• Refine Query
  • Source
  • Publication year
  • to
  • Language
  • 33
  • 28
  • Tagged with
  • 61
  • 61
  • 61
  • 61
  • 61
  • 61
  • 61
  • 12
  • 11
  • 10
  • 9
  • 9
  • 8
  • 8
  • 7
  • About
  • The Global ETD Search service is a free service for researchers to find electronic theses and dissertations. This service is provided by the Networked Digital Library of Theses and Dissertations.
    Our metadata is collected from universities around the world. If you manage a university/consortium/country archive and want to be added, details can be found on the NDLTD website.
51

Le decisioni di capitale delle banche: il ruolo del quadro regolamentare e dei meccanismi di corporate governance in Europa (2006-2010) / Banks' capital decisions: the influence of the regulatory framework and corporate governance mechanisms in Europe (2006-2010)

TANDA, ALESSANDRA 18 February 2013 (has links)
La tesi esamina il tema del capital management nelle banche, con particolare riferimento all’impatto della regolamentazione e della corporate governance sulle decisioni in tema di patrimonializzazione ed esposizione al rischio. La letteratura evidenzia come l’attuale framework regolamentare possa produrre effetti indesiderati, inducendo le banche ad assumere un livello di rischio non coerente con il patrimonio disponibile; anche con riferimento alla corporate governance i contributi empirici evidenziano risultati contrastanti. Partendo dai risultati di tale review, nella tesi si analizza il comportamento di un vasto campione di banche europee tra il 2006 e il 2010, tenendo conto delle variabili principali che determinano le scelte sul livello di patrimonializzazione e di rischio. In particolare, nel primo capitolo si valuta l’impatto della pressione regolamentare sulle variazioni di capital ratio ed esposizione al rischio in un vasto campione di banche europee. I risultati suggeriscono che il comportamento delle banche sembra dipendere dalla definizione di patrimonio utilizzata, ossia dalla qualità degli strumenti ricompresi nei coefficienti di solvibilità. Il secondo capitolo si concentra su un campione di grandi banche europee: tale analisi consente di rilevare come la regolamentazione e i meccanismi di corporate governance costituiscano fattori rilevanti e complementari nel determinare alla relazione tra patrimonializzazione e rischio. / This thesis examines capital management in banks, with special reference to the impact of regulation and corporate governance on the decisions on capital and risk exposure. Past literature highlights how the present regulatory framework might produce unwanted effects, inducing banks to take a level of risks not consistent with their capital base; also with reference to corporate governance, past empirical contributions present controversial results. On the basis of the review of the literature, this study analyses the behaviour of a wide sample of European banks between 2006 and 2010, taking into consideration the main variables that influence the decisions on capital and risk. In particular, the first chapter evaluates the impact of regulatory pressure on changes in capital ratio and risk for a wide sample of European banks. Results suggest that banks behaviour depends on the capital ratio considered, i.e. on the quality of the instruments included in the capital base. The second chapter focuses on a sample of large European banks: such analysis suggests that regulation and corporate governance mechanisms are crucial and act complementarily in determining the relationship between capital and risk.
52

LA STRUTTURA PROPRIETARIA E LA CREAZIONE DI VALORE NELLE OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE DELLE SOCIETA' QUOTATE IN ITALIA

