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Paternalismo jurídico-penal / Paternalismo giuridico penale

Martinelli, João Paulo Orsini 16 November 2010 (has links)
O presente estudo tem o objetivo de expor os fundamentos da intervenção do Estado na liberdade individual por meio do direito penal. O ponto de partida será o princípio da autonomia, segundo o qual o indivíduo poderá agir conforme sua vontade, desde que preservada a autonomia de terceiros. Primeiramente, será abordado o princípio da autonomia em conjunto com os demais princípios do direito penal. Será necessário expor os fundamentos da teoria do bem jurídico e fazer a interação com o princípio da autonomia no Estado liberal. Serão abordados os princípios da lesão, da ofensa e da moralidade, comumente aplicáveis na common law. Em seguida, haverá a exposição dos fundamentos do utilitarismo e de como utilizá-lo na busca de um direito penal da menor intervenção na liberdade individual e da maior proteção de bens jurídicos. Adiante, tecer-se-á o conceito de paternalismo e de suas características fundamentais. A partir do conceito amplo de paternalismo, teremos os instrumentos para iniciar o esboço de uma teoria paternalista legitimadora do direito penal. No entanto, faz-se necessário o desenvolvimento de mais alguns conceitos para atingir o objetivo. Além do próprio conceito de paternalismo, serão examinados outros, tais como autonomia, discernimento, vulnerabilidade e exploração. Isso se torna importante porque somente a pessoa vulnerável, que não possui autonomia, pode ser objeto de proteção paternalista, exceto nos casos em que o não vulnerável exponha a própria autonomia ao perigo. Por fim, ao esboçar uma teoria paternalista legitimadora, a autonomia será alçada ao maior interesse a ser protegida pelo direito penal por meio da tutela de bens jurídicos. Tanto a autonomia presente quanto a futura serão o objeto de proteção do direito penal, enquanto interesse maior do ser humano, ao passo que os bens jurídicos tutelados possuem caráter instrumental. A autonomia a ser preservada leva em consideração o histórico de vida do indivíduo e, assim, fundamenta-se nos seus valores próprios. A teoria paternalista esboçada será aplicada, ao final, a alguns casos concretos, como a eutanásia, a transfusão de sangue, o uso de drogas, a prostituição e o transplante de órgãos. / Questo studio mira a esporre i fondamenti di intervento pubblico sulla libertà individuale attraverso il diritto penale. Il punto di partenza è il principio dell\'autonomia, con il quale l\'individuo può agire come il vostro desiderio, purché mantenuta l\'autonomia di terze parti. In primo luogo, saranno trattate il principio dell\'autonomia in combinazione con altri principi del diritto penale. Si dovrà esporre le basi della teoria giuridica del bene giurídico e rendere l\'interazione con il principio dell\'autonomia dello Stato liberale. Si discuterà i principi del pregiudizio, l\'offesa e di moralità, comunemente applicati in common law. Poi c\'è l\'istruzione dei motivi dell\'utilitarismo e come utilizzarlo in cerca di un diritto penale minore intervento in libertà individuale e una maggiore protezione dei beni giuridici. Avanti, rendere il concetto di paternalismo e le sue caratteristiche fondamentali. Dal\'ampio concetto di paternalismo, abbiamo gli strumenti per iniziare lo sketch di una legittimazione di teoria paternalistica del diritto penale. Tuttavia, è necessario sviluppare più alcuni concetti per raggiungere il obiettivo. Oltre al concetto stesso di paternalismo, altri, come l\'autonomia, il discernimento, la vulnerabilità e l\'esplorazione. Questo diventa importante, perché solo la persona vulnerabile, priva di autonomia, possa essere oggetto di tutela paternalistica, eccetto dove la non-vulnerabili esporre loro autonomia di pericolo. Infine, per tracciare una teoria legittimatrice paternalista, lautonomia sarà alzata il massimo interesse a essere protetti dal diritto penale attraverso la tutela di beni giuridici. Entrambi questa autonomia come la futura sarano oggetto della tutela del diritto penale come grande importanza dell\'essere umano, mentre i bene giuridici tutelati hanno carattere strumentale. Lautonomia per essere conservata prende in considerazione la storia di vita dell\'individuo e, quindi, basato sui propri valori. La teoria paternalista delineata è applicata, alfine, in alcuni casi specifici, come l\'eutanasia, la trasfusione di sangue, uso di droga, prostituzione e il trapianto di organi.
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Asset ownership as a framework to produce measures of wealth vulnerability resistant: the case of Albania

