• Refine Query
  • Source
  • Publication year
  • to
  • Language
  • 63
  • 2
  • 2
  • Tagged with
  • 67
  • 67
  • 67
  • 63
  • 63
  • 63
  • 63
  • 17
  • 15
  • 15
  • 12
  • 12
  • 12
  • 10
  • 10
  • About
  • The Global ETD Search service is a free service for researchers to find electronic theses and dissertations. This service is provided by the Networked Digital Library of Theses and Dissertations.
    Our metadata is collected from universities around the world. If you manage a university/consortium/country archive and want to be added, details can be found on the NDLTD website.
31

PROGETTO «MENABO'» (1959-1967). GENESI E SVILUPPO DELLA RIVISTA EINAUDIANA ATTRAVERSO LO STUDIO DELLE CARTE D'ARCHIVIO INEDITE / «Menabò» project (1959-1967). Genesis and development of the magazine by Einaudi through the study of unedited archival documents

CAVALLI, SILVIA 25 March 2015 (has links)
Il lavoro è un’indagine sulla genesi e lo sviluppo della rivista «il menabò» (1959-1967), diretta da Elio Vittorini e Italo Calvino e pubblicata da Einaudi, a partire dai materiali epistolari inediti, conservati nel Fondo Giulio Einaudi Editore presso l’Archivio di Stato di Torino e nel Fondo Elio Vittorini presso il Centro Apice dell’Università degli Studi di Milano. L’analisi approfondita dei carteggi ha permesso di ricostruire la storia di una rivista, la quale ha ricoperto un ruolo centrale all’interno del panorama letterario e culturale italiano, ha contribuito a portare notorietà a giovani scrittori esordienti e ha promosso un dibattito critico che ancora oggi può dirsi attuale. / The thesis is an analysis of the genesis and the development of the magazine «il menabò» (1959-1967), directed by Elio Vittorini and Italo Calvino and published by Einaudi, starting from unedited epistolary materials, preserved in the Fondo Giulio Einaudi Editore in the Archivio di Stato in Turin and in the Fondo Elio Vittorini in the Centro Apice of Università degli Studi of Milan. The deep analysis of this correspondence allowed us to reconstruct the history of a magazine which played a key role in the Italian literary and cultural scene, contributed to give fame to newcomer young writers and promoted a critical debate still present nowadays.
32

A visão distópica de Sebastiano Vassali em 3012 l’anno del profeta

Rosa, Paulo Fernando Zaganin [UNESP] 15 December 2008 (has links) (PDF)
Made available in DSpace on 2014-06-11T19:26:52Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 2008-12-15Bitstream added on 2014-06-13T19:14:14Z : No. of bitstreams: 1 rosa_pfz_me_assis.pdf: 290059 bytes, checksum: ca2f5127616acb23f04832644b6fef07 (MD5) / Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES) / Una delle caratteristiche del ventesimo secolo è stata la proliferazione d’opere distopistiche che confrontano l’idealismo utopistico e altri precedenti storici con una visione pessimistica dell’attuale condizione umana. Nel panorama della letteratura italiana contemporanea, si distacca come opera di carattere distopistico 3012 L’anno del Profeta (1995), di Sebastiano Vassalli, un romanzo storico di fantascienza politica, che si passa nel futuro: nel 5000, l’autore descrive l’anno 3012, così come la sensazione di divario e disordine che avrebbe sommerso l’umanità negli prossimi tre mileni. Comunque, il presente lavoro ha l’intenzione d’esaminare la visione distopistica di Sebastiano Vassalli nel romanzo sopracitato, cercando di stabilire l’importanza dell’opera all’interno della letteratura contemporanea in genere e, in particolare, della letteratura italiana. / Uma das características do século XX foi a proliferação de obras distópicas que confrontam o idealismo utópico e outros precedentes históricos com uma visão pessimista da atual condição humana. No panorama da literatura italiana contemporânea, destaca-se como obra de caráter distópico 3012 L’anno del Profeta (1995), de Sebastiano Vassalli, romance histórico de ficção científica e política, que se passa no futuro: no ano 5000, o autor descreve o ano 3012, bem como a sensação de desvario e desordem que teria submergido a humanidade nos próximos três milênios. Dessa forma, o presente trabalho pretende examinar a visão distópica de Sebastiano Vassalli no romance citado, visando apontar a relevância da obra dentro da literatura contemporânea em geral e, particularmente, da literatura italiana.
33

