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Intervenção iussu iudicis no processo civil brasileiro / Intervento iussu iudicis nel processo civile brasiliano

Cintra, Lia Carolina Batista 25 April 2016 (has links)
Esta tese trata de instituto pouco conhecido no direito brasileiro: a intervenção iussu iudicis, que deve ser diferenciada da ordem de integração do litisconsórcio necessário. A incompletude do sistema brasileiro de intervenção de terceiros pode ser verificada a partir de várias perspectivas e uma delas é a falta de atribuição de poderes ao juiz para determinar a intervenção de terceiros no processo. O sistema de intervenção de terceiros presta-se à tutela de diversos valores relevantes e por isso não pode ficar exclusivamente nas mãos das partes ou mesmo de algum terceiro que tome a iniciativa de uma intervenção voluntária, após descobrir sozinho a existência de um processo em que tenha interesse em intervir. A tese assim caminha na direção de investigar em que hipóteses já pode ser considerada admissível a intervenção iussu iudicis, além de propor que a figura passe a ser expressamente prevista no ordenamento, na esteira do que já ocorre na Itália, por exemplo. A proposta está alinhada com o marco teórico definido no início da tese, consubstanciado no trinômio publicismo, instrumentalidade e cooperação. Foi necessário percorrer um caminho relativamente longo e foram esses os principais passos: (I) definição do marco teórico; (II) conceituação de parte e de terceiro; (III) verificação da insuficiência dos limites subjetivos da coisa julgada e da eficácia da sentença para a tutela do terceiro; (IV) indicação da necessidade de o processo mostrar-se instrumental às intervenções de terceiros; (V) estudo da intervenção iussu iudicis ou de mecanismos similares em ordenamentos estrangeiros (Itália, Espanha e França); (VI) análise crítica do sistema brasileiro de intervenção de terceiros; (VII) diferenciação entre litisconsórcio necessário e intervenção iussu iudicis e, por fim; (VIII) construção das hipóteses em que deve ser admitida a intervenção iusssu iudicis com exame dos aspectos procedimentais do instituto. / Questa tesi si occupa di un argomento poco conosciuto nel diritto brasiliano: lintervento iussu iudicis, che è diverso dallordine di integrazione del litisconsorte necessario. Lincompletezza del sistema brasiliano di intervento di terzi può evincersi da diverse prospettive e una di loro è la mancanza di assegnazioni di poteri al giudice affinchè ordini lintervento di un terzo nel processo. Il sistema di intervento di terzi è improntato alla protezione di diversi valori rilevanti e in virtù di ciò non può essere lasciato solo nelle mani delle parti o addirittura di un terzo che prenda liniziativa di un intervento dopo aver scoperto da solo che cè un processo in cui ha un interesse ad intervenire. Lobiettivo della tesi è la ricerca delle ipotesi in cui lintervento iussu iudicis può essere già considerato ammissibile, oltre allauspicio che il legislatore preveda espressamente listituto nellordinamento brasiliano, sulla scia di quanto già avviene in Italia, per esempio. La proposta è in linea con il quadro teorico impostato allinizio della tesi, rappresentato nel trinomio: pubblicismo, strumentalità e cooperazione. È stato necessario percorrere uma strada abbastanza lunga e questi furono i passi principali: (I) la definizione del quadro teorico; (II) concettualizzazione di parte e di terzo; (III) verifica dellinsufficienza dei limiti soggettivi del giudicato e della efficacia della sentenza per la tutela del terzo; (IV) indicazione della necessità che il processo si mostri strumentale agli interventi di terzi; (V) studio dellintervento iussu iudicis o meccanismi simili in ordinamenti stranieri (Italia, Spagna e Francia); (VI) esame critico del sistema brasiliano di intervento di terzi; (VII) confronto tra litisconsorzio necessario e intervento iussu iudicis; e, infine, (VIII) costruzione delle ipotesi in cui deve essere ammesso lintervento iussu iudicis con lesame degli aspetti processuali dellistituto.
