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L'INSEGNAMENTO DELL'ITALIANO A CANTANTI D'OPERA INTERNAZIONALI / Teaching Italian to international opera singersBIANCHI KORNER, ALESSANDRA 23 March 2015 (has links)
L’elaborato indaga le modalità di insegnamento della lingua e della dizione italiana ai cantanti d’opera internazionali. Dopo una breve cronistoria dell’opera lirica, si analizza la figura del librettista e in particolare di Lorenzo Da Ponte, insegnante ante litteram della lingua e della cultura italiana. Segue una disamina dei corsi di canto degli albori, dalla quale emerge quanto il problema di una corretta pronuncia fosse cruciale nell’educazione dei cantanti già nel Settecento.
Si indagano le metodologie di insegnamento della fonetica e della prosodia nella storia della glottodidattica, i fattori biologici e psico-sociali determinanti nell’apprendimento di una L2/LS e le principali difficoltà linguistiche incontrate dai discenti stranieri che si accingono ad apprendere la lingua italiana.
Si presentano i dati di una ricerca condotta su dieci istituzioni musicali tra i quali il Conservatorio di Milano, la Juilliard School of Music di New York e la Washington State University di Seattle. Si analizzano le metodologie di insegnamento e i manuali adottati e si espongono i dati emersi da un questionario rivolto ai docenti e ai discenti delle suddette scuole.
Si procede esponendo un sillabo ideato per i cantanti che permetta uno studio più proficuo della lingua e della dizione italiana. / The research investigates the teaching procedures of Italian language and diction to international opera singers. After a brief digression on the lyric opera, we analyze the figure of librettista and in particular of Lorenzo Da Ponte, a forerunner of the Italian language and culture teaching. An examination of the first singing courses shows how teaching a impeccable pronunciation was already crucial in the XVIII century. The phonetics and prosody teaching procedures in the history of glottodidactics are then examined, as well as the biological and psycho-social factors critical while learning a foreign language and the main linguistic difficulties faced by foreign students approaching the Italian language.
We present the data of a survey conducted on ten musical institutions like the Milan Conservatory, the Julliard School of Music of New York and the Washington State University of Seattle. We analyze the teaching procedures and the textbooks adopted and the results of a questionnaire addressed to the teachers and students of these schools. Finally we display a syllabus for international opera singers to profitably approach the Italian language.
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Supplémentation en colza ou en lin de rations à base d'herbe chez la vache laitière durant deux lactations consécutives : effets sur les performances zootechniques et la composition fine en acides gras du laitLerch, Sylvain 12 April 2012 (has links) (PDF)
L'apport de graines oléagineuses dans la ration de la vache laitière pendant 1 à 3 mois pourrait améliorer la qualité nutritionnelle du lait, mais également pénaliser dans certains cas les performances zootechniques. Peu de données sont disponibles sur les effets de ces stratégies alimentaires sur de plus longues périodes. L'objectif de cette thèse est de quantifier au cours de 2 lactations consécutives, les effets de supplémentations en lin ou en trois différentes formes de colza de rations à base d'herbe conservée en hiver et pâturée en été sur les performances zootechniques de la vache laitière et la composition fine en acides gras du lait. Les effets des suppléments étudiés persistent au sein de chaque période (hiver et été) et sont répétables d'un été à l'autre. Ils sont par ailleurs similaires à ceux observés lors d'études de durée plus courte (1 à 3 mois). Ces stratégies ne permettent pas d'améliorer les performances zootechniques et diminuent parfois le taux protéique du lait, notamment en hiver. Toutefois, elles réduisent les teneurs du lait en acides gras saturés au profit de l'acide oléique et, dans le cas du lin de l'acide α-linolénique. Ces modifications peuvent être considérées comme une amélioration de la qualité nutritionnelle du lait. Cependant, le lin extrudé et le tourteau de colza gras augmentent les acides gras trans et les suppléments diminuent souvent l'acide ruménique du lait au pâturage. La distribution des isomères des acides gras insaturés cis et trans du lait dépend du type de graine et du niveau d'amidon de la ration, mais pas de la forme d'apport du colza, qui influence toutefois l'amplitude des effets observés. Par ailleurs, l'analyse détaillée du profil en acides gras du lait a permis de mieux comprendre le métabolisme des acides linoléiques et linoléniques conjugués, en lien avec la lipogenèse mammaire.
