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L'educativa di strada come strategia di intervento PEDAGOGICO con minori stranieri non accompagnati

PANICHELLI, LAURA 16 March 2011 (has links)
I minori stranieri non accompagnati sono considerati i nuovi protagonisti dei processi migratori e costituiscono a partire da questo secolo un vero e proprio soggetto migratorio. Il seguente lavoro presenta un quadro generale di riferimento giuridico-normativo per mettere a fuoco la questione dei minori stranieri non accompagnati sia in Italia che in Europa e nello specifico in Spagna, Francia, Inghilterra. Inoltre, vengono prese in considerazione le tematiche educative di questi minori presenti in Italia. La letteratura presa in esame insegna che i minori stranieri non accompagnati presentano molti bisogni educativi associati all’esperienza della migrazione, all’età adolescenziale e al fatto di trovarsi in Italia, da soli, senza adulti legalmente responsabili per loro. Si sottolinea, dunque, il necessario intervento educativo che l’educatore è chiamato a svolgere attraverso un’azione di sostegno e accompagnamento competente. In questo lavoro si presenta infine, attraverso una ricerca esplorativa, le rappresentazioni che gli educatori intervistati dell’associazione Gruppo Abele, della cooperativa Esserci e dell’Oratorio S. Luigi di Torino e della cooperativa CSAPSA di Bologna, hanno rispetto all’educativa di strada, come intervento pedagogico volto ad aiutare i minori stranieri non accompagnati in processi di integrazione e socializzazione. / The unaccompanied children are the new protagonists of migratory processes and since this century, they are a new and real migratory subject. This work presents a normative and juridical reference frame in order to show the question of unaccompanied children both in Italy and in Europe, and especially in Spain, France and UK. In addition it considers educational topics of these minors in Italy. The considered literature underlines many educational needs of unaccompanied children, which are related to migration experience, to adolescence, to be in Italy alone without legally responsible adults. The thesis wants to underline the necessary pedagogical intervention that is educator is called to develop through an action of qualified accompaniment and support.. The last part of present work is an explorative research which describes the educators’ representations about informal education in street, that is a pedagogical intervention due to help unaccompanied children towards integration and socialization processes. The interviewees are from Gruppo Abele Association, social cooperative Esserci, parish recreation Centre S.Luigi in Turin and from cooperative CSAPSA in Bologna.
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La malattia grave e le relazioni intrafamiliari: Riflessioni pedagogiche e strategie di intervento / THE SERIOUS ILLNESS AND FAMILIAR BONDS: PEDAGOGICAL CONSIDERATIONS AND STRATEGIES OF INTERVENTION

MORANTE, GIACOMINA 08 March 2012 (has links)
Lo scopo di questo lavoro è quello di valutare la presenza di bisogni specifici nelle famiglie quando c’è una persona che si ammala di cancro. Un altro obiettivo è quello di valutare la ricaduta educativa dell’offerta di ospitalità dell’Associazione CasAmica. Il primo e il secondo capitolo sono dedicati ai temi della salute e della malattia, e dell’impatto della malattia grave sulle relazioni familiari. Nel terzo capitolo vengono delineate le caratteristiche del contesto in cui la ricerca è stata svolta (CasAmica) insieme alle finalità e ai valori che lo animano. Il quarto capitolo è dedicato all’analisi delle interviste fatte a 35 persone, familiari di persone malate ospiti di CasAmica. L’utilizzo di un’intervista narrativa ha reso più semplice, agli intervistati, la narrazione della propria esperienza e dei vissuti emotivi. Dall’analisi emerge che in questa situazione critica sono sentiti molto forti e urgenti il bisogno di affetto e sostegno, di confronto e condivisone, di casa, familiarità e ritorno alla normalità, ma anche il bisogno di ricevere un aiuto materiale ed economico. CasAmica, propone valori di autenticità e solidarietà, e si prende cura del malato e della sua famiglia, garantendo quel tessuto vitale, di dono, amore, gratuità, reciprocità e condivisione che caratterizza i legami familiari: gli ospiti vivono positivamente il soggiorno a CasAmica potendo stare in un ambiente sereno e familiare e trovando risposta ai loro bisogni. / The aim of the following thesis is to analyze