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La didattica 2.0 e le competenze dell'insegnante. Verso un modello.

SININI, GLORIA 05 March 2012 (has links)
La società digitale e l’incremento degli spazi informali di apprendimento richiedono agli insegnanti di divenire digitalmente competenti. I più recenti sviluppi digitali, identificati con l’avvento del web 2.0, creano nuove sfide educative per la scuola. Questo studio, sviluppato in collaborazione con il CREMIT (Università Cattolica di Milano), intende sviluppare un modello per la competenza digitale che possa orientare la formazione degli insegnanti. Il modello intende essere costruito a partire da una ricognizione bibliografica sul concetto di competenza sviluppata da Guy Le Boterf. Questo frame teorico ha orientato la ricerca etnografica sul campo condotta attraverso interviste in profondità e osservazioni partecipanti di insegnanti che utilizzano le tecnologie in classe. Le “best practices” emerse saranno sistematizzate in un modello di competenze digitali volto a fornire le linee guida per l’utilizzo delle ICT nell’educazione e nella didattica. / The digital society and the increasing of informal learning spaces require teachers to become digitally competent. The latest digital trends identified with 2.0 web, create new educational challenges in school. This study, developed in collaboration with CREMIT (Catholic University in Milan), aims to develop a digital model competence that could pave the way for teachers training. The model is going to be built from a bibliographic recognition about the competence concept developed by Guy Le Boterf. This theoretical frame has oriented an ethnographic research on field consisted in deep interviews and participant observations of teachers using technology in class. The best teaching practices will be used to build a competence model giving the guidelines for using ICT in education and didactic.
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FORMAZIONE ALLE COMPETENZE INTERCULTURALI NELL'ADOZIONE INTERNAZIONALE / INTERCULTURAL COMPETENCES TRAINING IN INTERNATIONAL ADOPTION

FRANZINI, MANILA 15 March 2010 (has links)
La formazione alle competenze interculturali nasce dalla volontà di approfondire una tematica particolarmente discussa nell’ambito internazionale. Affrontare il tema della formazione alle competenze interculturali, e ancor di più nell’ambito dell’adozione internazionale, rappresenta una sfida ed un’enorme potenzialità per coloro che sono direttamente impegnati nelle attività di adozione internazionale. Lo studio ha posto in evidenza la necessità della formazione delle coppie aspiranti all’adozione e dei genitori adottivi, per poter rendere possibile una trasformazione profonda. La ricerca si compone di una parte sperimentale che ha visto il coinvolgimento della maggior parte degli enti autorizzati italiani che si occupano di formare le coppie all’adozione. Nella seconda parte dello studio, si è compiuta un’analisi in profondità dei percorsi formativi progettati e realizzati da tre enti autorizzati italiani, quali AFN (Azione per Famiglie Nuove), AIBI (Associazione Amici dei Bambini) e CIAI (Centro Italiano Aiuto all’Infanzia). E’ stato possibile delineare degli approcci specifici e degli elementi caratterizzanti tali percorsi, emersi nel confronto tra le realtà associative. Gli interrogativi iniziali e gli approfondimenti effettuati con lo studio di casi, hanno reso possibile il riconoscimento dell’incidenza della dimensione educativa nel percorso adottivo e l’individuazione di tre orientamenti formativi. I presupposti indicati, che hanno favorito l’individuazione di un quadro concettuale di riferimento ed un assetto applicativo, hanno aperto nuove prospettive di sviluppo sul tema delle competenze interculturali nell’ambito dell’adozione internazionale. Nell’ultima parte del testo si sono approfondite le definizioni intorno al concetto di competenze, ed in particolare di competenze interculturali. L’analisi sulle competenze ha mostrato l’esistenza di differenti modelli di competenze culturali, transculturali ed interculturali. Questa ricerca ha approfondito sia il significato delle competenze interculturali per le coppie e i genitori adottivi, sia le caratteristiche di una formazione alle competenze interculturali, indicando delle possibili modalità di applicazione. / Training in intercultural matters arises from the need of going into depth of a subject particularly discussed in international circles. To face the subject of training in intercultural matters and, even more in the matter of international adoption, represents a challenge and an enormous potential for those who are directly involved in the activity of international adoption. Studies have underlined necessity of training prospective and adoptive parents, in order to ensure a transformation. The research is made up of an experimental method which involves a large number of Authorised Italian Organizations which deal with training of adoptive families. In part of this study, was made a analysis of training systems realised by three Authorised Organizations, such have AFN (Azione per Famiglie Nuove), AIBI (Associazione Amici dei Bambini) and CIAI (Centro Italiano Aiuto all’Infanzia). It was possible to identify some specific approaches and some characteristic elements of these approaches, which arose when comparing realities. The initial questions and studies made when cases were examined made it possible to recognise the incidence of the educational size of the adoption schedule and the indication of three training methods. The indicated suppositions, which favoured the selection of a conceptual item of reference and possible application, opened a new prospective for development of the subject of intercultural matters in international adoption circles. In the last part of the text, the definition of the concept of competences was thoroughly defined and in particular intercultural competences. The analysis of competences showed the existence of different forms of cultural, transcultural and intercultural competences. This research has explained the significance of intercultural duties for prospective and adoptive parents. Be they the characteristics in the training of intercultural duties, indicating possible ways of application.
