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Lo studio dell'impatto delle politiche sulla distribuzione del reddito in una prospettiva micro-macro. Il caso del Vietnam / The Impact of Policies on Income Distribution in a Micro-Macro Perspective: the Case of Vietnam

PANSINI, ROSARIA VEGA 08 May 2008 (has links)
Obiettivo di questo lavoro è studiare i fattori socio-economici responsabili del cambiamento nella distribuzione del reddito dovuto a un cambiamento nel contesto politico di riferimento, in Vietnam durante il periodo delle riforme. La metodologia adottata analizza i cambiamenti nella distribuzione del reddito sia a livello micro che a livello macro. A livello micro, l'analisi indaga sulle caratteristiche individuali e familiari da cui dipende il livello e la distribuzione della spesa. E' possibile inoltre valutare gli effetti diretti di cambiamenti nel quadro politico di riferimento. Il livello macro di analisi consente di individuare le caratteristiche strutturali della disuguaglianza nella distribuzione del reddito personale e di isolare anche gli effetti indiretti delle politiche. Gli strumenti analitici selezionati in questo studio sono un modello supply-driven, rappresentato da un modello di microsimulazione e un modello demand-driven, costituito dalla Matrice di Contabilità Sociale. In particolare, il modello di microsimulazione ha consentito la derivazione di una distribuzione controfattuale e la disaggregazione della variazione della disuguaglianza in Vietnam in: effetto di prezzo, effetto di una variazione della componente non osservata dei salari, effetto dovuto a cambiamenti nelle scelte occupazioni e effetti dovuti a cambiamenti nella popolazione. Utilizzando una nuova metodologia di scomposizione ad un livello microscopico dei moltiplicatori derivati dalla SAM, è stato possibile derivare e isolare tutti gli effetti diretti e indiretti di uno shock esogeno sulla distribuzione personale del reddito. / The aim of this work is to investigate the socio-economic factors that affect in income distribution changes caused by changes in the policy framework in Vietnam during the period of reforms. The adopted methodology analyzes policy induced changes in income distribution both at the micro and the macro level. At the micro level, the analysis of inequality can help identifying the socio-economic factors affecting the level of household expenditure and its distribution and evaluating direct effects of policies. The macro level identifies the structural characteristics of inequality and evaluates also the indirect effects of policies on the personal income distribution. The two analytical tools have been selected have been a supply driven model represented by the microsimulation model and a demand driven model, constituted by the Social Accounting Matrix. The microsimulation model allowed deriving a counterfactual distribution of income and disaggregating change in the Vietnamese income inequality into four effects: price effect, effect of a change in the unobservable component of wages, occupational choice effect and population effect. Using a new technique of decomposition of SAM-based multipliers in 'microscopic' detail, the macro model allowed deriving all the direct and indirect effects of an exogenous shock to personal income distribution.
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Un modello econometrico regionale "globale" per il mercato del lavoro italiano / A "Global" Regional Econometric Model in the Italian Labour Market

BARBIERI, LAURA 23 May 2008 (has links)
Partendo dalla constatazione della sempre maggiore complessità del contesto economico e sociale nazionale ed internazionale, imputabile da un lato al processo di integrazione economico e monetario europeo, e dall'altro alla progressiva decentralizzazione dei poteri a livello regionale, la tesi intende proporsi come uno strumento analitico di supporto al decisore. A tal fine, in base a dati annui di fonte ISTAT-SVIMEZ per il periodo 1970-2003, viene sviluppato un modello econometrico regionale 'globale' per il mercato del lavoro italiano, estendendo un precedente modello mono-regionale proposto da Baussola (2003), ad un contesto pluri-regionale. Il modello conduce non solo a rappresentare soddisfacentemente i mercati regionali italiani, ma opera altresì efficacemente nel ricostruire i valori delle variabili a livello nazionale. Il modello si conferma robusto ed efficace nel rappresentare le realtà regionali, anche nell'ottica di analisi propria dell'econometria delle serie storiche. / The starting point of this thesis is the remark that recent decades have been characterized by a rising complexity in the economic and political context both at the national and international level. This is due both to the European economic and monetary integration process and to the regional decentralisation process. With the aim of providing a useful tool of analysis for the decision-maker,. a 'global' regional model for the Italian labour market has been constructed on the basis of annual data from ISTAT-SVIMEZ over the 1970-2003 period. This model could be viewed as an extension to a multi-regional framework of the previous one-region model developed by Baussola (2003). The model shows good performance not only in representing regional labour market specificities, but also in reproducing national variable values. It is also robust and effective in a time-series context.
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Le Agenzie pubbliche esecutive: il caso "Agenzia delle Entrate". Dal "Government" alla "Governance" del fenomeno tributario italiano / Executive Public Agencies: "The Italian Revenue Agency" Case. From "Government" to "Governance of Italian Fiscal Phenomenon