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Obrigação constitucional de descriminalizar (uma análise do bem jurídico-penal)

Pelarin, Evandro [UNESP] 07 June 2001 (has links) (PDF)
Made available in DSpace on 2014-06-11T19:24:14Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 2001-06-07Bitstream added on 2014-06-13T20:27:05Z : No. of bitstreams: 1 pelarin_e_me_fran.pdf: 413140 bytes, checksum: 1b73c9e2079cf3643b06c7ff46dd6595 (MD5) / Fundação de Amparo à Pesquisa do Estado de São Paulo (FAPESP) / La legislazione criminale è più vasta che i valori costituzionali i quali hanno bisogno di tutela penale. Il bene giuridico rivela la mancanza di corrispondenza. La ricerca presenta la storia del bene giuridico e propone la necessità di ritornnare alle concezioni liberali, in grado di condizionare la legge alle prescrizioni costituzionali. / A legislação criminal é mais ampla do que os valores constitucionais que carecem da tutela penal. O bem jurídico revela essa falta de correspondência. A pesquisa apresenta a história do bem jurídico e a necessidade de resgatar as concepções liberais, capazes de condicionar a lei aos ditames constitucionais.
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Migliorare le capacità di lettura di studenti con dislessia: l'efficacia di un training a base ritmica / IMPROVING READING SKILLS IN STUDENTS WITH DYSLEXIA: THE EFFICACY OF A RHYTHM-BASED TRAINING

CANCER, ALICE 09 March 2018 (has links)
La dislessia evolutiva (DE) è associata ad un deficit di elaborazione temporale degli stimoli uditivi, secondario ad un'attività oscillatoria neurale atipica, che si ritiene contribuisca alle difficoltà fonologiche e di lettura. Per favorire un entrainment più accurato alle proprietà spettro-acustiche degli stimoli uditivi negli studenti con DE, abbiamo esplorato la possibilità di sincronizzare la prosodia durante la lettura con una stimolazione ritmica uditiva. Pertanto, è stato realizzato un programma di intervento per la DE, chiamato Training Lettura Ritmica (TLR). Tre studi test-training-retest hanno mostrato l'efficacia di questa nuova metodologia nel miglioramento delle capacità di lettura in individui italiani con DE, sia in età evolutiva che adulti. Lo studio 1 ha mostrato che il TLR ha portato a miglioramenti della lettura in studenti di scuola primaria e secondaria di primo grado con DE paragonabili a quelli di un intervento risultante dalla combinazione di due trattamenti già validati per la DE, con un effetto lievemente maggiore sulla rapidità di lettura. Inoltre, la consapevolezza fonologica e la capacità di riproduzione ritmica sono migliorate. Lo studio 2 ha esplorato gli effetti a breve e medio termine del TLR, quando combinato con un allenamento uditivo specifico in bambini e preadolescenti con DE, che sono risultati comparabili a quelli di un intervento multi-componenziale personalizzato. Infine, nello studio 3 il TLR è stato applicato con successo ad una popolazione adulta, ossia studenti universitari con DE, anche quando somministrato in combinazione a neuromodulazione (tDCS), la quale aumenta la plasticità delle aree coinvolte. / Developmental dyslexia (DD) is associated with deficiencies in temporal processing of auditory stimuli, depending on atypical oscillatory neural activity, that are considered to contribute to phonological and reading impairments. To induce a more accurate entrainment to the spectral properties of auditory stimuli in students with DD, we explored the possibility to synchronize speech prosody during reading with an external rhythmical auditory stimulation. Accordingly, an intervention program for DD, called Rhythmic Reading Training (RRT), was devised. Three test-training-retest studies supported the efficacy of this novel methodology on reading skills of both young and older populations of Italian individuals with DD. Study 1 showed that RRT yielded reading improvements in primary and junior high-school students with DD comparable to those of an intervention resulting from the combination of two already validated treatments for DD, with a slightly larger effect on reading speed. Moreover, phonological awareness and rhythm reproduction improved along. Study 2 explored RRT short- and medium-term effects when combined with a specific auditory training in children and preadolescents with DD, which were found to be comparable to those of a personalized multi-componential intervention. Finally, in study 3 RRT was successfully applied to an older population, namely undergraduate students with DD, also when in combination with a neuromodulation technique (namely, tDCS) boosting plasticity of the involved networks.
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LE SINDROMI GENETICHE RARE. PERCORSI EDUCATIVI / Rare genetic syndromes. Educational pathways.

