• Refine Query
  • Source
  • Publication year
  • to
  • Language
  • 172
  • 70
  • 23
  • 4
  • 3
  • 2
  • 1
  • Tagged with
  • 274
  • 243
  • 118
  • 102
  • 94
  • 90
  • 86
  • 86
  • 80
  • 78
  • 78
  • 56
  • 51
  • 50
  • 48
  • About
  • The Global ETD Search service is a free service for researchers to find electronic theses and dissertations. This service is provided by the Networked Digital Library of Theses and Dissertations.
    Our metadata is collected from universities around the world. If you manage a university/consortium/country archive and want to be added, details can be found on the NDLTD website.
221

Un modello reggionale del mercato di lavoro per la Germania - an analisi degli shock macroeconomici e variabili della politica economica / A Regional Labour Market Model for Germany- An Analysis of Macroeconomic Shocks and Economic Policy Variables

FAUSER, SIMON GEORG 09 June 2009 (has links)
La crescita di disoccupazione europea durante i decenni passati derivano dell’alto tasso di disoccupazione delle grandi nazioni europee. A livello sub-nazionale la disoccupazione varia molto e riflette la diversa struttura economica regionale. Assieme alla crescente complessità, l’importanza delle strutture regionale e il processo d’integrazione europea, ciò evidenza la necessità di strumenti analitici di supporto al policy-maker. L’autore costruisce un modello adeguato a tale scopo e lo applicano alle regioni tedesche dell’ovest dal 1975 al 2005. Il modello si basa su modelli precedenti per l’ambiente italiano. L’autore estende questi modelli per includere la struttura istituzionale e aspetti d’innovazione e utilizza il modello per esaminare le reazioni dei mercati di lavoro regionali agli shock macro economici. Ci si pone la seguente domanda: Sono le reazioni agli shock esogeni dei mercati di lavoro delle regioni con industrie innovative e servizi all’alta intensità di conoscenza differenti rispetto ai mercati di lavoro delle regioni con struttura meno innovativa? Il modello si conferma efficace e rivela molteplici aspetti importanti per il policy-maker a livello regionale, nazionale ed internazionale. / The rise in European unemployment during the last decades stems from high unemployment in large European nations. On a sub-national level, unemployment rates within these large nations differ extensively and mirror distinct economic structures. Together with the increased economic and political complexity, regionalisation and integration within Europe, this calls for tools assisting the policy decision maker to analyse the impact of policies on a regional level. We construct such a tool and apply it to data of Western German states from 1975-2005. The model builds on previous approaches in macroeconomic labour market modelling in the Italian context and extends such approaches to incorporate the institutional setting, aspects of innovation. We utilize the model to examine reactions of regional labour markets to macro economic shocks. Specifically, the following question arises: Do labour markets of regions that have a high share of innovative industries and knowledge-intensive services respond differently to exogenous shocks than regions with less innovative industries and services? The model shows a good performance and reveals manifold insights that are useful for the regional, national as well as the supra national policy maker.
222

LE RIUNIFICAZIONI FAMILIARI: STUDIO SULLE ATTIVITA' DEI SERVIZI DI TUTELA MINORI IN EMILIA-ROMAGNA

CORRADINI, FRANCESCA 15 June 2015 (has links)
Il lavoro di tesi ha come oggetto di studio gli interventi di collocamento etero-familiare dei minori, in affidamento familiare e in comunità educativa, realizzati dai Servizi sociali in Emilia-Romagna, nel periodo 2008-2012. Sono stati analizzati i dati provenienti dal sistema informativo regionale, relativi ad 8.438 minori. Il lavoro si compone di tre parti: la prima è un’analisi descrittiva delle caratteristiche dei minori del campione e dei diversi interventi effettuati. Nella seconda parte, assumendo la prospettiva della family reunification, si intende osservare l’effettivo percorso dei minori, in termini di miglioramento o di peggioramento delle condizioni di partenza, al di là del rientro in famiglia. Allo scopo sono state create delle tipologie di esito e delle tipologie di processo, attraverso cui definire ciascun percorso. E’ stata quindi effettuata l’analisi descrittiva degli esiti e dei processi presenti all’interno campione. Nell’ultima parte del lavoro, è stata effettuata un’analisi statistica, volta ad individuare correlazioni significative tra le tre variabili rappresentate dalle tipologie di collocamento, dagli esiti e dai processi e le caratteristiche dei minori, le problematiche prevalenti dei minori e le problematiche prevalenti dei nuclei familiari. Le stime effettuate attraverso tabelle a doppia entrata sono state corrette tramite modelli di regressione di probabilità lineare. / The aim of the study is to examine out-of-home placements for children in Child Protection System, both in foster and in residential care, in Emilia-Romagna, in the period 2008-2012. Data are collected by the regional information system and the sample includes 8,438 children. The work consists of three parts: the first is a descriptive analysis of the characteristics of the children and of the different interventions. In the second part, taking the perspective of family reunification, we intend to observe the actual path of the child, in terms of improvement or deterioration of conditions departure, beyond the return to the family. Some types of outcomes and some types of processes have been individuated. It was then performed the descriptive analysis of the outcomes and processes present in the sample. In the last part of the work, it was carried out a statistical analysis in order to identify significant correlations between the three variables represented by the types of placements, the outcomes and the processes and characteristics of the children, the prevalent problems of children and the problems prevailing household. Estimates made through double entry table have been corrected by linear regression models of probability.
223