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Contribuição a interpretação paleoambiental dos depósitos de carvão do município de Figueira - PR, através da integração de dados petrográficos e estratigráficos

Sbaraini, Eduardo January 2006 (has links)
La Formazione Rio Bonito é la unitá inferiore del Gruppo Guatá del Bacino del Paraná. In questa unitá, formata nel período Eo-permiano, si trovanno uno degli maggiori depositi di carbone dalla América del Sud. Nella regione de la citá di Figueira, nordest del Stato del Paraná, furono descriti pozzi ed affioramenti di questa unitá, anche raccogliate esemplari di carboni per fare la caratterizzazione petrograficca. Con i resultati della analisi fu possibile tenere informazioni su gli condizioni originali dalla deposizione ed preservazione de la materia orgânica, per riconoscere il ambiente di deposizione. Per riuscire gli obbietivi del estudio é fatta la integrazione dei dati petrografiche e stratigrafiche. Ci trovanno sette associazione di facies diverse. Si puó concludere, che la Formazione Rio Bonito é una sequenza deposicionale di terza ordine, conminciata per i depositi alluvionali del Membro Triunfo, che sono giustapotti per il sistema di pianura e canali di marea, durante la transgrezione marina, sorgendo un estuário, dove sono formati descontinui e pochi spessi depositi di carbone. Questi depositi sono affogati per la sedimentazione di piattaforma silico-carbonatica rasa, Membro Paraguaçu, che succedere insieme con i depositi litorani del Membro Siderópolis. Allora una seconda transgressione comincia un sistema marino di piattaforma, che corrisponde a la Formazione Palermo. La formazione dei carboni si succede durante il tratto di sistemi transgressivo, nelle pianure di marea, del complesso estuarino. Questa afirmazione é confermata per il modello petrografico, che fa la relazione con il regime idrico telmático e la predominanza de la vegetazione arbórea con le caracteristiche di questo paleoambiente. / A Formação Rio Bonito é a unidade inferior do Grupo Guatá da Bacia do Paraná, formada no período Eo-Permiano, esta unidade compreende um dos maiores depósitos de carvão da América do Sul. Na região do município de Figueira, nordeste do estado do Paraná, foram descritos poços e afloramentos correspondentes a esta unidade e coletadas amostras de carvão para realizar a caracterização petrográfica. Com análise petrográfica quantitativa dos os constituintes macerais do carvão foi possível obter informações sobre as condições originais de deposição e preservação da matéria orgânica, através de modelos faciológicos de carvão utilizados no reconhecimento dos ambientes deposicionais. Para atingir os objetivos propostos, houve a integração dos dados petrográficos e estratigráficos. Fizeram parte do trabalho o levantamento de perfis estratigráficos verticais através da descrição de testemunhos de sondagem e afloramentos, com a caracterização de sete associações de fácies distintas. Observou-se que a Formação Rio Bonito é o produto de uma seqüência deposicional de terceira ordem, que inicia com depósitos aluviais do Membro Triunfo, que são sobrepostos por sistemas de planície e canais de maré durante a transgressão marinha, configurando um estuário. Nesta planície estuarina, são formados descontínuos e pouco espessos depósitos de carvão, afogados por uma sedimentação de plataforma silico-carbonática rasa, Membro Paraguaçu, interdigitada com depósitos progradacionais litorâneos do membro Siderópolis. Então em uma segundo evento transgressivo se instala um sistema marinho plataformal correspondente ao início da formação Palermo. A formação dos carvões se dá durante o trato de sistemas transgressivo, nas planícies de maré, durante a formação do complexo fluvio-estuarino, confirmadas pelo modelo petrográfico que relaciona o regime hídrico telmático e a predominância de vegetação arborescente com as características deste paleoambiente. / The Rio Bonito Formation is the lowermost unit of the Guatá Group, Paraná Basin. Formed on Eo-Permian age, this unit comprises one of the biggests coal deposits from South America. At Figueira city, northeast of Paraná State, was descripted wells and outcrops from this formation, and collected samples to petrographics analyses. With the petrographic results was possible to get informations about the environmental conditions of the original deposits and conditions of preservation of the organic matter. To reach the proposed objectives, were made the integration of petrographic and stratigraphical results. Seven facies associations were characterized. The Rio Bonito Formation was interpreted an a third order depositional sequence, that begins with alluvial deposits from Triunfo Member, after overlapped by plain and tidal systems when during the marine transgression installing the estuary. On this system were made thin and scaterred coal layers, drowneds by a silico-carbonatic plataformal sedimentation, Paraguaçu Member, intercaled with coastal progradational deposits of Sideropolis Member. A second transgressive event corresponding to the marine plataformal clastic rocks, Palermo Formation. The formation of the coals if gives during the transgressive system tract, in plains of tide, during the formation of the fluvio-estuarine complex, confirmed for the petrographic model, that stablishes the relation of the the telmatic hidrical regimen and the predominance of vegetal arboreus forests, typical of this paleoenvironment.
