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Un modello VAR-GARCH multivariato per il mercato elettrico italiano. / A VAR-MGARCH MODEL FOR THE DEREGULATED ITALIAN ELECTRICITY MARKETDELLA NOCE, MATTEO 13 July 2011 (has links)
E’ stato estesamente appurato che i mercati dell'elettricità mostrano mean-reversion e elevata volatilità dei prezzi. Questo lavoro utilizza un modello VAR-MGARCH al fine di cogliere queste caratteristiche presenti sul mercato dell'energia elettrica italiana (IPEX) e analizzare le interrelazioni esistenti tra le diverse regioni in cui il mercato è suddiviso. L’analisi è condotta sui prezzi giornalieri dal 1 ° gennaio 2006 al 31 dicembre 2008.
I coefficienti stimati dalle equazioni condizionali indicano che i mercati regionali sono abbastanza integrati e i prezzi regionali dell'energia elettrica possono essere adeguatamente previsti impiegando i prezzi passati di ciascun mercato zonale.
La volatilità e la cross-volatility sono significative per tutti i mercati, indicando la presenza di forti componenti ARCH e GARCH e la sostanziale inefficienza dei mercati. E’ inoltre evidente un’elevata persistenza della volatilità e della cross-volatility in tutti i mercati.
I risultati indicano inoltre che gli shock rilevati, sia nella volatilità, sia nei vari mercati, persistono nel tempo e che in ogni mercato la persistenza è più marcata quando è causata da innovazioni stimate sulle stesso mercato rispetto a shock stimati su altre aree. Questa persistenza descrive la tendenza delle variazioni dei prezzi a raggrupparsi nel tempo. / It is commonly known that spot electricity markets show mean-reversion and high price volatility. This work employs a VAR-MGARCH model to capture these features in the Italian electricity market (IPEX) and analyze the interrelation existing among the different regions in which the market is divided. Daily spot prices from 1 January 2006 to 31 December 2008 are employed.
The estimated coefficients from the conditional mean equations indicate that the regional markets are quite integrated and regional electricity prices could be usefully forecasted using lagged prices from either the same market or from the other areal markets.
Volatility and cross-volatility spill-overs are significant for all markets, indicating the presence of strong ARCH and GARCH effects and market inefficiency. Strong persistence of volatility and cross-volatility are also evident in all local markets.
The results also indicate that volatility innovations or shocks in all markets persist over time and that in every market this persistence is more marked for own-innovations or shocks than cross-innovations or shocks. This persistence captures the propensity of price changes of similar magnitude to cluster in time.
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Sostenibilità applicata: esplorando le strategie di Business Inclusivo attraverso le dimensioni spaziali ed istituzionali. / APPLIED SUSTAINABILITY: EXPLORING INCLUSIVE BUSINESS STRATEGIES ALONG SPATIAL AND INSTITUTIONAL DIMENSIONSDAL NEGRO, LUCIA 06 March 2014 (has links)
Questo studio analizza i meccanismi di diffusione di iniziative di Inclusive Business secondo i principi della Teoria Base della Piramide (BOP). La ragione è quella di approfondire l’ipotesi che tali iniziative possano rappresentare un modello di policies a favore dello Sviluppo Sostenibile e Umano, a livello globale.
Due variabili sono state analizzate: la replicabilità geografica dei modelli di inclusive Business e la presenza di un contesto istituzionale di supporto. Lo studio ha verificato l’ipotesi attraverso un’analisi qualitativa di due aziende (per la variabile geografica), quindici laboratori appartenenti al BOP Learning Lab Network (per la variabile istituzionale) e novantasei casi-studio del database UNDP Growing Inclusive Markets (per entrambe le variabili).
I risultati indicano la presenza di barriere culturali, politiche, normative ed economiche che impediscono la replicabilità/diffusione di iniziative BOP. Dal punto di vista istituzionale, appare una scarsa integrazione dei rappresentanti delle comunità BOP all’interno delle istituzioni a loro supporto. Tuttavia, sono emersi due driver per la diffusione di iniziative BOP: reti migratorie e organizzazioni settoriali. Questi sono stati analizzati evidenziandone le potenzialità relativamente alla domanda di ricerca.
Infine, sono state presentate questioni aperte derivanti dalla diffusione di meccanismi di Inclusive Business a livello globale, contestualizzandole in rapporto alla Teoria BOP. / This study wants to investigate the process of diffusion of Inclusive Businesses according to the principles of the Bottom of the Pyramid (BOP) theory. The rationale is to investigate whether the Inclusive Business approach may lead to a new policy framework addressing Sustainability needs and Human Development, at a global level.
