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Valutazione clinica e radiologica di manifestazioni a livello di distretto cefalico in pazienti affetti da neurofibromatosi

Kondo, Lorena <1983> 15 October 2010 (has links)
Con il termine neurofibromatosi (NF) si comprendono almeno sette malattie genetiche diverse ma accomunate dalla presenza di neurofibromi localizzati nei distretti cutaneo, orale, viscerale e scheletrico. Dal momento che la NF1 (malattia di Von Recklinghausen), una delle più diffuse malattie genetiche, può avere manifestazioni a livello orale, gli odontoiatri devono essere a conoscenza delle sue caratteristiche patognomoniche. Obiettivo della tesi è la ricerca di manifestazioni della NF1 a livello dell’apparato stomatognatico. Materiali e metodi 98 pazienti affetti da NF1 (44 maschi, 54 femmine dai 2 ai 24 anni; età media di 8,6 anni) sono stati indagati clinicamente e radiograficamente; clinicamente si sono valutati: prevalenza della patologia cariosa (dmft; DMFt), indice parodontale di comunità (CPI), anomalie dentali, presenza di lesioni a livello dei tessuti molli intraorali, presenza di patologie ortopedico-ortodontiche; presenza di abitudini viziate; sulle ortopantomografie eseguite su 49 pazienti (23 maschi, 26 femmine dai 6 ai 19 anni; età media di 10 anni) si sono valutate manifestazioni ossee e dentali caratteristiche della sindrome. Risultati Dallo studio è emerso che i pazienti affetti da NF1 presentano: dmft/DMFt e CPI elevati (dmft = 2,1; DMFt = 1,6; tessuti gengivali con sanguinamento nel 50% dei casi; eruzione dentale anticipata nel 10%; eruzione dentale ritardata nel 10%; taurodontismo nel 16%; patologie ortopedico-ortodontiche nel 40% (tendenza alla terza classe scheletrica, palato ogivale, morso aperto anteriore, morso coperto, morso crociato posteriore monolaterale, morso crociato posteriore bilaterale, linea mediana deviata, incompetenza labiale); abitudini viziate nel 27% (respirazione orali e deglutizione infantile); lesione neurofibromatosa della gengiva in un caso; per quanto riguarda la valutazione delle ortopantomografie, manifestazioni ossee caratteristiche della sindrome sono state evidenziate nel 28% dei casi (incisura coronoide deformata, processo coronoide ipoplasico o pseudoallungato, condilo ipoplasico, condilo iperplasico, canale mandibolare allargato, forame mandibolare allargato e alto, bordo inferiore della mandibola deformato). La necessità di programmi ed interventi di screening e follow-up periodici (visite odontoiatriche a partire dal momento della diagnosi a cadenza semestrale, esami radiografici a partire dai 6 anni di età a cadenza stabilita individualmente in funzione del livello di rischio) è supportata dall’elevato rischio di patologie cariosa e parodontale e dalla presenza di manifestazioni a livello dei tessuti duri e molli del distretto cefalico a documentato rischio di trasformazione maligna. Parole chiave: neurofibromatosi, patologie orali, distretto cefalico.
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Osteogenesi imperfetta e Dentinogenesi imperfetta Tipo I: correlazioni cliniche e istologiche

Amadori, Francesca <1982> 28 June 2011 (has links)
Osteogenesis imperffecta (OI) is a heterogeneous group of heritable connetive tissue diseases, quantity and/or qualitative defect in type 1 collagen syntesis; sometimes and in some types it can be associated to dentinogenesis imperfecta (DI), a hereditary disorder in dentin formation that comprises a group of autosomal dominant genetic conditions characterized by abnormal dentine structure affecting either the primary or both the primary and secondary dentitions. Aim: the aim of this study was to assess the correlation between OI and DI from both a clinical and histological point of view, clarifying the structural and ultrastructural changes. Eighteen children (&-15 years aged) with diagnosis of OI were examined for dental alterations referable to DI; for each patient, the OI type (I, III, IV) was recorded. Extracted or normally exfolied teeth were subjected to a histological examination.Results: a total of eleven patients had abnormal discolourations referable to DI: five patients were affected by OI type I, three by OI III, and three patients by OI type IV. The discolourations, yellow/brown or oplaescent grey, could not be related to the different types of OI. Histological exam of primary teeth showed severe pathological change in dentin, structured into four diffeent layers. A collagen defect due to odontoblast dysfunction was theorized to be on the base of the histological changes. Conclusions: there is no correlation between the type of OI and the type of discolouration. The underlying dentinal defect seems to be related to an odontoblast dysfunction.
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Celiachia e difetti dello smalto in età evolutiva: correlazione tra periodo di esposizione al glutine, forme cliniche di celiachia e aplotipo HLA

