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La drammaturgia fra letteratura e musica nel Settecento: figure femminili nei salotti lombardo venetiFRATTALI, ARIANNA 19 April 2010 (has links)
La tesi ricostruisce il ruolo della figura femminile nel salotto settecentesco in area lombardo-veneta per quanto concerne il rapporto fra teatro musica e letteratura. Lo studio si concentra su quattro figure femminili in particolare: Francesca Manzoni, Luisa Bergalli, Maria Teresa Agnesi e Paolina Secco Suardo. / The thesis reconstructs the role of the female figure in the XVIII century salon in the lombardo-veneto area regarding the relationship between music, theatre and literature. The study focuses on four female figures: Francesca Manzoni, Luisa Bergalli, Maria Teresa Agnesi e Paolina Secco Suardo
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IL TEATRO DELLA VITA. L'ESPERIENZA DI TEATRO SOCIALE NEGLI ALZHEIMER CAFE' DI MILANOINNOCENTI MALINI, GIULIA EMMA 30 May 2017 (has links)
La tesi presenta i risultati di una articolata indagine sul teatro sociale tesa a delinearne la genealogia e le caratteristiche di metodo, alla luce dell’esperienza di laboratorio teatrali, spettacoli e feste realizzata presso gli Alzheimer Café di Milano. Ne sono emersi alcuni aspetti rilevanti. Il teatro sociale si radica nei movimenti di ricerca italiani degli anni ‘60 e ’70 e la nascita Nuovo Teatro. Ha assunto progressivamente una sua identità, impiegando quanto maturato in quegli anni per scopi di ordine sociale. Viene ritenuto sia un’etichetta che denomina diversi metodi e processi di intervento teatrale nel sociale, sia un metodo con propri criteri e obiettivi. Di fatto assomma nella sua pratica i diversi livelli performativi della rappresentazione, della relazione e dell’azione sociale, con la precisa intenzionalità di produrre, attraverso la pratica performativa teatrale, un cambiamento evolutivo nell'esperienza di vita della persona, del gruppo che partecipa al laboratorio e dell’intero sistema sociale che lo ospita, sia esso un’organizzazione oppure una comunità locale. I nodi critici rilevati sono l’inadeguatezza dei sistemi di valutazione, il non riconoscimento di uno specifico profilo professionale e di iter formativi condivisi e legittimati. / The dissertation presents the results of an articulated investigation on the TS for to describe its genealogy and its method, with reference to the experience of theatrical ateliers and labs, shows and feasts realized at the Alzheimer Cafè of Milan. Some relevant aspects came to light. The TS takes root in the Italian artistic movements during the Sixties and the Seventies and in the birth of the New Theatre. It progressively took on its own identity, employing the acquired for social aims. It is considered both a label to denominate all kinds of social theatrical methods, and a specific method with its criterions and purposes. Actually the TS integrates in its practice the different performative levels of representation, relationship and social action with the willfulness to produce, throughout the theatrical performative activities, a developing change in the individual’s life, in the group who participates at the atelier and in the social system involved, whether an organization or a local community. The unsolved issues are the inadequate evaluation systems, the nonrecognition of a specific professional role and of a shared and legitimate iter of training.
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SCENE DI RE E DI PATRIOTI. SPIRITI LIBERTARI E POTERE IMPERIALE NELLA RITUALITA' E NELLA CULTURA TEATRALE A MILANO NEL RISORGIMENTOBERTE', STEFANIA 08 March 2016 (has links)
Nel Risorgimento alla definizione del concetto di identità nazionale concorse una serie di fattori legati alla sfera culturale: dalle letture che ispirarono i patrioti, agli scritti che essi stessi diedero alle stampe, ai simboli ed ai miti che entrarono a fare parte del loro linguaggio, fino alla cultura teatrale e alla teatralità, e quindi al momento festivo e rituale, visti come motivo di aggregazione, partecipazione e trasmissione di valori civili fondanti. Nel presente lavoro si indagano le connessioni tra la ritualità cittadina ed il teatro e gli spiriti libertari ed i valori civili propri del periodo risorgimentale in area milanese, dal 1815 della Restaurazione al 1859 dell’entrata degli alleati in Milano. / In the Risorgimento some cultural factors contributed to the definition of the idea of national identity: readings that inspired patriots, writings they printed, symbols and myths that became part of their language, theatrical culture and theatricality and celebrations and rituals, considered like reason of aggregation, participation and transmission of civil virtues. This thesis examines relationships between rituals, theatre and libertarian feelings and civil values of the Risorgimento, in Milan, from 1815 to 1859.
