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La dimensione temporale nell'opera "Se questo é un uomo" di Primo Levi

Granello, Daniel January 2008 (has links)
No description available.
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La lingua in Primo Levi /

Thorne, Alison, 1978- January 2003 (has links)
This thesis discusses the role of language in Primo Levi's Se questo e un uomo and La tregua. On the basis of Levi's conviction that language and communication are an essential part of civilized human existence, such critics as Brian Cliff, Patricia Sayre and Linnea Vacca have focused on the role of language in the destruction of the human being in concentration camps, while Valerio Ferme and Fabio Girelli-Carasi have also underlined the power of language to regenerate a sense of humanity in Auschwitz and after. This paper attempts to integrate these two approaches to the early work of Primo Levi, and illustrates the process of linguistic destruction in Auschwitz on the one hand, and the subsequent rebirth of communication both within Auschwitz and on Levi's long journey home, on the other. Levi's attention to language and communication provides a focus which separates his work from that of other witnesses and provides a unique vantage point from which to view his Auschwitz experience.
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La lingua in Primo Levi /

Thorne, Alison, 1978- January 2003 (has links)
No description available.
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RISORSE DI COPING AMBIENTALE SUL TRASPORTO PUBBLICO: UNA INDAGINE DEI MODERATORI AMBIENTALI DELL'ESPERIENZA DI AFFOLLAMENTO / ENVIRONMENTAL COPING RESOURCES ON PUBLIC TRANSPORTATION: TRACKING THE PHYSICAL BUFFERS OF CROWDING EXPERIENCE / ENVIRONMENTAL COPING RESOURCES ON PUBLIC TRANSPORTATION: TRACKING THE PHYSICAL BUFFERS OF CROWDING EXPERIENCE

