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Analisi relazionale di un'organizzazione di Terzo Settore: il caso dei Centri di Ascolto di Caritas Ambrosiana / Relational analysis of a non-profit organization. the case of the Counseling Centres of Caritas Ambrosiana

CALCATERRA, VALENTINA 21 June 2011 (has links)
La tesi presenta l’analisi relazionale di una Organizzazione di Terzo settore. La ricerca, di stampo qualitativo, si è posta nell’ottica di proseguire nell’approfondimento teorico-metodologico dell’approccio relazionale al Lavoro sociale di rete. Il caso studiato è rappresentato dai Centri di Ascolto di Caritas Ambrosiana, organizzazioni che si trovano in prima linea nel fronteggiamento dei problemi sociali e comunitari. Finalità della ricerca è stata comprendere in che modo le strategie organizzative possono promuovere, o meno, l’adozione di un approccio relazionale al lavoro sociale da parte dei propri operatori impegnati sul campo. Le Organizzazioni di Welfare esprimono relazionalità nella misura in cui i loro attori sono orientati reciprocamente e nei confronti dei destinatari dei loro interventi. L’analisi è stata condotta a tre livelli di definizione delle policy, management e fieldwork, a partire da alcune definizioni di organizzazione che ne mettono in luce i fattori costitutivi quali finalità, personale, strumenti e processi operativi. Per ciascuno di questi fattori organizzativi si sono verificate le dimensioni di relazionalità presenti sia nei contenuti, sia nei processi di definizione degli stessi. Gi studi teorico-metodologici sul lavoro sociale di rete (Folgheraiter 1998; 2007) hanno fornito i riferimenti scientifici per condurre tale analisi relazionale dell’organizzazione dei Centri di Ascolto. / The thesis is a relational analysis of a non-profit organization. The qualitative research has the aim to continue the study of the theoretical and methodological approach of the relational social work. The case study is represented by Counseling Centres of Caritas Ambrosiana (Milan), that are organizations in frontline to cope with the social and community problems. The purpose of the research was to understand how organizational strategies facilitate the practitioners to work in a relational way. The analysis was conducted at three levels: policy making, management and fieldwork. The analysis starts from some definitions of organization that highlight the elements constituting the organizations such as purpose, staff, tools and processes. For each of these organizational elements, the researcher has studied the characteristics of relationality in the content and in the processes for their definition. The theoretical and methodological studies of relational social work (Folgheraiter 1998, 2007) have provided the scientific references to conduct that relational analysis of these organizations.
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LO STAGE SPERIMENTALE NELLA SOCIAL WORK EDUCATION. UNA RICERCA ESPLORATIVA SUL MODELLO DELL'UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE

SALA, MARTINA 24 March 2017 (has links)
Questo lavoro di ricerca si colloca nell’ambito della Social Work Education e indaga gli Stage sperimentali in Servizio sociale, una nuova forma di tirocinio proposta al terzo anno del corso di laurea in Scienze del Servizio Sociale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Brescia. La tesi osserva l’evoluzione della professione di assistente sociale e della sua formazione, dedica attenzione alla Social Work Education di stampo relazionale ed in particolare a delle esperienze di campo innovative a livello internazionale. La parte empirica si concentra sugli Stage sperimentali: attraverso uno strumento originale sono stati raccolti 315 questionari on-line da laureati tra l’anno accademico 2008-2009 e 2014-2015 che hanno sostenuto questa attività. L’indagine ha osservato le caratteristiche fondamentali dei progetti realizzati sul campo e ha riscontrato continuità con il modello teorico degli Stage basato sull’approccio relazionale; si è infatti rilevata la presenza negli Stage sperimentali di: costruzione partecipata delle progettualità, ingaggio di collaboratori riflessivi non necessariamente professionali, innovazione relativa rispetto al contesto. Si è anche rilevato il proseguire di un numero rilevante progetti al termine degli Stage curricolari grazie al contributo dei partner coinvolti e lo scaturire dalle esperienze di Stage di nuove occasioni di lavoro per i neo assistenti sociali. / This study takes palce in the field of Social Work Education and investigates the Social Work Unconventional Placements, a new frame of placement proposed at the third year of Catholic University Social Work degree (Milan-Brescia). The thesis argues the evolution of Social Work profession and its education, giving attention to the Relational-way of Social Work Education and to international innovative practice learning experiences. The research project focused on Unconventional Placement inspired by Relational Social Work method. To collect data and opinions of UC Social Work bachelors an original survey was created. The on-line survey was administered to 315 former-social work students that practiced this activity in 2008-2015. The research explored the main characteristics of the Unconventional Placements realized by the students during their Social work education path. Findings from the study confirmed the presence of distinctive traits related to the theoretic model of Unconventional Placement developed in Relational SWE framework: participatory approach to projects, reflexive involvement of professional/non-professional partners, innovation in the specific context. The survey observes the carry on of a considerable number of projects after the end of curricular placements, through the community project partners activation; from Unconventional Placements emerge new job opportunities for new social workers involved.
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Organizzazione scolastica e disagio giovanile. Un'analisi relazionale / School organization and young people in trouble: a relational analysis

