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Origen y andanzas del término económico dita. Origin and vicissitudes of the business term ditaRainer, Franz January 2019 (has links) (PDF)
The etymology of the business term dita, which survives in America and in Andalusia, is still considered unresolved in the online version of the dictionary of
the Real Academia. Over a hundred years ago, Cuervo proposed an Italian origin, while Corominas later preferred a Catalan origin. In this article, I intend to show that the term indeed has Italian roots, but entered Spanish via Catalan. I will also argue that the hypotheses put forward by Cuervo and Corominas concerning the concrete word that served as a model were incorrect. The correct etymon is Italian detta, which in the Middle Ages referred to the words pronounced by a banker when transferring Money from one account to another.
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Gli italianismi del lituano e il loro adattamento linguistico / Italų kilmės žodžiai (italizmai) ir jų adaptacija lietuvių kalboje / Italianisms in Lithuanian and their adaptationLanza, Stefano M. 20 February 2010 (has links)
Si opera una ricognizione delle parole di origine italiane nel lituano moderno con una loro analisi sia dal punto di fonetico-morfologico, sia da quello dell'uso. / Apželgiami italų kilmės žodžiai lietuvių kalboje, jų fonetinės ir morfologinės adaptacijos ypatybės bei vartosena. / An account of Italian origin words in Lithuanian, as well as an analysis of their phonetical, morphological adaptation in regard of their usage.
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Gli italiani a DresdaBaggio, Serenella 02 July 2020 (has links)
La SLUB di Dresda riflette nella sua collezione italiana di manoscritti e antiche stampe non solo l’eclettismo dei gusti dei bibliofili sassoni o le diverse fortune dei loro agenti in Italia, ma la varietà dell’offerta culturale italiana, riflessa in modelli linguistici diversi per ragioni geografiche, sociali o anche solo diafasiche. Il giovane Cristiano I fu educato all’italiano probabilmente su due grammatiche in contrasto fra loro per motivi ideologici, una italianista, l’altra toscanista, come mostra il confronto delle loro marche d’uso. Allo straniero italofilo era richiesta una paziente tolleranza della variabilità, alimentata da accese questioni della lingua e da un polimorfismo ineliminabile in un paese da sempre poli-centrico e conflittuale.
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