LOMBARDI, DEBORA BENEDETTA 05 July 2017 (has links)
La presente ricerca è stata condotta per identificare le proprietà ambientali del veicolo pubblico che detengono il maggiore peso psicologico nel ridurre la percezione di affollamento, e quantificarne l'impatto sul benessere psicologico e sulla salute. L’affollamento rientra tra le esperienze negative più comuni associate all’utilizzo del trasporto pubblico. Ad oggi, accademici e policy makers concordano sull’importanza di ridurre l’esperienza di affollamento e le sue conseguenze, per migliorare l’esperienza di viaggio, e rendere il mezzo pubblico una soluzione di trasporto più sostenibile. La letteratura scientifica documenta il ruolo pervasivo giocato da alcune proprietà dell’ambiente fisico nel migliorare il funzionamento umano, ridurre la percezione di affollamento, e le sue conseguenze sulla salute e sul benessere psicologico: avere un livello di demarcazione dello spazio personale adeguato alle proprie esigenze, godere dell’accesso al contesto esterno, ed avere accesso ad uno scenario esterno con potenzialità rigenerative hanno dimostrato il peso più significativo. Nonostante ciò, è stato rivolto scarso interesse scientifico all’indagine delle strategie ambientali per ridurre l’affollamento nel contesto del trasporto pubblico. Sulla base di queste premesse, sono stati condotti tre studi sperimentali rivolti a: a) confermare il peso psicologico delle tre proprietà fisiche del veicolo pubblico considerate sulla percezione di affollamento e sul benessere psicologico; b) identificare i processi psicologici che spiegano l’impatto di ciascuna proprietà ambientale sulla percezione di affollamento; c) quantificare l’impatto delle condizioni ambientali più positive sul funzionamento umano durante brevi episodi di affollamento; d) verificare la validità di metodologie e tecnologie di simulazione per lo studio di condizioni sociali particolari, come l’affollamento. I risultati forniscono indicazioni interessanti per migliorare la progettazione di veicoli di trasporto pubblico, e per approfondire la conoscenza scientifica riguardante la congruenza uomo-ambiente in ambienti con specifiche funzioni: a) è confermato l’impatto protettivo delle tre proprietà fisiche considerate: avere a disposizione caratteristiche fisiche congruenti con il bisogno di coping per l’affollamento ha effetti concorrenti e conseguenti ad esperienze acute di densità sociale, anche brevi; b) emerge un effetto interattivo tra ambiente interno ed ambiente esterno al veicolo, che suggerisce di considerare le qualità fisiche dell’ambiente esterno per la progettazione di nuovi veicoli; c) nonostante alcune limitazioni emerse, le metodologie di simulazione impiegate in questa ricerca si sono rivelate un valido approccio per indagare l’impatto dell’ambiente fisico sul funzionamento psicologico in situazioni sociali particolari. / The present research was designed to identify the physical components of the public transport vehicle that help the most to reduce the perception of crowding, as well as to quantify their beneficial impact on human functioning. Crowding is among the primary determinants of adverse experiences on public transportation, thus, reducing its undesirable effects is a priority in both academic and practitioners’ agenda. The ubiquitous direct and indirect impact of the physical environment on human functioning, regarding affecting social perceptions, well-being and health are well documented. Among others, having a well-arranged demarcation of one’s personal space, and having access to the outdoor surrounding, especially when it has high regenerative potential, seem to have a primary importance. Nonetheless, no similar study has been conducted in the public transportation setting, so far. Accordingly, three experimental studies were carried out in order to: a) confirm the role of the three physical components herein examined in reducing the perception of crowding on public transportation; b) identify the psychological processes that explain the impact of each physical element on the perception of crowding; c) quantify the effect of the best environmental conditions on both health and well-being during short-term experience of crowding; d) verify the reliability of the methodological approach applied in these studies (i.e., well-controlled settings, simulator technologies) to investigate special social conditions, such as a social density situation. The results provided interesting suggestions to both advice practitioners in designing better public transportation services, and to deepen the scientific understanding of the person-environment fit in settings with specific functions: a) the beneficial impact of the three physical components examined on public transportation crowding was confirmed. Well-designed setting layout significantly buffers the aversive consequences of commuting crowding, even after short-term crowding experiences; b) A compensatory impact between the indoor and the outdoor physical attribute of the vehicle emerged, which leads to rethinking the spatial organization of public-transportation vehicle; c) despite the challenges associated with simulator technologies, the methodological approach applied in this research revealed to be a reliable contribution to the scientific investigation of the person-environment interaction during social interactions.
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LA "NORMATIVIZZAZIONE" DEL DOLO : PROFILI DELL'"ACCERTAMENTO" E RIFLESSI DOGMATICI / The “normativity” of intention. Evidential and dogmatic issues.

ASTORINA, PIERPAOLO 27 February 2012 (has links)
A partire dall’analisi di diverse sentenze particolarmente significative per l’accertamento del dolo, la tesi prende in considerazione i diversi orientamenti filosofici sul metodo scientifico nella spiegazione e comprensione dell’azione intenzionale. Prendendo posizione per l’autonomia del metodo scientifico nelle scienze umane, la tesi cerca di delineare una metodologia per l’accertamento del dolo che sia, al tempo stesso, rispettosa del principio di determinatezza nel diritto penale e della necessaria individualizzazione nell’accertamento dell’elemento soggettivo. L’analisi è condotta studiando le principali posizioni della dottrina italiana e tedesca sul tema, nonché attraverso un’indagine comparatistica sugli states of mind costitutivi della mens rea nel diritto inglese. Su queste basi e prendendo spunto dai casi giurisprudenziali trattati, la tesi propone un metodo di accertamento che utilizzi come base di comprensione la situazione vissuta dal soggetto concreto e, attraverso di essa, interpreti la condotta secondo i significati sociali pertinenti. Il lavoro si concentra, inoltre, sul tema dell’oltre ogni ragionevole dubbio, cercando di precisarne il significato nell’ambito del dolo, e sulla configurazione dogmatica del dolo, illustrando i riflessi dell’accertamento sulla sistematica del reato. In conclusione, la tesi cerca di esplorare la possibilità di riformare il codice penale inserendo una regola che renda maggiormente stringente e controllabile l’accertamento del dolo. / Starting from the analysis of several sentences that are particularly significant in terms of the assessment of intention, the thesis considers the different philosophical attitudes on the scientific method for the explanation and comprehension of wilful action. With due regard to the difference in the scientific method in human sciences compared to natural sciences, the thesis tries to outline a method for the assessment of intention that is in compliance both with the principle of empirical verifiability in criminal law and with the required individualisation in the assessment of the subjective element. The research was carried out analysing the main positions of Italian and German law on the issue, and through a comparative investigation over the states of mind that represent the mens rea in English law. On these grounds, and drawing inspiration from the legal cases analysed, the thesis suggests an assessment method that uses the situation experienced by the concrete subject as grounds for comprehension, and through this situation, interprets the conduct in accordance with pertaining social meanings. The work also focuses on the issue of beyond any reasonable doubt, trying to specify the meaning within the scope of intention; and on the dogmatic structure of intention, explaining the effects of assessment on the theory of crime. In conclusion, the thesis attempts to explore the possibility of reforming the criminal code by introducing a rule making the assessment of intention more strict and easy to control.
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Le nuove sfide all'educazione nella realtà dell'Unione Europea / The New Challenges to Education in European Union Reality

