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A formação do cidadão conforme a Constituição da República Federativa do Brasil de 1988 / La formazione del citadino conforme la Costituzione della Repubblica Federale del Brasile di 1988

Furtado, Marcelo Gasque 29 June 2010 (has links)
A Constituição Federal de 1988 prevê o preparo para o exercício da cidadania como uma das finalidades da educação nacional. Esta dissertação é um esforço interdisciplinar entre as áreas de Direito e Pedagogia aplicado ao estudo dessa diretriz constitucional. Considerando o modo de vida contemporâneo, consumista, competitivo e desinteressado pelas responsabilidades públicas, como compreender o papel da cidadania? Predomina, no entendimento popular, a idéia de que cidadania é gozo de direitos sociais concedidos de forma paternalista pelo Estado, indicando o diagnóstico muito recorrente de que faltaria aos brasileiros uma cultura cívica. Há uma intensa retórica em torno da importância da formação para a participação ativa do cidadão nos negócios públicos embora os interesses da própria Educação sejam cada vez mais utilitários e voltados para a obtenção de êxito econômico. O presente trabalho parte das dificuldades conceituais que envolvem o sentido de educação e cidadania no próprio texto constitucional e também nos discursos sociais e bibliografia especializada, com o objetivo de fazer uma contribuição para a reflexão sobre o papel da Educação na formação do cidadão participativo, condição indispensável para o fortalecimento do regime democrático no Brasil. / La Costituzione Federale di 1988 predica il preparo per lesercizio della cittadinanza come una delle finalità della educazione nazionale. Questa dissertazione è uno sforzo interdisciplinare tra il Diritto e la Pedagogia applicata allo studio di questa direttiva costituzionale. Considerando che il modo di vita contemporaneo, consumistico, competitivo ed disinteressato per le responsabilità pubblice, come comprendere il ruolo della cittadinanza? Predomina, nellintendimento popolare, l\'idea che la cittadinanza è il godimento dei diritti sociali concessero di forma paternalista dallo Stato, indicando la diagnosi molto ricorrente che ai brasiliani mancherebbe una cultura cívica. Cè una retorica intensa circa l\'importanza della formazione per la partecipazione attiva dei cittadini alla cosa pubblica nonostante gli interessi della propria Educazione siano ogni volta più utilitari e voltati ad ottenere successo economico. Il presente studio parte delle difficoltà concettuali che circonda il senso dell\'educazione e della cittadinanza nel próprio testo costituzionale ed anche nei discorsi sociali e letteratura professionale, con lo scopo di fare un contributo al dibattito ruolo dell\'Educazione nella formazione dei cittadini partecipativi, una condizione imprescindibile per il rafforzamento del regime democratico in Brasile.
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VERSO UNA SECESSIONE 'CONVENZIONALE'. L'EVOLUZIONE COSTITUZIONALE SUDISTA NEGLI STATI UNITI DELLA PRIMA META' DELL'800 / Toward a 'conventional' secession. Southern Constitutional Development in the first half of the Nineteenth century.