RONDANINI, MARCO 27 March 2008 (has links)
Il contributo si propone – attraverso anche l'individuazione di punti di forza e di debolezza, di opportunità e di sfide (c.d. “SWOT Analysis”) – l'esame di una delle principali Agenzie pubbliche (esecutive) italiane, l' “Agenzia delle Entrate”: l'analisi dell'internazionale processo di c.d. “Agencification”, unitamente alla più sensibile dottrina versata nell'argomento, ne costituisce il presupposto teorico e comparato. La considerazione dell'adattamento al contesto italiano della modellistica internazionale (sub specie esecutiva: “structural disaggregation”; “reregulation”; “performance contracting”) e l'esame degli antecedenti storico-istituzionali e giuridici (interni) si palesano importanti linee di ricerca percorse. Lo specifico approfondimento dei profili storici, funzionali, strutturali e comparati – utilizzando lo strumentario euristico della contemporanea Scienza dell'Amministrazione – della recente esperienza istituzionale “Agenzia delle Entrate” mostra una sensibile, ma ancora parziale (specie sotto il profilo della c.d. “reregulation”), attuazione della ricordata modellistica agenziale esecutiva, ed al contempo evidenzia interessanti ipotesi di sviluppo istituzionale, già avvenute od in corso di manifestazione, per un passaggio – nella gestione del fenomeno tributario italiano – da un sistema a “Government” (ovvero verticistico e centralistico-ministeriale) ad un modello a “Governance” (cioè partecipato e qualificato dal principio di “sussidiarietà” istituzionale, verticale ed orizzontale), prima monolivello e stellare (la situazione attuale) e, quindi, multilivello e plurinodale (con l'avvento del c.d. “federalismo fiscale”). / The paper proposes - through the identification of strengths and weaknesses, opportunities and threats (so-called “SWOT Analysis”) – the examination of one of the major public (executive) Italian Agencies, the “Agenzia delle Entrate”: the analysis of international process so-called “Agencification”, together with the more sensitive doctrine well-versed in the argument, constitutes the theoretical and compared assumption. The adaptation to the Italian context of international modelling (sub executive specie: “structural disaggregation”, “reregulation” and “performance contracting”) and the exam of the historical-institutional and legal antecedents reveal important covered lines of search. The specific deepening of historical, functional, structural and comparative profiles - using the heuristic tools of contemporary “Science of Administration” – of the recent institutional experience “Agenzia delle Entrate” shows a sensitive, but still partial (especially in terms of s.c. “reregulation”), implementation of the mentioned agencial-executive modeling, and, at the same time, highlights interesting hypothesis of institutional development, already happened or in course of show, toward a transition – managing Italian fiscal phenomenon - from a “Government” system (top - down and centralist - ministerial) to a “Governance” model (participated and qualified by institutional, vertical and horizontal “subsidiarity”), first monolevel and stellar (current situation), therefore, multilevel and networked (with the advent of s.c. “fiscal federalism”).
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ANALISI DELL'AZIONE DIPLOMATICA DELLA SANTA SEDE NELLA RICERCA DI UN NUOVO ORDINE INTERNAZIONALE, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL RUOLO DELL'ONU E DELLA CSCE - OCSE / Papal Diplomacy and the Pursuit of a New International Order: the role of UNO and CSCE/OSCE

