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LE COMPETENZE INTERCULTURALI DEI GIOVANI DI ORIGINE STRANIERA / Second generation ethnic youth and intercultural competences

GRANATA, ANNA 15 March 2010 (has links)
Le seconde generazioni dell’immigrazione stanno cambiando il profilo della società italiana e della scuola in particolare (il 10% degli alunni nelle scuole di Milano non sono cittadini italiani). I figli degli immigrati introducono nuovi comportamenti, attitudini, visioni e credi, spesso distanti dallo stile di vita della maggioranza. Allo stesso tempo, questi giovani si sentono a tutti gli effetti italiani, vivendo così una condizione di doppia appartenenza che fa sentire loro come italiani e stranieri allo stesso tempo, condividendo la condizione di crescita dei coetanei italiani, ma condividendo anche le origini dei propri genitori. I loro coetanei italiani possono imparare, attraverso di loro, a confrontarsi con altri stili di pensiero, altri punti di vista, altri significati e valori: un’opportunità di superare un “pensiero unico” e di favorire la diffusione di “menti interculturali”, molto importanti per vivere in una società globale. La specifica sfida educativa che si è accolta attraverso questo lavoro è stata quella di identificare le profonde potenzialità insite in questa generazione. In questa tesi si propone un modello causale di competenza interculturale dei giovani di origine straniera, il “modello della doppia competenza” basato su due fondamentali dimensioni: la comprensione e il contributo, due dispositivi attraverso cui entrare in relazione efficacemente con persone di altre culture. / New second generation of immigrants is changing the face of Italian society and school in particular (there is 10% of non Italian citizens in Milan’s schools today). They bring new behaviours, attitudes, creeds and faiths, far from the majority trends. At the same time, they feel them as Italian people. So, young people born in Italy form immigrant parents are Italian-strangers, Italian and strangers at the same time. They represent a chance to rethink the way to be Italian in our country. Italian young people can learn to confront with other styles of thinking, other points of view, other meanings: this is a chance to rethink own certitudes and to stimulate doubts and questions in the mind and to build “intercultural minds” very useful in global societies. The specific educational challenge (before than social and politic) is finding ways to exploit powers inside presence of second generation youth. In this thesis we propose a causal model of intercultural competence of second generation ethnic youth who are growing up between two languages and two cultures. The “double intercultural competences” model is based on two dimensions: comprehension and contribution, two different ways to meet people of other cultures.
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L'educativa di strada come strategia di intervento PEDAGOGICO con minori stranieri non accompagnati

PANICHELLI, LAURA 16 March 2011 (has links)
I minori stranieri non accompagnati sono considerati i nuovi protagonisti dei processi migratori e costituiscono a partire da questo secolo un vero e proprio soggetto migratorio. Il seguente lavoro presenta un quadro generale di riferimento giuridico-normativo per mettere a fuoco la questione dei minori stranieri non accompagnati sia in Italia che in Europa e nello specifico in Spagna, Francia, Inghilterra. Inoltre, vengono prese in considerazione le tematiche educative di questi minori presenti in Italia. La letteratura presa in esame insegna che i minori stranieri non accompagnati presentano molti bisogni educativi associati all’esperienza della migrazione, all’età adolescenziale e al fatto di trovarsi in Italia, da soli, senza adulti legalmente responsabili per loro. Si sottolinea, dunque, il necessario intervento educativo che l’educatore è chiamato a svolgere attraverso un’azione di sostegno e accompagnamento competente. In questo lavoro si presenta infine, attraverso una ricerca esplorativa, le rappresentazioni che gli educatori intervistati dell’associazione Gruppo Abele, della cooperativa Esserci e dell’Oratorio S. Luigi di Torino e della cooperativa CSAPSA di Bologna, hanno rispetto all’educativa di strada, come intervento pedagogico volto ad aiutare i minori stranieri non accompagnati in processi di integrazione e socializzazione. / The unaccompanied children are the new protagonists of migratory processes and since this century, they are a new and real migratory subject. This work presents a normative and juridical reference frame in order to show the question of unaccompanied children both in Italy and in Europe, and especially in Spain, France and UK. In addition it considers educational topics of these minors in Italy. The considered literature underlines many educational needs of unaccompanied children, which are related to migration experience, to adolescence, to be in Italy alone without legally responsible adults. The thesis wants to underline the necessary pedagogical intervention that is educator is called to develop through an action of qualified accompaniment and support.. The last part of present work is an explorative research which describes the educators’ representations about informal education in street, that is a pedagogical intervention due to help unaccompanied children towards integration and socialization processes. The interviewees are from Gruppo Abele Association, social cooperative Esserci, parish recreation Centre S.Luigi in Turin and from cooperative CSAPSA in Bologna.
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La malattia grave e le relazioni intrafamiliari: Riflessioni pedagogiche e strategie di intervento / THE SERIOUS ILLNESS AND FAMILIAR BONDS: PEDAGOGICAL CONSIDERATIONS AND STRATEGIES OF INTERVENTION

