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L'ATTRIBUZIONE DELLA FUNZIONE GESTORIA NELLA S.R.L.

GUADAGNI, LORENZO 13 April 2010 (has links)
Il tema affrontato nella tesi è rappresentato dall’attribuzione della funzione gestoria nella società a responsabilità limitata. Nello specifico, l’indagine muove, in primo luogo, dall’individuazione della disciplina legale dei procedimenti di nomina e di revoca degli amministratori, per poi verificare i margini di operatività lasciati, in materia, all’autonomia privata. Nello sviluppo del primo capitolo, delimitato il campo dell’indagine, viene sviluppata l’analisi del dato normativo; evidenziati i profili di criti-cità della disciplina positiva (antinomia fra li artt. 2475 c.c. e 2479 c.c. e mancanza del-la disciplina della revoca), vengono riportate le varie ricostruzioni dottrinali che hanno affrontato le citate questioni. Nel corso del secondo capitolo viene affrontata la proble-matica relativa alla disciplina residuale della nomina e della revoca degli amministrato-ri. In tale contesto, l’indagine è finalizzata a verificare quale sistema organizzativo (“per uffici” o “per persone”) caratterizza, a livello legale, la s.r.l.; tale operazione, nella pro-spettiva del candidato, si sostanzia nella individuazione del “valore” (quale “parte mate-riale” o “meramente formale”) della nomina dei primi amministratori contenuta nell’atto costitutivo. Dopo aver analizzato i sistemi di amministrazione negli altri tipi sociali, il candidato vede nell’”amministrazione per uffici” il sistema organizzativo residuale della s.r.l. Il terzo capito si suddivide in due distinte parti: una prima, volta ad enucleare i pro-fili disciplinari (con particolare riguardo a quelli operativi) delle operazioni di nomina e revoca degli amministratori; una seconda dedicata all’analisi dell’autonomia statutaria. In questo contesto vengono affrontati i seguenti temi: (i) la legittimità di clausole che, in relazione alle decisioni di nomina e revoca degli amministratori, prevedono quorum co-stitutivi e/o deliberativi superiori a quelli legali (legittimità ammessa unicamente nell’ipotesi di adozione del sistema amministrativo “per persone”); (ii) la possibilità di privare la compagine sociale del potere di nomina degli amministratori con contestuale devoluzione del medesimo ad un organo terzo o ad un socio; (iii) la possibilità di intro-durre il sistema amministrativo “per persone”; (iv) gli strumenti attraverso i quale intro-durre tale sistema (viene espressamente escluso il ricorso alla figura dei diritti particola-ri di cui all’art. 2468 c.c.); (v) la ricostruzione del sistema di revoca degli amministratori in caso di nomina non assembleare (nomina, cioè, affidata ad un organo terzo o ad uno o più soci, in virtù del riconoscimento di un diritto particolare ex art. 2468 c.c.); (vi) la possibilità di attribuire all’assemblea la funzione amministrativa (opzione esclusa alla luce della funzione di “filtro”, strumentale alla tutela del ceto creditorio, esercitata dagli amministratori nell’esecuzione delle decisioni assembleari a carattere gestorio). / The subject of the work is the “appointment and removal of the directors in the Italian S.r.l.” The analysis begins from the reconstruction of the default regulation of this procedures and then moves to the study of the limits of the freedom of contract, as far as the appointment and removal of directors are concerned. The first part of Chapter one is dedicated to the analysis of the civil code norms and their critical profiles; in the second part of chapter one the legal scholar’s theory regarding the appointment and the removal of the directors are shown. The second Chapter deals with the problem of the reconstruction of the default regulation of the procedures of appointment and removal of directors. In this perspective the core problem is to understand and individuate the nature of the organizational architecture (“per persone” or “per uffici”) of the s.r.l.: the solution of this issue involves the comprehension of the value of the appointment of the first directors written down in company (s.r.l.)‘s bylaws. After an analysis of the system of election and discharge of the managers in the other types of companies, and partnerships, the system “per uffici” is considered to be the legal organization set up of the S.r.l. In the third chapter the profile liked to the freedom of contract are developed. In this contest the most relevant topics are: 1) the possibility of increase of the decisional quorum, in matters concerning the appointment and removal of directors; (ii) the possibility to entitle a third organ or a single person of the power of appointment and removal of directors; (iii) the possibility to create, through specific disposition of the by-laws, the organizational system “per persone”; (iv) the possibility to eliminate the boards of directors and to entitle the general shareholder’s meeting of the management of the company.
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I doveri degli amministratori di S.p.a. in crisi / Corporations in Crisis and Directors' Duties

