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L'Unione Europea e la promozione della democrazia. Elementi di analisi della dimensione internazionale dei processi di democratizzazione. / The European Union and Democracy Promotion the International Dimension of Democratization: elements of Analysis

FASSI, ENRICO 08 May 2008 (has links)
La tesi analizza le politiche di promozione della democrazia messe in atto dall'Unione Europea, al fine di inquadrare queste ultime nell'ambito del dibattito sulla dimensione internazionale dei processi di democratizzazione. L'opera si divide in due parti. La prima parte, teorica, pone le basi per la comprensione dei concetti di democrazia, democratizzazione, e dell'influenza del sistema internazionale sui processi di democratizzazione. La seconda parte, empirica, applica tali nozioni, e la definizione di politiche di promozione della democrazia, al caso specifico. Obiettivo della tesi è quello di mostrare la peculiarità dell'azione dell'UE nell'ambito delle politiche di promozione della democrazia. / The thesis analyses EU's democracy promotion policies in order to put these latter in relation to the wider debate on the international dimension of democratization. It is divided into two parts. The first, mainly theoretical draws the foundations for the understanding of the concepts of democracy, democratization, and the international dimension of democratization. The second part, empirical, apply these notions and the definition of democracy promotion policies, to the specific case of the EU. The goal is to show the peculiarity of EU's action in this field.
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COOPERAZIONE INTERNAZIONALE PER LO SVILUPPO: IL RUOLO DELLA SOCIETA' CIVILE NELLE POLITICHE DELLA BANCA MONDIALE E DELL'UNIONE EUROPEA / International cooperation for Development: the Civil Society's Role in the Policies of World Bank and European Union

BIANCHESSI, ANDREA 27 March 2008 (has links)
La presente tesi di dottorato valuta i rapporti tra le organizzazioni della società civile e le istituzioni internazionali nel sistema della cooperazione per lo sviluppo, attraverso l'analisi delle politiche della Banca Mondiale e dell'Unione Europea, che risultano gli attori multilaterali più rilevanti nell'allocazione e gestione dei finanziamenti dell'Aiuto Pubblico allo Sviluppo (APS). Nel quadro di relazioni cooperative-dialettiche, si verificano le funzioni degli interlocutori della società civile nel rapporto con le due organizzazioni internazionali e i livelli di partnership. Si analizzano alcuni nodi problematici come la valutazione della performance dei progetti delle organizzazioni della società civile (OSC), per verificarne il valore aggiunto; la dicotomia tra un approccio top-down e bottom-up nella pianificazione di processi di sviluppo locale; la rappresentatività e l'efficacia del contributo delle OSC alla global governance per lo sviluppo. Si presentano anche due casi empirici di progetti realizzati da una stessa OSC, finanziati dalle due istituzioni considerate, al fine di favorire, attraverso l'analisi “micro”, la comprensione di eventuali diversità rispetto al quadro teorico, alle procedure sul “ciclo di progetto” e ai rilevamenti quantitativi presentati. Complessivamente, emerge che la cooperazione tra OSC e le istituzioni internazionali ha maggiori benefici che costi e conduce ad una partnership win-win per entrambi. / The present PhD thesis considers the relationships between the organisations of civil society and the international institutions in development cooperation's system through the analysis of the World Bank's and the European Union's policies. In the frame of cooperative and dialectic relationships will be verified the functions of the interlocutors of the civil society in relationship with the two international organisations and levels of partnership. Some problematic knots will be analysed such as the evaluation of projects' performance of the organisations of the social society (OSC) in order to verify the added value; the dichotomy between a top-down and bottom-up approach in the process planning of the local development; the representation and effectiveness of the OSC's contribution to the global governance for development. Two empirical cases of projects realised by an OCE will be showed. These are financed by the two above considered institutions in order to favour, through a “micro” analysis, the comprehension of possible differences regard to the theoretical picture, to the procedures of the project cycle and to the quantitative showed survey. Altogether it appears that the cooperation between the OSC and the international institutions has more benefits than costs and leads to a win-win partnership.
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ASSESSING HARMONIZATION AND APPROXIMATION OF ORGANIZED CRIME LEGISLATION AMONG EU MEMBER STATES