L'influenza dell'estetica crociana nelle riviste di critica letteraria nei primi 50 anni del novecento / The Croce Aesthetics' Influence in Literary Critical Rewieves in the First 50 Years of 1900

VIGANO' , OMAR 23 February 2007 (has links)
Nel sistema di Croce l'Estetica costituisce il primario fondamento, e nella sua auroralità eccede per aver trovato immediata declinazione, e crescita nella critica letteraria, attraverso la redazione della rivista la critica; determinando la rapida e diffusa infiltrazione dei suoi principi nel terreno della cultura artistica nazionale. ma importare le conquiste filosofiche nella critica letteraria, vuol dire anche trasferirne le problematiche aperte. Serra, Cecchi, de Robertis e Boine sulla Voce avanzano l'esigenza di un superamento; Russo, Levi e Capasso sono esempi del difficile accordo o del contrasto di una critica storica e stilistica con l'estetica di Croce. Anche la critica musicale e figurativa provano uno sviluppo decisivo nella spinta dell'idealismo. l'influenza è circolare: i motivi generati dalle rassegne spingono croce a riformulare la propria estetica nella Poesia del 1936. / Estetica (Aesthetics) is the primary foundation of Croce's system, and in auroral (auroralita') character it excels for having discovered his immediate inflexion, confirmation and growth into the literary criticism through the redaction of the review La Critica; causing the quick and widespread diffusion of his principles into the national artistic culture. Importing philosophic pursuits in literary criticism means also transfer deep problems. Serra, Cecchi, De Robertis and Boine in the review Voce push for the downfall of Croce's thought; Russo, Levi and Capasso are examples of the opposition of a historicist and stylistic criticism with Croce's aesthetics. The music and art criticism demonstrate also a decisive development with an idealistic thrust. The influence is circular: the critiques coming from reviews urge Croce to re-formulate his own aesthetics that was in his 1936 work Poesia.
34

La letteratura per tornare alla realtà. L'arte narrativa nella proposta culturale di alcune riviste giovanili: «Il Saggiatore», «Orpheus», «Oggi». / Literature to Get Back to Reality

MAGNANI, NICOLA 27 March 2007 (has links)
Il presente studio è finalizzato ad indagare le complesse vicende culturali di tre riviste - «Il Saggiatore», «Orpheus» e «Oggi» -, nate in Italia per iniziativa di alcuni giovani intellettuali nella prima metà degli anni Trenta, in un periodo in cui, a seguito del definitivo consolidamento politico-istituzionale del fascismo, ha inizio una vasta discussione per determinare con più precisione il ruolo delle nuove generazioni all'interno del regime. In questo «clima», l'azione di tali riviste mira soprattutto a definire il proprio «contributo» per la nascita di una «nuova cultura»: procedendo, così, ad un riassestamento della cultura che superi definitivamente l'impianto epistemologico del sistema idealista con le sue difettose derivazioni espressive, le varie testate giungono ad occuparsi di letteratura, indicando l'inevitabile «necessità», non solo etica e spirituale, ma anche estetica e artistica, di tornare al romanzo per poter riconquistare un'idea di arte che sappia di nuovo «aderire alla vita». / The objective of this thesis is to analyse the cultural development of three literary reviews «Il Saggiatore», «Orpheus» and «Oggi» created by a group of young intellectuals in the mid 30's. Following a period of political and institutional consolidation of Fascism, wide discussion was raised about the role of the new generation within the fascist regime. The aim, above all, of these reviews was to bring about a «new culture». There was a reorganization of the culture, which went beyond the epistemological plan of the idealistic system, which was thought to be lacking in effective language. As a consequence newspapers and reviews began to deal with literature, pointing out the inevitable need for a return to the novel as a more realistic art form from an ethical, spiritual, aesthetic and artistic point of view.
35