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La perifrasi tra retorica e stilistica: l'esempio di Charles Baudelaire / LA PÉRIPHRASE ENTRE RHÉTORIQUE ET STYLISTIQUE: L'EXEMPLE DE CHARLES BAUDELAIRE / The periphrasis between rhetoric and stylistics: the example of Charles BaudelaireLOCATELLI, FEDERICA 09 February 2012 (has links)
La presente tesi si pone l'obiettivo di analizzare la figura retorica della perifrasi nel tentativo di offrirne una definizione teorica esaustiva, a partire dal valore che le è conferito nella poetica di Charles Baudelaire. Dopo aver tracciato, da un punto di vista storico, la riflessione linguistica elaborata dal fondatore del Simbolismo francese, ci proponiamo di illustrare le ragioni che giustificano la ricorrenza della figura stilistica nella gamma delle esigenze espressive del movimento letterario della fin de siècle. Successivamente, interrogando la struttura linguistica e retorica di alcuni componimenti delle Fleurs du Mal, cercheremo di dimostrare come la perifrasi divenga, nello stile di Charles Baudelaire, lo strumento appropriato all'espressione dell'oggetto della Poesia, una materia invisibile e "inconnue", come la definisce il poeta, che l'artista deve plasmare al fine di conferirle una forma adeguata e intellegibile. Sulla base di tali presupposti, svilupperemo un discorso critico e ermeneutico sull'attività poetica baudelairiana, provando a delinearne la finalità ultima: la volontà di nominare ("perifrasticamente") l'Inconnu o l'Infini. Il linguaggio delle Fleurs du Mal sembrerebbe tradurre la mira artistica di rivelare l'Assoluto che si nasconde nell'apparenza transitoria della realtà e di restituirlo in una forma eterna: il testo poetico.
Giungeremo pertanto a dimostrare come le strategie retoriche, le scoperte stilistiche e le scelte linguistiche esibite da Charles Baudelaire inaugurino la via intrapresa dalla poesia moderna, ossia la ricerca di una scrittura ermetica, la forma adeguata al contenuto trascendente dell'arte. / This thesis analyses the periphrastic figure and aims to provide a theoretical definition of the trope based on its usage in the poetics of Charles Baudelaire. Through a historical restitution of the linguistic reflections expounded by the founder of French symbolism, the aim is to identify reasons behind the recurrence of this stylistic figure within the particular symbolic economy of the French fin de siècle literary movement. By exploring the linguistic and rhetorical structure of certain poems within the Fleurs du mal, I will identify ways in which the trope becomes both an appropriate tool for expressing the poetic object, and an invisible and “unknown” element, as Baudelaire puts it, to which the poet must give an appropriate and intelligible form. From there, I aim to outline the objectives of Baudelairian poetry, in other words, to identify (“periphrastically”) the “unknown,” and to reveal how Baudelaire’s language conveys his artistic desire both to reveal the hidden Absolute that lies beneath reality and to render it in an eternal form: the poem. Baudelaire’s rhetorical devices, stylistic innovations, and linguistic choices seem to establish the route taken by modern poetry, that is, the search for a hermetic mode of writing, or even for the appropriate form its transcendental content might take.
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LA TERMINOLOGIA ITALIANO/FRANCESE DELLE ASSICURAZIONI: STUDI STORICI , PROSPETTIVE APPLICATIVE E TRADUTTOLOGICHEAULITTO, SABRINA 14 February 2011 (has links)
Questo lavoro presenta uno studio comparativo dei principali caratteri della terminologia specialistica delle assicurazioni in lingua italiana e in lingua francese, e si propone di approfondire la conoscenza e la descrizione dell’ambito disciplinare in analisi.
L’uso speciale della lingua presuppone una comunicazione efficace, rapida precisa limitata ad un gruppo di esperti del settore che privilegiano un lessico che veicola informazioni chiare e fruibili anche a livello internazionale.
La terminologia rappresenta, quindi, il sapere enciclopedico di una disciplina specialistica, e offre la possibilità di indagare e esplorare le diverse sfaccettature del settore in esame.
