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Costellazione Tempesta. Immaginare Shakespeare tra Riscritture e IconografiaTirabasso, Valeria January 2016 (has links)
The essay analyses the evolution through the centuries XVII-XX of a number of different adaptations of Shakespeare's The Tempest. The analysis is enriched by cross-medial references to the history of Shakespearean iconography, that intersecates and sometimes guides the development of new readings and rewritings of The Tempest.
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DRAMMATURGIE DEL POSTDRAMMATICO: TEORIE E TECNICHE DEL TESTO TEATRALE FRA GLI ULTIMI DECENNI DEL NOVENCENTO E IL PRIMO DUEMILA / Postdramatic dramaturgies: theories and techniques of the theatrical text at the end of the 20th century and the beginning of the 21st centuryDE CARVALHO CARNEIRO, ANA CANDIDA 25 March 2015 (has links)
L'ultimo scorcio del XX secolo ha segnato un radicale cambiamento nelle modalità di creazione teatrale, diventata sempre più performativa, incentrata sul hic et nunc dell'evento scenico piuttosto che sulla messinscena fedele di un impianto testuale precostituito. Alcuni teorici hanno cercato di stabilire un nuovo vocabolario critico per approcciare i nuovi fenomeni, in particolare Hans-Thies Lehmann, che ha proposto un nuovo paradigma estetico detto postdrammatico. Nella mappatura delineata dallo studioso tedesco predomina l’interesse per la scena, poiché prende in esame il testo in modo soltanto marginale. Il presente studio aspira a dare un contributo al riempimento di questa lacuna. Dopo di tracciare le radici della svolta performativa a cominciare da Artaud, passiamo in rassegna le principali teorie novecentesche sul testo teatrale mettendo a fuoco la natura dei mutamenti avvenuti nella loro composizione. Lanciamo quindi la proposta di un vocabolario e procedimento analitico per approcciare le recenti creazioni degli autori teatrali non più inseribili nel territorio drammatico. Accogliamo il concetto di movimento in sostituzione della tradizionale azione drammatica, quello di frammento al posto della scena, ed esaminiamo le nuove modalità di personaggio fino ad arrivare alla presenza, identificando nel montaggio la tecnica compositiva per eccellenza dell’era postdrammatica. Infine, a seguito dell’analisi di quattro testi – La Domanda d’impiego di Michel Vinaver, Far Away di Caryl Churchill, Scissors, Paper, Rock di Daniel Keene e In, on, it di Daniel MacIvor – arriviamo tra altre cose alla conclusione che il testo teatrale contemporaneo ha una natura ibrida, in cui il drammatico è spesso il materiale per il trattamento postdrammatico. / The last part of the 20th Century marked a radical change in the modalities of theatre-making, which became more and more performative, centered on the here and now of the event, rather than on the faithful staging of a pre-constituted text. Some theorists have tried to establish a new critical vocabulary with which to approach the new phenomena, in particular Hans-Thies Lehmann, who proposed a new aesthetic paradigm of the post-dramatic. In this world, as charted by Lehmann, the interest is predominantly in the scene, while the text is addressed only marginally. This study aims to fill that gap. After tracing the roots of the performative change starting with Artaud, it reviews the principal 20th Century theories on the theatre text, focusing on the variations in their composition. It then proposes a vocabulary and analytical process with which to approach recent works by theatre writers which do not easily fit into the dramatic landscape. This study adopts the concept of movement in place of traditional dramatic action, of fragment in place of scene, and examines new modalities of character, to arrive at presence, identifying montage as the compositive technique par excellence of the post-dramatic era. Finally, through analysis of four texts – The Job Interview by Michael Vinaver, Far Away by Caryl Churchill, Scissors, Paper, Rock by Daniel Keene and In, on, it by Daniel MacIvor – it arrives at the conclusion that the contemporary theatre text has a hybrid nature, in which the dramatic is often the raw material for the post-dramatic process.
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Angelo Zanelli (1879 - 1942). Contributo per un catalogo / Angelo Zanelli (1879-1942) Contribution for a CatalogueVALOTTI, MICHELA 23 February 2007 (has links)
L'opera costituisce un fondamentale (ed in parte inedito) aggiornamento critico sulla figura di Angelo Zanelli, scultore bresciano tra i più interessanti nel panorama artistico tra Simbolismo e Novecento.
