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LA CONFISCA DI PREVENZIONE EX ART. 24 D. LGS. 6 SETTEMBRE 2011 N. 159. LA 'SFIDA' DEL PRINCIPIO DI PROPORZIONE

DI LELLO FINUOLI, MARINA 06 February 2015 (has links)
Il lavoro concerne il tema del contrasto patrimoniale alla criminalità organizzata e la confisca di prevenzione ante delictum (art. 24, d.lgs. n. 159/2011). Lo spregiudicato ricorso a questo strumento ha creato una confusione tra i piani della prevenzione (ante delictum) e della repressione (post delictum) della criminalità. Si nota, inoltre, la tendenza della confisca a sconfinare verso settori d’intervento della giustizia penale differenti da quelli per i quali è espressamente prevista. La Parte prima della tesi è dedicata alla ricostruzione delle origini storiche delle misure di prevenzione patrimoniali, nonché ai presupposti e alle finalità di sequestro e confisca. La Parte seconda affronta il problema della natura giuridica della confisca. Alla dottrina che si è espressa per la sostanziale natura sanzionatoria della misura (formalmente) di “prevenzione”, si oppone la giurisprudenza che la estromette dalla materia penale e dalle garanzie (costituzionali e convenzionali). La Parte terza è dedicata alla ‘sfida’ del principio di proporzione: la verifica della ragionevolezza della confisca secondo il modello del giudizio trilaterale. Nelle conclusioni si espongono delle considerazioni sui rapporti tra prevenzione ante delictum e principio di sussidiarietà, nell’ottica di una valorizzazione dell’idea di gradualità e di promozione dell’uguaglianza tra cittadini. / The work concerns the contrast against organized crime and the preventive confiscation (art. 24, d.lgs. n. 159/2011). The use of confiscation has created a confusion between the plans of crime prevention (ante delictum) and crime repression (post delictum). The first part of the thesis concerns: reconstruction of the historical origins of the preventive system; conditions and purposes of seizure and confiscation. The second part deals with the problem of the legal nature of confiscation. The doctrine has been expressed for substantial punitive measure; jurisprudence excludes confiscation from criminal law and its guarantees. The third part concerns the 'challenge' of the principle of proportionality: the verification of the reasonableness of confiscatione. The conclusions expose the considerations on the relationship between prevention ante delictum and the principle of subsidiarity, to valorize the idea of gradually and of equality between citizens.
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Il contrasto alla circolazione di capitali illeciti: potenzialità e limiti dello strumento penale / Chasing dirty money:capabilities and limits of the criminal law

DELL'OSSO, ALAIN MARIA 27 February 2012 (has links)
La ricerca muove dalla ricognizione della complessa fenomenologia del riciclaggio e, più in generale, delle problematiche connesse alla circolazione di capitali illeciti. Si individuano anzitutto i reati maggiormente significativi quali fonti di “denaro sporco”; si indagano, quindi, le tecniche di riciclaggio e le dimensioni dell’economia illecita. Ci si interroga sulle esigenze di contrasto e sugli strumenti a tal fine più opportuni. Si ravvisa l’esigenza di una strategia che si articoli su più piani, affiancando alle fattispecie di reato ulteriori strumenti, quali un’efficace normativa preventiva e uno stringente sistema di sanzioni patrimoniali. Si passa dunque ad una valutazione della normativa vigente. Dapprima si esamina la disciplina internazionale e sovranazionale; si prendono poi a modello le opzioni normative adottate negli Stati Uniti e in Spagna. Si analizza infine nel dettaglio la legislazione italiana. Vengono espresse perplessità circa l’attuale disciplina codicistica (artt. 648-bis c.p.; 648-ter c.p.). Entrambe le norme meriterebbero una serie di riforme, così da risultare maggiormente aderenti alle esigenze di tutela delle quali devono farsi carico. Si analizza nel dettaglio la questione dell’ “auto-riciclaggio” e l’opportunità di mantenere un’esenzione di pena per l’autore del reato dal quale provengono le utilità riciclate. Si esamina la normativa cd. complementare (disciplina preventiva, sanzioni patrimoniali e responsabilità amministrativa degli enti) e se ne evidenziano punti di forza e debolezza quali strumenti di contrasto ai capitali illeciti. / Money-laundering is an extremely wide and complex phenomenon. Indeed, the first part of the work is focused on the analysis of how money is laundered: which are the most relevant predicate offenses; the techniques used to make money appear legal; the attempts to measure how much money is laundered; the impacts of money-laundering on economy. It’s clear the importance of a strong reaction against money-laundering to prevent the damages coming from it. The problem is understanding the role that criminal law has to play in such struggle. Criminalization can’t be the only solution; it’s rather prominent the use - inter alia - of preventive measures (such as reporting suspicious transactions)and seizure. The second part of the work recalls international efforts to combat money-laundering: multilateral conventions, FATF Recommendations, etc. After that, the attention is focused on American and Spanish legislation, taken as specific examples of how to criminalize money-laundering. The third part of the research concerns Italian law: the offences of money-laundering, the so called preventive law (i.e. d.lgs. 231/2007) and the law of seizure. Some proposals of review are given for each kind of section.
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O confisco da propriedade rural frente à cultura de plantas psicotrópicas / La confisca delle aziende agricole, dove le piantagioni illegali di piante psicotrope sono trovate

