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Die volkstümliche Überlieferung in der Walserkolonie Macugnaga (Provinz Novara) /

Waibel, Max, Waibel, Max. January 1985 (has links)
Zugl.: Überarb. Diss. Bern, 1982. / Überarb. Fassung der gleichnamigen Diss. Bern, 1982. Bibliogr.: p. 259-263.
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Gnosi, gnosticismo e nuovi movimenti religiosi: osservazioni storico-religiose / Gnosis, Gnosticism and New Religious Movements: Historical-Religious Observations

MENZAGO, CINZIA 09 March 2009 (has links)
L’indagine ha preso le mosse dalla considerazione di una sorta di aporia caratterizzante il panorama degli studi storico-religiosi attuali: da un lato una sempre più marcata tendenza decostruzionista nei confronti dello gnosticismo tardo-antico, dall’altra una sempre più accentuata propensione a identificare larghi settori della cosiddetta nuova religiosità come gnostici o neognostici, o comunque tali da offrire profonde assonanze con tematiche proprie dello gnosticismo antico. La ricerca è stata condotta lungo due diverse direttrici, etica ed emica. In una prospettiva etica, si è ricostruita la storia degli studi tesi - sulla base di comprensioni diverse e diversificate, e talora precomprensioni, dello gnosticismo storico - a istituire un legame, storico o più spesso fenomenologico, tra gnosticismo antico e nuova religiosità. In una prospettiva emica, si sono approfondite le modalità e le motivazioni in base alle quali alcuni ambiti della nuova religiosità hanno guardato allo gnosticismo antico per riproporne aspetti e tematiche.
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John Henry Newman. Tradizione, cultura religiosa e politica / John Henry Newman. Tradition, Religious Culture and Politics

BONVEGNA, GIUSEPPE 27 March 2007 (has links)
Il lavoro riguarda alcuni aspetti ancora non molto studiati della personalità intellettuale di John Henry Newman, vale a dire la proposta di una cultura cristiana alternativa alla secolarizzazione in ambito educativo e socio-politico, così come si sviluppò durante il corso della sua vita: il giudizio dato da Newman sull'antico regime inglese è il tema del primo capitolo; la riflessione degli ultimi anni oxoniensi e dei primi anni successivi alla conversione (il ruolo del cristianesimo e del cattolicesimo nella cultura inglese) è il tema del secondo successivo; la proposta educativa così come emerge degli scritti sull'Università è il tema del terzo capitolo; alla riflessione sul compito Stato e sui fondamenti della politica è infine dedicato il quarto capitolo. / The work considers some aspects (not so studied yet) of the intellectual personality of John Henry Newman, that is the Christian cultural proposal alternative to the secularization in education, and in the social and political field, as it was developed during his life: the topic of the first chapter is Newman's opinion about the ancien regime; in the second chapter we study the reflection of the last Oxonian years and of the first years after his conversion (the role of Christianity and of Catholicism in English culture); the third chapter regards the educative proposal, as it develops from the writings on University onwards; the fourth chapter is dedicated to the reflections on the role of the State and on the foundations of politics.
