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TENDENZE DELLA CRITICA LETTERARIA E LA NARRATIVA CENTRO AMERICANA DEGLI ULTIMI ANNI

GIANNI, SILVIA MARIA 01 April 2009 (has links)
Il ricco patrimonio della tradizione del pensiero critico latinoamericano permette di addentrarsi nell’eterogeneità dei processi culturali presenti nel territorio continentale e della regione istmica e favorisce una più puntuale riflessione sulle differenzialità con cui si manifesta la modernità. Da essa dipende inoltre la rilettura di alcune categorie come quella di nazionalità, multiculturalismo, identità, hibridez e mestizaje, eterogeneità e transculturazione. Con questa strumentazione teorica si è esaminato il romanzo centroamericano attuale, attraverso la selezione di un corpus di quindici scrittori considerati maggiormente rappresentativi della diversificazione narrativa e dell’eterogeneità dello sviluppo culturale dei sei paesi ispanofoni della regione. L’analisi delle loro opere mette in evidenza la molteplicità della rappresentazione dello spazio come riproduzione della fisionomia plurale delle identità centroamericane; il rapporto tra storia, memoria e scrittura; l’incorporazione della voce femminile e l’esplorazione degli spazi privati; gli scenari del dopo-guerra, la violenza e la rottura con la rappresentazione immaginaria di alcune società attraverso il discorso letterario. Sono autori che hanno intrapreso letture differenti di uno stesso fenomeno, mettendo in risalto divergenze e punti di contatto, somiglianze e differenze che è possibile decifrare con l’uso della nozione di “totalità contraddittoria”. / The rich heritage of the tradition of Latin American critical thought allows us to penetrate in the heterogeneity of cultural processes present on the continent and on the isthmus and favours more punctual reflections on the differentiality with which modernity manifests itself. Dependent on this modernity is also the re-reading of certain categories, such as those of nationality, multiculturalism, identity, hibridez and mestizaje, heterogeneity and transculturation. It is in the light of this theoretical framework that the current Central American novel has been examined, by selecting a corpus of fifteen authors seen as most representative of the narrative diversification and heterogeneity of the cultural development of the six hispanophone countries of the region. The analysis of the works of these authors discloses the multiplicity of the representation of space as reproduction of the plural physiognomy of Central American identities; the relationship between history, memory and writing; the incorporation of the female voice and the exploration of private spaces; the post-war scenes, the violence and rupture with the imaginary representation of some societies through literary discourse. They are authors that have undertaken different readings of the same phenomenon, highlighting divergences and points in common, similarities and differences which can be deciphered by means of the notion of “contradictory totality”.
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MARKETING E MANAGEMENT NEGLI STUDI PROFESSIONALI

D'ANDRIA, MARIA ELISABETTA 31 March 2014 (has links)
La tesi ha voluto offrire uno sguardo all’approccio ed ai vari strumenti di marketing utilizzati ed utilizzabili dai liberi professionisti considerandoli come “leve” di cambiamento, innovazione e successo professionale. Più specificamente, si è dato risalto alle modalità attraverso le quali gli studi professionali applicano gli strumenti offerti dal marketing al fine di innalzare il livello qualitativo delle prestazioni erogate e per ampliare altresì lo spettro di servizi proposti ai clienti. Da ultimo, si è ritenuto di indagare la reale efficacia degli strumenti di marketing applicati agli studi professionali, valutando i risultati ottenuti a seguito dell’implementazione di strumenti e tecniche di marketing e, laddove possibile, quantificando la convenienza e profittabilità degli investimenti effettuati. / The doctoral thesis is meant to outline an approach to the marketing tools available to professionals for change, innovation and success. More in detail, it sets out the ways in which professional firms apply the marketing tools in order to increase the quality of the services offered to customers and to expand their range. Finally, it embodies an inquiry on the effectiveness of the marketing tools, when used by professional firms, evaluating the results obtained from the use of such tools and marketing techniques and quantifying the profitability of the investments made.
