• Refine Query
  • Source
  • Publication year
  • to
  • Language
  • 271
  • 83
  • 70
  • 29
  • 7
  • 6
  • 4
  • 3
  • 3
  • 2
  • 1
  • 1
  • 1
  • 1
  • 1
  • Tagged with
  • 496
  • 309
  • 309
  • 215
  • 140
  • 86
  • 80
  • 79
  • 78
  • 78
  • 74
  • 73
  • 71
  • 69
  • 67
  • About
  • The Global ETD Search service is a free service for researchers to find electronic theses and dissertations. This service is provided by the Networked Digital Library of Theses and Dissertations.
    Our metadata is collected from universities around the world. If you manage a university/consortium/country archive and want to be added, details can be found on the NDLTD website.
201

Il principio compositivo della variazione su tema nel romanzo del Novecento

Carretta, Simona January 2012 (has links)
Il modello formale della variazione su tema, celebre soprattutto per il suo impiego come principio di composizione musicale - in particolare per gli sviluppi ad esso apportati da artisti quali Bach, Beethoven o Schönberg - tuttavia non esaurisce le sue potenzialità espressive esclusivamente nell’ambito di quest’arte. Il principio di ritornare a più riprese su un determinato soggetto, per rimodularlo, però, in maniera ogni volta leggermente diversa, in quanto corrispondente ad una sorta di forma mentis «universale» - come osserva Françoise Escal -, trova applicazione, da una parte, anche come metodo di indagine filosofica (Husserl si serve della “libera variazione” in quanto metodo per sviluppare la cosiddetta Wesenserchauung, la visione dell’essenza); dall’altra, esso è riscontrabile anche in ambiti artistici diversi dalla musica, ad esempio nella pittura e nella letteratura. Nel romanzo, in particolare, l’impiego del principio compositivo della variazione, implicando la presentazione di uno stesso tema o motivo di base da diverse prospettive (che, in tal caso, possono corrispondere al punto di vista dei diversi personaggi, oppure alla diversa distanza temporale assunta rispetto alla narrazione di un medesimo avvenimento), sembra configurarsi come un espediente idealmente funzionale al conseguimento dell’obiettivo conoscitivo principale di quest’arte, improntata allo svelamento della sostanziale relatività di tutte le cose.
202

Terrorismo e conflitto generazionale nel romanzo italiano

Vitello, Gabriele January 2012 (has links)
La mia ricerca si divide in due parti. La prima parte si apre con una premessa in cui, rifacendomi agli studi recenti di due psicologi contemporanei, Luigi Zoja e Massimo Recalcati, metto in discussione l’opportunità di ricorrere alle categorie del complesso edipico e del parricidio per interpretare le rivolte degli anni Settanta e le loro rappresentazioni artistiche. Nei successivi quattro capitoli che compongono questa prima parte effettuo un’analisi dei romanzi, dei quali propongo una classificazione in base al modo in cui il terrorismo è calato all’interno del contesto familiare e nei rapporti generazionali, a seconda, dunque, che il terrorista sia il figlio, il fratello/sorella, il coniuge-amante o il genitore. Nella seconda parte, nettamente più breve, affronto alcune questioni che riguardano trasversalmente tutti i romanzi che ho preso in esame, ovvero il significato dei ruoli di genere e il carattere stereotipato dei personaggi, con particolare riferimento alla figure dei terroristi e delle vittime. Nelle conclusioni metto in luce i limiti e i punti deboli che hanno caratterizzato fino ad ora la rappresentazione letteraria degli anni di piombo.
203

