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Gli "ibridi finanziari": critica ad una categoria concettuale / Hybrid Debt-Capital Instruments: Critical Examination of a Conceptual Category

VALZER, AMEDEO 09 March 2007 (has links)
L'autore contesta la classificazione degli strumenti finanziari partecipativi e non partecipativi nella categoria concettuale degli ibridi finanziari (o strumenti finanziari ibridi ). Rimarca le differenze tra l' investimento nella società e il finanziamento della società. dimostra che gli strumenti finanziari partecipativi (art. 2346 ult. comma c.c.) possano esser emessi solo a fronte di apporti di patrimonio non imputati a capitale sociale e che gli strumenti finanziari non partecipativi (quasi obbligazioni ex art. 2411 ult. comma c.c.) non possano esser dotati di diritti amministrativi.
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Il diritto di controllo del socio di S.r.l. / The Shareholder's Right of Control in the Italian Limited Liability Company

MAGGIORE, LAURA 04 April 2008 (has links)
La tesi affronta il tema del diritto di controllo del socio di s.r.l., sviluppando, nel primo capitolo, l'analisi dell'evoluzione storico-normativa del diritto di controllo individuale. Dopo aver esposto le elaborazioni dottrinali che hanno esaminato la diversa estensione quali-quantitativa del diritto in questione nelle sue diverse manifestazioni, dall'art. 2261 c.c. fino all'art. 2422 c.c., si rintraccia nella posizione del socio amministrato rispetto alla vocazione ad amministrare l'elemento capace di determinare la misura e il contenuto del controllo nei differenti tipi sociali. Il rapporto tra l'ampiezza del diritto di controllo e la qualità di socio amministrato nelle differenti tipologie societarie può essere letto in termini di proporzionalità diretta: il diritto di controllo, infatti, è tanto più ampio quanto maggiore è lo spazio riservato, seppur in potenza, al socio nel governo della società. L'estensione massima del diritto in esame, in attesa di una riforma della disciplina delle società di persone, è raggiunta nell'art. 2476, secondo comma, c.c. e la ratio di una tale ampiezza del diritto di controllo si rinviene nella volontà del legislatore di livellare la posizione del socio amministrato di s.r.l. su quella del socio amministratore, almeno sotto il profilo dell'accesso all'informazione. Oggetto del secondo capitolo è l'estensione contenutistica del controllo, l'indagine del rapporto tra controllo e informazione e l'analisi dell'attività di controllo in termini di processo che si articola in più fasi. Ciò chiarito si aprono una serie di problemi che riguardano principalmente quanta e quale informazione dare o permettere di acquisire ed entro quali limiti. A tal proposito l'analisi giunge alla conclusione secondo cui il diritto in questione non incontra nessun limite salvo quello, seppur non espresso, della buona fede. Nel terzo capitolo si leggono le riflessioni in merito ai soggetti coinvolti nello scambio informativo disciplinato dall'art. 2476, secondo comma, c.c. e i possibili risvolti patologici del rapporto tra il singolo socio non amministratore e gli amministratori, individuati nel loro insieme (salvo il caso di amministratore unico), in qualità di soggetti tenuti a fornire le informazioni richieste e a consentire la consultazione. L'analisi si conclude, nel quarto capitolo, con una serie di argomentazioni sul tema del rapporto tra l'autonomia statutaria e il diritto di controllo. L'inderogabilità del diritto in questione è affermata sulla base di argomentazioni tratte dall'intera disciplina della s.r.l., dal rinnovato ruolo che l'informazione assume nel tipo sociale in esame come valore fondante che contribuisce a delineare il nuovo ruolo del socio che non partecipa all'amministrazione, nonché dall'individuazione di alcune norme in cui l'informazione è sottintesa o espressamente richiesta. / The object of the study is the shareholder's right of control in the Italian limited liability company ( s.r.l. ). In the first chapter this right is analysed focusing on the historical development of relevant laws. The element capable of determining the extent and the content of the control in the different types of company has to be individuated in the position of the managed shareholder compared to the vocation to manage the company. The relationship between the extent of the right of control and the quality of managed shareholder in the different types of company can be read in term of direct proportionality: the right of control, in fact, is as wider as the space potentially reserved to the shareholder in the management of the company is greater. Maximum extent of the mentioned right, pending a reform of the partnerships, is reached in art. 2476, second subparagraph, Italian civil code ( c.c. ). The legislator would to level the position of the managed shareholder of s.r.l. to that one of the managing shareholder, at least regarding the right to access information. The second chapter deals with the extent of the content of control, the survey of the relationship between control and information and the analysis of control activity in term of process articulating in more stages. This clarification opens a series of issues which concern mainly how much and what information the directors must give or permit to acquire and within what limits. In this respect the analysis concludes that the right in object has not any limits except that one, although not expressed, of good faith. In third chapter we read the comments with regard to subjects involved in the exchange of information governed by art. 2476, second subparagraph, c.c., and the possible pathological aspects of the relationship between each non managing shareholder and directors, identified as a whole (except in the case of sole director), and in quality of persons liable to provide the information required and to allow consultations. The analysis concludes, in the last chapter, with a series of arguments about the relationship between the right granted to the shareholder in determining the Bylaw and the right of control. The unavoidability of the right in object is established on the basis of arguments drawn from the whole discipline of s.r.l., from the renewed role that the information takes within s.r.l. as founding value that contributes to outline the new role of the shareholder who is not director, as well as from identification of certain rules where information is implied or expressly requested.
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Responsabilità sociale di impresa e competitività nelle PMI / Social Responsibility and Competitiveness in SMES