Il processo di Internazionalizzazione economica ed il processo di internazionalizzazione aziendale: Il caso studio Australiano

Bettini, Federico Alberto <1981> 03 July 2009 (has links)
No description available.
224

Processi di costruzione e condivisione di conoscenza tra pazienti diabetici online / Online patients knowledge sharing: the role of web peer exchanges in the diabetes care

LIBRERI, CHIARA 21 February 2013 (has links)
Il web 2.0 ha totalmente riconfigurato il mondo della prevenzione e promozione della salute. In particolare esso ha cambiato il ruolo e le tipologie di scambi tra pazienti. Tali scambi sono centrali in quanto permetto di costruire e condividere conoscenza utile nella cura. Sebbene la rilevanza dei processi di costruzione e condivisione tra pazienti online siano chiarita dalla letteratura, questa area di studi comprende una varietà e confusione di etichette e teorie non chiariti e condivisi. Scopo di questa ricerca è di studiare gli ambienti e scambi online sul diabete in Italia tramite esplorazione sistematica del web al fine di capire come processi di condivisione e costruzione di conoscenza funzionano e come i contesti online li riconfigurano / The Web 2.0 has totally changed the healthcare prevention and communication world .In particular, it has reconfigured lay exchanges between patients. These exchanges are important because they allow knowledge processes (like knowledge sharing or knowledge building). Although the importance of online knowledge processes between patients is well established, this field of study brings together a variety of theories with concepts not uniformly shared or understood. It’s not clear how patients use Web 2.0 for knowledge processes. The aim of this research is to study online contexts and exchanges about diabetes in Italy by developing a systematic exploration of Web 2.0 in order to define how knowledge processes work and how online contexts shape them
225

IL WELFARE INTEGRATIVO ALL'INTERNO DEL SISTEMA DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI

SCIPPA, ELENA 17 June 2013 (has links)
Le nuove tendenze della contrattazione collettiva paiono evidenziare un suo decentramento verso il livello aziendale e territoriale che sta avendo profonde implicazioni sia sul sistema delle relazioni industriali, sia sul welfare state. Nel tentativo di coniugare flessibilità e difesa dell’occupazione, i processi negoziali si stanno caratterizzando per uno scambio tra lavoro e diritti da cui non può che seguire una riconfigurazione dello Stato Sociale e delle metodologie di azione collettiva. La difficoltà oggettiva dello Stato nel fornire risposte concrete ai nuovi bisogni dei suoi cittadini ha spinto alla ricerca di soluzioni alternative basate sulla solidarietà di azienda, o di comparto economico-produttivo, comportando un intervento delle parti sociali nel destinare parti di salario alla copertura dei nuovi rischi. Il welfare integrativo può rappresentare il fondamento di un nuovo patto sociale che valorizzi il rapporto tra capitale e lavoro in ottica partecipativa. La comparazione con il modello britannico, costitutivamente sbilanciato sul livello aziendale, permette una considerazione dell’effetto che tali tendenze potrebbero avere sul sistema italiano. Emergono però le differenze storiche e culturali dei due modelli: mentre in Italia la distribuzione di benefici aggiuntivi a quelli del welfare pubblico per il tramite delle aziende valorizza la dimensione settoriale e territoriale, in Inghilterra l’impresa rimane il luogo privilegiato. / The collective bargaining system is going to experience a decentralization process with the attempt to privilege the company and the district level. This process is having serious consequences for both the industrial relations system and the welfare state. Union is constrained to make concessions, particularly as regards labor flexibility, in order to attain its objectives relating to job security. The result is a reconfiguration of welfare and the decline of collectivism. The necessity of giving a response to the new demands of its citizens has forced the State to find alternative solutions which imply a new kind of solidarity that could be build either on company or on industry level. Trade unions can play a role in this context by providing workers a coverage from the new social risks throughout switching part of the salary to benefits. A form of integrative welfare can represent the foundation of a new social pact in order to reconsider the relation between workers and enterprises in a more cooperative way. The comparison with the British system, where negotiations primarily take place at company level, allow us to consider the possible effects of this new trend on the Italian one. Cultural and historical differences are evident: while in Italy the distribution of additional benefits involve more frequently the industrial and district levels, in Great Britain enterprises are the main actors.
226

