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AGRO-ESPORTAZIONE E CAMBIAMENTI AGRARI LATINOAMERICANI: UN'ANALISI SOCIOLOGICA DELL' EVOLUZIONE DELL' ECONOMIA CONTADINA SOTTO LA MERCIFICAZIONE DELLA QUINOA NELL' ALTOPIANO MERIDIONALE BOLIVIANO. EFFETTI SU TERRA LAVORO E SICUREZZA ALIMENTARE. / AGRO-EXPORT AND LATIN AMERICAN AGRARIAN CHANGES: A SOCIOLOGICAL ANALYSIS OF THE EVOLUTION OF THE PEASANT ECONOMY UNDER THE COMMODITIZATION OF QUINOA IN THE BOLIVIAN SOUTHERN HIGHLANDS. EFFECTS ON LAND, LABOUR AND FOOD SECURITY / AGRO-EXPORT AND LATIN AMERICAN AGRARIAN CHANGES: A SOCIOLOGICAL ANALYSIS OF THE EVOLUTION OF THE PEASANT ECONOMY UNDER THE COMMODITIZATION OF QUINOA IN THE BOLIVIAN SOUTHERN HIGHLANDS. EFFECTS ON LAND, LABOUR AND FOOD SECURITY

ULERI, FRANCESCA 07 April 2020 (has links)
Dagli anni '80 lo sviluppo del sistema agro-alimentare globale ha subito un processo di progressiva globalizzazione che ha interessato sia il complesso della produzione che i modelli di consumo. Questa tendenza ha innanzitutto portato a una crescente integrazione verticale dei produttori agricoli sui mercati globali. La loro azione è stata reciprocamente vincolata all'azione di altri attori specializzati operanti sui mercati di input e output. Allo stesso modo, le recenti trasformazioni dei comportamenti dei consumatori nei cosiddetti paesi occidentalizzati, hanno avuto un impatto su territoriali diversi da quelli che li hanno innescati, contribuendo così a rimodellare le modalità e le pratiche di produzione in quei complessi che entrano nel mercato al fine di soddisfare una nuova domanda agroalimentare diversificata. L'orientamento verso nuovi prodotti, come prodotti biologici, alimenti funzionali o prodotti "esotici" ricchi di proprietà nutrizionali, che fino a poco tempo fa appartenevano esclusivamente a nicchie di mercato specifiche, segna oggi il profilo dell'offerta sui grandi canali di distribuzione. L'evoluzione delle preferenze di consumo ha avuto, e continua ad avere, un'influenza decisiva nell'incorporare nuovi territori e gruppi di produttori nelle catene globali. Tuttavia questa integrazione non è esente da meccanismi deterritorializzazione del prodotto e rimodellamento del tessuto sociale agrario. La tesi, dopo aver descritto tale scenario in relazione al suo impatto generale sulle economie rurali latinoamericane, si concentra su un caso studio specifico riguardante l'evoluzione dell'economia contadina nell'Altiplano boliviano in seguito al boom internazionale della quinoa. Questa evoluzione viene analizzata alla luce dei cambiamenti nel sistema di accesso alla terra, nell'organizzazione del lavoro agricolo e nella sfera della sicurezza alimentare. Il contributo si basa su una ricerca empirica condotta in tre municiplaità rurali dell’altopiano meridionale boliviano attraverso una metodologia quali-quantitativa comprendente l'uso di interviste semi-strutturate, metodologie standardizzate specifiche per la valutazione del livello di sicurezza alimentare (FCS, ELCSA ) e la somministrazione di un questionario. I dati sono stati interpretati attraverso la lente di un complesso quadro teorico che coinvolge il pensiero marxista, la teoria Chayanoviana sull'economia contadina, l'istituzionalismo polanyiano e i recenti contributi della scuola di sociologia rurale di Wgeningen. Partendo dall'analisi del modo tradizionale in cui le comunità andine si sono organizzate storicamente per fornire alle famiglie contadine l'accesso sufficiente alla terra e al lavoro, la tesi segue presentando l'impatto sociale del quinoa-boom. Il lavoro evidenzia nuovi meccanismi di accaparramento e concentrazione della terra ed erosione dell'azione comunitaria, elementi i quali pongono l'economia contadina locale in un processo di erosione e differenziazione di fronte a emergenti conflitti sociali e vulnerabilità nell'ambito della sicurezza alimentare. / Since the 1980s the development of the global agro-food system has undergone a process of progressive globalization which has affected both complex of production and patterns of consumption. This trend has firstly resulted in a growing vertical integration of the agricultural producers on global markets. Their action has been mutually bound to the action of others specialized actors (e.g. input suppliers, intermediaries, marketers etc.) operating on the input and output markets. In the same way, the recent transformations of consumer behaviors, in the so-called westernized countries, have impacted on spatial