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Iva e Pubblica Autorità: coerenza del sistema e dimensioni nazionali / VAT Public Bodies: coherence of the system and national dimensionIacono, Antonino <1975> 04 June 2014 (has links)
Il sistema comune europeo dell’imposta sul valore aggiunto privilegia caratteri e finalità economiche nel definire chi siano gli operatori economici soggetti all’IVA. Una disciplina particolare è, tuttavia, prevista per i soggetti di diritto pubblico che, oltre alla principale attività istituzionale, esercitano un’attività di carattere economico.
Ai sensi dell’articolo 13 della Direttiva del 28 novembre 2006, 2006/112/CE, gli Stati, le Regioni, le Province, i Comuni e gli altri enti di diritto pubblico, in relazione alle attività ed operazioni che essi effettuano in quanto pubbliche autorità, non sono considerati soggetti passivi IVA anche se in relazione ad esse percepiscono diritti, canoni, contributi o retribuzioni.
La vigente disciplina europea delle attività economiche esercitate dagli enti pubblici, oltre che inadeguata al contesto economico attuale, rischia di diventare un fattore che influenza negativamente l’efficacia del modello impositivo dell’IVA e l’agire degli enti pubblici.
La tesi propone un modello alternativo che prevede l’inversione dell’impostazione attuale della Direttiva IVA al fine di considerare, di regola, soggetti passivi IVA gli organismi pubblici che svolgono - ancorché nella veste di pubblica autorità - attività oggettivamente economiche. / As you all Know, the European VAT current system emphasizes the economic aspects to define who the traders subject to VAT are. In other words, the carrying out of an economic activity (sale of goods or supply of services) represents the main aspect to identify a taxable person. Certainly this is important to ensure the neutrality of taxation.
A particular discipline, however, is provided for public entities. Public entities shall not be regarded as taxable persons in respect of the activities or transactions in which they are engaged as public authorities.
The scope of the VAT system is still substantially limited due to the exclusion of the activities carried out by states, regional and local government authorities and other bodies governed by public law. In today economic context the public body is acting more often in connection with the market. There is thus, an evolution in the sense of the role played by public entities. The wide range of activities currently carried out by public bodies and the different modes of pursuit doesn’t make valid Directive criteria. Should proceed to the reversal of the current approach of the VAT Directive and, therefore, to consider, as a rule, taxable persons who perform public bodies - albeit in the guise of a public authority - economic activity objectively .
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la necesidad de un proceso de homologacion para los acuerdos de refinanciación en la ley española / La neccessità di una procedura d'omologazione negli accordi di ristrutturazione dei debiti nella Legge Spagnola / Need for homologation process for refinancing agreements in Spanish lawGarcia Higueras, Cipriano <1989> 27 March 2015 (has links)
En esta tesis doctoral he encontrado un enorme problema en la regulación de los Acuerdos de Refinanciación en la Ley Concursal. Impide el derecho de defensa de los acreedores y de cualquier otro interesado. Por ello en aplicación de la Ley Concursal Italiana (modelo elegido por el legislador español) los problemas serían solucionados. La solución la encontramos mediante la inserción del proceso de homologación de los Acuerdos de Refinanciación en la Ley Concursal Española. / Nella tesi di ricerca ho trovato un grandissimo problema sulla regulazione degli accordi di ristrutturazione dei debiti nella Legge Fallimentare Spagnola. Vieta il diritto di diffesa dei creditori e anche di ogni interessato. Con l'applicazione della Legge Fallimentare Italiana (modelo scelto dal legislatore spagnolo) i problemi sarebbero soluzionati. La soluzione la troviamo con l'inserzione della procedura d'omologazione degli accordi di ristrutturazione dei debiti nella Legge Fallimentare Spagnola. / In the thesis research I found a huge problem on adjustment agreements debt restructuring in Bankruptcy Law Spanish. Prohibits creditor's defense right and also of any interested person. With the application of the Italian Bankruptcy Law (model chosen by the Spanish legislature) problems would be solucionated. The solution is found by the insertion of the approval procedure of the agreements of debt restructuring in the Spanish Bankruptcy Law.
