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A tutela inibitória metaindividual trabalhista / Tutela inibitoria metaindividuali del lavoro

Schinestsck, Clarissa Ribeiro 07 May 2013 (has links)
O presente trabalho propõe-se a analisar os limites, contornos e possibilidades do instituto da tutela inibitória no campo da jurisdição metaindividual trabalhista. Almeja-se demonstrar que a sociedade contemporânea, massificada e assinalada por riscos e incertezas de toda a ordem, não mais pode prescindir de uma tutela eminentemente preventiva, como a inibitória coletiva. Partindo-se da premissa de que o conteúdo dos direitos difusos e coletivos dos trabalhadores é eminentemente extrapatrimonial, preconizasse que estes não se coadunam com o modelo privatístico e repressivo de jurisdição, reclamando uma proteção de caráter preventivo. Considerando que tais direitos destinamse à inviolabilidade e que as lesões que os atingem são geralmente irreversíveis, sustenta-se que a compensação pelo equivalente monetário não se constitui no tipo de tutela mais adequado para protegê-los. Desse modo, intenta-se desvelar, sob a perspectiva das novas exigências de tutela, a importância de o ordenamento jurídico estar aparelhado com procedimentos diferenciados vocacionados a antecipar-se às lesões de massa, salvaguardando e promovendo os direitos fundamentais insculpidos pela Constituição Federal. Para tanto, examinam-se os principais institutos do processo em sua correlação com a tutela inibitória metaindividual trabalhista, buscando evidenciar a necessidade de serem adotados novos padrões de análise para operar com este novo tipo de tutela. Nesta esteira, procura-se desvelar que os compromissos da ciência processual com a cultura e valores vigentes na época em que ocorreu a sua estruturação, como ramo autônomo do Direito, determinaram o modelo básico de jurisdição, essencialmente repressivo e direcionado à tutela dos direitos individuais e patrimoniais e dificultaram o desenvolvimento da tutela inibitória. Sustenta-se a indispensabilidade de superar-se o paradigma liberal racionalista sobre o qual se assentou o sistema processual brasileiro, cujas bases político-ideológicas são incompatíveis com os valores propugnados pela sociedade atual e com uma autêntica tutela inibitória. Por fim, defende-se a necessidade de construção de um novo paradigma de processo para pautar as questões relacionadas à concretização dos direitos transindividuais trabalhistas no âmbito jurisdicional, no qual a tutela inibitória assuma posição de proeminência. / Questo studio si propone di analizzare i limiti, gli ambiti e le possibilità dellistituto giuridico della tutela inibitoria nel campo della giurisdizione metaindividuale del lavoro. Mira a dimostrare che la società contemporanea, massificata e caratterizzata da rischi e incertezze di ogni genere, non può più fare a meno di una tutela eminentemente preventiva, come quella inibitoria collettiva. Partendo dal presupposto che il contenuto dei diritti diffusi e collettivi dei lavoratori è soprattutto extrapatrimoniale, ci si raccomanda che questi non si leghino al modello privatistico e repressivo di giurisdizione, sostenendo una protezione di carattere preventivo. Considerando che tali diritti sono destinati allinviolabilità e che le lesioni che li colpiscono sono generalmente irreversibili, si sostiene che il risarcimento con lequivalente monetario non costituisce il tipo di tutela più adatta a proteggerli. In questo modo si cerca di svelare, sotto il punto di vista dei nuovi requisiti di tutela, l\'importanza che lordinamento giuridico sia attrezzato con diverse procedure volte a prevenire le lesioni di massa, salvaguardando e promuovendo i diritti fondamentali incisi nella Costituzione Federale. A tal fine, si esaminano i principali istituti giuridici del processo nella loro correlazione con la tutela inibitoria metaindividuale del lavoro, cercando di evidenziare la necessità di adottare nuovi standard di analisi per gestire questo nuovo tipo di tutela. Su questa linea, si cerca di svelare che gli impegni della scienza processuale nei confronti della cultura e dei valori in vigore al momento in cui è avvenuta la sua organizzazione come branca autonoma del Diritto hanno determinato il modello di base della giurisdizione, essenzialmente repressivo e diretto alla tutela dei diritti individuali e patrimoniali e hanno ostacolato lo sviluppo della tutela inibitoria. Si sostiene la necessità di superare il paradigma liberal-razionalista su cui si è fondato il sistema giuridico brasiliano, le cui basi politico-ideologiche sono incompatibili con i valori propugnati da parte della società attuale e con unautentica tutela inibitoria. Infine, si difende la necessità di costruire un nuovo modello di processo per regolare le questioni concernenti la concretizzazione dei diritti transindividuali del lavoro in ambito giuridico, in cui la tutela inibitoria assuma una posizione di preminenza.
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Le fasce deboli del mercato del lavoro. Verso un welfare locale e attivo per il lavoro / The Vulnerable People in the Labour Market Toward a Local and Active Welfare Through the Work

