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L'APPRENDIMENTO INFORMALE NEI CONTESTI FAMILIARI. IDENTITA', SIGNIFICATI, SAPERI DI GENITORI ITALIANI E ITALO-AMERICANI.

BRACCI, FRANCESCA 06 March 2014 (has links)
La tesi si pone all’interno di una cornice di senso propria dell’educazione degli adulti ed esplora i processi di apprendimento e di costruzione della conoscenza che accadono nei contesti familiari. È stato condotto uno studio comparativo su due campioni: uno composto da quarantatré genitori italiani che vivono a Milano, Italia, e l’altro da ventisette genitori italo-americani che vivono a New York City, Stati Uniti. La decisione di condurre uno studio comparativo è motivata dal tentativo di comprendere e confrontare come i genitori, con, al di là e attraverso i propri posizionamenti culturali, costruiscono conoscenze, configurazioni identitarie, traiettorie di partecipazione, e forme di appartenenza alle famiglie di cui fanno parte. L’indagine prevede un secondo segmento che presenta l’applicazione di un approccio educativo diretto a sostenere gruppi di genitori nell’assunzione di azioni trasformative. / This paper describes a research on the processes of learning and of knowledge construction occurring within the family contexts. The aim of such research is the development of educational action logics able to intercept, promote and validate the knowledge and repertoires of practice that the family systems generate.
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PEDAGOGIA DELL'AMBIENTE: LINEE DI RICERCA DELL'UNIONE EUROPEA SUI TEMI DELL'EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITA' VERSO EXPO 2015

VACCHELLI, ORIETTA 23 March 2015 (has links)
La pedagogia dell’ambiente può offrire nuove prospettive interpretative rispetto a talune rilevanti questioni ambientali. Delineando contributi progettuali sostenibili per formare ad una cittadinanza responsabile in una civiltà planetaria, essa dischiude la possibilità di elaborare una cultura della sostenibilità educativa. Significare un nuovo modello di sviluppo, secondo un pensiero pedagogico orientato alla centralità della persona in stretta congiunzione con la dottrina sociale della Chiesa, caratterizza il quadro teorico della tesi. E’ in questa cornice che si inserisce la presente ricerca, la quale, in una prospettiva pedagogica, compie un’esplorazione orientata ad approfondire il rapporto tra pedagogia e politica dell’ambiente nello scenario dell’Unione Europea. L’elaborato mira a proporre un’articolata disamina critica delle attuali politiche ambientali europee in merito a ricerca e innovazione dell’istruzione e formazione. L’interpretazione pedagogica di emblematici documenti dell’Unione Europea circa l’educazione allo sviluppo sostenibile evidenzia elementi imprescindibili per delineare una progettazione educativa sostenibile finalizzata a generare un cambiamento culturale nel segno della sostenibilità e per elaborare possibili linee di orientamento rivolte a policy makers. / Environmental pedagogy can offer new interpretational perspectives with respect to certain significant environmental issues. By outlining sustainable projects aimed at forming a responsible population in a planetary civilization, environmental pedagogy discloses the possibility to develop a culture of educational sustainability. Representing a new development model, according to a pedagogical thought oriented towards the central nature of the person, in close conjunction with the social doctrine of the Church, characterizes the theoretical picture of the thesis. It is this frame that encloses the present research, which, from a pedagogical perspective, carries out an investigation aimed at deepening the relationship between pedagogy and environmental policy in the scenario of the European Union. The paper intends to propose a well-structured and critical examination of the current European environmental policies on the subject of research and innovation in education and training. The pedagogical interpretation of emblematic documents issued by the European Union concerning education for sustainable development shows elements which are crucial for the purpose of outlining a sustainable educational plan aimed at generating a cultural change in the sign of sustainability and for developing possible guidelines aimed at policymakers.