and evaluate the specific needs which a family can have when one of its members has a cancer. Another goal is to consider the educative dimension concerning the services of CasAmica Onlus. The first and the second chapter treat health and illness topics, moreover they explore the impact of a serious illness on the familiar relationships. In the third chapter are described the characteristics of CasAmica, together with its purposes and values. The fourth chapter analyzes 35 interviews which have been addressed to the relatives of sick people hosted in CasAmica Onlus. It has been used a specific type of interview, the narrative interview, in order to facilitate the free expression of each personal and emotional experience. From the interview analysis the following urgent needs came out: the need of fondness and support, of comparison and sharing, of familiarity and daily life; moreover has came out the need of an economic support. Regarding these needs, CasAmica stands out as an Onlus able to offer solidarity values: CasAmica takes care of the sick person and his/her family, assuring all the elements which characterize familiar bonds, such as reciprocity and unselfishness. Therefore, the guests of CasAmica experience a positive stay thanks the familiar context that grants their needs.
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Riflessione pedagogica, Green Marketing, Sostenibilità / Pedagogical reflection, Green Marketing, sustainability

BORNATICI, SARA 05 March 2012 (has links)
Le connessioni euristiche tra green marketing e riflessione pedagogica implicano buone pratiche educativo ambientali, nella prospettiva dello sviluppo umano integrale. Pensare l’educabilità della persona e la formazione delle risorse umane, di là da interpretazioni legate al sensazionalismo mediatico e al profitto a breve termine, significa approfondire stili di vita, responsabilità sociale, consumo critico e green marketing. L'attenzione al mercato non si configura come mero requisito per accrescere la produttività, ma risulta fondamentale, in termini relazionali, per costruire una società equa, solidale, sostenibile e aperta. La ricerca intende indagare il potenziale valore educativo del mercato, in quanto espressione di libertà e regolazione dei rapporti socioeconomici. / Heuristic connections between green marketing procedures and pedagogical reflection imply good educational practices, in view of a full human development. Thinking today about the educability of the person and about the training of human resources, beyond interpretations related to media sensationalism and short-term profit, means deepen lifestyles, social responsibility, critical consumption and green marketing. Attention to the market is not seen as a mere requirement able to increase productivity, but it is essential, in relational terms, to build an open, sustainable and equitable society. The aim of this dissertation is to investigate the potential educational value of the market, as well as freedom of expression and regulation of socio-economic relationships.
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CRESCITA UMANA E BENESSERE ORGANIZZATIVO NUOVE PROSPETTIVE DI PEDAGOGIA DEL LAVORO

ZINI, PAOLA 05 March 2012 (has links)
La ricerca si propone di delineare alcune proposte pedagogico-educative per il benessere organizzativo. Per raggiungere tale obiettivo è stato necessario rilevare i cambiamenti in atto nel mondo del lavoro, rintracciando le trasformazioni che accomunano tra loro i diversi paesi europei. Inoltre, al fine di ricuperare uno sguardo pedagogico sul lavoro, è stata effettuata una riflessione, movendo dai classici della pedagogia per mettere in luce alcune categorie che risultano essere ancora attuali per leggere il lavoro. La ricerca si avvale dei risultati emersi da tre analisi di caso svolte con imprese eccellenti ubicate nella provincia di Brescia e fortemente impegnate a sempre più migliorare la relazione con i loro stakeholder interni ed esterni. / The research’s aim is to give some educational proposals in order to improve the well being at work. In order to achieve this aim, it has been detected how the world of work is changing. However, to be able to look the work from a pedagogical point of view, I have made a reflection studying the education’s classical authors, in order to find some categories, that are useful to understand the work. For this research I have made 3 case studies in excellent companies in Brescia, engaged to improve the relations with their internal and external stakeholders.