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Iva e servizi di comunicazione nel modello comunitario e nell'esperienza italo-svedeseTrenta, Cristina <1967> 27 September 2007 (has links)
Il 17 maggio 1977 è entrata in vigore all'interno dell'Unione europea la Sesta
Direttiva del Consiglio 77/388/CEE, comunemente nota come Sesta Direttiva,
in “materia di armonizzazione delle legislazioni degli Stati Membri relative
alle imposte sulla cifra di affari - Sistema comune di imposta sul valore
aggiunto: base imponibile uniforme”. Agli Stati membri veniva richiesto di
modificare i loro sistemi IVA in accordo con le nuove regole delineate dalla
Direttiva.
La Sesta Direttiva, scritta negli anni Settanta, non conteneva alcuna
regolamentazione relativa ai servizi di comunicazione e telecomunicazione: nei
primi anni Novanta, con l'emergere della Società dell'Informazione, divenne
chiaro che questa mancanza cominciava a pesare negativamente sulla
competitività degli operatori europei.
Il 26 giugno 1999, al termine di un lungo processo, venne adottata la
Direttiva del Consiglio 1999/59/CE, che emendava la Direttiva 77/388/CEE per
quanto atteneva alla regolamentazione in materia di IVA applicabili ai servizi di
telecomunicazione .
Poi, il 15 maggio 2002 è entrata in vigore la Direttiva del Consiglio
2002/38/CE che ha introdotto sostanziali cambiamenti pro tempore alla
Direttiva 77/388/CEE, ampliando gli emendamenti introdotti dalla precedente
Direttiva 1999/59/EC, e stabilendo nuove regole in materia di servizi di
radiodiffusione e di televisione e a determinati servizi prestati tramite mezzi
elettronici.
La recente rifusione della Sesta Direttiva, 2006/112/CE del 29 novembre
2006 sul sistema IVA, non ha modificato il quadro legislativo comunitario in
materia di servizi di telecomunicazioni e servizi di radiodiffusione e di
televisione e di servizi prestati per via elettronica: la Direttiva del Consiglio
2006/138/CE, adottata il 19 dicembre 2006 a emendamento della
2006/112/CE, ha confermato che la regolamentazione IVA applicabile ai servizi
di comunicazione radio-televisivi e a certi servizi forniti per via elettronica
resteranno soggetti a questo regime fino al 31 dicembre 2008.
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L'evoluzione della tutela cautelare nel processo amministrativo / The evolution of interim legal protection in administrative proceedingsVitiello, Boris <1980> 01 July 2014 (has links)
L’effettività della tutela cautelare, intesa come tutela tempestiva, adeguata e piena, è stata la linea cardine dell’evoluzione della giustizia amministrativa, che, nel corso di un periodo durato più di un secolo, grazie all’opera della giurisprudenza e della dottrina, si è strutturata oggi su un vero processo.
Approdo recente, e allo stesso tempo, simbolo di questa evoluzione, è sicuramente il Codice del processo amministrativo emanato con il d. lgs. 2 luglio 2010, n. 104.
La ricerca, di cui questo contributo costituisce un resoconto, è iniziata contestualmente all’entrata in vigore del nuovo testo, e quindi è stata anche l’occasione per vederne le prime applicazioni giurisprudenziali.
In particolare la lettura del Codice, prescindendo da una mera ricognizione di tutto il suo lungo articolato, è stata fatta alla luce di una ponderazione, nell’attualità, non solo del principio di effettività, ma anche del principio di strumentalità che lega tradizionalmente la fase cautelare con la fase di merito. I risultati della ricerca manifestano la volontà del legislatore di confermare questo rapporto strumentale, per fronteggiare una deriva incontrollata verso una cautela dagli effetti alle volte irreversibili, quale verificatasi nell’applicazione giurisprudenziale, ma contestualmente evidenziano la volontà di estendere la portata della tutela cautelare.
Guardando a cosa sia diventata oggi la tutela cautelare, si è assistito ad un rafforzamento degli effetti conformativi, tipici delle sentenze di merito ma che si sono estesi alla fase cautelare. I giudici, pur consapevoli che la tutela cautelare non sia una risposta a cognizione piena, bensì sommaria, intendono comunque garantire una tutela tempestiva ed effettiva, anche per il tramite di tecniche processuali particolari, come quella del remand, cui, all’interno della ricerca, viene dedicato ampio spazio.
