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Crisi economiche, sostenibilità ambientale e politiche pubbliche: il ruolo del legislatore e della pubblica amministrazione / Economic crisis, environmental sustainability and public policies: the role of the legislator and the public administrationMontorsi, Tommaso <1977> 28 May 2013 (has links)
Il presente lavoro analizza il ruolo ricoperto dal legislatore e dalla pubblica amministrazione rispettivamente nel delineare e attuare politiche pubbliche volte alla promozione di modelli di sviluppo economico caratterizzati da un elevato tasso di sostenibilità ambientale. A tal fine, il lavoro è suddiviso in quattro capitoli. Nel primo capitolo vengono presi in considerazione i principali elementi della teoria generale che costituiscono i piani di lettura del tema trattato. Questa prima fase della ricerca è incentrata, da un lato, sull’analisi (storico-evolutiva) del concetto di ambiente alla luce della prevalente elaborazione giuridica e, dall’altro, sulla formazione del concetto di sviluppo sostenibile, con particolare riguardo alla sua declinazione in chiave ambientale. Nella parte centrale del lavoro, costituita dal secondo e dal terzo capitolo, l’analisi è rivolta a tre settori d’indagine determinanti per l’inquadramento sistematico delle politiche pubbliche del settore: il sistema di rapporti che esiste tra i molteplici soggetti (internazionali, nazionali e locali) coinvolti nella ricerca di soluzioni alla crisi sistemica ambientale; l’individuazione e la definizione dell’insieme dei principi sostanziali che governano il sistema di tutela ambientale e che indirizzano le scelte di policy nel settore; i principali strumenti (giuridici ed economici) di protezione attualmente in vigore. Il quarto ed ultimo capitolo prende in considerazione le politiche relative alle procedure di autorizzazione alla costruzione e all’esercizio degli impianti per la produzione di energia alimentati da fonti energetiche rinnovabili, analizzate quale caso specifico che può essere assunto a paradigma del ruolo ricoperto dal legislatore e dalla pubblica amministrazione nel settore delle politiche di sviluppo sostenibile. L’analisi condotta mostra un elevato tasso di complessità del sistema istituzionale e organizzativo, a cui si aggiungono evidenti limiti di efficienza per quanto riguarda il regime amministrativo delle autorizzazioni introdotto dal legislatore nazionale. / This work analyzes the role of the legislator and of the public administration respectively in outlining and implementing public policies aimed at the promotion of economic development models distinguished by a high rate of environmental sustainability. For this purpose, the work is split into four chapters. The first chapter takes into consideration the main elements of the general theory making up the keys to understanding the topic being dealt with. This first research phase is centred, on the one hand, on the (historical-evolutionary) analysis of the environment concept in the light of prevalent legal interpretation and, on the other, on the formation of the concept of sustainable development, especially in an environmental perspective. In the central part of the work, consisting of the second and the third chapter, the analysis involves three areas of investigation of great importance for the systematic contextualization of public policies in the sector: the system of relations existing between the numerous entities (international, national and local) involved in finding solutions to the systemic environmental crisis; the identification and definition of the substantial principles regulating the environment protection system and directing policy choices in the sector; the main, currently applicable protection instruments (juridical and economic). The fourth and last chapter takes into consideration the policies relating to the authorization procedures for the building and running of energy production plants fuelled by renewable sources, analyzed as a specific case which can be taken as a paradigm of the role played by the legislator and the public administration in the sector of sustainable development policies. The analysis conducted shows a high rate of complexity of the institutional and organizational system, to which must be added evident limits of efficiency as regards the administrative system of authorizations introduced by the national legislator.
