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Le financement des partis politiques et des campagnes électorales : entre exigences démocratiques et corruption /Balmelli, Tiziano, January 2001 (has links) (PDF)
Diss.--Fribourg, 2000.
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UNA ISTITUZIONE DELLA DEMOCRAZIA. IL PARTITO POLITICO NELL'ORDINAMENTO REPUBBLICANOSAVOIA, GIOVANNI 06 February 2015 (has links)
Il lavoro indaga il tema della posizione costituzionale dei partiti politici ai sensi dell’art. 49 della Costituzione. L’interesse per tali soggetti, antico ma sempre attuale, è motivato dalla violenza delle critiche da cui sono investiti e, al contempo, dal loro ruolo tuttora centrale. In una prospettiva che si potrebbe definire neo-liberale, la tesi difende la centralità, nel sistema repubblicano, di queste istituzioni, ritenute indispensabili in una matura democrazia rappresentativa; al contempo, è affermata la necessità – e certamente la possibilità – costituzionale di una legislazione che garantisca la democraticità dell’attività dei partiti, anche nella loro vita interna, senza limitarsi alla questione del finanziamento e ai controlli sulla provenienza e sulla destinazione delle risorse economiche di queste organizzazioni. Ciò al duplice scopo di tutelare effettivamente i diritti del singolo all’interno dei partiti e di valorizzare il ruolo che la Costituzione assegna loro. / The aim of this study is to examine the constitutional position of political parties in accordance with art. 49 of the Italian Constitution. The interest for these groups, an ancient but living matter, is motivated by both the violent criticism against them and by their role, which remains fundamental. This study defends, from a “neo-liberal” point of view, the importance, in the republican system, of these institutions, which are considered to be necessary in a solid and mature representative democracy. At the same time, it asserts the constitutional need – and the possibility, of course – for a regulation that is able to guarantee the democratic nature of the parties’ work, even inside their internal activities, without focusing only on issues such as funding or inspections on the source and destination of the assets of these organizations. This regulation aims to protect the rights of the individual inside the parties and to value their role in accordance with the Constitution.
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Geld und Politik : die Finanzierung politischer Kampagnen im Spannungsfeld von Verfassung, Demokratie und politischem Willen /Caroni, Martina. January 2009 (has links) (PDF)
Habil.-Schr. Univ. Bern, 2006. / Quellentext teilw. engl. Bibliogr.
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Il centro e la periferia: Brescia e la sua provincia nelle carte del CLN Aprile 1945 luglio 1946 / The centre and the outskirts: Brescia and its province in the documents of the CLN (National Liberation Committee). April 1945 – July 1946.ANNI, ROLANDO 17 February 2009 (has links)
La tesi riguarda le vicende del CLN bresciano dal 1945 al 1946 e la situazione politica e sociale di Brescia e della sua provincia, caratterizzata da gravi problemi e da una prassi democratica caratterizzata da contrasti. / The thesis is about the occurrences in the National liberation Committee of Brescia from 1945 to 1946 and the situation of Brescia and its province, that suffered, at the beginning of its democratic age, serious economic and social problems.
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Fidelidade partidária no desenvolvimento do modelo de democracia pelos partidos / Fedeltà del partto nella democrazia dei partitiPereira, Leonardo Freire 30 June 2009 (has links)
O presente trabalho de pesquisa tem por objetivo o estudo da fidelidade partidária, instituto do Direito Eleitoral que pode funcionar como mecanismo legitimador do exercício da representação política. Procuramos estabelecer um sentido para o termo fidelidade e, a partir disso, demonstrar sua relação com as democracias modernas. No Brasil, a fidelidade partidária passou a ser tratada, no âmbito constitucional, pela Carta de 1967. As emendas 1/69 e 11/78 também reservaram tratamento à fidelidade, suprimida do texto constitucional pela emenda 25/85. Nossa atual Constituição reserva aos estatutos partidários o estabelecimento das regras de disciplina e fidelidade partidárias. A importância do tema na órbita político-eleitoral brasileira é em razão do alto índice de migração partidária e as discussões acerca do tema têm como pano de fundo a questão da titularidade dos mandatos eletivos. Recentemente essa discussão foi levada ao Tribunal Superior Eleitoral e ao Supremo Tribunal Federal, que decidiram que os partidos políticos, organismos indispensáveis para a realização das eleições, são os titulares dos mandatos eletivos. Notável a edição da Resolução 22.610/TSE, que impõe a perda do mandato aos mandatários trânsfugas, ressalvando hipóteses de trocas por justa causa. O Congresso Nacional também