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Disagio esistenziale e ricerca di senso in adolescenza: prospettive pedagogiche e orientamenti educativi alla luce del pensiero di Vicktor E. Frankl / EXISTENTIAL DISEASE AND SEARCH OF MEANING IN ADOLESCENCE: PEDAGOGIC PERSPECTIVES AND EDUCATIVE ORIENTATIONS THROUGH THE TOUGHT OF VIKTOR E. FRANKL

ARIOLI, ANTONELLA 31 March 2011 (has links)
La ricerca propone una lettura pedagogica del disagio esistenziale degli adolescenti: un fenomeno che assume toni sempre più allarmanti nella nostra società. In riferimento ai consueti modelli interpretativi, di carattere psichiatrico, psicologico e sociologico, si avanza l’ipotesi che la frustrazione dell’inalienabile motivazione umana di trovare un senso nella vita possa costituire la matrice comune alle molteplici forme in cui si esprime il malessere giovanile: il bullismo, la demotivazione, il disorientamento, l’apatia, l’aggressività e la tossicodipendenza. Tale insoddisfazione esistenziale non può non chiamare in causa l’educazione e la modalità, specificatamente pedagogica, di rispondere al disagio facendo leva sull’educabilità e sulle risorse potenziali dei soggetti in formazione, al di là sia degli elementi patologici che dei bisogni da soddisfare. Così, alla luce dell’Analisi Esistenziale di Viktor E. Frankl, che funge da quadro teorico di riferimento lungo l’intero percorso di studio, si delineano i contorni della dimensione esistenziale del disagio degli adolescenti, nonché i fondamenti di un’antropologia pedagogica capace di legittimare le esigenze di significato della persona. La ricerca si conclude con la proposta di alcuni lineamenti metodologici utili per declinare la finalità generale dell’«affinamento della coscienza», cuore di un’educazione autenticamente orientata alla ricerca di senso. / The research suggests a pedagogic reading about adolescents’ existential disease: a phenomenon which assumes more and more alarming appearances in our society. Referring to usual interpretative psychiatric, psychological and sociological models, we express the hypothesis that the frustration of the inalienable human motivation of giving sense to life could be the common matrix of the various forms of youth disease: bullying, unconcern, disorientation, apathy, aggressiveness and addiction. This existential dissatisfaction involves education and the pedagogic way to give an answer to uneasiness through educability and potential resources of the growing subjects, beyond pathological elements and needs to be fulfilled. So, considering Viktor E. Frankl Existential Analysis, which is the theoretic background of this research, the borders of the existential dimension of the adolescents' discomfort reveal themselves, together with the foundation of a pedagogic anthropology able to legitimate the human being’s needs of meaning. The research ends with a proposal of some methodological features, useful to explain the general aim of the “conscience refinement”, heart of genuine search of meaning oriented education.
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FORMAZIONE ALLE COMPETENZE INTERCULTURALI NELL'ADOZIONE INTERNAZIONALE / INTERCULTURAL COMPETENCES TRAINING IN INTERNATIONAL ADOPTION

FRANZINI, MANILA 15 March 2010 (has links)
La formazione alle competenze interculturali nasce dalla volontà di approfondire una tematica particolarmente discussa nell’ambito internazionale. Affrontare il tema della formazione alle competenze interculturali, e ancor di più nell’ambito dell’adozione internazionale, rappresenta una sfida ed un’enorme potenzialità per coloro che sono direttamente impegnati nelle attività di adozione internazionale. Lo studio ha posto in evidenza la necessità della formazione delle coppie aspiranti all’adozione e dei genitori adottivi, per poter rendere possibile una trasformazione profonda. La ricerca si compone di una parte sperimentale che ha visto il coinvolgimento della maggior parte degli enti autorizzati italiani che si occupano di formare le coppie all’adozione. Nella seconda parte dello studio, si è compiuta un’analisi in profondità dei percorsi formativi progettati e realizzati da tre enti autorizzati italiani, quali AFN (Azione per Famiglie Nuove), AIBI (Associazione Amici dei Bambini) e CIAI (Centro Italiano Aiuto all’Infanzia). E’ stato possibile delineare degli approcci specifici e degli elementi caratterizzanti tali percorsi, emersi nel confronto tra le realtà associative. Gli interrogativi iniziali e gli approfondimenti effettuati con lo studio di casi, hanno reso possibile il