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Sacabuxa : a adaptação do musico atual ao instrumento de epoca / Sackbut : historical overview and reflection about the adaptation of the Modern Musician to the historical InstrumentsSantos, Rodrigo Alexandre Soares, 1983- 14 August 2018 (has links)
Orientador: Helena Jank / Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Artes / Made available in DSpace on 2018-08-14T11:47:30Z (GMT). No. of bitstreams: 1
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Previous issue date: 2009 / Resumo: Esta dissertação é o resultado de dois anos de experimentações com sacabuxa. O objetivo deste trabalho é de compartilhar informações sobre a história e principalmente sobre a prática do sacabuxa e do trombone. As informações históricas foram extraídas de fontes bibliográficas atuais sobre a história do trombone e de documentos de época, como os tratados escritos por Michael Praetorius (1571 - 1621), Marin Mersenne (1588 - 1648) e Daniel Speer (1636-1707). A pesquisa histórica permite visualizar o desenvolvimento da construção dos instrumentos de metal desde o trompete reto romano até o sacabuxa. A comparação entre o sacabuxa e o trombone abrange aspectos da construção, tais como a campana e barras transversais de estabilização, facilitando também a compreensão de aspectos da performance. O trabalho se encerra com um relato do autor sobre a sua experiência com uma réplica de sacabuxa e com uma análise das manifestações de profissionais que atuam igualmente na prática do sacabuxa e do trombone, em resposta a um questionário elaborado para fornecer subsídios à pesquisa em questão. / Abstract: This dissertation is the result of two years of experiments with sackbut. The goal is to share information on the history and especially about the practice of the sackbut and the trombone. The historical information was extracted from current literature sources on the history of the trombone and documents of the time, such as the treatises written by Michael Praetorius (1571-1621), Marin Mersenne (1588 - 1648) and Daniel Speer (1636-1707). This research allows the reader to view historical development of the construction of brass instruments from the straight Roman trumpet to the sackbut. The comparison between the sackbut and the trombone covers aspects of construction such as bell and the stays, also facilitating the understanding of aspects of performance. The work concludes with an account of the author about his personal experience with a replica of the sackbut and an analysis of opinions of professionals that perform both on the sackbut and trombone in response to a prepared questionnaire to provide data and subsidies to this overall research. / Mestrado / Musica / Mestre em Música
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Fragmenta Liturgica Tridentina: censimento e catalogo dei frammenti liturgico-musicali di TrentoCova, Matteo January 2018 (has links)
Il nucleo del presente lavoro è costituito dal catalogo dei frammenti di manoscritti medievali, a contenuto liturgico-musicale, conservati nelle biblioteche e negli archivi della città di Trento. La tesi porta a compimento un lungo percorso, avviato con l’ambizioso progetto di censire tutti i frammenti riutilizzati, in varia soluzione, all’interno della legatura di libri antichi e materiale d’archivio. L’obiettivo posto in partenza era quello di approntare un’opera che potesse valorizzare in modo adeguato i reperti liturgici di Trento che, per quantitativi pervenuti e rilevanza storico-culturale, rappresentano un’eccezionale base di indagine. Il risultato ottenuto è il primo catalogo di frammenti liturgico-musicali in ambito regionale, frut-to di una ricognizione che si è spinta oltre all’interesse per un solo fondo o per una sola biblioteca. Si tratta di un ulteriore tassello in un mosaico di studi sui frammenti liturgici che negli ultimi anni ha attira-to sempre maggior attenzione nella comunità scientifica, in quanto punto di intersezione e incontro di molteplici interessi. Il progetto si è svolto in più fasi, nel corso di tre anni. La prima, necessaria, è stata la mappatura sistematica di tutti i fondi librari e d’archivio in cui era stata segnalata l’esistenza di frammenti medievali, nonché di fondi mai indagati