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I SISTEMI PREVISIONALI DEI FABBISOGNI PROFESSIONALI. L'ESPERIENZA ITALIANA E IL CONFRONTO INTERNAZIONALECASTIGLIONI, GIOVANNI 20 February 2015 (has links)
La tesi si propone di studiare i processi che hanno contribuito allo sviluppo dei sistemi previsionali dei futuri fabbisogni professionali in Italia e nel contesto internazionale. La ricerca si focalizza sui differenti approcci utilizzati nelle analisi previsive approfondendo in particolare le metodologie adottate dai seguenti istituti: BLS (Bureau Labor of Statistics - Stati Uniti); CEDEFOP (European Centre for the Development of Vocational Training); ISFOL (Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori). Studiare l’andamento e l’evoluzione del mercato del lavoro, in termini di rilevazione dei fabbisogni professionali, significa realizzare un’analisi complessa, seppure di ampia utilità, che si appresta a essere riletta in chiave sociologica ponendo l’attenzione sui processi di definizione e rappresentazione del mercato del lavoro e del suo rapporto con la società. Il quadro interpretativo che guida la ricerca mette in luce tre dimensioni attraverso cui sono state intraprese diverse misure per implementare i sistemi previsionali sul piano funzionale, meta-funzionale e metodologico. La tesi approfondisce inoltre come l’analisi dei fabbisogni professionali possa rappresentare una delle premesse di lettura delle dinamiche del mercato del lavoro al fine di rendere più efficiente l’incontro tra domanda e offerta e di sviluppare un efficace sistema di formazione professionale e di istruzione finalizzato a garantire maggiore occupabilità, ad affrontare le politiche del lavoro e a gestire le relazioni industriali. / The thesis aims to study the processes that have contributed to the development of the employment forecasting systems adopted in the Italian experience in comparison with the international context. The research focuses on different approaches to the methodologies carried out by the following institutions: BLS (Bureau Labor of Statistics, USA); CEDEFOP (European Centre for the Development of Vocational Training) and ISFOL (Italian Institute for the Development of Vocational Training for Workers). Studying the evolution of the labour market, in terms of analysis of occupational needs, requires a complex process of analysis which can be interpreted from a sociological perspective with regard to the definition and representation processes of the labour market and its relationship to society. The interpretative framework that guides the research highlights three dimensions through which employment forecasting systems have been realized: the functional dimension, the meta-functional dimension and the methodological dimension. The research also reflects on how an analysis of occupational needs can represent one of the premises of understanding of the dynamics of the labour market in order to bring about more efficient matching between labour demand and supply and to develop an effective vocational and educational training system aimed at guaranteeing more employability, in order to address labour policies and manage industrial relations effectively.
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SAGGI IN ECONOMIA FINANZIARIA E COMPLESSITA' / ESSAYS ON FINANCIAL ECONOMICS AND COMPLEXITYGURGONE, ANDREA 22 December 2017 (has links)
L'obiettivo della tesi è lo sviluppo e nell'analisi di un modello macro-finanziario con aspetti reali e finanziari dell'economia, nell'ottica di ottenere un quadro comprensivo per l'analisi del rischio sistemico e delle instabilità.
Il primo capitolo verte sulla costruzione di un modello ad agenti che si caratterizza per la presenza del mercato dei beni, del credito, del lavoro e interbancario.
Il modello riproduce fluttuazioni endogene ed è in grado di replicare alcuni fatti stilizzati riguardanti i cicli economici e creditizi, mentre il mercato interbancario ha un ruolo importante dal punto di
vista della stabilità e dell'efficienza.
In particolare la regolazione prudenziale combinata con le aspettative adattive può esacerbare il comportamento precauzionale delle banche durante una recessione, inducendo a trattenere liquidità anche le banche solide. Inoltre la connettività del mercato interbancario ha un duplice effetto: da un lato favorisce l'accesso al credito nell'economia reale, dall'altro accresce l'accumulo di liquidità.