Rezende, Reinaldo Oscar de Freitas Mundim Lobo 30 March 2015 (has links)
Submitted by Luciana Ferreira (lucgeral@gmail.com) on 2016-01-21T09:59:14Z No. of bitstreams: 2 Dissertação - Reinaldo Oscar de Freitas Mundim Lobo Rezende - 2015.pdf: 6513352 bytes, checksum: 34c7c450baaae77173ac212b5c6f3be3 (MD5) license_rdf: 23148 bytes, checksum: 9da0b6dfac957114c6a7714714b86306 (MD5) / Approved for entry into archive by Luciana Ferreira (lucgeral@gmail.com) on 2016-01-21T10:01:44Z (GMT) No. of bitstreams: 2 Dissertação - Reinaldo Oscar de Freitas Mundim Lobo Rezende - 2015.pdf: 6513352 bytes, checksum: 34c7c450baaae77173ac212b5c6f3be3 (MD5) license_rdf: 23148 bytes, checksum: 9da0b6dfac957114c6a7714714b86306 (MD5) / Made available in DSpace on 2016-01-21T10:01:44Z (GMT). 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Il lavoro si propone di costituire un motivo per lo studio della legge agraria, in un contesto di crisi e mancanza di paradigmi attraverso lo sviluppo di nuovi concetti teorici che rearticulem il pensiero giuridico prima di cambiamenti istituzionali. La ricerca ha carattere teorico e seguiti, in primo luogo, le opere e le pubblicazioni di costituzionalisti e Jus-agraristas, rispettando l'individualità di quest'ultimo ramo particolare, anche passando per i filosofi e il pensiero degli storici della società agricole brasiliane, che affrontano la questione della terra. Inizia nel primo capitolo, che è giustificazione filosófica, storica e giuridica de la nascita e la giustificazione della funzione sociale della proprietà rurale. Questo tipo di funzione sociale, perché si riferisce a qualcosa lasciata a tutti gli uomini da Dio (la terra), ha motivi di conferma più evidenti che il comune "funzione sociale di tutti i beni umani." Nel secondo capitolo si spiega, a partire dalla dottrina della giustizia-agrario, che è un'azienda agricola, diversa dal cittadino, attraverso la percezione e la progettazione di elementi di attività agraria, progettato e costruito nel concetto dottrina agraria. Piante psicotrope vietati sono elencati e spiegati, le sue caratteristiche principali e le loro componenti di droga. In questo capitolo ci impegniamo, partendo dall'interpretazione dei regolamenti emessi da Anvisa, come caratterizzare una cultura illecita / illegali. Nel terzo capitolo si occupa specificamente con i limiti della confisca agraria prima compreso. Ali, avanzando in diversi punti della dottrina referenciadora (sovranità del potere costituente originale, l'ermeneutica costituzionali, principi costituzionali tutelari di terreno e proprietà privata) e facendo la comprensione della lettura delle collezioni dela Assemblea nazionale costituente in materia di confisca, si possono raggiungere i risultati di preparazione dei confini di confisca, soprattutto se si verifica o meno proprietario di colpa nella coltivazione, e se si verifica in tutto il zona rurale o solo in modo efficace piantato. Ci sono così gli obiettivi di fornire al lettore in questo lavoro: sapere che cosa è un'azienda agricola; sapere che cosa è una cultura illegale di piante psicotrope; comprendere la filosofica, storica e giuridica esistenza antica riconoscimento della funzione sociale della proprietà privata; sviluppare e trovare la dottrina la confisca si verifica indipendentemente dal proprietario di colpa, e nella superficie coltivata o in tutta l'area. / O tema desta dissertação de mestrado é o confisco das propriedades rurais onde sejam encontradas culturas ilegais de plantas psicotrópicas, previsto no artigo 243 desde a redação original da Constituição de 1988. O trabalho visa servir como aparato ao trabalho dos pesquisadores do direito, de compreensão dos limites do instituto do Confisco frente às culturas ilegais de plantas psicotrópicas. Têm-se como vetores os ensinamentos de hermenêutica constitucional, visto que o instituto está elencado expressamente na Constituição, bem como abordagens dos doutrinadores do Direito Agrário, ramo específico do Direito. O trabalho objetiva constituir fundamento para o estudo do Direito Agrário, por meio de novas concepções teóricas que rearticulem o pensamento jurídico diante de transformações institucionais. A pesquisa realizada tem caráter teórico e seguiu, primeiramente, as obras e publicações dos constitucionalistas e jus-agraristas que se tem, respeitando as individualidades deste último ramo peculiar, passando também pelos filósofos e pelos pensamentos dos historiadores das sociedades agrárias brasileiras, que abordam o tema terra. Inicia-se no primeiro capítulo, com uma apreciação filosófica, histórica e jurídica do surgimento e justificação da função social da propriedade rural. Essa modalidade de função social, por se referir a algo recebido pelo Homem da natureza (a terra), possui fundamentos de confirmação mais evidentes que a comum “função social de toda e qualquer propriedade humana”. No segundo capítulo, explica-se, partindo-se da doutrina jus-agrária, o que é uma propriedade rural, diferindo-a da urbana, através da percepção e dimensionamento do elemento atividade agrária, conceito elaborado e edificado na doutrina agrária. As plantas psicotrópicas proibidas são listadas e explicadas, suas características principais e seus componentes entorpecentes. Nesse capítulo elabora-se, partindo-se da interpretação dos normativos editados pela Anvisa, como caracterizar-se uma cultura como ilícita/ilegal. Também se demonstra a existência de uma estratégia de combate às drogas na Constituição. No terceiro capítulo abordam-se especificamente os limites do confisco agrário já antes compreendido. Ali, avançando em diferentes pontos da doutrina de referência (soberania do poder constituinte originário, hermenêutica constitucional, princípios constitucionais tutelares da terra e da propriedade privada) e, fazendo a compreensão da leitura dos acervos da Assembleia Constituinte sobre o tema confisco, se pode atingir os resultados de elaboração dos limites do Confisco, especialmente que ele se justificará em toda a propriedade, e não só na parcela plantada, bem como que ele não depende do dolo ou culpa do proprietário mas se exclui a responsabilidade em casos de força maior, caso fortuito ou culpa exclusiva do Estado. São, assim, objetivos a se proporcionar ao leitor nesta dissertação: saber o que é uma propriedade rural; saber o que é uma cultura ilegal de planta psicotrópica; perceber a existência filosófica, histórica e jurídica do reconhecimento da função social especial da propriedade rural, bem como a existência de uma estratégia nacional de combate às drogas na Constituição; conhecer o confisco frente à cultura de psicotrópicos; elaborar e constatar na doutrina se esse confisco se dá independente de culpa do proprietário, bem como se na área plantada ou se em toda a propriedade.
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THE RECOVERY OF COMPANIES INFILTRATED BY CRIMINAL ORGANISATIONS: AN EVALUATION OF THE ITALIAN POLICY / THE RECOVERY OF COMPANIES INFILTRATED BY CRIMINAL ORGANISATIONS: AN EVALUATION OF THE ITALIAN POLICY