BON, CRISTINA 18 May 2010 (has links)
La presente ricerca si pone tre obiettivi fondamentali. In primo luogo mira ad introdurre una nuova prospettiva di studio nell’ambito delle indagini storico-istituzionali dedicate alla Federazione americana, recuperando una dimensione, quella statuale, non sempre valorizzata nel contesto scientifico italiano ma ugualmente importante per la comprensione del sistema costituzionale statunitense. L’esperienza costituzionale dei singoli paesi membri degli Stati Uniti è, fin dalle sue origini, intrinsecamente legata alle convenzioni di revisione costituzionale, una vera e propria innovazione inaugurata dagli Stati ben prima della ratifica dell’articolo V della Costituzione di Philadelphia – che formalizzò a livello federale il principio di riforma costituzionale. Il secondo obiettivo di questa ricerca è quindi quello di indagare il significato profondo assunto dalla Convenzione all’interno del sistema federale americano. La storia delle convenzioni statuali americane affascina peraltro da decenni la produzione teorico-istituzionale statunitense ma, nella maggior parte dei casi, le analisi esistenti adottano prospettive specifiche o si concentrano su un singolo Stato. Il presente lavoro adotta invece una prospettiva comparata che approfondisce il significato delle riforme costituzionali di Virginia e Georgia nella prima metà dell’800. La scelta dei case studies e, quindi, dello specifico approfondimento delle caratteristiche costituzionali della realtà sudista, è legata al terzo obiettivo della ricerca, ovvero all’inserimento dell’analisi storico-istituzionale nell’ambito degli studi dedicati alla ricostruzione delle dinamiche causali della Guerra di Secessione. Nonostante la presenza di alcune felici eccezioni, nel corso dell’ultimo sessantennio l’interesse per gli studi costituzionali statuali di carattere comparativo ha infatti progressivamente perso terreno a favore della ricerca socioculturale. Il presente lavoro vuole dunque recuperare e sviluppare alcune tematiche costituzionali della prima metà dell’Ottocento, con l’obiettivo di contribuire alla spiegazione dei fattori causali di lungo periodo della Guerra Civile americana. / The present dissertation aims to three main goals. First it wants to analyze the United States’ constitutional system at the State level, an issue not extremely deepened by Italian studies. Beginning from its origins, the State level constitutional system is characterized by a consistent revision process mainly realized through the adoption of constitutional conventions. As the second objective the present dissertation analyzes the idea and meaning of this institutional feature in the U.S. history. Once considered the importance of the ‘Convention’, this study focuses on the constitution revision process in the Southern States during the first half of the Nineteenth century, comparing especially two case studies, Virginia and Georgia. Finally, through the analysis of the constitutional revision process in the antebellum period, this study will attempt to see whether or not is possible to find connections between the constitutional development of the two case studies and a more general movement toward the Civil War.
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UNA ISTITUZIONE DELLA DEMOCRAZIA. IL PARTITO POLITICO NELL'ORDINAMENTO REPUBBLICANO

SAVOIA, GIOVANNI 06 February 2015 (has links)
Il lavoro indaga il tema della posizione costituzionale dei partiti politici ai sensi dell’art. 49 della Costituzione. L’interesse per tali soggetti, antico ma sempre attuale, è motivato dalla violenza delle critiche da cui sono investiti e, al contempo, dal loro ruolo tuttora centrale. In una prospettiva che si potrebbe definire neo-liberale, la tesi difende la centralità, nel sistema repubblicano, di queste istituzioni, ritenute indispensabili in una matura democrazia rappresentativa; al contempo, è affermata la necessità – e certamente la possibilità – costituzionale di una legislazione che garantisca la democraticità dell’attività dei partiti, anche nella loro vita interna, senza limitarsi alla questione del finanziamento e ai controlli sulla provenienza e sulla destinazione delle risorse economiche di queste organizzazioni. Ciò al duplice scopo di tutelare effettivamente i diritti del singolo all’interno dei partiti e di valorizzare il ruolo che la Costituzione assegna loro. / The aim of this study is to examine the constitutional position of political parties in accordance with art. 49 of the Italian Constitution. The interest for these groups, an ancient but living matter, is motivated by both the violent criticism against them and by their role, which remains fundamental. This study defends, from a “neo-liberal” point of view, the importance, in the republican system, of these institutions, which are considered to be necessary in a solid and mature representative democracy. At the same time, it asserts the constitutional need – and the possibility, of course – for a regulation that is able to guarantee the democratic nature of the parties’ work, even inside their internal activities, without focusing only on issues such as funding or inspections on the source and destination of the assets of these organizations. This regulation aims to protect the rights of the individual inside the parties and to value their role in accordance with the Constitution.
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Obrigação constitucional de descriminalizar (uma análise do bem jurídico-penal)