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Contribuição a interpretação paleoambiental dos depósitos de carvão do município de Figueira - PR, através da integração de dados petrográficos e estratigráficos

Sbaraini, Eduardo January 2006 (has links)
La Formazione Rio Bonito é la unitá inferiore del Gruppo Guatá del Bacino del Paraná. In questa unitá, formata nel período Eo-permiano, si trovanno uno degli maggiori depositi di carbone dalla América del Sud. Nella regione de la citá di Figueira, nordest del Stato del Paraná, furono descriti pozzi ed affioramenti di questa unitá, anche raccogliate esemplari di carboni per fare la caratterizzazione petrograficca. Con i resultati della analisi fu possibile tenere informazioni su gli condizioni originali dalla deposizione ed preservazione de la materia orgânica, per riconoscere il ambiente di deposizione. Per riuscire gli obbietivi del estudio é fatta la integrazione dei dati petrografiche e stratigrafiche. Ci trovanno sette associazione di facies diverse. Si puó concludere, che la Formazione Rio Bonito é una sequenza deposicionale di terza ordine, conminciata per i depositi alluvionali del Membro Triunfo, che sono giustapotti per il sistema di pianura e canali di marea, durante la transgrezione marina, sorgendo un estuário, dove sono formati descontinui e pochi spessi depositi di carbone. Questi depositi sono affogati per la sedimentazione di piattaforma silico-carbonatica rasa, Membro Paraguaçu, che succedere insieme con i depositi litorani del Membro Siderópolis. Allora una seconda transgressione comincia un sistema marino di piattaforma, che corrisponde a la Formazione Palermo. La formazione dei carboni si succede durante il tratto di sistemi transgressivo, nelle pianure di marea, del complesso estuarino. Questa afirmazione é confermata per il modello petrografico, che fa la relazione con il regime idrico telmático e la predominanza de la vegetazione arbórea con le caracteristiche di questo paleoambiente. / A Formação Rio Bonito é a unidade inferior do Grupo Guatá da Bacia do Paraná, formada no período Eo-Permiano, esta unidade compreende um dos maiores depósitos de carvão da América do Sul. Na região do município de Figueira, nordeste do estado do Paraná, foram descritos poços e afloramentos correspondentes a esta unidade e coletadas amostras de carvão para realizar a caracterização petrográfica. Com análise petrográfica quantitativa dos os constituintes macerais do carvão foi possível obter informações sobre as condições originais de deposição e preservação da matéria orgânica, através de modelos faciológicos de carvão utilizados no reconhecimento dos ambientes deposicionais. Para atingir os objetivos propostos, houve a integração dos dados petrográficos e estratigráficos. Fizeram parte do trabalho o levantamento de perfis estratigráficos verticais através da descrição de testemunhos de sondagem e afloramentos, com a caracterização de sete associações de fácies distintas. Observou-se que a Formação Rio Bonito é o produto de uma seqüência deposicional de terceira ordem, que inicia com depósitos aluviais do Membro Triunfo, que são sobrepostos por sistemas de planície e canais de maré durante a transgressão marinha, configurando um estuário. Nesta planície estuarina, são formados descontínuos e pouco espessos depósitos de carvão, afogados por uma sedimentação de plataforma silico-carbonática rasa, Membro Paraguaçu, interdigitada com depósitos progradacionais litorâneos do membro Siderópolis. Então em uma segundo evento transgressivo se instala um sistema marinho plataformal correspondente ao início da formação Palermo. A formação dos carvões se dá durante o trato de sistemas transgressivo, nas planícies de maré, durante a formação do complexo fluvio-estuarino, confirmadas pelo modelo petrográfico que relaciona o regime hídrico telmático e a predominância de vegetação arborescente com as características deste paleoambiente. / The Rio Bonito Formation is the lowermost unit of the Guatá Group, Paraná Basin. Formed on Eo-Permian age, this unit comprises one of the biggests coal deposits from South America. At Figueira city, northeast of Paraná State, was descripted wells and outcrops from this formation, and collected samples to petrographics analyses. With the petrographic results was possible to get informations about the environmental conditions of the original deposits and conditions of preservation of the organic matter. To reach the proposed objectives, were made the integration of petrographic and stratigraphical results. Seven facies associations were characterized. The Rio Bonito Formation was interpreted an a third order depositional sequence, that begins with alluvial deposits from Triunfo Member, after overlapped by plain and tidal systems when during the marine transgression installing the estuary. On this system were made thin and scaterred coal layers, drowneds by a silico-carbonatic plataformal sedimentation, Paraguaçu Member, intercaled with coastal progradational deposits of Sideropolis Member. A second transgressive event corresponding to the marine plataformal clastic rocks, Palermo Formation. The formation of the coals if gives during the transgressive system tract, in plains of tide, during the formation of the fluvio-estuarine complex, confirmed for the petrographic model, that stablishes the relation of the the telmatic hidrical regimen and the predominance of vegetal arboreus forests, typical of this paleoenvironment.
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Contribuição a interpretação paleoambiental dos depósitos de carvão do município de Figueira - PR, através da integração de dados petrográficos e estratigráficos

Sbaraini, Eduardo January 2006 (has links)
La Formazione Rio Bonito é la unitá inferiore del Gruppo Guatá del Bacino del Paraná. In questa unitá, formata nel período Eo-permiano, si trovanno uno degli maggiori depositi di carbone dalla América del Sud. Nella regione de la citá di Figueira, nordest del Stato del Paraná, furono descriti pozzi ed affioramenti di questa unitá, anche raccogliate esemplari di carboni per fare la caratterizzazione petrograficca. Con i resultati della analisi fu possibile tenere informazioni su gli condizioni originali dalla deposizione ed preservazione de la materia orgânica, per riconoscere il ambiente di deposizione. Per riuscire gli obbietivi del estudio é fatta la integrazione dei dati petrografiche e stratigrafiche. Ci trovanno sette associazione di facies diverse. Si puó concludere, che la Formazione Rio Bonito é una sequenza deposicionale di terza ordine, conminciata per i depositi alluvionali del Membro Triunfo, che sono giustapotti per il sistema di pianura e canali di marea, durante la transgrezione marina, sorgendo un estuário, dove sono formati descontinui e pochi spessi depositi di carbone. Questi depositi sono affogati per la sedimentazione di piattaforma silico-carbonatica rasa, Membro Paraguaçu, che succedere insieme con i depositi litorani del Membro Siderópolis. Allora una seconda transgressione comincia un sistema marino di piattaforma, che corrisponde a la Formazione Palermo. La formazione dei carboni si succede durante il tratto di sistemi transgressivo, nelle pianure di marea, del complesso estuarino. Questa afirmazione é confermata