and territorial contests different from the ones that have triggered them, thus contributing to reshape modes and practices of production in those complexes that enter the market in order to meet a new diversified agro-food demand. The orientation towards new products, such as organic products, functional foods, or “exotic” products rich in nutritional properties, that until recently belonged exclusively to specific market niches, marks today the profile of the supply on the large distribution channels. The evolution of the consumption preferences has had, and still continues to have, a decisive influence in incorporating new territories and groups of producers into the global value chain from which they had remained excluded during the previous Fordist period. Nonetheless, the integration into the global market has proceeded in connection to a process of commodification of the production cycle that, on the one hand, has detached the product from the territories of origin and (fetishization), on the other hand, has restructured the agrarian ground. This thesis after describing the above scenario in relation to its impact on the Latin American agrarian context, moves to focus on a specific case study regarding the evolution of the peasant economy in the Bolivian Altiplano sur under the international quinoa boom. This evolution is analyzed in the light of the changes in the land access system, agricultural labour organization and food security. The contribution is based on an empirical research carried out in three rural municipalities of the Bolivian Southern Highlands through a quali-quantitative methodology comprising the use of semi-structured interviews, specific standardized methodologies for the assessment of the food security level (FCS, ELCSA), and the administration of a questionnaire to a sample of local quinoa producers. Data have been interpreted through the lenses of a complex theoretical framework entailing the Marxist thought, the Chayanovian theorization on the peasant economy, the Polanyian institutionalism and the recent contributions of the Wgeningen Rural Sociology School. By starting from the analysis of the traditional way through which the Andean communities have historically organized themselves in order to provide the peasant households with the sufficient access to land and labour as to satisfy their reproduction needs, the thesis moves to present the social impact of the export boom. It shows new land-grabbing mechanisms, concentration of access to land and erosion of the community action which are now placing the local peasant economy in a pathway of erosion and differentiation in front of emerging social conflicts and vulnerabilities in the sphere of food security.
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COMPRENDERE LE CONDIZIONI PER PROMUOVERE INCLUSIONE SOCIALE ATTRAVERSO LO SPORT: APPRENDIMENTI DALLA VALUTAZIONE DIALOGICA DI UN PROGRAMMA SPORTIVO IN ITALIA PER GIOVANI SOCIALMENTE VULNERABILI / UNDERSTANDING THE CONDITIONS TO PROMOTE SOCIAL INCLUSION THROUGH SPORT: LEARNINGS FROM THE DIALOGIC EVALUATION OF A SPORT-BASED PROGRAMME IN ITALY FOR SOCIALLY VULNERABLE YOUTH / UNDERSTANDING THE CONDITIONS TO PROMOTE SOCIAL INCLUSION THROUGH SPORT: LEARNINGS FROM THE DIALOGIC EVALUATION OF A SPORT-BASED PROGRAMME IN ITALY FOR SOCIALLY VULNERABLE YOUTH

CORVINO, CHIARA 09 February 2021 (has links)
In determinate circostanze, i giovani vulnerabili possono sperimentare inclusione sociale attraverso lo sport. Dal momento che la comprensione di tali circostanze rimane poco studiata, la tesi fornisce approfondimenti su questo argomento mostrando i risultati della valutazione dialogica di un programma sportivo italiano. I risultati mostrano che: I. Promuovere l'accesso allo sport attraverso tasse sportive agevolate, servizi burocratici e trasporti inclusivi sono presupposti fondamentali per introdurre i giovani allo sport; II. Introdurre professionisti che facciano da ponte tra le società sportive locali e le diverse agenzie che si occupano di giovani vulnerabili è una condizione fondamentale che fornisce maggiori risorse sociali ai giovani, soprattutto in caso di grave vulnerabilità sociale. III. Coinvolgere i club sportivi in una formazione mirata a migliorare la loro capacità di essere inclusivi è una condizione significativa da considerare poiché "competizione" e "inclusione" sono percepiti come valori opposti difficilmente integrabili nel lavoro degli allenatori sportivi. IV. L'esperienza