riconoscimento dell’incidenza della dimensione educativa nel percorso adottivo e l’individuazione di tre orientamenti formativi. I presupposti indicati, che hanno favorito l’individuazione di un quadro concettuale di riferimento ed un assetto applicativo, hanno aperto nuove prospettive di sviluppo sul tema delle competenze interculturali nell’ambito dell’adozione internazionale. Nell’ultima parte del testo si sono approfondite le definizioni intorno al concetto di competenze, ed in particolare di competenze interculturali. L’analisi sulle competenze ha mostrato l’esistenza di differenti modelli di competenze culturali, transculturali ed interculturali. Questa ricerca ha approfondito sia il significato delle competenze interculturali per le coppie e i genitori adottivi, sia le caratteristiche di una formazione alle competenze interculturali, indicando delle possibili modalità di applicazione. / Training in intercultural matters arises from the need of going into depth of a subject particularly discussed in international circles. To face the subject of training in intercultural matters and, even more in the matter of international adoption, represents a challenge and an enormous potential for those who are directly involved in the activity of international adoption. Studies have underlined necessity of training prospective and adoptive parents, in order to ensure a transformation. The research is made up of an experimental method which involves a large number of Authorised Italian Organizations which deal with training of adoptive families. In part of this study, was made a analysis of training systems realised by three Authorised Organizations, such have AFN (Azione per Famiglie Nuove), AIBI (Associazione Amici dei Bambini) and CIAI (Centro Italiano Aiuto all’Infanzia). It was possible to identify some specific approaches and some characteristic elements of these approaches, which arose when comparing realities. The initial questions and studies made when cases were examined made it possible to recognise the incidence of the educational size of the adoption schedule and the indication of three training methods. The indicated suppositions, which favoured the selection of a conceptual item of reference and possible application, opened a new prospective for development of the subject of intercultural matters in international adoption circles. In the last part of the text, the definition of the concept of competences was thoroughly defined and in particular intercultural competences. The analysis of competences showed the existence of different forms of cultural, transcultural and intercultural competences. This research has explained the significance of intercultural duties for prospective and adoptive parents. Be they the characteristics in the training of intercultural duties, indicating possible ways of application.
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L'EREDITA' EDUCATIVA DI EXPO 2015. PEDAGOGIA DELL'AMBIENTE, ALIMENTAZIONE, ECOLOGIA INTEGRALE

GIOVANAZZI, TERESA 04 July 2017 (has links)
La ricerca si propone di esplorare e approfondire secondo una prospettiva pedagogica la tematica alimentare, traendo spunto dalla molteplicità delle sollecitazioni offerte dall’esposizione universale Feeding the Planet, Energy for Life, in stretta connessione con la Lettera Enciclica di Papa Francesco, Laudato si’. La riflessione pedagogica è chiamata ad offrire un’interpretazione complessa del rapporto tra visioni antropologiche ed emergenze educative per elaborare nuove reti di conoscenza e azione nella prospettiva del bene comune e della sostenibilità della vita. Educazione, ricerca e formazione rappresentano strumenti significativi per garantire l’equità e il riconoscimento del diritto fondamentale a un’alimentazione sana, sicura e sufficiente per l’intera umanità. Il principale obiettivo della ricerca è di individuare l’eredità educativa di Expo 2015 di fronte alle sfide alimentari del pianeta, attraverso un approccio sistemico ai problemi sociali, culturali, economici e ambientali. La tesi offre una recensione critica di contributi peculiari sulla cultura alimentare tra tradizione e innovazione, per generare prospettive euristiche nel segno dello sviluppo umano tra passato e futuro. Emblematica è l’esigenza di educare al “benessere sostenibile” per promuovere la qualità della vita e diffondere best practices di alimentazione in ambito familiare, scolastico e delle comunità su scala locale e globale, nell’orizzonte della sostenibilità. Una “pedagogia del benessere” raccoglie la sfida di individuare