LUCIANO, ALESSANDRO 17 July 2013 (has links)
La tesi affronta le problematiche dell’amministrazione delle s.p.a. in crisi al fine di verificare se in presenza di un siffatto stato “patologico” dell’impresa societaria sussistano principi normativi peculiari di necessaria applicazione. La questione è affrontata anche in un’ottica comparatistica, con particolare riferimento alla normativa statunitense, inglese e tedesca. / The thesis concerns the government of corporation in crisis in order to understand if there are some peculiar rules that have to be applied in the presence of this “pathology”. The problem is studied also concerning with the rules of other countries, and particularly looking at the American, English and German provisions.
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I diritti particolari amministrativi del socio di s.r.l. / The Particular Rights Relating to the Administration in the Limited Liability Company

MADONNA, ANNALISA 09 March 2007 (has links)
La tesi è suddivisa in due capitoli, il primo dei quali ha valore introduttivo e si occupa dei diritti particolari nella più ampia analisi del fenomeno della personalizzazione della s.r.l. In particolare, le osservazioni si incentrano sull'analisi del potere dell'autonomia contrattuale nella definizione dell'assetto proprietario (art. 2468, co. 2, c.c.) e dell'organizzazione interna della s.r.l. (art. 2468, co. 3, c.c.). In entrambe le ipotesi è consentito derogare all'organizzazione plutocratica propria del modello legale della società a responsabilità limitata in virtù della quale il potere è in funzione diretta della ricchezza investita al fine di soddisfare la medesima esigenza di modulare i diritti sociali alle concrete ragioni della partecipazione alla società. Il secondo capitolo si articola in tre sezioni, dedicate allo studio della fattispecie "diritto particolare relativo all'amministrazione". Il proposito è quello di riempire di contenuto l'art. 2468, co. 3, c.c., e rispondere al fondamentale quesito, se la previsione ex art. 2468, co. 3, c.c., sia tassativa - e quindi se quelli indicati sono gli unici diritti che possono sfuggire alla regola della uguaglianza e della proporzionalità - ovvero esemplificativa, aprendosi così all'autonomia privata la strada alla libera determinabilità dei diritti sociali salvo limiti imposti dalla legge. Nella prima sezione vengono individuati i limiti negativi della fattispecie. Nel capitolo 2, sez. II, invece, si procede alla ricostruzione della fattispecie, illustrando i motivi in base ai quali si giunge a ritenere che i diritti particolari relativi alla amministrazione sono quelli propriamente connessi alla gestione dell'impresa sociale. Oggetto di approfondimento nella terza ed ultima sezione del secondo capitolo è il profilo organizzativo dei diritti particolari relativi all'amministrazione. / The thesis is subdivided in two chapters, first of which it has introductory value and it is taken care of the particular rights in the analysis of the phenomenon of the personalization of the limited liability company. In particular, the observations centralize on the analysis of the power of the contractual autonomy in the definition of the ownership (art. 2468, co. 2, c.c.) And of the inner organization of limited liability company (art. 2468, co. 3, c.c.). In both the hypotheses, it can be to rule in a way different from law the capital-oriented organization of the legal model of the limited liability partnership - in virtue of which the power is in direct function of the invested wealth - to the aim to satisfy the same requirement of modulating the social rights to the concrete reasons of the participation to the society. The second chapter is subdivided in three sections, dedicated to relativeness of diritto particolare relativo all'amministrazione (particular right relating to the administration). The purpose is to determinate the applying area of art. 2468, co. 3, c.c., and to answer to the fundamental question, if art. 2468, co. 3, c.c. Is peremptory and if those indicated are the only rights which can escape to the rule of the equality and the proportionality or exemplifying and open to the private autonomy in freely creating social rights even farther legal limits. In the first section the negative limits of legal case are defined. In chapter 2, sez. II, instead, it is reconstructed the legal hypothesis, illustrating the reasons on which it is suggested to think that the diritti particolari relativi all'amministrazione are those properly connected to the management of the social business. Object of deepening in the third and last section of the second chapter it is the organizational profile of diritti particolari relativi all'amministrazione .
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Die staatsrechtliche Beschwerde wegen Verletzung der Gemeindeautonomie /