PISANO, FRANCESCO 15 March 2010 (has links)
L’obiettivo del presente elaborato è verificare se le caratteristiche della struttura proprietaria delle società quotate italiane hanno contribuito a incrementare la creazione di valore per tutti gli azionisti nelle operazioni di fusione e acquisizione effettuate dalle stesse società nel periodo dal 1999 al 2006. In particolare si verifica se, in un contesto che era caratterizzato da un basso livello di corporate governance, con elevata concentrazione della proprietà, con presenza di strutture proprietarie piramidali e azioni senza diritti di voto, esiste una relazione tra la profittabilità delle operazioni di acquisizione per tutti gli azionisti e la struttura proprietaria della società bidder. A tal fine è stato considerato un campione iniziale di 319 eventi di fusione e di acquisizione relativo alle operazioni annunciate dal 1999 al 2006 da società italiane quotate; è stato quindi effettuato uno standard event study per stimarne la profittabilità e sono state inoltre raccolte e classificate le informazioni relative alla struttura proprietaria e all’azionariato della società bidder. / The aim of the paper is to verify if the ownership structure of Italian listed firms was able to increase all the shareholders’ wealth in the M&A activity from 1999 to 2006. In particular, notwithstanding the characteristics of the Italian contest (weak level of corporate governance, high ownership concentration, pyramidal structures and the presence of non-voting shares), I investigate the relation between the M&A activity performance for all the shareholders and the ownership structure of the bidders. I consider a sample of 319 M&A operations made by Italian bidders from 1999 until 2006. I use the standard event study approach to estimate the performance which has been investigated in relation to ownership information of the bidder.
53

Hedge Fund Industry: Performance Measurement, Statistical Properties and Fund Characteristics

DONGMO GUEFACK, ERIC 01 March 2011 (has links)
In questa tesi, l’analisi verte su risk-adjusted performance, proprietà statistiche e caratteristiche dei fondi hedge (FH). Nel primo articolo, i risultati relativi al survivorship bias e backfill bias indicano che l’impatto delle distorsioni è diverso a seconda delle strategie. Utilizzando il modello multifattoriale di Fung and Hsieh (2004), l’analisi della performance indica che il 42% dei FH ha ottenuto un rendimento superiore al mercato. Infine, utilizzando dei metodi parametrici e non parametrici, l’analisi della persistenza indica differenti livelli di persistenza a seconda della strategia. Nel secondo articolo, vengono analizzati i fondi di fondi hedge (FOHFs). I risultati sono particolarmente interessanti. In primo luogo, i FOHFs e le sotto strategie hanno generato un excess return positivo; inoltre l’alfa ottenuto attraverso il modello a 7 fattori di Fung and Hsieh (2004) risulta elevato. In secondo luogo, i FOHFs e le sotto strategie hanno un rendimento inferiore a quello dell’indice dei FH. In terzo luogo, le correlazioni tra gli indici dei FOHFs e l’indice azionario sono inferiori rispetto alle correlazioni tra l’indice dei FH e gli indici azionari. Infine, l’indice dei FH e quelli dei FOHFs sono positivamente correlati con l’indice azionario quando il mercato tende al ribasso, ma risultano non correlati con l’indice azionario quando il mercato tende al rialzo. Rispetto all’indice dei FH, gli indici dei FOHFs hanno una correlazione minore con gli indici azionari in entrambe le fasi del mercato, suggerendo che i FOHFs forniscono benefici maggiori in termini di diversificazione rispetto ai fondi hedge puri. / In this thesis, I examine the risk-adjusted performance, statistical properties and fund characteristics of hedge fund investments. In Essay One, results of survivorship bias and backfill bias by investment styles indicate that biases are different across styles. Using a multi-factor model of Fung and Hsieh (2004), the analysis of performance indicates that 42% of the hedge funds significantly outperformed the market. Finally, using parametric and non-parametric methods, the analysis of persistence indicates different degree of persistence depending on the hedge fund strategy. In Essay Two, I analyse fund of hedge funds (FOHFs). I find several interesting results. First, FOHFs and the sub-strategies earn positive excess returns and a high Fung and Hsieh 7-factor alpha. Second, FOHFs and the sub-strategies underperform the hedge fund index (HFI). Third, the correlations between FOHF indices and equity index are lower than correlations between HFI and equity indices. Finally, hedge funds and FOHFs are positively correlated with the equity index in the bear markets but uncorrelated with the equity index in the bull markets. Compared to HFI, FOHF indices have lower correlation with equity index in both bull and bear markets, indicating that FOHFs provide better diversification benefits than individual hedge funds.
54

L'attività di monitoraggio bancario e il contributo alla crescita economica: Analisi empiriche del Sistema Bancario Italiano / BANK MONITORING ACTIVITY AND THE CONTRIBUTION TO THE ECONOMIC GROWTH: EMPIRICAL ANALYSES OF THE ITALIAN BANKING SYSTEM