La ricerca si e' orientata, in particolare, sul reperimento di fonti archivistiche inedite, oltre che sull'analisi delle opere, in gran parte conservate presso i Civici Musei bresciani e la Gipsoteca del Vittoriano a Roma. A Zanelli si devono pure importanti interventi pubblici americani, in Argentina, Uruguay, Cuba. / The work represents a significant critical revision about the artist Angelo Zanelli, born in Brescia (Italy), one of the most important figures in the artistic group between Symbolism and Novecento.
In particular the search tends towards the finding the archives unpublished, about the study of his works too, these retained in Brescia, at Public Museum and in the collection of the plaster casts of Rome.
Also Zanelli made important public monuments in USA, Argentina, Uruguay and Cuba.
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Il teatro ad iniziativa pubblica in Italia / Italian Public TheatreMERLI, CHIARA 23 February 2007 (has links)
Storia e geografia del teatro pubblico in Italia, attraverso lo studio dell'evoluzione del concetto di stabilità (dal secondo dopoguerra ad oggi) e la ricognizione del sistema dei teatri stabili a gestione pubblica.
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ALAMANNO MORELLI E LA DRAMMATICA COMPAGNIA LOMBARDA / Alamanno Morelli and the Drammatica Compagnia LombardaRAMERINO, ALESSIO 14 March 2008 (has links)
Il lavoro inizia dedicando attenzione all'evoluzione dell'arte scenica nazionale nel secondo Ottocento, considerata sia sotto profilo estetico sia sotto quello organizzativo, gestionale e relativo ai rapporti intrattenuti con i Governi sovrani, prima, e con lo Stato unitario in seguito. Nella stessa sezione, spazio è lasciato altresì alla ricostruzione della biografia artistica di Alamanno Morelli che precede il suo ingresso nella Compagnia Lombarda come primo attore. Il nucleo dominante della tesi si concentra sul periodo che, dall'anno comico 1848 in '49 all'anno comico 1853 in '54, vede il capocomico lombardo alla guida della formazione creata da Battaglia. La ricostruzione del giro delle piazze e del repertorio proposto si sviluppa in parallelo all'analisi di progetti gestionali innovativi che Morelli tenta nel corso della sua carriera. Ampio spazio è dato allo studio degli spettacoli shakespeariani Macbeth e Amleto, portati per la prima volta al successo sui palchi nazionali dalla Compagnia Lombarda. Un intermezzo è dedicato all'incarico di Morelli di professore dell'Accademia dei Filodrammatici di Milano, nonché al suo impegno nella corrispondenza teatrale. Di seguito all'analisi della rifondazione della Compagnia Drammatica Lombarda, e degli undici anni di attività che la caratterizzano, un capitolo d'epilogo è riservato all'ultimo periodo di carriera di Morelli. / This work starts paying attention to the evolution of the national stage in the second Nineteenth century, which is analysed under the outline of its artistic and managerial aspects. In the same section, space is also given to the reconstruction of the artistic biography of Alamanno Morelli concerning the period before his entrance in the Compagnia Lombarda as first actor. The most important section of this work concerns the period between 1848 and 1854, when Morelli is at the head of the dramatic company created by Giacinto Battaglia. The reconstruction of tournées and repertory is developed side by side with the analysis of innovative managerial projects attempted by Morelli during his career. A big section in the third chapter concernes the analysis of two important Shakespearian performances, Macbeth and Amleto, carried to the success by the Drammatica Compagnia Lombarda itself. An intermezzo is dedicated to Morelli's didactic occupation at the Accademia dei Filodrammatici in Milan and to his job as theatrical agent. After the examination of the rebuilt Compagnia Lombarda and of its eleven years of activity, an epilogue is dedicated to the latest years of Morelli's career.
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Edizioni teatrali nella Milano del Settecento. Per un dizionario bio-bibliografico dei librai e degli stampatori milanesi e annali tipografici dei testi drammatici pubblicati a Milano nel XVIII secoloLOCATELLI, STEFANO 07 March 2007 (has links)
La tesi di dottorato si concentra sull'editoria teatrale milanese del Settecento.