Dill, Markus. January 1996 (has links)
Zugl. Diss. Bern, 1995. / Ed. commerciale de la thèse de Berne, 1995. Bibliogr.: S. XX-XXV.
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Die strategische Führung der öffentlichen Verwaltung : Grundzüge eines Verfahrens zur Bestimmung und Einführung einer strategischen Führungskonzeption /

Bichsel, Thomas. January 1994 (has links)
Zugl.: Bern, Universiẗat, Diss.
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ILLEGITTIMITA' DELLA LEGGE E AZIONE AMMINISTRATIVA

GIANNELLI, VALENTINA 24 May 2017 (has links)
La ricerca indaga il tema dell’incidenza delle pronunce di incostituzionalità sull’azione amministrativa, con l’intento di osservare le interazioni tra Costituzione e Amministrazione. La trattazione muove dall’esame degli articoli 136 Cost. e 30 l. 87/1953 e rintraccia nel divieto di applicazione della norma incostituzionale (art. 30, co. 3, cit.) la chiave di attivazione dell’efficacia retroattiva delle pronunce di accoglimento. A seguito di un’analisi critica dell’idea tradizionale secondo cui tale divieto operi nel solo ambito processuale, si pone al centro della riflessione il rilievo per cui l’art. 30 co. 3 rappresenta una regola cogente non solo per il giudice, ma anche per l’amministrazione. Tale norma mira, infatti, a qualificare le norme illegittime come oggettivamente inapplicabili e non a connotare soggettivamente l’attività di disapplicazione delle stesse. Si rende, così, necessario esaminare l’autotutela amministrativa sui provvedimenti applicativi della legge illegittima: tale potere, esercitabile oltre i vincoli temporali dell’attività giurisdizionale, è quello che meglio consente di verificare gli eventuali vincoli posti dal giudicato costituzionale all’amministrazione. In particolare, la questione si sviluppa attorno a quei provvedimenti ad efficacia durevole non più impugnabili, che siano ancora produttivi di effetti all’indomani della declaratoria di incostituzionalità. / The research investigates the effects of the declaration of unconstitutionality of a law on the activities of the Public administration. The analysis moves from article 136 of the Italian Constitution and art. 30 par. 3 of l.n. 87/1953, looking at the prohibition of the application of the (declared) unconstitutional law as the key to activate the retroactive effect of the declarations of unconstitutionality by the Constitutional court. Following a critical analysis of the traditional idea that this prohibition operates only as a “procedural” rule, the emphasis is placed on the importance of art. 30 par. 3, which can be seen as a binding rule not only for the judge, but also for the administration itself. The purpose of that rule can be seen, in fact, to “brand” unlawful rules as being objectively inapplicable by any public or private subject. It is therefore necessary to focus on the possibility for the administration to re-examine its acts which were based on the unconstitutional law: that power, exercised beyond the time constraints of the judicial activity, is the one which best suits to verify the existence of constraints imposed by the judgments of the Constitutional court to the administration.
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La struttura del consiglio di amministrazione nel settore bancario europeo: un'indagine empirica

