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Sviluppo di una metodologia per la gestione del rischio attentati terroristici contro infrastrutture critiche / The Development of a Terrorism Risk Management Framework (TRMF) for the Protection of Critical Infrastructure Facilities from Terrorist Physical Attacks

PISAPIA, GIOVANNI 10 March 2008 (has links)
Questa tesi di dottorato consiste nello sviluppo di una metodologia per gestire il rischio attentati terroristici contro infrastrutture fisiche per proprietari o gestori di impianti appartenenti ad infrastrutture critiche. / This Ph.D. thesis consists in developing a terrorism risk management framework (TRMF) to guide critical infrastructure facilities' owners and operators in their decision making process related to the risk of terrorism.
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I BLOG PERSONALI: PRATICHE D'USO E MODELLAMENTO SOCIALE

LOCATELLI, ELISABETTA 22 May 2008 (has links)
Il blog ha compiuto un percorso di rapido sviluppo, diventando spesso nei discorsi sociali l'emblema di un modo di intendere la rete che ha preso oggi l'etichetta di “Web 2.0”. La sua diffusione non è solo l'esito di una particolare configurazione tecnologica, ma anche di un intreccio di dinamiche economiche, sociali e culturali che hanno mutato la loro forma nel tempo. Lo scopo del presente lavoro è quello di seguire la traiettoria di questo sviluppo, individuandone gli snodi critici attraverso gli strumenti concettuali forniti dal paradigma del Social Shaping of Technology applicato, in questo caso, ad un oggetto che combina la duplice natura di artefatto culturale e strumento di Comunicazione Mediata da Computer. A questo scopo si è, in primo luogo, ricostruita l'evoluzione storica del blog, rileggendola poi alla luce delle quattro dimensioni istituzionale, economica, tecnologica e culturale, da cui è emersa la centralità della figura dell'autore del blog. Su questa base si è articolato un percorso di ricerca sul campo, condotto con una metodologia qualitativa e multi-situata, al fine di evidenziare le dinamiche di appropriazione microsociale del blog, in cui sono stati individuati gli aspetti cruciali del suo modellamento sociale. / Weblogs developed very rapidly during the last years, by often becoming the symbol of the recognition of the Web as “Web 2.0” in the social discourses. Not only is its diffusion the outcome of a particular technological configuration, but also of a network of economical, social, cultural factors that have changed their shape in the course of time. The goal of this research is to follow the path of this development through the conceptual frame provided by the Social Shaping of Technology applied, in this case, to an object that is both an artefact and a form of Computer Mediated Communication. Firstly, to the purpose, the historical evolution of blog has been reconstructed; then, the trend of the institutional, economical, technological, cultural dimensions has been outlined whereas the author's central role in blog's dynamics emerged. On this basis a field research was carried out and accomplished with a qualitative, multi-sited methodology, in order to highlight the microsocial blog processes of appropriation, in which the main aspects of social shaping has been identified.
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L'AUTORE DI FICTION TELEVISIVA IN ITALIA, UNA RICERCA ETNOGRAFICA / The TV Fiction Writer in Italy, an Ethnographical Research

MANZI, LUCA 22 May 2008 (has links)
La tesi descrive il processo di ideazione e scrittura di lunga serialità in Italia attraverso l'osservazione etnografica di due scritture di fiction avvenute nel 2007; attraverso l'analisi etnografica si evidenziano le prassi professionali e le dinamiche interpersonali che si stabiliscono durante i processi di ideazione e scrittura, con particolare attenzione ai processi di negoziazione creativa e di differenze generazionali. / Thesis describes the creative and writing process of two fiction series in Italy, through ethnographical observation of two writing processes which took place in 2007; through ethnographical analysis professional habits and interpersonal dynamics are underlined, during creative and writing process; spotlight has been put on creative negotiations processes and generational differences.
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LA CAPACITA' DI VALORIZZARE LE ISTANZE SOCIETARIE DI UN SISTEMA DI QUASI - MERCATO. IL RUOLO DELL' AUTO - MUTUO - AIUTO NEL "MODELLO LOMBARDO"