CANOVA, LUCIANO 08 May 2008 (has links)
Questa tesi studia la possibilità di costruire diversi indicatori di benessere socio-economico della famiglia, indicatori che possano tenere conto delle dimensioni del rischio e dell'incertezza. Indicatori che, in qualche modo, catturino la capacità di far fronte ad un eventuale shock negativo. La costruzione di indicatori basati sulla proprietà di beni durevoli è applicata al contesto albanese. / This thesis aims at investigating the different possibilities of measuring indicators of socio-economic status at the household's level. These indicators should be able to take account of the dimensions of uncertainty and risk, thus catching the ability of people of coping with negative economic shocks. The construction of such indicators asset-based is focused on the Albanian context.
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'FAITH-BASED APPROACHES TO DISPUTE RESOLUTION' L'ESPERIENZA INGLESE DEL RICONOSCIMENTO DELLA GIURISDIZIONE CONFESSIONALE NELLA GESTIONE DELLE CONTROVERSIE RIGUARDANTI I CIVES-FIDELES

CAPRARA, LEONARDO 11 September 2018 (has links)
In un Paese come l’Inghilterra che, a differenza dell’Italia, non conosce, strumenti di gestione del pluralismo religioso come le intese e/o i concordati, l’istituto giuridico prescelto da legislatore per raggiungere questo risultato anche in campo giurisdizionale, è stato l’arbitrato: alle comunità religiose presenti nel Regno Unito, è stato concessa la facoltà di poter istituire propri organi giudiziari in conformità all’Arbitration Act del 1996 le cui decisioni potranno, ad alcune condizion, spiegare efficacia esecutiva nell’ordinamento statale. All’approfondimento dell’originalità di questa scelta è dedicato il presente elaborato che, partendo da un’analisi storica di alcune esperienze passate di gestione del pluralismo religioso (Capitolo I), che dimostrano che il tema non è affatto nuovo, passa a delineare i principi cardine degli arbitrati religiosi legati indissolubilmente al carattere multiculturale della società inglese in quanto finalizzati a garantire il principio di uguaglianza in una società di “diversi” (Capitolo II).Oltre che all’analisi dell’Arbitration Act del 1996, che rappresenta la cornice normativa di riferimento dei faith-based approaches to dispute resolution, il terzo capitolo è dedicato alla descrizione della struttura e del funzionamento dei tribunali religiosi islamici ed ebraici. Nella parte finale della ricerca saranno prese in considerazione le criticità dell’istituto dell’arbitrato religioso e alcune proposte in senso migliorativo. / In a country like England which, unlike Italy, does not know, instruments of management of religious pluralism such as agreements and Concordats, the legal institution chosen by the legislator to achieve this result also in the jurisdictional field, has been arbitration: the religious communities present in the United Kingdom have been granted the right to establish their own judicial bodies in accordance with the Arbitration Act of 1996, whose decisions may, to some conditions, explain their enforceability in state law. To the deepening of the originality of this choice the present paper is dedicated which, starting from a historical analysis of some past experiences of managing religious pluralism (Chapter I), which show that the subject is not new at all, goes on to outline the cardinal principles of religious arbitrations inextricably linked to the multicultural character of English society as they are aimed at guaranteeing the principle of equality in a society of "different" (Chapter II). In addition to the Arbitration Act of 1996, which represents the framework reference legislation of the faith-based approaches to dispute resolution, the third chapter is dedicated to the description of the structure and functioning of Islamic and Jewish religious courts. In the final part of the research the critical aspects of the institution of religious arbitration and some proposals in an improvement sense will be taken into consideration.
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La contraffazione degli accessori moda di lusso: dalla vulnerabilità del mercato alle opportunità criminali / The Market of Counterfeit Luxury Leather Fashion Products: from Vulnerabilities to Opportunities for Crime