Intertextuality and Intratextuality in the Pessoan Epic: Mensagem

Annavini, Silvia January 2011 (has links)
The thesis is articulated in three main chapters which try to explore how the dynamics of intertextuality is translatable, within the Pessoan oevre, also in an intratextual manner. Actually, I tried to explore progressively how the system of literary genres combines with the Pessoan introjection and subversion of literary genres and models. In the first chapter I focused on the relationships between the Sebastianist myth and the Portuguese imperialism both from a diachronic and synchronous perspective trying to pinpoint the consequences this issues acquire in a literary ambit. I took under consideration the relationship with the Camonian epic model and attempted to demonstrate that the revision of the Camoes' pattern stems from a much profounder need to revise the Lusitanian imperialistic ideal. Moreover, I have also scrutinezed the presence and the echoes of the European historical avant-gardes affecting Alvaro De Campos' Odes' epic tendencies. The second chapter is more centered on the influence of some Victorian poets upon Mensagem's texturing and which is mainly perceivable through the analysis of some Victorian devises such as the use of "persona" developped by a few Victorian poets such as Robert Browning and futher on amplified by some modernist poets such as T.S. Eliot and Ezra Pound for instance and, emblematically exasperated by Pessoa in his distinguishing heteronymia. Interestingly, this feature reveals itself particularly pivotal to Mensagem's structuring as it affects the Pessoan weaving of his Luistanian modernist epic as well. In the third chapter, I took under consideration the influence of brief genres upon Mensagem, some of which are typical of Classicism, such as epitaphs, epigrams, and epitaphs on Pessoa's epic imaginary. Furthermore, in spite of the undeniable ascendancy of fragment upon the Pessoan production, the bewitchment for classicism Pessoa shows in many critical essays finds a concrete form by the poetics of Antonio Mora, Alberto Caieiro and Ricardo Reis but also offers a possible interpretative chink in Mensagem as well.
204

Ricerche su Astidamante il Giovane

Tisi, Laura January 2019 (has links)
Il presente lavoro si propone come una ricerca sulle testimonianze e i frammenti relativi all’opera di Astidamante il Giovane, poeta tragico ateniese del IV secolo a.C.: un drammaturgo di grande successo, discendente diretto del grande Eschilo e quindi esponente di una delle più importanti theatrical families di Atene. Il progetto di tesi è nato dalla considerazione che, pur nel generale revival d’interesse che ha caratterizzato negli ultimi decenni gli studi sul teatro greco del IV secolo, ancora molto restava da fare per ricostruire le opere e i profili dei singoli drammaturghi. È un lavoro naturalmente molto difficile e arduo, considerata la frammentarietà e la scarsità dei testi superstiti e, a volte, la contraddittorietà delle testimonianze relative ai singoli poeti. Ma è comunque un lavoro che appare opportuno, se non necessario. Citato da Aristotele per l’originalità delle sue trame ed elogiato da Plutarco, Astidamante è un protagonista assoluto della scena teatrale del IV secolo. La ricostruzione della sua vicenda biografica e della sua carriera teatrale è tuttavia per molti versi sfuggente: il primo problema è costituito dalla citazione nelle testimonianze antiche di due Astidamante che, in un modo non sempre chiaro e coerente, vengono distinti come padre e figlio. E’ stato necessario dunque riesaminare nel dettaglio le testimonianze antiche relative ai due Astidamante, affrontando i diversi problemi relativi alla cronologia e alla carriera teatrale dei due poeti. E si è cercato anche di addurre ulteriori elementi a favore dell’ipotesi che la tradizione antica sia sostanzialmente attendibile e che siano effettivamente esistiti due poeti omonimi, padre e figlio, di nome Astidamante. Si è quindi proceduto a un’analisi di tutte le testimonianze biografiche. Particolare attenzione è stata riservata agli aneddoti relativi alla dedica di una statua ad Astidamante nel teatro di Dioniso e all’epigramma autocelebrativo che, secondo la tradizione, il poeta avrebbe voluto incidere sul basamento della statua. Aneddoti che si collegano a una tradizione paremiografica di cui si sostiene la derivazione da un verso attribuito a Filemone Comico (Phil. Fr. 160 K. – A. = Fr. 190 K.). Si è proceduto quindi a un’analisi dei frammenti delle singole opere, cercando di valorizzare la bibliografia più recente e di affrontare una serie di problemi di dettaglio, suggerendo anche, nei limiti del possibile e del ragionevole, una ricostruzione della trama delle singole opere e cercando di mettere in luce gli elementi sia di continuità sia di discontinuità tra i trattamenti del mito nell’opera teatrale di Astidamante e la tradizione drammatica del V secolo. Ho ritenuto opportuno corredare la tesi con una serie di tabelle che cercano di fornire un quadro schematico e di elaborare in forma statistica i testimonia dei frammenti drammatici del IV secolo, con lo scopo principale di valutare il carattere dei testimonia che riportano i frammenti di Astidamante nel contesto complessivo della tradizione indiretta della tragedia del IV secolo. In appendice, per comodità del lettore, ho raccolto anche tutte le testimonianze e i frammenti con un essenziale apparato critico e la traduzione italiana (a tutt’oggi esisteva solo quella di Mario Untersteiner sulla base del testo critico di A. Nauck).
205