TODISCO, ALESSANDRA 03 April 2008 (has links)
Superata la fase pionieristica, il dibattito sulla Corporate Social Responsibility (CSR) ha posto al centro la relazione tra CSR e competitività delle imprese. Il problema ha interessato innanzitutto le grandi imprese, ma, da qualche tempo, maggiore attenzione viene riservata alle PMI e al possibile ruolo della CSR nella creazione di vantaggio competitivo. Oggetto dell'attuale dibattito accademico, economico e politico sono, da un lato, i possibili sentieri di miglioramento dell'impegno socio-ambientale delle PMI e, dall'altro, le possibili alternative strategiche di valorizzazione della CSR in chiave competitiva. In questo contesto di grande attenzione attorno al tema CSR e PMI , si inseriscono i due progetti di ricerca presentati in questo scritto: uno, di natura quantitativa, ha per oggetto 828 PMI appartenenti ai 16 Distretti Industriali Lombardi ed ha l'obiettivo di comprendere se, e secondo quali modalità, l'appartenenza ad un distretto possa influire sulla propensione un'impresa ad adottare comportamenti socialmente responsabili; l'altro, di natura qualitativa, si propone di indagare, attraverso l'analisi di 12 casi, il possibile ruolo della CSR nella creazione di un vantaggio di differenziazione. / After the pioneer phase, the debate on Corporate Social Responsibility (CSR) has been focused on the relationship between CSR and firms' competitiveness. At the beginning, the problem mainly concerned large companies, but, later, greater attention has been paid to SMEs and to the possible role of CSR in the creation of competitive advantage. Under current academic, economic and political debate are, from one side, the possible paths to improve the socio-environmental commitment of SMEs and, from the other, the strategic choices for the competitive development of CSR practices. In this context of strong attention to the topic CSR and SMEs , the two research project presented in this work are positioned: the first one is a survey on 828 SMEs, belonging to the 16 Industrial District of Lombardy, and is claimed to understand if and how the belonging to the district can influence the firms' orientation to CSR; the second is a qualitative study on 12 SMEs and it is aimed to investigate the potential role of CSR in the creation of differentiation advantage.
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Rilevazione e monitoraggio delle comunità di pratica. I processi di apprendimento nel Credito Cooperativo Trentino / Pointing out and Monitoring Communities of Practice: Learning Process of Credito Cooperativo Trentino

OREFICE, MARINA 10 March 2008 (has links)
Lo scopo del presente lavoro e' mostrare i principali risultati ottenuti da una ricerca su un contesto organizzativo specifico considerato un sistema sociale di apprendimento. l'argomento e' stato sviluppato all'interno del framework concettuale sull'apprendimento situato e sulle comunità di pratica. la ricerca ha riguardato un network di banche, il credito cooperativo trentino, localizzato in trentino alto Adige. Attraverso un approccio qualitativo, sono state rilevate le principali pratiche manageriali e formative promettenti per lo sviluppo di comunità di pratica. La tesi sottolinea le implicazioni metodologiche e il dispositivo metodologico attraverso cui è stato possibile intercettare la conoscenza in azione e la connessione tra organizzare, conoscere e apprendere. / The aim of this thesis is to present the main results obtained from research into a specific organizational context that can be seen as a learning social system. This matter has developed from a theoretical framework of situated learning and communities of practice. The research concerned a network of banks, mainly that of the Credito Cooperativo Trentino (CCT), located in Trentino Alto Adige, one of Italy's northern regions. using a qualitative approach, it has been possible to point out the most relevant training and managerial practices that encourage the development of CoP. The thesis highlights the methodological implications and the qualitative devices by which it has been possible to intercept knowledge in action and the connection between organizing, knowing and learning.
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POTERE DI RAPPRESENTANZA E RILEVANZA ESTERNA DEL PROCEDIMENTO DECISORIO NELLE SOCIETA' DI CAPITALI