Il secondo capitolo si concentra su un insieme di esperimenti condotti tramite il modello precedentemente sviluppato.
Lo scopo è di confrontare tra loro politiche macro-prudenziali in cui le banche sono soggette a requisiti minimi di capitale derivati da misure di rischio sistemico.
Nello specifico gli indicatori di rischio sistemico sono suddivisi in misure di mercato e di rete. Ogni categoria è ulteriormente scomposta in misure di vulnerabilità e misure di impatto.
I risultati rivelano che le politiche costruite su indicatori di vulnerabilità sono migliori di quelle basate sull'impatto, dato che riducono i fallimenti da contagio senza peggiorare la performance macroeconomica. / The purpose of the thesis is to develop and analyse a macro-financial
model with real and financial aspects of the economy to obtain a comprehensive framework for the analysis of systemic risk and instabilities.
The first chapter concerns the construction of an agent-based-model, whose characteristic is the presence of goods, credit, labour and interbank markets.
The model reproduces endogenous business cycles and it is able to replicate some stylized facts about business and credit cycles, while the interbank market has an important role for stability and efficiency. In particular prudential regulation, combined with adaptive expectations can exacerbate the precautionary behaviour of banks during a recession, inducing liquidity hoarding by sound banks.
Furthermore connectivity of the interbank market has a twofold effect: on one side it supports credit to the real economy, on the other it increases liquidity hoarding.
The second chapter is focused on a set of policy experiments performed performed on the model previously developed. The aim is to compare different macroprudential policies where banks are subject to minimum capital requirements derived from systemic risk measures.
In detail systemic risk indicators are divided in market-based and network based measures. Each class is further decomposed in measures of vulnerability and measures of impact.
The results reveal that policies based on vulnerability indicators perform better than those based on impact, reducing contagious defaults without worsening the macroeconomic performance.
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LA RESPONSABILITA' DELLE AGENZIE DI RATING NEI CONFRONTI DEITERZI / The liability of Credit Rating Agencies towards third partiesSAPONARO, MICHELE 13 July 2012 (has links)
L’oggetto del presente lavoro è rappresentato dall'esame del rapporto tra l'attuale regolamentazione delle agenzie di rating e le regole di responsabilità civile cui le stesse agenzie possono essere assoggettate, anche alla luce del trattamento normativo riservato alle agenzie di rating dalla legislazione e dalla giurisprudenza statunitensi e delle teorie sviluppate dalla dottrina sul tema della responsabilità da informazione inesatta al mercato.
L’attuale regolamentazione introdotta dall'Unione Europea svolge un ruolo determinante sia sotto il profilo dell'individuazione del fondamento della responsabilità, sia sotto quello della ricostruzione degli obblighi, della diligenza e della causalità materiale e giuridica. La disciplina comunitaria, anche alla luce della giurisprudenza statunitense, consente di prospettare uno scenario in cui i rater sono soggetti a regole di responsabilità differenziate in ragione del diverso status riconosciuto dalla normativa rilevante.
La nuova regolamentazione comunitaria è chiamata a svolgere il duplice ruolo di fondare una sorta di private action da inadempimento in capo a qualunque investitore nei confronti di un’agenzia registrata e di contribuire a definire il perimetro degli obblighi esigibili da parte dell’agenzia, rafforzando la posizione del terzo investitore danneggiato dal rating inesatto e fornendo un efficace supporto agli strumenti di tutela di tipo pubblicistico. / The present work is focused on the examination of the relationship between the current regulation of credit rating agencies and the rules of civil liability to which agencies may be subject to, in light of the regulatory treatment of the U.S. credit rating agencies, both according legislation and case law, and the legal theories developed on the case of liability for incorrect information to the market.
