• Refine Query
  • Source
  • Publication year
  • to
  • Language
  • 319
  • 31
  • 17
  • 15
  • 4
  • 4
  • 3
  • 1
  • 1
  • 1
  • 1
  • 1
  • 1
  • 1
  • Tagged with
  • 387
  • 349
  • 221
  • 216
  • 142
  • 136
  • 121
  • 83
  • 72
  • 72
  • 68
  • 62
  • 52
  • 50
  • 50
  • About
  • The Global ETD Search service is a free service for researchers to find electronic theses and dissertations. This service is provided by the Networked Digital Library of Theses and Dissertations.
    Our metadata is collected from universities around the world. If you manage a university/consortium/country archive and want to be added, details can be found on the NDLTD website.
241

CARLO BETOCCHI - GIOVANNI RABONI: CARTEGGIO 1953 - 1982. EDIZIONE CRITICA E COMMENTATA

ZIGLIOLI, BENEDETTA 29 May 2018 (has links)
Il lavoro offre l’edizione critica e commentata del carteggio inedito tra Carlo Betocchi e Giovanni Raboni, disteso lungo un arco cronologico trentennale, fra il 1953 e il 1982. Esso consta di trecentododici lettere, centocinquantasei per ciascun corrispondente, e di un cospicuo numero di allegati: duecentotrentatre testi poetici (circa novanta inediti), quattro saggi e sette lettere, delle quali tre di Betocchi indirizzate ad altri destinatari e quattro a firma di Giambattista Vicari, Gianfranco Contini e Tommaso Landolfi. L’edizione critica presenta in calce a ogni documento un apparato suddiviso in tre fasce: la prima riporta le notizie materiali relative al documento stesso, la seconda accoglie le correzioni dell’autore e altre informazioni, come per esempio le lezioni originali corrette a testo, e la terza è riservata a essenziali note di commento necessarie per contestualizzare e interpretare il contenuto delle lettere. L’introduzione che precede la corrispondenza riporta la descrizione del carteggio, ne riassume i principali temi e propone riflessioni intorno al rapporto tra i due poeti, alla loro vita, alla produzione poetica. La corrispondenza permette di osservare da vicino, seguendone le fasi cronologiche, il rapporto tra un maestro e un discepolo (è stato proprio Betocchi infatti a ‘scoprire’ il giovanissimo Raboni e a farlo conoscere) e di approfondire la vicenda umana e letteraria di due importanti figure del panorama culturale novecentesco. / The paper offers a critical and commented edition of the unpublished over thirty years correspondence between Carlo Betocchi and Giovanni Raboni (1953-1982). It consists of three hundred and twelve letters, one hundred fifty-six for each correspondent, and a large number of attachments: two hundred and thirty texts (about ninety of which unpublished), four essays and seven letters. Three of them are written by Betocchi to other recipients and four are signed by Giambattista Vicari, Gianfranco Contini and Tommaso Landolfi. The apparatus at the end of each document is divided in three parts: (1) the material informations of the document itself; (2) the corrections of the author and other information, such as the original text-correct lessons; (3) essential commentary necessary to contextualize and interpret the content of the letters. The introductory chapters describe the correspondence, summarize the main themes and reflect on the relationship between the two poets, their life, poetic production. The center of this correspondence is the mentor-disciple relationship in its chronological development. The young Raboni indeed owes his reputation to Betocchi. Through their letters literary and human facets of two important figures of the Italian twentieth century cultural panorama are critically shown.
242

Édipo-Rei e Antígone, adaptações da tragédia sofocleana para o leitor juvenil brasileiro /