CALDERONI, FRANCESCO 16 March 2009 (has links)
La ricerca fornisce una valutazione del livello di armonizzazione e di ravvicinamento della legislazione in materia di criminalità organizzata tra gli stati membri dell'Unione Europea. La valutazione è realizzata mediante due set di indicatori e si basa su diverse fonti di dati. La valutazione dell'armonizzazione individua somiglianze e differenze tra la norme nazionali degli stati membri su specifici aspetti della legislazione penale in materia di criminalità organizzata. La valutazione del ravvicinamento individua il livello di conformità con i requisiti prescritti dalla Decisione quadro 2008/841/GAI relativa alla lotta alla criminalità organizzata / The research provides an assessment of the level of harmonization and approximation of organized crime legislation among EU MS.The assessment is made through two sets of indicators and is based on multiple sources of data. The assessment of harmonization identifies similarities and differences among Member States national norms on specific issues of criminal legislation in the sector of organized crime. The assesssment of approximation identifies the level of compliance with the requirements set by the Framework Decision 2008/841/GAI on the Fight against Organized Crime
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Libertà di associazione sindacale e diritto di sciopero : l'impatto degli international labour standards a livello nazionale ed europeo

REMIDA, VALENTINA 24 February 2012 (has links)
La tesi studia l’impatto degli standard internazionali sulla libertà di associazione sindacale negli ordinamenti nazionali e a livello europeo, al fine di verificare se essi favoriscano un innalzamento del livello di tutela dei diritti sociali collettivi. La ricerca parte dallo studio delle fonti Oil sulla libertà di associazione, considerata diritto fondamentale da promuovere universalmente, e dalla qualificazione dello sciopero come suo “corollario intrinseco” operata dagli organi di controllo dell’organizzazione. Si sofferma poi sull’utilizzo degli international labour standards da parte dei giudici di diversi ordinamenti e sul fenomeno della cooperazione tra autorità giurisdizionali e organismi non giudiziari specializzati. In particolare, la ricerca prende in esame alcune pronunce della Corte europea per i diritti dell’uomo, come Demir e Enerji Yapi, in cui gli strumenti Oil, insieme alla Carta sociale europea e alle decisioni del Comitato per i diritti sociali, sono stati impiegati per ampliare il contenuto dell’art.11 Cedu, includendovi il diritto di contrattazione e azione collettiva. Alla luce delle modifiche introdotte dal Trattato di Lisbona, successive alle sentenze Viking e Laval, si considera se e in che modo gli standard Oil e la giurisprudenza di Strasburgo possano avere un impatto positivo sull’Ue, stimolando un bilanciamento più equilibrato tra diritti sociali e libertà economiche. / The thesis analyses the impact of international labour standards about freedom of association on national legal systems and on the European level, to verify if they can reinforce the protection of collective social rights. The research starts from a survey of ILO sources on freedom of association, considered as a fundamental right to be promoted universally, and from the definition, provided by the supervisory bodies, conceiving strike as an “intrinsic corollary” of the right to organize. The thesis focuses on the use of international labour standards by judges in the context of the cooperation among judiciary authorities and quasi-judicial specialized bodies. In particular, the research considers some judgments of the European Court of Human Rights, as Demir and Enerji Yapi, where ILO instruments, together with the European Social Charter and the decisions of the European Committee of Social Rights, were used to extend the scope of art. 11 ECHR so as to cover the right to collective bargaining and collective action. In the light of the Lisbon Treaty modifications, the thesis considers, after the ECJ rulings in the Viking and Laval cases, if and how ILO standards and the recent ECHR case-law may have a positive impact on EU, stimulating a fairer balancing between economic freedoms and social rights.
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Legge, autonomia collettiva e autonomia individuale nella disciplina dell'orario di lavoro / Law, collective autonomy and individual autonomy in working time regulation