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IL TEMA DELLO SCONTRO CULTURALE E DELL'ESILIO NELLA RIPRESA CONTEMPORANEA DELLE MITOGRAFIE DELLA GRECIA CLASSICA: IL CASO DELLE TROIANE / The theme of Cultural Clash and Exile in Present-Day Renewal of Ancient Greek Myths: the Case of Trojan WomenCASTAGNA, DONATELLA 14 March 2008 (has links)
La tesi si concentra sull'analisi interpretativa e sul confronto culturale tra diverse riprese di un dramma antico sulla scena moderna. L'opera classica scelta è Troiane nella versione euripidea, soggetta a una notevole ripresa d'interesse da parte di registi e drammaturghi nel XX e XXI secolo. Si è inteso concentrare l'attenzione sui più significativi spettacoli e drammaturgie contemporanei (quindi apparsi sulle scene mondiali e, in particolare, italiane del secondo dopoguerra) che tematizzino a diversi livelli la questione del disagio, della violenza e delle forme dell'esclusione e dell'esodo dovuti a uno scontro fra culture antagoniste. Volutamente, sono stati studiati spettacoli poco noti alla critica e al grande pubblico. Il metodo di lavoro seguito è stato adattato alle caratteristiche di ogni allestimento e alla particolarità delle fonti. Infine, ho fornito una valutazione critica della riuscita artistica degli spettacoli e ho confrontato le diverse traduzioni impiegate dai registi. / The thesis deals with an interpretation and a cultural comparison among many different contemporary plays based on classic drama. In particular, I examined Trojan Women by Euripides, a tragedy that today is often present on the stage. The thesis presents an account on the most important present-day shows and writings from Italy and other countries about loneliness, violence and exile due to fights between different cultures. On purpose, I studied not generally known shows and plays. The study method has been adapted to every show features and to its evidences. Finally, I valued how and if a show succeeded and made a comparison among different translations of Euripides' trojan women.
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Hazlitt critico di Shakespeare / Hazlitt as a Shakespearean criticCANTU', VERA 01 April 2009 (has links)
La tesi investiga la critica shakespeariana di Hazlitt, concentrandosi sulle analisi alle quattro maggiori tragedie del bardo, Macbeth, Othello, Hamlet e King Lear. Uno dei i principali e più importanti obiettivi della tesi è quello di dimostrare come la critica shakespeariana di Hazlitt si discosti da quello che è solitamente conosciuto come “character criticism”, mettendo in luce l’interesse del critico romantico non soltanto per i personaggi, ma anche per la trama e la struttura generale dei drammi, e per le interpretazioni teatrali dei drammi stessi. Il capitolo uno riunisce le recensioni, i saggi, le lezioni e le pubblicazioni che costituiscono il vasto apparato critico shakespeariano di Hazlitt, fornendo un’interessante ed ampia panoramica delle principali fonti della sua critica shakespeariana. I capitoli due e tre presentando un’analisi puntuale delle letture hazlittiane delle quattro grandi tragedie di shakespeare, rispettivamente di Macbeth e Othello, Hamlet e King Lear. Vengono evidenziati gli elementi che permettono di inserire Hazlitt fra i maggiori esponenti del Romanticismo critico inglese e di proporlo come acuto precursore di argomentazioni novecentesche su Shakespeare. / The dissertation investigates Hazlitt’s Shakespearean criticism, focusing mainly on his analysis of Shakespeare’s major tragedies, Macbeth, Othello, Hamlet and King Lear. One of the main and most important objectives of the dissertation is that of demonstrating that Hazlitt’s Shakespearean criticism differs from what is usually known as “character criticism”, underlining the critic’s interest not only for the characters, but also for the plot and the general structure of the plays, and for the theatrical interpretations of the plays themselves. Chapter one collects the reviews, the essays, the lectures and the many publications that constitute Hazlitt’s vast Shakespearean criticism. It provides an interesting and wide overview of the main sources of Hazlitt’s Shakespearean criticism. Chapters two and three present an accurate analysis of Hazlitt’s readings of Shakespeare’s great tragedies, respectively Macbeth and Othello, Hamlet and King Lear. These chapters bring to light the elements that allow Hazlitt to be included among the major English Romantic critics and that establish him as acute forerunner of twentieth-century Shakespearean theses.
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LO SGUARDO SI FA SPAZIO: NUOVI ATTEGGIAMENTI DELLO SGUARDO NEL CINEMA CONTEMPORANEO / GAZE BECOMES SPACE - NEW GAZE BEHAVIUORS IN CONTEMPORARY CINEMATOSATTO, CRISTINA 03 May 2010 (has links)
La tesi intende indagare le relazioni tra lo spazio urbano ed il cinema contemporaneo, attraverso l'analisi dello spazio dell'immagine filmica. Come si orienta lo spettatore urbano di fronte ad immagini invase da dispositivi di visione che ne alterano lo statuto? Il concetto di rispazializzazione diventa una strategia di sopravvivenza del cinema nell'attuale paesaggio mediale. / The thesis aims to explore which kind of relationships connect urban space and contemporary cinema, by analyzing the space of the film image. How does urban spectator react in front of images invaded by many technological devices, which change the condition of that film space? The concept of respatialization seems to be a strategy, for cinema, to survive in the actual media landscape.