in precedenza. Punto di forza del survey è il notevole spettro di enti coin-volti dalla ricerca: Archivio di Stato di Trento, Archivio Diocesano Tridentino, Biblioteca capitolare dell’Archivio Diocesano Tridentino, Archivio storico del Comune di Trento, Biblioteca musicale L. Feininger, Biblioteca Comunale di Trento, Biblioteca del Liceo Ginnasio Prati, Biblioteca Diocesana Vigilianum, Biblioteca Provinciale dei Padri Cappuccini, Fondazione Biblioteca San Bernardino, Museo Diocesano Tridentino. Nella pratica, ciò ha comportato passare singolarmente in rassegna migliaia di unità libra-rie/archivistiche, al fine di identificare e numerare i pezzi, tramite un controllo a tappeto delle legature. Il censimento ha rilevato 480 frammenti provenienti da diverse tipologie di libri liturgico-musicali, molti dei quali disiecta membra di manoscritti che sono stati poi ricomposti nella fase di schedatura. Il catalogo è dunque, in primo luogo, l’immagine sulla carta dei reperti, una fotografia della loro esistenza, il primo fondamentale passo alla valorizzazione e conservazione delle fonti manoscritte in quanto beni culturali. Contestualmente, esso rappresenta uno strumento e un utile punto di partenza per altri orizzonti di ricerca. Il materiale descritto può essere oggetto di molteplici ambiti di studio, non limitati solamente all’aspetto paleografico-codicologico che per primo viene incontro al catalogatore. I reperti, nelle caratteristiche esterne e di contenuto, interessano la paleografia e la filologia musicale, la storia dell’arte, del libro, nonché delle tradizioni liturgiche e della loro evoluzione nel tempo. Tracciare i confini di un patrimonio manoscritto di liturgia e musica significa, in sintesi, delinea-re il principale esito della produzione scritta medievale, a sua volta riflesso della fisionomia culturale di un luogo e delle persone che in quel mondo hanno vissuto la giornata terrena. In tal prospettiva lo studio condotto integra, anzitutto, le importanti ricerche svolte in area re-gionale che, ormai da anni, valorizzano le fonti liturgico-musicali manoscritte e a stampa. Dal patrimo-nio rinvenuto emergono importanti conferme alla nostra conoscenza delle prassi liturgico-musicali in area locale ma anche nuove scoperte, nuove fonti, che testimoniano influssi e familiarità con le tradizio-ni delle aree circostanti. Di frequente tali contatti si possono cogliere solo in minimi dettagli, ad esempio nella recensio-ne di determinati brani o nella scelta di particolari formulari. Solo la restituzione della complessità inter-na alla produzione liturgica porta alla luce, ad esempio, i rapporti culturali della diocesi di Trento con il Tirolo e la Baviera da una parte, con l’area norditaliana dall’altra. Per tale ragione si è scelto di improntare la catalogazione dei frammenti su una scheda analitica, che potesse essere al tempo stesso efficace nell’illustrare il frammento e completa nell’esprimerne il contenuto. Da qui la necessità di non limitare la descrizione interna del manoscritto alla tipologia libraria o ai soli formulari, ma di identificare i singoli testi trasmessi. Lo sforzo in tal senso è sempre stato co-stante e, nonostante il lavoro di identificazione dei testi sia oggi supportato da un numero crescente di repertori specializzati, al catalogatore è richiesto un margine sempre più ampio di competenze che, nel caso dello scrivente, travalicano quella meramente codicologica. Il catalogo stesso assume quindi l’aspetto e la funzione di un thesaurus – fatto di orazioni, brani musicali, letture, pericopi evangeliche, in-dicazioni liturgiche – su cui esercitare lo studio e decifrare informazioni utili a ricostruire l’identità pro-pria dei manufatti trentini. Ad un’attenta lettura, i frammenti creano anche un intreccio con i libri che li hanno veicolati e con le raccolte in cui si sono conservati: un rapporto spesso dato per scontato, ma che talvolta può es-ser un contributo aggiuntivo alla ricostruzione della storia dei manoscritti stessi e delle raccolte di pro-venienza. In ciò che è rimasto dei codici originali è possibile, in ultima analisi, leggere la storia di una vi-vace produzione e circolazione libraria, fino ad illuminare quello che doveva essere il posseduto delle librarie ecclesiastiche trentine. Per