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ERRORE E REDIMIBILITA': CATEGORIE DELLA RIFLESSIONE PEDAGOGICA E DELL'INTERVENTO EDUCATIVO / Error and Redeemability: Categories of Pedagogical Reflection and of Educational Intervention

CONCHIERI, MICHELE 03 April 2008 (has links)
La tesi si articola in tre capitoli, allo scopo di esaminare il tema dell'errore secondo tre differenti prospettive: antropologica, epistemologica e pedagogica. L'azione educativa, in questo caso centrata l'impiego dell'errore come strumento di crescita, non può esimersi dal porsi le domande riguardanti l'identità della persona (antropologia) e la validità dell'azione educativa messa in atto (epistemologia). La riflessione su tali questioni chiarifica, in primo luogo, quali sono i limiti dell'azione educativa, cioè cosa può essere fatto e cosa no sulla base di una ben precisa scelta valoriale; in secondo luogo, il modo migliore per attuare un determinato intervento. Dalle riflessioni sviluppate risulta chiara la nostra adesione all'antropologia personalisticamente orientata e all'approccio sistemico. Tali opzioni ci appaiono come le più adatte per l'avvaloramento dell'errore come occasione educativa. La riflessione pedagogica, per reinterpretare l'errore in chiave comunicativa, è chiamata a separare la valutazione della persona da quella di un suo atto concreto. L'intervento educativo ha da mirare a sviluppare nell'educando la voglia di sperimentarsi in prima persona, senza temere che la realizzazione di un errore venga considerato come compromettente il proprio percorso di crescita. Nel contempo, spetta all'educatore interrogarsi sulle proprie modalità comunicative, considerando che anch'esse come soggette all'errore e che, come tali, possono influire in modo negativo sulla persona a lui affidata. / The thesis is composed by three chapters, with the purpose of examining the theme of error from three different perspectives: anthropological, epistemological and pedagogical. Educational action, focused on the use of error as instrument of growth, has got to answer questions concerning the identity of human being (anthropology) and the effectiveness of the concrete educational intervention (epistemology). The reflection about these arguments explains, first of all, the boundaries of educational action, that means what can be done and what does not have to be done on the reason of a particular choice of values; then, the best way to act an educational intervention. By the reflections, it is evident our assent to the personalistic anthropology and to the systemic approach in epistemology. These choices seem to be the most suitable to interpret the error like an opportunity for education. Pedagogical reflection, to analyse the error in a communicational perspective, has got to separate the judgement of a person from the judgment of a concrete act. Educational intervention should develop the desire of young people to walk by themselves, without fearing that an error could compromise their own journey of growth. At the same time, the educator has got to reflect about his own communicative styles, considering that they are subject to error and that, in this way, they have a negative influence on young people.