MORANTE, GIACOMINA 08 March 2012 (has links)
Lo scopo di questo lavoro è quello di valutare la presenza di bisogni specifici nelle famiglie quando c’è una persona che si ammala di cancro. Un altro obiettivo è quello di valutare la ricaduta educativa dell’offerta di ospitalità dell’Associazione CasAmica. Il primo e il secondo capitolo sono dedicati ai temi della salute e della malattia, e dell’impatto della malattia grave sulle relazioni familiari. Nel terzo capitolo vengono delineate le caratteristiche del contesto in cui la ricerca è stata svolta (CasAmica) insieme alle finalità e ai valori che lo animano. Il quarto capitolo è dedicato all’analisi delle interviste fatte a 35 persone, familiari di persone malate ospiti di CasAmica. L’utilizzo di un’intervista narrativa ha reso più semplice, agli intervistati, la narrazione della propria esperienza e dei vissuti emotivi. Dall’analisi emerge che in questa situazione critica sono sentiti molto forti e urgenti il bisogno di affetto e sostegno, di confronto e condivisone, di casa, familiarità e ritorno alla normalità, ma anche il bisogno di ricevere un aiuto materiale ed economico. CasAmica, propone valori di autenticità e solidarietà, e si prende cura del malato e della sua famiglia, garantendo quel tessuto vitale, di dono, amore, gratuità, reciprocità e condivisione che caratterizza i legami familiari: gli ospiti vivono positivamente il soggiorno a CasAmica potendo stare in un ambiente sereno e familiare e trovando risposta ai loro bisogni. / The aim of the following thesis is to analyze and evaluate the specific needs which a family can have when one of its members has a cancer. Another goal is to consider the educative dimension concerning the services of CasAmica Onlus. The first and the second chapter treat health and illness topics, moreover they explore the impact of a serious illness on the familiar relationships. In the third chapter are described the characteristics of CasAmica, together with its purposes and values. The fourth chapter analyzes 35 interviews which have been addressed to the relatives of sick people hosted in CasAmica Onlus. It has been used a specific type of interview, the narrative interview, in order to facilitate the free expression of each personal and emotional experience. From the interview analysis the following urgent needs came out: the need of fondness and support, of comparison and sharing, of familiarity and daily life; moreover has came out the need of an economic support. Regarding these needs, CasAmica stands out as an Onlus able to offer solidarity values: CasAmica takes care of the sick person and his/her family, assuring all the elements which characterize familiar bonds, such as reciprocity and unselfishness. Therefore, the guests of CasAmica experience a positive stay thanks the familiar context that grants their needs.
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Riflessione pedagogica, Green Marketing, Sostenibilità / Pedagogical reflection, Green Marketing, sustainability

BORNATICI, SARA 05 March 2012 (has links)
Le connessioni euristiche tra green marketing e riflessione pedagogica implicano buone pratiche educativo ambientali, nella prospettiva dello sviluppo umano integrale. Pensare l’educabilità della persona e la formazione delle risorse umane, di là da interpretazioni legate al sensazionalismo mediatico e al profitto a breve termine, significa approfondire stili di vita, responsabilità sociale, consumo critico e green marketing. L'attenzione al mercato non si configura come mero requisito per accrescere la produttività, ma risulta fondamentale, in termini relazionali, per costruire una società equa, solidale, sostenibile e aperta. La ricerca intende indagare il potenziale valore educativo del mercato, in quanto espressione di libertà e regolazione dei rapporti socioeconomici. / Heuristic connections between green marketing procedures and pedagogical reflection imply good educational practices, in view of a full human development. Thinking today about the educability of the person and about the training of human resources, beyond interpretations related to media sensationalism and short-term profit, means deepen lifestyles, social responsibility, critical consumption and green marketing. Attention to the market is not seen as a mere requirement able to increase productivity, but it is essential, in relational terms, to build an open, sustainable and equitable society. The aim of this dissertation is to investigate the potential educational value of the market, as well as freedom of expression and regulation of socio-economic relationships.
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CRESCITA UMANA E BENESSERE ORGANIZZATIVO NUOVE PROSPETTIVE DI PEDAGOGIA DEL LAVORO

