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Identità e mutamento nelle storie degli attivisti del Partito Democratico

VERGANI, MATTEO 04 March 2011 (has links)
Questa tesi presenta un’indagine sugli attivisti del Partito Democratico, condotta tra il 2009 e il 2010 nei circoli di quattro città italiane (Milano, Perugia, Roma e Napoli) attraverso etnografie e interviste biografiche. L’identità degli attivisti è studiata attraverso il metodo dello storytelling, ampiamente utilizzato negli studi dei fenomeni politici. Partendo dal presupposto teorico che ogni attivista possiede tante identità quanti sono i suoi flussi stabili di relazioni verso altri attori (individuali o collettivi), ne vengono individuati essenzialmente due: il primo verso l’interno dell’organizzazione e il secondo verso l’esterno. Nel primo caso, l’identità degli attivisti viene studiata attraverso le relazioni che essi intrattengono all’interno del partito (con leader, dirigenti e altri attivisti). Nel secondo caso, vengono analizzate le relazioni che gli attivisti intrattengono con elettori e realtà associative dei territori. Infine, si presenteranno gli aspetti dinamici delle identità degli attivisti, le scintille del mutamento che attraversano le loro storie. Il quadro generale che emerge dalla ricerca è un attivismo che viene definito, con una metafora informatica, “1.5”: un attivismo contemporaneo che sta esperendo un mutamento dalla militanza tradizionale dei partiti elettorali di massa, in una direzione che però è ancora per molti aspetti nebulosa. Un mutamento incompiuto: una rivoluzione “1.5”. / This work presents field research on the activists of the Italian Democratic Party, developed between 2009 and 2010 in four Italian cities (Milan, Perugia, Rome and Naples) through ethnographies and in-depth interviews. The identity of the activists is studied through the method of storytelling, widely used within the field of political studies. Starting from the theoretical assumption that social identities are stable steams of relations between actors, this work identifies two relevant steams for party activists: the first is toward the organization itself, and the second is toward the territory. In the first case, the identity of the activists is examined through the relationships with party leaders, managers and other activists. In the second case, it is analyzed the relation that activists maintain with the territory: voters, associations, and other political organizations. Finally, it is presented the dynamic aspect of the activists’ identities, the spark of change that run through their stories. The overall picture that emerges from the research is a “1.5 activism”: a contemporary form of activism that is experiencing a shift from traditional electoral mass parties, yet still remaining unfinished. A “1.5” revolution.
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Genealogia del marketing : il capitalismo di consumo tra razionalizzazione e reincantamento

SILLA, CESARE 29 May 2012 (has links)
La tesi è uno studio sociologico dell'origine del marketing tra il 1890 e il 1930 negli Stati Uniti. Seguendo il metodo genealogico che Weber derivò da Nietzsche, presentò nel saggio sull'oggettività e utilizzò nella ricerca sull'etica protestante, ho considerato l'odierna centralità del marketing nel capitalismo di consumo, generalmente data per scontata come un fatto naturale, come il problema della ricerca e ho studiato le condizioni di possibilità del suo emergere. La ricerca mostra come gli strumenti di marketing dapprima si svilupparono autonomamente e, infine, s'integrarono formando la logica del marketing che risponde alle richieste sociali e, al contempo, stimola il desiderio. L'inquadramento teorico weberiano relativo alla dinamica di razionalizzazione e disincantamento spiega perché questa logica emerse come vittoriosa. Vi era un'affinità elettiva tra i fini del consumatore come il tipo d'uomo emergente e la logica del marketing. L'incessante desiderio - effetto del disincantamento del mondo - di esperienze e di sperimentazione sull'identità, attraverso gli stili di vita, del consumatore stava in un rapporto di causazione reciproca con la promozione, da parte del marketing, del consumo come strumento adeguato ad appagare tale desiderio in continuo cambiamento. Sin dall'origine, il marketing produce forme di reincantamento estetico-emozionale per mezzo della razionalizzazione. / The thesis is a sociological study of the birth of marketing between 1890 and 1930 in the United States. Following the Nietzsche-inspired genealogical method Weber presented in the 'Objectivity' essay and used in his work on the Protestant ethic, I considered the present-day relevance of marketing within consumer capitalism, usually taken for granted as an obvious fact, as the research problem and I delved into a study of its conditions of emergence. The analysis shows how marketing tools at first developed separately and were eventually joined in building the specific logic of marketing that both answers to social needs and stirs and spurs desire. The Weberian theoretical framework of rationalization and disenchantment explains why this logic could become victorious. There was an elective affinity between the aim of the consumer as the emerging type of man and the logic of marketing. The consumer's ongoing longing for experiences and for the play of the Self through lifestyles, resulting from the disenchantment of the world, was in a relation of reciprocity with the marketing promotion of consumption as the adequate means to satisfy the everchanging desire. Since its birth, marketing has been producing forms of aesthetic-affective re-enchantment by means of rationalization.
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La valutazione della qualità relazionale:come cambiano le organizzazioni che investono sulle relazioni. Il caso di un centro disabilità neuromotorie infantili.