e “progettare” competenze alimentari, nell’epoca del diritto al cibo tra cura educativa e ecologia integrale, tra stili di vita e custodia del creato. / The research intends to explore and analyze nutrition from a pedagogical point of view, inspired by the universal exposition Feeding the Planet, Energy for Life, in close connection with the Encyclical Letter of Pope Francis, Laudato si'. Pedagogical research offers a complex interpretation of the relationship between anthropological concepts and educational challenges to develop new networks of knowledge and action in the prospect of the common good and sustainability of life. Education, research and training are important tools to ensure equity and the recognition of the fundamental right to healthy, safe and sufficient nutrition for the entire humanity. The main aim of the research is to identify the educational heritage of Expo 2015 in face of the food challenges of the planet through a systemic approach to social, cultural, economic and environmental issues. The thesis offers a critical review of peculiar contributions to food culture between tradition and innovation, to generate heuristic prospects for human development between past and future. The need to educate “sustainable well-being” to promote quality of life and to disseminate best practices of nutrition in family, school and community on a local and global scale is emblematic. A “pedagogy of well-being” raises the challenge of identifying and "designing" food skills in an era of the “right to food”: in educational care and integral ecology, lifestyles and environmental protection.
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PERCORSI DI ACCOMPAGNAMENTO PEDAGOGICO ALLA GENITORIALITA' ADOTTIVA / Educational accompaniment to adoptive parenting

TABACCHI, ALESSIA 11 May 2021 (has links)
Il progetto di ricerca mira ad indagare, nell’orizzonte della pedagogia della famiglia, l’accompagnamento da offrire ai coniugi che si accostano all’adozione. Lo studio muove dall’assunzione di un paradigma sistemico e dialogale, nel quale la famiglia è intesa come realtà in divenire, che concorre alla crescita reciproca e vicendevole dei suoi membri (Pati, 2014). L’analisi della letteratura scientifica e del contesto adottivo rivelano zone d’ombra nella ricerca interdisciplinare, in particolare rispetto al periodo pre-adottivo, ed una esiguità di contributi provenienti dall’area pedagogica. Il presente lavoro si prefigge, pertanto, di raggiungere una comprensione più profonda dell’oggetto di ricerca, al fine di promuovere interventi di sostegno e accompagnamento educativo alla genitorialità adottiva. In una costante circolarità fra teoria e prassi, si è scelto di coinvolgere alcuni genitori adottivi in interviste semi-strutturate. Ciò, nella convinzione che far parlare l’esperienza e riflettere su di essa può favorire una definizione epistemologica e contenutistica del discorso pedagogico sull’adozione (Pati, 2004). L’indagine si propone di chiarire come si struttura e consolida la scelta adottiva dentro il progetto di vita familiare, di rintracciare le peculiarità educative sottese alla genitorialità e filiazione adottiva e di individuare percorsi di accompagnamento educativo per la famiglia adottiva. / The research project aims to inquire, in the context of family pedagogy, the help offered to couples who are approaching adoption. The study starts from the assumption of a systemic and dialogical paradigm, in which the family is understood to be in progress and contributes to the mutual growth of its members (Pati, 2014). The analysis of scientific literature and of the context about adoption reveal many unexplored areas in the interdisciplinary research, specifically regarding the pre-adoption interventions, as well as some contributions coming from the educational area. This work tries to reach a deeper understanding of the research subject, to gain involvement of educational accompaniment and support to adoptive parenting. In a constant exchange between theory and practice, it has been proposed to involve some adoptive parents in semi-structured interviews. It is believed that talking and reflecting on the experience, should encourage an epistemological and of content definition of the educational subject on adoption (Pati, 2004). The expected results are to clarify how the adoptive choice is structured and consolidated within the family life project; to outline educational peculiarities of adoptive parenting and sonship; and to suggest way of educational accompaniment to the adoptive family.