vem se movimentando em torno do tema, sendo que as PECs 23/2007, de autoria do Senador Marco Maciel, e 124/2007, de autoria do Deputado Wilson Santiago, têm seu trâmite mais acelerado. No direito estrangeiro, encontramos pouca tratativa do tema, já que o respeito aos princípios e ideários partidários é tradição das democracias consolidadas, situação que não dá margem à infidelidade. Explica-se, portanto, a atualidade do tema em cenário brasileiro, onde a democracia ainda está em processo de amadurecimento. / Il presente lavoro di ricerca há come obiettivo lo studio alla fedeltà del partito politico, istituto di Diritto Elettorale che può funzionare come um meccanismo legittimo nellesercizio di rappresentazione politica. Dobbiamo stabilire um senso per il termine di fedeltà e, con questo dimostrare la sua relazione con le democrazie moderne. In Brasile, la fedeltà della persona legata a um partito politico, si è stabilita nellambito costituzionale, attraverso la Constituzione del 1967. Le alterazioni 1/69 e 11/78 anche riservano il trattamento alla fedeltà, eliminato dal testo costituzionale modificato il 25/85. La nostra costituzione reserva agli statuti dei partiti lobbedienza delle regole disciplinari e la fedeltà ad essi enunciati. Limportanza del tema nello spazio politico elettorale brasiliano è una ragione di alto indice di migrazione e le discussioni su questo tema hanno come condizione sine qua non, la questione della posizione ufficiale delle rappresentazioni elettive. Questa discussione è stata riportata al Tribunale Superiore Elettorale e al Supremo Tribunale Federale recentemente, i quali decidirono che i partiti politici, organi indispensabili alla realizzazione delle elezioni, sono i titolari elettivi. Notabile è ledizione della Risoluzione 22.610/TSE, che impone la perdita di questa missione ai mandatari disertori, correggendo le ipotesi di scambio per causa giusta. Il Congresso Nazionale si è manifestato a rispetto di questo tema, essendo che le PECs 23/2007, del Senatore Marco Maciel, e 124/2007, del Deputato Wilson Santiago, hanno tramite più accelerato. Nel Diritto Straniero, incontriamo pochi studi su questo tema, già che il rispetto ai principi e alle idee dei partiti è tradizione delle democrazie consolidate, situazione che non offre margini allinfedelità. Comunque si spiega lattualità del tema nello scenario brasiliano, dove la democrazia ancora è in via di maturità.
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Gli istituti di difesa della costituzioneCOSTA, PAOLO 29 January 2009 (has links)
Ogni ordinamento costituito, qualunque sia la sua forma politica, tenta di difendere se stesso. Ma in un ordinamento liberal-democratico le esigenze di protezione confliggono con quelle libertà il cui riconoscimento costituzionale esprime proprio la specificità della struttura politica liberal-democratica, giacché proprio le libertà democratiche possono divenire, per usare le parole di Karl Loewenstein, “the trojan horse by which the enemy enters the city”. È questo il problema della c.d. democrazia protetta.
In ordine a tale questione, riferimento obbligato sono la Legge fondamentale tedesca e gli istituti suoi propri del Parteiverbot e della perdita dei diritti fondamentali.
Il problema non è ignorato dall’ordinamento costituzionale italiano. Limiti alla revisione costituzionale, disciplina dei partiti antisistema, limitazione dei diritti fondamentali, poteri eccezionali ed organi di garanzia fanno della democrazia italiana una democrazia in fondo più “protetta” di quanto generalmente la si consideri. / Every constituted system, whatever its political form is, aims to protect itself.
However, the needs of self protection in a liberal-democratic system conflict with those freedoms proper to this political structure, since these democratic freedoms can even become, quoting Karl Lowenstein’s words: “the trojan horse by which the enemy enters the city”. This is the issue of the so called protected democracy.
With respect to this problem, the German Constitutional Law, with it’s typical institution of Parteiverbot and loss of fundamental rights, is an unavoidable reference.
This problem is also treated in the Italian constitutional system. The limitation to the power of constitutional amendment, the regulation of the anticonstitutional parties, the restraint of fundamental rights, the emergency and the guardianship powers, make, after all, the Italian democracy more protected than what is generally thought.
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UNO, NESSUNO, 5 STELLE. DALLA CRISI DI RAPPRESENTANZA DEI PARTITI AL SUCCESSO DI GRILLOCAPRIA, FRANCESCO 20 February 2015 (has links)
I processi di globalizzazione e di individualizzazione che caratterizzano il mondo e le società contemporanee producono inevitabilmente delle ricadute all’interno dei rapporti tra cittadini ed istituzioni.
I tradizionali soggetti della rappresentanza politica, i partiti, sembrano annaspare a vantaggio di nuove forme ed esperienze di partecipazione “dal basso”.