Two diffusion-related variables were tested: the geographical replication of Inclusive Business models and the presence of a supporting institutional landscape. The study verified the hypothesis through a qualitative analysis of two firms (geographical replication variable), sixteen labs from the BOP Learning Lab Network (supporting institutional landscape variable) and ninety-six case-studies of the UNDP Growing Inclusive Markets database (both variables).
Results showed cultural, policy, regulatory and economic barriers hampering the geographical replication of BOP ventures. From the institutional point of view, results showed a poor integration of actors from the BOP within the supporting institutions. Yet, two drivers to diffuse the Inclusive Businesses emerged: migrant networks and sector-level organizations. Both were investigated highlighting their potentialities in relation to the research question.
Finally, open issues on the diffusion of Inclusive Business models were presented, explaining their contribution in advancing the state of the art of the BOP theory.
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Le reti nel mondo della scienza: tre elaborati sulla collaborazione scientifica. / Networks in Sciences: Three Essays on Scientific CollaborationTOGNI, LARA 16 April 2013 (has links)
Questa tesi di dottorato si pone come scopo lo studio della relazione complessa tra produttività e collaborazione scientifica sia di tipo formale sia informale. L’approccio che è adottato cerca di superare il classico trade-off che emerge dalla letteratura sulle reti e sulla teoria dei giochi; infatti, questa tesi rappresenta il tentativo di sviluppare una sintesi dell’approccio micro e macro allo studio delle collaborazioni scientifiche. A tal fine, il classico bagaglio metodologico è stato arricchito utilizzando tecniche di analisi complementari, quali l’analisi delle reti (e.g.: indici di centralità delle reti e coefficienti di clustering), l’econometria (e.g.: modelli di regressione ZIP e modelli di regressione troncati) ed infine l’economia sperimentale (e.g.: esperimenti in laboratorio). In particolare, sono state prese in considerazione due diverse comunità scientifiche con lo scopo di porre in evidenza le caratteristiche che le contraddistinguono: la comunità dei Geografi Top e la comunità degli Economisti italiani. Questa tesi è strutturata con il fine ultimo di porre in evidenza il ruolo che gli incentivi individuali degli scienziati parte della rete giocano nel modellare le strutture di collaborazione all’interno della rete stessa; ma, allo stesso tempo, nell’influenzare la propria produttività scientifica. Questa tesi è composta da tre diversi elaborati, ciascuno dei quali guarda al fenomeno della collaborazione e della produzione scientifica seguendo prospettive differenti, per permettermi di mettere in evidenza il ruolo giocato da quattro pilastri (i.e.: reti, comunità scientifiche, comportamenti collaborativi, incentivi individuali e conseguenze collettive) sulla base dei quali si fondano le strutture e la dinamica del “mondo della scienza”. / The aim of this thesis is to study the complex relationship between scientific productivity and (formal and informal) scientific collaborations. We follow an approach which goes beyond the classical trade-off that emerged from the literature around networks studies and game theory, in the attempt of developing a synthesis between a micro and a macro approach. In doing so, we enrich the toolset of available methodologies by adopting instruments which are typical of Network Analysis (e.g.: networks’ indices of centrality and clustering), Econometrics (e.g.: ZIP and Censored regressions), and Experimental Economics (e.g.: Laboratory experiments). In particular, we look at two different scientific communities, in order to capture different characteristics of the networks: the community of Top geographers, and the community of Italian economists. This thesis is structured with a view to emphasising the role that the incentives which move scientists within their network of collaboration play on shaping the network itself, but also on influencing their scientific productivity. The thesis is composed of three different essays, each of which approaches the phenomena of scientific production and collaboration from different perspectives, allowing me to highlight the role played by four basic components (i.e.: networks, scientific communities, collaborative behaviours, individual incentives and collective outcomes) in shaping the structure and dynamics of the “world of science”.