di inclusione attraverso lo sport è collegata all'autoefficacia sportiva e all'interesse dei giovani verso certi sport. Il lavoro discute il ruolo dei processi dialogici nella traduzione della conoscenza scientifica alla pratica e viceversa. I risultati forniscono suggerimenti orientati alla pianificazione e la gestione dei programmi sportivi. / Under certain circumstances, vulnerable youngsters might experience social inclusion through sport. Since the understanding of such circumstances remains under-researched, the dissertation provides insights into this topic by showing the dialogic evaluation outcomes of an Italian sport-based programme. The results shows that: I. Promoting access to sport through subsidised sports fees, inclusive bureaucracy services and transport are fundamental preconditions to introducing youth to the sports; II. Introducing professionals who bridge the gap between local sports clubs and diverse agencies dealing with vulnerable youth is a fundamental condition that provides increased social resources to youngsters, especially in case of severe social vulnerability. III. Involving sports clubs in training aimed at enhancing their capacity to be inclusive is a meaningful condition to consider since “competition” and “inclusion” are perceived as opposite values that can hardly be integrated into sports coaches work. IV. The experience of inclusion through sport is connected to sport self-efficacy and the interest of youth toward certain sports. The work discusses the role of dialogic processes in the translation of scientific knowledge to practice and vice versa. Results provide action-oriented evidence for sport for development planning and management.
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Tra famiglia e lavoro: il ruolo degli eventi di vita sull'evoluzione della carriera in Italia

Zella, Sara January 2011 (has links)
Il lavoro di ricerca qui proposto si inserisce nel filone delle ricerche sulla mobilità intragenerazionale appena esposto. Questo tema è ampiamente affrontato negli studi che si occupano dell’analisi del mercato del lavoro e dei suoi cambiamenti avvenuti nel corso del secolo scorso. Tuttavia, la gran parte della letteratura si concentra sull’ingresso o sull’uscita delle donne dal mondo lavorativo tralasciando lo studio delle loro effettive possibilità di sperimentare un cambiamento di posizione occupazionale. Rispetto agli studi già condotti in questo ambito, riteniamo possa essere interessante aggiungere all’analisi delle carriere femminili anche altri aspetti. Un primo ambito di analisi è l’influenza della posizione occupazionale dei mariti e dei padri sulla carriera delle donne. Un altro ambito riguarda l’influenza di due eventi familiari di particolare rilevanza, quali il matrimonio e la nascita di un figlio, sull’abbandono del mondo del lavoro e sulla chance di cambiamento della posizione occupazionale delle donne. Con il primo interrogativo di ricerca, ci proponiamo di indagare se, nel corso del ventesimo secolo, si siano modificati i modelli di mobilità di carriera in Italia. La seconda domanda di ricerca cercherà invece di capire come gli eventi familiari - matrimonio e nascita di un figlio - influiscano sulla partecipazione delle donne al mercato del lavoro. Infine, con la terza domanda di ricerca, ci chiediamo come gli eventi sopra esposti influenzino le opportunità di carriera delle stesse. Per rispondere agli interrogativi indicati, prenderemo in considerazione lo studio sia dei fattori inerenti la dimensione individuale, sia di quelli specifici riguardanti l’ambito strutturale. L’analisi di questa ultima sfera permetterà di porre attenzione sui cambiamenti che hanno interessato, a partire dagli anni cinquanta del secolo scorso, il sistema produttivo italiano e le modifiche riguardanti i meccanismi di regolamentazione nei rapporti di impiego. Per quanto riguarda, invece, la dimensione individuale, ci si propone di studiare in profondità alcune caratteristiche sociodemografiche dei soggetti, come il genere, la coorte di nascita e il titolo di studio: quelle che gli studiosi di questo ambito ritengono fondamentali per capire come si strutturano le disuguaglianze. Per raggiungere il nostro obiettivo è stata presa in considerazione l'Indagine Longitudinale delle Famiglie Italiane (ILFI 1997-2005) e sono stati utilizzati una pluralità di strumenti statistici, quali tavole di mobilità, tecniche di event history analysis, modelli log-lineari e modelli di