per il modello petrografico, che fa la relazione con il regime idrico telmático e la predominanza de la vegetazione arbórea con le caracteristiche di questo paleoambiente. / A Formação Rio Bonito é a unidade inferior do Grupo Guatá da Bacia do Paraná, formada no período Eo-Permiano, esta unidade compreende um dos maiores depósitos de carvão da América do Sul. Na região do município de Figueira, nordeste do estado do Paraná, foram descritos poços e afloramentos correspondentes a esta unidade e coletadas amostras de carvão para realizar a caracterização petrográfica. Com análise petrográfica quantitativa dos os constituintes macerais do carvão foi possível obter informações sobre as condições originais de deposição e preservação da matéria orgânica, através de modelos faciológicos de carvão utilizados no reconhecimento dos ambientes deposicionais. Para atingir os objetivos propostos, houve a integração dos dados petrográficos e estratigráficos. Fizeram parte do trabalho o levantamento de perfis estratigráficos verticais através da descrição de testemunhos de sondagem e afloramentos, com a caracterização de sete associações de fácies distintas. Observou-se que a Formação Rio Bonito é o produto de uma seqüência deposicional de terceira ordem, que inicia com depósitos aluviais do Membro Triunfo, que são sobrepostos por sistemas de planície e canais de maré durante a transgressão marinha, configurando um estuário. Nesta planície estuarina, são formados descontínuos e pouco espessos depósitos de carvão, afogados por uma sedimentação de plataforma silico-carbonática rasa, Membro Paraguaçu, interdigitada com depósitos progradacionais litorâneos do membro Siderópolis. Então em uma segundo evento transgressivo se instala um sistema marinho plataformal correspondente ao início da formação Palermo. A formação dos carvões se dá durante o trato de sistemas transgressivo, nas planícies de maré, durante a formação do complexo fluvio-estuarino, confirmadas pelo modelo petrográfico que relaciona o regime hídrico telmático e a predominância de vegetação arborescente com as características deste paleoambiente. / The Rio Bonito Formation is the lowermost unit of the Guatá Group, Paraná Basin. Formed on Eo-Permian age, this unit comprises one of the biggests coal deposits from South America. At Figueira city, northeast of Paraná State, was descripted wells and outcrops from this formation, and collected samples to petrographics analyses. With the petrographic results was possible to get informations about the environmental conditions of the original deposits and conditions of preservation of the organic matter. To reach the proposed objectives, were made the integration of petrographic and stratigraphical results. Seven facies associations were characterized. The Rio Bonito Formation was interpreted an a third order depositional sequence, that begins with alluvial deposits from Triunfo Member, after overlapped by plain and tidal systems when during the marine transgression installing the estuary. On this system were made thin and scaterred coal layers, drowneds by a silico-carbonatic plataformal sedimentation, Paraguaçu Member, intercaled with coastal progradational deposits of Sideropolis Member. A second transgressive event corresponding to the marine plataformal clastic rocks, Palermo Formation. The formation of the coals if gives during the transgressive system tract, in plains of tide, during the formation of the fluvio-estuarine complex, confirmed for the petrographic model, that stablishes the relation of the the telmatic hidrical regimen and the predominance of vegetal arboreus forests, typical of this paleoenvironment.
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Financiamento da educação profissional no Brasil : contradições e desafios

Grabowski, Gabriel January 2010 (has links)
Questa tesi si trova nella linea di ricerca Lavoro, Movimenti Sociali e Istruzione ed ha il concetto che l'istruzione è un bene pubblico, un diritto soggettivo individuale ed un diritto oggettivo sociale, riaffermando che si tratta di una politica pubblica di competenza dello Stato, strategica e indispensabile per un progetto di nazione libera e sovrana. Questo studio tratta, nel campo della formazione delle politiche pubbliche di istruzione, del finanziamento dell’istruzione professionale in Brasile: sue contraddizioni e sfide*, da una analisi della configurazione dello Stato brasiliano, del finanziamento del'istruzione nel paese, della scelta di molti programmi di istruzione professionale a scapito di politiche globali, prendendo il programma nazionale di espansione della educazione professionale (PROEP) e il Programma Nazionale de Inclusione dei Giovani: Istruzione, Qualificazione e Azione Comunitaria (PROJOVEM) come casi di studio. È una ricerca per capire come il modello adottato dallo Stato brasiliano in materia di istruzione professionale è, volutamente, strutturato e orientato a servire gli interessi del settore privato, che opera e torna egemonica la fornitura di questo modelo nel paese. In questo senso, si segnalano le modalità in cui lo Stato fornisce fondi del governo allo scopo di sviluppare investimenti diversificati, sia per mezzo di trasferimenti diretti, di programmi, o di trasferimenti indiretti attraverso esenzione fiscale e previdenziale, o anche di finanziamento e qualificazione della forza lavoro per per l’investimento e/o dell’implementazione della formazione tecnica e professionale per gli interessi del mercato. Gli studi sono stati condotti da un punto di vista e approccio teorico marxisti, prendendo la dialettica come metodo di articolazione categoriale che procede attraverso l'elevazione dall’astratto al concreto, dal meno complesso al più complesso. Il materialismo storico, a sua volta, ha guidato lo studio della realtà e del finanziamento dell'educazione come totalità contraddittorie. / A presente tese situa-se na linha de pesquisa Trabalho, Movimentos Sociais e Educação e concebe que a educação é um bem público, um direito subjetivo individual e um direito objetivo social, reafirmando que é uma política pública de responsabilidade do Estado, estratégica e imprescindível para um projeto de nação livre e soberana. Este estudo aborda, no campo das políticas públicas educacionais, o Financiamento da Educação Profissional no Brasil: suas contradições e desafios*, a partir de uma análise da configuração do Estado brasileiro, do financiamento da educação no país, da opção por diversos programas de educação profissional em detrimento de uma política pública global, tomando o Programa Nacional de Expansão da Educação Profissional (PROEP) e o Programa Nacional de Inclusão de Jovens: Educação, Qualificação e Ação Comunitária (PROJOVEM) como estudos de caso. A investigação está direcionada visando compreender como o modelo adotado pelo Estado brasileiro na educação profissional está, propositadamente, estruturado e voltado, para atender os interesses do setor privado que atua e hegemoniza a oferta desta modalidade no país. As formas que o Estado disponibiliza fundos públicos a serviço da reprodução do capital é diversificada, ora através repasses diretos por meio de programas, ora através de repasses indiretos por meio de isenções fiscais e previdenciárias, ou mesmo financiando e qualificando