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POLICY PROPOSAL ON THE FINANCE AND GROWTH RELATIONSHIP: UNDERSTANDING THE SWITCH FROM "VIRTUOUS" TO "BAD" CYCLESLAURETTA, ELIANA 22 May 2014 (has links)
Studi condotti sulla crisi finanziaria del 2007-09 e la recessione economica hanno evidenziato l’inadeguatezza delle teorie predominanti e la loro inefficacia nel proporre adeguate soluzioni di policy. La presenza di moneta bancaria nell’economia e di un sistema finanziario caratterizzato da innovazione finanziaria e speculazione modificano profondamente la natura stessa del processo di credit creation. Una nuova prospettiva sulla relazione tra finanza e crescita economica necessita essere sviluppata cercando di colmare le lacune esistenti tra New Growth Theory e Evolutionary Theory, come J.A. Schumpeter (1934) e altri studiosi hanno evidenziato. I fattori strutturali sono alla base della persistente instabilita` finanziaria nell’economia. Questo studio tenta di spiegare l’ipotesi che sta alla base dell’intera analisi circa il passaggio avutosi nell'impianto strutturale dell'economia da un virtuous cycle ad un bad cycle, e dimostrare l’esistenza di cio` che definiamo wealth trap, la quale e` ipotizzata essere conseguenza di un sistema finanziario tecnologicamente avanzato, ma non socialmente avanzato. Un modello non lineare ad Agenti (AMB) chiamato BFSE (Based-line Financial System Economy) mostra , tramite la sperimentazione sul modello ICEACE(Erlingsson et al., 2011), evidenze sulla centralita` del sistema finanziario e dell’esistenza del bad cycle. Una discussione sulle macroprudential policies e le politiche strutturali e` introdotta. / Studies of the 2007-09 credit crisis and the resulting recession have revealed the inadequacy of the predominant theoretical frameworks and their failure to propose adequate policy solutions. The presence in the economy of bank money and a financial system characterized by financial innovation and speculation changes the nature of credit creation. As J.A. Schumpeter (1934) and others scholars have recognized, a new perspective on the financial-growth relationship needs to be developed by filling the gaps in New Growth Theory and Evolutionary Theory - two Sons of Schumpeter - and in some way combining them. Structural factors are at the bottom of the persistence of the financial instability in the economy. The goal of this research is to explain the main hypothesis of the historical passage of the economy from a virtuous to a bad cycle and to show the existence of the wealth trap, which is a consequence of a high-technologically advanced financial system within the economic system. A non-linear ABM (Agent Based Model) called BFSE provides, through experimentation using ICEACE model (Erlingsson et al., 2011), interesting evidences of the centrality of the financial system and the bad cycle. Macroprudential and structural policies are introduced.
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Economia dei disastri naturali: evidenza macro e micro focalizzata sui paesi in via di sviluppo / ECONOMICS OF NATURAL DISASTERS: FROM MACRO - TO MICRO - EVIDENCE WITH A FOCUS ON DEVELOPING COUNTRIESLAZZARONI, SARA 22 May 2014 (has links)
Nell'ambito dell'economia dei disastri naturali ho elaborato uno studio macroeconomico e due microeconomici. A livello macro ho elaborato una meta-analisi della letteratura empirica sugli effetti dei disastri naturali in termini di costi diretti e indiretti. Ho analizzato gli effetti di caratteristiche del database,tecniche di stima, fattori di resilienza considerati e publication bias. Studi sui costi diretti che includono paesi Africani hanno 65% maggiore probabilità di riportare un risultato negativo e significativo mentre studi sui costi indiretti sembrano soffrire di publication bias. I lavori microeconometrici si focalizzano su due paesi africani. Nel primo analizzo gli effetti di un aumento della variabilità climatica sul consumo di beni alimentari delle famiglie in Uganda nel periodo 2005/06-2009/10. In media un incremento di 1% delle temperature porterebbe a una diminuzione del consumo di alimenti del 3-5% mentre le famiglie sarebbero in grado di contrastare variazioni delle precipitazioni con varie strategie. Nel secondo, con approccio multi-shock analizzo gli effetti di siccità e incremento dei prezzi di acquisto sullo stato nutrizionale di bambini in famiglie residenti in zone rurali del Senegal nel periodo 2009-2011. Singolarmente entrambi gli eventi sembrano avere effetti negativi sul livello nutrizionale. Tuttavia la concomitanza dei due eventi sembra non avere effetto sul peso dei bambini grazie a un positivo effetto reddito. / In this work I deal with the economics of natural disasters conducting one study at the macroeconomic level and two studies at the microeconomic level. In the first I conduct a meta-analysis of the macro literature on the direct and indirect costs of natural disasters. I investigate the effects of empirical design, estimation technique, resilience factors included and publication bias. I find that direct costs studies have 65% probability to report negative and significant results if they include African countries while indirect costs studies show publication bias. Second, I conduct a microeconometric analysis of the effects of weather variability on households food consumption in Uganda in the period 2005/06-2009/10. I show that on average 1% increase in maximum temperatures would reduce food consumption by 4-5% while precipitation amount and distribution would not affect household food consumption thanks to coping strategies. Finally I consider the effects of droughts and increasing purchasing prices on weight-for-age of children in rural households in Senegal using a multishock approach and a unique dataset (2009-2011). Results of drought(increase in prices) econometric analyis show deterioration in child weight-for-age. However, concomitance of drought and increasing prices would leave child weight-for-age unaffected thanks to positive income effects.