MARZULLI, MICHELE MARIA 19 February 2009 (has links)
Il lavoro si propone di rendere conto del ruolo dell’associazionismo di auto-mutuo aiuto (self-help) nel contesto del modello di welfare regionale lombardo, il “quasi mercato”. Questa forma associata vive una nuova stagione di sviluppo e dimostra di essere una delle risposte possibili ai recenti mutamenti dei sistemi di welfare, soprattutto in un contesto socio-demografico caratterizzato dall’invecchiamento della popolazione, dalla riduzione dei componenti delle famiglie e dal prevalere di malattie croniche e di disabilità. L’associazionismo di auto-mutuo aiuto si dimostra una delle risorse emergenti della società civile, capace di trasformare soggetti passivi e marginalizzati in cittadini attivi e responsabili; è più difficile capire quale sia il suo ruolo all’interno della governance locale, in termini di partecipazione. La ricerca presenta un quadro complesso, in cui il self-help riesce a promuovere innovazioni capaci di divenire risorse per il territorio locale, ma anche una certa incapacità di essere valorizzate presso le istituzioni locali, in ragione della fragilità istituzionale di cui soffre ancora questo tipo di associazionismo. / Purpose of the present study is to explain the role played by self-help associations within the Lombardia regional welfare model, the so-called ‘quasi-market’. Such associative forms are undergoing a whole new deal of development and prove to be one of the possible answers to the recent changes typical of the welfare systems, especially in a socio-demographic context characterized by ageing processes, decrease in the number of family members, prevailing of chronic diseases and disabilities. Self-help associations prove to be one of the resources emerging from civil society, able to transform passive subjects into active and responsible citizens. However, it is still difficult to understand what role they play in the local governance, in terms of participation. Major finding of the research is a complex picture, where self-help associations are able, on the one hand, to encourage innovations able in their turn to become resources for the local communities; on the other hand, they still show a certain inability to be fully appreciated by the local institutions because of the institutional fragility that still characterize these specific associations.
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L'ERMENEUTICA DEL SOGGETTO IN MICHEL FOUCAULT

REDAELLI, ENRICO 19 April 2010 (has links)
La tesi è un'analisi critica dei presupposti teoretici del metodo genealogico di Foucault. Il problema del soggetto è perciò indagato in relazione a allo statuto di verità della filosofia foucaultiana. Lo scopo è mostrare i problemi e le contraddizioni a cui va incontro il "senso" del gesto genealogico. / This thesis is a critical analysis of the theoretical principles of Foucault’s genealogical method. The problem of the subject is inquired into its relationship with the statute of truth of the foucauldian philosophy. The aim is to show the problems and the contradictions of the sense of the genealogy.
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BEAUTIFUL WINNERS: LA STREET ART TRA UNDERGROUND, ARTE E MERCATO

TOMASSINI, MARCO 03 May 2010 (has links)
La tesi ha come oggetto la street art italiana. Questa, sebbene comunemente associata a realtà contro o subculturali, specie nell’ultimo decennio ha visto diversi suoi esponenti percorrere una parabola che da un underground riservato a una nicchia di appassionati, li ha portati a confrontarsi tanto con il mondo dell'arte quanto con il mercato. Una parabola che, in senso diacronico, questa tesi ha cercato di ripercorrere, servendosi degli strumenti propri delle teorie della produzione culturale, analizzando quindi la molteplicità di trasformazioni sociali e culturali che l'hanno accompagnata e resa possibile. Allo stesso tempo, attraverso una metodologia “grounded”, si è tentato di dare conto, su un piano sincronico, dello scenario attuale della street art nazionale, attraversato da tensioni che, di fatto, hanno portato il ricercatore a misurarsi con il processo di crescente “individualizzazione” e “de-standardizzazione” del mercato del lavoro. La tesi si suddivide quindi in quattro macro-sezioni: la prima finalizzata alla descrizione del processo di ricerca; la seconda tesa a ricostruire l’“emersione” dei fenomeni subculturali da cui gli street artists provengono; la terza, volta alla descrizione del panorama contemporaneo della street art italiana, attraverso l'individuazione di “profili” nelle cui caratteristiche si è cercato di far luce su quello che, a tutti gli effetti, può considerarsi un modello di “socialità reticolare”; la quarta, in cui si sono messi a confronto l'attuale fisionomia agerarchica della street art, caratterizzata da una differente distribuzione di opportunità a seconda del diverso capitale sociale posseduto dai suoi protagonisti, e alcune ipotetiche “soluzioni” a tali squilibri. / Street art has always been associated with underground phenomena like sub or counter-cultures. But, especially during the last ten years, many street artists got more and more involved in the institutional field of cultural production, also working for marketing, advertising and graphic design agencies. Starting from a perspective close to the theories of cultural production, the dissertation focused on the social, cultural and economic transformations that have contributed to such an “explosion” of the street art movement. At the same time, using a “grounded” approach, it studied the contemporary world of the Italian street art, as a field crossed by my many tensions, generated by a different distribution of what Pierre Bourdieu defined “social capital”.
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PROFESSIONALITA', RUOLO E FUNZIONI DEL DIRETTORE SANITARIO. AMBITI DI MANAGERIALITA' IN TRE ORGANIZZAZIONI AD ELEVATA COMPLESSITA': ISTITUTO CLINICO HUMANITAS, ISTITUTO EUROPEO DI ONCOLOGIA, OSPEDALE MAGGIORE POLICLINICO