Estrutura sindical nos direitos brasileiro e estrangeiro: do modelo estatutário ao modelo negocial

Esteves, Herbert Luís [UNESP] January 2003 (has links) (PDF)
Made available in DSpace on 2014-06-11T19:24:14Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 2003Bitstream added on 2014-06-13T19:10:37Z : No. of bitstreams: 1 esteves_hl_me_fran.pdf: 474950 bytes, checksum: 3c78febdb0ebdbe2dc2f51f25409c5f1 (MD5) / Fundação de Amparo à Pesquisa do Estado de São Paulo (FAPESP) / In questo lavoro, l'organizzazione sindacale brasiliana viene studiata in confronto col molello democratico dei rapporti collettivi di lavoro concepito a partire dalle norme della Organizzazione Internazionale del Lavoro sull' argomento, e presentato tramite il Diritto Straniero, specie negli Stati Uniti d'America e Italia, e dei principi comuni che lo informano nell'Unione Europea. L'assenza di libertà all'associazione sindacale brasiliana viene confermata nel suo rapporto com lo Stato, che mantiene la sindacalizzazione per categoria economica e professionale in tutti i livelli dell'organizzazione sindacale - cosiquè sono escluse le centrale sindacali - e il contributo sindacale obbligatorio, e stabilisce l'unicità sindacale nella Costituzione Federativa del 1988, così come con le altre entità sindacali, che fin dalla unicità sindacale non riescono a dimonstrare piú rappresentatività, in modo da sostituire un'altro sindacato nei suoi ambiti personali e territoriali di rappresentazione legale. Le cause della manutenzione, il persistere degli appunti, che sono stati presi come parametri per gli studi del Diritto Straniero e dei principi riferiti, così come la necessária riforma, sono questionati nel contesto delle pretensioni di riforma nel Diritto Collettivo del Lavoro, diffese negli anni'90 ed informate dal deliberato proposito di modernizzazione dei rapporti di lavoro con l'intenzione di renderli piú disciplinate tramite trattativa collettiva. Parole-chiave: libertà sindacale; inquadramento sindacale; struttura sindacale; molello dei rapporti di lavoro. / No presente trabalho, a organização sindical brasileira é estudada na confrontação com um modelo democrático de relações coletivas de trabalho, concebido a partir de normas da Organização Internacional do Trabalho acerca do assunto, e apresentado por intermédio do Direito Estrangeiro, centralmente Estados Unidos da América e Itália, e dos princípios comuns que o informam na União Européia. A inexistência de liberdade à associação sindical brasileira é verificada no seu relacionamento com o Estado, que mantém a sindicalização por categoria econômica e profissional em todos os graus da organização sindical - dessa maneira são excluídas as centrais sindicais - e a contribuição sindical obrigatória, e institui a unicidade sindical na Constituição Federal de 1988, bem como com outras entidades sindicais, que, desde a unicidade sindical, não têm meios para demonstrarem mais representatividade, de sorte a substituir outro sindicato em seus âmbitos pessoais e territoriais de representação legal. As causas da manutenção, a persistência das apontadas notas, que serviram de parâmetros para estudo do Direito Estrangeiro e dos referidos princípios, bem como a necessária reforma, são problematizadas no contexto das pretensões de reforma no Direito Coletivo do Trabalho, advogadas na década de 90 e informadas pelo deliberado propósito de modernização das relações de trabalho, no sentido de serem mais disciplinadas mediante negociação coletiva. Palavras-chave: liberdade sindical; enquadramento sindical; estrutura sindical; modelo de relações de trabalho.
227

