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CLA as a nutraceutical molecule: concentration in foods, estimation of intake in Italy and genetic factors affecting thesynthesis in animal tissue

CICOGNINI, FRANCESCA MARIA 19 February 2014 (has links)
Gli isomeri del CLA (Acido Linoleico Coniugato) potrebbero avere effetti benefici sulla salute in relazione al raggiungimento di un determinato intake, ma, per quanto ci è dato sapere, non esiste letteratura in Italia riguardante l'effettiva quantità di CLA negli alimenti e al relativo intake nell'uomo. Quindi è stata condotta una quantificazione degli isomeri c9,t11 e t10,c12 negli alimenti disponibili sul mercato italiano, seguita da una stima dell'intake di questi isomeri in una coorte della popolazione italiana attraverso un diario alimentare. Lo step successivo del progetto di ricerca, dovuto al livello molto basso di CLA trovato negli alimenti, è stato di investigare i fattori genetici che influenzano il CLA nella carne, per poter aumentare la concentrazione finale di CLA per il consumatore finale. Quindi gli obiettivi del lavoro sono stati: la stima dell'effettivo intake di CLA in Italia attraverso una completa analisi della concentrazione di c9,t11 e t10,c12 nei prodotti lattiero-caseari e carnei comunemente disponibili, e una valutazione dei fattori genetici coinvolti nella sintesi di CLA nella carne. / CLA could exert some healthy properties in relation to a needed daily intake, but, at our knowledge, no literature in Italy is currently available on the effective CLA amount in foods and on the relative intake in humans. Thus a quantification of c9,t11 and t10,c12 CLA isomers in foods available in Italy large retail-scale trade was performed, followed by an estimation of the isomers intake in a cohort of the Italian population by a food diary. Background 6 The following step of the research project, due to the very low concentration of CLA found in foods, investigated genetic factors affecting CLA in meat, in order to enhance its concentration for final consumers. Thus the aims of the present work were to estimate the effective CLA intake in Italy through a complete analisys of c9,t11 and t10,c12 concentrations in dairy and meat products commonly purchasable, and an evaluation on the genetic factors involved in CLA synthesis in meat.
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Ottimizzazione di pratiche enologiche per la riduzione di contaminanti biologici in vino / OPTIMIZATION OF OENOLOGICAL PRACTICES TO REDUCE BIOLOGICAL CONTAMINANTS IN WINE

MONCALVO, ALESSANDRO 21 February 2013 (has links)
L’ocratossina e le ammine biogene sono due metaboliti biologici che possono essere ritrovati nei vini. Il primo di questi contaminanti è stato studiato recentemente per la sua elevata tossicità sebbene non sia rintracciabile frequentemente nei vini. Le ammine biogene sono presenti in ogni tipo di vino in differenti concentrazioni, oltretutto, alcune di loro, ad alte concentrazioni, possono causare reazioni allergiche. Gli obiettivi di questo PhD riguardano tre differenti aspetti. Indagare metodi biologici di per la decontaminazione di ocratossina A durante la vinificazione; in particolare lo studio si è focalizzato sull’uso di un ceppo Lactobacillus plantarum utilizzato come starter malolattico. Valutare la presenza di Lactobacillus spp., isolati da mosto e vino, in grado di produrre ammine biogene, usando tecniche molecolari come la reazione a catena della polimerasi (PCR) per rilevare i geni codificanti gli enzimi responsabili della sintesi di questi composti. Testare la capacità di un L. plantarum di effettuare la malolattica effettuando l’inoculo in differenti fasi della vinificazione e valutare il trend delle ammine biogene già presenti nel mosto. / Two of the major biological metabolites present in wine are the ochratoxin and the biogenic amines. The first of these contaminants was studied in recent decades because of its toxicity in humans, although its presence is not frequent in wines. The biogenic amines are present in every types of wine in different concentration, and some of them, in high concentrations, can cause allergenic reactions in humans. The objectives of this PhD regard three different aspects. Investigate the biological methods to reduce ochratoxin A in wine during winemaking; in particular the study is focused to use a Lactobacillus plantarum strain as malolactic starter. Investigate the presence of Lactobacillus spp., isolated from must and wine, able to produce the amines, using molecular techniques as polymerase chain reaction (PCR) to detect the genes that encode for the enzymes responsible of the synthesis of these compounds. Test the ability of a L. plantarum to perform MLF in relationship with inoculation time and assess the trend of biogenic amines already present in must.
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GESTIRE LO STRESS CON LE NUOVE TECNOLOGIE: REGOLAZIONE ED INDUZIONE EMOTIVA NEL CONTESTO UNIVERSITARIO E LAVORATIVO / Coping with stress by using new technologies: emotion regulation and induction in academic and working settings