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Trasmissibilità del mutuo, circolazione del credito e surrogazione / The portability of the loan, circulation of credit and subrogation.Baldini, Marta <1985> 16 May 2013 (has links)
La presente ricerca mira ad individuare e risolvere alcuni problemi di inquadramento e di disciplina applicabile in ordine all’istituto regolato dall’art. 8 della legge n. 40/2007, con successive modificazioni ed integrazioni, definito a livello normativo come «portabilità del mutuo». In particolare, ci si è chiesti come la nuova normativa in tema di trasferibilità del mutuo possa inserirsi all’interno della disciplina della surrogazione se quest’ultima non venga considerata come possibile strumento di circolazione del credito e se ci si possa spingere fino a considerare l’art. 8 come una riscrittura moderna dell’istituto codicistico. Sebbene l’art. 8 non sia stato limitato ai finanziamenti ipotecari, tali istituti costituiscono il principale ambito di applicazione della normativa. Per questa ragione si è sostenuto che la disposizione, più che la «portabilità del mutuo», avrebbe lo scopo di incentivare la «portabilità dell’ipoteca», intendendosi quest’ultima come la surrogazione del nuovo finanziatore nel credito ipotecario, ovvero più specificamente nell’ipoteca, ai sensi dell’art. 1202 c.c. Lo studio dei riflessi della surrogazione, così come prevista dalla legge del 2007, sulle garanzie in generale e sull’ipoteca in particolare, ha mostrato come il legislatore, tramite l’introduzione di una disciplina semplificata, abbia inteso adeguare gli istituti giuridici tradizionali alle esigenze pratiche di flessibilità del mercato del credito; ciò tuttavia con scarso successo e lasciando aperti taluni dubbi interpretativi.
Al fine di approfondire la ricerca, si è affrontata la materia oggetto di studio in un’ottica comparata, rilevando quali siano a livello europeo le principali differenze in tema di circolazione del credito, portabilità del mutuo e trasferibilità delle garanzie. / The purpose of this study is to identify and resolve some of the problems with the regulations applicable to the case of «the portability of the loan», as defined by art. 8 of italian law n. 40/2007 and subsequent amendments.
The main question, on which this study is based, is about how the new legal framework of « the portability of the loan» can be included in the legal regulation of subrogation, in the case in which subrogation is not described as one of the means to achieve circulation of credit. Another problem concerns the possibility to consider art. 8 as a new wording of subrogation, as defined in the italian civile code.
Although the application of art. 8 is not restricted to mortgage funding, the discipline in question is often applied to this case.
For this reason it can be argued that « the portability of the loan » legislation is intended to encourage «mortgage portability». «Mortgage portability» can be defined as the subrogation of the new financier in the mortgage, according to art. 1202, italian civil code.
The italian law n. 40/2007 introduces a more simple discipline to encourage « the portability of the loan». This helps to give a new life to the legal regulation of subrogation, which could become one of the main medium for credit's circulation, although some problems remain unsolved. Thus, is interesting to study the reflections of subrogation on guarantees and, in particular, on mortgages.
The study has focused on the comparison of the main differences between European countries in the regulations of circulation of credit, « the portability of the loan» and transferability of guarantees.
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Difetto di informazione e danno da prodotto / Information defects and product liabilityBanorri, Barbara <1971> 16 May 2013 (has links)
“Difetto di Informazione e danno da prodotto” è un tema di grande interesse ed attualità, in un momento storico in cui si è riacceso il dibattito sulla disciplina della responsabilità per danni da prodotto difettoso. Complice è “il difetto di informazione”, da sempre rimasto ai margini della casistica giurisprudenziale, ma che improvvisamente “ruba la scena” imponendosi all'attenzione della Cassazione (nn. 6007/2007 e 20985/2007) e rivelando nodi interpretativi di forte impatto pratico nelle cause di responsabilità del produttore. Di qui l’esigenza di approfondire la complessa tematica degli information defects, sotto il profilo della nozione di “difetto” e della sua prova, nonché dell’incidenza di eventuali carenze informative sulla responsabilità del produttore. Muovendo dall’analisi della Direttiva e della sua attuazione italiana, il lavoro individua i punti nodali di tale disciplina ed i vari limiti posti – sia a livello interpretativo che applicativo - alla tutela del danneggiato, suscettibili di renderla meno “appetibile” di quanto potrebbe sembrare. Affronta, quindi, criticamente le questioni trattate nelle due sentenze di legittimità del 2007 in ordine sia alla distribuzione tra le parti dell'onere probatorio, sia alla rilevanza delle informazioni fornite dal produttore. Peculiare interrogativo cui si cerca di dare risposta è se, ed in che misura, l’“informazione” consenta