Gli unica inediti del ms. 10077, BNE, Madrid

Torregiani, Violetta 31 October 2019 (has links)
Il lavoro ha lo scopo di offrire l’edizione critica e il commento dei testi che il ms. 10077 della Biblioteca Nazionale di Spagna, a Madrid (M), tramanda come unico testimone. Si tratta di 25 componimenti in versi, di diverso metro e diversa struttura, ma tutti di argomento morale e religioso. L’edizione vera e propria è preceduta da un’ampia introduzione suddivisa in cinque sezioni: la prima è dedicata alla descrizione e alla storia del manoscritto; la seconda si concentra sul corpus oggetto di edizione; la terza offre invece un quadro di riferimento storico utile non solo per dare uno sfondo alla produzione del codice ma anche per comprendere eventuali riferimenti presenti nei testi; la quarta sezione è dedicata agli appunti sulla lingua; nella quinta, infine, si trovano esposti i criteri di edizione. All'introduzione seguono i testi. Ogni testo è preceduto da una breve introduzione e seguito da un commento, volto soprattutto a cercare di identificare i possibili riferimenti culturali e le possibili fonti dei testi, nonché a mettere in evidenza quelle vicinanze utili ad inserire i componimenti in un clima culturale e spirituale, o in una tradizione, specifici. La scelta di allestire l’edizione degli inediti in unica attestazione (status, è necessario ricordarlo, di per sé molto precario) risiede nella convinzione che alcuni di questi testi tramandati dal solo M hanno una qualche probabilità di essere frutto dell’ambiente in cui M è stato prodotto, cioè la zona orvietana, e di essere rimasti chiusi in quell'ambiente di produzione senza aver trovato poi circolazione altrove. Questi testi possono essere allora molto interessanti per approfondire una realtà culturale ben specifica che acquisisce al suo attivo nuove, preziose, testimonianze.
206

"LO ASSEDIO ED IMPRESA DE FIRENZE". EDIZIONE CRITICA CON COMMENTO / "Lo assedio ed impresa de Firenze". Annotated critical edition

STICCO, CARLOTTA FRANCESCA MARIA 31 May 2017 (has links)
Oggetto della tesi è l'edizione crtica commentata de "Lo assedio ed impresa de Firenze" di Mambrino Roseo da Fabriano (Perugia, G. Cartolari, 1530). L'elaborato è stato strutturato in tre sezioni. Al testo critico si è premesso lo studio ecdotico, con disamina grafico-linguistica e nota metrica. Si è quindi fatta seguire l'edizione del poemetto in ottave, corredata di ricostruzioni storiche e di un repertorio delle fonti e delle formule canterine. In calce, da ultimo, si è approntato un lessico bellico, raccolta di lemmi e fraseologie proprie della narrazione in ottava rima. / This dissertation focuses on the annotated critical edition of "Lo assedio ed impresa de Firenze" by Mambrino Roseo da Fabriano (Perugia, G. Cartolari, 1530) and is divided into three sections. The critical text is introduced with an ecdotic study, which analyses graphical and linguistic elements too and includes metrical annotations. The second section comprises the edition of this short poem in octave stanzas, featuring historical reconstructions and an index of sources and cantos. Lastly, the endnotes comprise a glossary of war-related language, compiled using terms and expressions characteristic of Italian "ottava rima" texts.
207

Régulation de la différenciation du muscle strié squelettique par la voie let-7 – E2F5 / Regulation of Skeletal Muscle Differentiation by the let-7 – E2F5 Pathway