Flocchini, Pierangela <1968> 28 June 2011 (has links)
The association between celiac disease (CD) and dental enamel defects (DED) is well known. AIM: This study was designed to investigate the prevalence of DED in CD children and to specifically find a possible correlation between DED and gluten exposure period, CD clinical forms, HLA class II haplotype. MATERIALS AND METHODS: This study was designed as a matched case-control study: 374 children were enrolled (187 celiac and 187 non celiac). Data about age at CD diagnosis, CD clinical form and HLA haplotype were recorded. RESULTS: DED were detected in 87 celiac subject while no dental lesions were found in the remaining 100 patients; in 187 healthy controls enamel lesion were significantly less frequent (5.3 % versus 46.5% ; p<0.005).We found a correlation between DED and gluten exposure period, since among CD patients the mean age at CD diagnosis was significantly (p= 0.0004) higher in the group with DED (3.41± 1.27) than without DED (1.26± 0.7). DED resulted more frequent in atypical and silent forms than in the typical one. The presence of HLA DR 52-53 and DQ7 antigens significantly increased the risk of DED (p=0.0017). CONCLUSIONS: Our results confirmed a possible correlation between CD clinical form, age at CD diagnosis, HLA antigens and DED. The origin of DED in CD children is due to multifactorial events and further studies are needed to investigate other determinants.
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Riabilitazione protesica in pazienti con microstomia

Magnani, Valentina <1982> 28 June 2011 (has links)
No description available.
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Erosioni dentali nei bambini affetti da GERD

Caputo, Antonella <1978> 28 June 2011 (has links)
L’erosione dentale è definita come una perdita progressiva e irreversibile dei tessuti duri del dente, a causa di un processo chimico che non coinvolge i batteri. La sua prevalenza è accresciuta negli ultimi anni nella popolazione generale, particolarmente nei bambini e negli adolescenti e rappresenta attualmente un’enorme sfida per la cura della salute orale. L'eziologia delle erosioni è difficile da diagnosticare perché può essere il risultato di una varietà di fattori e si può manifestare in maniera differente in base alla causa che l’ha determinata. L’eziologia può essere intrinseca, cioè derivante dal contenuto acido dello stomaco associato a disordini alimentari come l’anoressia, la bulimia nervosa, il reflusso gastro-esofageo e il regurgito, o estrinseca, derivante dal contenuto acido proveniente dall’ambiente esterno (cibi dietetici, bevande analcoliche, succhi di frutta, ecc). L’erosione è particolarmente frequente nei bambini e poiché i soggetti che presentano erosioni in dentizione decidua hanno un rischio aumentato di manifestare erosioni in dentizione permanente, una diagnosi precoce e una prevenzione attuata in tenera età, aiuterà a prevenire il danno a carico dei denti permanenti. Inoltre se l’erosione dentale non è controllata e stabilizzata, il bambino potrebbe soffrire di severe perdite di superfici dentali, sensibilità dentale, malocclusione, inestetismi o anche ascessi dentali dei denti affetti. Lo studio caso-controllo è stato condotto dalla Sezione di Odontostomatologia del Dipartimento Testa - Collo, in collaborazione con l’Unità Operativa Complessa di Gastroenterologia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera-Univesitaria di Parma. Il gruppo di studio comprende 60 pazienti di età compresa tra i 4 e i 13 anni. Dei 60 bambini arruolati, 30 presentano sintomi e storia clinica di GERD, mentre gli altri 30 sono bambini sani senza alcun sintomo di GERD o di altri disturbi gastrointestinali. Il gruppo campione A include anche soggetti affetti, oltre che dal reflusso gastro-esofageo, da varie forme di disabilità, in alcune delle quali il GERD sembra essere parte del quadro sindromico. I risultati ottenuti dallo studio hanno dimostrato una prevalenza maggiore di erosioni dentali nel gruppo di bambini affetti da GERD, rispetto ai bambini sani, in accordo con quanto riportato dalla letteratura.
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Caratterizzazione della flora microbica orale in diverse categorie di pazienti sindromici in età evolutiva. / Characterization of oral microbial flora in childhood patients affected by syndromic disease.

