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L'educazione alla cittadinanza democratica ed europea nell'Italia del secondo dopoguerra (1945-1960). Riflessioni e proposte del mondo cattolico. / Democratic and European citizenship education in Italy after the World War II (1945-1960). Reflections and suggestions from the catholic world.

DI DEDDA, IRENE 31 March 2011 (has links)
La presente ricerca, collocandosi in un filone di studi sugli ideali repubblicani all’inizio del secondo dopoguerra, ha inteso indagare il tema della formazione democratica del cittadino italiano e della sua progressiva apertura in chiave europea, durante la ricostruzione post-bellica e lo sviluppo socio-economico degli anni ’50, lumeggiando gli orientamenti educativi promossi dal mondo cattolico e dalle Associazioni professionali degli insegnanti. L’indagine vuole porsi come contributo della riflessione storico-pedagogica al rafforzamento di quel legame con la comunità nazionale che rischia di essere compromesso in una società sempre più complessa e globalizzata. Dentro un contesto sociale eterogeneo e multiculturale come l’odierno, il recupero di uno sfondo valoriale e spirituale condiviso può ancora rappresentare l’elemento propulsore di un’educazione alla cittadinanza “democratica” e “sovranazionale”, elemento che, proprio attraverso la scuola, prese a sedimentarsi nella coscienza italiana all’indomani del 1945. / The following research argues on democratic education of Italian Citizens in the past World War II period, considering the contribution of catholic intellectuals and teachers Associations to democratic renewal of the school. This study intends to develop historical and pedagogical reflection to reinforce the sense of citizenship in a globalization era. In a diversified and multicultural society, sharing an ethical and spiritual background of values can be the foundation of democratic and overnational citizenship education. A theme which started growing up in the Italian school since 1945.
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Tränen in der modernen Kunst

Spiekermann, Geraldine 15 June 2012 (has links)
Tränen überschreiten die Grenzen des Körpers von innen nach außen und werden damit zu einem sichtbaren Anzeichen eines seelischen Extremzustands. In der Arbeit wird untersucht, ob die Träne, die Körpergrenzen gefährdet oder sogar auflöst, in der modernen und gegenwärtigen Kunst Metapher und Trägerin innerästhetischer Transgression werden kann. Dies bedeutet zugleich, dass eine Umwertung der Träne, von der Perle der Reinheit zu einem bedrohlichen Fluidum, stattgefunden hat. Die Träne als eine bedrohliche Grenzüberschreiterin ist ein Motiv, das in früheren Kunstepochen so nicht anzutreffen ist. Damit verweist sie zugleich exemplarisch auf die Auflösungsstrategien, welche die Kunst des 20. und 21. Jahrhunderts bestimmen. Fotoarbeiten von Man Ray, Madame Yevonde und Sam Taylor-Wood, Zeichnungen von Pablo Picasso und Hans Bellmer, Performances von Marina Abramović und Gina Pane, Video-arbeiten von Bill Viola und Bas Jan Ader, Installationen von Daniele Buetti und eine Buchserie von Dieter Roth, denen allen das Motiv der Träne gemeinsam ist, werden in einem Close Rea-ding auf Auflösungstendenzen hin untersucht. Besonderes Augenmerk gilt medienspezifischen Strukturen und Analogien. / Tears overstep the bounds of the human body from within – to become evidence of a crit-ical state of mind. The present study examines whether the tear, which endangers or even dispels the boundaries of the body, could be seen as a metaphor and even as an indication of aesthetic transgression in modern and contemporary art. This would mean that the tear as motif has also undergone a paradigm change, from the pearl of purity to a threatening fluid. The aspect of the tear as a transgressor of boundaries is not to be found in earlier periods of art. Accordingly, it also references the process of disintegration, which strongly determines 20th and 21st century art. Photographs by Man Ray, Madame Yevonde and Sam Taylor-Wood, drawings by Pablo Picasso and Hans Bellmer, performances of Marina Abramovic and Gina Pane, video works by Bill Viola and Bas Jan Ader, installations by Daniele Buetti and a series of books by Dieter Roth – which all deal with the tear complex – will be examined in close reading. Their connection with disintegrative tendencies will be scrutinised, and special attention given to media-specific structures and analogies.
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La contrattazione decentrata per lo sviluppo / LA CONTRATTAZIONE DECENTRATA PER LO SVILUPPO / Decentralized bargaining for development

