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Politiche sul capitale umano e sviluppo: il caso della Filippine dal 1974 / Human Capital Policies and Development: the Philippines case since 1974

PRINA, MANUELA 18 June 2007 (has links)
La tesi intende analizzare i nessi tra politiche di investimento in capitale umano e sviluppo, attraverso il caso specifico delle Filippine. Alla luce dei risultati del caso paese la tesi suggerisce come la teoria classica sul capitale umano sia ancora valida nel panorama odierno nelle sue affermazioni di base. Alcuni fenomeni globali tuttavia richiedano una rivisitazione della teoria classica ed introducono nuove variabili nello studio dell'efficacia ed efficienza degli investimenti in capitale umano. Nel caso specifico delle Filippine, la tesi si sofferma sull'evoluzione storica delle politiche sul capitale umano nel paese, raggiungendo l'obiettivo di analizzarle in relazione alla crescita economica, la riduzione della poverta' e poi, in modo piu' specifico, misurando i ritorni a livello individuale e pubblico sugli investimenti fatti in capitale umano dal 1974. Il ruolo del governo emerge come fattore critico nel guidare le politiche di sviluppo del paese. / The relationship between human capital policies and development is analyzed through a case study of the Philippines. The case study evidences the validity of the principal assumptions of classical human capital theory. Emerging global issues, however, point to the need for introducing new factors and variables in the study of human capital policies and development, in order to assess their efficiency. In the case of the Philippines, the evolution of human capital policies in the country is assessed since 1974. The analysis shows the relationship between human capital and economic growth, poverty reduction and public and private returns on investments in human capital, identifying the role of government as a critical factor in leading national development.
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Saggi sull'apprendimento, politica monetaria e asset prices / SAGGI SULL'APPRENDIMENTO, POLITICA MONETARIA E ASSET PRICES

CARDANI, ROBERTA 16 May 2008 (has links)
In letteratura si assume generalmente che gli agenti siano dotati di perfetta razionalità e quindi siano in grado di anticipare l'evoluzione del sistema economico. Partendo dalla letteratura sull'apprendimento adattivo, si ipotizza che gli agenti si comportino come econometrici, aggiustando le proprie previsioni mano a mano che i dati diventano disponibili. Il primo capitolo analizza l'apprendimento dell'equilibrio da parte degli agenti in presenza di un meccanismo di trasmissione del cost channel. Supponendo che la Banca Centrale operi in regime discrezionale, si osserva che una politica monetaria che risponde all'aspettative garantisce la determinatezza dell'economia solo se la banca centrale dimostra una minor preferenza per la stabilizzazione dell'output. Tuttavia, l'area di determinatezza dell'equilibrio si allarga se la banca centrale stabilizza anche il tasso di interesse. La seconda parte della tesi si concentra invece sul ruolo della stabilità finanziaria nella conduzione della politica monetaria. Sei nei modelli standard di tipo Keynesiano rispondere agli asset prices sortisce degli effetti positivi solo se gli agenti stimano il modello corretto dell'economia, ecco che in presenza di mal specificazione o eterogeneità la banca centrale riesce a raggiungere la stabilità economica attraverso i normali canali. La conclusione si ribalta se il meccanismo di cost channel opera nell'economia. / In the literature agents are endowed by full rationality and hence they are able to anticipate the evolution of the economy. On the findings of the adaptive learning literature, we assume that agents behave as econometricians updating their own forecasts by the available data. In the first essays we analyze the learnability of the equilibrium by agents when the cost channel mechanisms of monetary policy is operating. Under discretion the expectations-based interest rate rule leads the economy to determinacy of the rational expectations equilibrium (REE), only if the degree of preference for economic stability is sufficiently low. On the other hand, the determinacy of REE enlarges if the central bank stabilizes also the interest rate. The second part of the thesis concerns on the role of financial stability in the conducting of monetary policy. If in the standard New Keynesian model responding to asset prices shows benefits for the economy, the presence of misspecification and heterogeneity leads the economy to indeterminacy and E-instability. In an economy characterized by wealth effect and cost channel we show that the optimal discretionary monetary policy drive the economy toward the asymptotic convergence of the economy to the fundamental REE.
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Individual Behaviour, Public Choice and Inequality Traps