The regulation introduced by the European Union plays a major role to find out the basis of liability, the duties of diligence and the legal and material causality nexus. EU regulation, in light of U.S. case law, can envisage a scenario in which the raters are subject to different rules of liability on the basis of the different status recognized by the relevant legislation. The new EU regulation is called to play a dual role: to establish, although not explicitly, a sort of private action for negligence on the part of investors against a registered agency, and to help in defining the scope of the obligations of the credit rating agency, strengthening the position of the third investor damaged by inaccurate ratings and providing an useful support to the public enforcement remedies.
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THE GREY AREAS IN TRAFFICKING OF NIGERIAN WOMEN: FROM TRAFFICKED WOMEN TO PERPETRATOR OF TRAFFICKINGLO IACONO, EVA 24 February 2014 (has links)
Non esistono dati statistici certi sul numero totale di donne nigeriane trafficate annualmente in Italia ed introdotte nel mercato del sesso. Di fronte a questo ampio numero oscuro, bisogna porsi delle domande: cosa succede alla vittima di tratta quando non trova alcuna forma di aiuto o assistenza sociale? Cosa avviene quando non riesce ad uscire dal mercato del sesso?
Secondo testimoni diretti e fonti ufficiali, tra le attuali madams vi sono anche ex vittime che hanno fatto carriera nella gerarchia della tratta e dentro le organizzazioni criminali. La mobilità femminile verso il lato gestionale di questo crimine rappresenta la caratteristica più rilevante della tratta di matrice nigeriana: vale a dire, le vittime sono condotte nel corso del tempo a svolgere una parte attiva nel complesso progetto criminale.
Questo elemento distintivo al modello nigeriano richiede un’analisi approfondita, tramite nuovi approcci intesi a sottolineare: a) le aree grigie del mercato della tratta; b) i ruoli intermedi che gli individui ricoprono all'interno del modello vittima/reo; c) la mobilità femminile nella gerarchia dei gruppi criminali.
Attraverso metodi di stampo antropologico, questo contributo intende effettuare una analisi più approfondita sui molteplici ruoli delle donne nel mercato della tratta umana. / There are not clear figures regarding the group of Nigerian women who are lured annually in the sex market in Italy. Facing such a dark number, several questions on the lives of these unknown women arise: What happens to the trafficking victims who do not find any form of social aid or assistance? What happens when the former trafficked women are not able to exit from the trade industry?
According to eyewitness accounts as well as official sources, some current madams were trafficked women in the past. They made a career in the trafficking hierarchy and its organised crime groups. The female mobility towards the organisational side of the trafficking offence represents the most striking characteristic of Nigerian trade industry; that is, the victims are included by their persecutors as active part of a more complex criminal project.
Such a distinctive element of Nigerian criminal model needs to be analysed through new approaches aimed at highlighting: a) the grey areas in the trade industry; b) the intermediate roles within the victim/offender model; c) the female vertical mobility in the trafficking hierarchy.
Through an ethnographic methodological framework, this study wants to analyse the multiple female roles in the trafficking industry.