al produttore di andare esente da responsabilità. Il lavoro passa ad esplorare i nuovi scenari offerti dalla interazione tra la disciplina della responsabilità del produttore e quella sulla sicurezza generale dei prodotti, la cui coesistenza all’interno del medesimo corpo di norme pone nuovi interrogativi, quali la sussistenza della responsabilità del produttore di un bene “conforme” ed il ruolo dell’informazione nell’ipotesi di prodotti non difettosi e/o “conformi”. La ricerca affronta tali interrogativi con sguardo critico e provocatorio sollevando il dubbio se la “conformità alle norme armonizzate” non rischi di diventare una “nuova” clausola di esonero della responsabilità del produttore. / It is a theme of great actuality, in an period in which the debate about the discipline of the product liability has been revamp. Accomplice is the “defect of information” which has been remained on the fringes of the jurisprudential casuistry, but suddenly has gone under the spot by imposing upon the attention of the Cassation Court (nr. 6007/2007 and 20985/2007), revealing interpretative issues which have a strong practical impacts in the product liability lawsuits. It derives the need to master the complex theme of the information defects under the profile of the “defect” notion and of its evidence, as well as the effect of any lack of information on the producers liability. Moving from the analysis of the Directive and its implementation in Italy, the work identifies the key elements of this discipline and the boundaries set for the safeguard of the damaged, either on its interpretation and implementation, in order to make it less appealing of what it would look like. Accordingly it critically faces the assumptions dealt with the two judgements in 2007 either about the distribution between the parties of the burden of proof and the relevance of the information given by the manufacturer. Distinguishing query which wants to be answered is whether, and in which proportion, the “information” allows the manufacturer to be cleared up from liabilities. The work moves to explore the new scenarios offered by the interactions between the discipline of the “product liability” and the overall product safety which coexistence within the same body of product generic rules, raise new questions such as the subsistence of the producers liability for a “compliant” product and the role of the information in case of non- defected and product.
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Sicurezza dei prodotti alimentari e la responsabilità civile nell'Unione europea e negli Stati Uniti: tecniche a confronto / Food safty and products liability law in European Union and in the United States: techniques comparedMagli, Carolina <1981> 16 May 2013 (has links)
Le profonde trasformazioni che hanno interessato l’industria alimentare, unitamente alle accresciute capacità delle scienze mediche ed epidemiologiche di individuare nessi causali tra il consumo di determinate sostanze e l’insorgere di patologie, hanno imposto al legislatore di intervenire nella materia della c.d. sicurezza alimentare mettendo in atto sistemi articolati e complessi tesi a tutelare la salute dei consociati.
Quest’ultimo obiettivo viene perseguito, da un lato, mediante disposizioni di natura pubblicistica e di carattere preventivo e, dall’altro lato, dallo strumento della responsabilità civile. Le due prospettive di tutela della salute delle persone costituiscono parti distinte ma al tempo stesso fortemente integrate in una logica unitaria.
Questa prospettiva emerge chiaramente nel sistema statunitense: in quel ordinamento la disciplina pubblicistica della sicurezza degli alimenti – definita dalla Food and Drug Administration – costituisce un punto di riferimento imprescindibile anche quando si tratta di stabilire se un prodotto alimentare è difettoso e se, di conseguenza, il produttore è chiamato a risarcire i danni che scaturiscono dal suo utilizzo.
L’efficace sinergia che si instaura tra la dimensione pubblicistica del c.d. Public Enforcement e quella risarcitoria (Private Enforcement) viene ulteriormente valorizzata dalla presenza di efficaci strumenti di tutela collettiva tra i quali la class action assume una importanza fondamentale.
Proprio muovendo dall’analisi del sistema statunitense, l’indagine si appunta in un primo momento sull’individuazione delle lacune e delle criticità che caratterizzano il sistema nazionale e, più in generale quello comunitario. In un secondo momento l’attenzione si focalizza sull’individuazione di soluzioni interpretative e de iure condendo che, anche ispirandosi agli strumenti di tutela propri del diritto statunitense, contribuiscano a rendere maggiormente efficace la sinergia tra regole preventive sulla sicurezza alimentare e regole risarcitorie in materia di responsabilità del produttore. / Profound changes have affected the food industry over the last decades and medical sciences, epidemiology in particular, are increasingly able to identify causal links between the consumption of certain substances and the onset of diseases. These developments have triggered legislative intervention on food safety-issues, leading to a complex system of rules designed to protect public health.
