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Arte/Cinema. Dinamismo futurista e extra artisticità dadaistaNaldi, Fabiola <1971> 29 June 2009 (has links)
La ricerca ha bene analizzato lo stretto rapporto che si instaura fra le Avanguardie Storiche e le tecnologie più innovative dei primi anni del Novecento. Con il Futurismo
(argomento trattato nel primo anno di ricerca di dottorato) e, in seguito, con il Dadaismo (principale soggetto di studio del secondo anno di ricerca), la candidata sottolinea i rapporti fra le avanguardie artistiche e la neonata tecnica cinematografica (1895). Il primo capitolo si concentra sugli enormi cambiamenti, sia materiali sia
culturali, vissuti dalla nuova società di inizio Novecento. I principali concetti analizzati sono: i molteplici sviluppi tecnologici, la disputa teorica sul cinematografo che, tra il 1905 e il 1907, acquista maggiore rilevanza e la nuova “visione” della realtà. In particolare modo nel primo capitolo si affronta anche il dibattito culturale di fine Ottocento che contribuirà alle avanguardistiche affermazioni futuriste. L’idea di confrontare, in perfetta omologia, la nuova “visione” del cinema e le più importanti
scoperte materiali del tempo è un interessante apporto a tutta la ricerca dove l’utilizzo del mezzo cinematografico diventa un mezzo perfetto per analizzare i flussi temporali, non più diacronici bensì sincronici dei fenomeni artistici. Inoltre, si sottolinea come la crescente convergenza fra differenti forme artistiche e il cinema
d’avanguardia diventino uno strumento culturale capace di aprire nuovi universi e prospettive. E’ con il Futurismo che si inizia a parlare di contaminazioni fra differenti
mezzi di espressione non necessariamente legati alla “rappresentazione” pittorica o scultorea. E’ invece il movimento Dadaista a sviluppare il discorso iniziato dai
Futuristi e a concretizzare il binomio arte/cinema al fine di condividere il tempo della registrazione filmica e l’intenzione artistica degli autori presi in esame.
Una parte importante del lavoro è stata l’analisi e lo studio dei materiali filmici recuperati sia in ambito futurista sia in ambito dadaista. La stesura di un approfondito indice ragionato ha permesso importanti chiarimenti sull’argomento trattato. La ricerca predisposta dalla candidata si è avvalsa di strumenti metodologici differenti con l’intento di far emergere il complesso degli interventi dei principali artisti operanti all’interno dei due movimenti presi in esame, tracciandone le omologie con le principali innovazioni tecnologiche.
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Il grattacielo, il blockbuster, il superuomo. L'immagine di New York nel cinema di supereroiPagello, Federico <1980> 03 July 2009 (has links)
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Il disegno di ornato nella seconda metà del Settecento a Bologna tra tradizione e innovazioneBasalti, Chiara <1980> 13 July 2009 (has links)
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Oltre il pregiudizio del testo. Prospettive teorico-metodologiche ed elaborazioni del codice verbale nel teatro postnovecentescoDi Matteo, Piersandra <1978> 03 July 2009 (has links)
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Per una stilistica della variante in Giorgio Bassani: Gli occhiali d'oro e Il giardino dei Finzi-ContiniPanieri, Benedetta <1979> 21 May 2009 (has links)
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Il critico come artista dall'Estetismo agli ErmeticiVeronesi, Matteo <1975> 13 June 2005 (has links)
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A. Artaud: la scena delle Glossolalie. Poesia voce esercizio nel Secondo Teatro della CrudeltàAmara, Lucia <1969> 01 July 2009 (has links)
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Analisi delle traduzioni italiane de La modification di Michel ButorSauli, Cristina <1977> 11 June 2010 (has links)
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I concerti per due violini di Vivaldi (con edizione di RV 513, 521, 528, 764 e ricostruzione di RV 520, 526)Ammetto, Fabrizio <1965> 31 May 2010 (has links)
In the whole of Europe the most important composer of concertos for two violins is indubitably Vivaldi (1678-1741), who produced almost thirty works of this type during almost the full length of his creative career. The dissertation examines this particular side of Vivaldi’s activity, starting with an examination of the concerto in Rome, Bologna, and Venice at the turn of the seventeenth and eighteenth centuries. The aspects investigated include the ‘conceptual’ origins of the double concerto for two violins in Vivaldi, the nature, distribution and interrelationship of their sources (particular attention being given to compositional revisions in the autograph manuscripts) and an analysis of the works themselves that takes in form, tonal structure, technical-instrumental character and performance practice. The concertos that have come down in particularly problematic non-autograph sources are discussed in detail and presented in critical editions. A reconstruction is offered of the two works (RV 520 and 526) that have survived only in incomplete form, lacking the part of the first soloist. The concertos for two violins composed in Germany by Telemann and J. S. Bach, the contemporaries of Vivaldi who paid greatest attention to the double concerto genre, are then described and analysed. The thesis ends with a complete list of modern editions of Vivaldi’s concertos for two violins and a select discography.
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Letteratura e realia. Le espressioni culturo-specifiche nelle traduzioni italiane della WendeliteraturBazzanini, Lia <1961> 11 June 2010 (has links)
Il presente lavoro affronta il problema della traduzione dei termini culturo-specifici nella letteratura contemporanea di lingua tedesca ambientata nella DDR. L’analisi della produzione narrativa della Wendeliteratur consente di osservare come il lessico e le espressioni tipiche della DDR vengano utilizzati nelle opere letterarie in funzione citazionale per denotare e connotare la realtà della Germania dell’Est. Attraverso un approccio integrato che coniuga i contributi teorici degli studi sulla traduzione con gli aspetti della pratica traduttiva il lavoro indaga il tema dei realia attraverso una presentazione delle ricerche esistenti, propone una classificazione specifica per i realia della DDR e procede a una ricognizione delle strategie e dei procedimenti traduttivi concreti, che consente di evidenziare le diverse scelte adottate dai traduttori. Attraverso un’analisi ermeneutica dei testi e lo strumento dell’isotopia come indicatore di coerenza le traduzioni italiane delle opere della Wendeliteratur sono oggetto di un’analisi critica. I risultati dell’analisi vengono infine utilizzati come riferimento per la traduzione dei realia nel racconto di F.C. Delius, Die Birnen von Ribbeck. / Literature and realia. GDR-culture-specific terms in the Italian translations of Wendeliteratur
Realia are expressions referring to culture-specific phenomena, which can only be understood in the particular cultural context in which they are embedded; consequently they lack a corresponding expression in the target language. In the works of contemporary German literature focusing on life in the GDR, the so called Wendeliteratur, realia are used with a “quotational” function to denote and connote the particular situation of East Germany before the fall of the Berlin Wall and in the period until Germany reunification. Starting from the existing works concerning culture-specific terms, this thesis proposes a definition of realia. Through an integrated approach joining together the different theoretical issues of the translation studies with the practical issues of the translation task, it then develops a specific taxonomy for culture-specific terms in the GDR and investigates the main translation strategies and concrete procedures through an analysis of the solutions proposed in the translated works. The different choices in the Italian versions are finally submitted to an analysis based on the isotopies containing culture-specific expressions. Realia are repeated through the text assuring its coherence, they constitute an orientation for the interpreting task of the reader/translator, they guide him/her to recognize the different levels of the textual coherence and to choose the most appropriate solutions, taking into account the different textual dimensions and the complexity of the translation task. The results of the analysis are used as reference points for the translation into Italian of Friedrich Christian Delius’ novel Die Birnen von Ribbeck.
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