regressione logistica. Rispetto al primo interrogativo di ricerca, il quadro che emerge dalle nostre analisi mostra che nel nostro paese sono presenti contenuti tassi di mobilità di carriera e che nel corso delle coorti sia possibile rilevare solo una lieve variazione rispetto alle opportunità di cambiamento di classe per gli individui. Prendendo in considerazione il secondo interrogativo proposto, abbiamo potuto constatare come siano soprattutto le donne maggiormente istruite a rimanere nel mercato del lavoro, anche in occasione del matrimonio e della nascita di un figlio. La possibilità di lavorare solo per una parte della giornata (usufruendo, quindi, di contratti part-time) sembra leggermente favorire la conciliazione tra famiglia e lavoro. All'opposto, abbiamo riscontrato una maggiore propensione all'abbandono nei casi in cui le garanzie legislative del lavoro vengono a mancare. La posizione lavorativa del partner ha mostrato di avere un importante ruolo. Così, il vantaggio relativo del marito sulla moglie porta quest'ultima ad abbandonare il mercato del lavoro per occuparsi, con molte probabilità, al lavoro domestico. Infine è apparso evidente che la nascita del primo figlio ha una forte spinta a uscire dal mercato.
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Discrezionalità  e condizionamento organizzativo nella pratica professionale di servizio sociale

Cappello Rizzarello, Fabio January 2014 (has links)
Il lavoro affronta il tema delle tensioni fra organizzazione e professione nel servizio sociale; il frame teorico di riferimento utilizzato é quello delle "street level bureaucracies" elaborato da Michael Lipsky (1980). Nella tesi viene evidenziato come la discrezionalità degli assistenti sociali possa essere fortemente condizionata dalle pressioni e dalle priorità organizzative grazie ad una strategia dissimulatamente managerialistica ("Power. A radical view" Lukes, 1973). In particolare, in uno studio di caso realizzato all'interno di un servizio sociale territoriale genovese, si delinea come gli operatori possano essere indotti a mettere in atto pratiche di razionamento degli interventi a causa della carenza di risorse umane e finanziarie. Tutto ciò coerentemente con l'impostazione teorica di Lipsky. In termini di politiche d welfare emerge come un servizio, a prescindere dalla sua impostazione universalistica, possa lentamente ridimensionarsi - in riferimento al lavoro con i minori - in una child protection agency, rinunciando tendenzialmente ad interventi secondo una logica preventiva e promozionale.
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Carers and Careers. Grandparental care investment and its labour market consequences in Europe

Zanasi, Francesca 24 April 2020 (has links)
As life expectancy increases, grandparents spend a longer part of their life with grandchildren, which opens opportunities for sharing time, resources, and affection. The present dissertation aims at investigating the content of the grandparent-grandchild relationship and, at the same time, the consequences that becoming a grandmother could have on mid-life women’s labour market participation. It revolves around three main contributions. First, it approaches grandparenting from a stratification perspective, putting forward that grandparents could perform different activities with grandchildren according to their educational levels. Second, it investigates grandmothers’ transition to retirement as driven by the institutional context, which shapes both the extent to which grandparental childcare is needed as support for the younger generations (measured through the availability of childcare services) and the extent to which it is easy and attractive to withdraw early from the labour force for old-age individuals (measured through the generosity of the pension system). Finally, it considers grandmothers’ labour market withdrawal as enabled, or constrained, by women’s previous work history, with two case-studies: England and Italy. In fact, decisions taken earlier in life on work-family reconciliation, on the one hand, could be reproduced in late-life upon the grandchild’s birth; on the other hand, years worked, and kind of job held open different routes for retirement. Taken together, the present dissertation unveils that grandparenthood is a multifaceted phenomenon, which must be studied in a multi-generational framework and by considering demographic, social, and institutional trends of current European societies.