MOSCATELLI, MATTEO 29 May 2012 (has links)
Il lavoro di tesi ha come oggetto la valutazione della qualità relazionale dei servizi offerti dal Centro disabilità neuromotorie infantili della Fondazione Ariel e ha come obiettivi l’approfondimento teorico e metodologico dell’approccio relazionale riflessivo alla valutazione, con attenzione alle connessioni tra valutazione e dimensioni organizzative dei servizi alla persona e alla famiglia. Questo approccio multidimensionale e multivision della qualità fa riferimento ad alcune macro-dimensioni organizzative del benessere relazionale generato da un servizio sociale: l’efficienza, l’efficacia, la qualità integrativa, la qualità etica dei fini. Questa prospettiva riflessiva e partecipata di valutazione costituisce un’opportunità per cogliere, descrivere e giudicare il bene comune relazionale generato da un servizio alla persona e alla famiglia in un contesto di bisogni sociali in mutamento, dove strategiche sono personalizzazione e alla familiarizzazione dei servizi. Oltre al potenziale conoscitivo, la valutazione della qualità relazionale dedica particolare attenzione al potenziale trasformativo e morfogenetico della leva valutativa. Metodologicamente l’analisi condotta è stata di tipo quanto-qualitativo. Sono state realizzate interviste semi-strutturate con gli operatori del Centro e una dettagliata analisi della documentazione. Il lavoro partecipato ha condotto alla costruzione di questionario di 35 variabili che è stato esitato da 167 famiglie beneficiarie. Oltre ad un’analisi monovariata dei risultati del questionario sono stati costruiti alcuni indici sintetici su alcune dimensioni critiche della qualità relazionale. / The work relates to evaluation of relational quality of the services offered by Foundation Ariel’s childhood neuromotor disabilities Center . The objectives are the methodological and theoretical study of the relational reflexive evaluation approach, with attention to the connections between evaluation and organizational dimensions services to individuals and families. This multidimensional and multi-vision quality model refers to some macro-organizational dimensions of relational well-being generated by social services: efficiency, effectiveness, quality integration, the quality of ethical purposes. This reflective and participatory evaluation perspective is an opportunity to capture, describe and assess the common good relationship generated by a service to individuals and families, which are strategic to the familiarization and customization in a context of changing social needs. In addition, relational quality evaluation pays particular attention to the transformative and morphogenetic potential of evaluation. Methodologically, the analysis was quanto-qualitative. Semi-structured interviews were conducted with operators of the Centre and a detailed analysis of the documentation was done. The work led to the construction of a questionnaire of 35 variables, which 167 beneficiary families have responded to. Besides monovariata analysis of the results of the questionnaire, some synthetic indexes of some critical dimensions of relational quality were constructed.
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Il giornalismo politico. Valori, pratiche e modelli interpretativi

