontiers, socio cultural origin, location age, local ethnic diversity, isolation and urbanization degree and communication and migration routes, apart from geographic configurations of physical order. The necessity of the elaboration of a series of maps for the cartography of variation and linguistic diversity as suggested by Thun (2010) is posed as a challenge. This procedure allows a dynamic macro analysis of the social and linguistic relations in the multilingual space, and not a statistic analysis as it occurred in traditional dialectology. The results show the relevance of these correlations not only in mapping the areas of multilingualism but also in understanding the dynamics of space occupation.

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