PONTES LUCAS, ANDREZA DANIELA 28 March 2012 (has links)
Questa tesi esplora i meccanismi che possono portare una società a cadere in trappole di disuguaglianza. Essa si focalizza sull’istruzione, il capitale umano e la redistribuzione. Il Capitolo 1 studia la recente letteratura sull’istruzione gerarchica, l'ineguaglianza e la mobilità sociale. Il Capitolo 2 propone una analisi positiva delle decisioni di voto maggioritario sulla quantità di risorse assegnate alla pubblica istruzione e la loro allocazione per l'istruzione di base e quella avanzata. L’analisi mostra che l'esito del voto maggioritario sulle aliquote fiscali e tipi di istruzione possono incrementare la disparità di reddito e la scarsa mobilità sociale. Se l'istruzione terziaria non può essere fornita per tutti dal sistema pubblico, e se i bambini provenienti da famiglie benestanti hanno più possibilità di entrare in una università statale, ne consegue che l'equilibrio di voto corrobora una trappola disuguaglianza. Il Capitolo 3 si concentra su una prospettiva normativa. Si dimostra che, diminuendo gli standard economici in materia di istruzione avanzata si aumenta l’equità nell'economia, ma si possono anche ridurre il capitale umano prodotto presso le università e la crescita economica. I migliori risultati economici in termini di equità ed efficienza si ottengono sia dalla fornitura pubblica sia privata dell’istruzione. Il Capitolo 4 analizza come le trappole di disuguaglianza possano emergere a causa dei diversi livelli di capitale umano nella società e di trasmissione intergenerazionale. Si ipotizza che la disuguaglianza nella distribuzione del capitale umano colpisca sia i prezzi dei beni "di partecipazione" sia le preferenze degli agenti. Se ne deduce che, per evitare le trappole di disuguaglianza non è sufficiente investire in istruzione, ma è anche importante compensare gli ingiusti vantaggi. / This thesis explores the mechanisms that can lead society to be caught in inequality traps. It focuses on education, human capital and redistribution. Chapter 1 surveys recent literature on hierarchical education, inequality and social mobility. Chapter 2 proposes a positive analysis of majority voting decisions on the amount of resources assigned to public education and their allocation to basic and advanced education. It shows that the outcome of majority voting on tax rates and types of education can aggravate income inequality and low social mobility. If tertiary education cannot be publicly provided for all, and if children from wealthy families have more chance to enter state university, then voting equilibrium supports an inequality trap. Chapter 3 focuses on a normative perspective. It is shown that decreasing economic standards in advanced education increases equity in the economy, but can also reduce the human capital produced at universities and economic growth. The best economic outcomes in terms of equity and efficiency are obtained by both the public and private provision of education. Chapter 4 analyzes how inequality traps may emerge due to the different levels of human capital in society and intergenerational transmission. We assume that inequality in human capital distribution affects both the prices of the “participation goods” and agents' preferences. We deduce that to avoid inequality traps it is not enough to invest in education, but it is also important to offset unfair advantages.
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Essays on Welfare, Demand and Resilience to Food Insecurity in Rural Ethiopia