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L'ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE CON APPORTO DI LAVORO

ZANETTO, DANIELA 15 April 2014 (has links)
La recente rforma del mecato del lavoro (legge n.92/2012) è intervenuta anche in materia di assocazione in partecipazione con apporto di lavoro. La finalità perseguita è stata combattere l'utilizzo abusivo di questa forma contrattuale, spesso usata per celare rapporti di lavoro subordinato puro e semplice. La suddetta riforma è stata in parte corretta dal recente decreto legge n. 76/2013, convertito con legge n. 99/2013, volto ad attenuare alcune rigidità.La tesi dottorale si propone un'analisi dell'istituto dell'associazione in partecipaione in generale, a partire dalla sua genesi e regolamentazione commercialistica, per concentrarsi successivamente sugli aspetti giuslavoristici e previdenziali allorchè l'apporto sia costituito da una pestazione di lavoro, nonchè sulle predette recenti modifiche di legge. / The recent reform of the labour market (law n. 92/2012)has also modified the regulation of the profit sharing agreement with labour supply. The aim was to fight the misuse of this form of contract, which often conceals genuine employment relationships. The above - mentioned reform has been partially corrected by the recent decree law n. 76/2013, converted into law n. 99/2013, in order to attenuate some rigidities. The doctoral dissertation is aimed at analysing the profit sharing agreement as a whole, starting from its origin and commercial regulation. Secondly it focuses on labour law and social security aspects of the schemes that involve the supply of human labour in exchange for the partipation in the profit sharing. Finally it focuses on the recent above - mentioned law reforms.
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Malinconia, degenerazione e abitudine in Herman Melville, Joseph Conrad e Samuel Beckett. Tre figure di rifiuto del lavoro

BELLINI, FEDERICO ALBERTO 12 March 2013 (has links)
Questo studio riguarda le rappresentazioni letterarie del rifiuto del lavoro nei testi di Herman Melville, Joseph Conrad e Samuel Beckett. Nell'introduzione mi occupo della definizione del rifiuto del lavoro quale tema letterario e delle questioni metodologiche connesse a tale problema. Al fine di situare l'analisi del tema in un più ampio contesto, i tre capitoli successivi si concentrano ciascuno su un autore in relazione a un 'sottotema': rispettivamente malinconia, degenerazione e abitudine. Il rifiuto del lavoro in Herman Melville, e in particolare in "Bartleby", emerge come una reazione contro la malinconia e il Romanticismo. "The Nigger of the 'Narcissus'" di Joseph Conrad appare invece quale un modo di affrontare degenerazione e decadenza. Infine, l'abitudine si rivela un tema centrale dell'opera di Samuel Beckett: un'analisi delle fonti e dell'evoluzione di esso nelle sue opere offre una prospettiva d'interpretazione della sua produzione letteraria. L'ultimo capitolo affronta infine il modo in cui queste diverse traiettorie creative costituiscono diversi aspetti o fasi dello stesso fenomeno, e rappresentano manifestazioni di simili processi creativi. / This study concerns the literary representations of the refusal of work in the works of Herman Melville, Joseph Conrad, and Samuel Beckett. In the introduction I deal with the definition of refusal of work as a literary theme and with the methodological issues of the chosen approach to the topic. In order to situate the analysis of the main theme in a broader context, each of the following three chapters focuses on one of the authors in relation to a sub-theme: melancholia, degeneration, and habit, respectively. The refusal of work in Herman Melville, and particularly in Bartleby, emerges as a reaction against melancholy and Romanticism. I read Joseph Conrad's The Nigger of the "Narcissus" as a way of approaching a theory of degeneration and decadence. Finally, I identify the centrality of habit to Samuel Beckett's oeuvre: an examination of the sources and evolution of this theme in his oeuvre, provides a more nuanced understanding of his aesthetic project. My final chapter addresses how these very different aesthetic trajectories function as different facets, or stages, of the same phenomenon, and as manifestations of very similar creative processes.