MAGGIOLINI, SILVIA 15 March 2010 (has links)
La tesi si compone di sei capitoli, articolati in due parti fondamentali allo scopo di esaminare il tema dell’intervento educativo in particolari condizioni di disabilità, esplorando il campo ancora poco indagato delle sindromi e malattie rare. La prima parte affronta il problema della cura e del prendersi cura, nel loro stretto legame con la scienza pedagogica: muovendo da alcune riflessioni di carattere filosofico, si giunge a delineare il ruolo, il significato e i contesti in cui è possibile identificare possibili percorsi di care educativo. La seconda parte dell’elaborato sarà interamente focalizzata sullo studio delle problematiche educative connesse ad alcune condizioni genetiche rare. Dopo una disamina di carattere generale, vengono affrontate nel dettaglio quattro sindromi specifiche: la sindrome di Prader-Willi, di Angelman, di Rett e di Kabuki. Per ognuna di esse, vengono presentate le più recenti acquisizioni nel campo del funzionamento cognitivo, dello sviluppo della personalità e delle possibili strategie di intervento educativo, riabilitativo e di inserimento sociale. / The thesis is composed by two parts, with the purpose of examining the theme of educational intervention with children affected by rare genetic syndromes. The first part deals the problem of the terms “cure” and “care” , in their relationship with educational sciences: from philosophical reflections to the role, the meaning and the fields in which it is possible to identify trackways of care. The second part of this work is focused on the study of educational problems about four rare genetic syndromes: Prader-Willi syndrome, Angelman Syndrome, Rett Syndrome and Kabuki Syndrome. For each one of these syndromes, we presented new acquirements about cognitive functions, personality development and strategies of educational, rehabilitative intervention and social integration.
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Obrigação constitucional de descriminalizar (uma análise do bem jurídico-penal) /

Pelarin, Evandro. January 2001 (has links)
Orientador: Maurício Antônio Ribeiro Lopes / Banca: Clóvis de Carvalho Júnior / Banca: José Carlos Garcia de Freitas / Resumo: A legislação criminal é mais ampla do que os valores constitucionais que carecem da tutela penal. O bem jurídico revela essa falta de correspondência. A pesquisa apresenta a história do bem jurídico e a necessidade de resgatar as concepções liberais, capazes de condicionar a lei aos ditames constitucionais. / Riassunto: La legislazione criminale è più vasta che i valori costituzionali i quali hanno bisogno di tutela penale. Il bene giuridico rivela la mancanza di corrispondenza. La ricerca presenta la storia del bene giuridico e propone la necessità di ritornnare alle concezioni liberali, in grado di condizionare la legge alle prescrizioni costituzionali. / Mestre
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"L'esperienza di un gruppo online di autolesionisti: aspetti psicologici e culturali e intervento possibile" / THE EXPERIENCE OF AN ONLINE GROUP OF SELF-INJURERS: PSYCHOLOGICAL AND CULTURAL ISSUES AND A POSSIBLE INTERVENTION

ALBESI, DANIELA ALICIA 21 February 2013 (has links)
Gli esseri umani vengono definiti come membri di un gruppo quando assumono i significati che il gruppo stesso crea ed utilizza per concepire sè stesso, i suoi membri e l'universo in generale. Abbiamo studiato i significati che definiscono un essere umano nella versione dell'"autolesionista utente di un gruppo online". In primo luogo, tramite un'analisi tematica di post condivisi nel forum del gruppo siamo venuti a conoscenza delle teorie sul comportamento, la sofferenza ad esso associata ed altre tematiche che definiscono "l'autolesionista". I risultati ottenuti hanno dimostrato che i significati che descrivevano il dolore associato all'autolesionismo erano più rilevanti rispetto a quelli legati all'atto. In seguito tramite IPA di interviste individuali abbiamo compreso che la qualità dello spazio del forum e della relazione tra le dimensioni online e offline determinavano influenze reciproche tra la partecipazione al forum, gli effetti sul sè e sul comportamento e il tipo di utilizzo del forum. Infine abbiamo condotto quattro incontri online con un gruppo di utenti del forum e lavorando sui significati, abbiamo stimolato la loro capacità di diventare consapevoli del loro stato mentale in relazione al comportamento autolesionista. / Human beings are defined as members of a group when they assume the meanings that such group creates and uses to conceive itself, its members and the world in general. We studied meanings that shape a human being in the version of a “self-injurer member of an online group”. Firstly, through a thematic analysis of posts shared in the forum of the group we became acquainted with theories about the behavior, its associated sufferance and other issues that define “a self-injurer”. We found that the most important meanings related to the sufferance rather than to the practice of self-injurious gestures. Secondly, through IPA of individual interviews we understood that the quality of the space of the forum and the relationship between online and offline dimensions determined influences between the self-injurer's identity and her experience in the forum in terms of participation, effects on self and behavior, and type of use of the forum. Finally, we conducted four online meetings with a group of users of the forum and always focusing on meanings, we stimulated their capacity to be aware about their mental states in relation to self-injury.