UREGIA, NIGUSSIE TEFERA 27 April 2012 (has links)
I prezzi dei generi alimentari sono cresciuti in modo considerevole in Etiopia a partire dal 2004. Questa tesi esamina a fondo gli effetti distributivi degli alti prezzi dei generi alimentari nelle zone rurali dell’Etiopia. Utilizzando il Rapporto di Beneficio Netto non parametrico ed il Sistema Quadratico di Domanda Quasi Ideale nonché stimando la Variazione Compensata, dimostra come gli alti prezzi dei generi alimentari possano avere effetti positivi sul benessere sociale delle famiglie rurali a livello aggregato. Tuttavia, i guadagni non sono distribuiti uniformemente tra le famiglie; una significativa percentuale di esse sono compratrici nette di cereali e potrebbero essere sfavorite da un aumento dei prezzi dei cereali qualora non beneficiassero di un aumento del reddito associato ad attività diverse dall’agricoltura. Teoreticamente, le famiglie rurali dovrebbero beneficiare di un aumento del prezzo dei generi alimentari poiché sono sia produttori sia consumatori dei prodotti. Un aumento della produttività agricola, attraverso l’intensificazione e la diversificazione delle produzioni, è un’importante strumento di politica economica che può limitare gli effetti negativi, di breve e di lungo periodo, sugli acquirenti netti rurali di generi alimentari derivanti da un aumento del loro prezzo. La tesi esamina anche la resilienza alla mancanza di cibo, la stagionalità nel consumo del cibo e la partecipazione nel mercato così come il ruolo dei trasferimenti monetari e delle preferenze dei beneficiari degli stessi. / Food prices in Ethiopia considerably rose since 2004. This thesis thoroughly examines the distributional impacts of high food prices in rural Ethiopia. Using the non-parametric Net Benefit Ratio analysis as well as Quadratic Almost Ideal Demand System and estimating Compensated Variation, it shows high food prices have positive impact on the welfare of rural households at aggregate levels. The gains, however, are not evenly distributed among households; large proportion of them are net cereal buyers (major staples) and could be adversely affected by rising cereal prices unless compensated by increase in income from off-farm activities. Theoretically, rural households should benefit from rising food prices as they are both consumers and producers of the products. Promoting agricultural productivity, through intensification and diversification, is an important policy tool to overcome short and long-run negative impacts of high food prices on rural net buyers. It also examines resilience to food insecurity, food consumption seasonality and market participation as well as cash transfers and beneficiaries preferences.
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Saggio su povertà. disuguaglianza e benessere in Brasile / Essays on Poverty, Inequality and Well-Being in Brazil

SALARDI, PAOLA 08 May 2008 (has links)
La seguente tesi raccoglie tre saggi su povertà, disuguaglianza e benessere in brasile. il primo capitolo si concentra sull'esplorazione delle principali determinanti della disuguaglianza brasiliana. tale capitolo prima traccia un'analisi della povertà e della disuguaglianza brasiliana. successivamente si concentra sull'analisi delle principali determinanti della disuguaglianza, in particolare le differenze etniche e geografiche, applicando alcune tecniche di scomposizione del reddito. il secondo capitolo studia la povertà brasiliana focalizzandosi sulle disparità geografiche per testare se l'approccio standard di studio della povertà è sufficientemente informativo quando si analizzano popolazioni chiaramente non omogenee. i primi due capitoli applicano metodologie di misurazione e scomposizione della povertà e della disuguaglianza nell'ambito dell'approccio standard monetario . lo scopo dell'ultimo capitolo è invece proprio quello di allargare la prospettiva della nostra analisi abbracciando l'approccio delle capacità. INFATTI, il terzo capitolo si focalizza sulla costruzione del modello e sulla stima econometrica della cosiddetta functioning production function che è una relazione in grado di spiegare in che misura gli individui sono in grado di convertire le loro risorse private e pubbliche nel raggiungimento del funzionamento specifico essere in buona salute . / This thesis is a collection of three essays on poverty, inequality and well-being for Brazil. The first chapter aims at understanding the key determinants of the Brazilian inequality. this chapter firstly sketches a poverty and inequality analysis for Brazil and then investigates the main determinants of inequality, particularly racial and geographical differences, by applying several decomposition techniques. the second chapter investigates Brazilian poverty by exploiting geographical differences and questions whether the standard approach in measuring poverty is informative enough taking into consideration that the population is clearly heterogeneous. The first two chapters of this work apply techniques able to measure and decompose both poverty and inequality within the context of the standard monetary approach. The purpose of the last chapter is to enlarge the perspective of our analysis by adopting the capability approach. hence the third chapter aims to model and estimate the health functioning production function as a relation that conveys to what extent people are able to convert private and public resources into the achievement of the specific functioning being healthy .
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Processi di Integrazione Regionale: il Partenariato Euro-Mediterraneo ed il Maghreb / Processes of Regional Integration: the Euro-Mediterranean Partnership and the Maghreb