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ARISTIDE CALDERINI (1883-1968) E LO SVILUPPO DELLE SCIENZE DELL'ANTICHITA'. Progetti, opere e strategie culturali / Aristide Calderini (1883-1968) and the Development of Classical Studies. Projects, Achievements and Cultural Strategy

PERELLI CIPPO, CHIARA MARIA 10 March 2008 (has links)
Oggetto della tesi è l'attività scientifica e didattica di Aristide Calderini (1883-1968), studioso di antichità classiche, papirologo, epigrafista, archeologo, fondatore e direttore di associazioni culturali e riviste, divulgatore della cultura classica. Sulla base del copioso archivio personale, del quale si è operato il riordinamento e si forniscono l'inventario e l'indice della corrispondenza, si ricostruisce un intenso e fecondo percorso culturale, sottolineandone i valori ispiratori e gli obiettivi raggiunti. Le molteplici relazioni dello studioso con importanti personalità e istituzioni contemporanee permettono di tracciare un affresco della realtà culturale lombarda durante sei decadi del Novecento. / This thesis is devoted to the scientific and didactic work of Aristide Calderini (1883-1968). Calderini was a scholar of the Classics, namely papyrologist, archaeologist and epigraphist. He was the founder and director of many cultural societies and journals and a populariser of ancient Roman and Greek culture. The main source of material for this research was Calderini's own copious personal archive, which has been reorganized by the author of this dissertation, resulting in a detailed inventory and the index of his letters. From these documents it is possible to follow the intense and fruitful cultural route of Calderini, perceive his inspiring principles and appreciate the results of his work. Moreover, from the study of his letters, it is possible to reconstruct Calderini's multiple connections with important personages and institutions of his time, disclosing an interesting overview, spanning six full decades of the 20th century, of the cultural milieu in Lombardy.
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O trabalho dos professores e a universidade do estado de Mato Grosso em SINOP/MT na década de 1990 : o sentido do coletivo

Cunha, Marion Machado January 2010 (has links)
In questa tesi studiamo il lavoro degl’insegnanti della Università dello Stato di Mato Grosso (UNEMAT), nella decada de 1990, nel processo di colonizzazione della città di Sinop. Cerchiamo capire e spiegare le contraddizioni che hanno intervenuto i soggetti insegnanti della UNEMAT, Campus di Sinop, e le correlazioni di forza quanto all’insegnamento superiore nella città di Sinop nel periodo. Ci utilizziamo della ricerca qualitativa, sotto orientazione del metodo materialista dialettico e storico, fondato da Marx ed Engles. La centralità del lavoro, nella specificità dell’insegnante, in uno spazio marcato per lo e per il processo di cumulo e riproduzione del capitale, dimostra che la colonizzazione di Sinop nell’Amaziona Legal ha figurato come impresa capitalista, sustentata per lo necessario movimento di migrazione di lavoratori. Questa città, stata nel Nord di Mato Grosso, ha corrisposto, in sua natura specifica, come un negozio immobiliario, urbano e rurale, di una impresa privata della città di Maringá, Paraná, come spazio di disputa egemonica. La impresa, responsabile per la colonizzazione, si è tornata signore di un’area, approssimatamente, di 650 mille ettari. I migranti insegnanti, come lavoratori salariati, si hanno istituito come forza sociale e politica, si dispondo per lo mondo del lavoro scolare e per la dimensione dello spazio dello “vivere”, davanti della negazione della “terra di negocio” dello capitale. Le posizioni politiche e gli antagonismi di classi sociali, dello capitale e lavoro, si hanno vivificato per l’insegnamento superiore e nella istituzionalizzazione della UNEMAT, ritornata per formare insegnanti in una struttura di riproduzione dello capitale e di dominazione presente nella Impresa Colonizzatrice. L’esistenza della UNEMAT ha rivelato che la scuola improvvisata e gl’inseganti alla ventura sono stati strategici per una città privata. / Nesta Tese estudamos o trabalho dos professores da Universidade do Estado de Mato Grosso (UNEMAT), na década de 1990, no processo de colonização da cidade de