La nascita della poesia ermetica nelle riviste degli anni Trenta / The Beginning of the Hermetic Poetry in the Reviews in the '30s

BAIONI, PAOLA 27 March 2007 (has links)
Muovendo da una vasta ricognizione sulle riviste letterarie degli anni Trenta, la ricerca si è concentrata sui principali periodici a cui hanno collaborato poeti e critici ermetici: Interessanti si sono rivelati i rapporti epistolari tra i poeti e i direttori e redattori delle riviste: nella tesi sono state riportate le lettere più significative, con privilegio per quelle inedite. Sono stati riportati diversi documenti di natura critico-teorica, alcuni testi poetici rari di Mario Luzi (mai confluiti in una silloge e mai riproposti da alcuno studioso) e sono state antologizzate (con trascrizione dei testi e apparato in calce) le liriche di alcuni poeti che presentano varianti rispetto all'ultima edizione in volume: si tratta di versi di Mario Luzi, Umberto Saba, Carlo Betocchi, Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo, Alessandro Parronchi. Almeno un terzo della tesi è dedicato a questo. / Starting from a wide investigation in the literary reviews in the '30s, the research has focused on the major magazines, for which hermetic poets and critics worked. The correspondence between poets and editors in chief and members of the editorial staff has proved extremely interesting; the most meaningful letters, especially the unpublished ones, are presented in the thesis. Many critic-theoretic documents and some rare poetries by Mario Luzi (never collected nor published by critics) are also reproduced. Moreover lyrics by various poets, such as Mario Luzi, Umberto Saba, Carlo Betocchi, Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo, Alessandro Parronchi, have been anthologised (with text transcription and apparatus criticus below); all of them present some changes in text compared to the final version, printed in volume. This analysis represents, at least, the third part of the thesis.
36

La poesia di Paolo Buzzi dagli esordi al Poema dei Quarantanni: temi e tensioni liriche fra tradizione e Futurismo / The Poetry of Paolo Buzzi from "Rapsodie leopardiane" until "Poema dei Quarantanni": lyrical themes and tensions between tradition and futurism

RAMPAZZO, ELENA 04 April 2011 (has links)
La tesi analizza la poesia di Paolo Buzzi dalle "Rapsodie leopardiane" al "Poema dei Quarantanni" (1898-1922), individuando temi e strategie liriche presenti in tutto l'arco temporale esaminato. Poiché Buzzi è noto come poeta futurista, si analizza in particolare la sua produzione riferibile all'avanguardia, per comprendere come egli, considerate le istanze della prima raccolta, abbia inteso il futurismo. / The dissertation analyzes the Poetry of Paolo Buzzi from "Rapsodie leopardiane" until "Poema dei Quarantanni" (1898-1922), identifying lyrical themes and tensions present throughout the time period examined. Since Buzzi is known as a futurist poet, the dissertation analyzes in particular its production attributable to the forefront, to understand how he, considered instances of the first collection, was the intention of futurism.
37

MEMORIA E INNOCENZA DELLA POETICA CRITICA DI GIUSEPPE UNGARETTI / Memory and innocence. The art of poetry in Ungaretti's critical writings