GRASSI, ALESSANDRA 08 March 2010 (has links)
La tesi ha analizzato il complesso rapporto tra il processo di induzione emotiva e le nuove tecnologie. Nello specifico la tesi ha indagato l’efficacia, nel processo di induzione e gestione delle emozioni, di contenuti audio/video implementati su diversi media: telefoni cellulari UMTS, dvd, lettori Mp3, cd audio e pc desktop + Head Mounted Display. Il contributo pratico dell’elaborato si articola in tre studi, una ricerca di base e due applicate, all’interno dei quali ai nuovi media viene attribuito un ruolo fondamentale per la gestione di emozioni negative e l’incremento di stati di benessere in diversi contesti quotidiani: la gestione dell’ansia da esame universitario e la gestione dello stress da lavoro in un campione di insegnanti. I risultati ottenuti a seguito delle ricerche effettuate suggeriscono che le nuove tecnologie di comunicazione possono essere utilizzate come efficaci strumenti di induzione e gestione degli stati emotivi. I nuovi media, telefoni cellulari o lettori Mp3, di forte uso comune e caratterizzati da un’elevata portabilità, vengono investiti di un nuovo ruolo nel panorama di ricerca della Psicologia Positiva. La possibilità di utilizzare le nuove tecnologie per incrementare il proprio stato di benessere e migliorare la qualità della vita, indica l’emergere di una nuova area di ricerca: la “Tecnologia Positiva”. / This thesis analyzed the complex relation between the emotion induction process and the new technologies. Specifically the work investigated the effectiveness of audio and video content in the emotion induction process by using different media (mobile phone, dvd, mp3 player, audio cd and pc desktop + Head Mounted Display). The practical contribution is divided in three studies, one basic and two apply investigations, considering the new media as tools able to manage negative emotions and to induce a deep sense of wellness in two different settings: university exam anxiety and work related stress in a teachers sample. Results suggest the effectiveness of the new communication technologies to induce and manage different emotional states. New media, Mobile phone and Mp3 player, characterized by high portability, gained a new role in the field of Positive Psychology research. The possibility of using new technologies to improve wellness and the quality of life of users suggests the emergence of a new area: Positive Technology.
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IL RUOLO DELLE TECNOLOGIE MOBILI NEL PROCESSO DI COSTRUZIONE DI UN CONTESTO INTERSOGGETTIVO NEI PICCOLI GRUPPI. DUE STUDI SUL CAMPO / The role of mobile technologies in the construction of an intersubjective context within small groups. Two field studies

STRADA, CRISTINA 17 March 2014 (has links)
Il presente lavoro, articolato in due studi etnografici, intende contribuire allo sviluppo del Modello dell’Intersoggettività Enunciativa, considerando aspetti fino a questo momento esclusi dallo stesso. L’aspetto caratterizzante degli studi riguarda l’utilizzo di videoregistrazioni delle osservazioni etnografiche, utilizzate con obiettivi diversi. Nel primo caso sono prodotte in ottica di Etnografia Focalizzata, come supporto all’osservazione, mentre nel secondo sono utilizzate per effettuare ulteriori analisi a partire da quanto emerso dalla prima fase qualitativa. Il primo è stato uno studio di etnografia focalizzata su un progetto pilota di educazione digitale per users non nativi digitali, all’interno del quale si è riscontrato come il device risulti di ostacolo alla collaborazione tra gli individui, in quanto essi non possiedono le conoscenze e competenze necessarie a favorirla. Diversamente, nel secondo studio è stato utilizzata la Social Network Analysis, con l’obiettivo di comprendere le modalità di interazione costituite all’interno di gruppi di studenti che lavorano in presenza, ai fini di un obiettivo comune, con il supporto di device mobili. Dai risultati emerge come il dispositivo mobile funzioni ai fini della costruzione del mondo intersoggettivo condiviso solo se trasparente, evidenziando la necessità di considerare imprescindibile l’uso quotidiano e trasparente di tali tecnologie per tutte le fasce di popolazione. / This work, organized into two ethnographical studies, aims at contributing to the development of the Utterance Intersubjectivity model considering aspects not yet included in such model. The performed studies entail the use of videorecordings of ethnographic observations in multiple settings. In the first case, they are produced with a Focused Ethnography purpose in support to the observation, in the second case they are used after a preliminary qualitative step to perform an additional set of analyses. The first study is a focused ethnography on a pilot project considering digital training for non digital-native users. The main outcome is the insight that the device results to be an impairment to the individuals collaboration, since they do not possess the required minimum level of knowledge and competence. In the second study a Social Network Analysis approach is used, with the objective to understand the interaction modalities that emerge within groups of co-located students working towards a common objective with the support of mobile devices. Comparing the results of the studies emerges that mobile devices are effective in the construction of the shared intersubjective world only if they are transparent to the users, highlighting the need to promote and reinforce the everyday use of such technologies.
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Saggi empirici sui temi di innovazione, diffusione e adozione di technologie energetiche / Empirical Essays on Innovation, Diffusion and Adoption of Energy Technologies