UGOLINI, LORENZO 26 June 2012 (has links)
Lo sviluppo della comunicazione politico-elettorale nel corso degli anni ha profondamente modificato il modo in cui i messaggi provenienti dalla politica giungono al cittadino. Inoltre, l’evoluzione tecnologica del panorama mediatico ha reso sempre più facile, e accessibile a sempre più persone, la possibilità di un dialogo diretto tra il cittadino e l’esponente politico o il suo staff. Da questa dinamica appare escluso il giornalista politico, la cui intermediazione era del tutto necessaria fino a pochi anni or sono, e che oggi si trova a dover far fronte a un rischio di obsolescenza. Un rischio causato anche da pratiche e comportamenti che, nel corso degli anni, hanno contribuito a fare del giornalismo politico un facile bersaglio di accuse di eccessiva connivenza o conflittualità con il sistema politico e con quello economico. In questo lavoro, anche attraverso un’analisi svolta tra Francia e Italia, sosteniamo che l’unica via che il giornalismo può percorrere per evitare il rischio dell’obsolescenza è quella di recuperare, da un lato, i valori fondanti della professione, e dall’altro di innalzare il livello qualitativo, con una grande attenzione per la formazione e per la capacità di padroneggiare gli sviluppi tecnologici, sociali e culturali della società alla quale appartengono. / The development of political communication and election campaigning in the last decades has deeply modified the way in which political messages arrive to the citizens. Moreover, the technological evolution of the media has made easier, and more accessible to every part of the society, the possibility of a direct dialogue between citizens and politicians (or their staff). The figure that seems to be excluded from these dynamics is the political journalist, whose intermediation was necessary until recently, and who now has to face a real risk of obsolescence. This risk is caused also by practices and behaviors that, during the last years, contributed to make political journalism an easy target for accusations of excessive connivance or conflict with the political and the economical system. In this work, through also an analysis realized in France and in Italy, we argue that the only way journalism has, in order to avoid the risk of obsolescence, is to regain, on one hand, the traditional key values of the journalistic profession, and, on the other, to improve the qualitative level, with more attention to professional training and to the technological, social and cultural developments of the society.
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Caratterizzazione del bacino del Mediterraneo in funzione dell'indice bioclimatico "Temperature Humidity Index" (THI) e relazioni tra THI e mortalità nella bovina da latte. / Characterization of the Mediterranean basin in terms of "Temperature Humidity Index" (THI) and relationships between THI and mortality in dairy cows

SEGNALINI, MARIA 23 February 2012 (has links)
Condizioni meteorologiche e clima influenzano fortemente il settore delle produzioni animali. Lo stress da caldo determina una significativa riduzione dell'attività metabolica, della produzione, della capacità riproduttiva e una maggiore predisposizione alle malattie. Nel contesto biologico, la temperatura dell’aria è sicuramente considerata il principale fattore di stress, tuttavia, un’elevata umidità peggiora l'effetto della temperatura riducendo le perdite di calore per evaporazione e ostacolando quindi l’eliminazione del calore in eccesso. Scopi principali della ricerca sono stati la caratterizzazione dell’area del Mediterraneo in termini di Temperature Humidity Index (THI) e stabilire le relazioni tra stagione/THI e mortalità nella bovina da latte allevata in un’area geografica Italiana altamente vocata per questo tipo di allevamento. I risultati suggeriscono che, allevatori e politici che operano nell’area Mediterranea, dovrebbero tenere nella dovuta considerazione variabilità e scenari del THI nella pianificazione degli investimenti nel settore delle produzioni animali. Conoscere in anticipo il verificarsi di condizioni climatiche avverse permetterebbe agli allevatori di metter in atto misure di contrasto sugli effetti negativi delle condizioni climatiche. Inoltre, dovrebbero venire sviluppate misure di adattamento appropriate per contesti specifici in termini di cultura, società, o sistemi politici, che possano contribuire alla sostenibilità ambientale, nonché allo sviluppo economico e alla lotta alla povertà. / Weather and climate strongly influence the field of animal production. Heat stress causes a significant reduction in metabolic activity, production, reproductive capacity, and increases susceptibility to diseases. In the biological context, the air temperature is definitely considered the main factor of stress, however, high humidity worsens the effect of temperature by reducing the evaporation heat loss and thus preventing the removal of excess heat. The main purposes of the research were the characterization of the Mediterranean basin in terms of Temperature Humidity Index (THI) and to establish relationships between season/THI and mortality in dairy cattle bred in an Italian geographic area with a high concentration of dairy farms. THI variability and scenarios should be taken into careful consideration by farmers and policy makers operating in Mediterranean countries when planning investments. Investments should at least partially be directed to implementation of adaptation measures, which may support farmers in the transition to climate-smart agriculture and help them to alleviate the impact of hot extremes on animal welfare, performance and health. In addition, measures should be developed appropriate adaptation to the specific contexts in terms of culture, society, or political systems, which can contribute to environmental sustainability and economic development and fighting poverty.
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Le parole chiave nelle dinamiche testuali / The Textual Relevance of Keywords