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TRA PEDAGOGIA ED ECOLOGIA INTEGRALE: ALCUNE QUESTIONI EMBLEMATICHE PER UMANIZZARE L'ECONOMIA

MOLINARI, ANTONIO 11 May 2021 (has links)
La tesi, con un intento esplorativo, avvalora l’ ecologia integrale quale principio che riguarda ogni contesto di vita e considera criticamente le dimensioni della sostenibilità all’interno della vita delle persone e delle organizzazioni, analizzando le questioni in modo interdisciplinare e attraverso inedite prospettive epistemologiche inclusive. La nozione di formazione umana integrale e le prospettive della Dottrina Sociale della Chiesa sono assunte quale itinerario di approfondimento sulle possibili connessioni euristiche tra pedagogia ed economia civile, con riferimento all’educabilità della persona e all’ecologia umana. L’orientamento all’ecologia integrale sollecita la riflessione pedagogica, in dialogo con altre scienze, a generare un’inedita progettualità civile e nuove possibilità educative per realizzare un autentico sviluppo equo e solidale. Nell’alveo della pedagogia dell’impresa, si considerano modelli organizzativi quali imprese sociali, cooperative di comunità e Società Benefit come protagoniste nell’impegno responsabile della costruzione della comunità, avvalorando la fioritura della persona umana e la cura del creato. Human education ed ecologia integrale divengono l’alleanza capace di sviluppare green capability emblematiche per l’edificazione di un futuro inclusivo e vitale, nella prospettiva del bene comune. / The thesis, with an exploratory intent, validates integral ecology as a principle that concerns every context of life and critically considers the dimensions of sustainability within the lives of individuals and organisations, analysing the issues in an interdisciplinary way and through novel inclusive epistemological perspectives. The notion of integral human formation and the perspectives of the Social Doctrine of the Church are taken as an itinerary to explore the possible heuristic connections between pedagogy and civil economy, with reference to the educability of the individual and human ecology. The orientation towards integral ecology urges pedagogical reflection, in dialogue with other sciences, to generate unprecedented civil planning and new educational options to achieve authentic fair and solidarity-based development. In the context of the business pedagogy, organisational models such as social enterprises, community cooperatives and Benefit Societies are considered as protagonists in the responsible commitment to building the community, enhancing the flourishing of the human person and the care of creation. Human education and integral ecology become an alliance capable of developing emblematic green capabilities for building an inclusive and vital future, in a perspective of common good.
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L'altra pedagogia di Rosmini. Dilemmi, occultamenti, traduzioni.

Bonafede, Paolo January 2019 (has links)
La dissertazione si apre con la ricerca della definizione degli strumenti e dei metodi necessari per effettuare l’operazione di comprensione e ri-significazione attualizzante della pedagogia rosminiana. Il primo capitolo ha quindi per oggetto proprio quest’indagine strumentale: partendo da un’analisi storica delle diverse linee di filosofia dell’educazione, s'inquadra il modello di filosofia dell’educazione attuale che fornisce il metodo della ricerca filosofico-educativa più efficace per l’analisi della teoria pedagogica rosminiana. Una volta portata a termine quest’operazione preliminare, si avvia la disamina dei testi rosminiani. Nel secondo capitolo la tematica educativa viene globalmente inquadrata all'interno dell’indagine antropologica: discostandomi dall’interpretazione spiritualista, propongo una lettura dell’antropologia rosminiana che prende in considerazione l’altro elemento fondamentale dell’uomo, il sentimento fondamentale nella specificità corporea, che spesso è stato dimenticato dagli studiosi rosministi, rinunciando conseguentemente a indagini accurate sulla dimensione sensitiva e istintiva dell’essere umano. Riprendere a esaminare criticamente questa dimensione non solo conduce a una comprensione più globale dell’antropologia rosminiana, ma offre spazi di continuità per l’indagine propriamente pedagogica, oggetto del terzo capitolo. È questo lo spazio privilegiato per l’analisi della pedagogia rosminiana, focalizzata principalmente su "Del principio supremo della Metodica". Vengono messi in luce i nodi e le discrasie in termini di contenuti e di metodi che affiorano nella ricerca sui processi educativi effettuata dal Rosmini, verificando come alcune questioni teoretiche siano alla base della mancata pubblicazione e dell’occultamento del saggio da parte di Rosmini. Infine, a completare la dissertazione, il quarto capitolo indaga nelle pieghe del sistema rosminiano – dalla questione sull’animalità nell’umano ai rapporti tra sviluppo infantile e origine linguistica e coscienziale – mostrando non solo le criticità presenti nella speculazione rosminiana, ma permettendo di tracciare spazi di continuità e insospettabile vicinanza del pensiero di Rosmini rispetto al panorama culturale odierno. In questo modo vengono fornite - sulla base dell’aderenza ai concetti rosminiani - nuove interpretazioni per una filosofia dell’educazione feconda per la contemporaneità.