RODEGHIERO, MARCO 27 March 2008 (has links)
Nel corso della sua lunga storia la Santa Sede è sempre stata protagonista attiva delle relazioni tra popoli, regni, Stati e nazioni. Un ruolo importante viene da essa svolto anche nel '900, specialmente a partire dalla Prima Guerra Mondiale, nell'ambito del tentativo di costruire un nuovo ordine internazionale fondato più sulla forza del diritto che sul diritto della forza. L'Enciclica Pacem in Terris ed il Concilio Vaticano II segnano l'inizio di un più deciso appoggio alla diplomazia multilaterale ed alle organizzazioni internazionali, specialmente ONU e CSCE-OSCE, come si può vedere nel caso della Prima Crisi del Golfo (1990-1991) e della dissoluzione della ex Jugoslavia (1991-1999). La Santa Sede elabora così, progressivamente, un proprio concetto di nuovo ordine internazionale, fondato sul diritto, sulla parità giuridica, sulla uguaglianza sostanziale degli Stati, dotato di un'Autorità centrale imparziale, a carattere democratico, in grado di imporre il rispetto di determinati principi fondamentali per una pace duratura, nella piena osservanza del principio di sussidiarietà. Un ideale ancora lontano dall'essere raggiunto. / Along his long history the Holy See has always played an important role in the relations between kingdoms, States and nations. This role remains important also in the 20th century, especially from World War One, in the pursuit of a new international order based more on the force of right than on the right of force. The Encyclical Pacem in terris and the II Vatican Council are the beginning of a deeper support to multilateral diplomacy and international organisations, particularly UNO and CSCE-OSCE, as it may be noticed during the First Gulf War (1990-1991) and the dissolution of former Yugoslavia (1991-1999). Thus, the Holy See has gradually developed a concept of new international order based on human rights and international law, juridical equality of all States, and on a central, impartial Authority capable of enforcing the respect of a given set of fundamental principles which are essential for the maintenance of peace, in the respect of the principle of subsidiarity. An ideal still far from reality.
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Saggi sulle Dinamiche di Povertà dei Bambini e delle loro Famiglie / Essays on the Poverty Dynamics of Children and their Families

DAMIOLI, GIACOMO 30 March 2009 (has links)
Studi recenti hanno evidenziato come la comprensione del fenomeno della povertà si arricchisca integrando il concetto più tradizionale di povertà cross-sectional con un concetto longitudinale. La crescente letteratura sulle dinamiche di povertà si occupa del tempo in cui individui diversi rimangono poveri e le transizioni dentro e fuori la condizione di povertà. Chapter 1 è una review delle strategie econometriche che sono state suggerite nella letteratura. L’attenzione è posta sulla derivazione econometrica di ogni modello, ma l’obiettivo è anche di chiarire le domande specifiche a cui ogni modello vuole dare risposta e le relative implicazioni di politica. Poiché è una regolarità empirica ben documentata che le famiglie con figli sono sovra-rappresentate al fondo della distribuzione dei redditi di molti paesi così come che i bambini che crescono in situazione di svantaggio sono associati a basse capacità cognitive e relazionali, il resto della tesi si incentra su diversi aspetti dinamici del fenomeno della povertà. In particolare, Chapter 2 studia la presenza di dipendenza dallo stato nella povertà infantile in Italia tra il 1993 e il 2006, mentre il Capitolo 3 è una valutazione dell’effetto di particolari politiche di sostegno alle famiglie che sono state introdotte in Gran Bretagna alla fine degli anni ’90 sulla durata delle esperienze di povertà. / Recent studies gave evidence on how a better understanding of the phenomenon of poverty is achieved by integrating the more traditional concept of cross-sectional poverty with a longitudinal concept. The increasing literature on poverty dynamics deals with the time different individuals spend in poverty and the transitions in and out of poverty. Chapter 1 is a review of the econometrical strategies that have been employed in the literature. The focus is on the econometrical derivation of each model, but I aim also at clarifying the specific research questions each model wants to answer and the related policy implications. As it is a well-established finding that families with children are over-represented at the bottom of the income distribution in many countries as well as that children who grow up in disadvantaged environments are associated with diminished cognitive and social skills, the remaining of the thesis focuses on different dynamics facets of the poverty phenomenon. In particular, Chapter 2 investigates the presence of state dependence in Italian child poverty between 1993 and 2006, while Chapter 3 is an assessment of the effect of particular families oriented policies introduced in Britain in the late 1990s on the duration of poverty experiences.
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Saggi sull'economia della mitigazione e dell'adattamento ai cambiamenti climatici. / Essays on the Economics of Mitigation and Adaptation to Climate Change

MASSETTI, EMANUELE 30 March 2009 (has links)
La prima parte della Tesi si occupa dello studio delle strategie di investimento ottime nel settore energetico e in ricerca e sviluppo, nell'ambito di politiche di stabilizzazione dei gas serra nell'atmosfera. La seconda parte tratta invece metodi per la quantificazione degli impatti economici dei cambiamenti climatici sul settore agricolo, considerando tutte le possibilità di adattamento. / The first part of the Thesis discusses optimal investment strategies in the energy sector and in R&D for knowledge advancements to stabilize atmospheric concentrations of GHG. The second part deals instead with the measurement of impacts of climate change on agriculture considering all possible adaptation options.
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THREE ESSAYS ON OPEN ECONOMY MACROECONOMICS AND POLICY