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L'UNIVERSITA' TRA COMPETIZIONE GLOBALE E SVILUPPO DELLA PERSONA. OECD E POLICY-MAKING DELL'ISTRUZIONE SUPERIORE

MODERANA, VALENTINA 23 March 2015 (has links)
Il tema di fondo su cui si confronta la ricerca è l'esistenza di relazioni complesse - dirette e indirette, esplicite ed implicite - tra i diversi livelli di governance dell'istruzione superiore in grado di esercitare una crescente pressione sui sistemi nazionali e sulle singole università sino a modificarne le priorità. Più nel dettaglio la ricerca indaga il rapporto tra i modelli competitivi veicolati dagli organismi internazionali, nello specifico dall'Organisation for Economic Cooperation and Development - OECD, e il modo con cui ciascun ateneo interpreta i propri obiettivi di formazione - nel quadro dei vincoli e delle opportunità del sistema d'istruzione superiore italiano. L'assunto di base è che tra l'OECD e il management degli atenei ci siano delle connessioni che sono la risultante di due tendenze complementari: da una parte l'influsso dell'Organizzazione sulle politiche nazionali, locali e degli atenei; dall'altra la propensione di questi ultimi ad avvalersi, in maniera differenziata, degli studi e delle analisi statistiche e comparative prodotte dall'OECD per interpretare i fenomeni globali della higher education e supportare le proprie strategie di intervento. / The research focus upon the existence of complex relationships - both direct and indirect, explicit and implicit - between different levels of higher education governance that can exert increasing pressure on national systems and universities up to changing their priorities. In further detail, the research investigates the relationship between competitive models promoted by international bodies, specifically by the Organization for Economic Cooperation and Development - OECD, and the way in which each university interprets its strategic goals - in the framework of the constraints and opportunities of the Italian higher education system. It is assumed that between the OECD and the university management there are some connections resulting from two complementary trends. The first one refers to the influence of the Organization on national policies and local universities; the second one regards to the use by the university management of the OECD's comparative studies and statistical analysis to interpret the global higher education phenomena and support their intervention strategies.
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LE SINDROMI GENETICHE RARE. PERCORSI EDUCATIVI / Rare genetic syndromes. Educational pathways.

MAGGIOLINI, SILVIA 15 March 2010 (has links)
La tesi si compone di sei capitoli, articolati in due parti fondamentali allo scopo di esaminare il tema dell’intervento educativo in particolari condizioni di disabilità, esplorando il campo ancora poco indagato delle sindromi e malattie rare. La prima parte affronta il problema della cura e del prendersi cura, nel loro stretto legame con la scienza pedagogica: muovendo da alcune riflessioni di carattere filosofico, si giunge a delineare il ruolo, il significato e i contesti in cui è possibile identificare possibili percorsi di care educativo. La seconda parte dell’elaborato sarà interamente focalizzata sullo studio delle problematiche educative connesse ad alcune condizioni genetiche rare. Dopo una disamina di carattere generale, vengono affrontate nel dettaglio quattro sindromi specifiche: la sindrome di Prader-Willi, di Angelman, di Rett e di Kabuki. Per ognuna di esse, vengono presentate le più recenti acquisizioni nel campo del funzionamento cognitivo, dello sviluppo della personalità e delle possibili strategie di intervento educativo, riabilitativo e di inserimento sociale. / The thesis is composed by two parts, with the purpose of examining the theme of educational intervention with children affected by rare genetic syndromes. The first part deals the problem of the terms “cure” and “care” , in their relationship with educational sciences: from philosophical reflections to the role, the meaning and the fields in which it is possible to identify trackways of care. The second part of this work is focused on the study of educational problems about four rare genetic syndromes: Prader-Willi syndrome, Angelman Syndrome, Rett Syndrome and Kabuki Syndrome. For each one of these syndromes, we presented new acquirements about cognitive functions, personality development and strategies of educational, rehabilitative intervention and social integration.