Per il nostro lavoro abbiamo sintetizzando in tre momenti le diverse realtà insite nella pratica assicurativa:
1. la storia del settore e le origini della terminologia assicurativa;
2. la rassegna delle fonti di descrizione della materia assicurativa e l’analisi delle tipologie testuali dominanti;
3. gli studi terminologici applicati alla pratica traduttiva, associata ad una rassegna di fonti di lessicografia specialistica.
Al lavoro, infine, sarà allegato un glossario descrittivo della materia assicurativa, inteso come prodotto terminologico dello studio affrontato, con l’obiettivo di fornire uno strumento di consultazione per il pubblico e per i traduttori. / This work presents a comparative study of the main characters of insurance terminology in Italian and French language. The special purpose of language requires, fast and accurate communication for a limited group of experts who prefers a language that conveys information clear at an international level. The terminology is, therefore, the encyclopaedic knowledge of a specialized discipline, and offers the possibility to investigate and explore the different aspects of the specialized area.
For our work, we have summarized in three different moments the insurance practice:
1. the history and the origins of insurance terminology;
2. description of the sources of insurance matters and analysis of dominant text types;
3. terminology studies applied to translation practice, with a review of sources of specialized lexicography.
Finally, the work will be attached a descriptive glossary of insurance matters, with the aim to give a reference tool for the public and for translators.
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Modeling and solving a distribution network design problem with multiple operational constraints. Application to a case-study in the automotive industry.Kchaou-Boujelben, Mouna 02 December 2013 (has links) (PDF)
A cause de leur aspect strat égique et des divers challenges qu'ils repr ésentent en termes de mod élisation et de r ésolution, les probl èmes de localisation et de conception de r éseaux ont été largement étudi es par les sp écialistes en recherche opérationnelle. Par ailleurs, bien que les études de cas dans ce domaine soient rares dans la litt érature, plusieurs travaux r écents ont int égr é certains aspects op érationnels afi n de rendre ces probl èmes d'optimisation plus r éalistes. L'objet de notre projet de recherche est le d éveloppement d'un mod èle de conception d'un r éseau de distribution prenant en compte plusieurs aspects op érationnels inspir és d'une étude de cas dans le domaine de l'automobile. Bien que nos choix de mod élisation soient motiv és par cette étude de cas, ils restent applicables dans d'autres secteurs industriels. Le r éseau de distribution consid ér é se compose de trois niveaux : les usines au premier niveau, les centres de distribution (CD) au deuxi ème niveau et les clients au dernier niveau. Nous supposons que le nombre et la localisation des usines ainsi que le nombre et la localisation des clients sont connus. Etant donn é la demande des clients et une liste de CD potentiels, l'objectif est de d éterminer la localisation des CD a ouvrir et d'y a ffecter les clients de mani ère a minimiser le coût total. Nos contributions par rapport aux travaux existants concernent la mod élisation et la r ésolution du probl ème ainsi que les tests num ériques eff ectu és. En termes de mod élisation, nous consid érons divers aspects op érationnels qui ont été pris en compte s épar ément dans la litt érature mais jamais combin és dans un même mod èle. Plus particuli èrement, nous introduisons un "clustering" en pr étraitement afi n de mod éliser les tourn ées de camions. Nous int égrons également des contraintes de volume minimum sur les axes de transport pour assurer l'utilisation de camions pleins, des contraintes de volume minimum et de capacit é maximale sur les centres de distribution, des contraintes de distance de couverture maximale et des contraintes d'uni-aff ectation. Par ailleurs, nous étudions une extension multi-p ériodes du probl ème en utilisant un "clustering" dynamique pour mod éliser des tourn ées de camions multi-p ériodes. En termes de r ésolution, comme le probl ème étudi é est NP-di ffcile au sens fort, nous proposons di fférentes m éthodes heuristiques performantes bas ées sur la relaxation lin éaire. A travers les tests eff ectu és, nous montrons que ces m éthodes fournissent des solutions proches de l'optimale en moins de temps de calcul que l'application directe d'un solveur lin éaire. Nous analysons également la structure des r éseaux de distribution obtenus et nous comparons les r ésultats issus de plusieurs versions du mod èle afi n de montrer la valeur ajout ée du "clustering" ainsi que de l'approche multi-p ériodes.