Pelarin, Evandro [UNESP] 07 June 2001 (has links) (PDF)
Made available in DSpace on 2014-06-11T19:24:14Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 2001-06-07Bitstream added on 2014-06-13T20:27:05Z : No. of bitstreams: 1 pelarin_e_me_fran.pdf: 413140 bytes, checksum: 1b73c9e2079cf3643b06c7ff46dd6595 (MD5) / Fundação de Amparo à Pesquisa do Estado de São Paulo (FAPESP) / La legislazione criminale è più vasta che i valori costituzionali i quali hanno bisogno di tutela penale. Il bene giuridico rivela la mancanza di corrispondenza. La ricerca presenta la storia del bene giuridico e propone la necessità di ritornnare alle concezioni liberali, in grado di condizionare la legge alle prescrizioni costituzionali. / A legislação criminal é mais ampla do que os valores constitucionais que carecem da tutela penal. O bem jurídico revela essa falta de correspondência. A pesquisa apresenta a história do bem jurídico e a necessidade de resgatar as concepções liberais, capazes de condicionar a lei aos ditames constitucionais.
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Costituzione e Repubblica a Roma (1848-1849)

Di Pasqua, Flavia Carmen 17 May 2024 (has links)
La tesi di dottorato “Costituzione e Repubblica a Roma 1848-1849” si occupa di offrire una ricostruzione del retroterra ideologico che condusse tra l’autunno del Quarantotto e la primavera del Quarantanove a instaurare a Roma un sistema politico e istituzionale di tipo repubblicano, confermato poi, a posteriori, anche da una Costituzione-bandiera che tale sistema intendeva consegnare alla storia come simbolo della libertà della penisola da ogni condizionamento imposto dall’alto da potenze straniere, sia reazionarie come l’impero austriaco sia anche liberali come la Francia del 1848. Al netto di qualunque valutazione teologica, la ricostruzione degli eventi dall’ascesa al soglio pontificio di Pio IX nel 1846 al crollo della Repubblica romana nel luglio del 1849 si inserisce in una lettura dell’esperienza del tornante Quarantotto-Quarantanove sotto la lente delle aspettative, dei progetti e delle idee che animavano l’opinione pubblica di quei mesi e prova a seguire le suggestioni provenienti dalla più aggiornata storiografia sul Risorgimento. L’obiettivo è quello di comprendere in quale misura il progetto democratico fosse stato elaborato e abbracciato dai rivoluzionari romani in quanto intimamente convinti della necessità di abbattere lo Stato costituzionale inaugurato con lo Statuto fondamentale di Pio IX e valutare la caratura repubblicana di coloro che, effettivamente, la Repubblica a Roma finirono per fondarla. Infatti, proprio all’interno del contesto di instabilità scaturito dal vuoto di potere determinato dalla fuga del Papa a seguito dell’assassinio del ministro dell’Interno Pellegrino Rossi nel novembre 1848, la classe dirigente moderata lasciata acefala e in balia di un crescente malcontento che sarebbe potuto sfociare in anarchia, dovette farsi democratica e repubblicana. Per questa ragione la tesi introduce le categorie di ‘democratici d’occasione’ e ‘repubblicani per necessità’: i protagonisti della vicenda romana dovettero adeguarsi alla nuova situazione politica venuta a crearsi dall’assenza del capo dello Stato. Con questa lettura della vicenda costituzionale e istituzionale della Repubblica romana la presente tesi intenderebbe integrare e aggiornare la letteratura sul tema che si è sviluppata su vari filoni, storiografici e ideologici diversi ma lasciando quasi sempre in ombra gli aspetti istituzionali e costituzionali. Dall’analisi dei dibattiti in Assemblea, infatti, è stato possibile ricostruire le traiettorie lungo le quali i costituenti si mossero nel governare l’emergenza, nel tentativo di normalizzarla ma guardando comunque con nostalgia all’ordinamento precedente, di cui tentarono di ibridare le forme all’interno della nuova Repubblica.
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Os mecanismos de controle preventivo de constitucionalidade no direito brasileiro