PATIENT ENGAGEMENT SUPPORT FOR OLDER ADULTS: DEVELOPMENT AND IMPLEMENTATION OF AN INTERVENTION IN AN INTEGRATED-CARE CONTEXT

MENICHETTI DELOR, JULIA PAOLA 23 February 2018 (has links)
Obiettivo: Accrescere la conoscenza relativa a come supportare il coinvolgimento attivo dei pazienti anziani, descrivendo i contenuti di interventi per il coinvolgimento attivo con pazienti anziani attualmente presenti sul panorama scientifico, sviluppando un nuovo intervento e studiando le prime fasi della sua implementazione. Metodo: Nel primo studio, in risposta al primo obiettivo, è stata condotta una analisi sistematica della letteratura scientifica sul tema. Il secondo studio ha visto la conduzione di focus groups con professionisti sanitari e interviste individuali a pazienti anziani per raffinare e validare qualitativamente un nuovo intervento per il coinvolgimento attivo. Nel terzo studio, si è studiata l’implementazione iniziale dell’intervento in un contesto italiano di cure integrate attraverso una ricerca partecipativa. Risultati: Il principale risultato del primo studio è stato la sbilanciata attenzione tra i 35 interventi per il coinvolgimento attivo presenti in letteratura per le componenti emotive a favore di quelle educative e comportamentali. È sulla base dei risultati del primo studio e di un modello teorico che è stata sviluppata una prima bozza di intervento. Nel secondo studio, la prospettiva di professionisti sanitari e pazienti anziani ha fornito indicazioni per modificare l’intervento e renderlo potenzialmente implementabile nella pratica clinica. L’intervento che è risultato consiste di almeno due incontri mensili individuali, più un set personalizzato di esercizi riflessivi per il paziente da compilare in autonomia a casa. Infine, il terzo studio ha osservato come le diverse pratiche educative presenti nei diversi setting – ospedaliero, ambulatoriale, territoriale - di un contesto di cura integrato hanno generato diverse, specifiche, difficoltà per l’implementazione. Un certo sforzo di flessibilità e personalizzazione dei contenuti e delle procedure dell’intervento è stato dunque richiesto. Implicazioni: L’intervento sviluppato mostra potenzialità nel supportare il coinvolgimento attivo dei pazienti anziani, ma necessita di ulteriori studi relativi all’implementabilità sul lungo termine e alla sua efficacia. / Aim: To contribute knowledge about how patient engagement support can be provided to older adults, by describing the contents of interventions aimed at patient engagement for older adults, developing a patient engagement intervention, and studying its early-stage implementation. Methods: In study 1, a systematic review of the literature was performed. In study 2, a qualitative study with focus groups involving healthcare professionals and individual interviews to older adults was conducted to develop the intervention. In study 3, a qualitative study of a participatory process was accomplished to explore the early-stage implementation of the intervention in one integrated-care organization. Results: The main finding of study 1 was that the emotional dimension was less used than the educational and behavioural dimensions among the 35 patient engagement interventions for older adults. The findings from the study 1 were used, together with a theory of patient engagement, to develop a draft of an individual patient engagement intervention for older adults (PHEinAction). In the study 2, the views of healthcare professionals and older adults were used to refine and finally endorse it. The final version of PHEinAction consisted of at least two face-to-face one hour individual sessions one month apart, plus a set of personalized home-based exercises aimed to facilitate a range of emotional, behavioural, cognitive changes for patient engagement. Finally, the study 3 observed how the existing patient education practice of inpatient, outpatient and territorial settings differently challenged the implementation. A certain degree of flexibility of PHEinAction’s contents and procedures was required to address these challenges. Implications: PHEinAction shows promise as an intervention to improve patient engagement in older adults. However, more research is needed, especially focusing on long-term implementation studies and evaluation of effects with experimental studies.
228