MALLIA, LIVIO 18 May 2010 (has links)
A partire dai primi anni Novanta il mondo ha assistito allo sviluppo ed al consolidamento di importanti organizzazioni e/o accordi a carattere regionale. Da allora il fenomeno dell' integrazione regionale si è notevolmente consolidato contribuendo allo sviluppo di un rinnovato interesse teorico verso il Regionalismo e, più in generale, verso i processi di integrazione regionale. Oggigiorno il Regionalismo è un tema centrale in diverse scienze sociali, ed in particolar modo nell’ambito dell’Economia Internazionale e delle Relazioni Internazionali. Concentrandosi su un ampio gruppo di accordi regionali caratterizzati dallo stretto rapporto tra il perseguimento dell’integrazione economica, da una parte, ed il raggiungimento di importanti fini geo-politici e nell’ambito della sicurezza dall'altra, lo scopo di questa ricerca è di dimostrare che un approccio multi-disciplinare è utile per un’analisi più completa ed approfondita di tali accordi, e nel caso specifico del Partenariato Euro-Mediterraneo. A tal proposito, i principali obiettivi del presente lavoro sono due: da una parte, analizzare se il Partenariato Euro-Mediterraneo ha effettivamente favorito lo sviluppo di un processo di integrazione regionale tra i Paesi del Bacino Mediterraneo; dall’altra, analizzare questa iniziativa alla luce dei principali contributi teorici dell’Economia Internazionale e delle Relazioni Internazionali. / Starting in the early 1990s the world witnessed the development and the strengthening of important regional organizations and arrangements. Since then many changes have occurred and the phenomenon of regional integration has strengthened. The recent upsurge in regional agreements has led to a renewed theoretical interest in Regionalism and regional integration processes. As a matter of fact, today Regionalism is a relevant issue for many social sciences; in particular, in the field of International Economics and International Relations. By focusing on a large group of regional agreements, which are characterised by a strong binomial relationship between economic integration and the achievement of geo-political and security goals, the purpose of the research is to demonstrate that a multi-disciplinary approach drawing from both International Economics and International Relations is necessary for a deeper understanding of such agreements. In order to test this line of reasoning, the present research will analyse a recent regional agreement: the Euro-Mediterranean Partnership. On the basis of the theoretical contributions on Regionalism and RIAs, the research will have two main aims: the first one is to analyse whether the Partnership has effectively contributed to the establishment of an integration process in the Mediterranean Basin, both in the political and in the economic spheres; the second one is to analyse the same initiative according to International Relations and the International Economics theories.
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Ex-post Liability Rules in Modern Patent Law

Castro, Rosa Julieta Fiorella Maria <1977> 17 September 2010 (has links)
This doctoral thesis examines the use of liability rules to protect patent entitlements, focusing on a specific type of rule named ex-post since it is applied and designed ex-post by a court or an agency. The research starts from the premise that patents are defined by the legal and economic scholarship as exclusive rights but nevertheless, under certain circumstances there are economic as well as other compelling reasons to transform the exclusiveness of patent rights into a right to receive compensation.
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ESSAYS ON DYNAMIC MACROECONOMICS