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PREGIUDIZIO 2.0. FORME DI INTOLLERANZA NELLA CULTURA GIOVANILE CONTEMPORANEA. MODELLI TEORICI E PRATICHE EDUCATIVE / PREGIUDIZIO 2.0. NUOVE FORME DI INTOLLERANZA NELLA CULTURA GIOVANILE CONTEMPORANEA. MODELLI TEORICI E PRATICHE EDUCATIVE / PREJUDICE 2.0. FORMS OF INTOLERANCE IN CONTEMPORAY YOUTH CULTURE. THEORETICAL MODELS AND EDUCATIONAL PRACTICES

PASTA, STEFANO 23 March 2016 (has links)
La ricerca affronta il tema delle manifestazioni di “pensiero prevenuto” nell’ambiente digitale, spesso collegate a performance razziste “banalizzate” e socialmente condivise. Per individuare risposte educative specifiche e buone prassi di intervento, è necessario analizzare le diverse forme assunte dal pregiudizio in Rete alla luce degli aspetti affettivo-emotivi e non solo razionali. L’ambiente di ricerca è il Web 2.0, inteso come “realtà aumentata”, ovvero uno spazio non contrapposto al reale ma segnato dalle proprie specificità. Si è individuato un corpus di “razzismi online” da sottoporre a un’analisi di tipo qualitativo-testuale attraverso il software T-Lab e, in parallelo, a un’analisi di tipo qualitativo-motivazionale. I risultati ottenuti sono stati quindi interpretati alla luce di una duplice bibliografia: da un lato quella della pedagogia interculturale e degli studi classici sui razzismi, dall’altro quella sulle caratteristiche del digitale, della pragmatica della comunicazione online e della Media Education. Durante la ricerca si sono inoltre svolte – con esiti differenti – alcune conversazioni via Ask.fm con adolescenti contattati poiché, in vario modo, avevano preso parte a performance razziste; oltre che come caso studio di etnografia virtuale, viene proposto come esperimento di educazione alla riflessività. Si noterà come dalla banalizzazione delle tesi razziste e dalla deresponsabilizzazione dello “stare in Rete” deriva un recupero implicito dell’istanza biologica, su basi non scientifiche, svuotate di senso, ma paradossalmente accettate e interiorizzate. D’altro canto, si incontrano svariati esempi di attivazione di “cittadini digitali”; anche a partire da questo “capitale antirazzista”, si sottolineerà il ruolo dell’educazione alla cittadinanza – interculturale, digitale e morale – nel formare soggetti e agenti morali nella mediapolis, affermando il valore della responsabilità verso gli altri. / The study deals with the topic of manifestations of “prejudiced thought” in the digital environment, which are often linked with “banalised” racist and socially shared performances. In order to identify specific educational responses and good practices of intervention, the various forms taken by prejudice on the Web in the light of affective-emotive, and not only rational, aspects have to be analysed. The research environment is Web 2.0, understood as “augmented reality”, i.e. a space that is not opposed to reality but marked by its own specificities. A corpus of “online racism” has been identified to be submitted to a qualitative-textual analysis through T-Lab software and, in parallel, a qualitative-motivational type of analysis. The results obtained were then interpreted in the light of a dual bibliography: on the one hand that of intercultural pedagogy and classic studies on racism, on the other that on the characteristics of the digital environment, the pragmatics of online communication and of Media Education. Some conversations were also carried out during the research – with different outcomes – via Ask.fm with adolescents contacted as, in various ways, they had taken part in racist performances; as well as a case study of virtual ethnography, this is proposed as an experiment on education