Sinop. Priorizamos compreender e explicitar as contradições que mediaram os sujeitos professores, no Campus de Sinop, e as correlações de força quanto ao ensino superior na cidade de Sinop, no período. Valemo-nos da pesquisa qualitativa, sob orientação do método materialista dialético e histórico, fundado por Marx e Engels. A centralidade do trabalho, na especificidade do professor, em um espaço marcado pelo e para o processo de acumulação e reprodução do capital, mostra que a colonização de Sinop na Amazônia Legal figurou como empreendimento capitalista, sustentado pelo necessário movimento de migração de trabalhadores. Esta cidade, localizada no norte de Mato Grosso, correspondeu, em sua natureza específica, a um negócio imobiliário, urbano e rural, de uma empresa privada da cidade de Maringá, Paraná, como espaço de disputa hegemônica. A empresa, responsável pela colonização, tornou-se dona de uma área, aproximadamente, de 650 mil hectares. Os migrantes professores, como trabalhadores assalariados, instituíram-se como força social e política, orientando-se pelo mundo do trabalho escolar e pela dimensão do espaço do viver, diante da negação da “terra de negócio” do capital. As posições políticas e os antagonismos de classes sociais, do capital e trabalho, vivificaram-se pela disputa do ensino superior e na institucionalização da UNEMAT, voltada para formar professores em uma estrutura de reprodução do capital e de dominação presente da Empresa Colonizadora. A existência da UNEMAT revelou que a escola improvisada e os professores do acaso foram estratégicos para uma cidade privatizada.
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O trabalho dos professores e a universidade do estado de Mato Grosso em SINOP/MT na década de 1990 : o sentido do coletivo

Cunha, Marion Machado January 2010 (has links)
In questa tesi studiamo il lavoro degl’insegnanti della Università dello Stato di Mato Grosso (UNEMAT), nella decada de 1990, nel processo di colonizzazione della città di Sinop. Cerchiamo capire e spiegare le contraddizioni che hanno intervenuto i soggetti insegnanti della UNEMAT, Campus di Sinop, e le correlazioni di forza quanto all’insegnamento superiore nella città di Sinop nel periodo. Ci utilizziamo della ricerca qualitativa, sotto orientazione del metodo materialista dialettico e storico, fondato da Marx ed Engles. La centralità del lavoro, nella specificità dell’insegnante, in uno spazio marcato per lo e per il processo di cumulo e riproduzione del capitale, dimostra che la colonizzazione di Sinop nell’Amaziona Legal ha figurato come impresa capitalista, sustentata per lo necessario movimento di migrazione di lavoratori. Questa città, stata nel Nord di Mato Grosso, ha corrisposto, in sua natura specifica, come un negozio immobiliario, urbano e rurale, di una impresa privata della città di Maringá, Paraná, come spazio di disputa egemonica. La impresa, responsabile per la colonizzazione, si è tornata signore di un’area, approssimatamente, di 650 mille ettari. I migranti insegnanti, come lavoratori salariati, si hanno istituito come forza sociale e politica, si dispondo per lo mondo del lavoro scolare e per la dimensione dello spazio dello “vivere”, davanti della negazione della “terra di negocio” dello capitale. Le posizioni politiche e gli antagonismi di classi sociali, dello capitale e lavoro, si hanno vivificato per l’insegnamento superiore e nella istituzionalizzazione della UNEMAT, ritornata per formare insegnanti in una struttura di riproduzione dello capitale e di dominazione presente nella Impresa Colonizzatrice. L’esistenza della UNEMAT ha rivelato che la scuola improvvisata e gl’inseganti alla ventura sono stati strategici per una città privata. / Nesta Tese estudamos o trabalho dos professores da Universidade do Estado de Mato Grosso (UNEMAT), na década de 1990, no processo de colonização da cidade de Sinop. Priorizamos compreender e explicitar as contradições que mediaram os sujeitos professores, no Campus de Sinop, e as correlações de força quanto ao ensino superior na cidade de Sinop, no período. Valemo-nos da pesquisa qualitativa, sob orientação do método materialista dialético e histórico, fundado por Marx e Engels. A centralidade do trabalho, na especificidade do professor, em um espaço marcado pelo e para o processo de acumulação e