Two instruments aim at achieving this goal, namely public law-regulations designed to protect the consumer in advance and civil law-liability rules. Distinct as these instruments are, they are at the same time strongly interconnected by their shared rationale.
This dimension is evident in the U.S. system: in the United States, the public law-rules on food safety defined by the Food and Drug Administration are points of reference when it comes to determining whether a food product is defective and whether, as a result, the manufacturer is liable for damages.
Effective synergies between public rules (public enforcement) and private law rules (private enforcement) are further enhanced by instruments of collective protection, among which class actions are of fundamental importance.
Switching from the analysis of the U.S. situation to the European perspective, the study examines defects that characterize the national Italian and, more generally, the EU-system. At a later stage, the focus will be on developing – with regard also to US legal instruments – a system in which public food safety-rules and private liability rules interact effectively to protect public health.
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The Law and Economics of Eco-labelsMartinez Gandara, Alejandra <1980> 25 April 2013 (has links)
Eco-labels and certification are one of the many environmental policy tools that have been under scrutiny in recent years. This is because the damages of environmental degradation are becoming more apparent over time. Hence there is a pressure to come up with tools that help solve even small parts of the problem. Eco-labels have been around for over 30 years. However the market, the environment and eco-labels have changed drastically during this period. Moreover, in the last 5 years there has been a sudden increase in eco-labels making them more visible in the market and to the average consumer. All this has made evident that little is known about the effectiveness of eco-labels as environmental policy tools. Hence, there is a call to find answers regarding the actual effects of eco-labels on the market and on the environment. While this work cannot address whether eco-labels have an environmental impact it addresses the effects of eco-labels on the markets. Moreover, this work aimed to find the role of law in eco-labelling. In addition, it aims to find a legal solution that would improve the performance of eco-labelling and certification.
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Il Senato come camera di rappresentanza territoriale / The Senate as a chamber of territorial representationFerroni, Francesca <1981> 10 June 2013 (has links)
La riforma del bicameralismo rappresenta nell’ordinamento italiano una delle tematiche più dibattute sin dalla “concessione” dello Statuto Albertino. In Assemblea Costituente, infatti, l’opzione tra monocamerali e bicameralismo - prima - e il dibattito su che tipo di bicameralismo si sarebbe dovuto adottare - poi - hanno dato vita ad una parte organizzativa particolarmente debole e in gran parte antiquata rispetto alle esigenze della prima parte della Costituzione che, al contrario, ha rappresentato il precipitato di una profonda consonanza di ideali.
La tesi si propone dunque l’obiettivo di dimostrare che l’esigenza di procedere ad una riforma del sistema bicamerale in Italia sia oggi quanto mai attuale e necessaria. Da un lato, infatti, essa favorirebbe il superamento delle inefficienze del sistema parlamentare e potrebbe rappresentare uno strumento per ovviare alla debole razionalizzazione della forma di governo che, da sempre, ha determinato la strutturale instabilità degli esecutivi. Dall’altro lato, la riforma servirebbe soprattutto a realizzare quella connessione organica tra Stato e regioni necessaria per completare il disegno regionalistico che si ricava dalla Costituzione stessa. Esigenza questa che, peraltro, si è notevolmente rafforzata con la riforma del titolo V della Costituzione, la cui portata innovativa è stata sostanzialmente svuotata di contenuto a causa delle difficoltà che si sono incontrate nella sua attuazione. / In Italy, bicameralism’s reform is one of the most debated topics since the "concession" of the Statuto Albertino. In Constituent Assembly, in fact, the choice between single-chamber and two-chamber system - first - and the debate about what kind of bicameralism would have taken - then - have given rise to a very weak organizational part and largely outdated to meet the needs of the first part of the Constitution that, on the contrary, was the precipitate of a deep harmony of ideals.
The research proposes the goal of demonstrating that the need to carry out a reform of the bicameral system is now more than ever necessary and imperative. On the one hand, it would help to overcome the parliamentary system’s inefficiencies and could be a tool to remedy the weak rationalization of government’s form, that has always led to structural instability of the executives. On the other hand, the reform would serve mainly to make the organic connection between the State and the regions, needed to complete the regionalist design derived from the Constitution itself. This requirement, which, however, has been greatly strengthened by the reform of Constitution’s Title V, whose innovative capacity has been substantially rendered meaningless because of the difficulties that have been encountered in its implementation.