Corso, Gizelle Kaminski. January 2007 (has links)
Orientador: Benedito Antunes / Banca: Reginaldo Pinto de Carvalho / Banca: João Luís Cardoso Tápias Ceccantini / Resumo: O propósito deste trabalho é analisar as adaptações para a literatura juvenil Édipo rei e Antígona, de Cecília Casas, comparando-as às tragédias sofocleanas. Para tanto, são utilizados como textos-fonte duas traduções da trilogia de Sófocles: uma para a língua portuguesa, de Mário da Gama Kury, e outra para a língua italiana, de Filippo Maria Pontani. Já que as adaptações podem ser compreendidas como uma forma de avivar obras "clássicas" (as tragédias de Sófocles), verifica-se, em primeiro lugar, a formação do conceito do termo "clássico" paralelamente ao de "cânone". A seguir, são apresentados os percursos da adaptação na literatura infanto-juvenil no Brasil, bem como aproximações e distanciamentos entre o traduzir e o adaptar. Também são evidenciados questionamentos acerca de a adaptação juvenil ser matéria de recriação e retomar as obras clássicas. Em seguida, são analisadas as adaptações de Cecília Casas, abordando também a apreciação das ilustrações, léxico e roteiros de leitura, parte integrante das narrativas, e suas relações com o público a que se destinam, os leitores juvenis brasileiros. / Astract: Il proposito di questo lavoro è analizzare gli adattamenti per la letteratura giovanile Édipo rei e Antígona, di Cecília Casas, paragonando alle tragedie di Sofocle. Per questo, sono usate come testi-fonte due traduzioni della trilogia di Sofocle: una per il portoghese, di Mário da Gama Kury, ed un'altra per l'italiano, di Filippo Maria Pontani. Siccome gli adattamenti possono esser resi come una forma di avvivare le opere "classiche" (le tragedie di Sofocle), è verificata, inizialmente, la formazione del concetto del termine "classico" parallelamente a quello di canone. Di seguito, sono presentate i percorsi dell'adattamento nella letteratura infanto giovanile nel Brasile, e gli avvicinamenti e allontanamenti tra l'adattare e il tradurre. Sono evidenziati anche questioni sul fatto dell'adattamento giovanile essere elemento di ricreazione e riprendere le opere classiche. In seguito, sono analizzate gli adattamenti di Cecília Casas, affrontando anche l'apprezzamento delle illustrazioni, lessico e guide di lettura, che fanno parte delle due opere in oggetto, e le sue relazioni con il pubblico destinato, i lettori giovanili brasiliani. / Mestre
243

SULLE ORME DEL 'CORTEGIANO'. IL 'SAVIO IN CORTE' NELLA TRATTATISTICA DEI SECOLI XVI-XVII

VILLA, VIVIANA FRANCESCA 01 March 2018 (has links)
"Il Libro del Cortegiano" di Baldassarre Castiglione, a stampa nel 1528, costituisce l’archetipo di una florida tradizione: numerosi i trattati e i dialoghi che, dopo il 1528, mettono a fuoco qualità e prerogative richieste a corte, confutando oppure corroborando il modello delineato nel classico cinquecentesco. La dissertazione intende vagliare l’eredità dell’opera di Castiglione isolando alcuni temi rintracciabili in contributi pubblicati in volgare dopo il 1528 e sino al 1640; fra gli autori considerati spiccano Pelegro de Grimaldi, Lucio Paolo Rosello, Giovanni Francesco Commendone, Agostino Nifo e Francesco Baldelli (volgarizzatore dell’opera latina di Nifo), Giovanni Andrea Gilio, Giovan Battista Giraldi, Lorenzo Ducci, Sigismondo Sigismondi, Pietro Andrea Canonieri, Giovanni Capponi, Bernardino Castori, Camillo Baldi, Matteo Peregrini, Giovanni Battista Manzini ed Agostino Mascardi, senza dimenticare i più celebri Stefano Guazzo, Giovanni Della Casa, Torquato Tasso. Le proposte di questi autori sono state accostate ed intrecciate alla voce di Castiglione nei primi tre capitoli della tesi, suggellata da una appendice che presenta e riproduce l’inedito "Dialogo di quello che deve fare un servitore di corte per acquistare la grazia del suo signore e farsi amare da tutto il resto della corte" di Camillo Baldi, custodito presso la Biblioteca Classense di Ravenna. / Baldassarre Castiglione’s "Libro del Cortegiano", printed in 1528, represents the archetype of a flourishing written tradition: refuting or corroborating the model drafted in the sixteenth-century masterpiece, many essays and dialogues published after 1528 have focused on qualities and prerogatives required at court. The present thesis aims at sifting through Castiglione’s heritage, selecting themes and topics from some works printed in Italian between 1528 and 1640; the authors of the books examined are Pelegro de Grimaldi, Lucio Paolo Rosello, Giovanni Francesco Commendone, Agostino Nifo (his essay, first published in Latin, was translated by Francesco Baldelli), Giovanni Andrea Gilio, Giovan Battista Giraldi, Lorenzo Ducci, Sigismondo Sigismondi, Pietro Andrea Canonieri, Giovanni Capponi, Bernardino Castori, Camillo Baldi, Matteo Peregrini, Giovanni Battista Manzini and Agostino Mascardi, not forgetting the more famous Stefano Guazzo, Giovanni Della Casa, Torquato Tasso. These authors’ proposals have been compared with Castiglione’s ideas in the first three chapters of the thesis, which is completed by an appendix that reproduces and analyzes Camillo Baldi’s "Dialogo di quello che deve fare un servitore di corte per acquistare la grazia del suo signore e farsi amare da tutto il resto della corte", an unpublished work located at the Biblioteca Classense of Ravenna.
244