MARSILI, TOMMASO 13 July 2012 (has links)
La tesi concerne il potere di rappresentanza degli amministratori e la rilevanza esterna del procedimento decisorio nelle società di capitali. Dall’interpretazione della direttiva 2009/101/CE risulta un sistema che stabilisce l’opponibilità dei limiti legali e l’inopponibilità dei limiti convenzionali. Dalle limitazioni soggettive consentite dalla direttiva si ricava “per sottrazione” che il diritto europeo prevede una regola suppletiva secondo la quale il potere di rappresentanza spetta a ciascun amministratore disgiuntamente. Nel diritto interno, nel silenzio delle fonti convenzionali, la mancanza di un’espressa regola suppletiva determina l’operatività della regola suppletiva europea. La fonte del potere di rappresentanza ha natura legale ma le fonti convenzionali possono stabilire delle limitazioni soggettive opponibili ai terzi ex artt. 2383, comma 4°, e 2448 c.c. Ammessa la rilevanza esterna dei limiti legali ai poteri degli amministratori, accogliendo la tesi secondo cui nelle società di capitali la dissociazione tra potere gestorio e potere rappresentativo costituisce un elemento del modulo organizzativo legale dell’amministrazione pluripersonale, si sostiene che il mancato rispetto del procedimento decisorio sia opponibile ai terzi che la società provi essere stati a conoscenza o aver colpevolmente ignorato il vizio affettante un presupposto legale del procedimento collegiale richiesto dalla legge (art. 2388, comma 5, c.c.). / This thesis concerns the power of representation of the directors and the external relevance of the decisional process in italian companies. The Directive 2009/101/EC provides a system in which the legal limits can be invoked and the internal limits cannot be invoked with respect to third parties. From the subjective limitations allowed by the Directive is obtained "by subtraction" that European law provides a default rule, according to which every director has the power of representation separately. In domestic law, in the silence of the statute, the lack of an explicit rule determines the operation of the European default rule. The source of the power of representation has a legal nature, however the statute can determine subjective limitations that can be invoked with respect to third parties. Admitting the external relevance of legal limits on the powers of the directors and accepting the argument that in case of a board of directors the legal model provides that the decision-making power is dissociated from the power of representation, it is argued that the breach of the decisional process can be invoked if the company proves that the third party knew the lack of a legal condition of the process required by law or ignored it culpably.
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Problemi emotivo-comportamentali nei bambini tra 3 e 5 anni:assessment, fattori di rischio e fattori protettivi / The emotional-behavioral problems in children between 3 and 5 years: Assessment, risk factors and protective factors

MAINO, ELEONORA 21 February 2013 (has links)
La presente ricerca nasce da una domanda di un territorio specifico che si è interrogato relativamente ai problemi emotivo-comportamentali dei bambini in età prescolare Tale richiesta ci ha sollecitato da un punto di vista teorico a porre l’attenzione da un lato, sul significato “clinico” dei problemi emotivo-comportamentali dei bambini, dall’altro sul processo di assessment e in particolar modo sulla prospettiva multi-informant . Tale prospettiva è stata nello specifico oggetto di riflessione e indagine empirica soprattutto nel primo studio dove si sono considerate con particolare attenzione le discrepanze tra gli informant e il loro possibile significato. La domanda di ricerca iniziale si è quindi ampliata fino ad affrontare l’individuazione dei fattori protettivi e di rischio nello sviluppo psicologico dei bambini in età prescolare. A questo proposito il secondo studio propone un modello multifattoriale per la comprensione delle problematiche emotivo-comportamentali dei bambini che tiene conto di aspetti individuali e di aspetti relazionali, familiari in primo luogo. Infine, il terzo studio vede l’utilizzo del modello teorico proposto nei i primi due studi su di un campione di genitori che si sono rivolti a un servizio territoriale arrivando a identificare gli elementi del modello che discriminano famiglie considerate normali da quelle definibili come cliniche. / This research developed from a need to answer specific questions about emotional-behavioral problems in preschool children. From a theoretical point of view, this need forced one to focus on the “clinical” meaning of emotional-behavioral problems in pre-school children and their assessment processes, especially from a multi-informant perspective. Particularly, this perspective was a topic of interest in an empirical investigation in the first study, where discrepancies between informants and their possible perceptions were considered with particular attention. The initial research question was expanded to deal with the identification of risk and protective factors in the psychological development of preschool children. On this regard, the second study proposed a multi-factorial model to understand the emotional and behavioral problems of children which took into account individual and relational aspects, including especially the family. Finally, the third study considered the use of a theoretical model proposed in the first two studies with a sample of parents who turned for help to social services to identify from the model critical elements that discriminated families which could be considered functional from those defined as clinical.
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Due differenti aspetti della genomica: la costruzione di una mappa di ibridi di radiazione ad alta densità e lo studio del coinvolgimento dei mirnas nella ghiandola mammaria / Two Different Aspects of Genomics: the Construction of a High-Density Radiation Hybrid Map and the Study of the Involvement of Mirnas in the Mammary Gland