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DUMPING SOCIALE E RAPPORTI DI LAVORO CON ELEMENTI DI INTERNAZIONALITA'. UNA ANALISI COMPARATA

PROPERSI, GIULIA MARGHERITA ELISABETTA 27 May 2020 (has links)
Il presente lavoro ha ad oggetto una analisi comparata tra Europa ed America Latina in merito al fenomeno del dumping sociale e al suo stretto rapporto con il contratto di lavoro internazionale e le relative condizioni di lavoro. Il lavoro di ricerca ha richiesto lo studio e l’analisi di fonti “variegate” e multidisciplinari in quanto si tratta di un fenomeno poliedrico, relativamente recente e che è stato oggetto di interpretazioni molto diverse, se non antitetiche. L’obiettivo della presente analisi è molteplice. In primo luogo, si è trattato di definire il perimetro del fenomeno, astraendone una possibile definizione, tuttora assente nel panorama normativo vigente. In secondo luogo, si è voluto, mediante una analisi comparata tra Europa e America Latina, verificare l’andamento del dumping sociale in differenti contesti, in particolare, in un Paese industrializzato e in un Paese in via di sviluppo. Con il terzo e ultimo obiettivo, facendo emergere luci ed ombre del dumping sociale, si è cercato di individuare un percorso futuro dove fosse possibile – mediante comportamenti proattivi da parte di tutti gli attori coinvolti – arginare i fenomeni negativi del dumping e tutelare sempre più i diritti sociali. / The thesis concerns a comparative analysis between Europe and Latin America regarding the phenomenon of social dumping and its close relationship with the international employment contract and related working conditions. The research has required the study and analysis of "varied" and multidisciplinary reference sources, taking into account that it is a multifaceted phenomenon, which has become more common in relatively recent periods and has been the subject of very different interpretations, sometimes even antithetical. The aim of this research is multiple. Firstly, the thesis sought to define the perimeter of the phenomenon, extracting a possible legal definition, which is still absent in the existing regulatory framework. Secondly, through a comparative analysis between Europe and Latin America, the research analyzed the trend of social dumping in different contexts, in particular, in a developed and in a developing country. In its third and last objective, the thesis, by taking out the pros and cons of social dumping, tried to identify a future path in where it will be possible – through proactive behavior on behalf by all those involved – to make a positive contribution to counter the negative phenomena of dumping while increasingly protect social rights.
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Oltre l'Ergonomia: Il Ruolo delle Intenzioni nell'Interazione Uomo-Tecnologia / BEYOND ERGONOMICS: THE ROLE OF INTENTIONS IN HUMAN-TECHNOLOGY INTERACTION

TRIBERTI, STEFANO 17 March 2016 (has links)
Storicamente, lo studio delle Nuove Tecnologie ha visto l’evoluzione di diverse discipline interessate alla valutazione delle stesse, in termini di sicurezza, usabilità, esperienza globale (dall’Ergonomia fino alla User Experience, passando per la cyberpsicologia). Tali discipline hanno identificato nei “bisogni degli utenti” la guida fondamentale di valutazione e design. Tuttavia, è mancata una contestualizzazione teorica del concetto di bisogno dell’utente. A tal proposito, questa tesi propone un modello teorico (PIM) basato sulla relazione tra tecnologie e intenzioni degli utenti. Queste ultime, sulla base della letteratura psicologica e filosofica, sono viste come l’antecedente mentale delle azioni, strutturate gerarchicamente. Sulla base del modello, vengono presentati tre esperimenti incentrati sull’interazione con le tecnologie e le intenzioni al livello motorio, prossimale e distale. I risultati del primo esperimento indicano che l’utilizzo di tecnologie interattive può modificare il contenuto rappresentazionale delle intenzioni motorie. Il secondo esperimento mostra che la presenza di intenzioni prossimali in utenti orienta la loro percezione di opportunità d’azione e la valutazione della tecnologia. Il terzo esperimento dimostra che la presenza di intenzioni distali negli utenti influenza la valutazione di usabilità di una tecnologia e le emozioni ad essa legate. La conclusione della tesi approfondisce l’importanza dell’analisi delle intenzioni nella valutazione delle tecnologie. / Historically, the study of New Technologies has seen the evolution of the various disciplines involved in technology evaluation, in terms of safety, usability, and the overall experience (from ergonomics to User Experience, and cyberpsychology). These disciplines have identified the "user needs" as the fundamental guideline for evaluation and design. However, a theoretical contextualization of the concept of user needs is still missing. This dissertation proposes a theoretical model (PIM) based on the relationship between technology and user intentions. Based on the psychological and philosophical literature, it defines intentions as the hierarchically-structured mental antecedents of actions. Starting from the model, three experiments are presented focusing on the interaction with the technologies and motor, proximal and distal intentions. The results of the first experiment indicate that the use of interactive technologies can modify the representational content of motor intentions. The second experiment shows that the presence of proximal intentions in users drives their perception of affordances in the technologies and their final evaluation. The third experiment shows that users’ distal intentions influence the evaluation of usability in the technology and the experience of usage-related emotions. The conclusion explores the importance of intention analysis in technology evaluation.