BIGI, SARAH FRANCESCA MARIA 21 February 2007 (has links)
La presente ricerca nasce con lo scopo di indagare la pertinenza del concetto di parola chiave in rapporto alla realizzazione delle dinamiche testuali. Questo concetto è presentato nella letteratura come uno strumento euristico, utilizzato per analizzare oggetti diversi, quali le culture, le società o i testi. Tuttavia emerge una certa discordanza nelle diverse caratterizzazioni delle parole chiave che impedisce di circoscrivere questa categoria di elementi linguistici e di definirne un metodo di individuazione. Dalla nostra indagine emerge che le funzioni delle parole chiave possono essere ricondotte alle metafore della chiave d'accesso , chiave d'interpretazione e chiave di volta . E' in particolare quest'ultima accezione quella più adeguata a descrivere la funzione svolta dalle parole chiave in rapporto alle dinamiche testuali. Esse si caratterizzano cioè per essere elementi linguistici che contribuiscono in maniera strategica a realizzare lo scopo comunicativo globale del testo, instaurando un legame particolarmente forte con il sapere condiviso tra mittente e destinatario. E' questo nesso che giustifica il loro ruolo centrale nella costruzione della strategia comunicativa del testo. Un'applicazione della definizione al testo argomentativo, nell'ultima parte della ricerca, precisa la funzione della parola chiave in relazione a una struttura testuale specifica. / The present research aims at analysing the concept of keyword in the context of textual analysis. In the literature keywords are mostly conceived of as tools useful to give insights into cultures, societies or texts. Nevertheless they are not univocally described and it is difficult to outline a precise method for their identification. In fact the methods proposed are highly subjective as keywords are mainly indicated as the results of previous interpretations conducted on the culture, society or text which is being analysed. In this research instead we are interested in the possibility of describing keywords as elements concurring in the construction of textual meaning. This presupposes the definition of the specific function played by keywords and a logical-semantic textual theory which allows analysing the structure of texts and the ways in which they realize their communicative goals. Congruity Theory is the theory which seemed to offer the most comprehensive methodology to analyse texts. Thanks to the theoretical tools offered by it, we define keywords as linguistic elements that play a strategic role in the realization of the text's global communicative aim. The last part of the research is devoted to the application of the definition to argumentative texts, showing in which ways keywords contribute in the realization of their persuasive goal. In relation to these texts the specific function of keywords appears to be that of giving arguments their persuasive power.
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La Russkaja Jazykovaja Kartina Mira: teorie, metodi di analisi e applicazioni

