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Os direitos fundamentais do trabalhador e as estruturas sociais de poder das relações de trabalho: em busca do consenso sobre a dignidade humana / I diritti fondamentali del lavoratore e le strutture sociale di pottere delle rapporti di lavoro: la ricerca del consenso sulla dignità umana

Montanhana, Beatriz Cardoso 06 May 2011 (has links)
O presente estudo visa analisar o sentido da dignidade do trabalhador na estrutura das relações de trabalho subordinado no Brasil. A noção de trabalho digno traduz a complexidade da sociedade capitalista e seu caráter essencial tanto como fator de produção (estrutura econômica) quanto como fonte de sobrevivência e inserção na comunidade (estrutura social e psicológica). A constatação da complexidade não é causal, pois exige esforço de reflexão que ultrapassa o empirismo e a certeza decantada pelo cientificismo. Faz-se uma singela digressão histórica sobre as bases do pensamento científico e de como o científico distanciou-se do humano, indagando sobre a influência do paradigma da racionalidade na formatação da dogmática jurídica positivista. Em um segundo momento, discute-se como as relações de trabalho subordinado acentuaram o problema da pluralidade de interesses, valores e expectativas, o que contradiz um paradigma moldado pela redução da complexidade. Uma vez identificado esses conflitos, a proposta de uma nova maneira para vislumbrar as relações de trabalho subordinado faz-se necessária. Apresenta-se aqui um estudo baseado no pensamento sistêmico/complexo, com enfoque na complexidade presente na relação entre as estruturas econômica (empregador) e psicológica (trabalhador). Cada uma dessas esferas compartilha uma base de referência do sistema social, o que possibilita a presença de diferentes padrões para compreender e interpretar a dignidade humana. No estudo sobre o Sistema Federal de Fiscalização do Trabalho como representante do Estado de Direito destaca-se o impacto desse instrumento como promotor do cumprimento fiel da legislação de proteção ao trabalho. Por fim, discute-se a posição da dignidade humana na Constituição Federal de 1988 e como alicerce da estrutura do sistema juslaboral. Explora-se a temática relativa aos acidentes de trabalho e a promoção da dignidade humana no ambiente de trabalho, dados os diferentes e os complexos parâmetros de que partem o empregado e o empregador no cenário brasileiro. Verifica-se que as relações de trabalho subordinado envolvem muito mais do que a organização de um meio ambiente física, biológica e quimicamente considerado, mas compreendem as interações entre os indivíduos e suas expectativas no ambiente social. / Nel presente lavoro di tesi si discute il senso di dignità nella struttura dei rapporti di lavoro subordinato in Brasile. La nozione di lavoro degno tradusce la complessità della società capitalista ed il suo carattere essenziale come fattore di produzione (struttura economica) e come mezzo di sopravivenza ed inserzione nella comunità (struttura sociale e psicologica). La constatazione della complessità non è causale, perché lei domanda la reflessione che supera lempirismo e la certezza del scientificismo. Una breve digressione histórica è fatta per comprendere gli elementi essenziali del pensiero scientifico e la distanza tra lo scientifico e lumano. Dopo questo studio, si indaga su linfluenza del paradigma della razionalità nella formattazione del positivismo giurídico. Dalla seconda, si discute come le relazioni di lavoro subordinato hanno accentuato il problema della pluralità degli interessi, valori ed aspettative, lo che contradice un paradigma destinato allá reduzione della complessità. Quando questi conflitti sono riconosciuti, la proposta di un nuovo metodo di intravvedere le relazioni di lavoro subordinato è necessario. Il punto messo in evidenza è il pensiero sistemico-complesso, distacandosi la complessità presente nella relazioni tra le strutture economica (datore di lavoro) e psicologica (impiegato). Ogni ambito comparte una base di referenza del sistema sociale, lo che possibilita la presenza di differenti modelli per comprendere ed interpretare la dignità umana. Nello studio sul Sistema Federale delle Ispezione di Lavoro brasiliano - come rappresentante dello Stato di Diritto si distacca il impacto di questo strumento come promotore dellosservanza della legislazione di tutela del lavoro. Al fine di tutto, sabborda la posizione della dignità umana nella Costituzione Brasiliana del 1988, come fondazione della struttura del sistema giuslavoristico. È esplorata la tematica degli accidenti di lavoro e la promozione della dignità umana nellambiente di lavoro, consideratti i differenti ed i complessi parametri da cui partano limpiegato ed il datore di lavoro nello contesto brasiliano. Lobiettivo della tesi di dottorato è stato quello di verificare Che le relazioni di lavoro subordinato implicano lorganizzazione dellambiente fisica, biologica e chimicamente consideratto, ma anche comprendeno linterazioni tra gli soggetti e le sue aspettative nellambiente sociale.