a força de trabalho para o capital e/ou instrumentalizando a formação técnico-profissional aos interesses do mercado. Os estudos da tese foram realizados a partir de uma perspectiva e abordagem teórica marxista, tomando a dialética como um método de articulação categorial que procede mediante a elevação do abstrato ao concreto, do menos complexo ao mais complexo. Já o materialismo histórico orientou o estudo da realidade e do financiamento da educação como totalidades contraditórias. / This thesis is inserted in the research field Work, Social Movements and Education, and believes that Education is a public property, an individual subjective right and an objective social right, as well, reaffirming that Education is a public policy on the State responsibility, strategical and indispensable to any project by any free and sovereign nation. This study comprehends, in the public educational Field, the Professional Education Financing in Brazil: its contradictions and challenges*, from an analysis of a configuration of the Brazilian State, of the financing of Brazilian Education, and of the option by several professional educational programs, with the detriment of a global public policy, getting the National Program to increase the Professional Educational (PROEP), and the National Program for Youth Inclusion: Education, Qualification and Communitarian Action (PROJOVEM) as case studies. The investigation aims to understand how the model adopted by the Brazilian State in the Professional Education is, intentionally, structured and directed to attend the private sector's interests, which acts and predominates this modality offered in this country. In this sense, it is important to highlight that the ways that the State offers public funds for the capital reprodution are diversified, one time through direct passes, by programs, and in other times through indirect passes, by providential and exemption of taxes, as well as financing and qualifying the workforce to the capital or to instrumentalising the professional technical formation for the market interests. The studies were done from a Marxist approach, getting the dialectic as method of categorical articulation, which proceeds by means of the elevation from the abstract to the concrete, from the less to the most complex one. The historical materialism, by its means, oriented the study and the reality of the educational financing as contradictory totalities.
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Financiamento da educação profissional no Brasil : contradições e desafios

Grabowski, Gabriel January 2010 (has links)
Questa tesi si trova nella linea di ricerca Lavoro, Movimenti Sociali e Istruzione ed ha il concetto che l'istruzione è un bene pubblico, un diritto soggettivo individuale ed un diritto oggettivo sociale, riaffermando che si tratta di una politica pubblica di competenza dello Stato, strategica e indispensabile per un progetto di nazione libera e sovrana. Questo studio tratta, nel campo della formazione delle politiche pubbliche di istruzione, del finanziamento dell’istruzione professionale in Brasile: sue contraddizioni e sfide*, da una analisi della configurazione dello Stato brasiliano, del finanziamento del'istruzione nel paese, della scelta di molti programmi di istruzione professionale a scapito di politiche globali, prendendo il programma nazionale di espansione della educazione professionale (PROEP) e il Programma Nazionale de Inclusione dei Giovani: Istruzione, Qualificazione e Azione Comunitaria (PROJOVEM) come casi di studio. È una ricerca per capire come il modello adottato dallo Stato brasiliano in materia di istruzione professionale è, volutamente, strutturato e orientato a servire gli interessi del settore privato, che opera e torna egemonica la fornitura di questo modelo nel paese. In questo senso, si segnalano le modalità in cui lo Stato fornisce fondi del governo allo scopo di sviluppare investimenti diversificati, sia per mezzo di trasferimenti diretti, di programmi, o di trasferimenti indiretti attraverso esenzione fiscale e previdenziale, o anche di finanziamento e qualificazione della forza lavoro per per l’investimento e/o dell’implementazione della formazione tecnica e professionale per gli interessi del mercato. Gli studi sono stati condotti da un punto di vista e approccio teorico marxisti, prendendo la dialettica come metodo di articolazione categoriale che procede attraverso l'elevazione dall’astratto al concreto, dal meno complesso al più complesso. Il materialismo storico, a sua volta, ha guidato lo studio della realtà e del finanziamento dell'educazione come totalità contraddittorie. / A presente tese situa-se na linha de pesquisa Trabalho, Movimentos Sociais e Educação e concebe que a educação é um bem público, um direito subjetivo individual e um direito objetivo social, reafirmando que é uma política pública de responsabilidade do Estado, estratégica e imprescindível para um projeto de nação livre e soberana. Este estudo aborda, no campo das políticas públicas educacionais, o Financiamento da Educação Profissional no Brasil: suas contradições e desafios*, a partir de uma análise da configuração do Estado brasileiro, do financiamento da educação no país, da opção por diversos programas de educação profissional em detrimento de uma política pública global, tomando o Programa Nacional de Expansão da Educação Profissional (PROEP) e o Programa Nacional de Inclusão de Jovens: Educação, Qualificação e Ação Comunitária (PROJOVEM) como estudos de caso. A investigação está direcionada visando compreender como o modelo adotado pelo Estado brasileiro na educação profissional está, propositadamente, estruturado e voltado, para atender os interesses do setor privado que atua e hegemoniza a oferta desta modalidade no país. As formas que o Estado disponibiliza fundos públicos a serviço da reprodução do capital é diversificada, ora através repasses diretos por meio de programas, ora através de repasses indiretos por meio de isenções fiscais e previdenciárias, ou mesmo financiando e qualificando a força de trabalho para o capital e/ou instrumentalizando a formação técnico-profissional aos interesses do mercado. Os estudos da tese foram realizados a partir de uma perspectiva e abordagem teórica marxista, tomando a dialética como um método de articulação categorial que procede mediante a elevação do abstrato ao concreto, do menos complexo ao mais complexo. Já o materialismo histórico orientou o estudo da realidade e do financiamento da educação como totalidades contraditórias. / This thesis is inserted in the research field Work, Social Movements and Education, and believes that Education is a public property, an individual subjective right and an objective social right, as well, reaffirming that Education is a public policy on the State responsibility, strategical and indispensable to any project by any free and sovereign nation. This study comprehends, in the public educational Field, the Professional Education Financing in Brazil: its contradictions and challenges*, from an analysis of a configuration of the Brazilian State, of the financing of Brazilian Education, and of the option by several professional educational programs, with the detriment of a global public policy, getting the National