CAPUZZI, MONICA 02 April 2007 (has links)
La tesi analizza e riflette, criticamente e metodicamente, sulla base di precisi contenuti bibliografici, in merito a quanto l'Unione Europea ha proposto, e continua a prospettare, per ciascuno dei propri cittadini nel complesso settore formativo, educativo e didattico. La matrice della riflessione, e della conseguente azione, è data dal celeberrimo Vertice di Lisbona del marzo del 2000, in cui ciascuno degli Stati membri si impegnò affinché l'Unione Europea potesse diventare, nell'intervallo di tempo intercorrente fra il 2000 ed il 2010, "l'economia della conoscenza più forte e competitiva nel mondo". La sottolineatura relativa all'incremento del "capitale umano" e del "capitale sociale" ritorna con insistente frequenza nella maggior parte dei documenti relativi al patto formativo complessivo nella Comunità Europea. Ciò dà adito ad un corollario di riflessioni che vertono di volta in volta sull'introduzione sempre più massiccia delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione; sulla conoscenza di almeno due lingue straniere; sul collegamento sinergico fra il mondo del lavoro ed il mondo della formazione; sull'educazione lungo l'intero corso della vita; sul monitoraggio continuo della qualità dell'istruzione; sulla riforma dei curricola; sulla costruzione delle competenze, per fare solo pochi esempi. I valori che, conseguentemente, non solo in campo formativo ma anche in campo lavorativo, appaiono fondamentali, sono legati alla competitività, alla flessibilità, al cambiamento, all'adattabilità, all'apprezzamento delle eccellenze, all'innovazione ed all'imprenditorialità, considerate indispensabili in un contesto caratterizzato dalla globalizzazione. / The present degree thesis analyses and thinks over, critically and methodically, on the bases of careful bibliographical contents, the proposals that European Union has made, and is still making, for everyone of its citizens in the complicated field of formation, education and didactics. The matrix of reflection, and of the following action, has been realized by the famous Meeting of Lisbon in March 2000, during that every one of the member States committed themselves in order that European Union became, in the period between 2000 and 2010, the strongest and the most competitive economy of knowledge in the world". The underlining concerning the increase of "human capital" and of "social capital" comes back with insistent frequency in the most of documents about the overall formative agreement in European Community. It brings to a corollary of reflections in the direction, time after time, of an ever more massive introduction of Technology of Information and Communication; of the knowledge of two languages at least, of the synergistic connection between the world of work and the world of formation; of the education along the whole course of life; of the continuous monitoring of education quality; of the reformation of curricula; of the skills construction, just to bring few examples. The values that, consequently, not only in the formation field but also in the work field, seem to be essential, are connected with competitiveness, flexibility, change, adaptability, appreciation of excellence, innovation and entrepreneurship, esteemed necessary in a context characterized by globalization.
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'MATERIALITY AND THE CONSTRUCTION OF INTERSUBJECTIVITY. HUMAN-ROBOT INTERACTION IN TYPICAL DEVELOPMENT AND THE USE OF THE OBJECTS IN ASD CHILDREN'