FENOGLIO, ANNA 24 February 2012 (has links)
La sovrapposizione fra disposizioni legislative e accordi contrattuali di vario livello caratterizza da sempre la disciplina del tempo di lavoro: la direttiva europea 1993/104 – poi sostituita dalla 2003/88 – autorizza infatti gli Stati membri ad attribuire alla contrattazione collettiva un’ampia capacità derogatoria rispetto alle regole minime introdotte nel medesimo testo normativo, riservando al contempo un ruolo di rilievo all’autonomia individuale. Nucleo centrale della ricerca è l’analisi – effettuata anche in modo comparativo alla luce della disciplina vigente in altri ordinamenti europei – del ruolo attribuito alla contrattazione collettiva e all’autonomia individuale dal d.lgs. n. 66/2003, allo scopo di verificare se il legislatore italiano, nel recepire la direttiva europea sull’orario di lavoro, abbia saputo raggiungere un equilibrio socialmente accettabile tra istanze di flessibilità e di competitività avanzate dalle imprese ed esigenze di stabilità dei lavoratori. / The overlap between law and collective bargaining of various level is typical of working time regulation: in fact, the European directive 1993/104 – replaced by 2003/88 – authorizes collective bargaining to introduce a lot of exceptions to the same normative text, reserving at the meantime a remarkable role to the individual autonomy. The analyses of the role attributed to the collective bargaining and the individual autonomy by legislative degree n. 66/2003 – effected in comparative way too – is the topic of the research; the purpose is to verify if the Italian legislator, implementing working time European directive, has reached an acceptable balance among appeals of flexibility and competitiveness advanced from the enterprises and employees’ demands for stability.
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Los Delitos sobre la ordenación del territorio y el urbanismo : la prevaricación urbanística

Trenzado Asensio, MªJosé 25 January 2013 (has links)
El objeto de esta investigación pretende el análisis detallado de los tipos penales recogidos en el Libro II del Código Penal, Título XVI, capítulo I, artículo 320, dedicado a la Prevaricación Urbanística, así como el capitulo V de ese mismo Título dedicado a las disposiciones comunes, artículos 338, 339 y 340 del Código Penal. El estudio se divide en cinco partes, en la primera se contempla el panorama urbanístico español, en materia de ordenación del territorio, urbanismo y vivienda, tanto a nivel europeo, estatal, autonómico y ejecución municipal. La segunda parte viene referida al fenómeno de la corrupción. En tercer lugar, se realiza un examen de las infracciones urbanísticas incluidas dentro de la disciplina urbanística. En cuarto lugar nos detenemos en el análisis detallado del delito de prevaricación urbanística y su examen jurisprudencial. Finalmente, en quinto y último lugar, se examinan las disposiciones comunes, y cuestiones procesales. / The purpose of this research aims to the detailed analysis of the criminal offenses listed in Penal Code, Book II, Title XVI, Chapter I, Article 320, dedicated to Urban Prevarication and Chapter V of the same title on the provisions common, articles 338, 339 and 340 of the Penal Code. The study is divided into five parts, the first of which includes the Spanish urban landscape, in terms of spatial planning, urban development and housing, both at European, national, regional and local implementation. The second part is referred to the phenomenon of corruption. Third, it provides a review of the offenses included within the urban planning discipline. Fourthly we focus on the detailed analysis of the crime of trespass urban and jurisprudential consideration. Finally, in the fifth and finally, examines common provisions, and procedural issues.
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LA PANEUROPA DI RICHARD NIKOLAUS COUDENHOVE-KALERGI (1894 - 1972)

RICETTI, MICHELE 19 March 2015 (has links)
La presente tesi ha come oggetto di ricerca la riscoperta e l’approfondimento della vicenda storica e intellettuale di Richard Nikolaus Coudenhove-Kalergi, in qualità di fondatore di uno dei progetti di unità europea più importanti del Novecento, la “Paneuropa”. La ricerca ha avuto, come primo obiettivo, quello di sondare soprattutto le modalità con cui l’Italia recepì il suo messaggio durante gli anni Venti e Trenta, risultato ottenuto attraverso l’analisi di alcune tra le riviste e testate giornalistiche più rappresentative di quegli anni. Il lavoro ha successivamente dimostrato non solo se e quanto la cultura italiana fosse attenta alle dinamiche europee, ma anche il numero e la qualità dei rapporti amicali che Coudenhove-Kalergi, durante la sua vita, fu in grado di intrecciare con numerose personalità note e meno note del panorama italiano. / The present dissertation is focused on the rediscover and in-depth analysis of the biography and intellectual life of Richard Nikolaus Coudenhove-Kalergi, as a founder and promoter of one the most important European unity projects in the XXth century, "Paneuropa". The research had, at first, the purpose to investigate how Italy adopted his message during the ’20s and ’30s, particularly analyzing some periodicals, magazines and newspapers most representative of those years. Afterwards, it has been demonstrated not only if and how much Italian culture was attentive to European dynamics, but also the number and quality of friendly bonds that Coudenhove-Kalergi was able to establish during his life with many more or less well-known personalities of the Italian scenario.
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Gli effetti di giudicato delle sentenze straniere e dei lodi / THE RES JUDICATA EFFECTS OF FOREIGN JUDGMENTS AND AWARDS