Vocale, Caterina <1983> 17 April 2012 (has links)
La salute orale dei soggetti affetti da patologie sistemiche responsabili di disabilità fisiche e/o psichiche, in particolare in età evolutiva, è un obiettivo da perseguire di primaria importanza al fine di migliorare la qualità della vita del bambino e garantirgli un buon inserimento nel contesto sociale. Ricerche sperimentali e cliniche hanno individuato i momenti eziopatogenetici delle diverse problematiche che si riscontrano a carico del cavo orale, con una frequenza superiore nei pazienti disabili rispetto alla restante popolazione, attribuendo ai batteri formanti la placca e a quelli con la capacità di indurre un danno parodontale un ruolo chiave. Diversi sono stati i protocolli di prevenzione e terapia proposti nel tempo, costruiti proprio in relazione all’età del soggetto ed alla tipologia della disabilità; tuttavia risulta di fondamentale importanza chiarire il complesso rapporto tra la popolazione microbica orale e l'ospite nello stato di malattia. In un contesto del genere, intento del lavoro di ricerca è proprio quello di portare a termine un progetto di bonifica dentaria su un gruppo di pazienti in età compresa tra i 2 e i 17 anni, affetti da patologie sistemiche e patologie del cavo orale, sulla base di un profilo microbiologico, a partire da tamponi salivari e prelievi parodontali. Stilando il profilo microbiologico del “gruppo campione” e confrontandolo con quello di un gruppo di pazienti di controllo, lo studio si propone di riuscire a delineare i miglioramenti, qualora ci fossero, post terapia odontostomatologica e di riuscire a trovare una base microbiologica alle patologie extra -orali annesse. / The oral health status of patients affected by systemic, physical and/or mental disabilities, is an objective of primary importance, in order to improve the quality of childs life, thereby securing a good start to their social context. Experimental and clinical studies have identified the etiopathogenetic moments of the several diseases of the oral cavity, with an higher frequency in patients with special needs than the remaining population, attributing to the plaque forming bacteria and to periodontal pathogens the key roles. Several protocols of prevention and treatment have been proposed over time, some of them built according to the age’s subjects and the kind of disability; however, it is very important clarify the complex relationship between the oral microbial population and the host state of disease . In this context, the aim of research is investigate the prevalence of periodontopathic and oral bacteria in children with systemic and oral diseases, by culture and by qualitative polymerase chain reaction (PCR) assay, in order to define if the colonization by these pathogens occurs in early childhood, if so what are the most prevalent bacterial species involved and if their presence is related to the personal oral care, comparing the results with an age-matched healthy population.
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Biomaterials for Clinical Application in Endodontics

Siboni, Francesco <1985> 07 May 2013 (has links)
Endodontic therapy consists in the management of several tissues such as pulp tissue, periodontal tissue, periapical bone and dentine. These tissues are often contaminated by blood, periapical exudates and biological fluids. An ideal orthograde or retrograde filling material should be non toxic, noncarcinogenic, nongenotoxic, biocompatible with the host tissues, insoluble in tissue fluids, and dimensionally stable. Calcium-silicate MTA based cements own many of these ideal characteristics, but the long setting time, the non-easy handling and the lack of mechanical properties at early times are few drawbacks which may complicate the clinical application. The aim of this study was to investigate the chemical, physical and biological properties of calcium-silicate MTA cements in order to improve the mechanical properties and the handling keeping the biological characteristics unchanged. Chemical and physical properties such as setting time, solubility, water-uptake, ion release, sealing ability were investigated according the ISO and ADA specifications. The bioactivity (ability to produce apatite nano-sferulities) of MTA cements were evaluated using ESEM/EDX, micro-Raman and ATR/FTIR spettroscopy.
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Valutazione affettiva del setting odontoiatrico in età evolutiva / Affective Evaluation of dental setting in children