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Raffaele Gargiulo e la sua collezione di vasi al Museo Archeologico Nazionale di Napoli : ricerche sul restauro dei vasi antichi nella prima metà del XIX secolo a Napoli : tecniche e materiali / Raffaele Gargiulo et sa collection de vases (Musée Archéologique National de Naples) : recherches sur la restauration des vases antiques dans la première moitié du XIXe siècle à Naples : techniques et matériaux / Raffaele Gargiulo and his vases collection in the National Archaeological Museum of Naples : research on the restoration of ancient vases in the first half of the nineteenth century in Naples : techniques and materialsLuppino, Angela 26 January 2017 (has links)
La recherche a analysé la figure éclectique de Raffaele Gargiulo, marchand d'antiquités célèbre en Europe, collectionneur, personnage complexe et controversé de l'histoire du Musée de Naples, dans le monde des Antiquités napolitaines de la première moitié du XIXème siècle. À partir de sa collection d’objets provenant de la Grande-Grèce; l'une des plus riches du Musée de Naples, et en examinant en particulier les vases peints, nous avons analysé ses méthodes de travail ainsi que ses techniques de restauration, les matériaux qu’il a utilisés et les choix qu’il a faits pour reconstruire et comprendre les critères qui ont guidé la pratique de la restauration des vases du musée Royal Bourbon dans la première moitié du XIXème siècle. La recherche a analysé les événements historiques qui ont conduit le Musée Royal à acheter l’intégralité de la collection de Raffaele Gargiulo et, en particulier, sa collection de vases. Le travail effectué est accompagné de documents d'archives qui illustrent les longues négociations concernant l'achat des matériaux, commencé en 1852 et achevé en 1855 et renseignent sur les tendances et les choix effectués par le Musée Royal de Naples en étroite collaboration avec la Commission des Antiquités et des Beaux-Arts. L’enquête a permis d’en savoir plus sur le restaurateur-marchand qu’était R. Gargiulo et sur les relations qu’il entretenait avec les personnes impliquées dans ces affaires. En partant des sources bibliographiques, des anciens inventaires et des documents d’archives, nous avons identifié les vases de la collection Gargiulo (environ 481 vases) et tous les “vases Gargiulo" achetés par le Musée de Naples. Nous avons compilé le catalogue des vases, en les classant par type de céramique et en rédigeant une fiche pour chacun d’eux. À travers le catalogage des vases, qui a permis la reconstruction de la collection, nous avons cherché à identifier et à mettre en évidence les goûts du collectionneur R. Gargiulo mais aussi des personnes impliquées dans les choix (ministre, directeur du Musée, experts), qui ont déterminé un certain style pour les collections du Musée de Naples. / The research focuses on the eclectic figure of Raffaele Gargiulo, who was a dealer, an expert, a restorer, a collector, a controversial figure in the history of the Naples Museum and Neapolitan antiques market in the first half of the nineteenth century. Starting from his collection of antiquites, one of the richest coming from Magna Graecia and which arrived in the Naples Museum, we have primarily examined the vases and have tried to analyze the restoration methods, the materials used and the choices made to reconstruct the criteria that guided the practice of the vases restoration in the Royal Bourbon Museum in the first half of the nineteenth century. The research analyzes the historical events that led to the purchase, by the Museum, of Raffaele Gargiulo’s collection, focusing mainly on the study of the vases collection. The research, enriched by archival documentation aimed at illustrating the long negotiation in the acquisition of the objects, which began in 1852 and ended in 1855, has shown the judgements and the choices made by the Neapolitan Museum in cooperation with the Commissione di Antichità e Belle Arti. Furthermore, it has contributed to define the figure of the restorer-dealer Gargiulo and his relationship with the people interested in the deal. A combination of archival documentation, old inventories and surveys in the Museum’s stores has allowed us to identify the Gargiulo’s vases collection (about 481 vases) and all the "Gargiulo’s vases" in the Museum. The vases catalogue has been created, in order to classify them according to type of ceramic, with an individual file for each vase. Thanks to the catalogue, which has aimed to the reconstruction of the collection, we have been able to highlight the aspects related to the criteria and to the taste of the collector Gargiulo and of the figures involved (Minister, Director of the Museum, experts, etc.). They have all contributed to the enrichment of the collections of the Naples Museum through the variety of artifacts and provenance from different locations in the Naples Kingdom.The research has also investigated the figure of the restorer Gargiulo, his "career" and his activities at the «Officina dei Vasi Italo-greci» of the Naples Museum. The restoration methods have been analyzed on some vases that still preserve the ancient interventions, focusing on a comparative study between old photos and archival documentation. / La ricerca ha analizzato l'eclettica figura di Raffaele Gargiulo, commerciante, abile restauratore, collezionista, figura controversa