CINCINELLI, PETER 06 March 2015 (has links)
La presente Tesi intende rispondere a tre domande di ricerca tra loro legate. La prima domanda ha l’obiettivo di studiare se il contributo dell’attività creditizia delle banche possa contribuire al rafforzamento del tessuto economico del Paese attraverso un impatto positivo sulla crescita del PIL. La seconda domanda ha l’obiettivo di stimare econometricamente una variabile proxy che esprima le risorse dedicate da ciascuna banca al controllo costante dei finanziamenti erogati, analizzandone il potenziale effetto sia sulla qualità del portafoglio prestiti delle banche sia sul grado di efficienza del processo bancario tradizionale stimato attraverso l’approccio parametrico della frontiera stocastica. La terza domanda ha l’obiettivo di studiare se una maggiore attività di monitoraggio bancario possa ridurre la probabilità di incorrere in sanzioni amministrative da parte della Banca d’Italia. Analizzando un panel bilanciato di 436 banche Italiane, nell’arco temporale 2000-2012, i risultati evidenziano: l’attività creditizia della banca, se di qualità, contribuisce alla crescita economica; l’intensità del processo di monitoraggio del credito rafforza la capacità di prevedere con anticipo futuri peggioramenti della qualità dei prestiti; una relazione positiva tra l’attività di monitoraggio e l’efficienza del processo produttivo bancario; una relazione negativa tra l’efficienza del processo produttivo bancario e le sanzioni amministrative comminate dalla Banca d’Italia. / The Thesis is based on three research questions. The first research investigates whether the lending growth, in the Italian banking system, could contribute to the economic growth and which banks (commercial, cooperative, mutual) show a more sustainable relationship with the economic environment. The second research develops a proxy based on labour input in the loan monitoring process. The proxy investigates: the resources devoted by banks to their loans monitoring activity; its influence on loans quality, its predictive aptitude in finding out anticipatory signals of credit quality worsening; its efficiency on the bank productive process. The third research analyses the relationship between the effective system of banking supervision (i.e., economic sanctions inflicted by the Bank of Italy) and the efficiency of the bank production process estimated through the stochastic frontier approach. Based on a balanced panel of 436 Italian banks, between 2000-2012, the results show: the lending growth may contribute to the economic environment; superior loan monitoring activity improves both future loan losses experience through the early detection and the management of problem loans; the monitoring activity increases the efficiency of the bank production process; the more economic sanctions are inflicted, the less the efficiency of the production process will be.
55

PREDICTING CRASHES AND MANAGING PORTFOLIO IN CRISIS PERIOD

MADONNA, MICHELE MARIA 06 March 2015 (has links)
Eventi come l’ultima crisi finanziaria sono una delle principali cause di perdite inattese negli investimenti finanziari. Infatti, durante una crisi finanziaria, la volatilità dei rendimenti azionari aumenta a causa degli shock dei mercati, incrementando la probabilità di perdita. Per fronteggiare gli effetti della crisi gli investitori , sfruttando possibili informazioni provenienti dai mercati, dovrebbero impostare con anticipo le proprie strategie di investimento e gestirli in modo appropriato per limitare gli effetti degli shock. In base a tali considerazioni si è analizzato, con tale studio, la capacità di predizione da parte di alcune variabili finanziarie/economiche ( BSEYD e Term Yield Spread) dell’andamento dei principali mercati europei ( Germania, Francia e Spagna) e si è definita un appropriata strategia di investimento per i periodi di crisi, costruendo un modello di portafoglio neutrale agli shock. I periodi analizzati sono stati rispettivamente : 1994-2013 e 2003-2014. I risultati hanno dimostrato che le variabili analizzate presentano diverso potere di predizione dei mercati considerati e che la perfomance del portafoglio neutrale agli shock di mercato è migliore di quella del portafoglio market neutral nei periodi di crisi. / Events like the last financial crisis are one of the principal causes of unexpected loss in investments. During a financial crisis period the stock return volatility increases for effect of internal and external shocks and the probability of reaching the expected return become lower , increasing the probability of loss. To face crisis effects, international investors should consider possible signals and information present in the market about possible crashes or declining period to set in advance their investment strategies and to manage them properly to limit the shock effects. On the basis of these considerations, with this study, we analyzed the predictive power of 2 economic/ financial variables( BSEYD and Term spread yield) on principal European stock markets (France, Germany and Spain) and defined a proper investment strategy for financial crisis period, building a portfolio model that is neutral to the international market shocks. The study has been conducted in two periods: 1994-2013 ( prediction analysis) and 2003-2014 (shock neutral portfolio mode). Results show different predictive power on the of the variables on the different markets analyzed and a better performance of the shock neutral portfolio than the market neutral portfolio strategy in declining period of the market.
56