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GIOVANI, ALCOL E DIVERTIMENTO NOTTURNO. DALLO STUDIO DEL FENOMENO AD UNA RICERCA-INTERVENTO IN UN QUARTIERE AD ALTA CONCENTRAZIONE DI LOCALI / Young People, Alcohol, and Nightlife: From Studying the Issue to Conducting Participatory Research in an Area with a High Concentration of Drinking Venues

ARESI, GIOVANNI UMBERTO 17 March 2014 (has links)
Il contributo presenta l'esito di un percorso di ricerca volto alla comprensione delle modalità di consumo di alcolici da parte dei giovani adulti nei contesti del divertimento notturno (bar, pub, discoteche, feste private, ecc.) e mira a fornire indicazioni teoriche, metodologiche ed applicative per interventi partecipati di promozione delle salute e la riduzione dei rischi alcol-correlati nelle comunità locali. Il lavoro si apre con uno studio Grounded Theory che offre un modello processuale di comprensione delle dinamiche del bere dei giovani nei diversi contesti del divertimento notturno, tenendo conto delle specifiche culturali del nostro Paese. Prosegue poi con uno studio di analisi del contesto della città di Milano in merito ai rischi alcol-correlati, che ha indicato la priorità, a livello locale, negli interventi relativi all'insieme di rischi e conseguenze che si concretizzano nelle aree urbane che presentano elevate concentrazioni di locali notturni, i nightlife districts. Il lavoro si chiude con la presentazione di una ricerca-intervento mixed-method in uno di questi quartieri, che ha visto il coinvolgimento, in tutte le fasi, dei membri della comunità e ha consentito di conoscere in modo approfondito la realtà presa in esame e offrire indicazioni di intervento per la riduzione dei rischi per i giovani e delle conseguenze alcol-correlate per gli abitanti. / The dissertation contributes to the understanding of the issue of alcohol use and abuse among young people in nightlife settings (e.g., bars, clubs, and private parties). It describes the effectiveness of participatory research approaches in studying and addressing the phenomenon in areas with a high concentration of drinking venues (nightlife entertainment districts). The Grounded Theory research (study 1) on young adults' drinking patterns in nightlife settings showed changes in the meanings, processes, and representations of alcohol across settings and their effect on drinking patterns. The results of the context analysis of the city of Milan (Italy) (study 2) indicated specific alcohol related issues in the local context, in particular the wide range of alcohol-related risks and consequences for both youngsters and residents in the four nightlife entertainment districts of the city. The last study is a multiphase mixed methods participatory research conducted in a nightlife district. Multiple methods (interviews, a community survey, ethnography) integration was part of the participatory process in which community members collaborated during different phases of research. The study resulted in indications for intervention to reduce alcohol-related negative consequences for youths and nightlife districts’ residents, and in theoretical and methodological considerations for the future research.