PONZANO, FLAVIO 19 December 2018 (has links)
Benché ampiamente studiata con riferimento al contenzioso interno, la res judicata ha ricevuto minore attenzione nella sua “dimensione internazionale”. Il presente lavoro si propone di esplorare i profili incerti degli effetti di giudicato delle “decisioni non domestiche”, intese come decisioni non provenienti dalle corti del foro, e in particolare delle sentenze straniere e dei lodi arbitrali internazionali. Nel tentativo di superare almeno parte delle incertezze e dei problemi della prassi attuale, in relazione alle sentenze straniere si sostiene che i relativi effetti di giudicato vengano determinati sulla base della teoria dell’estensione assoluta degli effetti, la quale assicura certezza giuridica transnazionale ed è consona alla moderna evoluzione liberale delle norme sul riconoscimento. Quanto ai lodi arbitrali, si propone che le istituzioni arbitrali adottino, nei propri regolamenti, ampie regole preclusive che riflettano la natura e gli obiettivi del procedimento arbitrale. Le soluzioni proposte condividono l’idea che gli effetti di giudicato di una “decisione non domestica” dovrebbero essere determinati in linea di principio dal “sistema” a cui la decisione appartiene, sebbene l’adozione di un approccio unitario risulti problematica quando questioni di giudicato sorgono tra corti statali e tribunali arbitrali in maniera da compromettere l’autonomia dell’arbitrato internazionale. / Although extensively studied in domestic litigation, res judicata has received less attention in its “international dimension”. This work seeks to navigate the uncharted waters of the res judicata effects of “non-domestic decisions”, understood as decisions that are not rendered by the courts of the forum, and in particular of foreign judgments and international arbitral awards. In an attempt to overcome at least part of the uncertainties and problems of the current practice, as regards foreign judgments it is proposed that their res judicata effects be determined based on the theory of the absolute extension of effects, which ensures cross-border legal certainty and accords with the modern liberal evolution of recognition rules. As regards arbitral awards, it is suggested that arbitral institutions adopt, in their regulations, broad preclusive rules that reflect the nature and objectives of the arbitral process. The proposed solutions share the idea that the res judicata effects of a “non-domestic decision” should be in principle determined according to the “system” to which the decision belongs, although the adoption of a unitary approach is challenged when res judicata issues arise between state courts and arbitral tribunals so to jeopardize the autonomy of international arbitration.
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Comparing the General Anti-avoidance Rule of Income Tax Law with the Civil Law Doctrine of Abuse of Law (Part II) / Comparando la Norma Anti-elusiva General de la Ley del Impuesto a la Renta con la Doctrina de Abuso de Derecho del Civil Law (Parte II)

Prebble, Zoë, Prebble, John 12 April 2018 (has links)
This article compares and analyzes how member States of the European Union, the United States of America and the United Kingdom combat tax avoidance through its legal systems. The article addresses issues such as the influence of the Court of Justice of the European Union and the case Cadbury Schweppes in establishing anti-avoidance rules in member States of the European Union and the application of Business Purpose Doctrine in the United States of America and the United Kingdom. / El presente artículo compara y analiza la manera en que los Estados miembros de la Unión Europea, los Estados Unidos y el Reino Unido combaten la elusión tributaria a través de sus sistemas legales. El artículo aborda temas como la influencia del Tribunal de Justicia de la Unión Europea y el caso Cadbury Schweppes en el establecimiento de normas antielusivas en los Estados miembros de la Unión Europea, y la aplicación de la doctrina de la simulación en los Estados Unidos y en el Reino Unido.
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Crise da esquerda comunista: políticas do PCI e do PCP sobre a união europeia / Crisis of the communist left: policies of PCI and PCP about the European Union