PIRRELLO, ANTONIO EDER 16 April 2018 (has links)
La tesi esamina la tendenza degli ultimi anni alla verticalizzazione della contrattazione; come dal centralismo di quella di livello nazionale si sia passati in maniera sempre più sostanziale ed in stretta correlazione con la competitività del sistema produttivo, al decentramento della contrattazione a livello regionale e provinciale fino al livello aziendale. Si affronta l’evoluzione, iniziata già dagli anni ’90 con il susseguirsi di vari Accordi Interconfederali e Protocolli sottoscritti da Governo e Parti Sociali, dei processi di contrattazione territoriale al fine di attivare nuove iniziative imprenditoriali e creare occupazione in un ambiente economico favorevole ma in aree insufficientemente sviluppate o interessate da gravi crisi occupazionali. Successivamente viene esaminato il ruolo fondamentale delle retribuzioni incentivanti in connessione a indicatori di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione. Si passa dunque ad affrontare il caso paradigmatico FIAT che ha notevolmente influenzato il processo di ampliamento dei margini di applicazione della contrattazione decentrata per finire ad esaminare gli accordi interconfederali più recenti che promuovono l’utilizzo della contrattazione di secondo livello come volano per la crescita e la competitività sul territorio delle aziende, per lo sviluppo del welfare contrattuale ed aziendale, come nel caso di Luxottica. / The thesis examines the trend of recent years in the verticalization of bargaining; as from the centralism of that of national level has been passed in an increasingly substantial and in close correlation with the competitiveness of the production system, the decentralization of bargaining at the regional and provincial level up to the company level. The evolution, which began as early as the 1990s with the succession of various interconfederal agreements and protocols signed by the Government and the Social Partners, of the territorial bargaining processes in order to activate new business initiatives and create employment in a favorable economic environment, but in areas insufficiently developed or affected by serious employment crises. Subsequently, the fundamental role of incentive remuneration in connection with indicators of productivity, profitability, quality, efficiency and innovation is examined. Thus, the FIAT paradigm case is moved, which has greatly influenced the process of widening the margins of application of decentralized bargaining to end up examining the most recent inter-federal agreements that promote the use of second-level bargaining as a driving force for growth and competitiveness on the territory of companies, for the development of contractual and corporate welfare, as in the case of Luxottica.
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La Cina da impero a Stato nazionale: la definizione di uno spazio politico negli anni Venti. / LA CINA DA IMPERO A STATO NAZIONALE: LA DEFINIZIONE DI UNO SPAZIO POLITICO NEGLI ANNI VENTI / China from Empire to Nation-State: Defining a Political Space in the 1920s.