OVIDIO, "TRISTIA" 4 (1-9). INTRODUZIONE, TESTO E COMMENTO

GATTI, FABIO 21 May 2021 (has links)
Il lavoro è dedicato alle prime nove elegie del quarto libro dei 'Tristia' di Ovidio, scritto durante la sua relegazione a Tomi tra il 10 e l'11 d. C. Il testo è accompagnato da un apparato critico selettivo, che si concentra sui problemi testuali più significativi, discussi nel commento per lemmi delle singole elegie, che affronta tutte le questioni contenutistiche, stilistiche, lessicali e filologiche. Il commento alle singole elegie è preceduto da un'introduzione che discute i temi portanti del singolo componimento. Apre il lavoro un'introduzione generale, che mette in luce architettura e temi più significativi del quarto libro anche in rapporto agli altri libri della raccolta, oltre a ripercorrere la storia della sua tradizione manoscritta e della sua fortuna editoriale. Chiude il lavoro un'ampia e aggiornata bibliografia. / The work is dedicated to the first nine elegies of the fourth book of Ovid's 'Tristia', written during his relegation to Tomi between 10 and 11 AD. The text is accompanied by a selective critical apparatus, which focuses on the most significant textual problems. These issues are discussed in the commentary on the elegies, which addresses all the thematic, stylistic, lexical and philological issues. The commentary is preceded by an introduction that discusses the main and peculiar themes of the elegy. The work includes a general introduction, which highlights the architecture and the most significant themes of the fourth book also in link with the other books in the collection. It also examines the history of its manuscript tradition and its publishing success. An extensive and updated bibliography closes the work.
245

La Fata Turchina : - Una Bildung per le donne? / Pinocchios blåa Fé : - En analys av kvinnorollen i 1800-talets italienska barnlitteratur och Bildungsroman

Sjöberg Mantelli, Esther Rebecka January 2021 (has links)
This study focuses on the role of the blue-haired Fairy in Carlo Collodi's "Le Avventure di Pinocchio" compared to the feminine role in Italian Children's literature and the European genre Bildungsroman during the late 18th century. It also explores Italy's educational and ideological agenda during this period and the role of children's literature as a pedagogical contribution towards the formation of a new Italian nation after 1861.  Having thoroughly considered Carlo Colloid’s criticism towards traditional family, school organization, and children's literature, the conclusion demonstrates that the blue-haired Fairy can be interpreted as an anti-conformist figure in comparison to the educational values of 18th century Italy and that she is in contrast to the stereotypical descriptions of women in literature during this period, both as an educator and as an independent woman. / Questo studio si concentra sul ruolo della Fata Turchina nel "Le Avventure di Pinocchio" di Carlo Collodi rispetto al ruolo femminile nella letteratura per l'infanzia italiana e nel genere Bildungsroman europeo durante il fine Ottocento. La tesina esplora anche l'agenda educativa e ideologica dell'Italia durante questo periodo e il ruolo della letteratura per l'infanzia come contributo pedagogico alla formazione di una nuova cultura unitaria italiana dopo il 1861. Considerata a fondo la critica di Carlo Collodi nei confronti della famiglia tradizionale, dell'organizzazione scolastica e della letteratura per l'infanzia, la conclusione dimostra che la Fata Turchina può essere interpretata come una figura anticonformista rispetto ai valori educativi dell’Italia di fine Ottocento ed in contrasto con le descrizioni stereotipate della donna nella letteratura di questo periodo, sia come educatrice che come donna indipendente.
246

Intermedialität zwischen Wort, Bild und Musik im Werk Kurt Tucholskys

Pistocchi, Francesca 13 July 2023 (has links)
Il progetto verte principalmente sullo studio dell’intermedialità nell’opera di Kurt Tucholsky, mettendo in comunicazione i testi dell’autore con la produzione saggistica che, fra la fine degli anni ’90 e l’inizio del nuovo millennio, descrive il rapporto fra scrittura, visione e suono. Scopo dell’indagine è tracciare un ritratto inedito di Tucholsky sostituendo, alla tradizionale prospettiva storico-biografica, un approccio di tipo formale e giungendo ad osservare la sua figura sotto una nuova luce.
247