nella storia del Museo di Napoli e dell’antiquaria napoletana nella prima metà del XIX secolo. Partendo dalla sua collezione, una delle raccolte più ricche di materiali di provenienza magnogreca mai giunte nel Museo di Napoli, esaminando in particolare i vasi, si è cercato poi di analizzare i metodi di restauro, i materiali adoperati e le scelte attuate per ricostruire e comprendere i criteri che guidarono la pratica del restauro dei vasi del Museo Borbonico nella prima metà dell'Ottocento. La ricerca ha analizzato le vicende che hanno portato all’acquisizione da parte del Museo Borbonico della collezione di Gargiulo nella sua totalità e, in particolare, della collezione vascolare. Il lavoro, corredato da documenti archivistici volti ad illustrare la lunga trattativa nell'acquisizione dei materiali, iniziata nel 1852 e conclusa nel 1855, ha messo in evidenza le valutazioni, le tendenze e le scelte operate a Napoli presso il Museo in stretto rapporto con la Commissione di Antichità e Belle Arti e ha contribuito a delineare la figura del restauratore-commerciante Gargiulo e il suo rapporto con le figure che, più o meno appassionatamente, si interessarono alla vicenda.Sono stati individuati, sulla base delle fonti, degli antichi inventari e dei documenti archivistici, i vasi della collezione Gargiulo (481 vasi ca.) e tutti i “vasi Gargiulo” immessi nel Museo. Si è redatto il catalogo dei vasi, diviso per classi ceramiche e con la redazione di singole schede per ogni vaso. Attraverso il catalogo e quindi la ricostituzione della collezione, si sono potute individuare, nella sua varietà di classi ceramiche e di provenienze, gli aspetti relativi ai criteri e al gusto di Gargiulo e delle figure coinvolte (Ministro, Direttore del Museo, esperti, etc.) che hanno determinato anche una scelta di gusto e di rappresentatività per le collezioni del Museo di Napoli. La ricerca ha anche preso in esame la figura del restauratore Gargiulo, la sua “carriera” e la sua attività presso «l’Officina dei Vasi Italo-greci» del Museo di Napoli. Si sono esaminati i metodi di restauro su alcuni vasi che ancora conservano gli interventi antichi, anche attraverso uno studio comparativo tra le foto antiche e i documenti di archivio.
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CICLI DEL CREDITO ED ASPETTATIVE ETEROGENEE: UN'ANALISI TEORICA E SPERIMENTALE / CREDIT CYCLES AND HETEROGENEOUS EXPECTATIONS: A THEORETICAL AND EXPERIMENTAL ANALYSIS / CREDIT CYCLES AND HETEROGENEOUS EXPECTATIONS: A THEORETICAL AND EXPERIMENTAL ANALYSISIANNOTTA, GABRIELE 30 September 2021 (has links)
Questa tesi esamina l’interazione tra aspettative eterogenee e il rapporto creditore-debitore. In letteratura, non è ancora chiara la natura dell’interazione tra cicli del credito e aspettative individuali. Per questo motivo ho capito che sarebbe stato importante iniziare dai lavori seminali in entrambi i campi, ovvero Kiyotaki & Moore (1997) e Brock & Hommes (1997). Il mio principale obbiettivo è stato quello di studiare più nel dettaglio il funzionamento del vincolo di garanzia. Il fil rouge dell’intera tesi, infatti, è l’analisi del ruolo delle frizioni finanziarie nell’andamento del prezzo di un asset collateralizzato. In particolare, presento un modello dove l’ipotesi di aspettative razionali viene abbandonata. I risultati del primo capitolo rivelano che le aspettative individuali sono una fonte importante di instabilità, anche se la configurazione iniziale risulta stabile. L’elemento che provoca questa instabilità è la bancarotta causata dalla divergenza tra le aspettative di creditori e debitori sul prezzo dell’asset collateralizzato. Poi, nel secondo capitolo, effettuo un esperimento di learning-to-forecast. Fondato sul modello del primo capitolo, ha come obbiettivo quello di testare se e come la volatilità è legata alle percezioni di rischio dei creditori. Ciò che emerge è che ridurre il credito in risposta ad un aumento delle insolvenze in realtà conduce a scenari addirittura peggiori dove il benessere totale si deteriora e il numero delle bancarotte aumenta. / This thesis examines the interaction between heterogeneous expectations and the borrower-lender relationship. In the literature, the nature of the interaction between credit cycle and individual expectations is still unclear. Therefore I realized it was important to start from the seminal works in both fields, that is Kiyotaki & Moore (1997) and Brock & Hommes (1997). My main concern has been to gain insights into the collateral constraint. The common thread of the whole thesis, indeed, is to analyse the role of financial frictions in the price development of a collateralized asset. In particular, I introduce a model where rational expectations are dropped. The results of the first chapter reveal that even in a simple and stable setting, individual beliefs are an important source of instability. The driver of this instability is the bankruptcy caused by the divergence between borrowers' and lenders' price expectations on a collateralized asset. Then, I conduct an online learning-to-forecast experiment. Founded on the model of the first chapter, it tests whether and how volatility is related to lender-level risk perceptions. What emerges is that to shrink credit in response to an increase in defaults actually leads to worse scenarios where total welfare deteriorates and the number of bankruptcies increases.