SPREAFICO, SILVIA 28 February 2008 (has links)
La tesi si inserisce nell'ambito dell'animato dibattito politico e scientifico in merito alle misure volte a supportare i soggetti più deboli nel processo di inclusione socio-lavorativa. Al centro della riflessione si situano i cambiamenti che hanno caratterizzato il mercato del lavoro negli ultimi trent'anni e le politiche di welfare sviluppate a livello nazionale e comunitario per rispondere ai nuovi rischi e bisogni dei cittadini. In particolare, si approfondiscono le politiche del mercato del lavoro, cioè tutte quelle misure e quei servizi finalizzati a supportare i lavoratori in difficoltà occupazionale. La lettura proposta è volta a comprendere il significato delle azioni di politica del lavoro, alla luce dei cambiamenti introdotti dalle riforme degli ultimi anni. Si parla oggi di politiche attive del lavoro, di occupabilità, di responsabilizzazione degli individui, di personalizzazione degli interventi e, sul fronte degli attori che governano e gestiscono il sistema, di concertazione e di sinergia pubblico-privato. Nella seconda parte della tesi sono proposti due studi di caso, il modello lombardo e il modello danese di politiche del lavoro, che presentano logiche di intervento e orientamenti differenti, pur in presenza di situazioni occupazionali simili, caratterizzate da ridotti problemi di disoccupazione e da elevati tassi di partecipazione al mercato del lavoro. / The thesis is positioned within the political and scientific debate regarding the measures aimed to support the vulnerable people in the social and employment integration process. The study in depth concerns the changes of the labour market of the last thirty years and the welfare policies developed on national and European level to meet new citizens requirements. In particular, the thesis is focused on the labour market policies, which include measures and services supporting people with employment difficulties. The analysis concerns the new trends in labour market policies, the Italian model, the actors who govern the system and the types of measures (vocational guidance, vocational training, employment services, etc). The second part of thesis explores two cases, Lombardy and Denmark labour market policies models, with the analysis of different labour market problems and the various strategies to improve social cohesion and integration for disadvantaged people.
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Gli interessi dei lavoratori tra crisi e insolvenza dell'imprenditore. Il nuovo Codice fonte di maggiori tutele?

Nicolussi Principe, Anna 04 November 2021 (has links)
This doctoral thesis concerns the recent legislative intervention represented by the enactment of the new “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza” (Legislative Decree No. 14 of 12 January 2019). The objective is to ascertain whether, in the context of a consideration of interests greater than those pertaining to pecuniary obligations, the new code, in addition to the privileged protection of claims granted to workers, also gives prominence to their interest in the preservation of their jobs. The consequence would be a wider protection not only in the crisis phase, but also in the context of the events following the opening of insolvency proceedings. The starting point is the analysis of the complex relationship between insolvency law and labour law, highlighting the diversity of the protected legal assets. Then, the dissertation examines the institutions aimed at favouring the preservation of the company and the employment relationship that depend on it. Evidence will be given to the tendency of the new discipline to favour the early detection of the state of crisis and the preservation of the company’s assets and employment relations in the hands of the insolvent entrepreneur, of a third party and/or with the procedure. / Il presente lavoro si correla al recente intervento legislativo rappresentato dall’emanazione del nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14). L’obiettivo che si pone è quello di verificare se, nel contesto di una maggiore considerazione di interessi diversi da quelli attinenti ai rapporti obbligatori di tipo pecuniario, il nuovo codice, accanto alla tutela privilegiata dei crediti riconosciuta ai lavoratori, dia rilievo anche al loro interesse alla conservazione del posto di lavoro, con conseguente maggiore protezione non solo nella fase della crisi, ma anche nell’ambito delle vicende conseguenti all’apertura delle procedure concorsuali. Si prenderanno le mosse dall’analisi del complesso rapporto tra il diritto concorsuale e il diritto del lavoro mettendo in evidenza la diversità dei beni giuridici protetti per poi analizzare gli istituti volti a favorire la conservazione dell’azienda e con essa dei rapporti di lavoro. Si evidenzierà una linea di tendenza della nuova disciplina diretta a favorire la rilevazione precoce dello stato di crisi e la conservazione del complesso aziendale e dei rapporti di lavoro in capo all’imprenditore insolvente, ad un soggetto terzo e/o alla procedura.
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IL POTERE DI CONTROLLO DEL DATORE DI LAVORO TRA ESIGENZE DELL'IMPRESA E TUTELA DELLA DIGNITA' E DELLA RISERVATEZZA DEI LAVORATORI