Tenuto conto della mancanza di un catalogo delle edizioni teatrali stampate a Milano nel Settecento, il dott. Locatelli ha provveduto ad effettuare uno spoglio complessivo del patrimonio librario delle principali biblioteche milanesi al fine di realizzare uno strumento di ricerca basilare. La mancanza altresì di un lavoro di insieme sugli stampatori e librai milanesi del XVIII secolo ha reso inoltre indispensabile l'effettuazione di ricerche mirate alla realizzazione di un dizionario bio-bibliografico degli stampatori e librai attivi a Milano nel Settecento. I risultati della ricerca vengono dunque anzitutto presentati nella forma degli annali tipografici, così da render conto dell'attività in ambito teatrale di ogni singola azienda tipografica milanese.
La prima parte della tesi, oltre a offrire un contributo sul valore documentario del teatro in forma di libro, offre un panorama della produzione del libro di teatro nel Settecento. Per quanto concerne Milano, in particolare, si scavano alcune problematiche (come quelle dell'autore drammatico), si portano alcune esemplificazioni, si giustificano alcune delle attribuzioni fornite negli annali. È il caso, per esempio, della certa attribuzione alla stamperia di Marc'Antonio Pandolfo Malatesta di alcune commedie di Carlo Maria Maggi stampate nel 1700-1701 e 1708 con falsa data Venezia. Viene infine proposto un breve capitolo di approfondimento sulla circolazione e lettura del libro di teatro nella Milano del Settecento, realizzato anche sulla base dello spoglio di inventari di librerie e biblioteche private coeve. / The PhD thesis by Stefano Locatelli is about theatre's book in 18th century. It offers a catalogue of dramatic editions print in Milan from 1701 to 1800 and a bio-bibliographical dictionary of printers and librarians in Milan during 18th century.
The thesis offers also a study about the documentary value of theatre book and outlines a survey of theatre book production in Milan during the 18th century.
It also analyse lecture and circulation of theatre book in Milan by going through some catalogues and inventories of booksellers and private libraries.
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I TEATRI DI BERGAMO SOTTO IL DOMINIO VENETO (XVII-XVIII) / Bergamo's Theatres under Venetian Rule (XVII-XVIII)FANTAPPIE', FRANCESCA 14 March 2008 (has links)
La tesi ricostruisce la storia teatrale cittadina di Bergamo tra Sei e Settecento, attraverso una ricognizione dei luoghi adibiti allo spettacolo profano, preposti ad accogliere l'opera in musica e le compagnie di attori professionisti. Si definiscono i rapporti delle istituzioni cittadine e del pubblico con la diffusione del teatro a pagamento delineando il tema da un punto di vista politico e sociale. A tale scopo si determinano i modelli produttivi diffusi nella città e l'eventuale circolazione di artisti e/o impresari attivi nel resto della Terraferma Veneta. Il dato peculiare della vicenda bergamasca è, infatti, la mancanza di un riconoscimento architettonico al fenomeno: con l'eccezione del teatro Secco Suardo (1686-1695), il primo teatro stabile risale al 1791. Un ritardo dovuto a motivazioni molteplici: culturali e politico-istituzionali, oltreché geografiche. Il sistema teatrale bergamasco consisteva in edifici provvisori, costruiti annualmente per le due principali stagioni (Carnevale e fiera d'agosto). La tesi è, infine, corredata da un'appendice documentaria e da una cronologia dei principali eventi spettacolari della città nel periodo in questione. / The thesis reconstructs the Bergamo's theatrical city history between the XVIIth and the XVIIIth centuries, through the finding of the places used for secular theatre's performances, like opera/melodramma and comedian professional troupes. The relations between the civic institutions and the public on one side, with the spreading of commercial theatre on the other side, are defined by a political and social point of view. In order to that are researched the productive patterns arrived in the city and the presence of artists and opera producers working in the Terraferma veneta. Bergamo's peculiarity is the absence of an architectonical recognition to the phenomenon: with the exception of Secco Suardo's theatre (1686-1695), the first permanent theatre goes back to 1791. A delay due to cultural, political and geographical reasons. The Bergamo's theatres system consisted in temporary buildings raised every year for the two main theatrical seasons (Carnevale and the summer fair). The thesis ends with a documentary summery and a chronology of the main spectacular events performed in the city in the age of antico regime.