VERSACE, MARIA 14 February 2011 (has links)
La ricerca offre per la prima volta una disamina ampia, approfondita ed aggiornata degli studi linguistici post-sovietici dedicati alla Russkaja Jazykovaja Kartina Mira; essi dimostrano, attraverso l’analisi semantica delle parole-chiave della lingua russa, l’esistenza di concetti glotto-specifici, e dunque l’esistenza di un quadro del mondo veicolato dalla lingua russa. Nella ricerca viene indagato dapprima il contesto storico-culturale che ha portato al sorgere dell’indirizzo linguistico della RJaKM e viene mostrato il legame esistente tra le ricerche sulla RJaKM e lo sviluppo degli studi di semantica lessicale, nonché l’apporto della linguistica occidentale all’evoluzione della linguistica sovietica. Individuati poi i rappresentanti attualmente più autorevoli degli studi sulla RJaKM - la Scuola di Anna Wierzbicka e la Scuola Semantica di Mosca per la descrizione integrale della lingua e la lessicografia sistemica - si considerano in modo sistematico e comparativo i principi teorici alla base delle rispettive concezioni linguistiche e i metodi di analisi semantica, applicati alla parola russa smirenie, valutandone la loro efficacia. Quindi, si presentano alcune applicazioni della RJaKM e si indicano alcuni strumenti linguistici e lessicografici innovativi, utilizzati o prodotti all’interno di tali studi, particolarmente utili nella didattica della lingua e della linguistica russa. Infine, si offre una valutazione conclusiva del fenomeno studiato, individuando nuove vie di ricerca nell’ambito dell’analisi linguistico-culturale. / This dissertation represents the first extensive and updated research of the post-Soviet linguistic studies dedicated to Russkaja Jazykovaja Kartina Mira. These studies demonstrate the existence of specific language ideas through a semantic analysis of the keywords of the Russian language. As a consequence, these studies also display a perspective on the world vehiculated by the Russian language. The research opens with an investigation of the historical and cultural context that lead to RJaKM’s linguistic disposition and it shows the existing link between analysis on RJaKM and the development of the studies on lexical semantics. It also shows how western linguistics contributed to the evolution of Soviet linguistics. After mentioning the most authoritative and representative experts on RJaKM, such as Anna Wierzkicka’s School and the Moscow Semantic School for the Integrated Description of Language and Systematic Lexicography, this dissertation systematically and comparatively considers the theoretical principles at the base of both schools linguistic ideas and methods of semantic analysis, applying them to the Russian word ‘smirenie,’ and consequently evaluating their effectiveness. As an outcome, this research presents some possible applications of RJaKM and it indicates some innovative linguistic and lexicographic tools which were either employed or even produced at the bosom of RJaKM studies and are especially useful for the teaching of the Russian language and linguistics. In conclusion, this dissertation offers a final evaluation of the studied phenomena, defining new research paths in the fields of linguistics and cultural analysis.
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IL CAMBIAMENTO DEGLI ATTEGGIAMENTI DEGLI EUROPEI VERSO I RUOLI FEMMINILI NELLA SFERA PUBBLICA. ANALISI MULTILIVELLO E VALUTAZIONE CRITICA DEGLI STRUMENTI DI RILEVAZIONE / The change of the Europeans' attitudes toward female public roles. A multilevel analysis and a critical evaluation of the measurement instruments

LOMAZZI, VERA 20 February 2015 (has links)
La tesi propone una lettura multilivello e situata delle dinamiche di genere e ha l’obiettivo di studiare, attraverso un approccio comparativo, il cambiamento degli atteggiamenti degli europei nei confronti dei ruoli femminili nella sfera pubblica, intesi come indicatori dei valori di parità. Lo studio utilizza dati di indagini transnazionali come l’European Values Study e l’Eurobarometro. Gli strumenti di rilevazione degli atteggiamenti inclusi in tali indagini sono stati valutati criticamente, testandone l’adeguatezza per l’analisi comparativa. L’analisi multilivello, condotta in 22 paesi europei, evidenzia il diverso apporto esplicativo dei fattori individuali e contestuali. Il cambiamento degli atteggiamenti dal 1988 al 2008, in 7 contesti culturali (tra cui le “Tre Italie”), si è concentrato sull’analisi dei trend, osservando le differenze di genere e generazione, sui meccanismi del cambiamento e i suoi predittori. I risultati confermano la rilevanza del contesto nello sviluppo di valori di parità e, per promuovere una cultura paritaria, invitano a fare leva sull’istruzione e sulla partecipazione al mercato del lavoro delle donne. Per poter ottenere questo, le società necessitano di riorganizzarsi soprattutto in termini di servizi e benefit a favore delle famiglie, in modo che il modello di relazione tra i generi basato sulla reciprocità sia effettivamente possibile. / The thesis studies the gender dynamics as a multilevel and situated concept. It aims to investigate, by a comparative perspective, the change of attitudes toward female roles in the public sphere, here assumed as indicators of egalitarian values. The study uses data from cross-national surveys as the European Values Study and the Eurobarometer. The scales included in these surveys are critically evaluated in order to test their adequacy for comparative analysis. The multilevel analysis, performed in 22 European countries, shows the different contributes of individual and contextual factors. The attitudinal change from 1988 to 2008, in 7 cultural contexts (included the “Three Italies”) focused on the trend analysis, observing gender and generations differences, mechanism of change and its predictors. The results confirm that the context is relevant in the development of egalitarian values and, to promote an egalitarian culture, they invite societies to increase the educational level and the female economic participation. To get this, societies need to re-organize themselves in terms of services and benefits for families, in order to get the model of relationship based on the reciprocity between gender really possible.
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IL CONTRIBUTO DELLA SOCIETA' CIVILE AL PROCESSO DI DEMOCRATIZZAZIONE IN BOSNIA ERZEGOVINA: ESEMPI DI COOPERAZIONE AL FEMMINILE