ROSSI, NICOLO' 14 May 2019 (has links)
Il potere di controllare l’attività dei lavoratori subordinati è da sempre una manifestazione ineliminabile della posizione giuridica del datore di lavoro. Nella misura in cui risulta necessario alla corretta esecuzione del contratto, l’assoggettamento del lavoratore al controllo datoriale costituisce una componente essenziale del rapporto di cui all’art. 2094 c.c., contribuendo a definire la nozione stessa di subordinazione. Proprio per questa ragione, una precisa ricognizione dei limiti posti dall’ordinamento ai controlli dell’imprenditore assume fondamentale importanza, onde scongiurare il rischio che la relazione che si instaura nei luoghi di lavoro divenga occasione di condizionamenti della libertà del lavoratore, incompatibili con i principi su cui si fonda una società democratica. Prendendo le mosse da tali considerazioni, l’opera analizza il quadro normativo sul potere di controllo del datore di lavoro, concentrandosi soprattutto sulle regole sancite dallo Statuto dei lavoratori e sulla più recente disciplina di protezione dei dati personali. Nei quattro capitoli lungo i quali si articola, la riflessione viene svolta con sguardo rivolto sia ai tradizionali problemi della materia sia alle nuove sfide sollevate dall’innovazione tecnologica. / The power to control the activity of workers has always been an ineradicable manifestation of the employer’s legal position. To the extent that it is necessary for the correct performance of the contract, the subjection of the worker to the employer control is an essential element of the relationship referred to in Article 2094 of the Italian Civil Code and plays a crucial role in the definition of subordination. For this reason, an accurate recognition of the legal limits on the entrepreneur’s controls is important to avoid the risk that the employment relationship becomes an occasion for conditioning workers’ freedom in a way that is incompatible with the principles of a democratic society. Based on these considerations, the study analyzes the regulatory framework on the employer’s power to control workers, focusing mostly on the rules laid down by Legge no. 300/1970 (Statuto dei lavoratori) and on the recent Personal Data Protection Regulation. The reflection, which is organized around four chapters, is carried out with an eye on both traditional problems related to this topic and new challenges raised by technological innovation.
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INVECCHIAMENTO DEMOGRAFICO E ORGANIZZAZIONE SOCIALE DEL LAVORO: POLICY PUBBLICHE, PRASSI MANAGERIALI E PERCORSI INDIVIDUALI. UN'ANALISI COMPARATIVA