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A critical survey of the chinese criticism of Wu Jingzi's The Scholars (Rulin Waishi) /Feng, Liping January 1987 (has links)
No description available.
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Étude expérimentale et modélisation de la durabilité des biocomposites à fibres de lin / Experimental study and modelling of the durability of flax fibre reinforced biocompositesChilali, Abderrazak 27 June 2017 (has links)
Dans cette étude doctorale, nous proposons d’étudier la durabilité de deux matériaux composites à matrices thermodurcissable et thermoplastique renforcées par des tissus sergé de lin. Nous analysons d’abord la cinétique de diffusion d'eau dans les deux composites par identification de leurs paramètres de diffusion 3D, via une approche d’optimisation basée sur les modèles de Fick et de Langmuir 3D. Nous étudions ensuite l’effet de plusieurs paramètres géométriques et l’orientation des fibres sur la cinétique de diffusion d’eau au sein des deux composites. Nous analysons par la suite l'effet du vieillissement hydrique sur leurs propriétés élastiques et à la rupture. Enfin, nous proposons une analyse numérique par éléments finis de la diffusion d’eau au sein des deux composites et de leur comportement hydro-élastique. Nous estimons ainsi les paramètres de diffusion de la fibre de lin et des matrices à travers une approche numérique inverse, en décrivant la section et l’ondulation des mèches de lin au sein des deux matériaux. Nous montrons en particulier que les composites non vieillis présentent un comportement mécanique proche de l'effet Kaiser. Cependant, les composites vieillis présentent clairement un effet Felicity, ce qui indique la présence significative d’endommagements induits par l’absorption d'eau. Nous affirmons enfin que l’analyse numérique permet d’identifier d’importantes concentrations de contraintes pouvant induire des endommagements microstructuraux au sein des composites étudiés. / In this thesis work, we study the durability of two twill flax fabrics reinforced thermosetting and thermoplastic composites. Firstly, the diffusion behaviour of these composites is investigated by identifying their 3D Fick’s and Langmuir’s diffusion parameters using an optimization algorithm. The influence of several geometric parameters and fibre orientation on their 3D moisture diffusion is also studied. Then, we analyse the effect of water ageing on their elastic and failure properties. Finally, a numerical finite element analysis is performed in order to study their diffusive and hydro-mechanical behaviour. The water diffusion parameters of the flax fibre and the used resins are estimated by a numerical inverse analysis exploiting experimental water uptake data. The heterogeneity of the studied composites is considered by modelling the twill weave fabrics undulation of their unit-cell. In particular, the mechanical behaviour of the unaged composites is found to exhibit a Kaiser effect contrary to the aged materials which exhibit a significant Felicity effect synonymous of substantial damage induced by water ageing. Besides, it is found that high mechanical stress concentrations are developed at the fibre-matrix interface, which could cause damage initiation and lead to the final composite failure.
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"LOSS AND GAIN" DI JOHN HENRY NEWMAN: PARADIGMI E TESTUALIZZAZIONI DEL ROMANZO AUTOBIOGRAFICOCARACENI, FRANCESCA 14 January 2019 (has links)
“O weary Champion of the Cross, lie still”: così Christina Rossetti apre un sonetto del 1890 intitolato Cardinal Newman, composto in occasione della dipartita del cardinale e dedicato alla memoria di uno dei più influenti pensatori, teologi e uomini di lettere dell’epoca. L’accorato canto di Rossetti sottolinea la potenza del pensiero newmaniano assimilando le azioni e gli scritti del cardinale all’impeto delle acque di marea, metaforizzandoli poi in un’alluvione che va a sconvolgere il tranquillo corso di un ruscelletto: “Thy tides were springtides, set against the neap/ Of calmer souls: thy flood rebuked their rill (7-8). La metafora acquatica impiegata da Rossetti sintetizza in modo efficace le qualità trasformatrici proprie della lunga parabola esistenziale di John Henry Newman (1801-1890), la quale lascia profondi solchi nel tessuto ideologico e storico di quello che gli studiosi hanno identificato come “very long nineteenth-century”. Gran parte di questi solchi sono stati tracciati da Newman percorrendo una strada faticosa e mai lineare, che lo studioso oggi può seguire attingendo al voluminoso corpus delle opere e all’altrettanto ricco apparato critico e biografico andato formandosi negli anni a commento dei suoi scritti.