Nella sua ultima parte la ricerca si è focalizzata, sempre volendo guardare in maniera globale agli effetti della tutela cautelare, sul momento dell’esecuzione e quindi sul giudizio di ottemperanza. / During more than a century, the core of administrative justice evolution was the effectiveness of interim legal protection, that is a protection timely adequate and full. Thanks to case law and doctrine contribution, it is now structured on a complete judicial proceeding.
Issued by legislative decree no. 104 of 2010, the Code of Administrative Proceeding is symbolic of this evolution (from now on, the Code).
The present research begun at the time when the Code entered into force. For this reason, it is an opportunity to examine its first judicial application.
In particular, the study of the Code aimed to an evaluation in the light of principle of effectiveness and the principle of instrumentality. The latter bounds traditionally interim protection with the judgment not only in the administrative actions but in any type of actions.
The results show, on the one hand, a legislative confirmation of this instrumental relationship, in order to face uncontrolled drifts towards irreversible effects of interim protection, as partially noticed in case law, on the other, a desire to extend the scope of protection pending trial.
In order to point out what the interim protection has become today, it is necessary to consider concrete effects of such measures on an application level.
In that regard, binding effects have been strengthened along with suspension effects or not. Binding effects towards administrative decisions, typical of annulment actions, are now extended to a pre-trial moment .
Judges are aware though that interim protection is not a full knowledge solution.
However, they intend to ensure a timely and effective protection, even by peculiar technical proceedings such as remand, deeply analysed during the research.
Finally, the last part of the present research focused on execution and compliance, still in the light of the effects of interim protection.
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Moduli consensuali nei rapporti tra Stato e autonomie territoriali e ruolo delle Conferenze / Consensual paradigms between the State and local authorities and the role of the ConferencesLa Placa, Ennio <1983> 01 July 2014 (has links)
Ad oltre un decennio dalla riforma costituzionale del 2001, la non compiuta attuazione della stessa sembra condurre ad una nuova ed assai prossima revisione costituzionale.
Nel mutato quadro costituzionale di quest’ultimo periodo l’attenzione e l’interesse sono stati richiamati da una grande quantità di accordi, di intese e di altri moduli consensuali, introdotti ed esitati nei rapporti tra Stato ed autonomie territoriali.
Dall’esame del sistema delle Conferenze si è evidenziata la loro indispensabilità ai fini del coordinamento delle azioni politico –amministrative delle autonomie territoriali, ma è anche venuta fuori l’esigenza di ricorrere frequentemente ad altri tipi di moduli consensuali, spesso non tipizzati in ambito legislativo.
I principi di sussidiarietà e di leale collaborazione inducono non di rado ad assumere, nella concretezza, forme eterogenee poco chiare e confuse (accordo, intesa, concerto, parere) che, pur considerati i contributi offerti dalla dottrina e dalla giurisprudenza, richiederebbero un intervento da parte del legislatore.
L’approfondimento tematico ha rilevato, nel contesto di rapporti tra Stato ed autonomie territoriali, un movimento per così dire ondulatorio tra accese spinte autonomistiche e rimarcate esigenze centralistiche, lasciando ancora nella prospettiva una operativa ed efficiente armonia istituzionale. / More than one decade after the lack of implementation of the 2001constitutional reform leads to a forthcoming constitutional review.
Recently, due to undergoing changes of the constitutional framework, the State and local authorities have focused their attention on establishing a large number of mutual agreements, arrangements and further consensual paradigms.
The system of Conferences undertook an examination which emphasizes their essential role to coordinate both the political and administrative actions of local authorities, as well as necessity of further consensual paradigms rarely taken into account by the legislative field.
The principles of subsidiarity and fairness often lead to unclear and confusing heterogeneous forms of agreements. although they are considered contributions of legal authors and jurisprudence, the intervention of the legislator should be required.
Having regard to the relation between the State and the local autonomies, the analysis revealed an ambiguous trend between autonomist and centralist positions.
In conclusion, in order to achieve significant and rapid changes in the second part of the Constitution, the aim is rationalization and simplification of the functions and procedures, which leads to time, energy and resources efficiency.