comprendere a fondo il panorama complessivo del patrimonio riscoperto, al catalogo è an-teposta un’introduzione, utile anche a render conto del lavoro svolto. Si forniscono i dati complessivi del censimento e quelli relativi ai reperti liturgici, si affrontano alcuni problemi inerenti la trasmissione dei frammenti e la ricomposizione dei manufatti a partire dai singoli disiecta membra. Sebbene le schede di descrizione stesse diano voce ai singoli manoscritti, nell’introduzione viene tracciata una panoramica per contestualizzare i lacerti rinvenuti, che sola non può comprendere e resti-tuire la varietà dei materiali conservati, ma che permette di inquadrare alcuni aspetti ricorrenti, ed altri più singolari, che emergono dai frammenti catalogati. Il catalogo vero e proprio si apre con l’analisi dei criteri di descrizione, ed è suddiviso in due principali sezioni che accolgono separatamente i manoscritti per la liturgia eucaristica e i libri per la li-turgia delle ore, cui se ne aggiunge una terza dedicata ad alcuni frammenti biblici. Alle schede di descri-zione seguono gli indici (delle tipologie librarie, dei formulari, dei brani, dei frammenti) che fanno da sussidio all’utilizzo del catalogo e in ultimo la bibliografia, relativa agli strumenti e agli studi utilizzati e consultati per la realizzazione del progetto.
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La musica come indagine. Artigianato, poetica e stile in Luciano ChaillyDelama, Alberto 23 October 2023 (has links)
La tesi si concentra sui documenti conservati nel fondo archivistico di Luciano Chailly, depositato presso l'Archivio provinciale di Trento, con l'obiettivo di restituire un profilo critico del compositore e gettare nuova luce sulla sua poetica. Nel testo viene citata numerosa documentazione inedita (come carteggi, scritti e partiture) finora mai messa a fuoco in studi scientifici.
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La riscoperta della poesia antica italiana nei compositori del primo Novecento in Italia. Dalla generazione dell'Ottanta a Luigi DallapiccolaCorrent, Vinicio January 2017 (has links)
The main purpose of this research was to study the motivations and requirements of a group of Italian composers, born around 1880, and for this chronological coincidence defined by Massimo Mila, as the composers of « The generation of the eighties» to use the lyrics of ancient Italian poetries for some of their operas. It was a path of investigation taking into account many factors, in particular the interweaving of artistic and literary interests and the cultural historical complexity of the context of the late nineteenth and early twentieth centuries. Fundamental in the first place was the need to set up chronological indicative terms of the change, in fact of the real breakthrough determined at European level by the general crisis of positivism reflected in various ways in Italy in the form of a strong reaction to Verismo in literature and to Melodrama specifically within the music. One of the first important aspect that we focused on in the present work was the fact that there were composers creating not only pieces made for the theater, but also symphonic and instrumental compositions. We proceeded to emphasize the reaction to melodrama expressed by the two most innovative composers of the Generation of the 80s: Casella, Malipiero and Pizzetti and in the In the third part, a great emphasis was given to two composers, Malipiero and Dallapiccola, who strived strongly for musical renewal, whose fundamental part was the reintroducing of the ancient. In fact, initiating with the analysis of the dynamics of the cultural context of the late nineteenth and early twentieth centuries the brink of the Second World War has been reached. In conclusion, it was found that the desire to create something new even in the terms of music and its literary element has been conditioned by many factors, among which the strong willingness to depart from the nineteenth-century melodrama must be mentioned in the first place. The explanation of the revaluation of the texts of ancient Italian poetry by the composers of the early twentieth century is conditioned by numerous factors affected by the social, economic, cultural and historical aspects.