CALOVI, FRANCESCA 09 March 2007 (has links)
Questa tesi esplora il problema della contraffazione degli accessori moda di lusso allo scopo di capire le opportunità criminali che derivano dalle vulnerabilità del settore. Viene fornita prima una panoramica della contraffazione nel settore moda al fine di descrivere le caratteristiche principali del mercato illegale. Allo scopo di approfondire la conoscenza del fenomeno e delle opportunità criminali create dal mercato legale, viene quindi analizzata la struttura e il funzionamento del settore applicando la metodologia sviluppata dal centro di ricerca IRCP, la Methodology for and Assessment of the Vulnerability of Markets. Le domande principali a cui questa tesi vuole rispondere sono: - Quanto è vulnerabile il mercato italiano degli accessori moda di lusso alla contraffazione? - A quali fattori è imputabile la vulnerabilità alla contraffazione delle imprese italiane del settore moda? / This thesis is concerned with the problem of counterfeiting of leather luxury fashion goods and it is aimed at understanding the opportunities to crime produced by the vulnerabilities of this sector. First, it provides an overview of fashion counterfeiting trying to describe what the main features of the illegal market are. Then, in order to acquire a deeper knowledge of the phenomenon and of the opportunities arising in the legal market for the carrying out of illegal activities it analyses the structure and functioning of the sector in order to identify its vulnerabilities to this crime by applying the methodology for licit market scanning developed by the IRCP, the Methodology for and Assessment of the Vulnerability of Markets. The main questions this thesis wants to answer are: - To what extent are Italian luxury fashion companies vulnerable to counterfeit products? - To what factors can be ascribed to the vulnerability to counterfeiting of Italian legitimate fashion companies?
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RISCHIO, VULNERABILITA' E RESILIENZA TERRITORIALE: IL CASO DELLE PROVINCE ITALIANE

GRAZIANO, PAOLA 13 May 2013 (has links)
L’obiettivo della tesi è ideare uno schema teorico del concetto multidimensionale di rischio territoriale, applicandolo successivamente ad un caso di studio sulle province italiane. Nel primo capitolo si delinea uno schema teorico del concetto di rischio territoriale, utilizzando una lettura del fenomeno di stampo sistemico, secondo cui il rischio è correlato positivamente a fattori di vulnerabilità territoriale e negativamente a fattori di resilienza. Il territorio viene rappresentato nelle tre dimensioni della sostenibilità, quella economica, sociale e ambientale, seguendo un approccio olistico. Nel secondo si applica lo schema teorico ad uno studio sulle province italiane. Si adotta una metodologia di sintesi a passaggi successivi, che prevede l’applicazione di tecniche multivariate. Si giunge ad un sistema di indicatori ed indici sintetici di vulnerabilità e resilienza economica, sociale e ambientale. Nel terzo si giunge agli indici sintetici di vulnerabilità e resilienza territoriale, confrontando metodi di aggregazione differenti. Si individuano così i sistemi locali più a rischio, perchè più vulnerabili e meno dotati di fattori di risposta al cambiamento. Si evidenziano elementi di originalità a livello di disegno teorico, per la trattazione del tema nelle dimensioni distinte Economia, Società e Ambiente, e a livello empirico, per l’utilizzo di metodologie di sintesi ibride. / The aim of the work is to provide a theoretical framework regarding the multidimensional concept of vulnerability of local systems, then applying it to a case study on Italian provinces. The first chapter outlines a theoretical framework of this concept, using a reading of the phenomenon according to a systemic mold, whereby the risk is positively correlated with spatial vulnerability factors and negatively with resilience factors. Region is represented in the three dimensions of sustainability, that is the economic, social and environmental ones, following a holistic approach. The second one applies the theoretical framework for a study on the Italian provinces. We have adopted a method of synthesis by successive steps, which provides the application of multivariate techniques. We arrive at an indicators system and composite indices of economic, social and environmental vulnerability and resilience. In the third one we reach the composite indices of vulnerability and resilience of local systems, comparing different methods of aggregation among themselves. Systems are identified as most at risk, because more vulnerable and less gifted with factors of response to change. Elements of originality are highlighted in terms of theoretical project for the treatment of the theme in the distinct dimensions Economy, Society and Environment, as well as, at empirical level, the usage of hybrid synthesis methods.
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Comment le phénomène du déplacement environnemental est-il perçu par les pays industrialisés ? Observations empiriques en Italie à partir des glissements de terrain à Sarno et à Cerzeto / How is the phenomenon of the environmental movement perceived by industrialized countries? Empirical observations in Italy from landslides in Sarno and Cerzeto