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La Comedia delle Ninfe fiorentine. Revisione dell'edizione e commento / La Comedia delle Ninfe fiorentine. Révision de l'édition et commentaire / The Comedia delle ninfe fiorentine. Edition's revision and commentary

Catalano, Sara 08 January 2019 (has links)
La thèse se propose, dans une première partie, d’analyser et d'actualiser la tradition manuscrite de la Comedia delle Ninfe Fiorentine, œuvre de jeunesse de Giovanni Boccaccio, composée immédiatement après le retour à Florence de la cour angevine de Naples.L'édition actuelle de Comedia delle Ninfe, est due à Antonio Enzo Quaglio et remonte à 1963. Elle fournit, comme il était d'usage à l'époque, une description brève et peu précise des témoins interrogés. Les manuscrits sont donc classés selon un critère socioculturel (copie a prezzo et copie per passione), datant des codex au quart de siècle. Quand cela est possible, un profil biographique des copistes est fourni. Le travail est complété par les fiches de chacun des témoins individuels acceptés dans le corpus.La deuxième partie de la thèse est un travail de commentaire d’historie littéraire divisé par thèmes. La composition de la Comedia delle Ninfe est liée à l'expérience biographique de son auteur et au développement de son expérience littéraire.L’histoire du dédicataire de l’œuvre, Niccolò di Bartolo del Buono, nous permet de fournir des repères chronologiques pour chacune des deux rédactions de la Comedia.La proposition de mettre en relation Caccia di Diana, Comedia et Amorosa Visione nous donne l’occasion de comparer trois œuvres de Boccaccio, en considérant l’utilisation du capitolo ternario comme premier dénominateur commun.Le chapitre sur le prosimètre donne un aperçu des sources possibles auxquelles Boccaccio peut, ou ne peut pas, faire référence pour cette forme particulière (prose et vers).Enfin, l'analyse de la production bucolique de Boccace et de son évolution amène à considérer le Comedia comme une première œuvre de ce genre avec l’utilisation du vulgaire. / The aim of this thesis is to analyze and updating the manuscript tradition of the Comedia delle Ninfe Fiorentine, written by a young Giovanni Boccaccio in Florence, as he came back there from Naples. The current edition by Antonio Enzo Quaglio (1963) only provides, as was customary at the time, a brief and inaccurate description of the witnesses surveyed. For that reason, in this work manuscripts have been dated a divided into a prezzo and per passion copies. Where possible, a biographical profile of the copyists have been included. Moreover, each copy has its own detection form.The second part of the thesis consists of a historic-literary commentary: the Comedia delle Ninfe is has been interpreted on the basis of the biography of the author and of his literary production. The two draftings of the Comedia have been also dated according to the biography of Niccolò di Bartolo del Buono, to whom this opera was dedicated. Besides, the Comedia has been compared to the Caccia di Diana and the Amorosa Visione, on the basis of the use of the capitolo ternario. A chapter on the prosimetrum provides some hypoteses on the literary sources Boccaccio may have, or may not, referred to. At last, by analysing the bucolic literary works by Boccaccio, the Comedia can be considered the first example in this genre, regarding the use of the vernacular. / La tesi si propone, nella prima parte, di analizzare, aggiornandola, la tradizione manoscritta della Comedia delle Ninfe Fiorentine, opera della giovinezza di Giovanni Boccaccio, composta subito dopo il ritorno del Certaldese a Firenze dalla corte angioina di Napoli. L’edizione esistente della Comedia delle Ninfe, datata 1963 per la cura di Antonio Enzo Quaglio, fornisce, come d’uso all’epoca, una descrizione sommaria e poco accurata dei testimoni censiti. Si classificano quindi i manoscritti secondo un criterio socioculturale (copia a prezzo e copia per passione), datando i codici al quarto di secolo. Si fornisce, ove possibile, un profilo biografico dei copisti. Il lavoro è completato dalle schede di rilevamento dei singoli testimoni accolti nel corpus, redatte secondo un criterio stabilito a priori.La seconda parte della tesi è un lavoro di commento letterario suddiviso per tematiche. La composizione della Comedia delle Ninfe viene messa in relazione con l’esperienza biografica del suo autore e con il dipanarsi della sua esperienza letteraria. La vicenda del dedicatario dell’opera, Niccolò di Bartolo del Buono, permette di collocare con riferimenti cronologici l’identificazione delle due redazioni della Comedia.Occasione di confrontare tre opere del Boccaccio è la proposta di mettere in relazione Caccia di Diana , Comedia e Amorosa Visione considerando come primo denominatore comune l’utilizzo del capitolo ternario.Il capitolo sul prosimetro fornisce una rassegna sulle possibili fonti alle quali Boccaccio può, o non può, aver fatto riferimento nella composizione dell’opera con questa particolare forma.Infine l’analisi della produzione bucolica del Boccaccio, e della sua evoluzione, propone di considerare la Comedia come un’opera prima in questo genere per l’utilizzo del volgare.