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Isto é um jogo : imagens narrativas do currículo, tempo e trajetórias escolares de estudantes com deficiência

Haas, Clarissa January 2016 (has links)
Il presente studio affronta il tema curriculum ed educazione speciale, analizzando molteplici narrative prodotte nei contesti scolastici che considerano il tempo come dispositivo che dona organicità al curriculum scolastico. Si cerca di capire come questo dispositivo delimita le traiettorie degli studenti che sono il target dell'educazione speciale e contribuisce alla cristallizzazione dell'incapacità dei soggetti nel momento in cui rimette al futuro apprendimenti che dovrebbero essere costruiti nel presente. Il percorso metodologico costruito in modo qualitativo valorizza l'immagine e la memoria in maniera coerente con le regole che istituiscono un sistema di comunicazione come gioco, stabilendo collegamenti con il rapporto pedagogico per i processi scolastici inclusivi. Partendo da una descrizione del curriculum che valorizza, in senso stretto, l'acquisizione significativa dei contenuti, e in modo ampio, i rapporti pedagogici collaborativi costruiti dentro la scuola con tutti gli agenti scolastici, si evidenzia il piano dell'esperienza o del saper fare che emerge dal quotidiano, operando nel movimento delle narrative che elaborano la descrizione curricolare e educazione speciale a partire dei "cliché" che si sostengono nel tempo. I riferimenti teorici della tesi si basano su aree multidisciplinari, valorizzando in modo prioritario, le conoscenze pedagogiche che si compongono partendo dalle fondamenta della pedagogia istituzionale e differenziata, oltre al pensiero sistemico. L'Assistenza Educativa Specializzata è descritta come un dispositivo pedagogico che potrà operare a favore della reinvenzione del curriculum scolastico, in un rapporto unitario tra questo e l'Assistenza Educativa Specializzata, affinché entrambi riconoscano che si completano a vicenda. Il tempo pedagogico è descritto come la possibilità di cogliere l'occasione quotidiana per la produzione dell'apprendimento. Il ruolo formativo dei contesti partendo dal lavoro pedagogico collaborativo suggerito dall'Assistenza Educativa Specializzata è messo in rilievo e si rafforza attraverso l'indicazione di uno strumento teorico-metodologico nominata come "comunità di pratica". Come considerazioni finali, si sottolinea che, nel contesto normativo della politica per l'educazione speciale, gli orientamenti generali hanno prodotto rotture importanti nel corso degli ultimi due decenni, sostenendo l'accessibilità curriculare come forme dell'intreccio tra l'Assistenza Educativa Specializzata e l'istruzione comune. Nel contesto della pratica, le storie di reinvenzioni e rotture sono trattate come produzione di diversità o intervalli puntuali nel tempo, occorrendo continua documentazione di essi affinché si possano rafforzare ed esporre le azioni che innescano i processi inclusivi nei contesti scolastici. Inoltre si sostiene che l'Assistenza Educativa Specializzata collegata al curriculum acquisisce potere per problematizzare la logica classificatoria e normalizzante delle pratiche e dei processi di individuazione dei soggetti vissuti a scuola. / O presente estudo aborda a temática currículo e educação especial, analisando múltiplas narrativas produzidas nos contextos escolares que consideram o tempo como dispositivo que dá organicidade ao currículo escolar. Busca-se compreender como esse dispositivo delimita as trajetórias dos estudantes público-alvo da educação especial e contribui para a cristalização da incapacidade dos sujeitos ao lançar, para um momento futuro, os aprendizados que deveriam ser construídos no presente. O itinerário metodológico construído de uma maneira qualitativa valoriza a imagem e a memória em coerência com as regras que instituem um sistema de comunicação como jogo, estabelecendo conexões com a relação pedagógica para os processos escolares inclusivos. A partir de uma descrição de currículo que valoriza, de modo estrito, a aprendizagem significativa dos conteúdos e, de modo amplo, as relações pedagógicas cooperativas construídas dentro da escola com todos os agentes escolares, enfatiza-se o plano da experiência ou do saber fazer que emerge do cotidiano, operando no deslocamento das narrativas que elaboram a descrição de currículo e educação especial a partir de “clichês” que se sustentam no tempo. Os referenciais teóricos da tese apoiam-se em áreas multidisciplinares, valorizando, de modo prioritário, os