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Governo, strutture e trasformazioni nel sistema universitario / Governance, structures and transformations in the University system.De Felice, Elisabetta <1985> 01 July 2014 (has links)
L’elaborato costituisce la fase di approfondimento conclusivo del lavoro scientifico svolto negli anni precedenti. In quest’ottica, a circa tre anni dalla sua entrata in vigore, esso risulta prevalentemente incentrato sull’analisi delle principali innovazioni imposte dalla legge 30 dicembre 2010, n . 240, recante "Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario", nel tentativo di individuare quali soluzioni ,più o meno differenziate in base alle specificità delle diverse realtà, gli atenei italiani abbiano prefigurato mediante la revisione dei propri statuti, organi e strutture, al fine di rispettare ed attuare il dettato legislativo e non comprimere i propri spazi di autonomia. Contemporaneamente, esso approfondisce l’orientamento della giurisprudenza amministrativa in materia, la quale proprio nel corso di quest’anno ha avuto più di un’occasione di pronunciarsi in merito, per effetto dell’impugnazione ministeriale di molti dei nuovi statuti di autonomia. Infine, non viene tralasciata l’analisi dei profili e aspetti del sistema universitario italiano non intaccati dal cambiamento, ai fini del loro coordinamento con quelli riformati, cercando di percorrere parallelamente più strade: dalla ricognizione e lo studio dei più autorevoli contributi che la dottrina ha recentemente elaborato in materia, all’inquadramento delle scelte effettuate in sede di attuazione dai singoli atenei, anche alla luce dei decreti applicativi emanati. Il tutto al fine di individuare, anche grazie a studi di tipo comparato, con particolare riferimento all’ordinamento spagnolo, nuove soluzioni per il sistema universitario che, senza la pretesa di giungere a percorsi di cambiamento validamente applicabili per tutti gli atenei, possano risultare utili alla definizione di principi e modelli base, nel pieno rispetto del dettato costituzionale e dei parametri individuati a livello europeo con il processo di Bologna e la strategia di Lisbona. / Three years after 240/2010 Act regarding entered into force, the present research focused on its main innovations. In order to identify such solutions, more or less differentiated according to the specific the different realities, Italian universities revised their statutes, organs and structures, in order to respect and implement the legislative requirements and do not compress the spaces of autonomy . At the same time, it points out this year administrative case law on the matter, when the Minister challenged some of the new statutes.
Moreover, the present thesis highlights aspects of the Italian university system remained unchanged in the light of the reformed ones. On one hand, it analyses the most influential contributions made by the doctrine. On the other, the regulatory solutions adopted by individual universities , especially in light of the implementation decrees issued.
At the end, in a comparative perspective – having particular reference to Spanish law – it aims to identify new solutions for the University system, such as the definition of principles and basic models in full compliance with the Constitution and the parameters identified at European level with the Bologna process and the Lisbon strategy.
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La natura del contratto di societa' mista in relazione alle prestazioni del socio privato / IPPP contract and private partner performanceAcri, Pietro <1985> 01 July 2014 (has links)
Il lavoro mira a fornire un complessivo inquadramento dell'istituto della società mista, identificato in primo luogo quale strumento di diritto privato a cui partecipano soggetti pubblici e soggetti privati. L'indagine si svolge su differenti piani di valutazione. Si dà ragione delle caratteristiche peculiari di tale contratto associativo e dei limiti che il nostro ordinamento impone allo sviluppo della figura. L'attenzione si sposta poi sulla specifica declinazione che il modello di società mista ha assunto in ambito europeo attraverso l'analisi del partenariato pubblico privato istituzionalizzato. L'istituto è di particolare interesse perchè individua nella società mista un modello organizzativo dai tratti specifici, all'interno del quale il ruolo del socio privato assume connotazioni e forme non comuni a tutti i modelli societari. La ricerca mira a mostrare come tale figura ha trovato riscontro nell'ordinamento interno e quali possibili sviluppi la stessa possa trovare in differenti campi della vita economica. In questi termini, si cerca di valutare quale sia l'incidenza delle procedure competitive nella costituzione e nella vita della società mista ed in che termini lo svolgimento delle attività affidate al socio privato debba essere inquadrato all'interno del rapporto di partenariato. Sul punto è centrale la declinazione fornita all'istituto in relazione ad uno specifico ambito di attività: i servizi pubblici locali di rilevanza economica. In questo contesto, particolarmente rilevante sul piano sistematico è la ricerca di un equilibrio tra il rispetto delle disciplina posta a tutela della concorrenza, ed il perseguimento delle finalità che hanno portato alla scelta di costruire una società mista. La scelta in favore di tale modello organizzativo pare infatti giustificata solo qualora essa apporti un reale vantaggio nella gestione del servizio e la realizzazione di concrete sinergie positive. / The present research aims to provide an view of IPPP, as an instrument of private law bringing together public and private entities.