GARAVAGLIA, EMMA 09 June 2014 (has links)
Adottando l’approccio della sociologia del corso di vita allo studio delle traiettorie occupazionali, la ricerca analizza comparativamente i percorsi di fine carriera di individui 50-67enni in Europa. Lo studio si focalizza su un’analisi esplorativa dei percorsi di fine carriera e sull’analisi delle influenze esercitate dai contesti istituzionali, da comportamenti e attitudini gestionali di imprenditori e manager, dalle caratteristiche individuali sui late-career pattern. Dunque, la ricerca nel complesso include tre livelli: a) macro-sociale, sistemi di welfare e di produzione; b) micro-sociale, caratteristiche individuali; c) meso-sociale, pratiche gestionali d’impresa. La mia ipotesi è che le pratiche di age management si sviluppino secondo logiche coerenti con le strategie macro di gestione dell’occupazione degli anziani e che siano tipiche a livello di regimi di welfare/di produzione. Per rispondere alle domande di ricerca sono state applicate tecniche di analisi statistica monovariata e multivariata ai dati: 1) SHARE: Survey sulla salute, l’invecchiamento e il pensionamento in Europa, che analizza le biografie occupazionali di individui over50 in 19 paesi europei; 2) ASPA: Survey Activating Senior Potential in Europe che analizza attitudini comportamenti dei datori di lavoro nei confronti del lavoratori anziani. I paesi inclusi nello studio sono: Germania, Polonia, Svezia, Danimarca, Italia e Olanda. / By adopting the institution and agency-centered approach of the sociological life-course theories, the research analyses late career patterns of 50-67 years old individuals across Europe. I am in particular interested in understanding the prevalent late-career patterns in different countries and the influences exerted on them by institutional contexts, employers’/managers’ attitudes and behaviors and individual characteristics. So, overall, I consider three levels: the macro-social level (institutional context: welfare and productive regime), the micro-social level (individual characteristics) and the meso-social level (companies practices). My hypothesis is that age management practices are in line with macro institutional employment strategies for the older workforce and that they are typical at the level of welfare/production regimes. The empirical analysis consists of mono e multivariate statistical analysis using these data sources: 1) the Survey of Health, Ageing and Retirement in Europe, on 50 years old individuals’ life courses in 19 countries all over Europe; 2) the Activating Senior Potential in Europe survey, on employers’ attitudes and behavior towards older workers in different EU countries. The countries included in my comparative study are: Germany, Poland, Sweden, Denmark, Italy and the Netherlands.
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A tutela juslaboral do migrante transfronteiriço sob a perspectiva dos direitos humanos / La protezione juslaboral di migrante confine dal punto di vista dei diritti umani.

Slomp, Angélica Candido Nogara 23 May 2014 (has links)
A presente dissertação objetiva examinar a aplicação das normas protetivas trabalhistas ao trabalhador migrante fronteiriço, especialmente na tríplice fronteira (Brasil- Paraguai). A análise abrange o histórico e a tendência do fluxo migratório, dificuldades de aceitação e tolerância em relação a estes trabalhadores, bem como a legislação trabalhista dos países envolvidos, inclusive as principais Declarações, Acordos e Convenções Internacionais no âmbito do Mercosul, dos quais o Brasil é signatário. A dinâmica laboral existente nessa região da fronteira também foi abordada, com destaque para o trabalho doméstico fronteiriço e a legislação aplicável ao trabalhador doméstico no Paraguai, assim como o posicionamento de algumas Cortes integrantes do Poder Judiciário brasileiro e da Corte Interamericana de Direitos Humanos, em relação às normas aplicáveis aos trabalhadores migrantes fronteiriços em situação migratória irregular. / Il lavoratore migrante frontaliero, soprattutto nel triplo confine (Brasile-Paraguay). L\'analisi ripercorre la storia e l\'andamento del flusso migrazione, difficoltà di accettazione e tolleranza di questi i lavoratori e le leggi sul lavoro dei paesi coinvolti, compresi i principali Spiegazioni, Accordi e Convenzioni internazionali nel Mercosur, di cui il Brasile è uno dei firmatari. Le dinamiche del lavoro esistente in questa regione di frontiera è stato anche discusso, evidenziando lavori domestici confine e della normativa applicabile al lavoratore domestico in Paraguay, così come il posizionamento di alcuni delle Corti brasiliani e la Corte interamericana dei Diritti Dell\'uomo, in relazione alle norme per i lavoratori migranti frontalieri in una situazione irregolare.
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As centrais no sistema de representação sindical no Brasil / Le confederazioni generali e il sistema di rappresentanza sindacale in Brasile