L'Antiope di Euripide

Biga, Anna Miriam January 2014 (has links)
Il presente lavoro si propone come un commento all'Antiope di Euripide. Dopo una rapida analisi delle testimonianze letterarie ed iconografiche che ci parlano delle vicende portate sulla scena, si è proposta una ricostruzione della trama della tragedia. A questa sezione fa seguito un'analisi puntuale dei singoli frammenti. Particolare attenzione è dedicata all'agone tra Amfione e Zeto, l'episodio che pare aver goduto in antico di maggior fortuna; per questa sezione si è proposta un'analisi di temi e problemi dibattuti dai due personaggi, anche in rapporto ad analoghe riflessioni riscontrabili in testi cronologicamente prossimi.
248

Au-delà du formalisme. La critique des écrivains en France et en Italie pendant la seconde moitié du XXe siècle

Lorandini, Francesca January 2014 (has links)
My dissertation covers the field of what Albert Thibaudet called “the critique of artists†in order to show that, throughout the second half of the twentieth century, this form of criticism has given readers a different perspective on literature in comparison to that of the formalists and the neo-avant-garde. In the first part of my study, I examine the evolution of formalist criticism in the twentieth century, considering the linguistic turn of the 1960s as the natural outcome of a cultural revolution which took place at the end of the nineteenth century. By conducting a comparative study between France and Italy, I attempt to outline a transnational model which shows that the two formalist critiques share the same understanding of the literature postulated by the neo-avant-garde. The second part of my thesis is devoted to the study of one of the main tendencies in the critique of the writers since the Second World War, a tendency that called into question a purely intrinsic study of the work of art. Here, I propose a comparative study of the literary critique of Georges Perec, Michel Tournier, Philippe Muray, Tommaso Landolfi, Pier Paolo Pasolini and Pier Vittorio Tondelli, in order to underline that their critical practice has not limited itself to a personal declaration of their poetic views, but it has truly opened up an alternative approach to formalist theoretical positions. They refused to speak of literature as a secluded world, and by doing so they anticipated one of the most important features of the literature of the end of the twentieth century, both in France and in Italy.
249

An Ecoritical Approach to Chaucer. Representations of the Natural World in the English Literature of the Middle Ages

Alias, Simona January 2011 (has links)
Starting from an introduction on ecocriticism the work traces the development of the idea and the representations of nature in the ancient world which so much influenced the Middle Ages; it focuses on the English world by offering an interpretation of the natural world in Beowulf, and draws conclusion on possible eco-oriented ideas of the relationship between humans and the natural world in the ancient Classic and in the Anglo-Saxon worlds. Then the work surveys representations of the natural world in the English Literature of the Middle Ages, considering the fundamental influence of the 12th century philosophical ideas and also offering various examples of different philosophical and cultural approaches to the idea and to the representation of nature and oh humanity's relation with it. From these premises the work finally proceeds to offer an eco-oriented interpretation of some of Chaucer's works: Troilus and Criseyde, the House of Fame, the Parlement of Foules, and a small selection from the Canterbury Tales. The study of these works shows how Chaucer, albeit not deeply or exclusively involved with the specific matter of an "ecological" idea of the relationship between humanity and nature (also due to the fact that culture in the Middle Ages was seen as a composite but at the same time monolithic system, with little disciplinary specialization), was definitely interested in the subject and in his portrait of human interior and social life both on an individual and on a collective level, he does not miss the chance to exhort his audience to keep an ethical behavior not only toward the other humans, but toward the natural world itself, which is the source for human life and human imagination alike.
250

Editio critica, traduzione e commento di Truc. 1-254/5. Appendix: Editio critica, traduzione e analisi di Truc. 256-321 e 669-698.

Pentericci, Caterina January 2019 (has links)
Il lavoro di tesi consiste nell’edizione critica di una porzione di testo del Truculentus di Plauto (vv. 1-254/5), strutturata secondo le caratteristiche dell’Editio Plautina Sarsinatis. Si basa pertanto su un’indagine di prima mano sui manoscritti e sulle edizioni di Plauto, dalla princeps in poi, e si struttura in un apparato, rigidamente positivo, che tenga conto delle problematiche relative (1) al paratesto, (2) alla colometria dei cantica, (3) alle varianti testuali e congetture. All’edizione segue una proposta di traduzione e un commento filologico-stilistico sui versi presi in considerazione, spesso indispensabile per affrontare i passi più corrotti. In appendice si è scelto poi di riservare spazio alle scene che vedono in azione il seruus truculentus (vv. 256-321 e 669-698), un personaggio in realtà del tutto secondario e poco rilevante ai fini della trama se non per il fatto che conferisce il titolo alla commedia. Di queste se ne fornisce l’edizione critica, una proposta di traduzione - finalizzata quanto più possibile a conservare l’ilarità dei Witze presenti - e un’analisi che evidenzi le caratteristiche del seruus, mettendone in discussione il nome.

Page generated in 0.2076 seconds