reprodução do capital, mostra que a colonização de Sinop na Amazônia Legal figurou como empreendimento capitalista, sustentado pelo necessário movimento de migração de trabalhadores. Esta cidade, localizada no norte de Mato Grosso, correspondeu, em sua natureza específica, a um negócio imobiliário, urbano e rural, de uma empresa privada da cidade de Maringá, Paraná, como espaço de disputa hegemônica. A empresa, responsável pela colonização, tornou-se dona de uma área, aproximadamente, de 650 mil hectares. Os migrantes professores, como trabalhadores assalariados, instituíram-se como força social e política, orientando-se pelo mundo do trabalho escolar e pela dimensão do espaço do viver, diante da negação da “terra de negócio” do capital. As posições políticas e os antagonismos de classes sociais, do capital e trabalho, vivificaram-se pela disputa do ensino superior e na institucionalização da UNEMAT, voltada para formar professores em uma estrutura de reprodução do capital e de dominação presente da Empresa Colonizadora. A existência da UNEMAT revelou que a escola improvisada e os professores do acaso foram estratégicos para uma cidade privatizada.
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O trabalho dos professores e a universidade do estado de Mato Grosso em SINOP/MT na década de 1990 : o sentido do coletivo

Cunha, Marion Machado January 2010 (has links)
In questa tesi studiamo il lavoro degl’insegnanti della Università dello Stato di Mato Grosso (UNEMAT), nella decada de 1990, nel processo di colonizzazione della città di Sinop. Cerchiamo capire e spiegare le contraddizioni che hanno intervenuto i soggetti insegnanti della UNEMAT, Campus di Sinop, e le correlazioni di forza quanto all’insegnamento superiore nella città di Sinop nel periodo. Ci utilizziamo della ricerca qualitativa, sotto orientazione del metodo materialista dialettico e storico, fondato da Marx ed Engles. La centralità del lavoro, nella specificità dell’insegnante, in uno spazio marcato per lo e per il processo di cumulo e riproduzione del capitale, dimostra che la colonizzazione di Sinop nell’Amaziona Legal ha figurato come impresa capitalista, sustentata per lo necessario movimento di migrazione di lavoratori. Questa città, stata nel Nord di Mato Grosso, ha corrisposto, in sua natura specifica, come un negozio immobiliario, urbano e rurale, di una impresa privata della città di Maringá, Paraná, come spazio di disputa egemonica. La impresa, responsabile per la colonizzazione, si è tornata signore di un’area, approssimatamente, di 650 mille ettari. I migranti insegnanti, come lavoratori salariati, si hanno istituito come forza sociale e politica, si dispondo per lo mondo del lavoro scolare e per la dimensione dello spazio dello “vivere”, davanti della negazione della “terra di negocio” dello capitale. Le posizioni politiche e gli antagonismi di classi sociali, dello capitale e lavoro, si hanno vivificato per l’insegnamento superiore e nella istituzionalizzazione della UNEMAT, ritornata per formare insegnanti in una struttura di riproduzione dello capitale e di dominazione presente nella Impresa Colonizzatrice. L’esistenza della UNEMAT ha rivelato che la scuola improvvisata e gl’inseganti alla ventura sono stati strategici per una città privata. / Nesta Tese estudamos o trabalho dos professores da Universidade do Estado de Mato Grosso (UNEMAT), na década de 1990, no processo de colonização da cidade de Sinop. Priorizamos compreender e explicitar as contradições que mediaram os sujeitos professores, no Campus de Sinop, e as correlações de força quanto ao ensino superior na cidade de Sinop, no período. Valemo-nos da pesquisa qualitativa, sob orientação do método materialista dialético e histórico, fundado por Marx e Engels. A centralidade do trabalho, na especificidade do professor, em um espaço marcado pelo e para o processo de acumulação e reprodução do capital, mostra que a colonização de Sinop na Amazônia Legal figurou como empreendimento capitalista, sustentado pelo necessário movimento de migração de trabalhadores. Esta cidade, localizada no norte de Mato Grosso, correspondeu, em sua natureza específica, a um negócio imobiliário, urbano e rural, de uma empresa privada da cidade de Maringá, Paraná, como espaço de disputa hegemônica. A empresa, responsável pela colonização, tornou-se