Araujo, Edson Gramuglia 27 March 2012 (has links)
A presente dissertação tem por objetivo investigar o impacto do reconhecimento legal das centrais como entidades de representação geral dos trabalhadores sobre o sistema sindical vigente. Sua primeira parte se dedica ao estudo analítico da representação sindical no Brasil, para qual usa a aproximação com a Teoria dos Sistemas, de Niklas Luhmann, como estratégia de investigação, na perspectiva de observar o modelo como um sistema autopoiético, identificar seus códigos e explicar os processos de variação, seleção e estabilização. A segunda parte se dedica ao surgimento das centrais sindicais que, na perspectiva sistêmica, são compreendidas como resultantes de operação realizada pelo próprio sistema, na medida em que elas portam idêntico código diferencial. A partir dessa percepção o estudo se volta para a análise da necessidade de legalização das centrais, do processo político correlato e dos principais aspectos da Lei 11.648/2008. A principal hipótese conclusiva decorrente da análise é a de que a atuação da lei induzirá a dependência das centrais aos espaços do Estado e à participação no rateio da contribuição sindical, o que significa a preservação e o fortalecimento dos códigos genéticos do sindicalismo oficialista. / This dissertation has the purpose of investigating the impact of legal acknowledgement of the central unions as entities that represent generally the workers in the current union system. Its first part is dedicated to the analytical study of union representation in Brazil applying the approach of the Theory of Systems by Niklas Luhmann as investigative strategy in order to observe the model as an autopoietic system, to identify its codes and to explain the variation, selection and stabilization processes. The second part deals with the birth of the central unions that are understood in the systemic perspective as resulting from the operation performed by the system itself insofar they carry on identical differential code. From this perception the study turns to the analysis of the necessity of legalizing the central unions, the correlative political process and the main aspects of the Law 11.648/2008. The main hypothetical conclusion resulting from the analysis is that the application of the law will lead to the central unions dependence on the spaces within the State and the participation in the distribution of the union dues that would means the preservation and strengthening of the genetic codes of the official syndicalism
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Le harcèlement sexuel sur le lieu de travail et la responsabilité civile de l'employeur : le droit suisse à la lumière de la critique juridique féministe et de l'expérience états-unienne /

Lempen, Karine. January 2006 (has links) (PDF)
Univ., Diss.--Genève, 2006. / Literaturverz. S. 359 - 383.
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Rappresentanze dei lavoratori e contrattazione collettiva a livello aziendale tra legge ed autonomia collettiva / RAPPRESENTANZE DEI LAVORATORI E CONTRATTAZIONE COLLETTIVA A LIVELLO AZIENDALE TRA LEGGE ED AUTONOMIA COLLETTIVA / Workplace Representatives and Firm-Level Collective Bargaining in the Italian Industrial Relation System between Law and Self-Regulation

BONANOMI, GIANLUCA 16 April 2018 (has links)
La tesi muove dall’analisi del contenuto degli accordi interconfederali in materia di misurazione della rappresentatività sindacale, mettendo in luce le potenzialità e le criticità dell’attuale assetto, ed interrogandosi sulla necessità di una regolamentazione legislativa della materia. Si dimostra che l’intervento normativo, escluso per quanto riguarda la contrattazione collettiva nazionale, si rivelerebbe, invece, indispensabile a livello aziendale. Descritte alcune delle proposte legislative avanzate dalla dottrina, la tesi indica le linee di un possibile intervento legislativo concentrandosi sulle strutture di rappresentanza dei lavoratori in azienda e sull’esercizio dei diritti sindacali, sull’ambito di efficacia soggettiva e sulla titolarità della contrattazione collettiva a livello aziendale, nonché sui rapporti tra questa ed il contratto collettivo nazionale di lavoro. In tale prospettiva, si analizza anche il regime delle clausole di tregua sindacale in relazione alla contrattazione collettiva aziendale e all’esercizio del diritto di sciopero. / The thesis, starting from the analysis of the contents of inter-sectoral agreements regarding the measurement of unions’ representativeness, focuses on the potentialities and criticalities of the current Italian industrial relations system. The thesis stresses that a statutory regulation in this field is not needed with reference to sectoral collective bargaining, but it could be necessary as regard to collective bargaining and workplace representatives at firm level. The thesis outlines the guidelines for a possible regulatory intervention, focusing on the functions of workplace representatives, trade union rights, collective bargaining coverage, no-strike clauses and the relationship between decentralised and sectoral collective bargaining agreements.
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Migrants de saison : les camps de travailleurs agricoles étrangers comme problème public : le cas de Saluzzo (Italie) / Season of migrants : agricultural workers' camps as a public problem : the case of Saluzzo (Italy)