conhecimentos pedagógicos que se compõem a partir dos fundamentos da pedagogia institucional e diferenciada, além do pensamento sistêmico. O Atendimento Educacional Especializado é descrito como um dispositivo pedagógico que poderá operar a serviço da reinvenção do currículo da escola, em uma relação de unidade entre currículo e Atendimento Educacional Especializado, de modo que ambos reconheçam que se complementam mutuamente. O tempo pedagógico é descrito como a captura da ocasião cotidiana para a produção da aprendizagem. O papel formativo dos contextos a partir do trabalho pedagógico colaborativo sugerido pelo Atendimento Educacional Especializado é destacado e ganha potência por meio da indicação de uma ferramenta teórico-metodológica nomeada como “comunidade de prática”. Como considerações finais, destaca-se que, no contexto normativo da política de educação especial, as orientações gerais produziram rupturas importantes ao longo das duas últimas décadas, sustentando a acessibilidade curricular como a forma de tessitura das relações entre Atendimento Educacional Especializado e ensino comum. No contexto da prática, as histórias de reinvenção e ruptura são tratadas como produção de diferença ou intervalos pontuais no tempo, necessitando serem continuamente documentadas para fortalecimento e visibilidade das ações desencadeadoras dos processos inclusivos nos contextos escolares. Também se sustenta que o Atendimento Educacional Especializado articulado com o currículo se investe de potência para problematizar a lógica classificatória e normalizadora das práticas e processos de identificação dos sujeitos vivenciados na escola. / This study addresses the issue of curriculum and special education, analyzing multiple narratives produced in the school contexts that regard time as a device that gives organicity to the school curriculum. It attempts to understand how such device both delimits the trajectories of the students who are the target audience of special education and contributes to the crystallization of the subjects’ inability by casting to a moment in the future the learning that should be built in the present. The qualitative methodological path values the image and the memory in accordance with the rules that institute a communication system as a game, thus establishing connections with the pedagogical relation for inclusive school processes. From a description of curriculum that strictly values the meaningful learning of contents and, in a broader sense, the cooperative pedagogigal relations built in the school with all the school agents, the study emphasizes the dimension of the experience or practice emerging from the daily action, operating on the displacement of the narratives that produce the description of curriculum and special education based on time-supported cliches. The theoretical references of the thesis are grounded on multidisciplinary areas and primarily value the pedagogical knowledges composed from the foundations of the institutional and differentiated pedagogy, besides the systemic thought. The Special Educational Assistance is described as a pedagogical device that may operate aiming at the reinvention of the school curriculum, in a unit relationship between curriculum and Special Educational Assistance, so that both ackknowlege that they complement each other. The pedagogical time is described as the capture of the daily occasion for learning production. The formative role of the contexts of the collaborative pedagogical work suggested by the Specialized Educational Assistance is highlighted and strengthened by means of the referral of a theoretical-methodological tool called “community of practice”. As final remarks, the study highlights that, in the normative context of the special education policy, the general guidelines have produced important disruptions over the last two decades, thus supporting the curricular accessibility as a form of production of the relations between Specialized Educational Assistance and regular education. In the practice context, the stories of reinvention and disruption are regarded as difference production or punctual time intervals, requiring continuous documentation to both strengthen and evidence the actions causing inclusive processes in the school contexts. The study also shows that the Specialized Educational Assistance, in articulation with the curriculum, is a powerful means to problematize the classifying and normalizing logic of the practices and processes of identification of the subjects in the school.