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FORMAZIONE, SOSTENIBILITA', FUND RAISING: DONARE PER LA CUSTODIA E LA SALVAGUARDIA DEL CREATO / Education, sustainability, fund raising: donate for custody and the safeguard of creation

BOLSIERI, FLORIANA 06 March 2014 (has links)
Il lavoro di ricerca, che ha a tema i concetti di formazione, sostenibilità, fund raising nell’ambito della pedagogia dell’ambiente, si propone di articolare un itinerario di approfondimento sulle possibili connessioni euristiche tra il concetto economico di fund raising e il linguaggio pedagogico, con riferimento ad alcuni tra gli ambiti in cui si sviluppa l’educabilità della persona e ai connessi percorsi formativi. Dal locale al globale, ogni istituzione sociale affronta le rilevanti ambiguità interpretative cui dà luogo l'economia e l'allocazione delle risorse finanziarie. Il discorso pedagogico, nel considerare la crisi ecologica e l'emergenza educativa, individua nel tema del fund raising una prospettiva attuale di ricerca tra l'esigenza della sostenibilità ambientale, la promozione della consapevolezza educativa per lo sviluppo umano integrale e l'impiego di risorse economiche-finanziarie intenzionalmente donate. La tesi assume l'ipotesi che il rapporto tra fund raising, formazione, sostenibilità implichi un accesso euristico originale per riflettere sui fondamenti dello sviluppo umano, che muove dall'educabilità della persona, dalla sua dimensione relazionale ed emotiva. In tale ambito, il discorso pedagogico, iuxta propria principia, e nella prospettiva dell'apertura interdisciplinare, è sollecitato a interrogarsi nel vivo dei cambiamenti legati ai processi attuali di formazione. L’elaborato tiene in considerazione una visione del fund raising per la tutela e salvaguardia dell’ambiente in dialogo con la ricchezza del pensiero ecologico e con le sollecitazioni provenienti in ordine alla custodia del creato, nella prospettiva di un’antropologia eticamente fondata che assegna alla persona un valore ontologico rilevante irriducibile. / The research, which is about concepts of education, sustainability, fund raising in the context of the pedagogy of the environment, aims to articulate a path into the possible connections between the economic concept of heuristic fund raising and the pedagogical language, including some people educability backgrounds and the related training courses. From local to global, every social institution faces the relevant ambiguity of interpretation which leads the economy and the allocation of financial resources. The pedagogical matter, considering the ecological crisis and the educational emergency, considers the fund raising as a perspective of current research between the need for environmental sustainability, the awareness promoting education about integral human development and the use of resources economic and financial intentionally donated. The thesis hypothesizes that the link between fund raising, education and sustainability it includes an original heuristic access about the fundamentals of human development, which move from the people educability, his emotional and relational aspects. The pedagogical matter, juxta own principles, and the prospect of interdisciplinary, require changes on the actual formation processes. The thesis reckons the fund raising vision on the environment safeguard, according with the wealth of the ecological thought and the deriving solicitations with regard to the creation protection, with a point of view of an anthropology ethically founded that it assigns an irreducible remarkable ontological value to the people.
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Práticas educativas digitais: uma história, uma perspectiva / Educational Practices Digital: a history, a prospect

MARTINS, Cibelle Amorim January 2011 (has links)
MARTINS, Cibelle Amorim. Práticas educativas digitais: uma história, uma perspectiva. 2011. 153f. – Dissertação (Mestrado) – Universidade Federal do Ceará, Programa de Pós-graduação em Educação Brasileira, Fortaleza (CE), 2011. / Submitted by Márcia Araújo (marcia_m_bezerra@yahoo.com.br) on 2015-09-02T13:53:23Z No. of bitstreams: 1 2011_dis_camartins.pdf: 2858323 bytes, checksum: 2279d2b6a52c840a1890cce811905c5d (MD5) / Approved for entry into archive by Márcia Araújo(marcia_m_bezerra@yahoo.com.br) on 2015-09-02T14:19:45Z (GMT) No. of bitstreams: 1 2011_dis_camartins.pdf: 2858323 bytes, checksum: 2279d2b6a52c840a1890cce811905c5d (MD5) / Made available in DSpace on 2015-09-02T14:19:45Z (GMT). No. of bitstreams: 1 2011_dis_camartins.pdf: 2858323 bytes, checksum: 2279d2b6a52c840a1890cce811905c5d (MD5) Previous issue date: 2011 / This essay broaches the emerging problem of the sociocultural context where the Education is found nowadays. After the Internet advent, new information and communication tools based on the digital technology have led thousands of people to exchange information on virtual network, to produce and distribute contents, developing new social practices. In this wide area of sharing information there is an enlargement in the possibilities of free expression of ideas; as well as transformation on educational practices as a whole. Articulated social pressures on the Internet point at a new dimension on the phenomenon of