PASINI, ANNALISA 21 June 2011 (has links)
La tesi analizza il modo in cui le organizzazioni scolastiche affrontano il disagio giovanile, verificando se e dove si riscontrino caratteri di relazionalità nella sua gestione e nell’orientamento organizzativo, secondo l’approccio relazionale al welfare. Si tratta di una ricerca qualitativa ed esplorativa, condotta nel sistema educativo della Provincia Autonoma di Trento, attraverso interviste semistrutturate a dirigenti, docenti, ma anche altri professionisti, studenti e famiglie. L’analisi, preceduta da un inquadramento teorico e delle indicazioni istituzionali, focalizza il processo di aiuto sul caso secondo l’ottica relazionale e poi si centra sul piano organizzativo, per osservare in tre elementi – finalità, persone e mezzi dell’organizzazione – come l’assunzione di una prospettiva relazionale possa attivare nella scuola pratiche di care in grado di migliorare il benessere degli studenti. L’analisi mostra che, soprattutto nella formazione professionale trentina, il presupposto della care appare abbastanza condiviso ma spesso non si traduce in veri e propri processi relazionali. Un punto critico riguarda l’attivazione di reti riflessive paritarie con le famiglie e gli studenti. Una potenzialità innovativa è invece espressa in alcuni istituti dove l’assetto organizzativo funziona almeno in parte secondo logiche relazionali: ciò sembra sostenere la funzione formativa della scuola, coinvolgendola in una dinamica societaria di care diffusa. / The thesis analyses the way in which school organizations tackle the problem of young people in trouble, verifying if and where relational elements can be found in organizational orientations, following the relational approach to welfare. It is a qualitative and exploring research, conducted within the Province of Trento's educational system, through semistructured interviews with school executives, teachers, other professionals, students and families as well. Beginning with the theoretical framework and the institutional indications, the analysis focuses on individual helping process from the relational perspective; then moving to the organizational level in order to observe in three elements - goals, people and means - how the utilization of a relational approach can activate, in the school, practices of "care" capable of improving students well being. The analysis shows that, mainly in occupational training, the idea of "care" seems to be quite shared but it does not translate into true relational processes. A critical point refers to the activation of reflective networks with families and students. A potential innovation is expressed in certain institutes where the organizational framework reflects, at least partially, the relational approach: it does seam to support the school educational role, involving the school itself in a widespread society of "care".
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LE DONNE: UN PONTE TRA LE CULTURE. IL COMMUNITY SOCIAL WORK E LA RIGENERAZIONE RELAZIONALE NEI QUARTIERI PERIFERICI MULTIETNICI / LE DONNE: UN PONTE TRA LE CULTURE. IL COMMUNITY SOCIAL WORK E LA RIGENERAZIONE RELAZIONALE NEI QUARTIERI PERIFERICI MULTIETNICI

