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Gli interventi del presidente della repubblica in sede di promulgazione ed emanazione degli atti legislativi / The actions of the President of the Republic in the course of the emanation and enactment of the legislative actsGiorgio, Marco Cesare <1980> 17 June 2014 (has links)
The three parts of the job try to offer a recognition of the issues connected the existence of the presidential prerogatives about the legislative activity, and in general terms on the eventual happened transformations, above the last few years, to the role of the President of the Republic inside of the Italian constitutional system.
The job start with one methodological premise that aims to value the relative issue to the various methodological approaches that can be followed in the study of presidential thematic: that is, to hold clearly distinguished the plan of the norms from that one of the praxes or to analyze them and to estimate them jointly.
The first chapter is dedicated to the analysis of the delineated from Constitution and enriched presidential figure therefore like from beyond sixty years of constitutional literature.
The second chapter is dedicated to one of the possible causes from which the evolutions recorded from the presidential figure draw origin in the past few years: that is, the change of the constitutional system of political representation. Such element is analyzed above all in its institutional within, that is to say the model of shape of government represented by the circuit parliament-government.
The third chapter directly analyzes the two main issues of the research: on one side the study of the general presidential activity of participation in the political issues, through his communicates; on the other hand, the analysis of some specific case studies of presidential participation during emanation or enactment of the legislative actions deriving by the government and the parliament, between 2006-2013.
Moreover, the job is enriched from one important section (attached) of “case studies” containing the result of a research carried out on more than 3000 presidential documents, from 2006 to 2013, published from the offices of the Quirinale. / I tre capitoli in cui è suddiviso il lavoro cercano di offrire una ricognizione delle questioni che ruotano intorno alla sussistenza o meno di prerogative presidenziali riguardo l’attività legislativa, e in generale sulle eventuali trasformazioni avvenute, soprattutto negli ultimi anni, nel ruolo del Presidente della Repubblica all’interno del sistema costituzionale italiano.
Il lavoro esordisce con una premessa metodologica con cui si tenta di valorizzare la questione relativa ai diversi approcci metodologici che si possono seguire nello studio delle tematiche presidenziali: ossia, tenere nettamente distinti il piano delle norme da quello delle prassi oppure analizzarli e valutarli congiuntamente.
Il primo capitolo è dedicato all’analisi della figura presidenziale così come delineata dalla Costituzione e arricchita dagli oltre sessant’anni di letteratura costituzionale. Vengono quindi analizzate le disposizioni costituzionali di riferimento e viene dato conto delle principali teorie costituzionali espresse dalla letteratura giuridica.
Il secondo capitolo è dedicato a quella che viene offerta come una delle possibili cause da cui traggono origine le evoluzioni registrate in questi ultimi anni dalla figura presidenziale: ossia, il mutamento del sistema costituzionale di rappresentanza politica. Tale elemento è analizzato soprattutto nel suo ambito istituzionale, vale a dire il modello di forma di governo rappresentato dal circuito parlamento-governo.
Il terzo capitolo entra direttamente nelle due questioni di fondo della ricerca: da un lato lo studio della generale attività presidenziale di intervento nelle questioni politiche, attraverso comunicati o esternazioni; dall’altro lato l’analisi di alcuni specifici casi paradigmatici di intervento presidenziale in sede di emanazione o promulgazione (o, comunque, discussione) degli atti legislativi del governo e del parlamento, accaduti tra il 2006 e il 2013.
Inoltre, il lavoro è arricchito da una importante sezione (allegata) di “case studies” contenente il risultato di una ricerca effettuata su oltre tremila documenti presidenziali, dal 2006 al 2013, resi pubblici dagli uffici del Quirinale.