BRAGOLI, DANIELA 09 June 2009 (has links)
La seguente tesi e’ costituita da tre diversi elaborati, il primo e’ l’estensione di un modello di equilibrio generale a due regioni (Benigno JIE 2004) con l’intento di calcolare i pesi ottimali per l’inflazione dell’area euro utilizzando micro dati sull’eterogeneità delle rigidità dei prezzi in Europa. Il secondo e il terzo elaborato si focalizzano invece sulle crisi d’insolvenza con l’obiettivo di selezionare le variabili che forniscono maggiori informazioni per la previsione della crisi. La metodologia utilizzata e’ l’analisi della transvariazione. Mentre il secondo ‘essay’ si concentra sulla versione univariata, il terzo estende la metodologia al caso multivariato. Il primo analizza le crisi d’insolvenza più severe degli anni ’90, la seconda utilizza invece gli episodi di crisi analizzati da Frankel e Rose (1996). / The present work is made of three different essays, the first is an extension of a two region general equilibrium model (Benigno JIE 2004), with the intent of calculating optimal weights for EU inflation using micro data on the level of price rigidities, the second and the third have as main focus financial and currency country crises, with the task of selecting the most important variables in terms of crisis prediction by means of a descriptive statistics methodology called transvariation analysis. While the second essay focuses on univariate transvariation, the third extends the methodology to a multivariate framework. The last two essays are based on two different datasets. The first studies the most recent deep financial crises of the 1990s and the source is IMF, International Financial Statistics, the second uses a vast sample of currency crisis episodes taken from Frankel and Rose (1996) dataset made of annual data on more than one hundred developed countries from 1971 through 1992 and defining currency crash as a large change of nominal exchange rate that is also a substantial increase in the rate of change of nominal depreciation. The source in this case is World Bank, World Development Indicators.
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LE CONNESSIONI TRA ECONOMIA E POLITICA: L'EVIDENZA EMPIRICA IN ITALIA 1987-2006 / POLITICAL CONNECTIONS: THE EMPIRICAL EVIDENCE IN ITALY 1987-2006

PELLEGRINI, LAURA 02 July 2010 (has links)
Questo lavoro prende in esame le connessioni fra economia e politica in Italia nel periodo compreso tra il 1987 e il 2006. Tale filone di studi si situa all’interno del sempre più variegato e crescente interesse per il legame fra corporate governance, potere di mercato, struttura finanziaria e performance dell’impresa. Dopo una prima parte volta a mettere in luce alcuni principali lineamenti teorici ed istituzionali del tema in oggetto, segue una seconda parte, di natura prettamente empirica. In primo luogo si vogliono mettere in luce quali siano state le società quotate connesse nel periodo considerato e le modalità con cui ha avuto luogo la connessione, nonché illustrare alcuni aspetti descrittivi dei soggetti e delle società connesse che costituiscono il campione. In secondo luogo, seguendo la letteratura internazionale in materia, viene svolta un’analisi empirica al fine di testare se esistano particolari differenze tra società politicamente connesse e società non connesse in termini di leverage, redditività, efficienza produttiva e potere di mercato. In particolare, il terzo capitolo contiene una puntuale esposizione delle fonti e delle metodologie che hanno portato alla definizione dei database utilizzati ed implementati, fornendo alcune prime evidenze di tali connessioni. Nel capitolo IV si forniscono le statistiche descrittive del campione preso in esame relativo alle società italiane industriali ed holding di partecipazione quotate sul MTA e MTAX nel periodo 1987-2006, in termini sia di capitalizzazione di mercato, sia di redditività, struttura proprietaria e finanziaria. Infine, nel capitolo V viene proposta una verifica empirica sul campione così determinato, provando ad enfatizzare le relazioni esistenti tra alcune grandezze determinate quali il grado di indebitamento, il potere di mercato e alcuni indicatori di redditività ed efficienza e principalmente una variabile volta a individuare la presenza o meno di connessioni politiche nelle società stesse. / This study analyses politically connected firms in Italy, since 1987 to 2006. We take into consideration this nation because in Italy political connections are supposed to have been more valuable and relevant than in other countries. We focus our attention on listed industrial corporations, leaving out of consideration banks and insurance companies. We try to develop two main questions: which listed industrial corporations have been politically connected in this period? Have these firms been politically connected through top officers or large shareholders, President of the Republic, members of Parliament or ministers? Which is the value of political connections and which are the differences between politically connected and non connected firms? This study tries to highlight the features and the sizes of the political connection in the Italian context, giving evidence of the economic, political and institutional framework. According to the existing literature we argue that firms with political connections gain financial benefits in terms of greater market power, but show poorer performances and efficiency than non connected firms because of the relevant private benefits that characterize the politically connected ones. Moreover we argue that politically connected firms show lower leverage than their non-connected peers defining a more complex framework in comparison to other relevant studies.
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New Keynesian and Post Keynesian: Analysis of Monetary Policy and Banking Sector Behavior