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Isto é um jogo : imagens narrativas do currículo, tempo e trajetórias escolares de estudantes com deficiência

Haas, Clarissa January 2016 (has links)
Il presente studio affronta il tema curriculum ed educazione speciale, analizzando molteplici narrative prodotte nei contesti scolastici che considerano il tempo come dispositivo che dona organicità al curriculum scolastico. Si cerca di capire come questo dispositivo delimita le traiettorie degli studenti che sono il target dell'educazione speciale e contribuisce alla cristallizzazione dell'incapacità dei soggetti nel momento in cui rimette al futuro apprendimenti che dovrebbero essere costruiti nel presente. Il percorso metodologico costruito in modo qualitativo valorizza l'immagine e la memoria in maniera coerente con le regole che istituiscono un sistema di comunicazione come gioco, stabilendo collegamenti con il rapporto pedagogico per i processi scolastici inclusivi. Partendo da una descrizione del curriculum che valorizza, in senso stretto, l'acquisizione significativa dei contenuti, e in modo ampio, i rapporti pedagogici collaborativi costruiti dentro la scuola con tutti gli agenti scolastici, si evidenzia il piano dell'esperienza o del saper fare che emerge dal quotidiano, operando nel movimento delle narrative che elaborano la descrizione curricolare e educazione speciale a partire dei "cliché" che si sostengono nel tempo. I riferimenti teorici della tesi si basano su aree multidisciplinari, valorizzando in modo prioritario, le conoscenze pedagogiche che si compongono partendo dalle fondamenta della pedagogia istituzionale e differenziata, oltre al pensiero sistemico. L'Assistenza Educativa Specializzata è descritta come un dispositivo pedagogico che potrà operare a favore della reinvenzione del curriculum scolastico, in un rapporto unitario tra questo e l'Assistenza Educativa Specializzata, affinché entrambi riconoscano che si completano a vicenda. Il tempo pedagogico è descritto come la possibilità di cogliere l'occasione quotidiana per la produzione dell'apprendimento. Il ruolo formativo dei contesti partendo dal lavoro pedagogico collaborativo suggerito dall'Assistenza Educativa Specializzata è messo in rilievo e si rafforza attraverso l'indicazione di uno strumento teorico-metodologico nominata come "comunità di pratica". Come considerazioni finali, si sottolinea che, nel contesto normativo della politica per l'educazione speciale, gli orientamenti generali hanno prodotto rotture importanti nel corso degli ultimi due decenni, sostenendo l'accessibilità curriculare come forme dell'intreccio tra l'Assistenza Educativa Specializzata e l'istruzione comune. Nel contesto della pratica, le storie di reinvenzioni e rotture sono trattate come produzione di diversità o intervalli puntuali nel tempo, occorrendo continua documentazione di essi affinché si possano rafforzare ed esporre le azioni che innescano i processi inclusivi nei contesti scolastici. Inoltre si sostiene che l'Assistenza Educativa Specializzata collegata al curriculum acquisisce potere per problematizzare la logica classificatoria e normalizzante delle pratiche e dei processi di individuazione dei soggetti vissuti a scuola. / O presente estudo aborda a temática currículo e educação especial, analisando múltiplas narrativas produzidas nos contextos escolares que consideram o tempo como dispositivo que dá organicidade ao currículo escolar. Busca-se compreender como esse dispositivo delimita as trajetórias dos estudantes público-alvo da educação especial e contribui para a cristalização da incapacidade dos sujeitos ao lançar, para um momento futuro, os aprendizados que deveriam ser construídos no presente. O itinerário metodológico construído de uma maneira qualitativa valoriza a imagem e a memória em coerência com as regras que instituem um sistema de comunicação como jogo, estabelecendo conexões com a relação pedagógica para os processos escolares inclusivos. A partir de uma descrição de currículo que valoriza, de modo estrito, a aprendizagem significativa dos conteúdos e, de modo amplo, as relações pedagógicas cooperativas construídas dentro da escola com todos os agentes escolares, enfatiza-se o plano da experiência ou do saber fazer que emerge do cotidiano, operando no deslocamento das narrativas que elaboram a descrição de currículo e educação especial a partir de “clichês” que se sustentam no tempo. Os referenciais teóricos da tese apoiam-se em áreas multidisciplinares, valorizando, de modo prioritário, os