Saggi su Retti Finanziarie e Rischio Sistemico / ESSAYS ON FINANCIAL NETWORKS AND SYSTEMIC RISK / Essays on Financial Networks and Systemic Risk

SANCHEZ ARJONA, IRENE 31 May 2017 (has links)
L'ultima crisi nanziaria ha evidenziato il ruolo decisivo delle connessioni nel mercato interban- cario come canale e strumento ampli catore dei shock nanziari, e di conseguenza del rischio sistemico. In questa tesi presentiamo delle metodologie teoriche ed empiriche per analizzare il potenziale rischio sistemico in una rete bancaria interconnessa. La tesi comprende due saggi sulle reti nanziarie e il rischio sistemico ed e organizzata in due capitoli. Nel capitolo I analizziamo e modelliamo alcune delle complesse interazioni all'interno di una rete nanziaria, con l'obiettivo di approfondire nella interrelazione fra la fragilit a dell'eco- nomia reale e quella del sistema bancario. A questo scopo, forniamo una descrizione qualitativa e quantitativa delle dinamiche della leva nanziaria. Nel capitolo II, sfruttiamo un set originale di dati su 15 banche europee classi cate come G-SIB per valutare se l'espansione nei mercati esteri aumenta la loro rischiosit a, e attraverso quali canali si materializa. / The last global nancial crisis clearly illustrated the crucial role of interbank linkages in channel- ing and amplifying shocks hitting the system and, therefore, in the emergence of systemic risk. In this thesis, we present theoretical and empirical methodologies for analysing the potential for systemic risk in a interconnected banking network. The dissertation comprehends two essays on nancial networks and systemic risk and is organ- ised in two chapters. In chapter I, we analyse and model some complex interactions and feedback relationships within a nancial network, with the objective of delving into the linkages between fragility in the real economy and in the banking system. For this purpose, we provide a qualita- tive and quantitative description of leverage dynamics. In chapter II, we exploit an original dataset on 15 European banks classi ed as G-SIBs by the BIS to assess whether expansion in foreign markets increases their riskiness, and through which channels that eventually happens.
57

ESSAYS ON OPTION IMPLIED VOLATILITY RISK MEASURES FOR BANKS

ANSELMI, GIULIO 03 March 2016 (has links)
La tesi comprende tre saggi sul ruolo della volatilità implicita per le banche. La tesi è organizzata in tre capitoli. Capitolo I - studia il ruolo di skew e spread della volatilità implicita nel determinare i rendimenti delle azioni bancarie. Capitolo II - analizza gli effetti degli skew della volatilità implicita e della realized volatility sulla leva finanziaria delle banche. Capitolo III - si focalizza sul rapporto tra il coefficiente di liquidità delle banche e le misure per il rischio estratte dalla volatilità (skew, spread, realized volatility). / The thesis comprehends three essays on option implied volatility risk measures for banks. The thesis is organized in three chapters. Chapter I - studies the informational content for banks' stock returns in option's implied volatilities skews and spread. Chapter II - analyzes the effect of volatility risk measures (volatility skew and realized volatility) on banks' leverage. Chapter III - studies the relationship between banks' liquidity ratio and volatility risk measures.
58