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PATIENT ENGAGEMENT SUPPORT FOR OLDER ADULTS: DEVELOPMENT AND IMPLEMENTATION OF AN INTERVENTION IN AN INTEGRATED-CARE CONTEXT

MENICHETTI DELOR, JULIA PAOLA 23 February 2018 (has links)
Obiettivo: Accrescere la conoscenza relativa a come supportare il coinvolgimento attivo dei pazienti anziani, descrivendo i contenuti di interventi per il coinvolgimento attivo con pazienti anziani attualmente presenti sul panorama scientifico, sviluppando un nuovo intervento e studiando le prime fasi della sua implementazione. Metodo: Nel primo studio, in risposta al primo obiettivo, è stata condotta una analisi sistematica della letteratura scientifica sul tema. Il secondo studio ha visto la conduzione di focus groups con professionisti sanitari e interviste individuali a pazienti anziani per raffinare e validare qualitativamente un nuovo intervento per il coinvolgimento attivo. Nel terzo studio, si è studiata l’implementazione iniziale dell’intervento in un contesto italiano di cure integrate attraverso una ricerca partecipativa. Risultati: Il principale risultato del primo studio è stato la sbilanciata attenzione tra i 35 interventi per il coinvolgimento attivo presenti in letteratura per le componenti emotive a favore di quelle educative e comportamentali. È sulla base dei risultati del primo studio e di un modello teorico che è stata sviluppata una prima bozza di intervento. Nel secondo studio, la prospettiva di professionisti sanitari e pazienti anziani ha fornito indicazioni per modificare l’intervento e renderlo potenzialmente implementabile nella pratica clinica. L’intervento che è risultato consiste di almeno due incontri mensili individuali, più un set personalizzato di esercizi riflessivi per il paziente da compilare in autonomia a casa. Infine, il terzo studio ha osservato come le diverse pratiche educative presenti nei diversi setting – ospedaliero, ambulatoriale, territoriale - di un contesto di cura integrato hanno generato diverse, specifiche, difficoltà per l’implementazione. Un certo sforzo di flessibilità e personalizzazione dei contenuti e delle procedure dell’intervento è stato dunque richiesto. Implicazioni: L’intervento sviluppato mostra potenzialità nel supportare il coinvolgimento attivo dei pazienti anziani, ma necessita di ulteriori studi relativi all’implementabilità sul lungo termine e alla sua efficacia. / Aim: To contribute knowledge about how patient engagement support can be provided to older adults, by describing the contents of interventions aimed at patient engagement for older adults, developing a patient engagement intervention, and studying its early-stage implementation. Methods: In study 1, a systematic review of the literature was performed. In study 2, a qualitative study with focus groups involving healthcare professionals and individual interviews to older adults was conducted to develop the intervention. In study 3, a qualitative study of a participatory process was accomplished to explore the early-stage implementation of the intervention in one integrated-care organization. Results: The main finding of study 1 was that the emotional dimension was less used than the educational and behavioural dimensions among the 35 patient engagement interventions for older adults. The findings from the study 1 were used, together with a theory of patient engagement, to develop a draft of an individual patient engagement intervention for older adults (PHEinAction). In the study 2, the views of healthcare professionals and older adults were used to refine and finally endorse it. The final version of PHEinAction consisted of at least two face-to-face one hour individual sessions one month apart, plus a set of personalized home-based exercises aimed to facilitate a range of emotional, behavioural, cognitive changes for patient engagement. Finally, the study 3 observed how the existing patient education practice of inpatient, outpatient and territorial settings differently challenged the implementation. A certain degree of flexibility of PHEinAction’s contents and procedures was required to address these challenges. Implications: PHEinAction shows promise as an intervention to improve patient engagement in older adults. However, more research is needed, especially focusing on long-term implementation studies and evaluation of effects with experimental studies.