CAPISANI, LORENZO MARCO 13 July 2017 (has links)
La tesi si concentra sul Partito Nazionalista Cinese negli anni Venti come punto privilegiato di osservazione del cambiamento politico della Cina dopo la Prima guerra mondiale. Questo decennio rappresentò un momento di definizione identitaria sia per i comunisti sia per i nazionalisti. La storiografia ne ha sottolineato numerosi aspetti, ma si è finora occupata del periodo 1919-1928 come una preistoria degli anni Trenta piuttosto che come un autonomo segmento di storia cinese. Studi recenti hanno superato implicitamente questo approccio criticando due date periodizzanti fondamentali per il Novecento cinese: la nascita della Repubblica nazionalista (1911) e la nascita della Repubblica Popolare (1949). A metà tra queste due date, gli anni Venti sono emersi come snodo decisivo nel passaggio da impero a Stato nazionale, durante cui si definì un nuovo spazio di discussione politica. Questo processo, pur interno, subì l’influsso delle strategie internazionali di sovietici e statunitensi dando vita a una nuova visione non soltanto della rivoluzione ma anche dello Stato post-rivoluzionario. Le classi dirigenti nazionalista e comunista, durante la collaborazione, si rivelarono dinamiche e tale “competizione” si trasferì anche all’interno di ciascun movimento diventando un fattore determinante per il successo o il fallimento del partito inteso come moderna formazione politica. / The thesis focuses on the Chinese Nationalist Party in the 1920s as a special standpoint to analyze the political changes in China after the World War I. That decade was crucial for shaping the identity of nationalists and communists. Many works have already examined some aspects, but they mostly considered the years 1919-1928 as a pre-history of the Thirties rather than an autonomous part of Chinese history. Recent studies have overcome this approach by criticizing two of the main periodization in the Chinese twentieth century: the birth of the nationalist Republic (1911) and the birth of the People’s Republic (1949). Halfway, the 1920s stood out as a critical juncture in the transition from empire to nation-state. A new space of political discussion was defined. The process, albeit internal, was under the influence of the USSR and US international strategies and gave birth not only to a new vision of the revolution, but also to a vision of the post-revolutionary state. Also, the nationalist and communist leaderships turned out to be dynamic. That "competition" may be seen also within the two political movements and became a shaping factor for the success or failure of the party as a modern political formation.
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La città da energivora a nodo attivo delle reti di produzione e di scambio energetico / Towns, Cities and Urban Areas. From Energy Consumers to Renewable Energies Producers

VENUTA, MARIA LUISA 13 July 2007 (has links)
Il concetto di rete dell'informazione può diventare uno schema logico con cui descrivere l'evoluzione delle politiche sulle energie rinnovabili e sulla sostenibilità? La ricerca è stata svolta analizzando l'architettura delle due reti (internet e reti energetiche) e l'evoluzione del bene prodotto e distribuito nella rete energetica, l'energia, esplicitando l'accessibilità da parte della distribuzione mondiale delle risorse petrolifere tradizionali e delle risorse rinnovabili. La struttura metodologica del progetto di ricerca si basa due tipi di analisi teorica: 1) l'analisi della nascita delle società in rete attraverso le teorie di Manuel Castells (concetto di spazio di flussi) e di Saskia Sassen e l'evoluzione delle città (cap.2 e cap.5) 2) le analisi dei flussi dei materiali e delle energie avendo come riferimento metodologico l'approccio ecologico ideato dai ricercatori dell'istituto per il Clima, l'Ambiente e l'Energia di Wuppertal, Germania (cap.3 e cap.4) La contraddizione tra città innovative e città che sono ai livelli di enormi discariche o di baraccopoli è esposta nel cap.6 attraverso casi studio e progetto dei Programmi Europei. Nell'ultimo capitolo (cap.7) si riassumono le ipotesi di partenza e i risultati della ricerca e si espongono le questioni aperte. / Can internet logic scheme be used as a basis to describe public policies evolution on renewable energies production and sharing in urban areas all over the world? The research project analyses the two networks (internet and energetic grids) architectures in actual and future urban areas. This analysis is connected with present and future forecasts energy productions from traditional fuels and from renewable sources. Theoretical analysis is conducted following a double conceptual pathway: - societal networks (Manuel Castells theory) and urban areas evolution (Saskia Sassen and Mike Davis) in order to picture the evolution of cities and towns in modern economies and in developing countries (Chapters 2 and 5); - Material and Energy Flow Analysis (approach by Wuppertal Institute for Climate, Environment and Energy) applied to renewable energy (Chapters 3 and 4) In Chapter 6 case studies are exposed on the deep cleavage between two different worlds: innovative, rich towns on a side and the landfills cities, slums on the other side. In the last part hypothesis and thesis are put together and open questions are explained (Chapter 7).

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