Program to increase the Professional Educational (PROEP), and the National Program for Youth Inclusion: Education, Qualification and Communitarian Action (PROJOVEM) as case studies. The investigation aims to understand how the model adopted by the Brazilian State in the Professional Education is, intentionally, structured and directed to attend the private sector's interests, which acts and predominates this modality offered in this country. In this sense, it is important to highlight that the ways that the State offers public funds for the capital reprodution are diversified, one time through direct passes, by programs, and in other times through indirect passes, by providential and exemption of taxes, as well as financing and qualifying the workforce to the capital or to instrumentalising the professional technical formation for the market interests. The studies were done from a Marxist approach, getting the dialectic as method of categorical articulation, which proceeds by means of the elevation from the abstract to the concrete, from the less to the most complex one. The historical materialism, by its means, oriented the study and the reality of the educational financing as contradictory totalities.
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Financiamento da educação profissional no Brasil : contradições e desafios

Grabowski, Gabriel January 2010 (has links)
Questa tesi si trova nella linea di ricerca Lavoro, Movimenti Sociali e Istruzione ed ha il concetto che l'istruzione è un bene pubblico, un diritto soggettivo individuale ed un diritto oggettivo sociale, riaffermando che si tratta di una politica pubblica di competenza dello Stato, strategica e indispensabile per un progetto di nazione libera e sovrana. Questo studio tratta, nel campo della formazione delle politiche pubbliche di istruzione, del finanziamento dell’istruzione professionale in Brasile: sue contraddizioni e sfide*, da una analisi della configurazione dello Stato brasiliano, del finanziamento del'istruzione nel paese, della scelta di molti programmi di istruzione professionale a scapito di politiche globali, prendendo il programma nazionale di espansione della educazione professionale (PROEP) e il Programma Nazionale de Inclusione dei Giovani: Istruzione, Qualificazione e Azione Comunitaria (PROJOVEM) come casi di studio. È una ricerca per capire come il modello adottato dallo Stato brasiliano in materia di istruzione professionale è, volutamente, strutturato e orientato a servire gli interessi del settore privato, che opera e torna egemonica la fornitura di questo modelo nel paese. In questo senso, si segnalano le modalità in cui lo Stato fornisce fondi del governo allo scopo di sviluppare investimenti diversificati, sia per mezzo di trasferimenti diretti, di programmi, o di trasferimenti indiretti attraverso esenzione fiscale e previdenziale, o anche di finanziamento e qualificazione della forza lavoro per per l’investimento e/o dell’implementazione della formazione tecnica e professionale per gli interessi del mercato. Gli studi sono stati condotti da un punto di vista e approccio teorico marxisti, prendendo la dialettica come metodo di articolazione categoriale che procede attraverso l'elevazione dall’astratto al concreto, dal meno complesso al più complesso. Il materialismo storico, a sua volta, ha guidato lo studio della realtà e del finanziamento dell'educazione come totalità contraddittorie. / A presente tese situa-se na linha de pesquisa Trabalho, Movimentos Sociais e Educação e concebe que a educação é um bem público, um direito subjetivo individual e um direito objetivo social, reafirmando que é uma política pública de responsabilidade do Estado, estratégica e imprescindível para um projeto de nação livre e soberana. Este estudo aborda, no campo das políticas públicas educacionais, o Financiamento da Educação Profissional no Brasil: suas contradições e desafios*, a partir de uma análise da configuração do Estado brasileiro, do financiamento da educação no país, da opção por diversos programas de educação profissional em detrimento de uma política pública global, tomando o Programa Nacional de Expansão da Educação Profissional (PROEP) e o Programa Nacional de Inclusão de Jovens: Educação, Qualificação e Ação Comunitária (PROJOVEM) como estudos de caso. A investigação está direcionada visando compreender como o modelo adotado pelo Estado brasileiro na educação profissional está, propositadamente, estruturado e voltado, para atender os interesses do setor privado que atua e hegemoniza a oferta desta modalidade no país. As formas que o Estado disponibiliza fundos públicos a serviço da reprodução do capital é diversificada, ora através repasses diretos por meio de programas, ora através de repasses indiretos por meio de isenções fiscais e previdenciárias, ou mesmo financiando e qualificando a força de trabalho para o capital e/ou instrumentalizando a formação técnico-profissional aos interesses do mercado. Os estudos da tese foram realizados a partir de uma perspectiva e abordagem teórica marxista, tomando a dialética como um método de articulação categorial que procede mediante a elevação do abstrato ao concreto, do menos complexo ao mais complexo. Já o materialismo histórico orientou o estudo da realidade e do financiamento da educação como totalidades contraditórias. / This thesis is inserted in the research field Work, Social Movements and Education, and believes that Education is a public property, an individual subjective right and an objective social right, as well, reaffirming that Education is a public policy on the State responsibility, strategical and indispensable to any project by any free and sovereign nation. This study comprehends, in the public educational Field, the Professional Education Financing in Brazil: its contradictions and challenges*, from an analysis of a configuration of the Brazilian State, of the financing of Brazilian Education, and of the option by several professional educational programs, with the detriment of a global public policy, getting the National Program to increase the Professional Educational (PROEP), and the National Program for Youth Inclusion: Education, Qualification and Communitarian Action (PROJOVEM) as case studies. The investigation aims to understand how the model adopted by the Brazilian State in the Professional Education is, intentionally, structured and directed to attend the private sector's interests, which acts and predominates this modality offered in this country. In this sense, it is important to highlight that the ways that the State offers public funds for the capital reprodution are diversified, one time through direct passes, by programs, and in other times through indirect passes, by providential and exemption of taxes, as well as financing and qualifying the workforce to the capital or to instrumentalising the professional technical formation for the market interests. The studies were done from a Marxist approach, getting the dialectic as method of categorical articulation, which proceeds by means of the elevation from the abstract to the concrete, from the less to the most complex one. The historical materialism, by its means, oriented the study and the reality of the educational financing as contradictory totalities.