ZINI, PAOLA 05 March 2012 (has links)
La ricerca si propone di delineare alcune proposte pedagogico-educative per il benessere organizzativo. Per raggiungere tale obiettivo è stato necessario rilevare i cambiamenti in atto nel mondo del lavoro, rintracciando le trasformazioni che accomunano tra loro i diversi paesi europei. Inoltre, al fine di ricuperare uno sguardo pedagogico sul lavoro, è stata effettuata una riflessione, movendo dai classici della pedagogia per mettere in luce alcune categorie che risultano essere ancora attuali per leggere il lavoro. La ricerca si avvale dei risultati emersi da tre analisi di caso svolte con imprese eccellenti ubicate nella provincia di Brescia e fortemente impegnate a sempre più migliorare la relazione con i loro stakeholder interni ed esterni. / The research’s aim is to give some educational proposals in order to improve the well being at work. In order to achieve this aim, it has been detected how the world of work is changing. However, to be able to look the work from a pedagogical point of view, I have made a reflection studying the education’s classical authors, in order to find some categories, that are useful to understand the work. For this research I have made 3 case studies in excellent companies in Brescia, engaged to improve the relations with their internal and external stakeholders.
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ERRORE E REDIMIBILITA': CATEGORIE DELLA RIFLESSIONE PEDAGOGICA E DELL'INTERVENTO EDUCATIVO / Error and Redeemability: Categories of Pedagogical Reflection and of Educational Intervention

CONCHIERI, MICHELE 03 April 2008 (has links)
La tesi si articola in tre capitoli, allo scopo di esaminare il tema dell'errore secondo tre differenti prospettive: antropologica, epistemologica e pedagogica. L'azione educativa, in questo caso centrata l'impiego dell'errore come strumento di crescita, non può esimersi dal porsi le domande riguardanti l'identità della persona (antropologia) e la validità dell'azione educativa messa in atto (epistemologia). La riflessione su tali questioni chiarifica, in primo luogo, quali sono i limiti dell'azione educativa, cioè cosa può essere fatto e cosa no sulla base di una ben precisa scelta valoriale; in secondo luogo, il modo migliore per attuare un determinato intervento. Dalle riflessioni sviluppate risulta chiara la nostra adesione all'antropologia personalisticamente orientata e all'approccio sistemico. Tali opzioni ci appaiono come le più adatte per l'avvaloramento dell'errore come occasione educativa. La riflessione pedagogica, per reinterpretare l'errore in chiave comunicativa, è chiamata a separare la valutazione della persona da quella di un suo atto concreto. L'intervento educativo ha da mirare a sviluppare nell'educando la voglia di sperimentarsi in prima persona, senza temere che la realizzazione di un errore venga considerato come compromettente il proprio percorso di crescita. Nel contempo, spetta all'educatore interrogarsi sulle proprie modalità comunicative, considerando che anch'esse come soggette all'errore e che, come tali, possono influire in modo negativo sulla persona a lui affidata. / The thesis is composed by three chapters, with the purpose of examining the theme of error from three different perspectives: anthropological, epistemological and pedagogical. Educational action, focused on the use of error as instrument of growth, has got to answer questions concerning the identity of human being (anthropology) and the effectiveness of the concrete educational intervention (epistemology). The reflection about these arguments explains, first of all, the boundaries of educational action, that means what can be done and what does not have to be done on the reason of a particular choice of values; then, the best way to act an educational intervention. By the reflections, it is evident our assent to the personalistic anthropology and to the systemic approach in epistemology. These choices seem to be the most suitable to interpret the error like an opportunity for education. Pedagogical reflection, to analyse the error in a communicational perspective, has got to separate the judgement of a person from the judgment of a concrete act. Educational intervention should develop the desire of young people to walk by themselves, without fearing that an error could compromise their own journey of growth. At the same time, the educator has got to reflect about his own communicative styles, considering that they are subject to error and that, in this way, they have a negative influence on young people.
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FORMAZIONE, SOSTENIBILITA', FUND RAISING: DONARE PER LA CUSTODIA E LA SALVAGUARDIA DEL CREATO / Education, sustainability, fund raising: donate for custody and the safeguard of creation