conhecimentos pedagógicos que se compõem a partir dos fundamentos da pedagogia institucional e diferenciada, além do pensamento sistêmico. O Atendimento Educacional Especializado é descrito como um dispositivo pedagógico que poderá operar a serviço da reinvenção do currículo da escola, em uma relação de unidade entre currículo e Atendimento Educacional Especializado, de modo que ambos reconheçam que se complementam mutuamente. O tempo pedagógico é descrito como a captura da ocasião cotidiana para a produção da aprendizagem. O papel formativo dos contextos a partir do trabalho pedagógico colaborativo sugerido pelo Atendimento Educacional Especializado é destacado e ganha potência por meio da indicação de uma ferramenta teórico-metodológica nomeada como “comunidade de prática”. Como considerações finais, destaca-se que, no contexto normativo da política de educação especial, as orientações gerais produziram rupturas importantes ao longo das duas últimas décadas, sustentando a acessibilidade curricular como a forma de tessitura das relações entre Atendimento Educacional Especializado e ensino comum. No contexto da prática, as histórias de reinvenção e ruptura são tratadas como produção de diferença ou intervalos pontuais no tempo, necessitando serem continuamente documentadas para fortalecimento e visibilidade das ações desencadeadoras dos processos inclusivos nos contextos escolares. Também se sustenta que o Atendimento Educacional Especializado articulado com o currículo se investe de potência para problematizar a lógica classificatória e normalizadora das práticas e processos de identificação dos sujeitos vivenciados na escola. / This study addresses the issue of curriculum and special education, analyzing multiple narratives produced in the school contexts that regard time as a device that gives organicity to the school curriculum. It attempts to understand how such device both delimits the trajectories of the students who are the target audience of special education and contributes to the crystallization of the subjects’ inability by casting to a moment in the future the learning that should be built in the present. The qualitative methodological path values the image and the memory in accordance with the rules that institute a communication system as a game, thus establishing connections with the pedagogical relation for inclusive school processes. From a description of curriculum that strictly values the meaningful learning of contents and, in a broader sense, the cooperative pedagogigal relations built in the school with all the school agents, the study emphasizes the dimension of the experience or practice emerging from the daily action, operating on the displacement of the narratives that produce the description of curriculum and special education based on time-supported cliches. The theoretical references of the thesis are grounded on multidisciplinary areas and primarily value the pedagogical knowledges composed from the foundations of the institutional and differentiated pedagogy, besides the systemic thought. The Special Educational Assistance is described as a pedagogical device that may operate aiming at the reinvention of the school curriculum, in a unit relationship between curriculum and Special Educational Assistance, so that both ackknowlege that they complement each other. The pedagogical time is described as the capture of the daily occasion for learning production. The formative role of the contexts of the collaborative pedagogical work suggested by the Specialized Educational Assistance is highlighted and strengthened by means of the referral of a theoretical-methodological tool called “community of practice”. As final remarks, the study highlights that, in the normative context of the special education policy, the general guidelines have produced important disruptions over the last two decades, thus supporting the curricular accessibility as a form of production of the relations between Specialized Educational Assistance and regular education. In the practice context, the stories of reinvention and disruption are regarded as difference production or punctual time intervals, requiring continuous documentation to both strengthen and evidence the actions causing inclusive processes in the school contexts. The study also shows that the Specialized Educational Assistance, in articulation with the curriculum, is a powerful means to problematize the classifying and normalizing logic of the practices and processes of identification of the subjects in the school.