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Diseguaglianza e politiche sociali. La pluridimensionalità come criterio di impostazione e metodo di valutazioneGuglielmetti, Chiara <1976> 21 June 2007 (has links)
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Mortgage securitization and its credit risk controlWang, Lebing <1984> 14 June 2012 (has links)
This dissertation concentrate on the mortgage securitization and its credit risk, which are criticized as the main causes of the financial crisis. From the point of the veiw of mortgage's evolution, the nature, structure and function of mortgage has been radically changed, yet the mortgage law did not give appropriate response to this market change. Meanwhile, the U.S legilslations facilitating the mortgage securitization also have rotten the legal foundations for mortgage market self-regulation and sustained development. In contrast, the EU covered bond system has kept financial stability for 200 years' time, and their statutory approach has been proved to be able to control the credit risk and incentive problems very well, in combination of market self-regulation and public regulation. So the future reform should be directed to strengthen the market's capacity of self-regulation and improve the public regulation. For the development of mortgage securitization in China, it is suggested to introduce the EU covered bond system for the reason of the equilibrium between funding efficiency and financial stability.
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La libertà di riunione in Italia ed in Turchia / Freedom of assembly in Italy and in TurkeyCamposilvan, Chiara Edvige Caterina <1983> 11 June 2012 (has links)
La tesi consiste in una comparazione della disciplina costituzionale della libertà di riunione nell'ordinamento italiano ed in quello turco / The thesis is aimed to compare the italian and turkish constitutional and ordinary dispositions concerning freedom of assembly
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I diritti particolari dei soci nelle S.r.l. / Special rights of the shareholders in the Italian limited liability company (Società a responsabilità limitata)Carullo, Giuditta <1982> 29 June 2012 (has links)
Il tema oggetto della presente tesi di dottorato trae spunto dall'analisi dell'art. 2468 c.c. nel quale può dirsi contenuto il nucleo fondamentale della disciplina della partecipazione sociale. In primo luogo vi è un'analisi comparata dell'istituto in esame con quelli previsti negli altri paesi europei.
Dopo una breve analisi di diritto comparato ci si è concentrati sulla legislazione italiana ed, in particolare, l'elaborato cerca di dare una risposta ai seguenti interrogativi: a) quali sono i “particolari diritti” ex art. 2468 c.c.? b) si può parlare di “categorie speciali di partecipazioni”? Con riferimento al primo interrogativo va considerato che il modello legale prevede che i diritti particolari attribuibili ai soci riguardano l’amministrazione della società o la distribuzione degli utili. Tale disciplina sussiste quando l’atto costitutivo attribuisce i particolari diritti senza disporre nulla sulla loro trasferibilità, modificabilità ed inerenza alla partecipazione sociale piuttosto che alla persona del socio. Ci si è chiesti quali siano i confini delle due categorie espressamente previste dall’art. 2468, 3 c.c. e se tale previsione sia tassativa piuttosto che esemplificativa, aprendosi quindi la strada alla libera determinabilità dei diritti sociali, alla stregua di quanto sancisce l’art. 2348, 2 c.c., in merito alle azioni “speciali”. Si giunge così alla conclusione che la previsione sia esemplificativa e che anche nelle s.r.l. le parti sono libere di attribuire ai soci diritti sociali diversi da quelli derivanti dal modello legale, nei limiti derivanti da specifiche norme imperative.
Nel secondo capitolo sono stati approfonditi i principi dettati dall’art. 2468 c.c., la natura di tali "particolari diritti" ed i loro profili di qualificazione nonché le loro esplicazioni contenutistiche
Nel terzo capitolo si è analizzato cosa accade ai "particolari diritti" in caso di vicende modificative.