dona de uma área, aproximadamente, de 650 mil hectares. Os migrantes professores, como trabalhadores assalariados, instituíram-se como força social e política, orientando-se pelo mundo do trabalho escolar e pela dimensão do espaço do viver, diante da negação da “terra de negócio” do capital. As posições políticas e os antagonismos de classes sociais, do capital e trabalho, vivificaram-se pela disputa do ensino superior e na institucionalização da UNEMAT, voltada para formar professores em uma estrutura de reprodução do capital e de dominação presente da Empresa Colonizadora. A existência da UNEMAT revelou que a escola improvisada e os professores do acaso foram estratégicos para uma cidade privatizada.
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LA FIGURA FEMMINILE NEL FANTASTICO ITALIANO / THE FEMALE FIGURE IN ITALIAN "FANTASTICO"

COLLETTI, GUIDO CARLO 12 April 2019 (has links)
Il presente studio mira a constatare lo stretto collegamento tra la figura femminile e il cinema thriller e horror italiano, qui denominato genericamente “fantastico” in un’ accezione estensiva, a evidenziarne caratteristiche comuni relative a entrambi i generi. La periodizzazione della ricerca va dagli anni sessanta agli anni ottanta ed il primo obiettivo è stato quello di valutare secondo un approccio culturalista l’interdipendenza donna-horror, spesso sfociata in un approccio misogino al genere. I risultati sono stati spesso discordanti rispetto alle premesse di partenza: le donne sono raffigurate solo come vittime, il gradimento del pubblico è esclusivamente maschile. La messa in discussione di questa tesi si è resa possibile attraverso una ricerca empirico-applicativa di un campione di film e una disamina di scritti più recenti che mirano in qualche caso a rovesciare il paradigma di partenza. Il secondo obiettivo ha rilevato differenze tra rappresentazione femminile nel cinema italiano e americano, muovendo dal presupposto che le teorie su cui ci si è basati provengono dagli stati uniti e hanno previsto un campione per lo più di film non italiani. quindi l’ intento dello studio è stato anche quello di misurare l’applicabilità di alcuni paradigmi teorici al caso italiano. lo svolgimento della ricerca ha previsto un’indagine di tipo quantitativo (rilevazione del corpus estensivo di film) e intensivo-qualitativo (analisi di alcuni principali stereotipi femminili, tratti dalla letteratura e dal cinema: damsel in distress, belle dame sans merci, final girl), per giungere poi alla conclusione che il genere fantastico italiano ha risentito forse più di ogni altro di una conflittualità permanente, tra bisogno di emancipazione e resistenza conservatrice. / This current study aims to ascertain the close connection between female figure and Italian horror/thriller, cinema, here called "fantastico" in an extensive meaning, in order to highlight common features related to both genres. The periodization of research goes from 60s to 80s and the first purpose was to evaluate, according to a culturalist approach, the woman-horror interdependence, often focused in a mysoginic approach to the genre. The results have often been conflicting with respect to the starting presuppositions: the women are represented only as victims, the audience’s satisfaction is exclusively male. The discussion of this thesis was possible through an empirical and applicative research of a film sample and a careful investigation of latest writings that aim in different cases to reverse the paradigm of the starting point. The second objective detected differences between female representation in the Italian and American cinema, moving from the assumption that the theories which we are based on, come from united states and have provided a sample of more American films than Italian ones. Therefore the intent of this essay was testing the applicability of some historical theoric paradigms to the Italian case. the research’ s method involved a quantitative cataloging of extensive film corpus and an intensive one, which analyzes the main female stereotypes drawn from literature and cinema (damsel in distress, belle dame sans merci, final girl ). the conclusions show that the Italian fantastic genre has resisted more than other ones of a permanent conflict between emancipation and conservative resistance.