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A construção da presença ativa dos estudantes no Sistema Único de Saúde : o projeto UNIverSSI entre Itália e Brasil

Canini, Andrea January 2016 (has links)
La formazione dei professionisti sanitari vive attualmente un periodo di grande crisi, segnata dall’incapacità di aggiornare i metodi e i contenuti dell’insegnamento alla luce dei profondi cambiamenti occorsi negli ultimi decenni sia a livello sociale che sanitario. Tale crisi, marcata dalla frammentazione derivante dall’iperspecializzazione, dall’assistenza di tipo reattivo e dallo scarso lavoro in team, diviene particolarmente evidente proprio all’interno dell’ambito della Primary Health Care, ovvero all’interno di un settore fondamentale per i Sistemi Sanitari universalistici e che si caratterizza per il suo approccio integrato, multiprofessionale e continuativo ai problemi di salute della popolazione. All’interno dell’Università di Bologna abbiamo creato il progetto UNIverSSI con l’intenzione di condividere un’esperienza di apprendimento trasformativo tra studenti, ricercatori e docenti nell’ambito della Primary Health Care. Tale progetto nasce all’interno della più ampia rete del “Laboratorio Italo-Brasiliano di Formazione, Ricerca e Pratiche in Salute Collettiva”, un progetto di cooperazione tra il Centro di Salute Internazionale dell’Università di Bologna, la Regione Emilia-Romagna, il Ministero della Salute del Brasile e numerose Università e Istituzioni brasiliane. Il progetto Universi si pone infatti in dialogo con un’analoga attività formativa sorta in Brasile nel 2006 - il VER-SUS - e rappresenta dunque una sperimentazione di apprendimento collaborativo all’interno del panorama globale volta al rafforzamento dei Sistemi Sanitari locali e del diritto alla salute. La metodologia di ricerca utilizzata così come la raccolta dei dati hanno fatto ricorso a strumenti molteplici, mentre l’analisi dei dati è stata effettuata attraverso una metodologia qualitativa, l’analisi tematica induttiva, al fine di mettere in evidenza le percezioni e le interpretazioni dell’esperienza svolta da parte di coloro che vi hanno partecipato. I risultati di questa tesi mostrano come il favorire un approccio multiprofessionale, integrato tra università-servizi-territorio, e basato su un coinvolgimento diretto degli studenti nella realizzazione delle attività formative, può rappresentare una valida opzione per la promozione della Primary Health Care e dei suoi principi tra i futuri professionisti sanitari. / A formação dos profissionais de saúde está vivendo um período de grande crise. Crise marcada pela incapacidade de atualizar as metodologias e os conteúdos de ensino às profundas mudanças ocorridas nas últimas décadas quer no âmbito social, quer no âmbito da saúde. Crise, caracterizada pela fragmentação derivante da hiperespecialização, da assistência meramente reativa aos problemas de saúde da população e do escasso trabalho em equipe, particularmente evidente no campo da Atenção Básica, um setor fundamental para os Sistemas de Saúde universalistas e que se distingue pela sua abordagem integrada, multiprofissional e continuada no cuidado das pessoas. Na Universidade de Bolonha foi criado o projeto Integração entre Universidade e Sistema Sanitário Italiano – UNIverSSI, com a intenção de compartilhar uma experiência de aprendizagem transformadora entre estudantes, pesquisadores e docentes no espectro da Atenção Básica. Este projeto nasce nas redes mais amplas do Laboratório Ítalo-Brasileiro de Formação, Pesquisa e Práticas em Saúde Coletiva e do Núcleo de Educação, Avaliação e Produção Pedagógica em Saúde – EducaSaúde, do qual este último faz parte, cooperação entre o Centro de Saúde Internacional e Intercultural da Universidade de Bolonha, a Região da Emília-Romana, o Ministério da Saúde do Brasil e numerosas universidades e instituições brasileiras. O projeto UNIverSSI se põe em comunicação com a atividade formativa do projeto Vivência e Estágio na Realidade do Sistema Único de Saúde – VER-SUS, criado no Brasil em 2006, e representa, portanto, uma experimentação de aprendizagem colaborativa interprofissional no cenário da saúde global, apontando reforço dos Sistemas de Saúde locais e o direito à saúde. A metodologia de pesquisa e a coleta de dados embasaram-se em múltiplas ferramentas, enquanto a análise dos dados foi efetuada através de uma técnica qualitativa, a análise temática indutiva, ao fim de valorizar as percepções e as interpretações de estudante e monitores que fizeram parte do projeto. Os resultados apontam que favorecer uma abordagem multiprofissional, interdisciplinar e de equipe, integradora entre ensino-serviço-território, e baseada no envolvimento direto dos estudantes na realização das atividades pode proporcionar uma valiosa experiência de aprendizagem da Atenção Básica e implicação com seus princípios.