Assieme a John Keble e Hurrel Froude, Newman fondò le basi di quello che passa alla storia come Oxford Movement, un’esperienza intellettuale nata fra i Colleges dell’Università di Oxford che mirava a ricostruire le basi cattoliche della Chiesa Anglicana, in un contesto di generale inquietudine nei confronti dell’istituzione ecclesiastica e dei modi da questa adottati per declinare la professione di fede all’interno del tessuto sociale dell’epoca. Gli uomini del Movement concentrarono i propri sforzi teorici nella stesura e pubblicazione di numerosi Tracts for the Times, nei quali si affrontavano i temi ecclesiologici più disparati, col fine di attivare un dialogo riformatore in seno alla Chiesa d’Inghilterra. La pubblicazione dei Tracts fu di breve durata (1833-1845) ma foriera di importanti conseguenze per la società inglese e per l’esistenza di Newman, coincidendo la sua conversione al cattolicesimo con la cessazione delle pubblicazioni (1845).
La conversione di Newman fece enorme impressione sull’opinione pubblica, specie per il forte sentimento antiromano che circolava nelle fila dell’establishment inglese. Il motto “No Popery” costituiva un refrain udibile in molte delle produzioni culturali dell’epoca e in special modo nei romanzi a tema religioso, fra le cui pagine il cattolico si muove come personaggio intriso di caratteristiche negative proprie del villain: “a spy, a secret agent, suave, supercilious and satanically unscrupulous, laying his cunning plots for the submission of England to ‘Jesuitocracy’”. Falsità, propensione all’inganno, sete di potere, assenza di scrupoli erano tutti connotati che l’immaginazione protestante associava alla Chiesa di Roma: la conversione procurò a Newman accuse dello stesso segno che il futuro cardinale cercò di dissipare nei suoi scritti, impegnandosi ad arrivare a una fetta di pubblico il più vasta possibile mediante due romanzi e la celebre autobiografia spirituale Apologia Pro Vita Sua (1864). Le opere letterarie di Newman conobbero un dilagante successo, intrise com’erano di istanze culturali associate alla vita religiosa e di elementi autobiografici che andavano a soddisfare la curiosità del pubblico per la vicenda personale di uno degli uomini più in vista del regno di Vittoria. La peculiare intersecazione fra la determinante storico-culturale e quella autobiografica nella testualizzazione letteraria newmaniana è l’oggetto di studio qui proposto.
La ricerca prende il via da un iniziale progetto su biografia e romanzo in relazione alla cosiddetta “crisi religiosa” che caratterizza gli anni vittoriani. Nel considerare i vari aspetti della questione assieme al mio tutor Prof. Enrico Reggiani, si è constatato come non fosse opportuno inscrivere la figura di Newman in uno studio tematico e pluritestuale, metodologicamente orientato a una prospettiva storico-culturale: l’influenza del cardinale sulle lettere di derivazione anglofona appare caratterizzata da un’imponente, multilivellare pervasività che echeggia sia nelle pratiche artistiche dell’epoca, ossia nell’opera della già citata Rossetti, nell’estetica della Pre-Raphaelite Brotherhood, nella poesia di Gerald Manley Hopkins, che in quelle novecentesche, come il sistema testuale joyciano. Se il ruolo determinante del pensiero newmaniano è riconosciuto e analizzato dalla critica nel dettaglio dei suoi aspetti teologico-religiosi, altrettanto non può dirsi dei suoi scritti più specificamente letterari: il lavoro qui presentato sarà da intendersi pertanto come un dispositivo di avvicinamento a questi aspetti dell’opera di Newman. A tal fine si è deciso di concentrare lo studio sulla close-reading di uno dei due romanzi newmaniani, Loss and Gain (1848), la cui testualità sarà investigata mediante un selezionato apparato metodologico afferente in primis al macrotesto dell’autore e in secundis a più recenti formulazioni teoriche di taglio narratologico. / In an 1890 composition dedicated to the memory of John Henry Newman, Christina Rossetti metaphorized his legacy into “springtides, set against the neap/ Of calmer souls: thy flood rebuked their rill”. She so sought to synthesize the transformative qualities of Newman’s existence (1801-1890) in the context of the “very long nineteenth century”, as defined by Margot Finn.