ALIZZI, ANTONIO 21 June 2011 (has links)
Nell’ambito delle professioni mediche, quella del direttore sanitario aziendale risulta poco indagata. La ricerca – di tipo qualitativo, condotta sui direttori sanitari di tre ospedali di Milano – si propone di investigare questo ruolo professionale a partire dalle novità registrate nell’ultimo ventennio e dagli obiettivi che si pone nel proprio campo. L’ipotesi è che la figura esaminata abbia subito tali e profonde mutazioni per cui: a) in superficie, sono cambiate le competenze fondamentali per l’esercizio efficace del ruolo; in particolare, l’attività “produttiva” è stata affidata al “direttore medico di presidio” mentre la programmazione e il coordinamento strategico al direttore sanitario; b) in profondità, compromesse e dissolte quelle caratteristiche che Freidson considerava tipiche della professione, il direttore sanitario è andato costruendosi una nuova professionalità, caratterizzata dai saperi tecnici tradizionali, ma anche da nuove competenze manageriali. Viene ripercorso normativamente e storicamente il cambiamento intervenuto nel ruolo, fino a delinearne i nuovi ambiti di managerialità. Individuare tali competenze è utile per: includerle, mediante percorsi educativi specifici, nel fabbisogno formativo professionale, leggerne il ricorso e lo sviluppo, in una chiave isomorfica normativa, come funzionale allo stesso direttore sanitario per attivare/controllare il cambiamento, tanto nell’ospedale, quanto nel campo organizzativo della salute. / Within the scope of medical professions, the role of the chief medical officer is not so much investigated. The present quality-type research has been carried out on the activity of chief medical officers in three hospitals in Milan and aims to investigate this profession starting from the innovations it underwent during the last twenty years and from the goals it intends to reach. The hypothesis we formulated is that the role we are analyzing has undergone such deep changes that: a) on the surface, fundamental skills required for an efficient practice of this profession have changed; in particular, the “productive” activity has been entrusted to the hospital medical director, while programming and strategic coordination has been ascribed to the chief medical officer; b) in depth, since the characteristics considered as typical by Freidson were compromised and hence dissolved, chief medical officers have been acquiring a new professionalism, marked by traditional knowledge but also by new managerial skills. Changes occurred in this profession have been studied in the present dissertation both from a regulatory and from an historical point of view, in order to trace out the new scope of its managerial activities. Detecting skills is important: for including them among the educational needs of this profession to be acquired thanks to specific training paths, for tracing their recurrence and development in the frame of a normative isomorphism, which would be useful for the chief medical officer himself in order to start/monitor the changes as much in the hospital as in the whole organizational health field.
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Organizzazione scolastica e disagio giovanile. Un'analisi relazionale / School organization and young people in trouble: a relational analysis

PASINI, ANNALISA 21 June 2011 (has links)
La tesi analizza il modo in cui le organizzazioni scolastiche affrontano il disagio giovanile, verificando se e dove si riscontrino caratteri di relazionalità nella sua gestione e nell’orientamento organizzativo, secondo l’approccio relazionale al welfare. Si tratta di una ricerca qualitativa ed esplorativa, condotta nel sistema educativo della Provincia Autonoma di Trento, attraverso interviste semistrutturate a dirigenti, docenti, ma anche altri professionisti, studenti e famiglie. L’analisi, preceduta da un inquadramento teorico e delle indicazioni istituzionali, focalizza il processo di aiuto sul caso secondo l’ottica relazionale e poi si centra sul piano organizzativo, per osservare in tre elementi – finalità, persone e mezzi dell’organizzazione – come l’assunzione di una prospettiva relazionale possa attivare nella scuola pratiche di care in grado di migliorare il benessere degli studenti. L’analisi mostra che, soprattutto nella formazione professionale trentina, il presupposto della care appare abbastanza condiviso ma spesso non si traduce in veri e propri processi relazionali. Un punto critico riguarda l’attivazione di reti riflessive paritarie con le famiglie e gli studenti. Una potenzialità innovativa è invece espressa in alcuni istituti dove l’assetto organizzativo funziona almeno in parte secondo logiche relazionali: ciò sembra sostenere la funzione formativa della scuola, coinvolgendola in una dinamica societaria di care diffusa. / The thesis analyses the way in which school organizations tackle the problem of young people in trouble, verifying if and where relational elements can be found in organizational orientations, following the relational approach to welfare. It is a qualitative and exploring research, conducted within the Province of Trento's educational system, through semistructured interviews with school executives, teachers, other professionals, students and families as well. Beginning with the theoretical framework and the institutional indications, the analysis focuses on individual helping process from the relational perspective; then moving to the organizational level in order to observe in three elements - goals, people and means - how the utilization of a relational approach can activate, in the school, practices of "care" capable of improving students well being. The analysis shows that, mainly in occupational training, the idea of "care" seems to be quite shared but it does not translate into true relational processes. A critical point refers to the activation of reflective networks with families and students. A potential innovation is expressed in certain institutes where the organizational framework reflects, at least partially, the relational approach: it does seam to support the school educational role, involving the school itself in a widespread society of "care".
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Scripting Corruption in Public Procurement: The Italian Case