Kropp, Jérémie 08 December 2014 (has links)
A la suite d’un criblage pangénomique, nous avons montré que l’inhibition d’un miARN de la famille let-7, miR-98, entraîne une forte accélération de la différenciation musculaire avec hypertrophie des myotubes. Lors de ma thèse, j’ai cherché à comprendre comment miR-98 retarde la différenciation du muscle strié squelettique. Des analyses transcriptomiques dans des myoblastes où ce miARN a été inhibé ont montré la perturbation de l’expression d’environ 240 gènes. Parmi eux, j’ai montré que le répresseur transcriptionnel E2F5 est important pour la régulation de la différenciation musculaire via miR-98, et est directement ciblé par ce miARN. L’inhibition de E2F5 permet de rétablir un niveau de différenciation normal malgré l’inhibition de miR-98. E2F5 est un régulateur important du cycle cellulaire. Sa fonction dans le muscle n’avait pas encore été explorée. Mes résultats montrent que E2F5 accélère le processus de différenciation musculaire. J’ai ensuite montré que E2F5 peut réguler directement des gènes répresseurs de la différenciation musculaire, comme ID1 et HMOX1, et indirectement des répresseurs de la voie TGF-β, expliquant son action sur la différenciation. Au final, miR-98 régule la différenciation du muscle strié squelettique en agissant directement sur l’expression de E2F5, et indirectement sur ses multiples cibles. Mes résultats ont ainsi mis en évidence une nouvelle voie de régulation de la différenciation musculaire : la voie let-7 – E2F5. / A genome-wide screen had previously shown that knocking-down miR-98, a miRNA of let-7 family, leads to a dramatic increase of terminal myogenic differentiation, with myotube hypertrophy. My PhD project aimed to understand how miR-98 delays skeletal muscle differentiation. Transcriptomic analysis of human myoblasts with knocked-down miR-98 revealed that approximately 240 genes were sensitive to miR-98 depletion. Among these potential targets, I have identified the transcriptional repressor E2F5, which turned out to be important for miR-98 regulation of muscle differentiation. Knocking down E2F5 and miR-98 simultaneously had almost fully restored normal differentiation. I have subsequently shown that E2F5, an important cell cycle regulator, is a direct target of miR-98 in muscle, where its function had never been investigated before. My results show that E2F5 is a positive regulator of the muscle differentiation process. E2F5 can directly repress inhibitors of muscle differentiation, such as ID1 and HMOX1, and indirectly regulate TGF-β pathway family members. In conclusion, miR-98 regulates skeletal muscle differentiation by directly regulating E2F5 expression, and thus controlling the expression of multiple E2F5 targets. My results have highlighted a new regulatory pathway of muscle differentiation: the let-7 – E2F5 pathway.
208

La poesia di Paolo Buzzi dagli esordi al Poema dei Quarantanni: temi e tensioni liriche fra tradizione e Futurismo / The Poetry of Paolo Buzzi from "Rapsodie leopardiane" until "Poema dei Quarantanni": lyrical themes and tensions between tradition and futurism

RAMPAZZO, ELENA 04 April 2011 (has links)
La tesi analizza la poesia di Paolo Buzzi dalle "Rapsodie leopardiane" al "Poema dei Quarantanni" (1898-1922), individuando temi e strategie liriche presenti in tutto l'arco temporale esaminato. Poiché Buzzi è noto come poeta futurista, si analizza in particolare la sua produzione riferibile all'avanguardia, per comprendere come egli, considerate le istanze della prima raccolta, abbia inteso il futurismo. / The dissertation analyzes the Poetry of Paolo Buzzi from "Rapsodie leopardiane" until "Poema dei Quarantanni" (1898-1922), identifying lyrical themes and tensions present throughout the time period examined. Since Buzzi is known as a futurist poet, the dissertation analyzes in particular its production attributable to the forefront, to understand how he, considered instances of the first collection, was the intention of futurism.
209

Implication des microARNs dans la conversion des adipocytes blancs en adipocytes thermogéniques / miRNAs implication in white adipocytes conversion into thermogenic adipocytes

