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Возникновение российского промышленного законодательства в 1-й четверти XVIII в. : автореф. дис. … канд. ист. наук : 07.00.02

Киселев, М. А. January 2010 (has links)
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La desistenza dall’accusa nei processi criminali di età imperiale: tergiversatio e abolitio criminum

Cristinelli, Matteo 13 October 2023 (has links)
Between the Late Republic and the Principate, in the system of the standing jury-courts, the quaestiones perpetuae, there was no modern public prosecution system. It was up to the private citizens, acting as representatives of the community, to present an accusation against the alleged culprit and to present the case. The downside of this main feature of this system of administration of criminal justice was that it was open to the widespread misuse of the accusation. Criminal proceedings were started not only to prosecute a criminal offence, but to hamper political and personal enemies, to promote one’s political career by accusing someone famous or simply tempted by the prizes set by the criminal statutes. The misuse of the accusation and, consequently, of criminal proceedings was a common practice during the early Principate. My research investigates the subject of the crimes against the administration of justice in the criminal proceedings of the Imperial era, focusing on the crimen tergiversationis, from its introduction in the Roman legal system with the senatus consultum Turpillianum in 61 AD until the end of the Severian age. Until the reign of Claudius, the situation did not change for the standard jury-courts proceedings. The BGU 611 papyrus contains the transcript of an oratio principis in senatu habita, where Claudius aimed to impose a punishment against those accusatores who – after having started a iudicium publicum against someone – decided to subsequently drop the accusation. These provisions laid the groundwork for the subsequent Turpillian decree. Through the comparison between the literary sources and the contents of the BGU 611 papyrus, it’s possible to identify in the legal sources included in the Digest and in the Codex what were the provisions originally included in the senatorial decree and which one of those were the results of the work of the Roman lawyers or the imperial chancellery. This research allows not only to examine a usually neglected subject in the Roman criminal law studies, but also to deal with broader questions concerning the administration of criminal justice during the Principate, such as the relationship between iudicia publica and the new cognitiones and the persistence of the adversarial system in the latter.
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Studi esegetici intorno ai titoli I-XIII del libro XLIX del Digesto: profili problematici e soluzioni giurisprudenziali in tema di 'appellatio'

Chini, Fabrizio January 2012 (has links)
La ricerca, dal carattere spiccatamente esegetico, muove dalla traduzione dei tituli 1-13 del libro XLIX dei Digesta. Il tema dell'appellatio, inteso come studio del rimedio di impugnazione di provvedimenti giurisdizionali, è stato oggetto di poco estesa attenzione da parte della dottrina. Il carattere frammentario delle fonti e la necessità di tracciare i contorni dell'istituto in una dinamica di formazione alluvionale dei processi extra ordinem ha perlopiù diretto gli studi della giusromanistica verso gli istituti del processo formulare; la maggior parte dei contributi della dottrina vertono pertanto su singoli aspetti degli istituti tipici della cognitio extra ordinem. Nonostante la relativa scarsezza e frammentarietà delle fonti a noi pervenute, l'istituto dell'appello, così come si delinea a partire dall'età augustea e che vede sempre più direttamente coinvolta la figura del principe nella funzione, propria o delegata, di giudice di gravame definitivo, porta con sé numerose problematiche, che emergono spiccatamente nel momento di applicazione giurisprudenziale, tutt'oggi al centro dell'attenzione degli studiosi delle materie processualistiche. Da un punto di vista metodologico la ricerca si propone di partire dal dato testuale delle fonti, compiendo una traduzione diretta di esse, per ricostruire e far emergere le problematiche che la prassi dell'istituto ha portato con sé nella dimensione applicativa. Parallelamente all'emersione dei nodi fondamentali, si vuole porre in luce la riflessione giurisprudenziale che intorno a quegli stessi problemi si forma e che tenta, secondo una tradizione ininterrotta nell'arco dello sviluppo del diritto romano, di avere sempre come proprio punto di riferimento la soluzione del caso concreto di volta in volta sottoposto al giurista, nel nostro caso spesso consigliere diretto del princeps. Si tenterà pertanto di fornire una trattazione dettagliata, analitica e puntuale dell'istituto dell'appello, tanto nei suoi aspetti procedurali, quanto nei principi di diritto che emergono dalla riflessione dei giuristi, offrendo in tal modo un quadro unitario e di sintesi, il quale andrà rivisitato idealmente alla luce dei contrasti e dei problemi esegetici che emergeranno al termine della ricerca. A conclusione della prima parte, si porranno in evidenza le soluzioni pacifiche all'interno della giurisprudenza che ha riflettuto su problematiche legate alle applicazioni pratiche delle impugnazioni, dando conto altresì dei problemi che, al contrario, risultano ancora dibattuti dalla dottrina e che costituiscono pertanto fonte di ius controversum. A tal fine, si darà sempre privilegio alle fonti tradotte rispetto alle soluzioni prospettate dalla dottrina, la quale verrà così sottoposta ad un esame critico alla luce dell'esegesi compiuta. Il lavoro seguirà pertanto un iter di continuo confronto tra le soluzioni e le questioni emergenti dall'analisi dei Digesta, intendendoli come luogo di reperimento del ius controversum, e l’importanza di tali soluzioni alla luce della loro collocazione originaria, ricercata attraverso un’analisi di tipo palingenetico, cui è dedicata la prima parte del lavoro, per verificare se si sia persa o meno la problematicità e la complessità delle questioni a vantaggio della funzione di sintesi cui è votata l'opera giustinianea, fornendo pertanto le linee di una ricostruzione tanto diacronica quanto sincronica dei testi.
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USUS PUBLICUS: tutela interdittale e classificazione delle cose