Firstly, it focuses on the peculiar characteristics as well as limitations of this type of contract. Institutionalised public-private partnerships are interesting having regard to operative organization, especially to the role of the private partner.
Secondly, the research shows how the Italian legal system receipt this figure along with likely developments. In these way, the thesis assesses the impact of competitive procedures in the companies constitution and life, and how the execution of the tasks assigned to the private partner should be framed within the partnership.
Moreover, a central point of the analyses is hoe such institutions are configured in relation to a specific area of activity: local public services. In this context, the balance between the protection of competition and the pursuit of the scope of the partnership has a special place. The choice of this operative solution seems justified only if it provides a real benefit in the management of the service and the realization of a real partnership.
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Uno studio sulla responsabilita' da reato degli enti / An essay on corporate crime liabilityGuerini, Tommaso <1982> 01 July 2014 (has links)
Il lavoro è suddiviso in due sezioni, che si compongono rispettivamente di tre e due capitoli.
La prima sezione è dedicata all'esame dei principi fondamentali e della "parte generale" della disciplina della responsabilità amministrativa degli enti: il primo capitolo si concentra sull'evoluzione storica del principio Societas delinquere non potest nell'ordinamento giuridico italiano, prodromica all'analisi della natura della responsabilità amministrativa dipendente da reato degli enti. svolta nel secondo capitolo.
Nel terzo capitolo della prima sezione si affronta la disciplina di "parte generale" del decreto 231, evidenziando, in particolare. i principi fondamentali che
caratterizzano questo paradigma di illecito.
La seconda sezione affronta invece due degli aspetti maggiormente problematici della "parte speciale" del decreto, ovvero la responsabilità degli enti per i delitti di omicidio e lesioni colpose (ai quali è dedicato il primo capitolo) e quella derivante dalla commissione di reati associativi (ai quali è dedicato il secondo capitolo). / The paper is divided into two sections, which are composed respectively of three and two chapters.
The first section is devoted to the consideration of the fundamental principles and the "general part" of the corporate liability: the first chapter focuses on the historical evolution of the principle Societas delinquere non potest, prodromal for the analysis concerning the nature of corporate crime liability, carried out in the second chapter.
In the third chapter of the first section deals with the discipline of "general part" of Decree 231, highlighting in particular. the fundamental principles that
characterize this paradigm responsibility.
The second section addresses instead of two of the most problematic aspects of the "special part" of the decree, or the liability of legal entities for the crimes of homicide and unintentional injuries (to whom is dedicated the first chapter) and that caused by the commission of crimes of association (the which is dedicated to the second chapter).