CIRILLO, FRANCESCA 27 June 2019 (has links)
La ricerca ha l’obiettivo di illustrare la tesi secondo cui le donne hanno un ruolo importante all’interno dei processi rigenerativi delle comunità e possono essere considerate il “motore” per lo sviluppo dei legami sociali. In particolare, le donne di diversa nazionalità, all’interno dei quartieri multietnici, possono agire da “ponte” capaci di mediare tra la cultura del paese d’origine e quella del paese ospitante, capaci di unire mondi culturali e sociali diversi, rappresentando quindi una possibile e preziosa via per promuovere l’integrazione sociale. La ricerca si basa sul case study di un progetto di Community Work chiamato “il mondo in un quartiere”, nato nel 2012 all’interno del contesto multiculturale del Comune di Pioltello. Sono state realizzate 43 interviste a persone in vario modo coinvolte nel progetto. Attraverso le interviste, analizzate su tre livelli di lettura, sono stati messi in luce i nodi tematici rilevanti, la percezione delle persone sul progetto e l’efficacia della metodologia di Social Work. Infine, i dati emersi dalle interviste sono stati commentati e connessi con i temi emersi dalla letteratura internazionale evidenziandone gli aspetti di conformità, di diversità, gli aspetti non osservati e quelli innovativi introdotti dall’esperienza sul campo. / The research aims to prove the thesis according to which women play a foremost role in the regenerative processes, as well as they can be considered as the “driving force” in the development of social connections. In particular, women of different nationalities, within the multiethnic neighborhoods, they can act as a "bridge" able not only to mediate between the culture of the native country and that of the host country, but also to connect different cultural and social worlds, representing in this way a potential and worthy way to promote social integration.The research is based on the case study of a Community Work project called "the world in a neighborhood" arised in 2012 within the multicultural context of the City of Pioltello. 43 interviews were conducted to people differently involved in the project. The interviews were analyzed on three different levels of reading; first finding the focal themes, following people’s perception of the project and finally the effectiveness of the Social Work methodology. To sum up the data collected from the interviews were analyzed and connected with the themes resulted from the international literature, highlighting the aspects of: compliance, diversity together with the not faced aspects and the innovative ones introduced by a first and experience.
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La valutazione della qualità relazionale:come cambiano le organizzazioni che investono sulle relazioni. Il caso di un centro disabilità neuromotorie infantili.

MOSCATELLI, MATTEO 29 May 2012 (has links)
Il lavoro di tesi ha come oggetto la valutazione della qualità relazionale dei servizi offerti dal Centro disabilità neuromotorie infantili della Fondazione Ariel e ha come obiettivi l’approfondimento teorico e metodologico dell’approccio relazionale riflessivo alla valutazione, con attenzione alle connessioni tra valutazione e dimensioni organizzative dei servizi alla persona e alla famiglia. Questo approccio multidimensionale e multivision della qualità fa riferimento ad alcune macro-dimensioni organizzative del benessere relazionale generato da un servizio sociale: l’efficienza, l’efficacia, la qualità integrativa, la qualità etica dei fini. Questa prospettiva riflessiva e partecipata di valutazione costituisce un’opportunità per cogliere, descrivere e giudicare il bene comune relazionale generato da un servizio alla persona e alla famiglia in un contesto di bisogni sociali in mutamento, dove strategiche sono personalizzazione e alla familiarizzazione dei servizi. Oltre al potenziale conoscitivo, la valutazione della qualità relazionale dedica particolare attenzione al potenziale trasformativo e morfogenetico della leva valutativa. Metodologicamente l’analisi condotta è stata di tipo quanto-qualitativo. Sono state realizzate interviste semi-strutturate con gli operatori del Centro e una dettagliata analisi della documentazione. Il lavoro partecipato ha condotto alla costruzione di questionario di 35 variabili che è stato esitato da 167 famiglie beneficiarie. Oltre ad un’analisi monovariata dei risultati del questionario sono stati costruiti alcuni indici sintetici su alcune dimensioni critiche della qualità relazionale. / The work relates to evaluation of relational quality of the services offered by Foundation Ariel’s childhood neuromotor disabilities Center . The objectives are the methodological and theoretical study of the relational reflexive evaluation approach, with attention to the connections between evaluation and organizational dimensions services to individuals and families. This multidimensional and multi-vision quality model refers to some macro-organizational dimensions of relational well-being generated by social services: efficiency, effectiveness, quality integration, the quality of ethical purposes. This reflective and participatory evaluation perspective is an opportunity to capture, describe and assess the common good relationship generated by a service to individuals and families, which are strategic to the familiarization and customization in a context of changing social needs. In addition, relational quality evaluation pays particular attention to the transformative and morphogenetic potential of evaluation. Methodologically, the analysis was quanto-qualitative. Semi-structured interviews were conducted with operators of the Centre and a detailed analysis of the documentation was done. The work led to the construction of a questionnaire of 35 variables, which 167 beneficiary families have responded to. Besides monovariata analysis of the results of the questionnaire, some synthetic indexes of some critical dimensions of relational quality were constructed.
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IL PEER SUPPORT IN CONTESTI SANITARI: UN'INDAGINE ESPLORATIVA IN TRE REPARTI OSPEDALIERI