VERDOLINI, ELENA 23 March 2011 (has links)
Questa tesi e’ composta da cinque articoli sui temi dell’innovazione, diffusione e adozione di tecnologie energetiche efficienti. Il primo capitolo presenta una rassegna della letteratura empirica sulle dinamiche del cambiamento tecnologico in campo ambientale. Il secondo capitolo studia le piu’ importanti determinanti del flusso di conoscenza. Il terzo capitolo identifica le maggiori determinanti di domanda e offerta dell’innovazione, con particolare attenzione al ruolo della conoscenza internazionale. I risultati presentati mostrano come gli spillover di conoscenza favoriscano ulteriori innovazioni. I capitoli quarto e quinto studiano il settore di produzione dell’energia elettrica. Il capitolo quarto presenta un database di brevetti in technologie energetiche efficienti. Il capitolo quinto studia le determinanti dell’efficienza energetica nella produzione di energia elettrica da fonti fossili, con particolare attenzione al ruolo della tecnologia. / This dissertation is a collection of essays on innovation, diffusion and adoption of energy technologies. Chapter 1 presents a state-of-the art review of empirical contributions on TC dynamics as applied to eco-innovation. Chapter 2 explores the main determinants of knowledge flows and how they favor or hinder the flow of knowledge across border. Both geographical and technological distance hinder the flow of eco-knowledge. Chapter 3 identifies the main demand and supply-side determinants of innovation, with particular attention to the role of foreign knowledge. I point to the importance of knowledge spillovers in fostering further eco-innovation, especially in countries with medium to low innovative abilities. Chapters 4 and 5 focus on TC in the electricity sector, a main contributor to GHG emissions. In Chapter 4 presents the data selection process used to identify patents in efficient fossil electricity technologies and provides a worldwide analysis of innovation trends in these technologies. Chapter 5 studies the evolution of energy efficiency in fossil-fuel based electricity production, devoting particular attention to the contribution of knowledge to production efficiency.
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prodotti da forno innovativi / INNOVATIVE BAKERY PRODUCTS / innovative bakery products

GRUPPI, ALICE 17 April 2020 (has links)
L'obiettivo principale di questo progetto è quello di trovare diverse soluzioni per migliorare le caratteristiche tecnologiche, sensoriali, di sostenibilità e nutrizionali dei prodotti da forno. Come campione sono stati scelti i biscotti perché ampiamente consumati e rappresentano una buona fonte energetica, nonostante l'elevato contenuto di zuccheri e grassi. Sono state studiate diverse strategie. 1. Produzione di una farina funzionale grazie al condizionamento enzimatico del grano per ottenere una farina intera con una migliore qualità tecnologica e un migliore profilo nutrizionale. 3. Sostituzione dell'olio di palma con un ingrediente grasso più sostenibile e più sano, come l'olio extravergine di oliva, l'olio di vinaccioli, rispetto all'olio di girasole, ampiamente utilizzato. 3. Arricchimento con diversi ingredienti funzionali: a. proteine del siero di latte: l'idrolisi enzimatica è stata studiata come strategia per ottenere ingredienti proteici adatti a produrre biscotti; b. fibre: diverse fibre, principalmente derivate da sottoprodotti, sono state testate per valutare il loro potenziale ruolo come ingredienti funzionali per migliorare la consistenza e la stabilità ossidativa dei biscotti; c. estratto di buccia d'uva di scarto: la tecnologia di stampa 3D è stata utilizzata per ridurre l'effetto termico del processo di cottura sull'attività antiossidante di un estratto incapsulato aggiunto ai biscotti. / The main objective of this Ph.D. project was to find different solutions to improve the technological, sensorial, sustainability and nutritional characteristics of bakery products. Biscuits were used because of their characteristics: they are widely consumed and they are a good energy source, despite the high content in sugars and fats. Different strategies were investigated. 1. Production of a functional flour thanks to enzymatic conditioning of the wheat to obtain a whole flour with both better technological quality and improved nutritional profile for dietetic fibre composition and antioxidant compounds. 2. Substitution of palm oil with a more sustainable and healthier fat ingredient, such as extra virgin oil, grape seeds oil, in comparison with the widely used, sunflower oil. 3. Enrichment with different functional ingredients: a. whey proteins: enzymatic hydrolysis was investigated as a strategy to get protein ingredients suitable to produce acceptable high proteins biscuits; b. fibers: different fibres, mainly derived from by-products, were tested to evaluate their potential role as functional ingredients to improve texture and oxidative stability of biscuits; c. waste grape skins extract: 3D-printing technology was used to minimize the degradation effect of the baking process on antioxidant activity of an encapsulated grape-skin extract added to biscuits.
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Co-sintering of a metal injection overmolded bi-metallic part