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FINANZIAMENTO DELL'IMPRESA E COAZIONE A SOTTOSCRIVERE. GLI AUMENTI DI CAPITALE IPERDILUITIVI / Highly dilutive rights issuesRESTELLI, ENRICO RINO 13 April 2018 (has links)
Gli aumenti di capitale iperdiluitivi causano rilevanti anomalie di mercato, soprattutto con riferimento ai diritti d’opzione, che sono spesso scambiati a un prezzo notevolmente inferiore rispetto al loro valore teorico. Come evidenziato nel Capitolo I, tali anomalie possono comportare un significativo annacquamento del valore dell’investimento, inducendo così gli azionisti a sottoscrivere le azioni offerte loro nonostante le prospettive reddituali dell’impresa avrebbero consigliato altrimenti (c.d. coazione a sottoscrivere). Al fine di trovare un adeguato equilibrio tra le esigenze di finanziamento dell’impresa e la necessità di tutelare adeguatamente gli investitori, l’ordinamento giuridico offre una pluralità di soluzioni. In quest’angolo visuale, il Capitolo II esamina il divieto di emettere nuove azioni al di sotto della parità contabile (art. 47, Direttiva (EU) 2017/1132) quale limite ex ante alla diluizione massima del valore della partecipazione azionaria, così di ridurre il rischio di comportamenti opportunistici. Similmente, nel Capitolo III si discute della funzione assolta in tali operazioni dalla responsabilità degli amministratori ex art. 2395 c.c. e ci si interroga se - nelle società quotate - l’illiquidità del mercato dei diritti di opzione costituisca un’ipotesi rilevante ai sensi dell'art. 2441, comma 5, c.c., così che tutte le nuove azioni debbano essere emesse al loro valore “reale” (co. 6). / In publicly traded companies, highly dilutive rights issues create market anomalies throughout the whole offer period, especially with respect to rights prices, which quote considerably below their fair value. As pointed out in Chapter I, these anomalies could cause severe losses to non-subscribing shareholders, inducing them to take part in the operation even if financial perspectives of the company would have suggested otherwise (= enforced subscription mechanism). In order to strike a proper balance of enabling companies to raise new capital while simultaneously protecting investors, company law provides an array of regulatory strategies. In this respect, Chapter II analyzes the prohibition on issuing new shares below par value (art. 47, Directive (EU) 2017/1132) as a means to limit the dilution that can be imposed on non-subscribing shareholders, thus hindering opportunistic behaviors. Similarly, Chapter III examines the function and the contents of managers’ liability to investors (art. 2395 Italian c.c.) and discusses whether, in these operations, the illiquidity of rights’ market can be regarded as a restriction of their pre-emption right, imposing that new shares are always issued at their “real” value (art. 2441, par. 5 - 6, Italian c.c.).
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