L'affido familiare in Lombardia. Una ricerca quantitativa sui fascicoli del Tribunale per i Minorenni di Milano / L'AFFIDO FAMILIARE IN LOMBARDIA. UNA RICERCA QUANTITATIVA SUI FASCICOLI DEL TRIBUNALE PER I MINORENNI DI MILANO / The foster care in Lombardy. A quantitative research on case files of Juvenile Court of Milan

LANDI, CAMILLA 14 September 2017 (has links)
Il tema centrale del presente lavoro di tesi è l’affidamento etero-familiare di bambini e ragazzi, temporaneamente privi di un adeguato contesto familiare in cui vivere e, per questa ragione, affidati alle cure di un’altra famiglia, per un periodo di tempo determinato. L’affido familiare si considera un istituto giuridico complesso in quanto si fonda su un delicato intreccio di relazioni tra famiglia d’origine, bambino, famiglia affidataria, operatori dei servizi e autorità giudiziaria. La finalità che ha guidato il lavoro di ricerca quantitativa è l’analisi dei progetti di affido etero-familiare, disposti dal Tribunale per i Minorenni di Milano, mettendo a fuoco i passaggi chiave per il loro avvio e realizzazione e gli snodi critici che si incontrano lungo il percorso. La ricostruzione dei processi di affido familiare è stata realizzata a partire dalle indicazioni del “buon affido”, emersi da due importanti lavori di revisione della letteratura internazionale (Wilson et al., 2004; Raineri e Calcaterra, 2017). L’approccio di studio utilizzato è l’analisi documentaria e la fonte di informazioni scelta i fascicoli dei bambini e ragazzi per cui il Tribunale ha emesso tra il 2010 e il 2014 un decreto di collocamento in famiglia affidataria. Per analizzare i progetti di affido etero-familiari, è stata costruita una “scheda di rilevazione” mediante cui si sono “interrogati” i fascicoli, ottenendo dei dati che è stato possibile poi elaborare statisticamente, mediante analisi del contenuto di tipo quantitativo. La tesi si struttura in due parti: la prima pone le fondamenta teoriche del progetto di ricerca, offrendo una panoramica delle fonti giuridiche in materia di minori e famiglia e del sistema di protezione e tutela dei bambini e ragazzi, con particolare attenzione all’istituto dell’affido familiare e alle tappe operative per la sua promozione e realizzazione, mentre la seconda è dedicata all’illustrazione del disegno della ricerca e all’analisi dei dati raccolti mediante il lavoro di “intervista” a più di cinquecento fascicoli. / Foster care is a complex intervention in child protection and for social workers and Juvenile Courts it’s difficult to identify exactly the outcomes of this care experience. Although his thirty-year history, in the Italian context, foster care represents a challenge, not only for social workers, but also for the Court that decide it, for children and their families and for foster families. This thesis is about foster care projects decided by the Juvenile Court of Milan, in Italy. The research is firstly based on an international literature review of researches on foster care with the aim to identify factors for a “good foster care project” and to create a scheme of success indicators. Starting from the indications emerged from the literature review, the aim of the research was to realize a description of foster care projects decided by the Juvenile Court of Milan from 2010 to 2014. The data collected are analyzed considering the factors for a good foster care placement identified through the literature review. Following a quantitative method, the main part of the research focused on Juvenile Court’s case files analysis. The information about foster care project contained in the documents are collected by a questionnaire. The sample consisted of 308 children for whom the Juvenile Court decided foster care placement. The documentary analysis aimed to recognize and to describe the foster care projects, considering key aspects arisen from the literature review, such as the matching and planning the foster placement, the work with birth families, foster families and foster children, the contacts between the child and his family, the relationship between the two families, the support to foster placement, the project’s conclusion and the possible reunification. This study offers an overview on social work practice in foster care placement in Lombardy, a region of Italy, highlighting also the partnership among different welfare services and the Juvenile Court. The results encourage a reflection on aspects considered important in foster care by social workers in the child protection and the other protagonists of this important care experience.
229

Rappresentanze dei lavoratori e contrattazione collettiva a livello aziendale tra legge ed autonomia collettiva / RAPPRESENTANZE DEI LAVORATORI E CONTRATTAZIONE COLLETTIVA A LIVELLO AZIENDALE TRA LEGGE ED AUTONOMIA COLLETTIVA / Workplace Representatives and Firm-Level Collective Bargaining in the Italian Industrial Relation System between Law and Self-Regulation