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Il finanziamento dei partiti politici e delle campagne elettorali: modelli a confronto. / Financing of Political Parties and Election Campaigns: comparative modelsStroppiana, Luca <1968> 10 June 2013 (has links)
La tesi si propone come obiettivo di dimostrare nel quadro di un’indagine comparatistica l’importanza della tematica del finanziamento della politica, del rapporto tra denaro e politica, nelle democrazie contemporanee. In questo senso ci si propone di sviluppare i nessi esistenti nell’ambito del tema del finanziamento fra disciplina dei partiti, disciplina delle campagne elettorali e, più in generale, disciplina del sistema elettorale in senso stretto e della forma di governo; di descrivere il complesso quadro giuridico in materia di diritto della finanza politica, oggetto di frequenti aggiornamenti e in continua evoluzione, in alcuni casi anche in via giurisprudenziale, quale risulta emergere dallo studio di ciascun ordinamento considerato; e di definire in conclusione i precisi contorni dei due distinti modelli di «finanziamento della politica» ricostruiti dalla ricerca politologica come modello statalista o pubblico, da una parte, e modello liberale o volontario, dall’altra, pur nelle specificità di ogni contesto istituzionale / The research discusses political financing in a comparative perspective and aims to show the importance of the relationship between money and politics in contemporary democracies. We discuss the connections between party funding and campaign finance on one hand, and party regulation and regulations governing electoral campaigns on the other hand; we describe the complexities of the legal framework of political finance laws and their always evolving and ever-changing rules; we finally evaluates two different models of political financing, as evidenced by the study of each country surveyed (Germany, France, Spain, United Kingdom, Italy, and the United States).
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Il conferimento di azienda / The enterprise assignment as capital contributionGhigi, Claudio <1983> 02 July 2013 (has links)
Affrontare il tema del conferimento di azienda, così come esaminare ogni aspetto inerente, più in generale, l'azienda, può apparire estremamente arduo e complicato, stante il rischio di ripetere, in modo quasi scontato, "cose già dette" nel corso degli anni, prendendo le mosse da contributi noti ed arcinoti, soprattutto con riferimento alla disciplina dell'imprenditore commerciale, ossia alla prima tematica che viene presa in considerazione da parte del neofita del diritto commerciale. Tuttavia, a ben vedere, l'esaustività e completezza di tali studi non impedisce di affrontare, nell'attualità, alcuni aspetti che, anche grazie ai continui interventi del legislatore, presentano elementi degni di approfondimento. In tale ottica, quindi, è stato impostato il presente lavoro di ricerca. Così, ad un primo capitolo prevalentemente compilativo e volto ad individuare, nell'ordinamento giuridico, tutte le disposizioni che possono assumere rilevanza nell'inquadramento della disciplina del conferimento di azienda, nonchè le nozioni base di tale operazione, ne seguono altri due che si caratterizzano, rispettivamente: a) l'uno (il secondo capitolo), quale concreta individuazione delle modalità di esecuzione dell'operazione di conferimento di azienda, dalla decisione di procedere in tal senso, alla concreta esecuzione dell'apporto; b) l'altro (il terzo capitolo), quale esame di alcuni aspetti problematici che emergono a seguito dell'esecuzione dell'apporto, sia con riferimento agli effetti prodotti nei rapporti ricompresi nell'oggetto dell'apporto, sia con riferimento al ruolo dei diversi soggetti che, direttamente e/o indirettamente, ne subiscono i riflessi. In entrambi i capitoli (due e tre), peraltro, si affrontano non solo aspetti connessi alla disciplina dell'impresa ancora in bonis, ma anche, data l'attualità degli interventi operati dal legislatore nell'ambito della risoluzione della crisi dell'impresa, le questioni inerenti l'utilizzo di tale operazione quale forma di liquidazione dell'attivo. Si chiude l'elaborato con alcune riflessioni inerenti le forme di reazione agli abusi che, sovente, caratterizzano l'apporto dell'azienda. / It may seem quite hard to deal with the enterprise assignment as capital contribution and, at the same time, it is difficult to examine any aspect concerning the enterprise. In fact there is the risk of repeating what has already been said in the past, of quoting well-know studies, particularly with reference to the discipline concerning the commercial entrepreneur, that is the first subject taken into account by the commercial law neophyte. Anyway, although the previous studies are exhaustive and complete, some aspects seem worth examining, owing to the frequent intervention of the lawmaker. The present study has been planned starting from the above mentioned view point. The first chapter is mainly a compilation and aims at pointing out in the legal system all the provisions which may be important as far as the discipline of the enterprise assignment as capital contribution is concerned. The second chapter deals with the ways in which the enterprise can be assigned as capital contribution, from the decision to make the assignment to the actual execution of the assignment, while the third chapter deals with the examination of some problems which come out in consequence of the execution of the assignment, also taking into account the role of the various subjects who directly and/or indirectly bear the consequences. Both chapters consider the issues connected with the discipline of the business still in bonis but also with the use of this operation in case of bankruptcy or insolvency. In conclusion there are some observations about the reactions to the abuses which often characterize the enterprise assignment as capital contribution.