FOTI, GIUSEPPE 19 March 2012 (has links)
La recente crisi internazionale ha acceso un intenso dibattito sulla composizione degli organi di governo societario delle istituzioni finanziarie. Questo studio si pone l’obiettivo di indagare le determinanti della struttura del consiglio di amministrazione nel settore bancario europeo. Il primo capitolo è dedicato all’analisi dei fattori capaci di condizionare la dimensione del consiglio e la presenza di componenti non esecutivi e di componenti indipendenti. I risultati ottenuti dimostrano l’esistenza di un equilibrio complessivo tra i fattori idiosincratici propri delle singole banche e le caratteristiche dei Paesi in cui esse operano nell’influenzare la dimensione dell’organo amministrativo. Di contro, le peculiarità del contesto di riferimento spiegano la maggior parte della variabilità nelle percentuali di amministratori non esecutivi e di amministratori indipendenti. Con riferimento alle caratteristiche specifiche degli intermediari, vengono identificate relazioni sistematiche tra la struttura del consiglio di amministrazione e l’operatività aziendale o la struttura proprietaria, in funzione del trade-off tra i costi e i benefici associati a configurazioni alternative dell’organo di gestione. Nel secondo capitolo, viene sviluppata l’analisi delle determinanti della presenza di amministratori di genere femminile. Il modello empirico integra le variabili esplicative relative alle caratteristiche delle singole banche con un ampio numero di indicatori della condizione della donna in ciascun Paese, attinenti all’istruzione, alla famiglia, al bilanciamento tra vita privata e lavoro, all’occupazione e al coinvolgimento nella politica e nelle istituzioni pubbliche. Le evidenze dell’analisi fanno emergere con chiarezza che la partecipazione femminile al consiglio delle banche è uno specchio dell’immagine della donna nell’ambiente esterno. In questo senso, i Paesi con costumi più emancipativi e un più efficace sistema di welfare a supporto della parità tra i generi presentano la più elevata partecipazione femminile al consiglio di amministrazione degli intermediari nazionali. / The recent financial crisis has brought board of directors of financial institutions into the spotlight. This study investigates the determinants of board structure in the European banking industry. In the first chapter, we analyze factors that can affect the number of board members, the percentage of non executive directors and the percentage of independent directors. We prove the existence of an overall equilibrium between bank-specific and country-specific characteristics in explaining variation in board size. In contrast, country-specific characteristics explain most of the variation in the percentages of non executive directors and independent directors. As regards bank-specific characteristics, we find systematic relationships between board composition and bank’s operating variables or ownership structure variables, according to benefits and costs embedded in different board structures. In the second chapter, we examine the determinants of female participation in the boardroom. In this case, bank-specific characteristics are complemented by country-specific explanatory variables of women’s status covering the areas of education, family life, economic activity and employment, work-life balance, participation in public life and decision making. The results provide evidence that female representation on bank boards is a mirror of the general status of women in the country in which the banks operate. In this sense countries that exhibit more emancipative values, as well as more advanced welfare systems to promote effective equality between women and men, are the ones that present higher percentages of female board directors in their banks.
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Ação popular como instrumento de defesa da moralidade administrativa / Class action as a defense instrument of administrative morality

Nimer, Beatriz Lameira Carrico 22 March 2016 (has links)
O texto da Constituição da República Federativa do Brasil de 1988 teve o mérito de contemplar uma série de valores que, conquanto mencionados pela doutrina anteriormente, ganharam a força de princípios constitucionais orientadores das funções do Estado e do exercício das atividades de Governo. Dentre esses princípios, destaca-se a moralidade administrativa, que erigiu a nível constitucional a lisura da conduta dos agentes públicos, impondo-lhes a obediência, no exercício de suas funções, a valores morais juridicizados, norteados pela boa-fé, pela honestidade, pelo decoro, pela ética e pela lealdade. Em que pesem tais previsões constitucionais, vê-se, na realidade fática, um cenário de corrupção endêmica e de descrédito na honestidade das instituições pátrias. Diante desse contexto, urge que emerja da consciência cidadã o pilar ético da vida pública. Para tanto, propõe-se a ampla participação popular no controle da Administração Pública e da moralidade administrativa. Dentre os legítimos instrumentos de exercício da cidadania, destaca-se a ação popular, que permite a qualquer cidadão a defesa do patrimônio público em sentido amplo, abarcando a sua dimensão material e pecuniária (erário) e a sua dimensão imaterial (valores e princípios do Estado). Espera-se, destarte, que com o necessário investimento na educação, seguido da consequente e natural evolução da democracia, atinja-se um cenário de forte atuação do povo no contexto político, mobilizando-se em prol dos interesses sociais e da realização plena dos objetivos do Estado, insculpidos no texto constitucional. / The text of the Constitution of the Federative Republic of Brazil in 1988 had the merit of contemplating a series of values that, although mentioned by the doctrine previously, won the strength of guiding constitutional principles of state functions and the exercise of government activities. Among these principles, there is the administrative morality, which raised to constitutional level the righteousness of conduct of public officials, requiring them obedience, in the exercise of its functions, to the legal moral values, guided by good faith, honesty, decorum, ethics and loyalty. In spite of such constitutional provisions, it is seen, in objective reality, an endemic corruption scenario and discredit in the honesty of the institutions of the State. In this context, it is urgent that from citizen awareness emerges the ethical pillar of public life. To this end, we propose the broad popular participation in the control of public administration and administrative morality. Among the legitimate tools of citizenship, there is the class action, which allows any citizen to defend public assets in a broad sense, encompassing its material and pecuniary dimension (public funds) and its immaterial dimension (values and principles of State). We hope that with the necessary investment in education, followed by consistent and natural evolution of democracy, a scenario of strong popular participation strikes up in the political context, mobilizing in support of social interests and the full achievement of state goals, sculptured in the Constitution.
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Ação popular como instrumento de defesa da moralidade administrativa / Class action as a defense instrument of administrative morality