Schiavon, Alvise January 2014 (has links)
La presente indagine rappresenta il tentativo di mettere a fuoco la nozione di usus publicus emergente dalla lettura delle fonti romane in tema di tutela interdittale di taluni beni pubblici chiamati perciò nelle fonti,perlomeno a partire dall'età augustea, res in usu publico.
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«Improbe litigare». Ricerche sulle condotte non collaborative delle parti nel processo civile romano

Marcolla, Lorenzo January 2018 (has links)
La presente ricerca ha una peculiarità nell’oggetto ed un’altra nei fini. Nell’oggetto, perché non esamina un singolo istituto o un insieme coordinato di regole del processo romano ma propone piuttosto una «chiave di lettura» di quella realtà processuale alla luce di un’esigenza che è apparsa alla stessa in qualche misura connaturata: quella, che con lessico moderno potrebbe definirsi di «economia processuale», di assicurare la costante e adeguata cooperazione delle parti allo svolgimento del giudizio e il loro efficace contributo al conseguimento dei suoi scopi, manifestantesi con particolare pregnanza nella procedura per formulas in ragione delle stesse caratteristiche di quello schema processuale (centralità dell’iniziativa di parte, assenza di meccanismi pubblici di coazione diretta, sovrapposizione tra azione e pretesa sostanziale, ecc...). Nei fini, in quanto lo scopo dell’indagine in questa sede condotta non è quello di innovare le conoscenze già acquisite circa la forma o lo svolgimento del procedimento formulare, quanto piuttosto (e più semplicemente) quello di esaminare in una diversa prospettiva determinati profili della sua disciplina, individuando e mettendo in evidenza i diversi rimedi, eventualmente riconoscibili nel contesto della stessa, tendenti ad assicurare tale fondamentale esigenza di cooperazione delle parti e di regolarità del giudizio; a prescindere che gli stessi risultino come tali espressamente individuati o assolvano indirettamente a siffatta funzione senza esservi apertamen- te ricondotti. Nei quattro capitoli di cui si compone l’indagine (oltre all’introduzione e alla sintesi conclusiva) si indagano pertanto gli strumenti predisposti a garanzia della regolarità e dell’efficacia del giudizio in tre momenti o fasi fondamentali della vicenda processuale: la fase costitutiva del rapporto processuale e dell’introduzione del giudizio; quella dell’esercizio della pretesa giudiziale con la formulazione dell’intentio e il momento dell’attuazione concreta della pretesa processuale riconosciuta fondata, oltre ad esaminare - in via preliminare - una serie di istituti (non spe- cificamente riconducibili ad uno dei momenti così individuati) ma ricondotti dalle fonti alla funzione specifica di assicurare la coerenza tra le condotte delle parti e le finalità del giudizio. Il tutto con il duplice obiettivo di valutare - per un verso - se e in che misura gli strumenti processuali in quest’ottica accostabili si dimostrino effettivamente idonei a prevenire e reprimere gli eventuali comportamenti distorsivi (dilatori, ostruzionistici od opportunistici) provenienti dai litiganti e - per altro verso - se alla base degli stessi possano individuarsi degli elementi comuni o delle costanti funzionali che sembrino suggerire che nel sistema processuale dell’età formulare il suddetto obiettivo di regolarità ed efficienza della vicenda del giudizio risultasse perseguito in una forma efficace e in qualche modo coerente. Un interrogativo al quale si è ritenuto di poter ricondurre, come sarà evidenziato a conclusione dell’indagine, una risposta tendenzialmente affermativa (per quanto aperta a ulteriori approfondimenti).
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Divadlo dle Stefana Hulfelda / Theater by Stefan Hulfeld