Giroud, Maude 16 November 2015 (has links)
La découverte récente d'adipocytes bruns fonctionnels chez les humains adultes a conduit à envisager leur utilisation afin d’augmenter la dépense énergétique dans de potentiels traitements contre l'obésité et les maladies associées. Par ailleurs, des ilots d’adipocytes bruns, appelés adipocytes "brite" (brown in white), émergent dans le tissu adipeux blanc après une exposition au froid ou une stimulation des récepteurs β3-adrénergiques. En utilisant les cellules hMADS, nous avons identifié plusieurs miARNs régulés pendant le « britening ». miR-125b et let-7i ont des niveaux d’expression plus bas dans les adipocytes « brites ». Des analyses fonctionnelles utilisant un « mimic » de miR-125b ou un inhibiteur ont révélé que miR-125b agit comme un frein sur le « brunissage » des cellules hMADS en altérant leur respiration ainsi que leur contenu mitochondrial. In vivo, nous avons montré que miR-125b et let-7i sont moins exprimés dans le tissu adipeux brun par rapport au tissu adipeux blanc. La stimulation des récepteurs β3-adrénergiques ou l'exposition au froid induit une diminution d’expression des miARNs dans les deux tissus et est associée à l'activation du tissu adipeux brun et au recrutement des adipocytes « brites ». Nous avons constaté que l’injection de miR-125b ou let-7i dans le tissu adipeux blanc sous-cutané inhibait l’expression de gènes du « brunissage » induite par la stimulation de la voie β3-adrénergique. En conclusion, nos observations ont montré que miR-125b et let-7i jouaient un rôle important dans la modulation des adipocytes « brites » et des adipocytes « bruns » en ciblant l’expression de gènes mitochondriaux et en diminuant la biogenèse mitochondriale. / The recent discovery of functional brown adipocytes in adult humans has led to the consideration of their use to increase energy expenditure in the treatment of obesity and associated metabolic disorders. Furthermore, in rodents and humans, islands of thermogenic adipocytes, termed “brite” (brown in white) adipocytes, emerge within white adipose tissue after cold exposure or β3-adrenergic receptor stimulation. Using hMADS cells, we identified several miRNAs regulated during “britening” including miR-125b and let-7i which showed lower levels in brite adipocytes. Functional analysis using miR-125b mimic or miR-125b inhibitor transfection revealed that miR-125b-5p acts as a brake of the browning of hMADS cells by impairing respiration rate as well as their mitochondrial content. miR-125b and let-7i levels were lower in brown compared to white adipose tissue. In vivo, we showed that both miRNAs levels were down regulated in mice sub-cutaneous white and brown adipose tissues upon β3-adrenergic receptors stimulation or cold exposure, which is associated with BAT activation and brite adipocyte recruitment. We found that injection of both miRNA mimics in subcutaneous white adipose tissue inhibited β3-adrenergic-induced brown adipocyte markers expression. Altogether, our observations showed that miR-125b and let-7i played an important role in the modulation of brite and brown adipocytes function targeting oxygen consumption and mitochondrial gene expression.
210

L’ANTI-VOLTAIRE. PASSIONI E DISSIDI MANZONIANI / L'ANTI-VOLTAIRE. PASSIONI E DISSIDI MANZONIANI / ANTI-VOLTAIRE. MANZONI'S PASSION AND WORRIES

CAPPELLETTI, CRISTINA 04 December 2017 (has links)
Manzoni in giovane età fu un grande ammiratore di Voltaire, che poi abbandonò o distrusse. La prima fase del lavoro analizza le prime biografie manzoniane, attraverso le quali si è cercato di capire quando si è diffusa la notizia, infondata, ma che ancora oggi trova credito, della distruzione da parte di Manzoni di tutti i volumi l’edizione del 1785 di tutte le opere di Voltaire. Si è poi provveduto ad analizzare la bibliografia critica manzoniana, per definire al meglio lo status quaestionis degli studi. In particolare si è messo in luce il ruolo fondamentale della lezione crociana, riferimento obbligato per tutti coloro che si sono interessati ai debiti di Manzoni nei confronti delle opere di Voltaire. Sono state poi analizzate le citazioni dirette di Voltaire nelle opere di Manzoni. Questa analisi ha permesso di isolare i singoli passi in cui Voltaire viene citato direttamente, l’ipotesi di partenze era quella che potesse esistere una “funzione Voltaire” nell’opera manzoniana; in molti casi, però, il rimando all’autore francese è in negativo: Manzoni sente infatti la necessità di correggere ed emendare quanto affermato dall’illuminista. / Manzoni was a great admirer of Voltaire, who then abandoned or destroyed. The first phase of this work analyzes the old Manzoni’s biographies, through which it was tried to understand when born the unfounded news on Manzoni's destruction of all volumes of all the works of Voltaire. Then we analyzed the Manzoni’s critical bibliography, to better define the status quaestionis of the studies. Then this work analyzes Voltaire's direct quotes in Manzoni's works.

Page generated in 0.0669 seconds