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PERFORMANCE DIVINO-UMANA. LA CONCETTUALITA' DEL DRAMMATICO NELLA PROPOSTA TEOLOGICA DI H.U. VON BALTHASARBERGAMASCHI, MATTEO 25 March 2015 (has links)
La tesi è dedicata allo studio sistematico del ruolo del drammatico nell’ermeneutica teologica di H.U. von Balthasar. Essa non ricostruisce i riferimenti alla storia del teatro, al suo rapporto con le istituzioni ecclesiastiche o a tematiche di singoli autori, bensì intende verificare la potenzialità del drammatico da un punto di vista di ermeneutica teologica. Si è così studiata la funzione del drammatico non nei prolegomena alla teologia o dal punto di vista della comprensione dell’esistenza storica del soggetto umano, bensì là dove Balthasar tratta specificamente il cuore dei misteri cristiani (cristologia, soteriologia, escatologia), verificando se il riferimento al drammatico è esteriore o invece intrinseco. Si è inteso quindi determinare il concetto di dramma che unifica la riflessione balthasariana (dramma come incontro di libertà) e infine indagare quale modello teatrale sia concretamente impiegato nella teologia dogmatica dell’autore. La tesi sostiene che, nella misura in cui Balthasar si volge a descrivere i concetti cardine della dogmatica cattolica, il paradigma di riferimento non è più il teatro della rappresentazione, bensì la drammaturgia della performance. Conclude la tesi un’appendice in cui si confronta la proposta balthasariana con le opere di Artaud (nella lettura di Derrida e Nancy), Stanislavskij e Grotowski. / The thesis is a systematic study of the role of theatre and drama in the theological hermeneutics of H.U. von Balthasar. The aim is not to explain the history of theatre, the relationship between theatre and ecclesiastical institutions, or themes of particular playwrights, but to expose the relevance of dramatics for theological investigation. The work studies the scope of dramatics neither in the theological prolegomena, nor in the historical existence of human beings; it studies its function in the exposition of Christian dogmatic (Christology, soteriology, eschatology), verifying if its role is external or intrinsic. The work investigates which concept of drama is adopted in the theology of von Balthasar (drama as encounter of freedoms), and which model of theatre is used in his dogmatic. When Balthasar exposes the key concepts of catholic theology, he leaves the traditional “theatre of representation” and refers to dramatic performance. The appendix compares the theatrical model of von Balthasar to the works of Artaud (following Derrida and Nancy), Stanislavskij and Grotowski.
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Mimesi della natura e ballet d'action: per un'estetica della danza teatrale (1751 - 1785) / Mimesis of the nature and ballet d’action: an aesthetics of theatrical dance (1751-1785)AIMO, LAURA 11 April 2011 (has links)
Una ricerca che si prefigga di studiare la danza teatrale nel Settecento s’imbatte inevitabilmente in un nodo problematico: l’oggetto della ricerca non è (più). Di esso sono rimaste soltanto alcune tracce, ovvero una serie di materiali eterogenei che si presentano come effetti capaci di mostrare la causalità della causa – l’oggetto vacante – ma non la sua forma. A partire dalle opere riformatrici di G. Angiolini e J.G. Noverre nonché dai testi di diversi filosofi coevi interessati allo statuto del gesto, la tesi interroga la congerie di effetti sopravvissuta al ballet d’action per approfondire la danza come forma artistica e forma del sapere all’interno del più ampio sistema della rappresentazione. Nello specifico la tesi si propone di mostrare come il segno negativo che contraddistingue variamente la disciplina tersicorea e il dibattito critico su di essa nel XVIII secolo sia da ricondurre più propriamente all’essenziale matrice espressiva del gesto stesso e abbia contribuito a un progressivo slittamento del paradigma classico della mimesi della natura da un’accezione “imitativo-riproduttiva” a una “espressivo-creativa”. / A research that aims at examining the theatrical dance in the XVIII century is bound to face a problematic crux: the research object is not anymore. Some traces have remained, namely, a series of various materials able to show the causality of the cause – the vacant object – but not its form. The survey starts from the revolutionary works by G. Angiolini and J.G. Noverre and goes through different philosophicals texts of authors who were interested in the status of the gesture; it questions the bunch of effects which overcame the ballet d’action in order to look into the dance as a form of art and knowledge within the wider system of representation. Particularly, the research wants to show as the negative sign which marks this discipline and the XVIII critical debate on it has to be referred to the essential expressive nature of the gesture which led to a progressive shifting of the classic paradigm of the mimesis of nature from being “imitative-reproductive” to become “expressive-creative”