GRECO, CAROLINA GIOVANNA 31 March 2015 (has links)
Il tema della vivacità della società civile nelle regioni della ex Jugoslavia rappresenta - soprattutto se considerato in relazione con le numerose iniziative di pace intraprese negli anni '90 di fronte all'imminenza del conflitto - un tema ancora poco indagato dalla letteratura sia in Italia e nel mondo anglosassone sia, soprendentemente, nei Paesi dell'area balcanica. Il presente lavoro di ricerca si pone invece come obiettivo quello di dimostrare l'esistenza di una radicata tradizione di attivismo civico nelle ex Repubbliche jugoslave e in Bosnia Erzegovina in particolare, dimostrando come soprattutto l'attivismo femminile, dagli anni Settanta sino ad oggi, abbia notevolmente contribuito all'emergere di un nuovo soggetto politico che ha preso attivamente parte ai processi di democratizzazione e riconciliazione della società nel contesto postbellico. Lo studio delle forme e dei metodi di lotta del Neofeminizam rappresenta infatti una lente di ingrandimento privilegiata e poco utilizzata per la comprensione di più ampie dinamiche inerenti il complesso processo di transizione che la Bosnia oggi è costretta ad affrontare. / The theme of the vibrancy of civil society in the regions of the former Yugoslavia represents – especially when considered in connection with the many peace initiatives undertaken in the ‘90s – a topic that has been little studied in the literature both in Italy and in the Anglo-Saxon world, but also surprisingly, in the Balkans countries. This research work aims to demonstrate the existence of a strong tradition of civic activism in all former Yugoslavia Republics and in particular in Bosnia and Herzegovina. Especially female activism, from the ‘70s until today, has greatly contributed to the emergence of a new political subject that has taken an active part in the democratization and reconciliation processes in the context of post-war Bosnia and Herzegovina. The analysis of the forms and struggle methods of Neofeminizam represents a privileged and little used key for the understanding of broader dynamics inherent in the complex process of transition that Bosnia Herzegovina is forced to face today.
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Relazioni di necessità e valenze comunicative nel rapporto tra sport e televisione. / Sport and Television: Conditioning and Communicative Realization

ABBIEZZI, PAOLA 23 March 2007 (has links)
Oggetto della ricerca è la riflessione sullo sport nella sua dimensione mediale, argomento che ha trovato solo recentemente una riconosciuta significatività all'interno delle scienze sociali. Attraverso un approccio multidisciplinare, il lavoro si propone di delineare una mappatura delle linee di riflessione riconducibili a un corpus organico individuabile nei media sport studies. La convinzione che esista uno specifico dello sport (inteso come substrato comunicativo ma anche come linguaggio) ha orientato l'indagine sulla sua rappresentazione televisiva, e sulle modalità di ospitalità o di appropriazione che si definiscono anche nei termini di reciprocità. L'indagine è stata condotta sia seguendo un percorso di tipo diacronico, nella ricostruzione dei vincoli e dei condizionamenti che lo sport ha esercitato nell'evoluzione del sistema radiotelevisivo italiano, sia di tipo sincronico, nell'osservazione del prodotto televisivo recente, individuato come vero e proprio sovra-genere. Ne emerge che lo sport si sottopone a una messa in discorso da parte della televisione che segue la linearità temporale dello svolgimento della gara, nella quale trovano una piena realizzazione comunicativa le fasi della preparazione, della performance e della celebrazione. / Aim of the research is to reflect on sport in its media dimension, a subject which has only recently achieved an acknowledged meaning in the field of social sciences. Through a multi-disciplinary approach, the research aims to outline a map of the reflection lines leading to an organic individual corpus in media sport studies. Believing in specifics of sports as communicative substrate, but also as a language, has directed the research on television representation and on the formalities of hospitality and appropriation to be defined even in terms of reciprocality. The research has followed a path of diachronic type, rebuilding the conditioning exerted by sport on the evolution of the Italian radio-television system and of a synchronic type, observing recent television products, identified as acknowledged true super-genres. Sport is thus object of a presentation by television following time linearity in the development of the game; here the stages of preparation and progress of the performance find a complete communicative realization.

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