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Isto é um jogo : imagens narrativas do currículo, tempo e trajetórias escolares de estudantes com deficiência

Haas, Clarissa January 2016 (has links)
Il presente studio affronta il tema curriculum ed educazione speciale, analizzando molteplici narrative prodotte nei contesti scolastici che considerano il tempo come dispositivo che dona organicità al curriculum scolastico. Si cerca di capire come questo dispositivo delimita le traiettorie degli studenti che sono il target dell'educazione speciale e contribuisce alla cristallizzazione dell'incapacità dei soggetti nel momento in cui rimette al futuro apprendimenti che dovrebbero essere costruiti nel presente. Il percorso metodologico costruito in modo qualitativo valorizza l'immagine e la memoria in maniera coerente con le regole che istituiscono un sistema di comunicazione come gioco, stabilendo collegamenti con il rapporto pedagogico per i processi scolastici inclusivi. Partendo da una descrizione del curriculum che valorizza, in senso stretto, l'acquisizione significativa dei contenuti, e in modo ampio, i rapporti pedagogici collaborativi costruiti dentro la scuola con tutti gli agenti scolastici, si evidenzia il piano dell'esperienza o del saper fare che emerge dal quotidiano, operando nel movimento delle narrative che elaborano la descrizione curricolare e educazione speciale a partire dei "cliché" che si sostengono nel tempo. I riferimenti teorici della tesi si basano su aree multidisciplinari, valorizzando in modo prioritario, le conoscenze pedagogiche che si compongono partendo dalle fondamenta della pedagogia istituzionale e differenziata, oltre al pensiero sistemico. L'Assistenza Educativa Specializzata è descritta come un dispositivo pedagogico che potrà operare a favore della reinvenzione del curriculum scolastico, in un rapporto unitario tra questo e l'Assistenza Educativa Specializzata, affinché entrambi riconoscano che si completano a vicenda. Il tempo pedagogico è descritto come la possibilità di cogliere l'occasione quotidiana per la produzione dell'apprendimento. Il ruolo formativo dei contesti partendo dal lavoro pedagogico collaborativo suggerito dall'Assistenza Educativa Specializzata è messo in rilievo e si rafforza attraverso l'indicazione di uno strumento teorico-metodologico nominata come "comunità di pratica". Come considerazioni finali, si sottolinea che, nel contesto normativo della politica per l'educazione speciale, gli orientamenti generali hanno prodotto rotture importanti nel corso degli ultimi due decenni, sostenendo l'accessibilità curriculare come forme dell'intreccio tra l'Assistenza Educativa Specializzata e l'istruzione comune. Nel contesto della pratica, le storie di reinvenzioni e rotture sono trattate come produzione di diversità o intervalli puntuali nel tempo, occorrendo continua documentazione di essi affinché si possano rafforzare ed esporre le azioni che innescano i processi inclusivi nei contesti scolastici. Inoltre si sostiene che l'Assistenza Educativa Specializzata collegata al curriculum acquisisce potere per problematizzare la logica classificatoria e normalizzante delle pratiche e dei processi di individuazione dei soggetti vissuti a scuola. / O presente estudo aborda a temática currículo e educação especial, analisando múltiplas narrativas produzidas nos contextos escolares que consideram o tempo como dispositivo que dá organicidade ao currículo escolar. Busca-se compreender como esse dispositivo delimita as trajetórias dos estudantes público-alvo da educação especial e contribui para a cristalização da incapacidade dos sujeitos ao lançar, para um momento futuro, os aprendizados que deveriam ser construídos no presente. O itinerário metodológico construído de uma maneira qualitativa valoriza a imagem e a memória em coerência com as regras que instituem um sistema de comunicação como jogo, estabelecendo conexões com a relação pedagógica para os processos escolares inclusivos. A partir de uma descrição de currículo que valoriza, de modo estrito, a aprendizagem significativa dos conteúdos e, de modo amplo, as relações pedagógicas cooperativas construídas dentro da escola com todos os agentes escolares, enfatiza-se o plano da experiência ou do saber fazer que emerge do cotidiano, operando no deslocamento das narrativas que elaboram a descrição de currículo e educação especial a partir de “clichês” que se sustentam no tempo. Os referenciais teóricos da tese apoiam-se em áreas multidisciplinares, valorizando, de modo prioritário, os conhecimentos pedagógicos