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La poesia di Paolo Buzzi dagli esordi al Poema dei Quarantanni: temi e tensioni liriche fra tradizione e Futurismo / The Poetry of Paolo Buzzi from "Rapsodie leopardiane" until "Poema dei Quarantanni": lyrical themes and tensions between tradition and futurism

RAMPAZZO, ELENA 04 April 2011 (has links)
La tesi analizza la poesia di Paolo Buzzi dalle "Rapsodie leopardiane" al "Poema dei Quarantanni" (1898-1922), individuando temi e strategie liriche presenti in tutto l'arco temporale esaminato. Poiché Buzzi è noto come poeta futurista, si analizza in particolare la sua produzione riferibile all'avanguardia, per comprendere come egli, considerate le istanze della prima raccolta, abbia inteso il futurismo. / The dissertation analyzes the Poetry of Paolo Buzzi from "Rapsodie leopardiane" until "Poema dei Quarantanni" (1898-1922), identifying lyrical themes and tensions present throughout the time period examined. Since Buzzi is known as a futurist poet, the dissertation analyzes in particular its production attributable to the forefront, to understand how he, considered instances of the first collection, was the intention of futurism.
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PROSPETTIVE DI MODERNIZZAZIONE DEL DIRITTO DI FAMIGLIA NELL'ISLAM. IL CASO PAKISTANO / Perspectives on Modernization of Islamic Family Law. The Case Pakistan

CENTINARO, VALERIA 05 May 2011 (has links)
Questo lavoro intende analizzare il processo di evoluzione giuridica e sociale che ha operato nel mondo musulmano, con particolare riguardo alla condizione femminile e al diritto di famiglia nell’Islam. Date le connotazioni di specificità della giuridicità in ambito islamico, l’analisi delle modalità e degli strumenti con cui sono state portate avanti di volta in volta riforme e istituzionalizzazione di determinati ambiti giuridici consente di leggere l’Oggi con interessanti prospettive. Dopo una parte generale dedicata allo studio del diritto islamico e, in particolare, del diritto di famiglia, si è inteso analizzare il caso della Repubblica Islamica del Pakistan. Un caso oltremodo significativo nell’alternare Tradizione e Modernità e nelle peculiari evoluzioni istituzionali, sociali e politiche. È nella sua storia che si rintraccia sempre questa oscillazione, ma è soprattutto nella produzione normativa e nelle dinamiche sociali che si scopre quanto operino al suo interno meccanismi e movimenti di riforma che non esulano dai riferimenti islamici. Attraverso il periodo di fieldwork in loco, emerge l’immagine di un Paese non solo oggetto di un recente e contemporaneo processo di riforme legislative in materia penale e di diritto di famiglia, ma anche luogo di interessanti evoluzioni interpretative della giurisprudenza e di una società civile attiva e determinata verso l’affermazione di una “via musulmana alla modernità”. / This research aims to highlight the perspectives of reform within Islamic Family Law and in the field of women’s rights, focusing especially on the case of Pakistan. The study is structured in two main parts in the attempt to underline the dialectic between Tradition and Modernity. The first part is an analysis of the sources of Islamic Law, aimed to delineate, on one hand, the instruments of classical and reformist interpretation and the legal procedures which make possible an evolution of the Islamic law and, on the other hand, the influences of the customary practices, with special reference to Islamic Family Law. The second part focuses on the case of Pakistan. The purposes of this section are to analyze the reforms in the field of family law and women’s rights and to examine the significant trends and the debate addressing family law and the related eventual challenges and opportunities. As emerged during my fieldwork I spent in Pakistan, Islam per se cannot be considered the obstacle to modernization since many factors are affecting this process as patriarchal customary practices, poverty, lack of education and awareness, bureaucratic and judiciary inefficiencies. In this view, an effective reformation process could be started from social reforms, especially in the field of education, even the religious one, in order to produce an “attitudinal modernization” and a change in people’s mindset towards a culture of gender equity and respect.