SORIANI, CRISTINA 06 March 2017 (has links)
La criminalità organizzata ha aumentato la propria presenza nell’economia legale attraverso l’infiltrazione in aziende, generando così delle conseguenze negative per il sistema economico e alterando le relazioni tra attori economici. Molti paesi europei hanno adottato dei sistemi di recupero di capitali illeciti, ma l’Italia è la sola che prevede anche il recupero di aziende come misura di contrasto efficace. La politica di recupero dei capitali illeciti dovrebbe ridurre l’infiltrazione della criminalità organizzata nelle aziende, ma ad oggi è assente una valutazione la politica di recupero delle aziende infiltrate da gruppi criminali. Questa tesi intende valutare la politica di recupero delle aziende infiltrate dalla criminalità organizzata in Italia. L’analisi riguarda la valutazione dell’efficacia, efficienza e impatto di questa politica e, attraverso lo studio di nove casi, propone un nuovo quadro di analisi che combina diversi metodi (es. analisi degli indici di bilancio) e fonti (es. casi giudiziari e bilanci). Lo studio dei casi mostra che il recupero delle aziende è efficace se l’amministratore giudiziario ha esperienze manageriali; è efficiente se i procedimenti di recupero sono brevi e l’azienda viene destinata ad uso sociale; ed ha un impatto positivo se i media e le associazioni locali si interessano alle sorti dell’azienda. / By misusing legitimate businesses, organised crime is increasingly present in legal economies, generating serious consequences for legal systems and distorting relationships among legal actors. Several European countries have adopted asset-recovery regimes, but Italy is the only one that foresees the confiscation of companies as an effective countermeasure. Taking profits out of crime should curtail its infiltration into legitimate businesses, but there are no evaluations of the recovery of companies once infiltrated by organised crime. This study aims to evaluate the recovery of confiscated companies infiltrated by organised crime in Italy. It measures the effectiveness, efficiency and impact of this policy, and, analysing nine cases to assess the achievement of the policy objectives, proposes a new analytical framework that combines different methods (e.g. financial ratio analysis) and sources (e.g. judicial files and balance sheets) to evaluate asset-recovery policies. The results from case studies show that the recovery of companies is effective if the legal administrator has managerial skills; it is efficient if the proceedings are short and the company is disposed to social reuse; and it has a positive impact if media and local associations show an interest in the company.

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