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Uno studio sulla criminalità organizzata: mafie etniche e imprese illecite / A study on organized crime: ethnic mafia and illegal enterprisesAmato, Giovanna <1983> 09 September 2013 (has links)
Lo studio è stato condotto seguendo una duplice prospettiva, che trae spunto da alcune assimilazioni operate dalla giurisprudenza italiana. Da un lato, si è cercato di capire come debbano essere interpretate norme create per la valutazione di realtà storicamente ben identificate, quali l’art. 416 bis c.p., nel momento in cui si applicano a realtà nuove, come le mafie straniere. Dall’altro lato, si è cercato di indagare i fondamenti dell’equiparazione dell’impresa che delinque al paradigma dell’associazione per delinquere, punita dall’art. 416 c.p., allorchè imprese formalmente lecite si trovano a operare per fini esclusivamente illeciti, facendo della organizzazione imprenditoriale una vera e propria organizzazione criminale. Gli obiettivi posti dalla ricerca si possono sintetizzare, dunque, nella verifica dell’adattabilità di tradizionali fattispecie criminose al nuovo contesto criminologico e nell’individuazione del confine tra l’azione occasionalmente illecita di una impresa lecita e la connotazione di una impresa come illecita tout court. / The study has two different perspectives, connected to different interpretation of various type of offences of the Italian penal code. From one side, the research deals with the application of article 416 bis c. p., which punishes the “mafia association”, to the foreign organized groups that work in the Italian country. From another side, the research deals with the application of article 416 c. p., which punishes the criminal organization, to the enterprises which committee economic crimes. Finally, the main objective is to verify the compatibility of traditional criminal offences to new expressions of crime.
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Imposte indirette sul commercio elettronico / Indirect taxes on e-commerceCorreia, Claudia Cristina <1976> 20 September 2013 (has links)
In questo lavoro si analizza l’imposizione indiretta nel commercio elettronico; l’analisi si è basata sullo studio della normativa Comunitaria (Direttive Europee ) e la legislazione e Italiana, esponendo anche le differenze con il profilo legislativo brasiliano (softwares e libri).Esposti i contributi delle istituzione internazionali (conferenze ed/o proposte della Unione Europea) per l’inquadramento tipologico e fiscale del commercio elettronico, sono stati analizzati i profili generali dell’istituto della stabile organizzazione ai fini dell’imposizione dell’IVA e al commercio elettronico, distinguendo anche tra le transazioni elettroniche considerabili come cessione di beni e quelle considerabili prestazioni di servizi, in base alla materialità o alla dematerializzazione del bene scambiato. Anche il principio di territorialità nelle prestazioni di servizi è stato analizzato tramite analisi dei regimi ordinario e speciale riguardanti gli operatori extracomunitari. / In this work we analyze the indirect taxation in e-commerce, the analysis was based on the study of EC regulations (EU Directives) and the Italian legislation and, exposing the differences with the legislative Brazilian (softwares and books). Exposed the contributions of the international institution (conferences and / or proposals by the European Union) for the classification of types of e-commerce and taxation, we have analyzed the general aspects of the institute of the permanent establishment for tax purposes of VAT and e-commerce , distinguishing between electronic transactions also consider them as sale of goods and the considerable services, according to the material or the dematerialization of the exchanged item. The principle of territoriality in the provision of services was analyzed by analysis of ordinary and special regimes relating to non-EU operators
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