Currà, Maria Giulia <1985> 15 April 2013 (has links)
Lo studio si pone l'obiettivo di approfondire il tema della valutazione affettiva del setting odontoiatrico in età evolutiva indagando se possa essere modulata da fattori quali: differenze di genere, specifici quadri patologici (Displasia Ectodermica e Patologie Sistemiche Croniche) responsabili di pregresse esperienze odontoiatriche e/o ospedalizzazioni; stato affettivo del bambino, stato affettivo del genitore. Materiali e metodi Studio 1. 85 soggetti [39 (19 maschi e 20 femmine) affetti da PSC e 46 (26 maschi e 20 femmine) soggetti sani] (range di età: 5-14 anni). Sono stati somministrati: un compito di valutazione immagini con 36 immagini (12 a contenuto piacevole, 12 neutro e 12 spiacevole) dallo IAPS e 12 immagini a contenuto odontoiatrico e dei questionari (MCDASf, CFSS-DS, TAD). Studio 2. 45 soggetti (19 maschi affetti da EDs e 26 maschi sani) (range di età: 5-14 anni). Sono stati somministrati: il compito di valutazione immagini precedentemente descritto e i questionari (MCDASf, CFSS-DS, TAD). Studio 3. 104 bambini (64 maschi and 40 femmine) (range di età: 5-14 anni) e uno dei genitori (19 padri and 69 madri). Sono stati somministrati i questionari MCDASf, CFSS-DS, TAD ai bambini e FDPQ, STAI-Y1, Y2-BDI-II ai genitori. Risultati: il contesto odontoiatrico ha una caratterizzazione affettiva distinta rispetto a contesti piacevoli, spiacevoli o neutri; specifici quadri patologici (EDs e PSC) non sembrano modulare il tipo di valutazione affettiva del contesto odontoiatrico; le femmine, attribuiscono al contesto odontoiatrico una valenza significativamente più spiacevole e una maggiore attivazione emotiva rispetto ai maschi; la paura del dolore odontoiatrico del genitore ha una correlazione con l’ansia dei bambini. Conclusione: è importante che l’odontoiatra consideri che la risposta emotiva delle bambine può essere caratterizzata da vissuti di paura con tendenza a comportamenti di allontanamento e valuti se la figura genitoriale rappresenta una risorsa o un elemento disturbante nella corso della seduta stessa. / The aims of the studies was to determine whether and to what extent: i) specific pathological conditions (Ectodermal Dysplasia and Chronic Systemic Disease) responsible for previous dental experiences and/or hospitalizations ii) child personality disposition iii) parent’s dental fear and personality traits and (iv) gender differences, can predict children’s dental anxiety and fear. Methods Study 1. 85 young patients [39 (19 males and 20 females) with CSD and 46 (26 males and 20 females) free from disease] (age range 5-14yrs). Evaluation images task with 36 pictures (12 pleasant, 12 unpleasant, 12 neutral) selected from the IAPS and 12 which depict dental setting and well-known and validated questionnaires were administered to children (MCDASf, CFSS-DS, TAD). Study 2. 45 young patients (19 males with EDs and 26 males free from disease) (age range 5-14yrs). Evaluation images task and MCDASf, CFSS-DS, TAD were administered to children. Study 3. 104 young patients (64 males and 40 females) (age range 5-14yrs) and one of their parents (19 fathers and 69 mothers) participated in the study. MCDASf, CFSS-DS, TAD were administered to children and FDPQ, STAI-Y1, Y2 and BDI-II to parents. Results. Study 1 and Study 2. Dental setting was considered a specific context by all groups with specific emotional characteristics compared to pleasant, neutral, and unpleasant contexts. There were no significant difference between groups in pictures evaluation. There are gender differences in dental setting evaluation. Dental pictures were evaluated by female subjects more unpleasant and more arousing than male subjects. Study 3. Dental anxiety is significantly associated with the anxiety personality trait and depression of the child and with parental fear of dental pain. Conclusions. Several factors are significant predictors of children’s dental anxiety: children’s anxiety and depression and parents’ fear of dental pain. Moreover female subjects show more anxiety to dental setting than male subjects.
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Valutazione dello spostamento tridimensionale degli impianti in giovani pazienti affetti da EDs riabilitati con overdenture implanto-supportati / Evaluation of three-dimensional movement of dental implants in EDsyoung patients rehabilitated with implant-supported overdenture