Il Movimento 5 Stelle, una “giovane” formazione politica nata sulla Rete e capitanata da Beppe Grillo che, cavalcando il malessere e la disaffezione dei cittadini nei confronti della politica tradizionale si è imposta come la principale rivelazione delle elezioni politiche 2013 in Italia, costituisce lo specifico oggetto di studio della ricerca.
In particolare, il lavoro di tesi si snoda attraverso due studi di caso: il primo fra gli eletti del Movimento in Parlamento, il secondo all’interno del gruppo di attivisti di base nella città di Firenze.
In entrambi i casi, la rilevazione passa attraverso interviste di tipo semi-strutturato al fine di cogliere in profondità elementi di un movimento dalle caratteristiche del tutto peculiari.
Nel caso degli attivisti, alle interviste si è aggiunto un periodo di osservazione partecipante all’interno del Meetup: l’obiettivo è quello di fornire una sintesi delle modalità di trasformazione della politica sul territorio, in una realtà mai così in movimento. / The processes of globalization and individualization that characterize our world and contemporary societies do inevitably produce consequences within the relationship between citizens and institutions.
Parties, the traditional subjects of political representation, seem like fumbling for the benefit of new participation forms and experiences "from below."
The Five Stars Movement, a "young" political formation born on the Net and led by Beppe Grillo, riding the malaise and indifference of the citizens towards traditional politics (and whose emergence has been the main surprise of the 2013 italian national elections) has the specific subject of the research.
Particularly, the thesis does investigate two case studies: the first among the elected of the Five Stars Movement in the italian Parliament, the second within its local group in Florence.
In both cases, the detection goes through semi-structured interviews in order to understand in depth elements of a movement with quite peculiar characteristics.
In the local activists’ case, a period of participant observation within the Florence’s Meetup has been added to the interviews, with the aim of providing a summary of the transformation of politics in the territory, in such a moving world.
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STATO E TRIBU' NEL MEDIO ORIENTE CONTEMPORANEO: DINAMICHE DI POTERE NELL'IRAQ DI OGGI / Tribes and State in contemporary Middle East. Dynamics of power in today's IraqPARIGI, GIOVANNI 16 April 2013 (has links)
Il tribalismo costituisce una caratteristica intrinseca delle società mediorientali, concorrendo insieme a cultura araba e religione islamica a comporne l’identità. In Iraq, da sempre, il tribalismo ha costituito sia una struttura organizzativa ed una modalità di relazione sociale, che una dinamica di potere. Durante il Mandato britannico e la monarchia, la manipolazione politica di cultura e strutture tribali ha rafforzato la legittimazione del governo; nella fase repubblicana, con l’emergere delle forze armate quale principale attore politico e l’impatto con la modernità, il tribalismo si è trasformato pur rimanendo radicato nella società. Nella fase iniziale del regime ba’thista, la cultura tribale è stata combattuta essendo considerata un retaggio arcaico. Senonchè, con le difficoltà legate alla guerra con l’Iran, l’invasione del Kuwait e il successivo embargo, il regime di Saddam Hussein sfruttò proprio il tribalismo sia come dinamica di presa e controllo del potere che come collante propagandistico e sociale. Nel vuoto politico seguito al crollo del regime, le tribù riemersero come “campo di battaglia” tra insurgency e forze della Coalizione. Con il Surge americano e la nascita della Sahwa quale reazione allo stragismo jihadista, le tribù hanno impresso una svolta che ha salvato il paese dalla guerra settaria. Anche al Maliki ha saputo abilmente avvantaggiarsi del fenomeno tribale. Oggi le tribù continuano a rappresentare sia una constituency imprescindibile per ogni partito politico, che una diversificata e trasversale forza politica attiva. / Tribalism is an intrinsic character of Middle Eastern’s societies, as it contributes, together with Arab culture and Islamic religion, to shape their identity. In Iraq, since ever, tribalism constituted an organizational structure and a pattern of social relations, as well as dynamic of power’s exercise. Under the British Mandate and the Monarchy, politic manipulation of tribal’s culture and structures strengthened government’s legitimation; during the Republican period, as the Army emerged as main political driver and the influence of Modernity, tribalism transformed itself even if its presence into the society was still very strong. In the initial phase of Ba’thist’s regime, tribal culture was opposed, since it was considered as an obsolete heritage. But, facing the difficulties stemming from the war with Iran, the invasion of Kuwait and the embargo, the regime of Saddam Hussein exploited tribalism as a dynamic of power’s control, as well as propaganda and social bond. In the political void ensuing to the collapse of the regime, the tribes surfaced as “battlefield” between insurgency and Coalition’s Forces. American Surge and the tribes’ intervention in the Sahwa, as a reaction to jihadist’s bloodbath, avoided a sectarian civil war. Also al Maliki was able to exploit the tribal system. Nowadays, tribes are still an invaluable constituency for every political party, as well as diversified and a cross-parties political force.
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