Cazzolli, Marco January 2015 (has links)
A metal injected component was produced by overmolding technique. To reach a good result differebnt powder matching were studied. The final mechanical properties and corrosion resistance of the interface microstructure were investigated.
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PSICOLOGIA DELLA PERCEZIONE ED ESTETICA DEL MOVIMENTO IN FRANCIA (1875-1905). UN'ARCHEOLOGIA DELL'ESPERIENZA CINEMATOGRAFICA / Psychology of perception and aesthetics of movement in France (1875-1905). An archaeology of cinematic experience

GROSSI, GIANCARLO MARIA 08 March 2016 (has links)
In Francia, tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, sorge una nuova forma esperienziale, quella del cinema. Nello stesso contesto, il movimento corporeo diventa oggetto di studio da parte di una serie di discipline, in particolar modo l’estetica e la psicofisiologia, che si ridefiniscono reciprocamente in un costante dialogo con le nuove tecnologie visive. Esiste una relazione tra questi due eventi? Il presente lavoro mira a costruire un’archeologia dell’esperienza cinematografica attraverso l’analisi dei testi di estetica sperimentale, psicologia della percezione e neurologia che emergono nell’orizzonte culturale francese tra il 1875 e il 1905. Il primo capitolo si concentra sulle teorie estetiche di Guyau, Séailles e Souriau, in cui la bellezza del movimento è concettualizzata seguendo un processo di progressiva meccanizzazione del corpo. Nel secondo capitolo viene analizzato il dibattito psicologico interno alla «Revue Philosophique» (1876), dove il corpo diviene medium capace di rendere visibile e registrabile il mondo soggettivo. Infine, nel terzo capitolo vengono studiate le ricerche estetiche e iconografiche che hanno luogo presso la clinica della Salpêtrière diretta da Charcot, pubblicate nella «Nouvelle Iconographie» (1888). Da queste, nasce una nuova morfologia del corpo in movimento, sostenuta dal progresso dei metodi grafici fino all’avvento del cinema. / In France, between the late nineteenth and the early twentieth century, a new experience rises, that of cinema. In the same context, the bodily movement becomes the object of study of a huge range of disciplines, especially aesthetics and psychophysiology, which redefine each other in a constant dialogue with new visual technologies. Is there a relationship between these two events? This work aims to build an archaeology of the cinematic experience through the analysis of texts of experimental aesthetics, psychology of perception and neurology that emerge in the French cultural context between 1875 and 1905. The first chapter focuses on the aesthetic theories of Guyau, Séailles and Souriau, where the beauty of movement is conceptualized following a process of gradual mechanization of the body. The second chapter analyzes the psychological debate inside the «Revue Philosophique» (1876), where the body becomes a medium capable of making the subjective world visible and adjustable. Finally, in the third chapter we investigate the aesthetic and iconographic researches that took place in Charcot’s clinic at the Salpêtrière, published in the «Nouvelle Iconographie» (1888). From these arises a new morphology of the body in motion, supported by the progress of graphical methods until the advent of cinema.
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Studio del profilo polifenolico ed aromatico di vini rossi da vitigni di antica coltivazione della Valle d'Aosta / Study on Red Wine Polyphenolic and Aromatic Profile of Ancient Grapes in Aosta Valley