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Negociação coletiva e fontes do direito do trabalho: propostas para a prevalência do negociado sobre o legislado nas relações de emprego / Negozziazione coletiva e le fonti del dirtitto del lavaro: proporti per prevalenza del negozziato sul legislato nei relazioni di lavoro.

Bulgueroni, Renata Orsi 25 February 2015 (has links)
Revisitar conceitos clássicos do Direito do Trabalho faz-se necessário perante os novos anseios de empregados e empregadores, decorrentes de um mercado econômico global e multifacetado. O pluralismo das fontes trabalhistas torna imperioso o reconhecimento dos frutos da negociação coletiva (i.e., acordos, convenções e contratos coletivos de trabalho) como autênticas fontes de Direito. Por seu turno, a incapacidade de a legislação consolidada disciplinar as novas realidades econômicas exige a restruturação dos conflitos entre lei e contratação coletiva, questionando-se a efetiva abrangência do princípio da norma mais favorável. É o que demonstram, com efeito, as experiências vivenciadas por Estados estrangeiros, como Portugal, Espanha, França e Itália, onde a legislação cede cada vez mais espaço aos interlocutores sociais. Cumpre adaptar tais experiências ao modelo brasileiro, ainda que marcado por sindicalismo contraditório e com resquícios corporativistas. Do contrário, há o risco de se comprometer ainda mais a efetividade da legislação protecionista, enfraquecida pela atuação de empresas que buscam, a todo custo, reduzir encargos laborais. Propõe-se, dessa maneira, o fortalecimento da negociação coletiva em solo pátrio, a fim de reconhecer aos sindicatos (independentemente de qualquer reforma sindical prévia) a possibilidade de alterarem a legislação in peius, diante das necessidades concretas de cada relação trabalhista. Porém, tal atuação não será ilimitada: além da celebração de acordos específicos por empresa, devem-se precisar quais matérias podem ou não ser objeto de derrogação negocial, sob pena de comprometer o princípio da proteção, pilar do Direito do Trabalho. / La rivisitazione dei concetti classici del Diritto del Lavoro è necessaria di fronte alle nuove attese dei datori di lavoro e dei lavoratori, derivanti da un mercato economico globale e multiforme. Il pluralismo delle fonti di lavoro è fondamentale per riconoscere che i frutti della contrattazione collettiva (ad esempio, gli accordi, le convenzioni e i contratti collettivi di lavoro) sono autentiche fonti del Diritto. A sua volta, lincapacità della legislazione consolidata a disciplinare le nuove realità economiche richiede la rimodulazione del conflitto tra la legge e la contrattazione collettiva, mettendo in discussione leffettiva portata del principio della norma più favorevole. Questo occorre, infatti, con diversi paesi stranieri, come Portogallo, Spagna, Francia e Italia, dove la legge concede troppo spazio alle parti sociali per regolare i suoi interessi. Bisogna applicare queste esperienze al modello brasiliano, anche se esto è segnato da un sindacalismo contraddittorio e corporativo. In caso contrario, ci sarà il rischio di compromettere lefficacia della legislazione protettiva, grazie allattuazione di aziende che cercano, solo, a ridurre i costi del lavoro. Si propone, in questo modo, il rafforzamento della contrattazione collettiva al fine di riconoscere i sindacati (indipendentemente dalla riforma sindacale) la possibilità di modificare la legge in peius, a causa di esigenze concrete del rapporto lavoristico. Tuttavia, tale attuazione non sarebbe illimitata: potrà svolgersi soltanto tramite accordi specifici per azienda e si dovranno specificare quali materie possono o no essere negoziate, assicurandosi lapplicazione del principio di protezione, pilastro del Diritto del Lavoro.

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