education guidelined on informal actions of education through the use of digital social networks. From this context, this essay broaches the following problematic: The developing digital practices in the Internet are established as a socio educative phenomenon¿ In which way can we identify them as educative practices¿ What are their divisions¿ The digital practices in the Internet, called in this study as Digital Educative Practices act as a society transformation process, carrying out strong influence in the educational system. We consider the inherence between some digital practices and the educative phenomenon in its social matrix, composed of the social pressures as a transformation process of school and non-school educational practices. For this investigation we have chosen an inductive nature search from single case study and instrumental of Professor Amanda Gurgel’s video, who held a testimony in a public hearing of the Legislative Assembly of the State of Rio Grande do Norte. The video was posted on the Internet via a Youtube videos repository. This video’s unfolds were analyzed, revealing the digital practices as informal actions of education, establishing an emerging educational phenomenon. The researches on the digital practices on the Internet followed the procedures indicated by the qualitative approach, in other words, the data were collected in secondaries, being the researcher the main instrument for the description of the collected data. We identified a network connection among the people, moved by communities and individuals who noticed themselves as potential instruments of conjectural transformation. The direct observation of digital practices that have developed from the above cases resulted in important considerations about the understanding of social practices as an extension of the contemporary educational phenomena, which no longer lay down in physical space only, but in virtual environments, weaved by an interconnected transit of information that each individual feeds, making it unique and decisive in the social dynamics and, at the same time, collective and influential in the global dialogue. / Esta pesquisa aborda a problemática emergente do contexto sociocultural que se encontra hoje a Educação. Após o advento da Internet, novas ferramentas de informação e comunicação baseadas na tecnologia digital têm levado milhares de pessoas ao compartilhamento de ideias na rede virtual, à produção e distribuição de conteúdos, corroborando para o desenvolvimento de novas práticas sociais. Observou-se uma ampliação do campo educacional; assim como, transformações nas práticas educativas como um todo. Eventos sociais tecidos na Internet apontam para uma nova dimensão do fenômeno educativo em espaços não escolares através do uso das redes sociais digitais. A partir desse contexto procurou-se descobrir se as práticas digitais desenvolvidas na Internet poderiam constituir-se em um fenômeno socioeducativo, sendo, portanto, identificadas como práticas educativas. Dessa maneira, buscou-se compreender como elas se manifestavam na sociedade e quais seriam seus desdobramentos em termos educacionais. As práticas digitais na Internet, chamadas nesse trabalho de Práticas Educativas Digitais (PED) expõem um alto poder repercussivo, agindo como processo de transformação da sociedade. Foi considerada a relação entre algumas práticas digitais e o fenômeno educativo em sua matriz social, composta pelas tensões sociais enquanto processo de transformação da ação educativa. A atenção nesse ponto foi redobrada quando foi possível perceber que tais práticas poderiam influenciar direta ou indiretamente na organização e manutenção do sistema educacional em todas as suas dimensões: ensino, aprendizagem, currículo, avaliação e contexto socioeducativo. Elegeu-se para esta investigação a pesquisa de natureza indutiva, a partir do estudo de caso do vídeo da professora Amanda Gurgel, a qual realizou um depoimento numa audiência pública da Assembléia Legislativa do Estado do Rio Grande do Norte. A postagem do vídeo no Youtube provocou repercussão em todo o país, revelando as práticas digitais como ações informais de educação, constituindo-se em um fenômeno educacional emergente. A investigação sobre as PED seguiu os procedimentos embasados pela abordagem qualitativa através da qual foi dado ênfase aos processos pelos quais se transcorreram os fatos; e não somente aos resultados. Ainda no âmbito da investigação qualitativa optou-se pela modalidade de estudo de caso único e instrumental, não deixando de considerar o exame do objeto de forma mais ampla, no sentido de orientar pesquisas posteriores. A análise dos dados ampliou a pesquisa para campos bem mais complexos e significativos, pois se identificou uma teia de conexão entre os sujeitos movida por comunidades e indivíduos que se perceberam como instrumentos, em potencial, de mudança conjuntural. A construção histórica das práticas digitais na Internet e a observação direta de seu desenvolvimento, a partir do caso citado, resultou em uma compreensão das PED como extensão do fenômeno educativo contemporâneo. A rede virtual online surge como um lugar de aprendizagem e construção do conhecimento, e apresenta-se como fator determinante na dinâmica social e no diálogo global.