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DINAMICS AND LATENT VARIABLES IN APPLIED MACROECONOMICSKAVTARADZE, LASHA 29 April 2016 (has links)
La tesi di dottorato, composta da tre capitoli, si concentra sulla valutazione delle dinamiche di inflazione in Georgia e sulla previsione dei tassi di cambio nominali per i Paesi della European Eastern Partnership attraverso l’utilizzo di moderne tecniche econometriche. Nel primo capitolo, abbiamo svolto un’indagine sui modelli di previsione dei tassi di cambio e dell’inflazione. Questa indagine rivela che i modelli “factor-based and time-varying parameter” generano migliori previsioni rispetto ad altri modelli.
Nel secondo capitolo, abbiamo approfondito le dinamiche di inflazione in Georgia utilizzando la New Keynesian Phillips Curve ibrida, inserita all’interno di un quadro di un modello “time-varying parameter (TVP)”. Una stima del modello TVP con volatilità stocastica mostra la persistenza di un’inflazione bassa durante il periodo 1996-2012. Un’analisi più approfondita dal 2003 mostra una volatilità crescente dell’inflazione. Inoltre, le stime del parametro evidenziano che la componente forward-looking del modello è importante a seguito dell’adozione di inflation targeting da parte della NBG a partire dal 2009.
Nel terzo capitolo, abbiamo costruito dei modelli fattoriali, “Factor Vector Autoregressive” per prevedere i tassi di cambio nominali per i Paesi dell’European Eastern Partnership. Questi modelli prevedono meglio i tassi di cambio nominali rispetto ad un processo naïve come il random walk. / The Ph.D. thesis consist of three chapters on evaluating inflation dynamics in Georgia and modeling and forecasting nominal exchange rates for the European Eastern Partnership (EaP) countries using modern applied econometric techniques. In the first chapter, we survey of models those produce high predictive powers for forecasting exchange rates and inflation. This survey reveals that the factor-based and time-varying parameter (TVP) models generate superior forecasts relative to all other models.
In the second chapter, we study inflation dynamics in Georgia using a hybrid New Keynesian Phillips Curve (NKPC) nested within a time-varying parameter (TVP) framework. Estimation of a TVP model with stochastic volatility shows low inflation persistence over the entire time span (1996-2012), while revealing increasing volatility of inflation shocks since 2003. Moreover, parameter estimates point to the forward-looking component of the model gaining importance following the National Bank of Georgia (NBG) adoption of inflation targeting in 2009.
In the third chapter, we construct Factor Vector Autoregressive (FVAR) models to forecast nominal exchange rates for the EaP countries. This study provides better forecasts of nominal exchange rates than those produced by the random walk process.
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From plan to market: firm-level adjustment to trade liberalization and business environment reform. Evidence from VietnamLe, Quoc Thai 23 May 2023 (has links)
“What drives firms' performance?” remains one of the most intriguing topics in the economic literature. The myriad determinants identified so far include both internal and external factors. While the internal factors tend to relate to either firms' characteristics or the business decision-making process determined by managers/owners, the external factors tend to relate to the business environment and any possible stimulus for the conditions in which firms are located and operate. This thesis follows the strand of literature that continues the quest for relevant firm-performance-driving factors, taking an applied approach. The thesis, consisting in three essays, provides empirical evidence of how trade liberalization, together with local business environment features, affects firms' performance in the context of a transitional country, Vietnam. The main focus centres particularly on firms' productivity (the first and second essays). As firms use labour as an indispensable input of production, interest, in the third essay, shifts to firm-level demand for skills so as to understand also potential consequences of trade reform policies for the labour market. Highlights of the three essays are as follows: The first essay (Chapter 2) investigates the interplay of trade liberalization and local business environment features in affecting firms’ productivity. Particular interest lies in how frictions in the local business environment where firms operate alter the productivity gains from trade. Making use of a large panel dataset of Vietnamese manufacturing firms from 2006 to 2012, the analysis provides robust evidence of a positive effect of trade liberalization on firms’ total factor productivity. However, distortions in the local business environment such as unenforceable property rights, an ineffective land-titling system, bureaucratic hurdles and labour market frictions play a crucial role in the transmission of trade liberalization shocks. It is recommended, from the results obtained, that complementary business environment reforms addressing local market constraints need to be implemented alongside trade liberalization. The second essay (Chapter 3) investigates first the impact on firms’ productivity of trade liberalization and second how corruption interacts with trade policies. Particular interest centres on how firms’ productivity