Along with John Keble and Hurrell Froude, Newman founded the Tractarian Movement, an Oxford-based intellectual movement intending to rebuild the Catholic foundation of the Anglican Church, which at the time was facing an ever growing disquiet on behalf of its affiliates, for both ecclesiological and political reasons. In order to ignite a reformative dialogue within the Church of England, the Tractarians published a relevant number of Tracts from 1833 to 1845, when Newman converted to Catholicism.
Newman’s conversion sparked a huge controversy within the public opinion, catholics at the time being subjected to a heavy cultural stigma within the establishment. Falsity, a propension to deceit and thirst for power connoted the catholic character in numerous religious novels in the Victorian period, thus prompting Newman to defend himself from similar allegations in various writings such as the Apologia Pro Vita Sua (1864). Newman’s literary writings were extremely successful, since they put on display a peculiar intersection between religious cultural issues and his own autobiography. Such intersection is the object of my thesis, which will articulate around a close-reading of Newman’s novel Loss and Gain (1848) in order to
highlight the main features of the Cardinal’s literary theory and practice in relation to his overall theological views, and
to project them on a synchronic and diacronic perspective to attest Newman’s legacy on Eighteenth and Nineteenth century literature.
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THE AMERICAN COMEDY. TEMI, INNOVAZIONI E TEOLOGIA NELL'OPERA DI ELMORE LEONARDSEGATO, GIULIO 02 July 2018 (has links)
Il giudizio di molti critici e biografi nei confronti di Elmore Leonard è stato tanto positivo quanto un po’ superficiale: è uno dei più validi scrittori di crime fiction americani grazie alla sua particolare ‘prosa cinematografica’ e al suo orecchio per i dialoghi dei personaggi. Credo che invece nelle narrazioni di Leonard ci siano molti altri aspetti degni d’interesse che il mio lavoro cercherà di indagare.
Prima di scrivere ‘romanzi del crimine’ (dal 1969, con la pubblicazione di The Big Bounce) Leonard si era specializzato in racconti e romanzi western con cui sperimentò la sua distintiva tecnica narrativa basta sul discorso indiretto libero e altre innovazioni tematiche.
Questa tesi esamina principalmente tre caratteristiche fondamentali dell’opera di Leonard. Anzitutto, nei suoi libri non c’è mai una vera e propria indagine. I lettori sanno già dalle prime pagine chi è il colpevole del crimine e il detective stesso lo scopre poco dopo. Tuttavia, l’eroe non riesce ad arrestare il responsabile a causa di continui impedimenti burocratici. La ricerca delle prove necessarie a incastrare il delinquente si trasforma quindi in una sfida personale che metterà a dura prova l’eroe e la sua coscienza.
La seconda caratteristica riguarda le scelte narratologiche dello scrittore, che ha sviluppato un uso singolare del punto di vista. Leonard racconta le sue storie attraverso un narratore onnisciente in terza persona, solo apparentemente neutrale. In realtà, il punto di vista della narrazione continua spostarsi durante la storia, per cui ogni capitolo può essere narrato dal punto di vista di ogni personaggio (anche di un morto, come avviene in Glitz). La scelta di usare un particolare punto di vista non è solo una mera faccenda tecnica ma è anche e soprattutto una questione morale, che rende i libri di Leonard piuttosto disturbanti per il lettore attento.
Infine, Leonard, che ha avuto un’educazione cattolica, tende a nascondere dilemmi teologici nelle intercapedini delle sue storie grottesche. Ad esempio, nei suoi romanzi la violenza non è mai la soluzione più giusta – non si configura una violenza necessaria – per cui i suoi eroi preferiscono dialogare con i criminali, o abbandonare la scena, piuttosto che sparare. / Critics and biographers have summarized Elmore Leonard’s work too easily: he was one of the best crime novels writers in America because of his “cinematic” prose and his unerring ear for the voices of the characters. I think there are much more issues in Leonard’s narratives, so my thesis is focused on investigating other distinctive traits of his novels.