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IL SALENTO NELL'ETA' DEL FERRO: INSEDIAMENTI, CONTESTI E MATERIALI

CALDAROLA, RENATO 17 March 2015 (has links)
Il mio progetto di ricerca ha avuto come focus il Salento nell’età del Ferro partendo dallo studio contestuale di un sito scoperto recentemente a Vaste, nel sud della provincia di Lecce. Si tratta di un sito inedito rivelatosi particolarmente importante perché è uno dei pochi contesti ritenuti cultuali documentati nel Salento per l’età del Ferro. Si tratta di una vasta area caratterizzata dalle presenza di buche terragne i cui depositi si sono rivelati di natura rituale. È stato uno dei pochi contesti salentini che ha restituito materiale iapigio integro. La cronologia del contesto è prima metà del VII sec. a.C. L’analisi del contesto di Vaste è stata preceduta da una schedatura dei siti dell’età del Ferro editi nel Salento. L’altra parte importante del progetto è stata l’analisi chimica tramite tecnica XRF svolta presso il CEDAD su un campione di ceramica d’importazione databile tra fine VIII e VII sec. a.C. proveniente da alcuni siti salentini (Vaste, Otranto e San Vito dei Normanni) e della Basilicata (Policoro e Torre di Satriano). Il lavoro ha permesso di stabilire i luoghi di produzione delle varie classi ceramiche analizzate. / My research project will focus on the Salento region during the Iron Age; beginning with the study of a site that was recently discovered in Vaste, in the Southern province of Lecce. Little is known or has been published about the site, but as studies of the area continue it was discovered to have been one of the few sites to be officially religious in Salento during the Iron Age. Interestingly, it is a vast area characterised by the presence of ‘earth pits’, which are earthy deposits of a ritualistic nature. It is also one of the few areas in Salento where undamaged ‘Iapygian’ artefacts have been discovered. This period chronologically dates from the 7th century B.C. Further studies for this project have been done using chemical analysis (an XRF technique done in CEDAD laboratories) on pottery samples dating from the 8th to the 7th century B.C. from various sites in Salento, such as, Vaste, Otrano and San Vito dei Normanni and sites in Basilicata, such as, Policoro and Torre di Satriano.