BASEL III GLOBAL LIQUIDITY RISK REGULATION FOR BANKING SYSTEMS AND THE ECB QUANTITATIVE POLICY

HLEBIK, SVIATLANA 27 May 2016 (has links)
Questa tesi analizza un tema fondamentale e nello stesso tempo controverso: il rischio di liquidità che, dopo la crisi del 2007-2008, sta diventato sempre più importante. Le banche centrali forniscono la liquidità necessaria per ridurre la probabilità di un collasso del sistema finanziario, utilizzando una vasta gamma di strumenti. La tesi in oggetto propone un’analisi della politica quantitativa della Banca Centrale Europea: un’analisi in cui sono state considerate le condizioni di mercato e la loro coerenza con la domanda di liquidità da parte del sistema bancario. Il quadro normativo internazionale Basilea III ha introdotto nuove regole per la gestione del rischio di liquidità. Questo lavoro presenta una serie di azioni che possono essere applicate per migliorare le capacità di gestione del rischio di liquidità della banca stessa. Applicando al processo decisionale il metodo della simulazione, è stata utilizzata un'analisi di sensitività per determinare l'impatto delle decisioni manageriali sull’indice di liquidità. Questa tesi mette in evidenza l'importanza del rischio di liquidità e presenta l'analisi empirica che ha permesso l'indagine della relazione che intercorre tra il nuovo requisito introdotto dal Basilea in materia di liquidità (NSFR) e la stabilità del sistema bancario, i fattori macroeconomici e dei mercati finanziari, e le operazioni della banca centrale. / This thesis focuses on a crucial and controversial issue - liquidity risk. After the 2007-2008 crisis it became increasingly important. The Central Banks provide required liquidity to minimise the probability of a financial system meltdown by using a wide array of instruments. This thesis proposes an analyses of the European Central Bank quantitative policy, market conditions in which these measures have been taken, and their consistency with the demand for liquidity by the banking system. The Basel III international regulatory framework introduced new liquidity regulations for managing liquidity risk. This study introduces a number of actions that can be performed to improve a bank’s liquidity risk management capabilities. By applying the simulation-based approach to decision making, a sensitivity analysis was used to determine the impact of managerial rulings on liquidity ratio. The present work highlights the importance of the liquidity risk and presents the empirical analysis that allowed the exploration of the relationship between the Basel’s new liquidity requirement (NSFR) and banking stability, macroeconomic and financial markets factors, and central bank operations.
59

La struttura del consiglio di amministrazione nel settore bancario europeo: un'indagine empirica

FOTI, GIUSEPPE 19 March 2012 (has links)
La recente crisi internazionale ha acceso un intenso dibattito sulla composizione degli organi di governo societario delle istituzioni finanziarie. Questo studio si pone l’obiettivo di indagare le determinanti della struttura del consiglio di amministrazione nel settore bancario europeo. Il primo capitolo è dedicato all’analisi dei fattori capaci di condizionare la dimensione del consiglio e la presenza di componenti non esecutivi e di componenti indipendenti. I risultati ottenuti dimostrano l’esistenza di un equilibrio complessivo tra i fattori idiosincratici propri delle singole banche e le caratteristiche dei Paesi in cui esse operano nell’influenzare la dimensione dell’organo amministrativo. Di contro, le peculiarità del contesto di riferimento spiegano la maggior parte della variabilità nelle percentuali di amministratori non esecutivi e di amministratori indipendenti. Con riferimento alle caratteristiche specifiche degli intermediari, vengono identificate relazioni sistematiche tra la struttura del consiglio di amministrazione e l’operatività aziendale o la struttura proprietaria, in funzione del trade-off tra i costi e i benefici associati a configurazioni alternative dell’organo di gestione. Nel secondo capitolo, viene sviluppata l’analisi delle determinanti della presenza di amministratori di genere femminile. Il modello empirico integra le variabili esplicative relative alle caratteristiche delle singole banche con un ampio numero di indicatori della condizione della donna in ciascun Paese, attinenti all’istruzione, alla famiglia, al bilanciamento tra vita privata e lavoro, all’occupazione e al coinvolgimento nella politica e nelle istituzioni pubbliche. Le evidenze dell’analisi fanno emergere con chiarezza che la partecipazione femminile al consiglio delle banche è uno specchio dell’immagine della donna nell’ambiente esterno. In questo senso, i Paesi con costumi più emancipativi e un più efficace sistema di welfare a supporto della parità tra i generi presentano la più elevata partecipazione femminile al consiglio di amministrazione degli intermediari nazionali. / The recent financial crisis has brought board of directors of financial institutions into the spotlight. This study investigates the determinants of board structure in the European banking industry. In the first chapter, we analyze factors that can affect the number of board members, the percentage of non executive directors and the percentage of independent directors. We prove the existence of an overall equilibrium between bank-specific and country-specific characteristics in explaining variation in board size. In contrast, country-specific characteristics explain most of the variation in the percentages of non executive directors and independent directors. As regards bank-specific characteristics, we find systematic relationships between board composition and bank’s operating variables or ownership structure variables, according to benefits and costs embedded in different board structures. In the second chapter, we examine the determinants of female participation in the boardroom. In this case, bank-specific characteristics are complemented by country-specific explanatory variables of women’s status covering the areas of education, family life, economic activity and employment, work-life balance, participation in public life and decision making. The results provide evidence that female representation on bank boards is a mirror of the general status of women in the country in which the banks operate. In this sense countries that exhibit more emancipative values, as well as more advanced welfare systems to promote effective equality between women and men, are the ones that present higher percentages of female board directors in their banks.
60