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Tradição e reinvenção : as convergências em I nostri antenati fr Italo Calvino e Primeiras estórias de João Guimarães Rosa /

Precioso, Adriana Lins. January 2009 (has links)
Orientador: Maria Celeste Tommasello Ramos / Banca: Doris Natia Cavallari / Banca: Karin Volobuef / Banca: Sérgio Vicente Motta / Banca: Giséle Manganelli Fernandes / Resumo: O objetivo deste trabalho é verificar o processo de renovação da literatura por meio do trabalho de Italo Calvino em I nostri antenati e João Guimarães Rosa em Primeiras estórias. A base da comparação será estruturada através de um diálogo intertextual entre as obras. O projeto de ressignificação das obras enquanto conjunto somado à visitação ao passado da tradição literária norteia a análise das narrativas, configurando as consonâncias poéticas investigadas nessa pesquisa. A aparente ruptura com a estética da década de 50 promove o movimento convergente das duas obras e instiga a inovação dos valores atribuídos à estética dita pós-moderna. / Astratto: Lo scopo di questo lavoro è analizzare il processo di reinvenzione della letteratura attraverso il confronto delle opere di Italo Calvino in I nostri antenati e quella di João Guimarães Rosa intitolata Primeiras estórias. Il fondamento della paragone sarà strutturata attraverso un dialogo intertestuale tra le opere. Il progetto di risignificazione delle opere visto come un insieme sommato alla visitazione del passato della tradizione letteraria guida l'analisi dei racconti e rappresenta le consonanze poetiche investigate in questa ricerca. L'apparente rottura con l'estetica degli anni '50 promuove il movimento convergente delle due opere e incita all'innovazione dei valori conferiti all'estetica chiamata postmoderna. / Doutor
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Preservação da tradição jurídica luso-brasileira: Teixeira de Freitas e a introdução à consolidação das leis civis / Preservazione della tradizione giuridica luso-brasiliana: Teixeira de Freitas e la Consolidação das Leis Civis

Pousada, Estevan Lo Ré 04 May 2006 (has links)
O presente estudo tem por escopo analisar o papel desempenhado por Augusto Teixeira de Freitas na preservação da tradição jurídica luso-brasileira, em um ambiente conturbado pela ascensão de novos modelos jurídicos de fundo liberal. Tendo por objeto principal a abordagem da Introdução à Consolidação das Leis Civis, o trabalho tem seu desenvolvimento fundado em uma prévia contextualização histórica por meio da qual se busca demonstrar a inspiração jusracionalista das idéias sistematizadoras do autor. Como resultado das principais modificações implementadas pelas reformas pombalinas da aplicação e do ensino do direito - viabilizadas pela Lei da Boa Razão e pelos Novos Estatutos da Universidade de Coimbra (1772) - a mentalidade jurídica de Augusto Teixeira de Freitas evidencia aspectos de vanguarda quanto à estrutura dogmática empregada; em contrapartida, os estreitos limites oferecidos pelo sistema do direito subsidiário (aos quais se deve acrescentar a influência de Friedrich Karl von Savigny) representavam um fator de refreamento quanto às alterações relativas ao fundo do sistema jurídico privado. Neste panorama dois aspectos metodológicos justificaram a escolha do tema abordado em nosso estudo: em primeiro lugar os