Moraes Filho, Odilon Carpes January 2008 (has links)
Questo lavoro ha lo scopo di catalogare e descrivere i meccanismi di controllo preventivo di costituzionalità esistente nella pianificazione patria. Tradizionalmente, è consuetudine di classificare il controllo della costituzionalità delle leggi in due o tre modelli: Americano e austriaci (alcuni aggiunto il modello francese), in vista della provenienza dei controlli: diffuso e concentrato (e preventivo), rispettivamente. Tuttavia, come mostra la ricerca, non vi è alcun modo, al momento, prendere in considerazione questa classificazione sono stagne, nella misura in cui ogni paese si fondono le caratteristiche dei modelli di cui, al fine di adeguarli alla cultura giuridica del posto. In questo corso, si è in un sistema giuridico, i meccanismi (non modelli) per il controllo di costituzionalità. Alcuni sono repressivi (dove il controllo avviene dopo la pubblicazione di atto legislativo), altri sono preventivi (quando il controllo è operato durante il processo legislativo). Un altro significato è ancora lì: quando il controllo è esercitato dalla magistratura e quando non lo è. Così, il lavoro affronterà i meccanismi, giudiziarie e non giudiziarie, il controllo preventivo di costituzionalità trovato in Brasile, cioè, il controllo di costituzionalità condotta dal presidente della Camera dei Deputati, per l'istituzione di commissioni i giustizia, il diritto di veto dei Presidente della Repubblica, l'analisi delle ipotesi di misure costituzionali e il Congresso Nazionale, il controllo effettuato accidentali durante il processo legislativo, il controllo di costituzionalità di preventivo proposto emendamento costituzionale che cercano di abolire una clausola pétrea e la possibilità di controllo dapprima per la Azione di violazione di obblighi fondamentali. / Este trabalho tem o objetivo de catalogar e descrever os mecanismos de controle preventivo de constitucionalidade existentes no ordenamento pátrio. Tradicionalmente, costuma-se classificar o controle de constitucionalidade das leis em dois ou três modelos: americano e austríaco (alguns acrescem o modelo francês), em vista da origem dos controles: difuso e concentrado (e preventivo), respectivamente. Todavia, conforme se busca demonstrar, não há como, atualmente, considerar tal classificação de modo estanque, na medida em que cada país mescla características dos modelos apontados, a fim de adaptá-las à cultura jurídica do lugar. Nesse rumo, tem-se, em um ordenamento jurídico, mecanismos (e não modelos) de controle de constitucionalidade. Alguns são repressivos (em que controle se dá após publicado o ato normativo), outros são preventivos (quando o controle se opera durante o processo legislativo). Outra acepção ainda se vislumbra: quando o controle é exercido pelo Poder Judiciário e quando não é. Desta forma, o trabalho abordará os mecanismos, não-jurisdicionais e jurisdicionais, de controle preventivo de constitucionalidade encontrados no Brasil, quais sejam, controle de constitucionalidade realizado pelo presidente da Câmara dos Deputados, pelas comissões de constituição e justiça, o veto do presidente da República, a análise dos pressupostos constitucionais das medidas provisórias no Congresso Nacional, o controle incidental realizado durante o processo legislativo, o controle preventivo de constitucionalidade de proposta de emenda constitucional tendente a abolir uma cláusula pétrea e a possibilidade de controle prévio pela ação de descumprimento de preceito fundamental.
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Obrigação constitucional de descriminalizar (uma análise do bem jurídico-penal) /

Pelarin, Evandro. January 2001 (has links)
Orientador: Maurício Antônio Ribeiro Lopes / Banca: Clóvis de Carvalho Júnior / Banca: José Carlos Garcia de Freitas / Resumo: A legislação criminal é mais ampla do que os valores constitucionais que carecem da tutela penal. O bem jurídico revela essa falta de correspondência. A pesquisa apresenta a história do bem jurídico e a necessidade de resgatar as concepções liberais, capazes de condicionar a lei aos ditames constitucionais. / Riassunto: La legislazione criminale è più vasta che i valori costituzionali i quali hanno bisogno di tutela penale. Il bene giuridico rivela la mancanza di corrispondenza. La ricerca presenta la storia del bene giuridico e propone la necessità di ritornnare alle concezioni liberali, in grado di condizionare la legge alle prescrizioni costituzionali. / Mestre
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Os mecanismos de controle preventivo de constitucionalidade no direito brasileiro