LUBELLO, FEDERICO 05 May 2015 (has links)
Questo lavoro è diviso in tre capitoli. Il primo capitolo fornisce una rassegna della letteratura economica riguardo gli effetti della liberalizzazione finanziaria sulla volatilità macroeconomica e descrive il ruolo delle politiche macroprudenziali nel favorire stabilità economica. Il secondo capitolo presenta un modello dinamico e stocastico di equilibrio economico generale neo-keynesiano, con rigidità reali e nominali e LAMP, per studiare l'impatto della liberalizzazione finanziaria sulla volatilità macroeconomica. La liberalizzazione finanziaria è modellata lungo due direzioni: il margine estensivo (un aumento del numero di consumatori che accedono ai mercati finanziari) e il margine intensivo (un allentamento dei criteri patrimoniali richiesti alle famiglie per l'ottenimento di credito). In contrasto con la teoria convenzionale, i risultati suggeriscono che una maggiore liberalizzazione finanziaria comporta un aumento della volatilità macroeconomica in presenza di famiglie altamente indebitate. Il terzo capitolo presenta un'estensione del modello di Kyotaki e Moore (Credit Cycles (1997)) in grado di tenere in considerazione del ruolo dello "spread" tra il tasso interesse attivo e passivo nel meccanismo di trasmissione di shocks esogeni. Si studia in che modo il meccanismo di amplificazione garantito dalla presenza di mutuatari soggetti a vincoli di garanzia è modificato quando anche il prestatore è soggetto ad un vincolo di valore massimo sul credito erogabile (capital adequacy requirement). I risultati suggeriscono che un allentamento del "capital adequacy requirement" aumenta ulteriormente il meccanismo di trasmissione originale in risposta a shocks esogeni alla produttività. / This work is divided in three chapters. The first chapter provides an overview of the economic literature dealing with the effects of financial liberalization on macroeconomic volatility, and describes how macroprudential policy can be used to induce economic stabilization. The second chapter presents a New Keynesian DSGE model with real and nominal frictions and LAMP to study the implications of financial liberalization on aggregate volatility. Financial liberalization is modeled along the extensive margin (number of consumption smoothers) and the intensive margin (loan-to-value ratio). In contrast to the conventional view, our findings suggest that financial liberalization leading to highly leveraged households increases macroeconomic volatility. The third chapter presents an extension of the Kiyotaki and Moore model of Credit Cycles (1997): the original framework is augmented to account for the role of financial intermediation and interest rate spreads in the transmission of exogenous shocks. We study how the amplification mechanism guaranteed by the presence of collateralized borrowers is altered in the presence of the additional constraint faced by lenders. We find that if the lender's collateral constraint binds, loosening the capital adequacy requirement burdening on lenders increases the original amplification mechanism in response to exogenous productivity shocks through the interest rate spread.
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Dalla Povertà Urbana all'Equità Intergenerazionale: un'analisi della condizione giovanile in Italia / FROM URBAN POVERTY TO INTERGENERATIONAL EQUITY: AN ANALYSIS OF YOUTH CONDITION IN ITALY