Guadagno, Eleonora 20 June 2014 (has links)
Cette recherche interroge la perception du phénomène des déplacés environnementaux dans les pays industrialisés à partir de l'observation de deux catastrophes en Italie. L'analyse de la gestion environnementale et de la vulnérabilité dans le contexte italien, ainsi qu'une étude qualitative sur la couverture médiatique, les discours politiques et le vécu des déplacements environnementaux causés par deux coulées de boue à Sarno (en 1998) et à Cerzeto (en 2005), ont révélé les limites de l'usage de ce concept. De plus, cette recherche a montré que ces déplacements se produisent également dans des pays industrialisés, contrairement aux débats théoriques, aux discours politiques et aux représentations médiatiques actuels, qui se focalisent sur les contextes géographiques spécifiques des pays en développement. Les raisons expliquant les différences dans les discours sur ce même phénomène sont ici enquêtées, avec des instruments propres à la géographie et à la science politique. Les resultats de l'analyse révèlent un dessein politique qui vise à instrumentaliser le débat dans le but de renforcer le déséquilibre des pouvoirs politiques dans les pays industrialisés et entre ces derniers et les pays en développement. / This research investigates how the environmentally induced displacement phenomenon is perceived in the Global North on the basis of the evidence gathered in in two Italian catatsrophes. An analysis on the environmental resources management and the vulnerability in Italy has been associated with a study over media coverage, political discourses and personal experiences about environmentally induced displacements following the two landslides in Sarno (1998) and Cerzeto (2005), highlighting the limits of the use of this concept. Moreover, this research illustrated how, contrarily to the current debate, the phenomenon is likely to occur both in the Global North and Global South contexts. The theoretical, political and media discourses and representations seem to be, in fact, mostly focused on specific geographical areas of the Global South. The motivations behind these different descriptions and narratives on the same concept are investigated, through geographical and political science tools. The findings of this research reveal a political agenda exploiting the debate to reinforce the power unbalance within the Global North and between the Global North and the Global South. / La presente ricerca analizza la percezione del fenomeno dei profughi ambientali nel Paesi del Nord a partire dall'osservazione di due casi italiani. L'analisi della gestione ambientale e della vulnerabilità in Italia, associata ad uno studio qualitativo sul trattamento mediatico, i discorsi politici e l'esperienza personale inerente al fenomeno dei profughi ambientali causati dalle frane di Sarno (1998) e Cerzeto (2005), ha messo in evidenza i limiti della definizione di questo concetto. Inoltre, lo studio dimostra in che modo il fenomeno si produca anche nel Nord del Mondo, contrariamente al dibattito teorico, ai discorsi politici e alle rappresentazioni mediatiche correnti che tendono a focalizzarsi su specifiche aree geografiche del Sud, utilizzando una narrativa mono-causale e deterministica. Le motivazioni che spiegano le diverse concettualizzazioni di uno stesso fenomeno sono qui analizzate, attraverso degli strumenti propri alla geografia e alla scienza politica. I risultati di questo studio rivelano un disegno politico che mira a strumentalizzare il dibattito in modo da rinforzare l'asimmetria di potere nei Paesi del Nord e tra questi e i Paesi del Sud.

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