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Monismo e dualismo nei rapporti tra Cedu e ordinamento costituzionale interno. Fonti e processi interpretativi / Monism and Dualism in the Relationships between the ECHR and the Italian Constitutional Order. Sources of Law and Interpretative Processes.Polacchini, Francesca <1982> 17 June 2014 (has links)
La tesi analizza i rapporti tra l’ordinamento italiano e la Cedu, in particolare la collocazione della Cedu all’interno del sistema delle fonti alla luce della modifica dell’art. 117, comma 1 Cost. Si tratta di un tema molto dibattuto in dottrina, specialmente a seguito dell’entrata in vigore del Trattato di Lisbona. Questa tematica risulta strettamente connessa al profilo dell’interazione tra la Corte di Strasburgo e la Corte costituzionale e i giudici ordinari. L’analisi del profilo statico concernente lo status della Cedu nel sistema italiano deve quindi essere accompagnata dall’esame del profilo dinamico, relativo al ruolo della giurisprudenza della Corte di Strasburgo nell’esperienza dell’ordinamento nazionale. Entrambi i profili di indagine sono esaminati alla luce delle indicazioni provenienti dalla giurisprudenza della Corte costituzionale, della Corte di Cassazione e della Corte di Strasburgo. Prima di essere esaminate singolarmente, queste tematiche richiedono la preliminare ricognizione dei termini della dicotomia tra i due modelli concettuali di riferimento in tema di rapporti interordinamentali: il monismo e il dualismo. Trasferite nel peculiare contesto del sistema Cedu, tali categorie dogmatiche si arricchiscono di ulteriori profili, che esorbitano dalla sistemazione del rapporto tra fonti. La tenuta dei due paradigmi concettuali, che sono nati ed operano nel contesto della teorica delle fonti, deve essere verificata anche rispetto all’attuale fenomeno della produzione europea di diritto giurisprudenziale ed alla capacità paradigmatica assunta dalla giurisprudenza di Strasburgo. Il diritto e le istituzioni giuridiche tendono ad assumere sempre più sembianze giurisdizionali, generando un’osmosi che porta a trasferire il focus dai rapporti interordinamentali ai rapporti tra giurisprudenze. / The research topic relates to the relationship between the Italian legal system and the ECHR, in particular the formal position of the ECHR in the national hierarchy of legal norms, in light of the amendment of Article 117 Const. This issue is very debated among scholars, especially following the entry into force of the Lisbon Treaty. This matter is strictly linked to the problem of the interaction between the Strasbourg Court and the ICC and ordinary judges. In other words, the analysis of the ‘static’ profile concerning the status of the ECHR in the Italian legal order must be accompanied by the examination of the ‘dynamic’ profile, relating to the role of Strasbourg Court’s case-law in the experience of the domestic legal system. Both of these issues follow from the Constitutional case law. Therefore, they will be dealt with in light of the rulings of the ICC, Court of Cassation and Strasbourg Court. Before being examined individually, these topics require the preliminary examination of the terms of the dichotomy between the two theoretic models in matter of relationship between international and national law: the monism and the dualism. Transferred to the peculiar context of the ECHR, these categories are enriched by more dogmatic profiles, which go beyond the sole matter of the relationship between sources of law. The strength of the two theoretical paradigms - that have been born and work in the context of sources of law - must also be checked with reference to the current phenomenon of European production of case law. The law and the legal institutions tend to take more and more jurisdictional shape, generating osmosis leading to the transfer of the focus from relationships between sources of law to the relationships between jurisprudences.
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Effetti dell’introduzione dei Principi contabili internazionali sul principio di derivazione del reddito d’impresa dal risultato di bilancio / Effect to introduction of IAS/IFRS on the derivation principle of corporate income to financial accountingSilvestri, Leonardo <1971> 06 June 2014 (has links)
Con il presente lavoro si è tentato di verificare se le ragioni che hanno portato l’ordinamento italiano ad adottare il principio della derivazione del reddito d'impresa dal risultato contabile, possano essere considerate ancora attuali alla luce dell'introduzione dei principi IAS/IFRS nel nostro sistema contabile. In particolare, si è cercato di esaminare se questo collegamento ai principi contabili internazionali, introdotto nel nostro ordinamento anche per la redazione dei bilanci d'esercizio, abbia comportato il venir meno della neutralità dell'imposizione fiscale tra le società cd. Ias adopter e no Ias adopter. L'analisi di questa problematica è stata condotta anche prendendo come riferimento le modalità di recepimento delle opzioni contenute nel Regolamento n. 1606/2002 da parte dei legislatori di alcuni Stati europei, e valutando se le conseguenze fiscali emergenti tra i vari ordinamenti possano creare possibili distorsioni alla concorrenza ed alle libertà fondamentali dell’Unione europea. / With the present work we have tried to analyze whether the reasons that led the Italian fiscal system to adopt the derivation's principle of corporate income to financial accounting, they can be considered still relevant today, especially in light of the introduction in our accounting system of International Accounting Standards. In particular, we have tried to examine whether this link to IAS/IFRS, which was introduced in our system for the annual financial statements, may have led to the neutrality of loss taxation between companies Ias adopter e no Ias adopter. The analysis of this issue was also carried out by evaluating the transposition's manner of the options contained in Regulation no. 1606/2002 by legislators some of the European states, verifying too whether tax consequences emerging between the various jurisdictions can create potential distortions to competition and the fundamental freedoms of the European Union.
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