Beatriz Lameira Carrico Nimer 22 March 2016 (has links)
O texto da Constituição da República Federativa do Brasil de 1988 teve o mérito de contemplar uma série de valores que, conquanto mencionados pela doutrina anteriormente, ganharam a força de princípios constitucionais orientadores das funções do Estado e do exercício das atividades de Governo. Dentre esses princípios, destaca-se a moralidade administrativa, que erigiu a nível constitucional a lisura da conduta dos agentes públicos, impondo-lhes a obediência, no exercício de suas funções, a valores morais juridicizados, norteados pela boa-fé, pela honestidade, pelo decoro, pela ética e pela lealdade. Em que pesem tais previsões constitucionais, vê-se, na realidade fática, um cenário de corrupção endêmica e de descrédito na honestidade das instituições pátrias. Diante desse contexto, urge que emerja da consciência cidadã o pilar ético da vida pública. Para tanto, propõe-se a ampla participação popular no controle da Administração Pública e da moralidade administrativa. Dentre os legítimos instrumentos de exercício da cidadania, destaca-se a ação popular, que permite a qualquer cidadão a defesa do patrimônio público em sentido amplo, abarcando a sua dimensão material e pecuniária (erário) e a sua dimensão imaterial (valores e princípios do Estado). Espera-se, destarte, que com o necessário investimento na educação, seguido da consequente e natural evolução da democracia, atinja-se um cenário de forte atuação do povo no contexto político, mobilizando-se em prol dos interesses sociais e da realização plena dos objetivos do Estado, insculpidos no texto constitucional. / The text of the Constitution of the Federative Republic of Brazil in 1988 had the merit of contemplating a series of values that, although mentioned by the doctrine previously, won the strength of guiding constitutional principles of state functions and the exercise of government activities. Among these principles, there is the administrative morality, which raised to constitutional level the righteousness of conduct of public officials, requiring them obedience, in the exercise of its functions, to the legal moral values, guided by good faith, honesty, decorum, ethics and loyalty. In spite of such constitutional provisions, it is seen, in objective reality, an endemic corruption scenario and discredit in the honesty of the institutions of the State. In this context, it is urgent that from citizen awareness emerges the ethical pillar of public life. To this end, we propose the broad popular participation in the control of public administration and administrative morality. Among the legitimate tools of citizenship, there is the class action, which allows any citizen to defend public assets in a broad sense, encompassing its material and pecuniary dimension (public funds) and its immaterial dimension (values and principles of State). We hope that with the necessary investment in education, followed by consistent and natural evolution of democracy, a scenario of strong popular participation strikes up in the political context, mobilizing in support of social interests and the full achievement of state goals, sculptured in the Constitution.
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STUDIO SULLA FUNZIONE AMMINISTRATIVA

IACOVELLI, DANILA 17 April 2009 (has links)
"Funzione" è un termine di per sé neutro che si carica di significati diversi a seconda dei sistemi in cui è immerso. Nel diritto è un termine ricco di insidie perchè porta alle matrici stesse dell'ordinamento giuridico. Nel testo si analizza il concetto di funzione da un punto di vista storico-ricostruttivo per giungere alla definizione della funzione in senso obiettivo. Sulla base di tali premesse si spiegano gli istituti del diritto pubblico e le loro trasformazioni con particolare riguardo al mondo dell'amministrazione e alla diversità dei soggetti che oggi lo compongono. / This thesis analyzes the concept of public function with particular regard to administrative world. It starts by an historical point of view and arrives to a definition of function in an objective sense. This concept is used to explain the transformation of contemporary administration.

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