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COMUNITA' ESTETICHE E COMUNITA' ETICHE IL TEATRO DI GRUPPO IN ITALIA IL CASO DEL TEATRO DEL MAGOPOVERO (1971-1989) / Aesthetic Communities and Ethical Communities. Italian Teatro del Magopovero (1971-1989) Case HistoryGENTILE, FRANCESCA 14 March 2008 (has links)
La ricerca ricostruisce le vicende della scena italiana tra gli anni '70 e gli anni '80 e, più nello specifico, il fenomeno del teatro di gruppo, di quelle formazioni cioè che hanno sperimentato con più profondità la questione di un'azione comunitaria attraverso lo strumento del teatro. La ricostruzione di questo fenomeno, svolta all'interno di una premessa più generale sull'emersione di una tensione comunitaria in molte delle più importanti esperienze del teatro del Novecento, è stata effettuata attraverso l'analisi della vicenda artistica e sociale di uno dei più interessanti gruppi teatrali piemontesi: il Teatro del Magopovero di Asti, oggi Casa degli Alfieri. Si tratta di una esperienza, sorta negli anni Settanta nell'ambito del teatro di base, che più di altre ha saputo coniugare al proprio interno la tensione comunitaria, sul duplice versante del lavoro di gruppo e dell'azione sociale. La ricostruzione dell'evoluzione di questo gruppo ha permesso di rileggere le vicende della scena italiana e di mettere a fuoco come la tensione etica alla base di questi gruppi sia stata in grado negli anni di evolversi e tradursi in una dimensione estetica, mantenendo sempre alta l'attenzione al radicamento territoriale, culturale e sociale dei propri esisti artistici. / The research goes trough the Italian scene in - between the 70's and the 80's, in particular it focuses on the group's theatre: teams who experimented deeply a community action with a theatre instrument.
The study takes as example the “Teatro del Magopovero”, now “Casa degli Alfieri”, one of the most interesting theatre groups of Piedmont, as a significant occurrence of the artistic and social phenomena of the theatre of the last century which aims to the ensemble .
This group was founded in the 70's as a community-based theatre: it's an interesting instance of group /team working and social action.
The evolution of the team building of this group shows the changes in the Italian history and stresses out how the strong ethic goal of this groups has been able to change in a aesthetic element, keeping high attention to the cultural and social network with the community in their performances.
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Il teatro di Rabelais : la poetica del genere totale nel "Gargantua et Pantagruel" / Rabelais's Theatre. The poetics of total genre in the "Gargantua et Pantagruel"CAVALLERI, ALBERTO 02 March 2012 (has links)
La tesi affronta il problema della teatralità presente nel romanzo di François Rabelais (1483-1553). La scrittura dell’umanista contamina i generi letterari attivi tra tardo Medioevo e Rinascimento, recupera le forme dei generi classici greco-latini e sfrutta la forza vivente delle pièces teatrali francesi. La mescolanza di tutti questi materiali produce una poetica coerente, volta al potenziamento della visione del mondo, che trova nella teatralità la sua evidenza più forte. Ribaltando la prospettiva degli studi critici precedenti, il lavoro analizza l’opera secondo un "découpage" delle categorie teatrali principali: il tempo, lo spazio, il pubblico, il testo e l’attore. Il risultato finale è l’emersione di una teatralità strutturale, diffusa nell’intero romanzo tramite diversi meccanismi: l’ambiguità tra diegesi/mimesi e tra lettura/ascolto, il dialogo tra narratore e lettori, la compresenza di pubblico e personaggi recitanti, le indicazioni di una spazialità performativa, l’importanza della gestualità e della vocalità, la musicalità teatrale della lingua, il lessico specialistico della messinscena, i temi del travestimento, del "théâtre du monde" e del "théâtre anatomique". / The dissertation focuses on the connection between François Rabelais’s Gargantua et Pantagruel and the theatre. Rabelais’s writing possesses generic characteristics, typical of the late Middle Ages and early Renaissance periods; it also presents generic forms derived from Greek and Latin literature, and is endowed with the vitality of French medieval theatre. The mingling of these materials results in a coherent poetics expressed through pervasive theatrical elements, and aimed at amplifying the reader’s worldview. Previous scholarly perspectives are here “overturned”, for analysis is built on fundamentally theatrical categories: time, space, audience, text and actor. Theatricality proves to inform the very structure of Rabelais’s work and manifests itself in the alternation of diegesis and mimesis; in the ongoing dialogue between narrator and readers/listeners; in the co-presence of audience and characters/players; in the indications of performative spaces; in the emphasis on gesture and voice; in the theatrical musicality of language; in the specialist vocabulary of the mise-en-scène and the themes of disguise, théâtre du monde and théâtre anatomique.
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