Nel quarto capitolo poi è stato affrontata la controversa questione relativa alla possibilità di creare delle “categorie di quote”. / Subject of this dissertation are the fundamental of the “special rights” of the shareholders in the Italian limited liability company, Società a responsabilità limitata, portrayed in the article 2468 of the Italian Civil Code. This paper is structured in three sections. It begins with a comparative analysis of the Italian regulation versus the other major European approaches. Section two focuses on the Italian framework investigating: (a) what kind of “special rights” are admissible under article 2468? b) it is possible to consider it “special categories of participation”? With reference to the first question it is important to consider that the legal model provides for “special rights” referred to the management of the company or the dividends payments. This discipline operates when the article of association assigns the “special rights” without any indication referred to the possibility of the rights to be transferred, to be changed and to be connected to the participation. Then the problem is if art. 2468 is imperative or if it is possible for the shareholders to assigns “special rights” directly to the participation and not to the shareholders as is it possible with reference to the “special shares”. The conclusion is that article 2468 contains a non imperative discipline of the “special rights” and that the shareholders can assigns more “special rights” than the ones under art. 2468, with the limits contained into the imperatives rules of the Italian Civil Code. Section Three contains the analysis of the principles of article 2468, the nature of the “special rights”, their qualifications and contents.
Section Four analyzed what happens to the “special rights” in case of mergers, acquisitions etc..
Section Five face the disputed problem related to the possibility to create “category of participation”.
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I profili fiscali delle operazioni di riorganizzazione societaria transfrontaliere nell'Unione Europea: Il regime fiscale comune della direttiva 2009/133/CE e le prospettive di sviluppo normativo / Fiscal aspects of cross-border business reorganization in the European Union: The common system of taxation implemented by Directive 2009/133/EC and possibilities for further developmentPortolese, Giovana Camila <1975> 20 September 2013 (has links)
La tesi affronta le problematiche fiscali della riorganizzazione societaria e la soluzione adoperata nell’Unione europea per le operazioni di carattere transfrontaliere. Si parte dalla definizione del termine “riorganizzazione societaria”, evidenziando le sue matici economiche e la varietà del suo contenuto secondo l’ordinamento giuridico e la branca del diritto di riferimento. Si prosegue sulla correlazione fra l’ampliazione del contenuto della libertà di stabilimento, dovuta maggiormente all’attività interpretativa della Corte di giustizia, e l’allargamento del concetto di riorganizzazione societaria nel quadro normativo dell’Unione. Si procede dunque all’analisi del regime fiscale comune della direttiva 2009/133/CE intravedendosi i suoi sviluppi successivi. In sede di conclusioni, si apporta un breve riassunto sullo stato della questione in Brasile e si riflette sull’attendibilità del modello impositivo dell’Unione quale parametro per una futura riforma fiscale in Brasile. / The thesis deals with the fiscal problems related to corporate reorganisation and the solutions provided by relevant EU legislation applicable to cross-border operations . The analysis starts with the definition of the term corporate reorganisation, highlighting its economic aspects and its various interpretations in different legal systems and law sectors of reference. This is followed by a discussion of the correlation between the enrichment of freedom of establishment content, primarily resulting from relevant EU Court of Justice rulings, and the enlargement of the concept of corporate reorganization under the EU legal framework. Subsequently, there is an analysis of the common system of taxation adopted by Directive 2009/133/EC, anticipating the tendencies for its future development. Finally, in the thesis’ conclusion, there is a brief summary of the current Brazilian corporate reorganisation tax framework, followed by a discussion of the suitability of applying the EU common system of taxation as a model for tax reform in Brazil.
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Modificazioni soggettive del rapporto obbligatorio e garanzie reali / Subjective modifications of the obligatory relationship and property securitiesDi Staso, Nicola <1981> 07 May 2012 (has links)
Lo studio del lato soggettivo del rapporto è centrale nella teoria dell’obbligazione. Ci si chiede se la modificazione di una o anche di entrambe le parti del rapporto determini sempre la sua estinzione o se, invece, si conservi la sua unitarietà oggettiva. La risposta a questo interrogativo è stata diversa a seconda delle diverse epoche storiche. Nel diritto romano si riteneva che la variazione di qualunque soggetto determinasse l’estinzione del rapporto e la costituzione di una nuova obbligazione (novazione soggettiva). Tale soluzione è stata osteggiata dai codificatori moderni per i quali, in caso di modifica delle personae non si ha estinzione del rapporto, ma solo il mutamento di uno dei suoi elementi.