MANZI, FEDERICO 04 December 2018 (has links)
Gli obiettivi della presente tesi sono di analizzare, nei bambini con sviluppo tipico e atipico, la costruzione dell'intersoggettività attraverso l'uso di oggetti nello sviluppo atipico (ASD) e attraverso l'interazione con un robot umanoide nello sviluppo tipico. Per quanto riguarda i robot umanoidi, il problema è osservare la possibile attribuzione di caratteristiche simili all'uomo a un robot che possa rendere l'interazione uomo-robot simile all'interazione uomo-uomo che è una classica interazione intersoggettiva per la presenza di due soggetti umani. Questo scopo viene indagato considerando due quadri teorici: 1) la Teoria della Mente che spiegano la costruzione dell'intersoggettività attraverso l'attribuzione di stati mentali ad altri; 2) Prospettiva socio-materiale che postula che in molti casi la costruzione dell'intersoggettività sia mediata dagli oggetti. Quindi, la domanda che sorge in questa dissertazione sui robot umanoidi è: cosa succede quando l'oggetto mediatore (il robot) è anche il partner interattivo. Per raggiungere questo scopo, la presente tesi investiga due temi principali: 1) i modelli di interazione con e l'attribuzione di una mente a un robot da parte di bambini con sviluppo tipico; 2) i modelli di interazione nello sviluppo atipico - bambini autistici - in un'interazione bambino-adulto mediata da oggetti. Il primo tema viene analizzato in una prospettiva teorica e un approccio metodologico innovativi, che porta a una comprensione dell'interazione bambino-robot. La prospettiva teorica collega il ruolo della Teoria della Mente alll'HRI; l'approccio metodologico osserva le strategie decisionali dei bambini nell'HRI, confrontando questi modelli comportamentali quando i bambini interagiscono con un essere umano e con un robot. Il secondo tema della tesi riguarda il ruolo dell'oggetto come mediatore della relazione tra bambini autistici e adulti. Questo viene studiato attraverso la prospettiva socio-materiale che suggerisce che le caratteristiche materiali degli oggetti e le loro qualità sociali intrinseche siano strettamente connesse. / The aims of the present dissertation are to analyse, in children with typical and atypical development, the construction of the intersubjectivity through the use of objects in atypical development (ASD) and through the interaction with a humanoid robot in typical development. About the humanoid robots, the issue is to observe the possible attribution of human-like features to a robot that can make the human-robot interaction similar to the human-human interaction that is a classic intersubjective interaction because of the presence of two human subjects. This purpose is investigated considering two theoretical frameworks: 1) Theory of Mind that explain the construction of the intersubjectivity through the attribution of mental states to others; 2) Socio-material perspective which postulates that the construction of the intersubjectivity is mediated by objects in many cases. Thus, the question arises in this dissertation about the humanoid robot is: what happen when the mediator object (the robot) is also the interactive partner. To achieve this purposes, the present thesis studies two main topics: 1) the interactional patterns with and the attribution of a mind to a robot by typically developing children; 2) the interactional patterns in atypical development - autistic children - in a child-adult interaction mediated by objects. The first topic is analysed in an innovative theoretical perspective and a through novel methodological approach, leading to an innovative understanding of the child-robot interaction. The theoretical perspective connects the role of Theory of Mind in HRI; the methodological approach observes children’s decision-making strategies in the HRI, comparing these behavioural patterns when children interact with a human and with a robot. The second issue of the thesis is about the role of the object as mediator of the relationship between autistic children and adults. This is studied through the Socio- material perspective that hypothesised that material features of the objects and their intrinsic social qualities are strictly connected.

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