DOMENEGHETTI, DANIELE 23 February 2007 (has links)
La Valle d'Aosta, pur non avendo grandi superfici destinate alla viticoltura, è caratterizzata dalla presenza di un ricco patrimonio ampelografico di cui fanno parte dodici varietà autoctone a bacca rossa: Bonda, Cornalin, Crovassa, Fumin, Mayolet, Ner d'Ala, Petit rouge, Premetta, Roussin, Roussin de Morgex, Vien de Nus e Vuillermin. Malgrado i numerosi vitigni menzionati, nella produzione dei vini a D.O.C troviamo in prevalenza il Petit rouge e poche altre varietà che, nell'insieme, rappresentano circa il 34% della produzione totale. Al fine di implementare la presenza di prodotti tipici che esprimano i caratteri distintivi della zona di provenienza sono state approfondite le conoscenze dei vitigni autoctoni per evidenziarne le attitudini e le potenzialità per la produzione di vini rossi di qualità. Allo stesso scopo sono stati valutati gli effetti dell'applicazione di alcune tecniche di vinificazione alternative sull'espressione dei caratteri qualitativi del Petit rouge, le cui uve sono da tempo vinificate in purezza o in assemblaggi nella produzione di vini a D.O.C. / Aosta Valley has a little viticulture surface and it is characterised by a rich ampelographic collection including the following twelve red grape autochthonous varieties: Bonda, Cornalin, Crovassa, Fumin, Mayolet, Ner d'Ala, Petit rouge, Premetta, Roussin, Roussin de Morgex, Vien de Nus e Vuillermin. Only the 34% of the D.O.C. wine production is represented by some of the above mentioned cultivars, in particular the Petit Rouge, despite of the huge number of cultivars. The Petit rouge is used in purity or in miscellaneous in the D.O.C. wine production. In order to implement the presence of typical products, this study was carried out to evaluate the aptitude of Aosta Valley ancient grapes to produce quality red wines. Moreover to improve quality of the most diffused Aosta Valley red wine the effects of some alternative winemaking were evaluated on the Petit rouge characters.
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COMUNITA' DI PRATICA PROFESSIONALI E NUOVE TECNOLOGIE: UN APPROCCIO PSICOSOCIALE ALLO STUDIO DEI PROCESSI DI COSTRUZIONE DELL'INTERSOGGETTIVITA'

DE MICHELI, CATERINA 08 March 2010 (has links)
Sulla base della teoria delle Comunità di Pratica e dell'Azione Situata, la ricerca si propone come scopo generale lo studio delle dinamiche interattive, relazionali e comunicative legate all’introduzione di una Cartella clinica medico-infermieristica informatizzata da parte di Comunità di Pratica professionali, composte da medici ed infermieri. Il primo obiettivo è quello di studiare in un’ottica psicosociale la creazione (primo studio) e il funzionamento (secondo studio) di Comunità di Pratica professionali nate intorno alle Nuove Tecnologie, tenendo conto anche se e in quale misura una comunità che segue un nuovo paradigma di interazione sociale possa essere considerata una vera e propria Comunità di Pratica. Il secondo obiettivo è quello di affinare una metodologia di indagine psicosociale in riferimento alle dinamiche che si concretizzano all’interno delle Comunità di Pratica, senza dimenticare la dimensione dell’Identità/Soggettività. I risultati, in un'ottica esplicativa di comprensione delle dinamiche sottostanti all’essere parte di una Comunità di Pratica o all’iniziare a farne parte, hanno restituito interessanti risvolti dal punto di vista interpersonale e organizzativo, con particolare riferimento alla costituzione e allo sviluppo delle due Comunità di Pratica e agli aspetti comunicativi e identitari della relazione medico-infermiere. Il terzo e ultimo obiettivo è provare a rispondere al quesito: per le Comunità di Pratica è possibile parlare di ‘Soggettività di pratica’? Per fare questo, una riflessione teorica conclusiva si propone di collegare il costrutto di Comunità di Pratica ai recenti sviluppi teorici sulla Soggettività. / According to the Community of Practice and the Situated Action Theories, the general aim of the research is the evaluation of the interactive, relational and communicative dimensions of the introduction and use of an interactive clinical-nursing record by medical professionals (doctors and nurses) Communities of Practice. In particular, the two studies investigate, from a psychosocial perspective, the emergence (first study) and the process (second study) of Communities related to the New Technologies, estimating if this kind of communities can be properly considered as Communities of Practice, referring also to the Identity/Subjectivity dimension. The results offers interesting practical implications -from the interpersonal and organizational point of view- on communication and identity aspects of the relationship among colleagues and between doctors and nurses. The last objective is then to try to answer to the question if it’s possible to assume a “subjectivity of practice”: a conclusive theoretical proposal aims to rely the Community of practice theory to the recent progress in Subjectivity concept.

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