Battelli, Filippo <1977> 15 April 2013 (has links)
Ectodermal Dysplasias syndrome (EDs) are a heterogeneous group of inherited disorders characterized by dysplasia of tissues of ectodermal origin. Complete or partial anodontia are the most frequent dental findings. Prosthetic rehabilitation is recommended from functional, esthetic, and psychological points of view. Because of the anatomical abnormalities of existing teeth and alveolar ridges, conventional prosthetic rehabilitation in young patient is often difficult. Five growing patients (age 9 to 11 years) with oligo- or anodontia were prosthetically rehabilitated. Panoramic film and Cone Bean Computerized Tomography were performed and a resin model of mandibular bone was made. Despite a remarkable multi-dimensional atrophy of the alveolar bone, the insertion of two tapered implants was possible. After a submerged healing period of 2 month, the implants were exposed and abutment connection was performed. Implants were connected with an expansion bar that permits mandibular growth and prosthetic retention. A removable prosthesis was constructed with ball attachments. Mandibular growth was followed and evaluated using the expansion guide and cephalometric radiographs. Mandibular growth in sagittal and transverse direction had no adverse effects on implant position. The expansion bar permitted the undisturbed growth of the mandible. After 4.5 years of follow-up, this study showed that Implant-supported overdenture may improve oral function, phonesis and esthetics. The mandibular rotation accompanying growth had not caused a significant problem relative to the angulation and migration of the implants. Implants can be successfully placed, restored and loaded in growing EDs patients. The cephalometric analysis supported that EDs patients show midface hypoplasia with a class III tendency, which can be avoided by early rehabilitation. Thanks to the good stability and retention of the implant-supported overdenture, patients considered the prostheses as comparable to natural teeth. / Le Displasie Ectodermiche (EDs) rappresentano un vasto ed eterogeneo gruppo di sindromi polimalformative caratterizzate da ipoplasia, aplasia o distrofia dei derivati ectodermici. L’oligo-anodonzia tipica delle EDs, comporta la mancata o ridotta formazione del processo alveolare tale per cui, nelle aree edentule, le creste alveolari risultano atrofiche, con conseguente riduzione di dimensione verticale del terzo inferiore del viso e tendenza alla terza classe scheletrica. L'oligo-anodonzia rappresenta, quindi, una grossa menomazione sia dal punto di vista funzionale che psicologico. La riabilitazione precoce di questi pazienti appare quindi molto importante. Presso il nostro Servizio si messo a punto un protocollo operativo sperimentale che ha lo scopo di riabilitare questi pazienti con overdentures implanto-supportate dove gli spessori ossei estremamente ridotti riducono la ritenzione delle protesi tradizionali. Sono stati riabilitati 5 pazienti di età compresa fra i 9 e 11 anni. Prima dell’intervento chirurgico sono stati eseguiti tutti gli esami diagnostici necessari e creato un modello stereolitagrafico in resina su cui pianificare l’intervento. A 2 mesi dall’intervento si esegue la scopertura degli impianti e successivamente si inseriscono gli abutment e la barra d’espansione, in grado di dare stabilità protesica e nel contempo permettere l’accrescimento mandibolare. Su di essa successivamente viene inserita la nuova protesi rimovibile. A questo punto i pazienti verranno monitorati ogni mese, ed ad ogni anno vengono eseguiti gli esami radiologici per analizzare tramite i tracciati e le conseguenti misurazioni l’eventuale modifica di posizione degli impianti, inoltre, l’eventuale cambiamento di posizione può essere monitorata clinicamente tramite la scala millimetrata presente sulla guida. Lo studio evidenzia come a distanza di circa 4,5 anni sul primo caso non ci siano variazioni di posione degli impianti e come la variazione di rotazione mandibolare dovuta alla crescita non l’abbia influenzata in nessun modo.
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Guidelines of Special Care Dentistry in Patients with Chromosomal and Genetic syndromes

Cremonesi, Ilaria <1988> 16 April 2015 (has links)
Chromosomal and genetic syndromes are frequently associated with dental and cranio-facial alterations. The aim of our study is to identify and describe the dental and craniofacial alterations typical of six genetic and chromosomal syndromes examined. Materials and Methods- A dental visit was performed to 195 patients referred from Sant’Orsola Hospital of Bologna, University of Bologna, to Service of Special Need Dentistry, Dental Clinic, Department of Biomedical and Neuromotor Science, University of Bologna. The patients recruited were 137 females and 58 males, in an age range of 3-49 years (mean age of 13.8±7.4). The total sample consisted of subjects affected with Down Syndrome (n=133), Familiar Hypophosphatemic Ricket (n=10), Muscular Dystrophies (n=12), Noonan Syndrome (n=13), Turner Syndrome (n=17), Williams Syndrome(n=10). A questionnaire regarding detailed medical and dental history, oral health and dietary habits, was filled by parents/caregivers, or patients themselves when possible. The intra-oral and extra-oral examination valued the presence of facial asymmetries, oral habits, dental and skeletal malocclusions, dental formula, dental anomalies, Plaque Index (Silness&LÖe Index), caries prevalence (dmft/DMFT index), gingivitis and periodontal disease, and mucosal lesions. Radiographic examinations (Intraoral radiographies, Orthopanoramic, Skull teleradiography) were executed according to patient’s age and treatment planning. A review of literature about each syndrome and its dental and cranio-facial characteristics and about caries, hygiene status and malocclusion prevalence on syndromic and non-syndromic population was performed. Results - The data of all the patients were collected in the “Data Collection Tables” created for each syndrome. General anamnesis information, oral hygiene habits and dmft/DMFT, PI, malocclusion prevalence were calculated and compared to syndromic and non-syndromic population results found in literature. Discussions and conclusions - Guidelines of Special Care dentistry were indicated for each syndrome, in relation to each syndrome features and individual patient characteristics.

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