Moraes Filho, Odilon Carpes January 2008 (has links)
Questo lavoro ha lo scopo di catalogare e descrivere i meccanismi di controllo preventivo di costituzionalità esistente nella pianificazione patria. Tradizionalmente, è consuetudine di classificare il controllo della costituzionalità delle leggi in due o tre modelli: Americano e austriaci (alcuni aggiunto il modello francese), in vista della provenienza dei controlli: diffuso e concentrato (e preventivo), rispettivamente. Tuttavia, come mostra la ricerca, non vi è alcun modo, al momento, prendere in considerazione questa classificazione sono stagne, nella misura in cui ogni paese si fondono le caratteristiche dei modelli di cui, al fine di adeguarli alla cultura giuridica del posto. In questo corso, si è in un sistema giuridico, i meccanismi (non modelli) per il controllo di costituzionalità. Alcuni sono repressivi (dove il controllo avviene dopo la pubblicazione di atto legislativo), altri sono preventivi (quando il controllo è operato durante il processo legislativo). Un altro significato è ancora lì: quando il controllo è esercitato dalla magistratura e quando non lo è. Così, il lavoro affronterà i meccanismi, giudiziarie e non giudiziarie, il controllo preventivo di costituzionalità trovato in Brasile, cioè, il controllo di costituzionalità condotta dal presidente della Camera dei Deputati, per l'istituzione di commissioni i giustizia, il diritto di veto dei Presidente della Repubblica, l'analisi delle ipotesi di misure costituzionali e il Congresso Nazionale, il controllo effettuato accidentali durante il processo legislativo, il controllo di costituzionalità di preventivo proposto emendamento costituzionale che cercano di abolire una clausola pétrea e la possibilità di controllo dapprima per la Azione di violazione di obblighi fondamentali. / Este trabalho tem o objetivo de catalogar e descrever os mecanismos de controle preventivo de constitucionalidade existentes no ordenamento pátrio. Tradicionalmente, costuma-se classificar o controle de constitucionalidade das leis em dois ou três modelos: americano e austríaco (alguns acrescem o modelo francês), em vista da origem dos controles: difuso e concentrado (e preventivo), respectivamente. Todavia, conforme se busca demonstrar, não há como, atualmente, considerar tal classificação de modo estanque, na medida em que cada país mescla características dos modelos apontados, a fim de adaptá-las à cultura jurídica do lugar. Nesse rumo, tem-se, em um ordenamento jurídico, mecanismos (e não modelos) de controle de constitucionalidade. Alguns são repressivos (em que controle se dá após publicado o ato normativo), outros são preventivos (quando o controle se opera durante o processo legislativo). Outra acepção ainda se vislumbra: quando o controle é exercido pelo Poder Judiciário e quando não é. Desta forma, o trabalho abordará os mecanismos, não-jurisdicionais e jurisdicionais, de controle preventivo de constitucionalidade encontrados no Brasil, quais sejam, controle de constitucionalidade realizado pelo presidente da Câmara dos Deputados, pelas comissões de constituição e justiça, o veto do presidente da República, a análise dos pressupostos constitucionais das medidas provisórias no Congresso Nacional, o controle incidental realizado durante o processo legislativo, o controle preventivo de constitucionalidade de proposta de emenda constitucional tendente a abolir uma cláusula pétrea e a possibilidade de controle prévio pela ação de descumprimento de preceito fundamental.
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Os mecanismos de controle preventivo de constitucionalidade no direito brasileiro