Maia, Rodrigo Ismael Francisco [UNESP] 15 December 2015 (has links)
Submitted by RODRIGO ISMAEL FRANCISCO MAIA null (rodrigomaiacs@yahoo.com.br) on 2016-01-09T01:47:09Z No. of bitstreams: 1 Dissertação RODRIGO - final.pdf: 978487 bytes, checksum: 2f64a5329e3ef10ebe5e3b495f2b3d8b (MD5) / Approved for entry into archive by Juliano Benedito Ferreira (julianoferreira@reitoria.unesp.br) on 2016-01-11T18:38:07Z (GMT) No. of bitstreams: 1 maia_rif_me_mar.pdf: 978487 bytes, checksum: 2f64a5329e3ef10ebe5e3b495f2b3d8b (MD5) / Made available in DSpace on 2016-01-11T18:38:07Z (GMT). No. of bitstreams: 1 maia_rif_me_mar.pdf: 978487 bytes, checksum: 2f64a5329e3ef10ebe5e3b495f2b3d8b (MD5) Previous issue date: 2015-12-15 / Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES) / Questa dissertazione ha lo scopo di capire le relazione tra il Partito Comunista Italiano(PCI) e il Partito Comunista Portoghese (PCP) rispetto il processo di integrazione europeo che si è concluso con l'Unione Europea (UE), rilevando la connessione fra politica interna e estera nelle strategie dei partiti. In Italia e Portogallo, lo stabilimento della democrazia faceva parte della strategia dei due PC, i quali avevano ampie basi nelle classi lavoratrici. La tenuta della autoorganizzazione delle classi lavoratrici e la fine dei processi di agitazione sociale portarono alla normalità democratica e alla internazionalizzazione economica, liberale. Il PCI, promuovendo la sua particolare via italiana al socialismo, ha collaborato con la formazione della Comunità Economica Europea (CEE), il PCP che inizialmente la rifiutava, ha iniziato a prenderla come fonte di benefici in difesa dalla democrazia. Lo sviluppo sociale della CEE è stato disuguale e combinato, grazie al quale i paesi sono diventati parte del mercato comune mentre la frammentazione devastava il mondo del lavoro. L'isolamento è stata una prima sconfitta per i due PC nei governi nazionali, e un'altra è stata la impossibilità di andare avanti con la strategia delle riforme in direzione al socialismo. Al fallimento pratico e ideologico si è aggiunto quello politico al momento della conclusione della UE e della crisi finale della sinistra comunista internazionale, quando il PCI ha deciso per lo scioglimento e il PCP per la continuità ortodossa. / Esta dissertação tem o objetivo de compreender as relações entre o Partido Comunista Italiano (PCI) e o Partido Comunista Português (PCP) a respeito do processo de integração europeu que culminou na União Europeia (EU), destacando a conexão entre a política interna e externa nas estratégias dos partidos. Na Itália e em Portugal, a instauração do regime democrático fazia parte da estratégia dos dois PCs, os quais possuíam amplas bases nas classes trabalhadoras. O estancamento das auto-organizações das classes trabalhadoras e o fim dos processos de efervescência social levaram à normalidade democrática e à internacionalização das economias, liberalizando-as. O PCI, promovendo sua particular via italiana ao socialismo, colaborou com a formação da Comunidade Econômica Europeia (CEE), o PCP que inicialmente a recusava, passou a tomá-la como fonte de benefícios em defesa da democracia. O desenvolvimento social da CEE foi desigual e combinado, no qual os países passaram a fazer parte do mercado comum ao mesmo tempo em que a fragmentação assolava o mundo do trabalho. O isolamento foi uma primeira derrota dos dois PCs nos governos nacionais, e a outra foi a impossibilidade de avançar com a estratégia de reformas rumo ao socialismo. À falência prática e ideológica se somou a política no limiar da efetivação da UE e diante da crise terminal da esquerda comunista internacional, quando o PCI decidiu pelo desmanche e o PCP pelo prosseguimento ortodoxo. / This thesis aims to understand the relationships between the Italian Communist Party (PCI) and the Portuguese Communist Party (PCP) about the European integration process which culminated in the EU, highlighting the connection between domestic and foreign policy in strategies of the parties. In Italy and Portugal, the establishment of the democratic system was part of the strategy of the two PCs, which had broad-based in the working class. The stagnation of the selforganization of the working classes and the end of social unrest processes have led to democratic normality and the internationalization of economies, liberalizing them. The PCI, promoting their particular Italian via to socialism, collaborated with the formation of the European Economic Community (EEC), the PCP that initially refused, began to take it as a source of benefits in defense of democracy. The EEC's social development was uneven and combined, in which countries became part of the common market at the same time the fragmentation ravaged the world of work. The isolation was a first defeat of the two PCs in national governments, and the other was the impossibility to move forward with the strategy of reforms toward socialism. To the practical and ideological failure was joined the politics at the threshold of execution of the EU, in front of the terminal crisis of the international communist left, when the PCI decided for dismantle and the PCP to the orthodox continuation.

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