Brovia, Cristina 28 May 2018 (has links)
Ce travail de recherche s’intéresse aux processus de construction d’un problème public à une échelle locale, en partant des différentes questions nées autour de campements de travailleurs saisonniers migrants dans des régions d’agriculture intensive en Italie. Il est principalement basé sur une recherche empirique menée entre 2013 et 2017 dans la zone rurale de Saluzzo (Piémont) avec une méthodologie qualitative croisant entretiens sociologiques, observation participante au sein de collectifs militants et à l’intérieur des campements de migrants et analyse d’articles de presse locale. L’objectif principal était celui d’étudier la façon dont la présence de migrants dans ce contexte spécifique est perçue comme un problème public, de quelle manière ce dernier est défini et construit dans un jeu de mobilisations et contremobilisations par une multitude d’acteurs aux intérêts divergents, puis d’analyser les conséquences de ces dynamiques sur les actions mises en places pour tenter de le résoudre. La thèse démontre en particulier comment la construction du problème se focalise progressivement sur le caractère temporaire de la présence des migrants, au détriment d’autres possibles cadrages, en justifiant la mise en place de dispositifs d’accueil provisoires et précaires, conduisant au confinement spatial et temporel des migrants. On verra également comme la création de camps de plus en plus institutionnalisés et contrôlés, gérés par une association humanitaire bénéficiant d’un large consensus, a favorisé un apaisement des conflits autour de cette question et un éloignement du problème au sein du débat politique public. D’une façon plus générale, ce travail, en analysant une question inhérente aux faits migratoires par le prisme de la sociologie politique, invite à une réflexion plus ample sur le traitement politique des migrants et sur la construction collective de la place qu’ils occupent aujourd’hui au sein de la société italienne. / This thesis examines how the presence of seasonal migrant workers’ camps in intensive agricultural areas in Northern Italy is framed and addressed as a public problem. It draws on fieldwork carried out between 2013 and 2017 in the rural area of Saluzzo (Piedmont). The qualitative methodology includes sociological interviews, participant observation with organizations and in migrants’ camps, and the analysis of the local press. The thesis aims to understand how the presence of seasonal migrants is defined and constructed by a range of actors with divergent interests. In particular, it examines a set of public mobilisations and counter-mobilisations, analysing how they have influenced the actions undertaken to solve “the problem” of migrants’ camps in the Saluzzo area. The main argument is that the problem has been progressively constructed around the temporariness of migrants’ presence in the area. This has justified the setting up of temporary and precarious reception systems, leading to the spatial and temporal confinement of the migrants. In particular, the thesis shows how the organisation of institutionalised and controlled camps, managed by a major humanitarian organization and benefiting from wide public consensus, resulted in a decrease of conflict around seasonal labour migration, and to the sidelining of the issue in the political debate. Contributing to literature on migration in the field of political sociology, the monograph represents a timely intervention in highly topical debates on the politics of migrants’ presence in the Italian society. / Questa ricerca riguarda i processi di costruzione di un problema pubblico ad un livello locale, partendo da diverse problematiche scaturite intorno ad accampamenti di lavoratori migranti stagionali in alcune zone di agricoltura intensiva in Italia. Lo studio è principalmente basato su una ricerca empirica svolta tra il 2013 e il 2017 nell’area rurale di Saluzzo (Piemonte) utilizzando una metodologia qualitativa che comprende interviste sociologiche, osservazione partecipante con associazioni militanti e all’interno degli accampamenti di migranti e l’analisi di articoli della stampa locale. L’obiettivo principale era quello di studiare il modo in cui la presenza di lavoratori migranti, in questo contesto specifico, è percepita come un problema pubblico, in che modo quest’ultimo è definito e costruito da una serie di attori animati da interessi contrastanti in un gioco di mobilitazioni e contro-mobilitazioni, poi di analizzare le conseguenze di tali dinamiche sulle azioni messe in atto per la risoluzione del problema. La tesi dimostra in particolare che la costruzione del problema si è progressivamente focalizzata sul carattere temporaneo della presenza dei migranti, a scapito di altri possibili frame, andando a giustificare la messa in atto di dispositivi di accoglienza precari e provvisori, finalizzati al confinamento spaziale e temporale dei migranti. Inoltre, l’instaurazione di campi sempre più istituzionalizzati e controllati, gestiti da un’organizzazione umanitaria riconosciuta, ha favorito la riduzione dei conflitti intorno alla questione e un accantonamento del problema sul piano del dibattito politico pubblico. Più in generale, questo lavoro, analizzando una questione inerente a dinamiche migratorie attraverso il prisma della sociologia politica, invita ad una più ampia riflessione sul trattamento politico dei migranti e sulla costruzione collettiva della posizione che essi occupano all’interno della società italiana di oggi.

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