FONTANA, OLIMPIA 13 May 2013 (has links)
Questo lavoro si compone di due parti. La prima parte, costituita dal capitolo primo, fornisce una comparazione teorica di due teorie economiche in ambito di dottrina monetaria, ovvero la teoria New Keynesiana e quella Post Keynesiana. Nella seconda parte, viene ideato e implementato attraverso il software un modello teorico macroeconomico di impostazione Post Keynesiana. L’argomento di analisi è il processo di cartolarizzazione – illustrato nel capitolo 2 – che è stato al centro della crisi finanziaria che ha colpito gli Stati Uniti nel 2007-2009. L’obiettivo del lavoro è quello di analizzare, attraverso la costruzione di un modello – esposto nel capitolo 3 – che utilizza la metodologia Stock-Flow Consistent, i collegamenti tra il settore finanziario e il mercato delle case al fine di stabilire la natura della crisi: si è trattato di una crisi trainata dalla finanza o dal comportamento delle famiglie? La novità del nostro lavoro consiste nella descrizione dettagliata nell’ambito dell’approccio Stock-Flow Consistent del comportamento delle banche private, assumendo una gestione attiva di bilancio da parte delle banche di investimento. / This work is basically divided into two parts. The first part – chapter 1 – provides a comparison between two theory of monetary economics: New Keynesian and Post Keynesian. The second part is represented by the elaboration and implementation of a theoretical macroeconomic model, grounded in Post Keynesian theory. The subject under investigation is the securitization process – illustrated in chapter 2 – which has been at the centre of the 2007-2009 crisis in the United States. The aim is to analyze, through the construction of an elaborate model – in chapter 3 – the links between the financial sector and the housing market and to assess the nature of the crisis: was the 2007-2009 financial crisis a households-led or a finance-led crisis? The novelty of our work is represented by the detailed description in the Stock-Flow Consistent approach of the private banking sector, assuming that investment banks carry out an active management of their balance sheets.
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RISCHIO, VULNERABILITA' E RESILIENZA TERRITORIALE: IL CASO DELLE PROVINCE ITALIANE

GRAZIANO, PAOLA 13 May 2013 (has links)
L’obiettivo della tesi è ideare uno schema teorico del concetto multidimensionale di rischio territoriale, applicandolo successivamente ad un caso di studio sulle province italiane. Nel primo capitolo si delinea uno schema teorico del concetto di rischio territoriale, utilizzando una lettura del fenomeno di stampo sistemico, secondo cui il rischio è correlato positivamente a fattori di vulnerabilità territoriale e negativamente a fattori di resilienza. Il territorio viene rappresentato nelle tre dimensioni della sostenibilità, quella economica, sociale e ambientale, seguendo un approccio olistico. Nel secondo si applica lo schema teorico ad uno studio sulle province italiane. Si adotta una metodologia di sintesi a passaggi successivi, che prevede l’applicazione di tecniche multivariate. Si giunge ad un sistema di indicatori ed indici sintetici di vulnerabilità e resilienza economica, sociale e ambientale. Nel terzo si giunge agli indici sintetici di vulnerabilità e resilienza territoriale, confrontando metodi di aggregazione differenti. Si individuano così i sistemi locali più a rischio, perchè più vulnerabili e meno dotati di fattori di risposta al cambiamento. Si evidenziano elementi di originalità a livello di disegno teorico, per la trattazione del tema nelle dimensioni distinte Economia, Società e Ambiente, e a livello empirico, per l’utilizzo di metodologie di sintesi ibride. / The aim of the work is to provide a theoretical framework regarding the multidimensional concept of vulnerability of local systems, then applying it to a case study on Italian provinces. The first chapter outlines a theoretical framework of this concept, using a reading of the phenomenon according to a systemic mold, whereby the risk is positively correlated with spatial vulnerability factors and negatively with resilience factors. Region is represented in the three dimensions of sustainability, that is the economic, social and environmental ones, following a holistic approach. The second one applies the theoretical framework for a study on the Italian provinces. We have adopted a method of synthesis by successive steps, which provides the application of multivariate techniques. We arrive at an indicators system and composite indices of economic, social and environmental vulnerability and resilience. In the third one we reach the composite indices of vulnerability and resilience of local systems, comparing different methods of aggregation among themselves. Systems are identified as most at risk, because more vulnerable and less gifted with factors of response to change. Elements of originality are highlighted in terms of theoretical project for the treatment of the theme in the distinct dimensions Economy, Society and Environment, as well as, at empirical level, the usage of hybrid synthesis methods.

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