SILVERI, LICIA 15 February 2007 (has links)
In questa tesi vengono affrontati due diversi tipi di studio. Il primo tratta della costruzione di una mappa di ibridi bovino-criceto di radiazione di seconda generazione tramite la tipizzazione di un pannello RH, fornito dal Roslin Institut, con un set di Est non ridondanti provenienti da una libreria di cloni a cDNA di cervello bovino. Il secondo soggetto è il coinvolgimento dei microRNA, una nuova classe di piccoli RNA regolatori non codificanti, nello sviluppo della ghiandola mammaria. E' stata analizzata l'espressione di un set di microRNA noti in letteratura nei diversi stadi dello sviluppo dell'organo e sono state costruite librerie di cloni a cDNA di potenziali microRNA a partire da diversi stadi del ciclo dell'organo. / In this thesis two different subjects have been studied. The first is the construction of a second generation high-density RH map of the bovine using the RH panel of the Roslin Institute. The panel have been characterized by PCR with a set of non-redundant EST chosen from a cDNA library of bovine brain. The second work treats about the involvement of miRNAs in the development of mammary gland. A set of 25 known miRNAs have been chosen and their expression have been examined in the different stages of mammary gland development. Libraries of potential miRNAs have been constructed from different stages of mammary gland development and some miRNAs have been validated.
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Vertueuse, mondaine et intellectuelle : la féminité selon Giustiniana Wynne di Rosenberg-Orsini ou une perspective sur le genre à Venise au XVIIIe siècle

Church-Duplessis, Véronique January 2008 (has links)
Mémoire numérisé par la Division de la gestion de documents et des archives de l'Université de Montréal
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RACCOLTA E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI: STIMA DI FUNZIONI DI COSTO IN ITALIA / ESSAYS ON COLLECTION AND DISPOSAL COSTS OF MUNICIPAL SOLID WASTE IN ITALY

ROBU, CRISTINA MANUELA 24 June 2015 (has links)
Questa tesi ha come obiettivo quello di contribuire all'analisi empirica della struttura dei costi del ciclo dei rifiuti solidi urbani in un campione di 534 comuni italiani, per un periodo di sette anni, dal 2004 al 2010. Dopo una panoramica sia delle varie fasi del servizio RSU che del funzionamento del settore in Italia, nel primo capitolo, il secondo analizza la letteratura empirica delle funzioni di costo, con particolare attenzione per i lavori più recenti, tra cui anche i pochissimi italiani sul tema. L’argomento del terzo capitolo riguarda lo studio della presenza di economie di scala e di densità nel settore dei rifiuti utilizzando una specificazione translogaritmica per la funzione di costo stimata con il metodo SUR. L'ultimo capitolo si propone di fornire risposte a domande molto attuali come: la raccolta porta a porta è più costosa? E' meglio smaltire in discarica i rifiuti residui o bruciarli? Data una certa quantità di rifiuti da smaltire, esiste una quantità ottimale da incenerire? Inoltre, dato che molte comunità usano contemporaneamente diversi siti di smaltimento, qual è il numero ottimale di siti per portare i propri rifiuti indifferenziati? / This thesis aims to contribute to the empirical analysis of the cost structure of municipal solid waste management in a sample 534 Italian municipalities, for a period of seven years, from 2004 to 2010. After giving an overview both of the various phases of the MSW service and of the functioning of the sector in Italy in the first chapter, the second chapter reviews the cost function studies, with particular emphasis on recent years including also the very few Italian papers on the topic. This topic of the third chapter the study of the presence of scale and density economies in the Italian waste sector using a translogarithmic specification estimated with the SUR method. The last chapter aims to provide answers to very actual questions as: is the door to door collection more expensive? Is it better to burry residual waste or to incinerate it? Given a certain amount of garbage, is there an optimal quantity to be incinerated? Moreover, given that many communities use contemporaneously different dumpsites, which is the perfect number of disposal sites for unsorted waste?
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The ecclesiastical architecture of Francesco di Giorgio Martini a study of theory and practice /

Wolf, Eric Michael. January 1900 (has links)
Thesis (Ph. D.)--Harvard University, 1998. / Includes bibliographical references (leaves 268-274).

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