improvement induced by trade openness is reduced by corruption. Using firm-level data on Vietnamese manufacturing enterprises from 2000 to 2012, the period of which spans the country's accession to the World Trade Organization (WTO), the analysis provides robust causal evidence that trade openness increases firms’ productivity, the higher so if firms export. However, the productivity gains expected by firms from trade liberalization are reduced by corruption, which has important implications for aggregate productivity. The findings suggest that complementary policies addressing either export constraints or corruption need to be implemented in company with trade reform policies. The third essay (Chapter 4) investigates the firm-level employment consequences of trade liberalization. Particular interest is given to how small and medium-sized enterprises (SMEs) adjust their labour demand in response to different types of trade shocks. Using a unique dataset of private manufacturing SMEs over the 2003--2014 period that captures the 2007–2008 drastic reduction in both output and input tariffs, that analysis shows that the effects on firms' labour demand of output and input tariff liberalization are non-identical. While output tariff liberalization has a labour-friendly effect on unskilled workers, a reduction in input tariffs has an “absolute” skill-biased effect, shifting firms’ demand from unskilled workers to skilled labour. The findings suggest important consequences of trade openness for the labour market evolution. A cautious view on the employment consequences of trade openness is strongly suggested, coupled with the implementation of coherent education and training policies to guide the labour supply under trade liberalization. The contributions of this thesis to the literature are as follows. First, it helps to understand how firms adjust to trade liberalization policies in terms of both behaviour and performance in the context of a developing country in transition. Second, it shows that the effectiveness of trade liberalization policies significantly varies with the business environment conditions, explaining why gains from trade are unevenly distributed across locations. Third, in a movement towards free trade, benefits are shown to go hand in hand with drawbacks.
In terms of policy implications, a thorough multi-dimensional view on the potential consequences of trade openness is highly recommended. Besides, the effective implementation of appropriate complementary policies in the wake of trade liberalization is of utmost importance in order to first achieve an overall optimal economic outcome and second make trade openness beneficial for everyone.
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La città da energivora a nodo attivo delle reti di produzione e di scambio energetico / Towns, Cities and Urban Areas. From Energy Consumers to Renewable Energies ProducersVENUTA, MARIA LUISA 13 July 2007 (has links)
Il concetto di rete dell'informazione può diventare uno schema logico con cui descrivere l'evoluzione delle politiche sulle energie rinnovabili e sulla sostenibilità?
La ricerca è stata svolta analizzando l'architettura delle due reti (internet e reti energetiche) e l'evoluzione del bene prodotto e distribuito nella rete energetica, l'energia, esplicitando l'accessibilità da parte della distribuzione mondiale delle risorse petrolifere tradizionali e delle risorse rinnovabili. La struttura metodologica del progetto di ricerca si basa due tipi di analisi teorica:
1) l'analisi della nascita delle società in rete attraverso le teorie di Manuel Castells (concetto di spazio di flussi) e di Saskia Sassen e l'evoluzione delle città (cap.2 e cap.5)
2) le analisi dei flussi dei materiali e delle energie avendo come riferimento metodologico l'approccio ecologico ideato dai ricercatori dell'istituto per il Clima, l'Ambiente e l'Energia di Wuppertal, Germania (cap.3 e cap.4)
La contraddizione tra città innovative e città che sono ai livelli di enormi discariche o di baraccopoli è esposta nel cap.6 attraverso casi studio e progetto dei Programmi Europei.
Nell'ultimo capitolo (cap.7) si riassumono le ipotesi di partenza e i risultati della ricerca e si espongono le questioni aperte. / Can internet logic scheme be used as a basis to describe public policies evolution on renewable energies production and sharing in urban areas all over the world?
The research project analyses the two networks (internet and energetic grids) architectures in actual and future urban areas. This analysis is connected with present and future forecasts energy productions from traditional fuels and from renewable sources.
Theoretical analysis is conducted following a double conceptual pathway:
- societal networks (Manuel Castells theory) and urban areas evolution (Saskia Sassen and Mike Davis) in order to picture the evolution of cities and towns in modern economies and in developing countries (Chapters 2 and 5);
- Material and Energy Flow Analysis (approach by Wuppertal Institute for Climate, Environment and Energy) applied to renewable energy (Chapters 3 and 4)
In Chapter 6 case studies are exposed on the deep cleavage between two different worlds: innovative, rich towns on a side and the landfills cities, slums on the other side.
In the last part hypothesis and thesis are put together and open questions are explained (Chapter 7).
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