limites ao poder de criação de Augusto Teixeira de Freitas, ao ensejo da redação da Consolidação das Leis Civis - lembremo-nos que ao elaborar o Esboço de Código Civil o autor contava com maior liberdade para manusear materiais à vontade; em segundo lugar, o diferente emprego do usus modernus pandectarum em Portugal e no Brasil (no que concerne à eficácia do contrato de compra e venda) a partir do segundo quartel do século XIX. Neste passo procura-se analisar de que modo a convergência das feições conservadora (quanto às leis que mandam) e inovadora (quanto às leis que ensinam) de Augusto Teixeira de Freitas vai explicar a proposta (de promulgação paralela) de um Código Geral e de um Código Civil articulada na Carta dirigida ao Ministro Martim Francisco Ribeiro de Andrada em 20 de setembro de 1867 - ao mesmo tempo em que parece justificar a \"genialidade\" que lhe é freqüentemente atribuída. / Il presente studio ha lo scopo di analizzare il ruolo svolto da Augusto Teixeira de Freitas nella preservazione della tradizione giuridica luso-brasiliana, in un ambiente turbato dall\'ascensione di nuovi modelli giuridici di fondo liberale. Avendo come oggetto principale l\'approccio alla \"Introdução à Consolidação das Leis Civis?\" (Introduzione alla Consolidazione delle Legge Civili), questo saggio ha il suo svolgimento basato in una previa contestualizzazione storica per mezzo della quale s\'intende dimostrare l\'inspirazione giusrazionalista delle idee di sistematizzazione dell\'autore. Come risultato delle principali modifiche implementate dalle riforme di Pombal nell\'applicazione e insegnamento del diritto - propiziate dalla \"Lei da Boa Razão\" (Legge della Buona Ragione) e dai \"Novos Estatutos da Universidade de Coimbra\" (Nuovi Statuti dell\'Università di Coimbra) (1772) - il pensiero giuridico di Augusto Teixeira de Freitas evidenzia aspetti di avanguardia rispetto alla struttura dogmatica impiegata; d\'altra parte, gli stretti limiti presentati dal sistema del diritto sussidiario (ai quali si deve aggiungere l\'influenza di Friedrich Karl von Savigny) rappresentavano un fattore frenatore rispetto alle alterazioni relative al fondo del sistema giuridico privato. In questo panorama due aspetti metodologici giustificano la scelta del tema trattato nel nostro studio: anzitutto, i limiti al potere di creazione di Augusto Teixeira de Freitas, all\'ispirazione della redazione della Consolidação das Leis Civis (Consolidazione delle Legge Civili), - ricordiamoci che nell\'elaborazione del \"Esboço de Código Civil\" (Progetto di Codice Civile) l\'autore aveva più liberta per manipolare materiali liberamente; in secondo posto, il diverso impiego del usus modernus pandectarum in Portogallo ed in Brasile (rispetto all\'efficacia del contratto di compra vendita) a partire dal secondo quarto del secolo XIX. In questi termini si tratta di analizzare in che modo la convergenza degli aspetti conservatore (rispetto alle leggi che ordinano) e innovatore (rispetto alle leggi che insegnano) di Augusto Teixeira de Freitas spiegherà la proposta (di promulgazione parallela) di un Código Geral (Codice Generale) e di un Código Civil (Codice Civile) articolata nella lettera inviata al Ministro Martim Francisco Ribeiro de Andrada il 20 settembre 1867 - allo stesso tempo che sembra giustificare il \"genio\" che gli è spesso attribuito.