ZANELLA, MARCO 05 March 2012 (has links)
La corruzione negli appalti pubblici ha sempre destato particolare interesse. Nondimeno, un’attenta analisi della letteratura di settore dimostra come scarsa attenzione sia stata dedicata allo studio delle scelte strategiche adottate da corrotti e corruttori nel mentre decidono come pagare la tangente, come identificare il partner dell’accordo corruttivo, come contattarlo, come gestire le trattative, come raggiungere i propri obiettivi e come proteggersi da inadempimenti e tradimenti. Questa tesi si propone di studiare tali strategie, applicando per la prima volta in questo settore una particolare metodologia detta della script analysis, al fine di rispondere alle seguenti domande: come avvengono gli accordi corruttivi nel settore degli appalti pubblici? Quali sono le tattiche e i modi operandi adottati da corrotti e corruttori? Quali sono i “passaggi” necessari per la conclusione di accordi corruttivi? Come possono essere spiegati? Quali sono gli elementi che “facilitano” i protagonisti del pactum sceleris? Dopo aver passato in rassegna la letteratura (capitolo 1) ed illustrato la metodologia adottata (capitolo 2), la tesi risponde alle domande della ricerca, individuando i singoli passaggi dell’accordo corruttivo, soffermandosi sulle procedure adottate (capitolo 3) fino a circoscrivere e commentare gli elementi facilitatori (capitolo 4) nell’incontro tra domanda e offerta di utilitas. / Despite the growing concern over corruption in public procurement, there is little knowledge regarding the corruption-commission process. Scant attention has been paid to the event-decisions of corrupt agents in order to explore how an agent decides to pay, how he identifies his partner, how he contacts him, how he negotiates with him, how he manages to achieve his goal, and how he protects himself against “lemons”. The aim of this thesis is to understand the corruption-commission process by using crime script analysis to delve into the event-decisions of corrupt agents. Therefore, within the Italian context, this thesis seeks to answer the following research questions: how do corrupt deals in public procurement take place? What are the tactics, dynamics and the modi operandi of corrupt agents? What are the steps of corruption-commission in the specific area of public procurement? How can these steps be explained? What are the facilitators of corruption-commission? After the relevant literature has been reviewed (Chapter 1) and the methodology has been discussed (chapter 2), the results of the research are presented in chapters 3 and 4, where the procedural aspects and the procedural requirements of the crime are presented and discussed. Some concluding remarks close the thesis.
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The Social Construction Bullies and Victims in Italian and English Newspapers: an Explorative Study

TERENGHI, FIAMMA 05 March 2012 (has links)
La tesi analizza la costruzione sociale di bulli e vittime nei quotidiani italiani (La Repubblica e il Corriere della Sera) e inglesi (The Guardian and The Times) attraverso il metodo della classical content analysis. La prima parte riguarda la rewiew dei principali contributi teorici e analitici in merito a: costruzionismo sociale, costruzione sociale dei mass media della criminalità, devianza giovanile e fenomeno del bullismo. La seconda parte, interessa l’analisi dei profili di bulli e vittime nei quotidiani italiani e inglesi. L’ultima parte è relativa alla comparazione dei profili emersi sia nelle due fonti di informazione, sia con i profili contenuti nella letteratura scientifica sul bullismo. I risultati evidenziano come i quotidiani sia italiani, sia inglesi seguano modalità stereotipate di rappresentazione in linea con i contributi scientifici relativi alla costruzione sociale della devianza giovanile e della violenza nelle scuole. / The thesis analyses the social construction of bullies and victims in a sample of Italian (La Repubblica and Corriere della Sera) and English newspapers (The Guardian and the Times) applying a classical content analysis methodology. The main scientific literature on social constructionism, mass media and social construction of crime and youth crime is reviewed as well as the theoretical and research contributions on bullying. The images of bullies and victims delivered by Italian and English newspaper are further assessed and compared to the extant literature on the topic. Differences emerge both between newspapers and in regard to the theoretical and research contributions on bullies and victims, underlying specific stereotyped ways of newspapers to depict bullies and victims. Findings are consistent with previous research investigating the way mass media have depicted youth crime and in particular school violence.

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