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A Novena de Nossa Senhora do Carmo de João Pessoa: a obra, autoria e recepçãoMattos, Amarilis Rebuá de 09 June 2016 (has links)
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TESE COMPLETA - AMARILIS.pdf: 121722328 bytes, checksum: f39a89e7464f4368cf9a189f927a222d (MD5) / CNPQ / A Novena de Nossa Senhora do Carmo de João Pessoa é considerada um marco na história da música religiosa na Paraíba, pela sua orquestração e origem bilíngue em português e latim, e que permanece sendo executada anualmente por iniciativa de devotos e da Ordem Terceira do Carmo. Tendo parte de suas melodias plagiadas ou aproveitadas em outras novenas, até o presente momento não existe nenhum estudo detalhado sobre sua autoria, história e suas cópias manuscritas. Portanto, o objetivo desta pesquisa foi estudar os diversos níveis de relação entre esta novena e José da Silva Coutinho no contexto sociocultural das práticas religiosas musicais em João Pessoa no século XX. Esta é uma investigação musicológica interdisciplinar, de caráter qualitativo, que se utiliza de métodos da ciência da informação, da história e dos estudos da recepção aplicados à música. Como procedimentos, foram utilizadas a pesquisa bibliográfica e arquivística, com documentação proveniente de instituições relevantes à Arquidiocese da Paraíba, à Ordem Carmelitana e acervos musicais diversos. Através da crítica de fontes e da análise paleográfica, pode-se constatar as modificações que ocorreram com o passar do tempo, tornaram as fontes musicais testemunhos da recepção da prática religiosa e musical. Através de fontes documentais e entrevistas, foi possível obter informações não encontradas na bibliografia, proporcionando um estudo da atribuição da novena à José da Silva Coutinho. Com a união dos métodos da crítica musical e dos estudos da recepção aplicados à música, realizou-se a edição crítica de duas versões da novena, sendo uma relativa à 1ª versão das fontes localizadas e outra da 3ª versão, relativa às fontes musicais utilizadas na atualidade durante o novenário. Por fim, consideramos que esta Novena de Nossa Senhora do Carmo é um marco religioso e musical, pois mantém viva até o século XXI, tradições de orações carmelitanas atualmente em desuso na própria Igreja Católica. / The Novena of Our Lady of Mount Carmel of João Pessoa is considered a milestone in the religious music history in Paraiba, for its orchestration and bilingual source Portuguese and Latin, and remains running annually at the initiative of devotees and the Third Order of Carmel. Having part of their melodies plagiarized or exploited in other novenas, to date there is no detailed study on his own, history and their handwritten copies. Therefore, the objective of this research was to study the different levels of relationship between this Novena and José da Silva Coutinho in the social culture context of the musical religious practices in João Pessoa in the twentieth century. This is an interdisciplinary musicological research, qualitative, which uses methods of information science, history and reception studies applied to music. As procedure was used to literature and archival, with documentation from relevant institutions to the Paraiba’s Archdiocese, the Carmelite Order and various music collections. Through critical sources and paleographic analysis, it can be seen the changes that have occurred over time, became the musical testimonies reception sources of religious and musical practice. Through interviews and documentary sources, it was possible to obtain information not found in the literature, providing the study of the allocation of the Novena to José da Silva Coutinho. With the union of the methods of music criticism and reception studies applied to music, there was a critical edition of two versions of the novena, one on the 1st version of the localized sources and other 3rd version on the musical sources used in present during nine days' public devotion. Finally, we consider that this Novena of Our Lady of Mount Carmel is a religious and musical landmark; it keeps alive until the twenty-first century Carmelite traditions of prayers currently in disuse in the Catholic Church.
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Ópera e gênero: personagens en travesti em um nova perspectiva / Opera and gender: breeches roles in a new perspective / Opera y genero: personajes travestidos en una nueva perspectivaFrancesconi, Luiza Helena Kraemer [UNESP] 06 September 2018 (has links)
Submitted by Luiza Helena Kraemer Francesconi (lufrancesconi@gmail.com) on 2018-09-15T17:23:19Z
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Dissertação sem transcrições.docx: 318840 bytes, checksum: 37a02a4fe657ac55f79c7f06a87bc887 (MD5) / Rejected by Laura Mariane de Andrade null (laura.andrade@ia.unesp.br), reason: Solicitamos que realize uma nova submissão seguindo as orientações abaixo:
- O arquivo da dissertação/tese deve estar em formato .pdf
- O item "resumo" deve ser apresentado em folha única. As mesmas regras servem para o item "abstract". Ou seja, o “resumo” deve constar em uma página e o “abstract” na próxima. Caso seja necessário, consulte o modelo em: http://www.ia.unesp.br/Home/Biblioteca/orientacoes-para-a-normalizacao-de-trabalhos-academicos_iaunesp_26_03.pdf
Caso haja dúvidas, consulte a biblioteca.