BOLSIERI, FLORIANA 06 March 2014 (has links)
Il lavoro di ricerca, che ha a tema i concetti di formazione, sostenibilità, fund raising nell’ambito della pedagogia dell’ambiente, si propone di articolare un itinerario di approfondimento sulle possibili connessioni euristiche tra il concetto economico di fund raising e il linguaggio pedagogico, con riferimento ad alcuni tra gli ambiti in cui si sviluppa l’educabilità della persona e ai connessi percorsi formativi. Dal locale al globale, ogni istituzione sociale affronta le rilevanti ambiguità interpretative cui dà luogo l'economia e l'allocazione delle risorse finanziarie. Il discorso pedagogico, nel considerare la crisi ecologica e l'emergenza educativa, individua nel tema del fund raising una prospettiva attuale di ricerca tra l'esigenza della sostenibilità ambientale, la promozione della consapevolezza educativa per lo sviluppo umano integrale e l'impiego di risorse economiche-finanziarie intenzionalmente donate. La tesi assume l'ipotesi che il rapporto tra fund raising, formazione, sostenibilità implichi un accesso euristico originale per riflettere sui fondamenti dello sviluppo umano, che muove dall'educabilità della persona, dalla sua dimensione relazionale ed emotiva. In tale ambito, il discorso pedagogico, iuxta propria principia, e nella prospettiva dell'apertura interdisciplinare, è sollecitato a interrogarsi nel vivo dei cambiamenti legati ai processi attuali di formazione. L’elaborato tiene in considerazione una visione del fund raising per la tutela e salvaguardia dell’ambiente in dialogo con la ricchezza del pensiero ecologico e con le sollecitazioni provenienti in ordine alla custodia del creato, nella prospettiva di un’antropologia eticamente fondata che assegna alla persona un valore ontologico rilevante irriducibile. / The research, which is about concepts of education, sustainability, fund raising in the context of the pedagogy of the environment, aims to articulate a path into the possible connections between the economic concept of heuristic fund raising and the pedagogical language, including some people educability backgrounds and the related training courses. From local to global, every social institution faces the relevant ambiguity of interpretation which leads the economy and the allocation of financial resources. The pedagogical matter, considering the ecological crisis and the educational emergency, considers the fund raising as a perspective of current research between the need for environmental sustainability, the awareness promoting education about integral human development and the use of resources economic and financial intentionally donated. The thesis hypothesizes that the link between fund raising, education and sustainability it includes an original heuristic access about the fundamentals of human development, which move from the people educability, his emotional and relational aspects. The pedagogical matter, juxta own principles, and the prospect of interdisciplinary, require changes on the actual formation processes. The thesis reckons the fund raising vision on the environment safeguard, according with the wealth of the ecological thought and the deriving solicitations with regard to the creation protection, with a point of view of an anthropology ethically founded that it assigns an irreducible remarkable ontological value to the people.
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FORMARE ALLA SICUREZZA NELLE ETA' DELLA VITA / FORMARE ALLA SICUREZZA NELLE ETA' DELLA VITA / TRAINING SAFETY IN THE AGE OF LIFE

BELLOTTI, CHIARA 29 May 2018 (has links)
Il presente progetto di ricerca muove dalle riflessioni sul ruolo e sulle caratteristiche che la formazione alla sicurezza ricopre oggi nei diversi contesti organizzativi ed istituzionali. L’importanza di educare e formare alla salute e alla sicurezza è riconosciuta sia a livello nazionale sia a livello europeo, come dimostrano i numerosi atti normativi italiani ed europei. Il progetto di ricerca si è posto l’obiettivo di analizzarne in maniera approfondita gli aspetti pedagogico-educativi della formazione alla sicurezza in famiglia, nella scuola e negli ambienti di lavoro, per giungere alla formulazione di indicazioni pedagogiche utili per formare alla sicurezza nelle diverse età della vita. / The present research project starts from reflections on the role and characteristics of safety training in the various organizational and institutional contexts. The importance of educating and training in health and safety is recognized both at national and at European level. The research project analyze the pedagogical-educational aspects of safety training in the family, in the school and in the workplace, to arrive at the formulation of pedagogical indications useful for training for safety in different ages of life
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GENITORI SENZA PATRIA: COME CAMBIA LA FUNZIONE EDUCATIVA GENITORIALE NEI PROCESSI MIGRATORI. L'ESPERIENZA DELLA RELAZIONE TRA GENITORI E FIGLI NELLA COMUNITA' GHANESE DELLA PROVINCIA DI BRESCIA E BERGAMO