Kunčarová, Helena January 2015 (has links)
This diploma thesis explores the concept of theatricality as developed by the Swiss theatrologist Stefan Hulfeld. The thesis aims at a presentation of Hulfeld's research which is based on examination of historical documents, his particular focus being the theatricality of the 18. century in Solothurn (Switzerland). In this thesis, his theory is compared to other theatricality theories developed by Rudolf Münz and Andreas Kotte. The more general aim of the presented work is to devise a notion of theatricality which is based on historical- theatrological exploration of historical documents.
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Formas de asociación, producción y explotación minera en el norte Chico en la segunda mitad del Siglo XVIII

Cantuarias Palacios, Mabel A. January 2007 (has links)
Tesis para optar al grado de Magíster en Historia mención Historia de Chile / La presente investigación tiene por objeto indagar en una de las actividades económicas más preponderante en Chile desde su descubrimiento hasta nuestros días, como es la minería. Sin embargo, se centrará principalmente entre 1750 y 1800 en el Norte Chico cuando se consolidó como actividad económica de la región, y con ello la implementación de un sistema de explotación y producción.
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Interação Trypanosoma cruzi-célula hospedeira: estudo do \"domínio FLY\", motivo carboxi-subterminal conservado na superfamília das gp85/trans-sialidases. / Interaction between Trypanosoma cruzi and host cell: study of FLY domain, a conserved carboxil-subterminal motiv of gp85/trans-sialidases.

Fessel, Melissa Regina 24 November 2006 (has links)
Trypanosoma cruzi, agente causador da Doença de Chagas, é um protozoário intracelular obrigatório. Vários estudos foram realizados visando a caracterização de moléculas de 85-90 kDa, presentes na superfície do parasita bem como de seus possíveis receptores nas células do hospedeiro vertebrado. Um membro da superfamília das gp85/trans-sialidases (Tc85-11), expresso somente na superfície das formas intectivas tripomastigotas e que adere em laminina e em células, foi clonado e caracterizado em nosso laboratório. Peptídeo J, fragmento de Tc85-11 não implicado em adesão a laminina, que contém o motivo conservado na superfamília, com seqüência VTVXNVFLYNR, aqui denominado \"domínio FLY\", foi identificado como sendo responsável pela adesão da porção carboxi-terminal da proteína em células epiteliais e, adicionado ao meio de cultura, promoveu aumento do número de células infectadas por T.cruzi. Seu receptor foi descrito como CK18 (Magdesian et al., 2001). Dando continuidade a esse estudo, em nosso laboratório caracterizamos a porção amino-terminal de CK18 como a região da interação com \"domínio FLY\" e identificamos o provável sítio de ligação, localizado entre os 15 aminoácidos iniciais da proteína. Adicionalmente, com o intuito de determinar a função do \"domínio FLY\", caracterizamos o peptídeo J como molécula extremamente adesiva, interagindo com a superfície de células epiteliais, matriz extracelular e promovendo interação entre tripomastigotas e ECM, possivelmente por meio de interações hidrofóbicas não dependentes de sua estrutura tridimensional adotada na proteína nativa. \"Domínio FLY\" foi caracterizado, ainda, como possível modulador da infecção por tripomastigotas já que, da mesma forma que estimula a invasão quando adicionado ao meio de cultura (Magdesian et al., 2001), promove secreção de proteínas imunorelacionadas com CK18 e ligantes de proteína A para o sobrenadante celular. Esse sobrenadante é capaz de in vitro inibir o processo infectivo do parasita em cerca de 40%. / Trypanosoma cruzi the causative agent of Chagas´ disease is an obligatory intracellular parasite in the mammalian host. Altrough the mechanism of trypomastigotes invasion of host cells has been intensively studied, a final and integrate picture of the process remains elusive. Members of the gp85/trans-sialidase superfamily have been implicated in the parasite-host interaction, with Tc85 family (85 kDa glycoproteins) implicated in the adhesion step. Our laboratory showed that Tc85-11, one member of Tc85 family, is a multi-adhesive molecule, with binding sites located at the amino- and carboxi-portions of the protein. The conserved \"FLY domain\" (peptide J) is present in all members of the family, binds to cytokeratin 18 (CK18) and enhances T. cruzi invasion (Magdesian et al., 2001). Herein, we localized the binding site of \"FLY domain\" on the amino-portion of CK18 and demonstrated an increase of trypomastigotes adhesion to extracellular matrix upon FLY treatment. The \"FLY domain\" can modulate T. cruzi infection in vitro and apparently is responsible for inducing the secretion of molecules by the host that inhibit trypomastigote invasion.
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Redução dos níveis de IL-18 no fundo gengival após tratamento periodontal não-cirúrgico / The effectiveness of non-surgical treatment to reduce levels of IL-18