CLEMENTI, SILVIA 17 May 2018 (has links)
Questa ricerca esplorativa qualitativa si è posta l’obiettivo di comprendere il funzionamento del peer support in ospedale e le ragioni che spingono alcuni pazienti a diventare peer supporter. È stata realizzata un’ osservazione di tre reparti ospedalieri italiani in cui il peer support è praticato e successivamente sono state condotte 27 interviste agli attori coinvolti (peer supporter, pazienti, operatori). Uno sguardo internazionale si è avuto con la realizzazione di due interviste a peer supporter del King’s Hospital di Londra. I dati raccolti sono stati analizzati e interpretati alla luce del paradigma relazionale, secondo il quale il professionista da solo non è in grado di trovare delle soluzioni ad una malattia che colpisce una persona, ma necessita anche dell’aiuto della persona stessa per fronteggiare la situazione. Dalla ricerca è emerso che la presenza del peer support produce benefici per il reparto ospedaliero e tutti gli attori coinvolti: i pazienti conoscono meglio i servizi, i loro doveri e diritti e comprendono meglio alcune scelte terapeutiche del medico; i medici comprendono meglio i vissuti dei pazienti e le loro esigenze, si avvicinano al paziente e riescono a lavorare meglio; i peer supporter valorizzano il proprio sapere esperienziale e si sentono utili. / This exploratory qualitative reasearch identifies the reasons who leads patient to become peer supporter and explain peer support program in hospital ward. Three italian hospital ward, whose already have a peer support program, have been selected. Practicioners, patients and peer supporters were interview in these hospital departments (27 interviews in total), moreover each department was observed for three days to follow all the peer supporter’s activities. Thanks to two peer supporter’s interviews who worked at King’s Hospital in London was possible to have an international view. The collected qualitative data were then analyzed and interpreted according to the relational paradigm of social work. The idea of this approach is that social workers are not able to solve problems and to find solutions for the life problems; in the contrary professionals need to be helped from the service users. From the results emerged that the peer support program produce benefit for all people: the patients learned to know their rights and duties together with social and clinical services; the practitioners learned to know experiential knowledge, patient’s needs and how to work in a better way; the peer supporters learned to use their illness experience and feel useful.
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Bios éducatifs : problèmes du biopouvoir dans les représentions littéraires et filmiques du milieu éducatif (1984-2015)

Allouch, Hanen 12 1900 (has links)
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LA CREAZIONE DI VALORE NELLE AZIENDE SANITARIE / VALUE CREATION IN HEALTH COMPANIES

STOBBIONE, TIZIANA 15 June 2015 (has links)
La constatazione che in ambito sanitario il prodotto finale dei processi terapeutico-assistenziali, ovvero il miglioramento delle condizioni di salute dei cittadini, non possa essere definito soltanto in termini puramente economici e in un contesto in cui gli aspetti monetari costituiscono il perno intorno al quale si muovono tutte le strategie politiche, sociali ed economiche nazionali ed europee, costituisce il primum movens di questo progetto di ricerca. L’Azienda Sanitaria rappresenta, infatti, un locus in cui si embricano e sovrappongono le esigenze di numerose categorie di stakeholders (politici, fornitori, utenti e lavoratori) che, pur calati in un ambiente che possiede caratteristiche aziendali indissociabili da valutazioni finanziarie, non possono considerarsi esaurite nelle sole dimensioni economico-monetarie. Il valore finale dei processi di output di un’Azienda Sanitaria, sinteticamente riassumibile nel concetto di “soddisfacimento dei bisogni di salute della popolazione” riconosce, fra le componenti intrinseche del processo produttivo, cogenti sollecitazioni di carattere etico che presuppongono il rispetto di garanzie di equità, legittimità e imparzialità, irrinunciabili nella costruzione del prodotto finale. Questo lavoro di ricerca concentra, quindi, la propria attenzione sul processo di creazione di valore nell’Azienda Sanitaria, a partire dalle suggestioni bibliografiche inerenti le principali variabili economiche e organizzative, per giungere a indagare le corrispondenze derivanti dalle componenti intangibili. / The finding that the final product in the health-care therapeutic process, namely the improvement of citizens' health, can not only be defined in purely economic terms and in a context where the monetary aspects are the pivot around which move all the political strategies, social and economic national and European, it is the primary cause of this research project. The Health Service is, in fact, a locus where they overlap the needs of various categories of stakeholders (politicians, suppliers, users and workers) who, although dropped in an environment that has business features inseparable from financial ratings, were not exhausted only in the economic and monetary dimensions. The final value of the output processes of a company Health, succinctly summed up in the concept of "meeting the health needs of the population" recognizes, among the intrinsic components of the production process, mandatory stress ethical which require compliance with guarantees of fairness , legitimacy and impartiality, essential in the construction of the final product. This research focuses, therefore, its attention on the process of value creation in the Company Health, from bibliographical suggestions regarding the main economic and organizational variables, to come to investigate the matches resulting from intangible assets.

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