Agradecemos a compreensão. on 2018-09-17T17:55:03Z (GMT) / Submitted by Luiza Helena Kraemer Francesconi (lufrancesconi@gmail.com) on 2018-09-17T18:14:31Z
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Previous issue date: 2018-09-06 / O objetivo desta dissertação é discutir e investigar a associação de estudos em ópera, em especial dos papéis en travesti, a estudos de gênero. Para tanto, através da minha experiência com esses personagens, realizo questionamentos sobre essa faceta do mundo da ópera e sua relação com as práticas sociais dentro da cultura ocidental. Estabeleço uma revisão histórica dos papéis en travesti, baseada principalmente nos trabalhos de Naomi Andre e Thomas Laqueur, e discorro sobre as teorias de gênero que baseiam este trabalho. Além disso, analiso os resultados de entrevistas semiestruturadas feitas com dez cantoras brasileiras que já interpretaram este tipo de papel, com o intuito de investigar como essas mulheres sentem-se no palco ao interpretar papéis masculinos. Utilizo uma junção de teorias de gênero - em especial a de Judith Butler - à performance em ópera para investigar a subjetividade das cantoras, do público, e também para sugerir uma nova perspectiva de abordagem dos papéis en travesti, a qual poderá ser utilizada por intérpretes, diretores de cena e também em trabalhos futuros por estudiosos da área. / The aim of this dissertation is to discuss and investigate the association of studies in opera, especially of breeches roles, to gender studies. To do so, through my experience with these characters, I raise questions that lead to the study of this facet of the opera world and its relation to social practices within Western culture. I stablish a historical review of breeches roles, based specially on the works of Naomi Andre and Thomas Laqueur, and I discuss the theories of gender that underlie this work. In addition, I analyze the results of semi-structured interviews with ten Brazilian female singers who have performed this type of role, in order to investigate how these women feel on stage when playing male characters. I use a combination of gender theories - especially that of Judith Butler - to the performance in opera to examine the subjectivity of the singers, the public and also to suggest a new perspective of approach of breeches roles in opera, which can be used by interpreters, stage directors and can also be used by opera scholars in future works. / El objetivo de esta disertación es discutir e investigar la asociación de estudios en ópera, en especial de los papeles en calzones, a estudios de género. Para esto, a través de mi experiencia con estos personajes, realizo cuestionamientos sobre esa faceta del mundo de la ópera y su relación con las prácticas sociales dentro de la cultura occidental. Establezco una revisión histórica de los papeles en travesti, basada principalmente en los trabajos de Naomi Andre y Thomas Laqueur, y diserto sobre las teorías de género que basan este trabajo. Además, analizo los resultados de entrevistas semiestructuradas hechas con diez cantantes brasileñas que ya interpretaron este tipo de papel, con el fin de investigar cómo esas mujeres se sienten en el escenario al interpretar papeles masculinos. Se utiliza una combinación de teorías de género -en especial la de Judith Butler- a la performance en ópera para investigar la subjetividad de las cantantes, del público, y también para sugerir una nueva perspectiva de abordaje de los papeles en calzones, la cual podrá ser utilizada por intérpretes , directores de escena y también en trabajos futuros por estudiosos del área.