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Educação especial e ação docente : da medicina à educação

Tezzari, Mauren Lúcia January 2009 (has links)
Cette thèse présente, analyse et examine les trajectoires de vie et propositions de travail de quatre spécialistes pionniers : Jean Itard, Édouard Séguin, Maria Montessori et Janusz Korczak, qui sont passés de la médicine à l'éducation et se sont occupés de personnes déficientes et en situation de risque. Elle révise la constitution de l'éducation spéciale en mettant l'accent, dans l'histoire des personnages déjà cités, sur le glissement de la médicine à la pédagogie pour ainsi permettre de mieux comprendre les récentes modifications mettant en jeu l'enseignement des professeurs spécialisés en éducation spéciale et de ceux de l'enseignement commun. Diriger notre regard sur ce passé, pas si lointain et dont les effets se font encore sentir, aide à comprendre la construction de l'éducation spéciale et permet d'établir des points de connexion avec un ensemble qui caractérise l'enseignement auprès de personnes déficientes, lequel, petit à petit, s'éloigne du modèle d'intervention clinique et donne la priorité à l'approche pédagogique. Il s'agit d'une étude à caractère théorique dont les sources proviennent de matériels abordant les thématiques mentionnées, ainsi que d'ouvrages écrits par ces médecins-éducateurs eux-mêmes. Elle est orientée par des questions comme : pourquoi les débuts de l'éducation spéciale ont-ils été associés au champ de la médicine au travers d‟expériences novatrices de jeunes médecins-éducateurs ? Pourquoi ces pionniers de l'éducation spéciale vont-ils s'éloigner graduellement de la médicine et diriger leurs pratiques vers le champ de l'éducation ? Comment les caractéristiques de l'action professionnelle du professeur d'éducation spéciale se sont-elles dessinées à partir du XIXe siècle ? Comment les ouvrages de ces quatre personnages peuvent-ils contribuer à l'éducation spéciale, si l'on considère les nouveaux contextes et les nouvelles demandes qui s'imposent à partir de l'inclusion scolaire ? Quels points de rupture et de continuité peuvent être identifiés dans les propositions construites par les quatre personnages présentés dans cette thèse et leurs possibles contributions pour l'action du professeur d‟éducation spéciale ? Pour conclure, une analyse cherche à rehausser certains points convergents entre ces ouvrages et les singularités de la trajectoire de chaque personnage. En outre, des aspects pédagogiques innovateurs et actuels concernant l'action des éducateurs auprès de personnes déficientes sont identifiés et analysés dans leurs écrits. / La presente tesi ha come obiettivo la presentazione, l'analisi e la riflessione sulle traiettorie di vita e delle enunciazioni del lavoro di quattro studiosi d'avanguardia, Jean Itard, Edouard Séguin, Maria Montessori e Janusz Korczak, che sono passati dalla medicina all'educazione, occupandosi di persone disabili e in situazione di rischio. Questo studio presenta una ripresa della costituzione dell‟educazione speciale, dove nella storia dei personaggi già citati, il fulcro è situato nello spostamento dalla medicina verso la pedagogia, cercando in questo modo di permettere la comprensione dei recenti cambiamenti che interessano la docenza del professore specializzato nell'educazione speciale, ma anche di quello dell'istruzione comune. Dirigere lo sguardo verso il passato, non tanto distante, ma i cui effetti sono ancora presenti, aiuta nel processo di comprensione della costruzione dell'educazione speciale e permette di stabilire dei punti di connessione con un insieme di caratteristiche della docenza presso le persone disabili che, poco a poco, si allontana dal modello di intervento clinico e dà la priorità all'approccio pedagogico. Si tratta di uno studio di carattere teorico, le cui fonti sono composte da materiali di approccio delle tematiche citate, ma anche delle opere scritte dagli medici educatori stessi. La ricerca è stata orientata verso argomenti come: perché l'educazione speciale ha avuto il suo inizio associato al campo della medicina, attraverso le esperienze innovative di giovani medici educatori? Perché questi precursori dell'educazione speciale si stanno, pian piano, allontanando dalla medicina e dirigono le loro pratiche verso il campo dell'educazione? Come si sono delineate le caratteristiche dell'azione professionale del professore dell'educazione speciale dal XIX secolo? In che modo le opere di questi quattro personaggi possono contribuire con l'educazione speciale, considerando le nuove situazioni e le nuove necessità che si impongono partendo dall'inclusione scolastica? Quali punti di rottura e di continuità si possono identificare nelle proposte costruite dai quattro personaggi, presentate nella tesi e i loro possibili contributi per l'attuazione del professore di educazione speciale? Alla fine viene realizzata un'analisi che cerca di mettere in evidenza i punti di sintonia tra le opere e la singolarità della traiettoria di ogni personaggio. Oltre a ciò, vengono identificati e analizzati aspetti pedagogici innovativi e attuali delle loro opere, per quanto riguarda l'azione degli educatori sulle persone disabili. / A presente tese tem como objetivo a apresentação, análise e reflexão acerca das trajetórias de vida e