Bernardo Oliveira de Campos 14 January 2008 (has links)
O objetivo desse estudo foi avaliar o efeito do tratamento não-cirúrgico sobre os níveis da IL-18 em sítios inflamados de pacientes com doença periodontal. Foram avaliados 14 pacientes com doença periodontal, sendo 9 pacientes com periodontite crônica generalizada (media 48,8 DP 7,4 anos) e 5 pacientes com gengivite (43,6 DP 11,8 anos). Nos pacientes com periodontite, os sítios foram divididos em: sem (GP) e com perda de inserção clínica (PP). Os sítios de pacientes com gengivite foram denominados GG. Os pacientes foram avaliados no dia 0, receberam tratamento periodontal não-cirúrgico, e foram novamente avaliados 30 dias depois. Os parâmetros clínicos utilizados no dia 0 e dia 30 foram: Índice de Placa (IP), Índice gengival (IG), Índice de placa visível (IPV), sangramento gengival a sondagem, profundidade de bolsa à sondagem (PBS) e nível de inserção (NI). Foram realizadas coletas de fluido gengival (FG) em 5 sítios GP, 5 sítios PP e em 5 sítios GG por paciente no dia 0 e dia 30. IPV reduziu significantemente de 33,7% para 10,7%. A % de sitos comPBS >4 mm reduziu significantemente de 81,7% para 53,4%. Quando todos os sítios (GG, GP, PP) foram analisados juntos, houve uma redução significante para os níveis de IL-18, IP, IG e PBS. Sendo assim, podemos concluir que houve uma redução significante dos níveis de IL-18 nos sítios inflamados de pacientes com doença periodontal acompanhado por uma melhora significante nos parâmetros clínicos periodontais. / The aim of that study was to evaluate the effect of the non surgical treatment on the levels of the IL-18 in inflamed sites from patients with periodontal disease. 14 patient with disease periodontal were appraised, being 9 patient with chronic periodontitis (mean age 48,8, SD 7,4 years) and 5 patient with gingivitis (mean age: 43,6 SD 11,8). The patients were divided in: gingivitis sites from periodontitis patients (sites GP), periodontitis sites from periodontitis patients (sites PP), and gingivitis sites from gingivitis patients (sites GG). The patients were evaluated at the baseline, they received non surgical periodontal treatment, and they were evaluated again 30 days after. The clinical parameters used at the baseline and 30 was: Plaque Index (PI), gingival Index (GI), visible plaque Index (VPI), bleeding on probing (BOP), pocket depth (PD) and attachment loss (AL). Collections of fluid gengival were accomplished (FG) in 5 sites GP, 5 sites PP and in 5 sites GG for patient at the baseline and 30 days. VPI reduced significantly from 33,7% to 10,7%. The % of sites with PBS >4 mm it reduced significantly from 81,7% to 53,4%. When all sites (GG, GP, PP) was analyzed together, there was a significant reduction for the levels of IL-18, PI, GI and PD. It was concluded that there was a significant reduction of the levels of IL-18 in inflamed sites from patients with periodontal disease accompanied by a significant improvement in the parameters clinical periodontais.
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Trabalho e quotidiano numa vila do litoral : Vila do Conde no século XVIII

Ribeiro , Maria Armanda Pereira Nunes Gaiteiro January 2002 (has links)
Partindo de uma fonte local como são os Inventários Orfanológicos, foi possível estabelecer categorias de ocupações que se destacaram no panorama económico e social de Vila do Conde. As fortunas declaradas eram fruto de posse de bens de raiz, móveis, profissionais, semoventes? e ainda de uma rede creditária que foi possível detectar entre alguns comerciantes. Posteriormente foi-nos permitindo fazer uma entrada no mundo pessoal das vivências privadas (a família, a mulher e o orfão/criança) e nas próprias casas dos inventariados.

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