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Canal do Thiagson : olhar de artemídia musical sobre o funk e a musicologia como entretenimento /Souza, Thiago Barbosa Alves de. January 2019 (has links)
Orientador(a): Pelopidas Cypriano de Oliveira / Banca: Kathya Maria Ayres de Godoy / Banca: Carlos Palombini / Resumo: No Brasil do século XXI, o que pode fazer um compositor para falar a todos, para ser visível, relevante socialmente e até mesmo voltar a ser uma figura pública? Uma das ideias que move esta pesquisa artística é que se o compositor quiser realmente falar para a sociedade em que vive, deve fazer outra coisa que não suas composições. Mas fazê-lo como compositor. Assim, esta dissertação de trabalho equivalente de mestrado traz a reflexão teórica do trabalho artístico que desenvolvi: uma série de vídeos para as plataformas digitais YouTube, Facebook e Instagram. Elegendo o Funk como conteúdo dos vídeos, gênero musical em voga no Brasil, trago elaborações artísticas e discussões musicológicas destinadas a todos os públicos̃ A meta principal não é somente repensar e minimizar o preconceito com este gênero e difundir amplamente a produção artística da universidade, mas, principalmente, dar um papel social relevante ao compositor de hoje. O resultado é uma soma do universo musical e artístico do Funk e da Música Clássica e Contemporânea associado à linguagem audiovisual de alguns YouTubers brasileiros, como Julio Cocielo e Whindersson Nunes, tomados como referência / Abstract: In Brazil of the 21st century, what can a composer do to talk to everyone, to be visible, socially relevant and even to be a public figure again? One of the ideas that moves this artistic research is that if the composer really wants to speak for the society in which he lives, he must do something other than his compositions But do it as a composer ̃ . In this way, this master's degree dissertation brings the theoretical reflection of the artwork I developed: a series of videos for the digital platforms YouTube, Facebook and Instagram. Choosing Funk as content of the videos, musical genre in vogue in Brazil, I bring artistic elaborations and musicological discussions aimed at all audiences. The main goal is not only to rethink and minimize prejudice with this genre and to widely disseminate the artistic production of the university, but mainly to give a relevant social role to the composer of today. The result is a sum of the musical and artistic universe of Classical and Contemporary Music associated with the audiovisual language of two Brazilian YouTubers like Julio Cocielo and Whindersson Nunes, taken as reference / Mestre
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A apropriação dos discursos da New Musicology por três didáticas norte-americanas de ensino de história da músicaTramontina, Leonardo Salomon Soares 17 October 2011 (has links)
O recrudescimento das críticas aos paradigmas teórico-conceituais e ao próprio modus operandi da musicologia histórica, a partir da década de 1980, fomentou seu reposicionamento em direção a processos, temas e métodos característicos das disciplinas não musicais, tais como a antropologia, linguística, etnomusicologia, crítica literária e a teoria cultural, dente outras. Como a Historiografia da segunda metade do século XX, tenta desenvolver uma crítica aos seus enunciados e práticas baseada na consciência de suas formas de construção e significação e da historicidade de seus postulados. Tal fenômeno de inquirição ontológica deu-se, majoritariamente, nos países de língua inglesa, onde recebeu o nome de New Musicology. Sob este contexto, portanto, será analisado como três didáticas de ensino de História da Música, amplamente utilizadas nos cursos de graduação em música dos Estados Unidos, têm se apropriado destes discursos críticos. Tratar-se-á, pois, de desvelar como um material comumente caracterizado por uma postura historiográfica mais tradicionalista, cuja tendência é apresentar uma História da Música que coaduna contextualização geopolítica, \"evolução\" dos estilos, gêneros e formas musicais a aspectos biográficos das \"grandes personalidades\", tem inserido e articulado em suas narrativas e estratégias pedagógicas as propostas da New Musicology. / The upsurge of the critics on historical musicology as a discipline, since the 1980s, fostered its repositioning towards processes, themes and methods belonging to non-musical disciplines such as anthropology, linguistics, ethnomusicology, literary criticism and cultural theory, among others. In the same way as historiography did from the second half of twentieth-century, it criticizes its own practices and ideas based on awareness of its construction and meaning models, as well as of the historicity of its postulates. This ontological inquiry took place, mainly, in Englishspeaking countries, where it was called New Musicology. Under this context, therefore, the intent of this text is to analyze how three widely used Music History textbooks had adopted this critical discourses into their texts. In other words, this dissertation intend to reveal how books who, normally, has a traditional and noncritical approach regarding music history, insert in their textual narratives and pedagogical strategies the ideas of New Musicology.