BONANOMI, GIANLUCA 16 April 2018 (has links)
La tesi muove dall’analisi del contenuto degli accordi interconfederali in materia di misurazione della rappresentatività sindacale, mettendo in luce le potenzialità e le criticità dell’attuale assetto, ed interrogandosi sulla necessità di una regolamentazione legislativa della materia. Si dimostra che l’intervento normativo, escluso per quanto riguarda la contrattazione collettiva nazionale, si rivelerebbe, invece, indispensabile a livello aziendale. Descritte alcune delle proposte legislative avanzate dalla dottrina, la tesi indica le linee di un possibile intervento legislativo concentrandosi sulle strutture di rappresentanza dei lavoratori in azienda e sull’esercizio dei diritti sindacali, sull’ambito di efficacia soggettiva e sulla titolarità della contrattazione collettiva a livello aziendale, nonché sui rapporti tra questa ed il contratto collettivo nazionale di lavoro. In tale prospettiva, si analizza anche il regime delle clausole di tregua sindacale in relazione alla contrattazione collettiva aziendale e all’esercizio del diritto di sciopero. / The thesis, starting from the analysis of the contents of inter-sectoral agreements regarding the measurement of unions’ representativeness, focuses on the potentialities and criticalities of the current Italian industrial relations system. The thesis stresses that a statutory regulation in this field is not needed with reference to sectoral collective bargaining, but it could be necessary as regard to collective bargaining and workplace representatives at firm level. The thesis outlines the guidelines for a possible regulatory intervention, focusing on the functions of workplace representatives, trade union rights, collective bargaining coverage, no-strike clauses and the relationship between decentralised and sectoral collective bargaining agreements.
230

Culture della differenza e diversity management nelle organizzazioni: una sfida già raccolta? / DIVERSITY CULTURES AND DIVERSITY MANAGEMENT IN ORGANIZATIONS: A CHALLENGE ALREADY TAKEN UP?

GAZZAROLI, DILETTA 05 July 2017 (has links)
Nel campo della psicologia delle organizzazioni, la gestione della differenza è un argomento di crescente interesse. Studi sul Diversity Managemetn sono stati promossi dalla graduale consapevolezza che per le organizzazioni, promuovere la diversità non solo contribuisce a garantire la soddisfazione e le prestazioni dei singoli lavoratori, ma offre anche vantaggi in termini di business e riconoscimento da stakeholders esterni e contesto sociale. Podsiadlowski et al (2012) hanno identificato cinque culture – Reinforcing Homogeneity, Color-Blind, Fairness, Access, Integration – con cui le organizzazioni possono approcciare la differenza e che possono essere collocate su un continuum da difensiva, a reattiva, a proattiva. Scopo di questo lavoro è ottenere una fotografia delle culture organizzative della differenza nel contesto italiano al fine di comprendere "lo stato dell'arte". Inoltre, si mira a capire: se e che tipo di interazioni la cultura organizzativa della differenza può avere con altri fattori della vita organizzativa e che tipo di impatto la cultura organizzativa della differenza può avere sulla creatività organizzativa e sul benessere individuale. Al fine di offrire un contributo alla validazione di due strumenti non ancora particolarmente diffusi in ambito italiano si sono anche testate le proprietà psicometriche della Cultural Intelligence Scale e del Diversity Perspective Questionnaire. / In the field of organizational psychology, Diversity Management is a topic of growing interest. Studies on Diversity Management have been led by the gradual awareness that for organizations, fostering diversity not only helps to ensure the satisfaction and performance of the individual workers, but also offers benefits in terms of business and recognition from external stakeholders and social context. Podsiadlowski et al. (2012) identified five different ways organizations approach diversity – Reinforcing Homogeneity, Color-Blind, Fairness, Access, Integration – that can be seen on a continuum from defensive, to reactive, to proactive attitude. Aim of this work is taking a picture of the organisational cultures of difference in the Italian context in order to understand "the state of the art". Moreover, this work aims to understand: if and what kind of interactions the organisational cultures of difference can have with other organizational life factors and what kind of impact the organisational cultures of difference can have on organizational creativity and individual well-being. In order to offer a contribution to the validation of two tools not yet particularly widespread in terms of use in the Italian context we also tested the psychometric properties of: the Cultural Intelligence Scale and the Diversity Perspective Questionnaire.

Page generated in 0.0494 seconds