que se compõem a partir dos fundamentos da pedagogia institucional e diferenciada, além do pensamento sistêmico. O Atendimento Educacional Especializado é descrito como um dispositivo pedagógico que poderá operar a serviço da reinvenção do currículo da escola, em uma relação de unidade entre currículo e Atendimento Educacional Especializado, de modo que ambos reconheçam que se complementam mutuamente. O tempo pedagógico é descrito como a captura da ocasião cotidiana para a produção da aprendizagem. O papel formativo dos contextos a partir do trabalho pedagógico colaborativo sugerido pelo Atendimento Educacional Especializado é destacado e ganha potência por meio da indicação de uma ferramenta teórico-metodológica nomeada como “comunidade de prática”. Como considerações finais, destaca-se que, no contexto normativo da política de educação especial, as orientações gerais produziram rupturas importantes ao longo das duas últimas décadas, sustentando a acessibilidade curricular como a forma de tessitura das relações entre Atendimento Educacional Especializado e ensino comum. No contexto da prática, as histórias de reinvenção e ruptura são tratadas como produção de diferença ou intervalos pontuais no tempo, necessitando serem continuamente documentadas para fortalecimento e visibilidade das ações desencadeadoras dos processos inclusivos nos contextos escolares. Também se sustenta que o Atendimento Educacional Especializado articulado com o currículo se investe de potência para problematizar a lógica classificatória e normalizadora das práticas e processos de identificação dos sujeitos vivenciados na escola. / This study addresses the issue of curriculum and special education, analyzing multiple narratives produced in the school contexts that regard time as a device that gives organicity to the school curriculum. It attempts to understand how such device both delimits the trajectories of the students who are the target audience of special education and contributes to the crystallization of the subjects’ inability by casting to a moment in the future the learning that should be built in the present. The qualitative methodological path values the image and the memory in accordance with the rules that institute a communication system as a game, thus establishing connections with the pedagogical relation for inclusive school processes. From a description of curriculum that strictly values the meaningful learning of contents and, in a broader sense, the cooperative pedagogigal relations built in the school with all the school agents, the study emphasizes the dimension of the experience or practice emerging from the daily action, operating on the displacement of the narratives that produce the description of curriculum and special education based on time-supported cliches. The theoretical references of the thesis are grounded on multidisciplinary areas and primarily value the pedagogical knowledges composed from the foundations of the institutional and differentiated pedagogy, besides the systemic thought. The Special Educational Assistance is described as a pedagogical device that may operate aiming at the reinvention of the school curriculum, in a unit relationship between curriculum and Special Educational Assistance, so that both ackknowlege that they complement each other. The pedagogical time is described as the capture of the daily occasion for learning production. The formative role of the contexts of the collaborative pedagogical work suggested by the Specialized Educational Assistance is highlighted and strengthened by means of the referral of a theoretical-methodological tool called “community of practice”. As final remarks, the study highlights that, in the normative context of the special education policy, the general guidelines have produced important disruptions over the last two decades, thus supporting the curricular accessibility as a form of production of the relations between Specialized Educational Assistance and regular education. In the practice context, the stories of reinvention and disruption are regarded as difference production or punctual time intervals, requiring continuous documentation to both strengthen and evidence the actions causing inclusive processes in the school contexts. The study also shows that the Specialized Educational Assistance, in articulation with the curriculum, is a powerful means to problematize the classifying and normalizing logic of the practices and processes of identification of the subjects in the school.

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