RACCAGNI, DALILA 19 March 2021 (has links)
Il contesto contemporaneo pare attraversato da una grande sfida umana, che chiama in causa ognuno di noi ad interrogarsi circa il significato di educare nel tempo della pluralità. L’epoca attuale è caratterizzata dal fenomeno migratorio, dalla presenza stabile di cittadini di origine straniera residenti nel territorio italiano e da una globalizzazione della persona umana. È in questo contesto che il presente lavoro prende in esame, nel quadro della ricerca qualitativa qui condotta, le narrazioni di storie di vita di genitori di origine ghanese residenti nella provincia di Bergamo e Brescia al fine di problematizzare alcune categorie pedagogiche legate al ruolo genitoriale. Ne emerge uno spaccato interessante che mostra l’importanza per questi genitori di mantenere un legame con la terra di origine, la necessità di aprirsi al contesto in cui vivono e la sfida nel rapporto con i figli nati e/o cresciuti nel paese di residenza. La ricerca ha dimostrato come la pedagogia, accogliendo questi vissuti, sia in grado di promuovere riflessioni e spazi di interesse in cui le differenze reciproche sono occasione di crescita comune, nella molteplicità delle culture. / The contemporary context seems to be marked by a great human challenge which calls each of us into question about the meaning of educating in this time of plurality. The time we live in is characterized by the migration phenomenon , the stable presence of citizens of foreign origin living in the Italian territory and by a globalization of the human person. The present work has examined, within the framework of qualitative research and the current social context, the life stories of Ghanaian-born parents living in the province of Bergamo and Brescia. This was carried out in an attempt to problematize multiple pedagogical categories related to the parenting function. The result is an interesting cross- section that shows the importance for these parents to maintain a bond with the country of origin, the need to open up to the context in which they live, and the challenge found in the relationship with their children born and/or raised in their country of residence. The research has shown how pedagogy, by accepting these experiences, is able to promote reflections and spaces of interest in which mutual differences are an opportunity for common growth within the multiplicity of cultures.
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LA CITTA' EDUCATIVA: UN'IDEA CHE SI TRASFORMA / The Educating City: a Transforming Idea.

BASSANO, NADIA 28 February 2019 (has links)
La tesi esamina le principali rappresentazioni della città contemporanea ponendone in luce, tra risorse e contraddizioni, l’essenza “umana” e la rilevanza strategica in prospettiva pedagogica. Sulla scorta di una cornice teorica interdisciplinare la ricerca affronta, con un approccio critico-ermeneutico, lo studio del particolare costrutto della “Città Educativa”, proponendo un affondo su come esso si sia sviluppato in seno ad una rete internazionale (Associazione Internazionale delle Città Educative). Lo studio di caso di alcune città-membro della rete ha consentito di approfondire, nel rispetto delle peculiarità di ciascun contesto, alcuni aspetti caratteristici di ciascuna Città Educativa in esame: quali i valori impliciti della sua azione politico-educativa? Quali le esperienze maggiormente significative e generative? Quali gli attori strategici? Attraverso un approccio multi-metodo (analisi documentaria, interviste, osservazioni sul campo, analisi statistica del testo), ciascun caso è stato quindi esplorato guardando attraverso i diversi livelli del “sistema urbano”, al fine di restituirne uno sguardo complessivo e dinamico. Dagli studi è stato altresì possibile rilevare una trasversale crucialità del sistema familiare e delle relazioni intergenerazionali rispetto alla costruzione di processi urbani comunitari e partecipati. Alla luce tanto del quadro epistemologico-interpretativo, quanto dei risvolti empirici emersi, si propongono infine alcune possibili prospettive euristico-pedagogiche per una città educativa che guarda all’orizzonte pedagogico della comunità educante. / This work examines the main representations about contemporary city enlightening, between contradictions and possibilities, its “humane” feature and its educational relevance from a pedagogical point of view. Throughout an interdisciplinary theoretical framework and a critical-hermeneutic approach, the research deepens the peculiar concept of “Educating City”, in particular inside an international network (the International Association of Educating Cities). Across some case-studies about network city-members, conducted considering the peculiarities of each context, it was possible to answer some critical questions: which are, in each local educational policy, the implicit values? Which experiences are mostly generative and significant? Which are the strategic social actors? The multi-method approach adopted (documentary analysis, interviews, field observations, text statistics analysis) allowed to explore each case through the different levels of “urban system”, to give back a complex and dynamic perspective about it. Cases highlighted as well a transversal cruciality of familiar system and intergenerational relationships to promote urban processes of participation and community-building. Finally, in the light both of the epistemological-interpretative framework and of empirical evidences, several educational perspectives and proposals were individuated, coherently to an educating city which embodies the idea of educating community.

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