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Do cubismo musical: uma investigação em estética comparada / On Musical Cubism: an inquiry in compared aesthetics.Lian, Antonio Henrique 12 March 2009 (has links)
Propõe-se, através de uma investigação em estética comparada, identificar elementos e obras musicais que correspondam ao conceito e à poética cubista de expressão artística. Para tanto, busca-se, inicialmente, o estabelecimento de um vocabulário mais amplo e, sobretudo, mais preciso para traçar equivalências entre a pintura, uma arte do espaço (Raumkunst), e a música, uma arte do tempo (Zeitkunst), desfazendo equívocos e possibilitando um ponto de encontro entre ambas as linguagens artísticas no plano da linguagem verbal. Em seguida, estudam-se, sob o ponto de vista musical, os principais elementos da poética cubista (figuratividade representacional, pluriperspectividade, abordagem metonímica, simultaneidade, formalismo e peculiar relação frente-fundo) para, finalmente, analisarem-se movimentos e obras musicais que forneçam subsídios e demonstrações à tese. / The present essay is an investigation in compared aesthetics aiming at identifying elements and musical works corresponding to the concept and poetics of cubistic artistic expression. In order to achieve the mentioned purpose it attempts at setting a broader and more precise vocabulary able to allow equivalences between painting, an art developed through the space (Raumkunst) and music, an art developed through the time (Zeitkunst), avoiding misuses and making possible a summit at the realm of verbal language. Next to this, the main cubistic elements are studied through the musical point of view (representational figurativeness, pluriperspectiveness, metonymical approach, simultaneity, formalism and a peculiar front-back relationship). Last but not least, musical movements and works are analyzed, offering subsidies and demonstration to the thesis.
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O “jeito Donato” de tocar piano : a influência afro-cubana no estilo de João de DonatoSilva, Márcio de Oliveira 31 July 2018 (has links)
Dissertação (mestrado)—Universidade de Brasília, Instituto de Artes, Departamento de Música, Programa de Pós-Graduação Música em Contexto, 2018. / Esta pesquisa tem como objetivo investigar aspectos da música e performance do pianista e compositor João Donato com enfoque em sua fase afro-cubana. Para isso, foi feito um levantamento bibliográfico, que inclui entrevistas com o próprio artista e com músicos que interpretam sua obra trazendo aspectos gerais da vida musical de João Donato assinalando as fases pelas quais pode-se evidenciar o seu estilo pessoal. Para alcançar esse objetivo será realizado um estudo analítico sobre os elementos musicais como células melódicas, harmonias e organização rítmica na performance de João Donato ao piano em algumas músicas representativas do período afro-cubano de sua carreira como “Amazonas” e “Até Quem Sabe”. O estudo de sua performance visa evidenciar um “jeito Donato” de tocar, apontando as diversas características que dão identidade à sua música e a faz destacar-se dentro do universo da música popular brasileira, e mais especificamente no piano popular. Além disso, a sua construção composicional se dá de maneira muito característica, vinculada à sua maneira de tocar piano ou arranjar. Esse estudo demonstra as distintas influências musicais contidas no trabalho do artista no que diz respeito à manipulação e síntese dos conteúdos apresentados na estrutura musical e na proximidade delas com elementos da bossa nova, do jazz, do samba e principalmente da música afro-cubana, que culminaram no seu peculiar estilo musical. / This research aims to investigate aspects of the music and performance of pianist and composer Joao Donato focusing on his Afro-Cuban period. For this, a bibliographical survey was made, which includes interviews with the artist himself and with musicians who interpret his work bringing general aspects of the musical life of Joao Donato, marking the periods by which his personal style can be evidenced. In order to reach this goal, an analytical study will be carried out on the musical elements such as melodic cells, harmonies and rhythmic organization in Joao Donato's performance on piano in some songs representing the Afro-Cuban period of his career as "Amazonas" and "Até Quem Sabe". The study of his performance aims to highlight a "Donato way" of playing, pointing out the various characteristics that give identity to his music and makes it stand out within the universe of Brazilian popular music, and more specifically in the popular piano. In addition, its compositional construction takes place in a very characteristic way, linked to its way of playing the piano or arranging. This study demonstrates the different musical influences contained in the artist's work regarding the manipulation and synthesis of the contents presented in the musical structure and in their proximity with elements of bossa nova, jazz, samba and especially Afro-Cuban music, which culminated in his peculiar musical style.
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