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Produzione in materie dure di origine animale da contesti pre-pastorali e pastorali del Maghreb orientale dell’Olocene antico e medio : studio tecnologico e funzionale / Production en matières dures d’origine animale dans les contextes prè-pastoraux et pastoraux d l’Est du Maghreb au début et au milieu de l’Holocène : étude technologique et fonctionelle / Hard faunal materials productions from pre-pastoral and pastoral contexts of Maghreb during the early and middle Holocene : technological and functional study

Petrullo, Giacoma 10 December 2014 (has links)
Mon étude concerne l’analyse des industries en matières dures d’origine animale dans les contextes prè-pastoraux et pastoraux de l’Est du Maghreb au début et au milieu de l’Holocène.Le Maghreb est riche d’une longue tradition de fabrication et utilisation des ces types des matières, cependant très peu de chercheurs se sont intéressé à la question depuis les années 60 et seulement au travers d’études typologiques, dont chacun connaît maintenant les limites. J’ai reprise l’étude des anciennes collections (Dra-Mta-el-M-Abiod; R’fane; Khanguet-Ain-Mouhaad ; Capéletti collection Rivière) dans la perspective d’une approche technologique, typologique et fonctionelle. Le but est reconstruire la séquence dynamique à la base de la production osseuses des groupes culturels de ces régions: de l’approvisionnement de la matière première (par chasse, abattage ou collecte) à la production des objets en reconstituant des schémas de fabrication et d'utilisation des outils par observation tracceologique et expérimentations. Cela a permis de définir leur rôle dans les activités menées par le groupe, en s’intéressant aussi à la maintenance des outils, y compris au recyclage, jusqu'à l’abandon de l’objet utilisé.En comparant les données issues des séries analyses des seriés pré-pastorale il a été possible d’observer, pour les procédés de fabrication un système normé très codifié et homogène, même avec quelques variantes. Ce système se reflète dans le choix de la matière première et des espèces animales, dans les caractéristiques morpho-métriques et stylistiques des produits finis et dans certains cas, dans le procédé et la méthode de débitage, enfin dans les techniques de fabrication.L’analyse technologique et fonctionelle de la série pastorale Rivière a révélé un changement partiel des les systèmes de production des objets en matières dures d’origine animale par rapport à la série pré-pastorale. Même si sur le plan stylistique il y a des tendences communs ou de continuité, dans la morpho-métrie, dans la typologie, les procédé et la méthodes de fabrication mises en oeuvre ou encore les techniques de fabbrication et leurs ordre d’application on peut observer des éléments nouveaux Tout ces aspects ont pu être mis en évidence uniquement grâce àl’approche technologique qui j’ai menée qui m’a permis de isoler des traits distinctifs et diagnostiqus particulièrement clairs pour les phases de production. Ces éléments de caractérisation très prometteurs méritent maintenat d’être vérifiés et d’être complétés par de nouvelles observations et par l’étude d’un corpus élargi à d’autres collections.L’approche combinée de la typologie, de la technologique e l’étude fonctionelle permettra certainement d’après des éléments de réponse à ces questions fondamentales dans les années à venir. J’espère par exemple de apporter de nouveaux arguments permettant de insérer l’étude des processus productive des matières dures d’origine animale sur le sujet de la relation de continuité ou discontinuité culturelle entre les société pré-pastoral du Capsien supérieur et les société pastorales du Néolithique de Tradition Capsienne en Algérie. / During my Ph.D. research I have investigated the exploitation of hard faunal materials coming from some pre-pastoral and pastoral contexts of the Eastern Maghreb, defined as Capsian and Neolithic of Capsian Tradition. In particular, the materials coming from the first half of 20th century excavations by J. Morel, Debruge, Latapie and T. Riviére in the Tébessa and Aurés regions are the specific focus of my analyses. For the first time these collections have been investigated from a technological and functional perspective. The multidisciplinary approach I have applied involved the identification and characterization of the technological scars on the débitage products and their comparison with those visible on artefacts from an experimental reference collection.Each element underwent a progressive scale of observation: from the naked eye up to 130X magnification under a stereomicroscope. This allowed the identification of specific manufacturing techniques, processes of matrix partition and manufacturing methods for the production of certain morpho-types. In parallel, the study of the