Quanto ai diritti di garanzia, in particolare l’ipoteca, i principi generali essenzali sono la specialità e l’accessorietà. Quest’ultima caratteristica è dirimente in caso di modificazione soggettiva del rapporto e ciò emerge in sede di trattazione delle singole fattispecie del Codice Civile che la determinano, sia quanto al creditore sia quanto al debitore.
Per velocizzare il subentro nel credito, nel 2007 è stato approvato il decreto Bersani (sulla portabilità del mutuo) che ha consentito di rimuovere vincoli a tale circolazione, nell’ambito dei rapporti bancari.
Le caratteristiche della modificazione del rapporto obbligatorio, tuttavia, possono minare l’efficacia della riforma Bersani.
Questo è il motivo per il quale taluni studiosi ritengono necessario procedere a un’ampia rivisitazione dell’intero diritto ipotecario, eliminando, sulla scia di quanto accaduto in altri ordinamenti europei, il requisito dell’accessorietà del vincolo. Nonostante ciò, a causa dei rischi connessi a questa riforma, si ritiene preferibile affinare il meccanismo di perfezionamento della portabilità, eliminandone le criticità, senza però pregiudicare le sicurezze dell’attuale sistema giuridico, di cui l’accessorietà dell’ipoteca rispetto al credito costituisce un importante caposaldo. / The study about the subjective side of the legal relationship is pivotal in the theory of the obligation. The question is whether the modification of one or even both parts always entails its extinction or whether its objective unity is preserved. The answer has been different depending on historic ages. In the Roman law, the variation of any subject entailed the extinction of the relationship and the constitution of a new obligation (subjective novation). Such solution has been opposed by modern legislators, for whom, in case of modification of the personae, not the extinction of the relationship, but only the change of one of its elements happens.
As for the property secutities, especially the mortgage, the essential general principles are the specialty and the accesority. The latter feature is crucial in case of subjective modification of the relationship, and this emerges in the dissertation about the singles typologies of the Italian Civil Code that determines it, in both active and passive point of view.
In order to quicken the transfer of the credit, in the 2007 the “Bersani Decree” (on the portability of the loan), that allowed to remove the ties of the credit circulation in the banking relationships area, was approved.
The features of the modification of the obligatory relations, however, can undermine the effectiveness of the Bersoni reform.
This is the reason why some scholars support a vast review of the whole mortgage law, removing, in the light of what occurred in other European systems, the requirement of the acessority of the tie. Nevertheless, due to the risks related to this reform, refining the mechanism of improvement of the portability is considered preferable, while removing the criticalities without compromising the certainties of the present system, of which the acessority of the mortgage is an important foundation.
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L'azione risarcitoria ex art. 2497 c.c. / The action of compensation ex art. 2497 Of the Italian Civil Code (c.c.)Colaprete, Chiara <1983> 29 June 2012 (has links)
Scopo della presente trattazione è quello di andare ad osservare in che modo il legislatore della riforma abbia cercato di offrire una disciplina ad un fenomeno sempre più in espansione nell’economia italiana: i gruppi di impresa.
In particolare, l’elaborato è composto da 3 nuclei. Il primo analizza la disciplina, introdotta nel 2003, relativa all’attività di direzione e coordinamento (art. 2497 c.c. e ss) rintracciandone le regole generali e il rapporto con le norme del codice civile. Una seconda parte approfondisce gli elementi costitutivi dell'attivita' di direzione e coordinamento, i presupposti affinche' si possa configurare una responsabilita' da parte della societa' capogruppo e i soggetti conivolti all'interno di un gruppo.
La terza parte e' invece dedicata allo studio delle problematiche legate all’azione risarcitoria introdotta con la disposizione di cui all’art. 2497 c.c., soprattutto confrontando la posizione dei soci di minoranza con quella dei creditori sociali.