Leonard actually wrote westerns for many years before first trying his hand at crime fiction (in The Big Bounce 1969), the genre that gave him great fame.
My thesis basically examines three distinguishing features. First, in Leonard’s books there is almost never any process of detection. Readers generally know from the very beginning who the murderer is, and in many cases the detective finds out soon after, but he is always prevented from arresting or killing him at once. What prolongs his pursuit is generally not a process of investigation but rather a frustrating combination of legal procedural constraints that are often portrayed as arbitrary, and the killer’s own animal willingness and absurd good luck.
Secondly, Leonard, in his narrative, develops a very distinctive point of view. The writer always tells his stories from the omniscient point of view in the third person, only apparently neutral. In Leonard’s novels any chapter can be narrated from the perspective of any character (even a murder victim as in Glitz). This issue is not only a technical problem, it is a moral one, who makes Leonard’s novels disturbing to the reader.
Finally Leonard, who had a catholic education and a deep knowledge of the Bible, hides theological issues in his grotesque crime stories. For example, in his novels violence is never the right solution, never necessary, as his heroes prefer talking with the villain or leaving, instead of shooting him.
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Etude de l'effet du vieillissement hygrothermique sur le comportement mécanique d'éco-composites à renfort hybride / The effect of hygrothermal ageing on the mechanical behaviour of fibre reinforced hybrid eco-compositeSaidane, El Hadi 08 December 2015 (has links)
L’objectif de ce travail est d’étudier l’effet de différents types de vieillissement sur le comportement mécanique en traction de matériaux composites à fibres de lin et de verre et hybrides lin-verre. L’effet de plusieurs types de vieillissement a été d’abord analysé dans le cas de matériaux composites stratifiés à fibres de lin. Cette étude a permis de suivre l’absorption d’eau dans ces matériaux, et de déterminer leurs paramètres de diffusion en utilisant les modèles de Fick 1D et 3D. Ces paramètres ont été estimés en utilisant une procédure itérative développée à l’aide du logiciel Matlab. Ensuite, une caractérisation des propriétés élastiques et ultimes, à partir des essais de traction des matériaux composites non vieillis et vieillis a été réalisée. Dans le but de réduire l’absorption d’eau et d’améliorer les propriétés mécaniques des composites à fibres de lin, l'hybridation des renforts sergé lin-verre a été choisie. Après l’analyse du comportement mécanique des différents matériaux, l’identification des mécanismes d’endommagement est ensuite menée en utilisant une méthodologie associant la technique d’émission acoustique (EA) et des observations microscopiques. Les signaux d’EA ont été analysés, en considérant une analyse multivariable avec le Logiciel Noesis. La dernière partie aborde une 1ère étape de la modélisation des propriétés élastiques des composites hybrides lin-verre. A partir d’une décomposition de la cellule de base, l’application de la théorie des stratifiés a permis de déterminer les propriétés élastiques du composite en fonction de ses constituants (fibres et matrice) en tenant compte de la géométrie de l’armure. / The main objective of this work is to study the effect of several ageing processes on the tensile mechanical behaviour of flax-glass fibres non-hybrid and hybrid composite materials. First, the effect of several types of ageing was analysed in the case of flax fibre reinforced composites. This study enabled to determine the diffusion parameters of these materials by using 1D and 3D Fick’s model. For this purpose, an analytical modelling was applied, using optimisation toolbox of Matlab. The second part aims at analysing the tensile mechanical properties of the unaged and aged composite materials. With the aim to improve the mechanical properties as well as the moisture resistance behaviour of flax fibre reinforced composites, hybridation of twill flax-glass fibres was proposed. Next, the Acoustic Emission (AE) technique combined with scanning electron microscopy observations was used to identify the damage events leading to overall failure of the studied composites. The AE signals obtained during mechanical tensile tests were analysed and classified using a non-supervised method with Noesis Software. The last part is devoted to the first step in determining the elastic behaviour of flax-glass hybrid composites. By discretizing the unit-cell of the composite, the use of the classical thin laminate theory made it possible to determine the elastic properties of the composite, considering constituents (resin and fibres) and microstructure geometry.
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