Moraes Filho, Odilon Carpes January 2008 (has links)
Questo lavoro ha lo scopo di catalogare e descrivere i meccanismi di controllo preventivo di costituzionalità esistente nella pianificazione patria. Tradizionalmente, è consuetudine di classificare il controllo della costituzionalità delle leggi in due o tre modelli: Americano e austriaci (alcuni aggiunto il modello francese), in vista della provenienza dei controlli: diffuso e concentrato (e preventivo), rispettivamente. Tuttavia, come mostra la ricerca, non vi è alcun modo, al momento, prendere in considerazione questa classificazione sono stagne, nella misura in cui ogni paese si fondono le caratteristiche dei modelli di cui, al fine di adeguarli alla cultura giuridica del posto. In questo corso, si è in un sistema giuridico, i meccanismi (non modelli) per il controllo di costituzionalità. Alcuni sono repressivi (dove il controllo avviene dopo la pubblicazione di atto legislativo), altri sono preventivi (quando il controllo è operato durante il processo legislativo). Un altro significato è ancora lì: quando il controllo è esercitato dalla magistratura e quando non lo è. Così, il lavoro affronterà i meccanismi, giudiziarie e non giudiziarie, il controllo preventivo di costituzionalità trovato in Brasile, cioè, il controllo di costituzionalità condotta dal presidente della Camera dei Deputati, per l'istituzione di commissioni i giustizia, il diritto di veto dei Presidente della Repubblica, l'analisi delle ipotesi di misure costituzionali e il Congresso Nazionale, il controllo effettuato accidentali durante il processo legislativo, il controllo di costituzionalità di preventivo proposto emendamento costituzionale che cercano di abolire una clausola pétrea e la possibilità di controllo dapprima per la Azione di violazione di obblighi fondamentali. / Este trabalho tem o objetivo de catalogar e descrever os mecanismos de controle preventivo de constitucionalidade existentes no ordenamento pátrio. Tradicionalmente, costuma-se classificar o controle de constitucionalidade das leis em dois ou três modelos: americano e austríaco (alguns acrescem o modelo francês), em vista da origem dos controles: difuso e concentrado (e preventivo), respectivamente. Todavia, conforme se busca demonstrar, não há como, atualmente, considerar tal classificação de modo estanque, na medida em que cada país mescla características dos modelos apontados, a fim de adaptá-las à cultura jurídica do lugar. Nesse rumo, tem-se, em um ordenamento jurídico, mecanismos (e não modelos) de controle de constitucionalidade. Alguns são repressivos (em que controle se dá após publicado o ato normativo), outros são preventivos (quando o controle se opera durante o processo legislativo). Outra acepção ainda se vislumbra: quando o controle é exercido pelo Poder Judiciário e quando não é. Desta forma, o trabalho abordará os mecanismos, não-jurisdicionais e jurisdicionais, de controle preventivo de constitucionalidade encontrados no Brasil, quais sejam, controle de constitucionalidade realizado pelo presidente da Câmara dos Deputados, pelas comissões de constituição e justiça, o veto do presidente da República, a análise dos pressupostos constitucionais das medidas provisórias no Congresso Nacional, o controle incidental realizado durante o processo legislativo, o controle preventivo de constitucionalidade de proposta de emenda constitucional tendente a abolir uma cláusula pétrea e a possibilidade de controle prévio pela ação de descumprimento de preceito fundamental.
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L'OBBLIGO DI SICUREZZA DEL DATORE DI LAVORO, TRA PRESCRIZIONI NORMATIVE ED ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

CHAPELLU, DANIELE 15 April 2014 (has links)
La tesi si inserisce nel filone delle opere sulla sicurezza del lavoro. I primi due capitoli ripercorrono temi classici della materia (la valenza dell'art. 2087 c.c., anche nell'ambito del sinallagma contrattuale e l' emersione del sistema aziendale di sicurezza), il terzo e il quarto approfondiscono il tema di ricerca in un'ottica riferita all'organizzazione aziendale, analizzando il ruolo di tutti i soggetti coinvolti nell'obbligo di sicurezza in relazione ai modelli di organizzazione e gestione come previsti dal d.lgs. n. 81/2008, e d. lgs. n.231/2001. Il lavoro si conclude con una ricerca empirica che offre materiali di "prima mano" per comprendere le sfide e i problemi concreti incontrati dalle imprese nell'attuazione dei sistemi aziendali di sicurezza. / The dissertation concerns the important topic of the occupational safety. The first and the second paragraphs recall, with a remarkable bibliography, classical themes of the subject (the value of the article 2087 of the Civil Code, also in a contractual relationship, and the greater consideration of the company safety system, with the Decree n. 626/1994 and the Decree 81/2008). The third and the fourth paragraph debate about the organizational aspects of safety in the workplace. After having well examined the roles of all the subjects involved in the fulfillment of the safety obligation (the third paragraph), the dissertation argues on the models of organization and management, a topic often neglected by the Labour Law Scholars. Those kind of models have acquired renewed importance after of the Law n. 123/2007 and the Decree n. 81/2008 because of the enforcement of the crime corporate responsibility provided by the Decree n. 231/2001. The fifth and last paragraph has an empirical approach. It allows to analyze interesting data recorded through some interviews, regarding the problems engaged by the companies in the actualization of the company safety system.

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