In particolare, vengono descritte le modalità con le quali i soci e i creditori sociali possono esercitare l’azione a tutela dei propri interessi e dunque tentare di trovare pieno ristoro ai danni sofferti; danni che in qualche modo risultano legati alle scelte operate dal gruppo di comando e, più tecnicamente, dalla società che esercita l’attività di direzione e coordinamento, la c.d. capogruppo. / Aim of the present research is to observe and study how the legislator tried to regulate an important and growing phenomenon in the Italian economy: the business groups.
In particular, this papaer is made up of three main topic. The first one analyses the prevision introduced in 2003 and connected with the management and co-ordination activity (art. 2497 c.c. et seq), in order to compare the relationship between the general rules on this matter and the prevision of the Civil Code.The second part is focused on the substantive elements of the management and coordination activity, the condition for a parent's company liability and the individual involved and implicated within the group. Finally, the third part is completely dedicated to the study of the problems related with the action of compensation introduced with the prevision contained in article 2497 c.c., having particular regards to the comparison between the position of the minority of the stakeholders and that of the company's creditors.
Particular attention has been draw on the terms within which both the shareholders and company's creditors may act in order to protect their own interests and thus, find full compensation of the suffered damages, when those damages are deemed to connected with the policy of the dominant stakeholders or, technically, of the compaby which is carrying out of the management and co-ordination activity, the so called parent company.
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I limiti al diritto di proprietà derivanti dagli strumenti di pianificazione urbanistica. I vincoli urbanistici. / The limits to property right arising from urban planning instruments. The planning restrictions.Dallari, Filippo <1976> 29 June 2012 (has links)
Nella prima parte viene ricostruito il concetto di vincolo espropriativo alla luce dell’elaborazione della giurisprudenza della Corte costituzionale e della Corte EDU, giungendo alla conclusione che rientrano in tale concetto le limitazioni al diritto di proprietà che: - derivano da scelte discrezionali dell’Amministrazione non correlate alle caratteristiche oggettive del bene; - superano la normale tollerabilità nel senso che impediscono al proprietario la prosecuzione dell’uso in essere o incidono sul valore di mercato del bene in modo sproporzionato rispetto alle oggettive caratteristiche del bene e all’interesse pubblico perseguito. Ragione di fondo della teoria dei vincoli è censurare l’eccessiva discrezionalità del potere urbanistico, imponendo una maggiore obiettività e controllabilità delle scelte urbanistiche. Dalla teoria dei vincoli consegue altresì che nell’esercizio del potere urbanistico l’Amministrazione, pur potendo differenziare il territorio, deve perseguire l’obiettivo del riequilibrio economico degli interessi incisi dalle sue determinazioni. L’obbligo della corresponsione dell’indennizzo costituisce la prima forma di perequazione urbanistica. Nel terzo e nel quarto capitolo viene analizzata la giurisprudenza civile e amministrativa in tema di vincoli urbanistici, rilevandone la non corrispondenza rispetto all’elaborazione della Corte costituzionale e l’incongruità dei risultati applicativi. Si evidenzia in particolare la necessità del superamento del criterio basato sulla distinzione zonizzazioni-localizzazioni e di considerare conformative unicamente quelle destinazioni realizzabili ad iniziativa privata che in concreto consentano al proprietario di conseguire un’utilità economica proporzionata al valore di mercato del bene. Nel quinto capitolo viene analizzato il rapporto tra teoria dei vincoli e perequazione urbanistica, individuandosi il discrimine tra i due diversi istituti non solo nel consenso, ma anche nella proporzionalità delle reciproche prestazioni negoziali. Attraverso la perequazione non può essere attribuito al proprietario un’utilità inferiore a quella che gli deriverebbe dall’indennità di esproprio. / In the first part, the concept of expropriation restriction is reconstructed in the light of the Constitutional Court and Court of Human Rights jurisprudence, concluding that restrictions on property right fall into this concept. They: - come from discretionary Administration choices not related to the objective characteristics of the property, - go beyond the normal tolerance, meaning they preclude the landlord to be in continued use or they affect the market value of the property disproportionately