das proposições de trabalho de quatro estudiosos pioneiros, Jean Itard, Edouard Séguin, Maria Montessori e Janusz Korczak, que transitaram da medicina para a educação, ocupando-se de pessoas com deficiência e em situação de risco. Este estudo apresenta uma retomada da constituição da educação especial, sendo que, na história dos referidos personagens, o foco situa-se no deslocamento da medicina em direção à pedagogia, buscando, dessa forma, possibilitar a compreensão das recentes alterações que envolvem a docência do professor especializado em educação especial, assim como daquele do ensino comum. Voltar o olhar para esse passado, não tão distante, mas cujos efeitos são ainda sentidos, auxilia no processo de compreensão da construção da educação especial e permite o estabelecimento de pontos de conexão com um conjunto caracterizador da docência junto a pessoas com deficiência que, paulatinamente, afasta-se do modelo de intervenção clínica, e prioriza a abordagem pedagógica. Trata-se de um estudo de caráter teórico, cujas fontes constituíram-se de materiais que abordam as temáticas mencionadas, assim como das obras escritas pelos próprios médicos-educadores. A pesquisa foi orientada por questões como: Por que a educação especial teve seu início associado ao campo da medicina, através de experiências inovadoras de jovens médicos-educadores? Por que esses pioneiros da educação especial vão, paulatinamente, afastando-se da medicina e direcionando suas práticas para o campo da educação? Como se delinearam as características da ação profissional do professor de educação especial a partir do século XIX? De que maneira as obras desses quatro personagens podem contribuir com a educação especial, tendo em vista os novos contextos e as novas demandas que se impõem a partir da inclusão escolar? Que pontos de ruptura e de continuidade podem ser identificados nas propostas construídas pelos quatro personagens apresentados na tese e suas possíveis contribuições para a atuação do professor de educação especial? Ao final, é realizada uma análise que busca evidenciar pontos de sintonia entre as obras, bem como singularidades da trajetória de cada personagem. Além disso, são identificados e analisados aspectos pedagógicos inovadores e atuais de suas obras, a respeito da ação dos educadores junto a pessoas com deficiência e em situação de risco.
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L'importazione del capitalismo / Importing Capitalism

GABUSI, GIUSEPPE 18 June 2007 (has links)
Il successo delle riforme economiche cinesi negli anni '80 e negli anni '90 ha posto in discussione le politiche ufficiali di sviluppo (note come Washington consensus ) delle istituzioni multilaterali. Il consenso, ammettendo che le istituzioni sono importanti per la crescita, prescrive che i Paesi in via di sviluppo dovrebbero adottare governi che da un lato disciplinino un sistema di diritti di proprietà stabili e chiaramente definiti, e che dall'altro creino istituzioni che rafforzino i mercati: la buona governance in termini di liberalizzazione, privatizzazione delle proprietà statali e assenza di corruzione dovrebbe portare allo sviluppo economico. Nessuna di queste condizioni era presente in Cina: i diritti di proprietà apparivano essere né stabili né chiari, la corruzione era diffusa, e il governo era coinvolto in tutti i settori dell'economia. Questa ricerca utilizza i risultati della scuola della political economy per mettere in dubbio la validità dell'incompleta analisi del consenso e per dimostrare come le istituzioni cinesi abbiano appreso la lezione storica del capitalismo: i diritti di proprietà erano instabili, orizzontalmente indefiniti ma verticalmente definiti, e lo stato poté guidare la transizione capitalistica perché il sistema clientelare con il Partito attivo in qualità di political economy residual claimant era compatibile con i costi e i benefici connessi alla diffusione delle attività di mercato. / The success of China's economic reforms in the 1980s and in the 1990s has challenged the official development prescriptions known as Washington Consensus of multilateral institutions. By admitting that institutions matter for growth, the consensus suggests that developing countries should install a government which presides over a system of clear and stable property rights, and which does not interfere with markets but creates institutions that strengthen markets: good governance in terms of liberalisation, privatisation of State-owned assets and absence of corruption should result in economic development. None of these conditions were present in China: property rights appeared to be neither stable nor clear, corruption was widespread, and the government was involved in all sectors of the economy. This research draws on the findings of the political economy school to question the validity of the incomplete analysis of the consensus and to show how China's institutions learned the historical lesson of capitalism: property rights were unstable and horizontally unclear but vertically clear, and the state could guide the capitalist transition because the patron-client framework with the Party as the political economy residual claimant was compatible with the costs and benefits related to the rise of market activities.

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