deformation of the tool’s active edge and the observation, under reflected-light microscope, of the micro-usewear allowed a better understanding of the types of materials with which some of the tools came in to contact.The reconstruction of the chaîne opératoire and, more generally, of the production processes of hard faunal materials coming from the analysed contexts, yielded a new contribution to the definition of the Eastern Maghreb food-producing communities. The synchronic analysis of the pre-pastoral contexts highlighted a certain degree of homogeneity in the technical and economic choices of the Eastern Maghreb human groups. At the same time, the diachronic analysis has highlighted the element of continuity and discontinuity between pre-pastoral and pastoral contexts.The application of this approach to other collections of worked bone artefacts coming from the Maghreb would provide new insights to the still-open debate about the relationship between the pre-pastoral Capsian and the so called pastoral Neolithic of Capsian Tradition groups. / Il progetto di ricerca sviluppato all’interno della tesi verte sull’analisi di collezioni in materie dure di origine animale provenienti da alcuni contesti pre-pastorali e pastorali del Maghreb orientale, definiti come Capsiano e Neolitico di tradizione “Capsiana”, relativi all’antico e medio Olocene.Sebbene il largo impiego in queste aree di materie di origine animale per la produzione di manufatti, pochi ricercatori si sono interessati a questo tipo di studio, limitato quasi sempre ad un approccio eminentemente tipologico fondato sui lavori di Camps-Fabrer. Le collezioni sono state analizzate secondo un metodo tecnologico, tipologico e funzionale su base tracceologica e sperimentale.La ricostruzione della chaîne opératoire e più in generale dei processi di produzione delle materie dure di origine animale ha apportato un nuovo contributo nella definizione delle comunità pre-pastorali e pastorali che hanno occupato queste regioni del Maghreb orientale. L’analisi sincronica delle collezioni pre-pastorali ha consentito di mettere in risalto un certo grado di omogeneità nelle scelte tecniche ed economiche. Al contempo, una prima comparazione diacronica tecnologica, tipologica e funzionale tra le serie pre-pastorali e quella pastorale ha evidenziato un fenomeno di discontinuità nei processi produttivi forse derivata da nuovi contatti con le zone più settentrionali a loro volta al centro di possibili apporti dal Marocco ad Ovest oppure dal Vicino Oriente ad Est.In effetti, l’applicazione di un metodo di analisi come quello proposto per le collezioni analizzate ad un campione di studio più ampio potrebbe effettivamente convalidare la possibile rottura nei processi produttivi e apportare nuovi elementi al dibattito ancora aperto sulla relazione che intercorre tra i gruppi capsiani e quelli pastorali definiti in queste aree di “tradizione capsiana”.
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Tradição e reinvenção: as convergências em I nostri antenati fr Italo Calvino e Primeiras estórias de João Guimarães Rosa

Precioso, Adriana Lins [UNESP] 24 March 2009 (has links) (PDF)
Made available in DSpace on 2014-06-11T19:35:38Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 2009-03-24Bitstream added on 2014-06-13T18:46:58Z : No. of bitstreams: 1 precioso_al_dr_sjrp.pdf: 1170151 bytes, checksum: a0427322ad39f71d3f8d868bf695fc86 (MD5) / Lo scopo di questo lavoro è analizzare il processo di reinvenzione della letteratura attraverso il confronto delle opere di Italo Calvino in I nostri antenati e quella di João Guimarães Rosa intitolata Primeiras estórias. Il fondamento della paragone sarà strutturata attraverso un dialogo intertestuale tra le opere. Il progetto di risignificazione delle opere visto come un insieme sommato alla visitazione del passato della tradizione letteraria guida l’analisi dei racconti e rappresenta le consonanze poetiche investigate in questa ricerca. L’apparente rottura con l’estetica degli anni ‘50 promuove il movimento convergente delle due opere e incita all’innovazione dei valori conferiti all’estetica chiamata postmoderna. / O objetivo deste trabalho é verificar o processo de renovação da literatura por meio do trabalho de Italo Calvino em I nostri antenati e João Guimarães Rosa em Primeiras estórias. A base da comparação será estruturada através de um diálogo intertextual entre as obras. O projeto de ressignificação das obras enquanto conjunto somado à visitação ao passado da tradição literária norteia a análise das narrativas, configurando as consonâncias poéticas investigadas nessa pesquisa. A aparente ruptura com a estética da década de 50 promove o movimento convergente das duas obras e instiga a inovação dos valores atribuídos à estética dita pós-moderna.

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