to the objective characteristics of the property and to the public interest pursued. Underlying reason of the planning restrictions theory is censoring the excessive discretion of the planning power by imposing a greater objectivity and controllability to land use decisions. From the planning restrictions theory it also follows that in exercising the planning power, although the territory could be differentiated, the Administration must pursue the target of balancing economic interests affected by its determinations. The obligation to a compensation payment is the first form of urban planning equalization. In the third and fourth chapters, the civil and administrative jurisprudence is analyzed on the subject of planning restrictions, noting the mismatch compared to the Constitutional Court elaboration and the incongruity of the application results. There is a focus on the need to overcome the criterion based on the zoning-localisations distinction and to consider conforming only those destinations feasible through private enterprise, which actually allow the owner to achieve an economic benefit proportionate to the market value of the property. The fifth chapter analyzes the relationship between planning restrictions theory and urban equalization. The distinction between the two institutions is not only in the consensus, but also in the proportionality of negotiating reciprocal contractual services. Through the equalization it can’t be attributed to the owner a utility lower than what would result from expropriation compensation.
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L'azione di classe / Class actionGueli, Guido <1983> 11 April 2014 (has links)
La ricerca conduce un’indagine sull’azione di classe, introdotta nell’ordinamento italiano in epoca recente e foriera di numerose incertezze ed ambiguità interpretative, con riferimento sia allo specifico contenuto delle singole disposizioni normative che si sono alternate nel corso del tempo (determinate, sovente, dalla necessità di elidere le- di volta in volta riscontrate- anomalie e contraddizioni del tessuto normativo), sia alle possibili incongruenze tra taluni profili della disciplina oggi prevista dall’art. 140-bis del Codice del consumo e taluni principi generali dell’ordinamento, anche in materia di risarcimento del danno. Viene esaminato, anzitutto, il tema della legittimazione ad agire e del rapporto tra consumatore e l’ente rappresentativo cui questi, eventualmente, si rivolga, tentando la riconduzione di tale relazione alle ordinarie categorie privatistiche. Parimenti, è in termini di qualificazione secondo le tradizionali categorie del diritto civile che si tenta di apprezzare la natura dell’atto di adesione del soggetto che si vanti detentore di un diritto omogeneo a quello della classe cui pretende di appartenere. Vengono, quindi, esaminate le condizioni di ammissibilità dell’azione di classe e le caratteristiche peculiari della fase preliminare del giudizio di ammissibilità dell’azione. La ricerca indaga, quindi, la natura ed i possibili contenuti della sentenza che definisce il processo di classe, e conduce, nell’ultimo capitolo, una disamina relativa alle situazioni giuridiche tutelate. / The research conducts an investigation into the so-called “class action”, recently introduced into the Italian leagl system and fraught with many uncertainties and ambiguities. In doing so, specific attention was paid to the content of individual provisions that have alternated over time (often determined by the need to solve the anomalies and contradictions of the law, unveiled from time to time) and to the possible inconsistencies between certain aspects of the rules laid down in article 140-bis of the Consumers’ Code, on one hand, and general principles of the legal order, on the other hand, also on the point of damages. The research examines, first of all, the issue of locus standi and the relationship between the consumer and the representative body to which he/she might eventually resort to, attempting to reconcile said relationship with the traditional categories of private law. Likewise, the study tries to appreciate the nature of the deed of subscription to the action made by the subject who deems himself as holding a right which is homogeneous to the one of the class, always according to the traditional concepts of civil law. Therefore, the study analyses the conditions of admissibility of the class action and the peculiar traits of the preliminary phase of the judgement on the admissibility of the action itself. Furthermore, the research investigates the nature and the possible content of the judgement which defines the “class trial”, thus leading, in the final chapter, to a discussion on the legal positions protected.
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