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LA SCUOLA NELLA COMUNITA'. LA SCUOLA ARABO-LIBICA IN ITALIA COME VEICOLO DI INTEGRAZIONE CULTURALE

BUSEDRA, SULIMAN 29 May 2018 (has links)
Il tema più generale dell`insegnamento scolastico in Libia, dal colonialismo italiano del 1911, fino il 1934, l’autorità italiana in Libia ha permesso l’accesso alla scuola solo per i maschi, usando la lingua araba e la lingua italiana per l’insegnamento. Nel 24.12.1951, la Libia ha avuto la suo indipendenza, il nuovo governo libico ha messo le prime basi di un sistema educativo completo che potesse formare una classe dirigente nazionale qualificata per gestire lo stato. I programmi e i metodi di insegnamento, con l’obbligo di studio per tutti fino alla terza media, si possono constatare i cambiamenti culturali e politici della Libia. Nel 1969, la rivoluzione libica, ha portato più impegno verso lo sviluppo dell’educazione per combattere l’analfabetismo, inoltre ha dato la possibilità agli studenti di avere borse di studio all’estero. Con la difficoltà di trovare testi e materiale, a causa del caos e la drammatica situazione che stava passando la Libia dopo la rivolta del 17.02.2011, si sono dovuti attuare dei cambiamenti nei programmi scolastici a causa della scarsità di fornitura dei libri in quasi tutto il paese. Infatti per sopperire a queste mancanze, si sono dovute attuare nuove riforme per conformare gli edifici scolastici danneggiati dalla guerra. I ritardi nei restauri degli edifici, i problemi della mancanza dei libri scolastici, tutto questo ha messo l`istruzione davanti a sfide che i due governi ancora oggi sono incapaci di affrontare. A causa dell`aumento della comunità libica residente all`estero, il governo libico decise di aprire delle scuole arabo - libiche in paesi stranieri, in Italia sono due, situate rispettivamente a Roma e Milano, che seguissero gli ufficiali programmi educativi libici. In queste scuole vennero accettati anche studenti di altri paesi arabi. / The most general theme of school education in Libya, from Italian colonialism in 1911, until 1934, the Italian authority in Libya allowed access to the school only for males, using the Arabic language and the Italian language for teaching. On 24.12.1951, Libya had its independence, the new Libyan government laid the foundations of a complete educational system that could form a qualified national leadership to manage the state. The programs and methods of teaching, with the obligation to study for everyone up to the third year of middle school, can be seen in the cultural and political changes in Libya. In 1969, the Libyan revolution brought more commitment to the development of education to combat illiteracy, and also gave the opportunity for students to have scholarships abroad. With the difficulty of finding texts and material, due to the chaos and the dramatic situation that Libya was going through after the revolt of 17.02.2011, changes had to be made in school programs due to the scarcity of supply of books in almost the whole country. In fact, to make up for these shortcomings, new reforms have had to be implemented to conform the school buildings damaged by the war. The delays in the restoration of buildings, the problems of the lack of school books, all this has put education in front of challenges that the two governments are still unable to deal with today. Due to the rise of the Libyan community resident abroad, the Libyan government decided to open Arab-Libyan schools in foreign countries, in Italy there are two, located respectively in Rome and Milan, that followed the official Libyan educational programs. In these schools were also accepted students from other Arab countries.

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