Saggi sulle Ristrutturazioni e gli Investimenti Aziendali / ESSAYS ON CORPORATE RESTRUCTURINGS AND INVESTMENTS / Essays on Corporate Restructurings and Investments

BAROS, ALEKSANDRA 30 March 2020 (has links)
La presente tesi di dottorato è composta da due capitoli indipendenti nei quali sono analizzate le ristrutturazioni aziendali e le politiche di investimento delle società quotate. Il primo capitolo esamina le motivazioni e gli effetti sul valore delle cessioni di asset che hanno luogo durante operazioni di acquisizioni. I risultati delle analisi condotte supportano l’ipotesi di efficienza delle ristrutturazioni associate ad acquisizioni e indicano che il 60% percento dei disinvestimenti avviene ad acquisizione completata. In media, questi disinvestimenti incrementano il valore creato con le acquisizioni dell’1.85%. In generale, la vendita di asset è uno strumento che facilita le acquisizioni e ne aumenta le sinergie. Il secondo capitolo studia l’impatto della diversificazione e della leadership di settore sulle politiche di investimento delle imprese durante periodi di contrazione. L’analisi suggerisce che le imprese diversificate non modificano significativamente il loro portafoglio di asset e adottano politiche d’investimento conservative, risultando in generale meno reattive agli shock. I risultati evidenziano l’assenza di strategie predatorie da parte delle imprese leader. Il vantaggio principale delle imprese diversificate e/o leader consiste nella possibilità di evitare vendite forzate durante crisi settoriali. Tuttavia, nonostante questo vantaggio, il mercato penalizza tali imprese per il loro comportamento passivo. / This dissertation consists of two independent essays that investigate corporate restructurings and the investment policy of listed firms. Chapter 1 studies the motives and the value effects of corporate assets sales that take place around acquisitions, providing support for the efficient restructuring view of acquisition-related divestitures. About 60% of these divestitures occur following the acquisition completion. On average, divestitures are associated with an increase of 1.85% in the value creation around focal acquisitions. Overall, asset sales are a tool to ease an acquisition and bolster the associated synergies. Chapter 2 studies how industry focus and leadership position within the industry impact the investment policy during industry downturn. I find that industry focus and leadership are important factors in explaining the firm’s investment decisions during downturns. Diversified firms are less responsive to shocks: they do not alter much their portfolio and adopt rather conservative investment behavior. I find no evidence supporting predation strategies by industry leaders during industry shocks. The main advantage of being diversified and/or leader consists in avoiding forced asset sales during downturns. Despite this advantage, the stock market penalizes industry leaders and diversified firms for their passive behavior.

Page generated in 0.1006 seconds