MIGLIORATI, MASSIMO 04 April 2011 (has links)
Lo studio effettuato sulle carte di Ungaretti critico e docente universitario ha permesso di evidenziare l'evoluzione dei concetti di memoria e di innocenza e di far emergere alcune basi teoriche della nozione di memoria, elaborate nel corso degli anni Trenta. L’approfondimento della conoscenza di Bergson, Agostino e Vico, infatti, rendono il concetto di memoria sempre più articolato, ampliandone i confini. L’indagine ha inoltre portato alla luce il debito che l’attività critica di Ungaretti ha con le teorie di Giambattista Vico, conosciuto quasi certamente tramite gli animatori de «La Voce», ma poi studiato quale fonte, indiretta, della poetica leopardiana. Sono le teorie vichiane ha suggerire a Ungaretti il ruolo fondamentale della fantasia nella creazione artistica, ruolo che svolge coadiuvando la memoria. Nella Scienza Nuova infatti fantasia e memoria sono sempre associate. Anche in Ungaretti questa associazione, una volta istituita, resiste nel tempo e, nel periodo in cui la suggestione vichiana è più intensa, la fantasia sembra sostituire l’innocenza. Ungaretti si interessa di Vico anche perché il filosofo che pone grande attenzione alla questione delle origini dell’umanità. Un tema imprescindibile per chi, come Ungaretti, fa dell’innocenza primigenia un obiettivo artistico ed umano da raggiungere, tramite la memoria. / The aim of this essay is investigate the evolution of ideas like memory and innocence in Ungaretti's critical writings. These ideas were influenced from studies on Bergson, Agostino e Vico' philosophical teories during the Thirties in Brazil. Thanks to these investigations Ungaretti can wide the bounds of those concepts. Particularly important was Vico's influence and the association introduced between memory and imagination by the neapolitan philosopher in his most important work, the Scienza Nuova. Furthermore, Ungaretti is interested in Vico's humankind origins theory, a fundamental topic for who, like the italian poet, set the idea of archetypical innocence as a human and artistic target attainable by memory.
38

A visão distópica de Sebastiano Vassali em "3012 l'anno del profeta" /

Rosa, Paulo Fernando Zaganin. January 2008 (has links)
Orientador: Ana Maria Carlos / Banca: Hilário Antônio Amaral / Banca: Cátia Inês Negrão Berlini de Andrade / Resumo: Uma das características do século XX foi a proliferação de obras distópicas que confrontam o idealismo utópico e outros precedentes históricos com uma visão pessimista da atual condição humana. No panorama da literatura italiana contemporânea, destaca-se como obra de caráter distópico 3012 L'anno del Profeta (1995), de Sebastiano Vassalli, romance histórico de ficção científica e política, que se passa no futuro: no ano 5000, o autor descreve o ano 3012, bem como a sensação de desvario e desordem que teria submergido a humanidade nos próximos três milênios. Dessa forma, o presente trabalho pretende examinar a visão distópica de Sebastiano Vassalli no romance citado, visando apontar a relevância da obra dentro da literatura contemporânea em geral e, particularmente, da literatura italiana. / Riassunto: Una delle caratteristiche del ventesimo secolo è stata la proliferazione d'opere distopistiche che confrontano l'idealismo utopistico e altri precedenti storici con una visione pessimistica dell'attuale condizione umana. Nel panorama della letteratura italiana contemporanea, si distacca come opera di carattere distopistico 3012 L'anno del Profeta (1995), di Sebastiano Vassalli, un romanzo storico di fantascienza politica, che si passa nel futuro: nel 5000, l'autore descrive l'anno 3012, così come la sensazione di divario e disordine che avrebbe sommerso l'umanità negli prossimi tre mileni. Comunque, il presente lavoro ha l'intenzione d'esaminare la visione distopistica di Sebastiano Vassalli nel romanzo sopracitato, cercando di stabilire l'importanza dell'opera all'interno della letteratura contemporanea in genere e, in particolare, della letteratura italiana. / Mestre
39

L’ANTI-VOLTAIRE. PASSIONI E DISSIDI MANZONIANI / L'ANTI-VOLTAIRE. PASSIONI E DISSIDI MANZONIANI / ANTI-VOLTAIRE. MANZONI'S PASSION AND WORRIES