ROCCISANO, FEDERICA 29 June 2015 (has links)
Obiettivo della presente ricerca è quello di studiare la condizione dei giovani in Italia nella prima decade del 2000 e di suggerire qualche policy per intervenire in questa situazione. La decisione di analizzare la povertà urbana e la deprivazione nel primo capitolo, e di analizzare l’equità e la mobilità intergenerazionale nel secondo e nel terzo, è strettamente collegata con la volontà di chi scrive di identificare nuovi strumenti di policy che possono intervenire a vantaggio dell’opportunità e dell’equità dei giovani. Il lavoro si divide in due parti. Nella prima parte si è fatta un'analisi della povertà urbana nella città di Milano: in questo ambito si è analizzato il flusso migratorio nelle zone di Milano considerando la dotazione strutturale delle zone stesse, procedendo con la creazione di indici di misurazione delle public facilities dedicate ai giovani e giovanissimi. In seguito alla creazione di indicatori di misurazione della dotazione di scuole, centri culturali, centri di aggregazione giovanili, centri sportivi, consultori specializzati per giovani, abbiamo individuato una correlazione tra i servizi forniti e la presenza di una specifica coorte di popolazione. Nella seconda parte si è analizzato l’andamento dell’equità intergenerazionale e della mobilità intergenerazionale. Nel secondo capitolo è stata fatta una review della letteratura pre esisteste in materia considerando la trasmissione intergenerazionale della povertà e la mobilità intergenerazionale con lo scopo di analizzare la metodologia di misurazione più appropriato. Inoltre sono stati presi in analisi le principali analisi a livello internazionale, ma si è anche fatto particolare riferimento alla letteratura relativa al caso Italiano. In seguito si è proceduto con un’analisi del livello di equità intergenerazionale in Italia , utilizzando i dati dell’Indagine sui Consumi delle Famiglie della Banca d’Italia. / The aim of the present research is to study the youth condition in Italy in the first decade of 2000 and to suggest some regulatory policy on this situation. The decision to investigate on urban poverty and deprivation in the first chapter, and to analyze intergenerational equity and mobility in the second and in the third chapters, is strictly related to the willingness of the writer to identify new policy instruments that can intervene in favor of young's opportunities and equity. The research is divided into two parts. In the first chapter we have done an analysis of the urban poverty in the city of Milan. To do this we have analyzed the movement of citizens in the different area of Milan, considering the availability of public facilities dedicated to young. After a creation of the indicators to assess the endowment benchmarks for school, cultural structure, Young Meeting Centers, sports centers, health centers specialized for young people, we have detected a connection between the services furnished and the presence of a specific population-based cohort. In the second part we have analysed the trend of intergenerational mobility and intergenerational equity. In the second chapter, we develop a literature review of the primary researches on intergenerational transmission of poverty and intergenerational mobility with the aim to analyze the most appropriate and recognized methodology to measure this data in Italy. In the third paper, we have measured the trend of intergenerational mobility in Italy, considering data from Bank of Italy SHIW.
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Essays in Political Economics

SKHIRTLADZE, SOPHIKO 13 April 2015 (has links)
Questa tesi è composta di quattro capitoli, aventi come comune denominatore lo studio dell’economia dei media. Il primo capitolo fornisce una rassegna della letteratura teorica riguardante l’economia politica dei media con maggiore enfasi sulle economie emergenti. Il secondo capitolo analizza il ruolo dell’economia politica di “media capture”. È presentato un modello dinamico d’interazione tra media e audience che contempla la possibilità di compensazioni illecite da parte del governo in carica. Il modello sviluppato produce una serie d’intuizioni interessanti circa la relazione tra caratteristiche dell’industria dell’informazione, “media capture”, ed esiti elettorali. Il terzo capitolo studia come il meccanismo d’incentivazione per i potenziali candidati politici è influenzato dall’industria dell’informazione. È presentata un’estensione del modello cittadino-candidato proposto da Osborne e Slivinski (1997) e Besley e Coate (1997) attraverso l’introduzione di costi eterogenei associati alla candidatura elettorale. L’ultimo capitolo esamina la relazione tra i mezzi d’informazione e concentrazione politica guardando all’introduzione e alla diffusione di internet ad alta velocità agli inizi del ventunesimo secolo negli Stati Uniti. L’evidenza di causalità presentata dimostra come la diffusione di internet abbia aumentato fenomeni di estremismo ideologico negli Stati Uniti nella storia recente da parte dei rappresentanti politici. / This thesis consists of four self-contained chapters. The four chapters have the common denominator that they all deal with political economics of media. In the first chapter I review theoretical literature on politics of media with focus on emerging economies. In the second chapter I analyze political economy of media capture. I introduce dynamic model of media and audience relationship with the possibility of side payments from the incumbent government. The model developed here produces a number of interesting insights in the relationship between features of the media industry, media capture, and political outcomes. In the third chapter I study how the incentive mechanism for potential political candidates to emerge and run for the office is shaped by the media environment. I extend the original citizen-candidate model proposed by Osborne and Slivinski (1997) and Besley and Coate (1997) by introducing heterogeneous costs associated with running for the office. The last chapter examines links between media and political polarization by looking at the introduction and diffusion of high speed internet at the onset of the 21st century in the United States. I provide causal evidence that internet diffusion has increased ideological extremism of US representatives in the recent history.

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