on reflectivity. It will be noticed how an implicit recovery of the biological question, with non-scientific bases, emptied of meaning, but paradoxically accepted and internalised, derives from the banalisation of racist theories and the lack of a sense of responsibility of “being on the Web”. On the other hand, several examples of activating “digital citizens” are encountered; from this “antiracist capital” as well, the role of education for citizenship – intercultural, digital and moral – in forming subjects and moral agents in the mediapolis, asserting the value of responsibility towards others, will also be emphasised.
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PROGETTAZIONE PEDAGOGICA, "KMETRO VERDE". MOBILITA' E TRASPORTI SOSTENIBILI NEI SISTEMI AGROALIMENTARI

SANDRINI, SIMONA 18 March 2016 (has links)
L’intensità del trasporto alimentare è un trend destinato ad aumentare nella sua complessità. La ricerca attesta come sia rilevante analizzare “come il cibo viaggia”, forse più di “quanto il cibo viaggia”, nel mercato globalizzato dei prodotti agroalimentari, nelle realtà urbane che modificano le abitudini di consumo e nel “global food system” composto da cinque tipologie di sistemi agroalimentari. Gli impatti in sostenibilità sono strettamente dipendenti dall’efficienza del trasporto e della logistica, di merci agroalimentari e di persone che si spostano per l’approvvigionamento, dal campo al consumatore e viceversa. Eppure il concetto di food miles si è ampiamente diffuso tra gruppi di consumatori, attestando mutamenti culturali significativi. Si pensi all’idea tutta italiana di “km-zero”. “Può il trasporto del cibo essere economicamente, socialmente e culturalmente sostenibile, per conservare l'ecosistema?” Questa domanda, approfondita pedagogicamente, può essere riformulata: “How can consumers, economical stakeholders and policy makers become environmentally friendly about transportation of food?” Il quesito conduce all’interrogativo di quale formazione e ricerca interdisciplinare progettare per orientare gli sforzi verso questo fine. Una nuova formulazione concettuale potrebbe promuovere azioni sostenibili per la mobilità e i trasporti sulle lunghe, medie e corte distanze, per la filiera lunga e corta: il “Kmetro verde”. / The transportation of agro-alimentary products is constantly evolving. The research has been focusing on long distances, tied with the global market. But results in a lack of investigations in medium and short distances which also possess some efficiency gain. The investigation of these shorter mode of transport is paramount as they have significant impact on the triptych of sustainability. In this context, the concepts of "food miles" and of "km-zero" have spread widely among the consumers, attesting the community awareness regarding sustainability issues. However, as environmental concerns arise, such concept has showed it's limit. Therefore the question, "Can transportation of food become economically, socially and culturally sustainable, to preserve the ecosystem?", that lead to this concept, needs to be reassessed. Starting from a pedagogical standpoint, this question can be rephrased as “How can consumers, economical stakeholders and policy makers become environmentally friendly about transportation of food, to preserve the ecosystem?”. For a successful undertaking of such problematic, it is paramount to evaluate the need of novel training practises as well as the design of interdisciplinary research. A new formulation of such concept, embodied in "kmeter green", would aim to promote sustainable mobility on all the distances and chains' lengths.

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