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Il teatro ispano - veneto di Carlo GozziPALAZZO, NADIA 08 May 2009 (has links)
No description available.
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Elettra nel Novecento: frammenti di riscritture possibili / Elektra in the 20th Century: Fragments for Eventual InterpretationsDAZZI, ILARIA 14 March 2008 (has links)
La tesi di dottorato indaga l'evoluzione del mito di Elettra dalla fine dell'Ottocento ai giorni nostri, attraverso una prospettiva prevalentemente drammaturgica, ma con attenzione anche verso la letteratura e il cinema: l'idea che domina la ricerca è quella di osservare le relazioni fra questa vicenda e, in particolare, questo personaggio, e il periodo storico in cui vengono rielaborate le sue riscritture, al fine di porre in rilievo la metastoricità del mito e le sue relazioni con l'antropologia e la psicologia. Il percorso prende in esame, complessivamente, trentacinque testi, tre pellicole cinematografiche e vari riferimenti culturali tesi a scoprire, almeno in parte, la funzione del mito nella contemporaneità. / The doctor degree thesis investigates the Elektra's myth evolution from the last years of the nineteenth century to our times, through a dramatic perspective, but also taking heed of literature and cinema: the prevailing idea of the research is observing the relationships between this myth and, above all, Elektra's character, and the historical period of re-writing. The analysis is on 35 texts, 3 films and many others cultural references to discover Elektra in the contemporaneity.
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Il teatro sociale nelle pratiche di inclusione per le donne migranti in Italia / IL TEATRO SOCIALE NELLE PRATICHE DI INCLUSIONE PER LE DONNE MIGRANTI IN ITALIA / Social theatre among the practices of inclusion for migrant women in ItalyGUERINONI, MARTINA 07 June 2021 (has links)
La tesi si propone di indagare, con un approccio descrittivo, il ruolo delle pratiche di accoglienza, inclusione, aiuto e cura, espressione ed emancipazione delle donne migranti in Italia, partendo da una riflessione sulla dimensione drammatica del fenomeno migratorio femminile. Cuore della ricerca è l’indagine sulle arti e pratiche performative, e specialmente sul teatro sociale, la cui metodologia si rivela particolarmente efficace nell’inclusione sociale delle donne migranti, in quanto si concentra più sui processi che sui prodotti, più sulle azioni che sulle rappresentazioni, più sulla comunità che sul pubblico, più sulle relazioni che sulle mediazioni. Il ruolo del teatro sociale nelle pratiche di inclusione per le donne migranti viene indagato in particolare nell’ambito della Città Metropolitana di Milano, in cui, a fronte di un’accurata mappatura dei casi più significativi di progetti di ordine mediale, artistico, teatrale e performativo per l’inclusione dei migranti, realizzata in connessione con il progetto di ricerca di Ateneo Migrations|Mediations e con il progetto PRIN Per-formare il sociale, si arriva a mettere in luce e a discutere le criticità di alcune esperienze di teatro sociale con donne migranti che, per ragioni diverse, non hanno potuto avere piena realizzazione. / The thesis aims to investigate, with a descriptive approach, the role of the practices of welcoming, inclusion, help and care, expression and emancipation of migrant women in Italy, starting from a reflection on the dramatic dimension of female migration. The heart of the research is the investigation of performing arts and practices, and especially of social theatre, whose methodology is particularly effective in the social inclusion of migrant women, as it focuses more on processes than on products, more on actions than on representations, more on the community than on the audience, more on relationships than on mediations. The role of social theatre in the practices of inclusion for migrant women is investigated in particular in the context of the Metropolitan City of Milan, in the face of an accurate mapping of the most significant projects that use media, arts, performance and culture for the inclusion of migrants, carried out in connection with the University Research project Migrations|Mediations and with the PRIN project Performing the social. In particular, we get to highlight and discuss the critical issues of some social theatre experiences with migrant women which, for different reasons, could not have a full realization.
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