CAPPELLETTI, CRISTINA 04 December 2017 (has links)
Manzoni in giovane età fu un grande ammiratore di Voltaire, che poi abbandonò o distrusse. La prima fase del lavoro analizza le prime biografie manzoniane, attraverso le quali si è cercato di capire quando si è diffusa la notizia, infondata, ma che ancora oggi trova credito, della distruzione da parte di Manzoni di tutti i volumi l’edizione del 1785 di tutte le opere di Voltaire. Si è poi provveduto ad analizzare la bibliografia critica manzoniana, per definire al meglio lo status quaestionis degli studi. In particolare si è messo in luce il ruolo fondamentale della lezione crociana, riferimento obbligato per tutti coloro che si sono interessati ai debiti di Manzoni nei confronti delle opere di Voltaire. Sono state poi analizzate le citazioni dirette di Voltaire nelle opere di Manzoni. Questa analisi ha permesso di isolare i singoli passi in cui Voltaire viene citato direttamente, l’ipotesi di partenze era quella che potesse esistere una “funzione Voltaire” nell’opera manzoniana; in molti casi, però, il rimando all’autore francese è in negativo: Manzoni sente infatti la necessità di correggere ed emendare quanto affermato dall’illuminista. / Manzoni was a great admirer of Voltaire, who then abandoned or destroyed. The first phase of this work analyzes the old Manzoni’s biographies, through which it was tried to understand when born the unfounded news on Manzoni's destruction of all volumes of all the works of Voltaire. Then we analyzed the Manzoni’s critical bibliography, to better define the status quaestionis of the studies. Then this work analyzes Voltaire's direct quotes in Manzoni's works.
40

Il vero e il convenzionale: rappresentazioni della realtà nel romanzo contemporaneo

Tirinanzi De Medici, Carlo January 2011 (has links)
Indagine sulla rappresentazione della realtà nel romanzo occidentale contemporaneo. Si considera preliminarmente il dibattito sul realismo dagli anni Quaranta a oggi: dalla sistemazione di una teoria del realismo ottocentesco alla messa in discussione dei principi stessi, e della possibilità, di un testo realista. Analisi del dibattito critico più recente, che ritorna ad occuparsi della relazione tra mondo attuale e mondo finzionale dopo un lungo periodo di assenza, dove a dominare erano le nozioni di intertestualità, di metanarrativa e di letteratura come gioco, sintetizzate dalla celebre espressione di Jacques Derrida «non c'è fuori-testo». Scopo del lavoro è di suggerire che uscendo dal postmoderno gli scrittori tendono a due modalità di rappresentazione del reale: una «veridica» in cui si cerca di sovrapporre il più possibile mondo attuale e mondo d'invenzione (fino al caso, estremo, delle «autofinzioni» di Siti) instaurando tra i due una relazione di approssimazione che spinga il lettore a considerare il romanzo come relazione su eventi reali; una seconda «convenzionale» che invece si basa su dispositivi rodati e normalmente accettati dalla comunità dei lettori (dunque il lettore sa di trovarsi di fronte a un codice e, di conseguenza, di doverlo decodificare in tal modo riuscendo a ricollegare lo «scritto» con il «non scritto»). Il realismo convenzionalista è analizzato in due forme: una «innovativa», delineata da "Underworld" di Don DeLillo, che mette l'accento sul processo costruttivo, una «tradizionale», espressa nel saggio in due varianti («Le particelle elementari» e «Le benevole»), il cui scopo è quello di riattivare meccanismi narrativi ottocenteschi, considerati per buona parte del Novecento come «vecchi» o «superati», affidando loro il compito di raccontare il mondo di oggi. In conclusione si approfondisce il concetto di «avanguardia permanente», ovvero la continua ricerca del nuovo in arte come caratteristica principale del romanzo novecentesco. Analisi della produzione recente (dal 1979) di Philip Roth, con particolare enfasi sul ruolo ambiguo del personaggio Nathan Zuckerman e sui dispositivi narrativi di "American Pastoral" (1997), di "El mal de Montano" di Enrique Vila-Matas (2002), di "Troppi paradisi" (2006) di Walter Siti, di "Underworld" di Don DeLillo (1997), di "Les particules élémentaires" (1998) di Michel Houellebecq e di "Les bienveillantes" di Jonathan Littell (2006).

Page generated in 0.1048 seconds