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Minúcias da vida cotidiana no fazer-fazendo da docência na educação infantil

Martins Filho, Altino José January 2013 (has links)
Questa tesi consiste nella presentazione dei risultati di un sondaggio condotto in un istituto di prima infanzia si trova in un comune situato nella regione di Florianópolis / SC, nel corso del 2010. Lo studio ha lo scopo di descrivere e analizzare le varie minuzie della vita quotidiana nella professione di insegnante, mettendo in evidenza gli elementi di constituidores fanno fare gli insegnanti. Nel sondaggio cercato legami più stretti tra Pedagogia dell'Infanzia e Sociologia della vita quotidiana, alla ricerca di interfacce interdisciplinari come un modo per comprendere l'insegnamento nel corso della vita di tutti i giorni, e di contribuire alla costruzione di un punto di vista socio-pedagogico dell'infanzia e dell'educazione. I percorsi di indagine, seguendo le ipotesi della ricerca qualitativa mi hanno portato alla realizzazione di un approccio interpretativo, la creazione di un caso di studio. I docenti di questo istituto sono stati i miei interlocutori e mi hanno messo in evidenza, attraverso narrazioni orali, le dinamiche delle diverse routine fare facendo l'insegnamento. Io uso anche racconti scritti da uno degli insegnanti, messa a fuoco della ricerca, e ancora record in campo notebook basato sull'osservazione con la partecipazione al corso di un anno. La scelta di concentrarsi insegnante ha seguito alcuni criteri precedentemente elaborati, il cui requisito fondamentale era che erano un professionista di presentare un "insegnamento di successo". Il contributo principale di questo studio sta nel comprendere che l'azione riflessiva intorno alle varie minuzie della vita quotidiana, soprattutto per quanto riguarda far fare il giorno di insegnamento al giorno, permette di comprendere la complessità della vita vissuta in collettiva istituzione educativa. Hanno mostrato, inoltre, che le minuzie, intesi da alcuni insegnanti come attività didattiche e pedagogiche relative alla cura precoce e educazione - che guidano le dimensioni specifiche di insegnamento nell'educazione della prima infanzia - non sono visti come tali dalla istituzione più professionale. / A presente tese consiste na apresentação dos resultados de uma pesquisa realizada em uma instituição de educação infantil localizada em um município situado na região da Grande Florianópolis/SC, no decorrer do ano de 2010. O estudo teve como objetivo descrever e analisar as diferentes minúcias da vida cotidiana no exercício da docência, destacando os elementos constituidores do fazer-fazendo das professoras. Na pesquisa procurei estreitar os elos entre a Pedagogia da Infância e a Sociologia do Cotidiano, buscando interfaces interdisciplinares como forma de compreender a docência no decurso da vida cotidiana, e de contribuir na construção de uma perspectiva sociopedagógica de infância e de educação. Os caminhos investigativos, seguindo pelos pressupostos da pesquisa qualitativa, conduziram-me à realização de uma abordagem interpretativa, configurando-se um estudo de caso. As professoras da referida instituição foram minhas interlocutoras e me permitiram evidenciar, por meio de narrativas orais, a dinâmica das diferentes rotinas no fazer-fazendo da docência. Também utilizei narrativas escritas de uma das professoras, foco da pesquisa, e ainda registros em caderno de campo com base na observação com participação, no percurso de um ano. A escolha da professora foco seguiu alguns critérios previamente elaborados, cujo requisito essencial era o de que se tratasse de uma profissional que apresentasse uma “docência bem sucedida”. A principal contribuição deste estudo situa-se na compreensão de que a ação reflexiva em torno das diferentes minúcias da vida cotidiana, especialmente no que tange ao fazer-fazendo no dia a dia da docência, possibilita entender a complexidade da própria vida vivida no coletivo da instituição educativa. Evidenciou-se também que as minúcias, entendidas por algumas professoras como atividades educacional-pedagógicas relacionadas ao princípio de cuidado e educação - dimensões norteadoras da especificidade da docência na educação infantil -, ainda não são vistas como tal por grande parte das profissionais da instituição. / The present thesis is about the result presentations of a research held in an infantile education institution placed in a municipality in Florianópolis/SC in 2010. The study aims to describe and analyze different details of everyday life concern to teaching, highlighting the constitutor elements of make-making of teachers. In the research was tried to narrow the links between Childhood Pedagogy and Everyday Life Sociology, searching for interdisciplinary interfaces as a way to understand teaching along everyday life and to contribute in the construction of a childhood and education socio-pedagogy perspective. The investigative ways, following by the qualitative research presumptions have led to hold an interpretative approach, configuring a case study. The teachers from that institution were interlocutors and allowed proving, through oral reports, the different routine dynamics of make-making of teaching. It was also used written reports of one of the teachers, focus of the research, and also records in notebook based on observation with participation, along the year. The choice of the focused teacher followed some criteria previously elaborated and the essential requisite was that the professional had a “successful teaching”. The main contribution of this study is placed on the understanding that the reflexive action surrounded by detailed differences of everyday life, specially, concerned to make-making of teaching everyday life, allows understanding the complexity of life lived in the educative institution collectivity. It was evidenced also that the details, understood by some teachers as educational-pedagogical activities related to care and education principle – dimensions that lead to specific teaching in infantile education -, are still not seen as such for most professionals of the institutions.

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