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UMORISMO E DOPPIAGGIO: CENSURA E MANIPOLAZIONE NELLA RISCRITTURA DELLE SITCOM AMERICANE

ANELLI, LAURA 13 September 2017 (has links)
La presente tesi ha come scopo l’analisi della traduzione per il doppiaggio dell’umorismo costruito su argomenti tabù (quali ad esempio riferimenti al sesso, alla sessualità, all’obesità, al consumo di alcol e droghe) presente in quattro sitcom americane, nello specifico Friends, Will & Grace, How I Met Your Mother e 2 Broke Girls. In particolare, partendo dalla teoria della riscrittura proposta da Lefevere (1992,) la ricerca mira ad identificare casi di censura e manipolazione presenti nella traduzione in italiano dei suddetti testi audiovisivi. Con un approccio traduttivo descrittivo, i dialoghi trascritti dall’inglese sono stati confrontati con la loro traduzione in lingua italiana e i risultati dimostrano che censura e manipolazione all’interno della traduzione per il doppiaggio sono due fenomeni esistenti pur non essendo sempre possibile distinguere tra i due dal momento che non solo i vari specialisti coinvolti nel doppiaggio, quali traduttori, direttori del doppiaggio, doppiatori, adattatori, ma anche gli organi afferenti al patronato (Lefevere 1992) possono in qualche modo influire sull’atto traduttivo stesso. Un confronto diacronico tra le sitcom prese in esame dimostra tuttavia come fenomeni censori e manipolatori nella traduzione dell’umorismo tabù siano oggi in diminuzione rispetto al passato, probabile segno di una mutata ideologia nella cultura di arrivo. / The purpose of the present thesis is to analyse the translation for dubbing of humour based on taboo topics – such as, for example, references to sex, sexuality, obesity, alcohol and drug addiction – present in four American sitcoms, namely Friends, Will & Grace, How I Met Your Mother and 2 Broke Girls. Moving from the theory of rewriting introduced by Lefevere (1992), the present research aims to identify cases of manipulation and censorship in the Italian translation of the above-mentioned audiovisual texts. Following a descriptive translational approach, the English dialogues have been compared to their Italian translation. Results show that censorship and manipulation exist in the translation for dubbing even though it is not always possible to distinguish between the two. Indeed, not only the several specialists involved in the dubbing process, such as translators, dubbing directors, dubbing actors, adaptors, but also the powers linked to patronage (Lefevere 1992) can influence in several ways the translation process. However, a diachronic comparison of the analysed sitcoms demonstrates that censorial and manipulative phenomena in the translation of taboo humour are decreasing compared to the past, and this is probably due to a change in the receiving culture ideology.
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Relazioni di necessità e valenze comunicative nel rapporto tra sport e televisione. / Sport and Television: Conditioning and Communicative Realization

ABBIEZZI, PAOLA 23 March 2007 (has links)
Oggetto della ricerca è la riflessione sullo sport nella sua dimensione mediale, argomento che ha trovato solo recentemente una riconosciuta significatività all'interno delle scienze sociali. Attraverso un approccio multidisciplinare, il lavoro si propone di delineare una mappatura delle linee di riflessione riconducibili a un corpus organico individuabile nei media sport studies. La convinzione che esista uno specifico dello sport (inteso come substrato comunicativo ma anche come linguaggio) ha orientato l'indagine sulla sua rappresentazione televisiva, e sulle modalità di ospitalità o di appropriazione che si definiscono anche nei termini di reciprocità. L'indagine è stata condotta sia seguendo un percorso di tipo diacronico, nella ricostruzione dei vincoli e dei condizionamenti che lo sport ha esercitato nell'evoluzione del sistema radiotelevisivo italiano, sia di tipo sincronico, nell'osservazione del prodotto televisivo recente, individuato come vero e proprio sovra-genere. Ne emerge che lo sport si sottopone a una messa in discorso da parte della televisione che segue la linearità temporale dello svolgimento della gara, nella quale trovano una piena realizzazione comunicativa le fasi della preparazione, della performance e della celebrazione. / Aim of the research is to reflect on sport in its media dimension, a subject which has only recently achieved an acknowledged meaning in the field of social sciences. Through a multi-disciplinary approach, the research aims to outline a map of the reflection lines leading to an organic individual corpus in media sport studies. Believing in specifics of sports as communicative substrate, but also as a language, has directed the research on television representation and on the formalities of hospitality and appropriation to be defined even in terms of reciprocality. The research has followed a path of diachronic type, rebuilding the conditioning exerted by sport on the evolution of the Italian radio-television system and of a synchronic type, observing recent television products, identified as acknowledged true super-genres. Sport is thus object of a presentation by television following time linearity in the development of the game; here the stages of preparation and progress of the performance find a complete communicative realization.

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